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SCUOLA NORMALE SUPERIORE ÉCOLE FRANÇAISE DE ROME

CENTRE J. BÉRARD NAPLES

DELLA

COLONIZZAZIONE GRECA IN ITALIA


E NELLE ISOLE TIRRENICHE

diretta da
† G. NENCI e † G. VALLET

XXI

SITI

TORRE CASTELLUCCIA - ZAMBRONE

PISA - ROMA - NAPOLI


2012
Questo volume è stato curato da

Maria Ida Gulletta (testi)


e Cesare Cassanelli (tavole)

ha collaborato Gianluca Casa

La direzione della BTCGI, dopo la scomparsa di G. Nenci,


è stata assunta da Ugo Fantasia (1999-2000)
e da Carmine Ampolo a partire dal 2001

ISBN 978-88-7642-406-9 (SNS)


978-2-7283-0959-7 (EFR)
978-2-918887-12-6 (CJB)
PREMESSA

Con questo volume si conclude la Bibliograia topograica della coloniz-


zazione greca in Italia e nelle isole tirreniche (BTCGI), a parte naturalmen-
te gli indici con le concordanze dei nomi di luoghi antichi e moderni e
altri complementi, attualmente in preparazione. La grande intrapresa
era stata avviata con coraggio da Giuseppe Nenci e George Vallet negli
anni Settanta del secolo scorso con una accurata preparazione (in parti-
colare incontri e seminari italo-francesi) per sostituire su una scala molto
più ampia la preziosa, e per forza di cose datata, opera di Jean Bérard,
Bibliographie topographique des principales cités grecques de l’Italie meridionale
et de la Sicile dans l’antiquité (Paris 1941). Era questo un agile strumento di
lavoro che accompagnava la prima edizione della fondamentale opera
di J. Bérard, La colonisation grecque de l’Italie méridionale et de la Sicile dans
l’antiquité: l’histoire et la légende (Paris 1941; 19572)1.
Pur avendo in apparenza una impostazione simile, con una prima di-
stinzione tra gli studi a carattere generale e quelli relativi ai singoli siti, vi
è una differenza notevole, non solo per le dimensioni, 116 pagine nella bi-
bliograia di J. Bérard, 21 volumi nel nostro caso , di cui 5 dedicati a studi
generali! Nella grande opera di G. Nenci e G. Vallet sono comprese tutte
le isole del Mar Tirreno e non la sola Sicilia, ma soprattutto è stato inserito
in modo amplissimo l’insieme delle località dell’Italia antica, non solo
quelle che hanno un qualche contatto con il mondo ellenico (ad es. miti
di fondazione, presenza di ceramica greca ecc.). Sulla validità o meno di
tale estensione – non dichiarata nel titolo dell’opera – si possono avere
legittimamente opinioni diverse; questo ampliamento è certo in rapporto
con il grande sviluppo avuto dagli studi sulle popolazioni locali ed i loro
insediamenti. Soprattutto l’estensione dal mondo delle città greche agli
insediamenti locali resta un elemento dinamico, di non semplice delimi-
tazione, ma è una caratteristica positiva per chiunque voglia considerare

1
Su Jean Bérard si veda ora il volume a cura di J.-P. Brun, M. Gras, Avec Jean Bérard,
1908-1957 - La colonisation grecque, l’Italie sous le fascisme, Roma, Collection EFR 440, 2010.
Incredibilmente a lui dedica solo pochissime righe il recentissimo volume di G. Ceserani,
Italy’s Lost Greece: Magna Graecia and the Making of Modern Archaeology, Oxford, Oxford
University Press, 2012, che peraltro sembra ignorare la Bibliograia topograica della colonizza-
zione greca in Italia e nelle isole tirreniche (come del resto l’opera di studiosi come G. Pugliese
Carratelli, E. Lepore e lo stesso G. Nenci).
il fenomeno della colonizzazione greca in Occidente in una prospettiva
ampia, anche in rapporto al popolamento locale (e ad altre componenti
culturali ed etniche) e più in generale al contesto storico-geograico.
Inoltre, ogni voce contiene i riferimenti alle fonti letterarie, epigraiche
e numismatiche disponibili, oltre alla storia della ricerca archeologica; la
vera e propria bibliograia (organizzata secondo l’ordine cronologico)
consente di seguire lo sviluppo delle ricerche, nel caso dei centri mag-
giori sin da età umanistica e rinascimentale. Quali che siano – o possa-
no essere – i limiti e i pregi dell’opera o di singole voci, essa resta uno
strumento prezioso e insostituibile per la ricerca e anche per la tutela del
territorio. L’abbondanza dei lemmi inseriti da questo punto di vista rap-
presenta certamente un elemento positivo. Quando ho assunto la direzio-
ne dell’opera nel 2001, succedendo a Ugo Fantasia (2000, dopo la morte
di G. Nenci nel 1999, preceduta nel 1994 dalla scomparsa di G. Vallet) ho
deciso di continuare la realizzazione dell’opera e di lasciarne immutate le
caratteristiche generali, anche se l’ampiezza dei criteri base rendeva più
complessa e lenta la realizzazione delle parti mancanti. Ho mantenuto
doverosamente i nomi dei due ideatori e direttori originari (le loro foto
sono all’inizio del volume XVI, 2001) e l’École française de Rome ha conti-
nuato a sostenerne generosamente la realizzazione. Solo nel caso della
voce SIRACUSA, per l’importanza storica, archeologica e storiograica della
città, ho scelto di dare un carattere più analitico e articolato alla sezione
(una edizione a sé stante è poi comparsa a cura di C. Ampolo, in forma
aggiornata e con apparato fotograico, con premessa di g. Voza, Pisa,
Edizioni della Normale, 2011). Ulteriori complementi, e altro, potranno
essere successivamente editi in formato elettronico.
Esser riusciti a completare l’opera, in tempi forse troppo lunghi ma cer-
to non facili, è comunque motivo di orgoglio per chi scrive, come anche
per la Scuola Normale Superiore tutta e le Edizioni della Normale, alle
quali va la mia gratitudine. A tale opera è stato sempre strettamente, e
direi organicamente, collegato il Laboratorio (fondato da G. Nenci come
Laboratorio di Topograia Storico-Archeologica del Mondo Antico; poi con la
mia Direzione divenuto Laboratorio di Storia, Archeologia e Topograia del
Mondo Antico, e attualmente Laboratorio di Scienze dell’Antichità, LSA).
Senza la collaborazione non solo dei tanti autori delle voci, ma anche dei
redattori che ne fanno parte (o almeno ne hanno fatto parte in passato)
la realizzazione dell’opera non sarebbe stata possibile: a tutti un sentito
ringraziamento e in particolare a chi ha redatto l’ultimo volume (la cura è
indicata nel colophon di ogni singolo volume). L’amico Michel Gras, diret-
tore della École française de Rome ino al 2011, ci ha sempre incoraggiato e
sostenuto ed a lui, continuatore ed erede ideale di G.Vallet, va un ‘grazie’
speciale.

Pisa, 27 giugno 2012


Carmine Ampolo
ABBREVIAzIONI DELLE OPERE
PIù FREQUENTEMENTE CITATE

ABV J.D. BEAzLEy, Attic Black-igure Vase-painters,


Oxford 1956.
ACETI T. ACETI, In Gabrielis Barrii ... De Antiquitate et situ
Calabriae libros quinque ..., prolegomena, additiones
et notae ..., Romae 1737.
ACT Atti del ... Convegno di Studi sulla Magna
Grecia.
ALBERTI L. ALBERTI, Descrittione di tutta l’Italia, Bologna
1550 (Venetia 1596, I-II).
AMICO V. AMICO, Lexicon topographicum Siculum,
Panormi - Catanae 1757-1760 (trad. it., Palermo
1855-1856, I-II).
ARV1 J.D. BEAzLEy, Attic Red-igure Vase-painters,
Oxford 1942.
ARV2 J.D. BEAzLEy, Attic Red-igure Vase-painters2,
Oxford 1963.
BARRIUS G. BARRIUS, De antiquitate et situ Calabriae libri
quinque, Romae 1571.
BERARD1 J. BÉRARD, La colonisation grecque de l’Italie
méridionale et de la Sicile dans l’antiquité: l’histoire
et la légende, Paris 1941.
BERARD2 J. BÉRARD, La colonisation grecque de l’Italie
méridionale et de la Sicile dans l’antiquité: l’histoire
et la légende2, Paris 1957.
BERARD3 J. BÉRARD, Bibliographie topographique des
principales cités grecques de l’Italie méridionale et de
la Sicile dans l’antiquité, Paris 1941.
BERARD4 J. BÉRARD, L’expansion et la colonisation grecque
jusqu’aux guerres médiques, Paris 1960.
BTCGI G. NENCI - G. VALLET, Bibliograia topograica della
colonizzazione greca in Italia e nelle isole tirreniche,
Pisa - Roma 1977 sgg.
ByVANCK A.V. ByVANCK, De Magnae Graeciae historia
antiquissima, Hagae Com. 1912.
VI

CAH The Cambridge Ancient History.


CIACERI1 E. CIACERI, Culti e miti nella storia dell’antica Sicilia,
Catania 1911.
CIACERI2 E. CIACERI, Storia della Magna Grecia, Milano-
Roma 1924-1932, I-III.
CLUVERIUS1 P. CLUVERIUS, Sicilia antiqua, Leidae 1619.
CLUVERIUS2 P. CLUVERIUS, Italia antiqua, Lugduni Batavorum
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DE Dizionario epigraico di antichità romane, fondato
da E. De Ruggiero, Roma 1895 sgg.
DictAntGrRom Dictionnaire des Antiquités Grecques et Romaines, dir.
C. Daremberg - E. Saglio, Paris 1877 sgg.
DUNBABIN T.J. DUNBABIN, The Western Greeks. The History of
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Greek Colonies to 480 B.C., Oxford 1948.
EAA Enciclopedia dell’Arte Antica.
EC Enciclopedia Cattolica.
EI Enciclopedia Italiana.
EUA Enciclopedia Universale dell’Arte.
FAzELLUS T. FAzELLUS, De rebus Siculis decades duae, Panormi
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FREEMAN E.A. FREEMAN, The History of Sicily from the Earliest
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GIANNELLI1 G. GIANNELLI, Culti e miti della Magna Grecia.
Contributo alla storia più antica delle colonie greche
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GIANNELLI2 G. GIANNELLI, Culti e miti della Magna Grecia.
Contributo alla storia più antica delle colonie greche
in Occidente2, Firenze 1963.
GIUSTINIANI L. GIUSTINIANI, Dizionario geograico ragionato del
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HEAD1 B.V. HEAD, Historia Numorum, Oxford 1887.
HEAD2 B.V. HEAD, Historia Numorum2, Oxford 1911.
HOLM A. HOLM, Geschichte Siciliens im Alterthum,
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HOUEL J. HOUEL, Voyage pittoresque des îles de Sicile, de
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LENORMANT F. LENORMANT, La Grande-Grèce, Paris 1881-1884, I-III.
LIMC Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae,
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VII

KlPauly Der Kleine Pauly, Stuttgart 1964-1975.


MARAFIOTI1 C. MARAFIOTI, Croniche et antichità di Calabria,
Padova 1596.
MARAFIOTI2 C. MARAFIOTI, Croniche et antichità di Calabria2,
Padova 1601.
MAyER M. MAyER, Apulien vor und während der
Hellenisierung mit besonderer Berücksichtigung der
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MEE Megavlh JEllhnikh; jEgkuklopaivdeia.
NISSEN H. NISSEN, Italische Landeskunde, Berlin 1883-1902,
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OCD1 The Oxford Classical Dictionary, Oxford 1948.
OCD2 The Oxford Classical Dictionary2, Oxford 1970.
PACE B. PACE, Arte e civiltà della Sicilia antica, Milano
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PAIS1 E. PAIS, Storia della Sicilia e della Magna Grecia,
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PAIS2 E. PAIS, Italia antica. Ricerche di storia e di geograia
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PATERNÒ I. PATERNÒ PRINCIPE DI BISCARI, Viaggio per tutte le
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PECS The Princeton Encyclopedia of Classical Sites,
Princeton N.J. 1976.
RE Paulys Real-Encyclopädie der classischen
Altertumswissenschaft, neue Bearb. hrsg. G.
Wissowa, Stuttgart-München 1893 sgg.
RRC M.H. CRAWFORD, Roman Republican Coinage,
Cambridge 1974.
SdC Storia della Calabria, dir. G. Cingari, Roma-Reggio
Calabria 1987 sgg.
SdS Storia della Sicilia, dir. R. Romeo, Napoli 1979-
1980.
SNG Sylloge Nummorum Graecorum.
TSA Testimonia Siciliae Antiqua, ed. E. Manni, Roma
1981 sgg.
SIGLE DELLE RIVISTE UTILIzzATE NEL VOLUME

A&A Art and Archaeology.


A&R Atene e Roma: rassegna trimestrale della Associazione
Italiana di Cultura Classica.
A&S Arte e Storia.
AA Archäologischer Anzeiger.
AAAd Antichità altoadriatiche.
A Acc Bologna Atti della Accademia delle Scienze dell’Istituto di
Bologna. Rendiconti.
AACol Atti e Memorie dell’Accademia Toscana di Scienze e
Lettere ‘La Colombaria’.
AAL Atti della R. Accademia dei Lincei. Classe di Scienze
Fisiche, Matematiche e Naturali.
AANap Atti della Reale Accademia delle Scienze Fisiche e
Matematiche di Napoli.
A Ant Hung Acta Antiqua Academiae Scientiarum Hungaricae.
A Antr Etn Archivio per l’Antropologia e l’Etnologia.
AAP Atti della Accademia Pontaniana.
AAPal Atti della Accademia di Scienze, Lettere e Arti di
Palermo.
AAPat Atti e Memorie della Accademia Patavina di Scienze,
Lettere e Arti. Classe di Scienze Morali, Lettere e Arti.
AAPel Atti della Accademia Peloritana dei Pericolanti. Classe
di Lettere, Filosoia e Belle arti.
AArch Acta Archaeologica.
AAT Atti della Accademia delle Scienze di Torino. Classe di
Scienze Morali, Storiche e Filologiche.
ABSA Annual of the British School at Athens.
AC L’Antiquité Classique.
ACD Acta Classica Universitatis Scientiarum Debreceniensis.
ActaHyp Acta Hyperborea. Danish Studies in Classical
Archaeology.
AD Antike Denkmäler des deutschen Archaeologischen
Instituts.
AFaina Annali della Fondazione per il Museo ‘Claudio Faina’.
aFLB annali della Facoltà di Lettere e Filosoia dell’Università
di Bari.
X

aFLC annali della Facoltà di Lettere e Filosoia dell’Università


di Cagliari.
aFLL annali della Facoltà di Lettere e Filosoia dell’Università
di Lecce.
aFLN annali della Facoltà di Lettere e Filosoia dell’Università
di Napoli.
aFLPer annali della Facoltà di Lettere e Filosoia dell’Università
di Perugia.
AFMB Annali della Facoltà di Magistero dell’Università di
Bari.
AGPh Archiv für Geschichte der Philosophie
Agri Centuriati Agri Centuriati. An International Journal of Landscape
Archaeology
AIIN Annali dell’Istituto Italiano di Numismatica.
AION(archeol) Annali dell’Istituto Universitario Orientale di Napoli.
Dipartimento di Studi del Mondo Classico e del
Mediterraneo Antico. Sezione di archeologia e storia
antica.
aIoN (ilol) annali dell’Istituto Universitario orientale di Napoli.
Dipartimento di Studi del Mondo Classico e del
Mediterraneo antico. Sezione ilologico-letteraria.
AIRF Acta Instituti Romani Finlandiae.
AIRRS Acta Instituti Romani Regni Sueciae.
aitna aitna. Quaderni di Topograia antica.
AIV Atti dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti. Classe
di Scienze Morali e Lettere.
AJA American Journal of Archaeology.
AJN American Journal of Numismatics.
AJPh American Journal of Philology.
AJPhAnthr American Journal of Physical Anthropology
AK Antike Kunst, hrsg. von der Vereinigung der Freunde
antiker Kunst in Basel.
Akad Berlin Abhandlungen der Akademie der Wissenschaften zu
Berlin.
AL Archeologia Laziale
AMDSPM Atti e Memorie della Deputazione di Storia Patria per
le Marche.
AMDSPPR Atti e Memorie della Deputazione di Storia Patria per
le Province di Romagna.
AMIIN Atti e Memorie dell’Istituto Italiano di Numismatica.
Anc Soc Ancient Society.
Ann Citra Annali Storici di Principato Citra.
Ann Acc Etrusca Cortona Annuario dell’Accademia Etrusca di Cortona.
Ann Inst Annali dell’Instituto di CorrispondenzaArcheologica.
Ann Num Annali di Numismatica.
Ann OVes Annali del R. Osservatorio Vesuviano.
XI

AnnPI Annali del Ministero della Pubblica Istruzione.


AnnSS Annali del Seminario di Studi del Mondo Classico,
Archeologia e Storia Antica.
Annuaire Arch Annuaire de la Societé Française de Numismatique et
d’Archéologie.
ANRW Aufstieg und Niedergang der römischen Welt.
Geschichte und Kultur Roms in Spiegel der neueren
Forschung.
aPaa atti della Pontiicia accademia romana di archeologia.
AR Archaeological Reports.
ARAz Atti e Rendiconti della Accademia degli zelanti.
arch a archeologia aerea. Studi di aerotopograia
archeologica.
Arch Class Archeologia Classica. Rivista della Scuola nazionale
di Archeologia, pubblicata a cura degli Istituti di
Archeologia e Storia dell’Arte greca e romana e di
Etruscologia e antichità italiche dell’Università di
Roma.
Arch EmRom Archeologia dell’Emilia Romagna.
Arch Mar Med Archaeologia Maritima Mediterranea: an International
Journal on Underwater Archaeology.
Arch Med Archeologia Medievale.
Arch Stor Ital Archivio Storico Italiano.
Arch Stor Sal Archivio Storico della Provincia di Salerno.
Arch Stor Sannio Archivio Storico del Sannio Alifano e Contrade
limitrofe.
Archaeol Archaeologia or miscellaneous tracts relating to
antiquity.
ArcheologiaWarsz Archeologia. Rocznik Instytutu archeologii i etnologii
Polskiej akademii nauk.
ARG Archiv für Religionsgeschichte.
ARID Analecta Romana Instituti Danici.
Arte A&M Arte Antica e Moderna.
AS Archeologia Subacquea. Studi Ricerche e Documenti.
ASAA Annuario della Scuola Archeologica di Atene e delle
Missioni Italiane in Oriente
ASCL Archivio Storico per la Calabria e la Lucania.
ASM Archivio Storico Messinese.
ASMG Atti e Memorie della Società Magna Grecia.
ASNP Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa. Classe
di Lettere e Filosoia.
ASP Archivio Storico Pugliese.
ASPN Archivio Storico per le Province Napoletane.
ASPParmensi Archivio Storico per le Province Parmensi.
ASRSP Archivio della Società Romana di Storia Patria.
ASS Archivio Storico Siciliano.
XII

ASSard Archivio Storico Sardo.


ASSirac Archivio Storico Siracusano.
ASSO Archivio Storico per la Sicilia Orientale.
Ath Athenaeum. Studi periodici di letteratura e storia
dell’antichità.
aTTa atlante Tematico di Topograia antica.
Atti Soc Tosc Sc Nat Atti della Società Toscana di Scienze Naturali.
Atti Soc Vel Atti della Società Letteraria Volsca Veliterna
Atti Petrarca Atti e Memorie della Accademia Petrarca di lettere, arti
e scienze.
atti S. Chiara atti del Pontiicio Istituto S. Chiara di scienze e Lettere.
Au Ausonia. Rivista della Società italiana di archeologia e
storia dell’arte.
AV Arheološki vestnik.
AW Antike Welt. zeitschrift für Archäologie und
Kulturgeschichte.
BA Bollettino d’Arte del Ministero per i beni Culturali e
Ambientali, già Bollettino d’Arte del Ministero della
Pubblica Istruzione.
BABesch Bulletin Antieke Beschaving.
BAC Bullettino di Archeologia Cristiana.
BB Bollettino della Basilicata.
BCAR Bollettino della Commissione Archeologica Comunale
di Roma.
BCA Sicilia Beni Culturali e Ambientali. Sicilia.
BCFS Bollettino del Centro di Studi di Filologia e Linguistica
Siciliana.
BCH Bulletin de Correspondance Hellénique.
BCN Nap Bollettino del Circolo Numismatico Napoletano.
BCSM Bollettino del Centro di Studi Medmei.
BE Bulletin Épigraphique.
Berl Stud Berliner Studien für Classische Philologie und Archäologie.
BIAA Bollettino dell’Istituto di Archeologia e Storia dell’Arte
del Lazio Meridionale.
BIBR Bulletin de l’Institute Belge de Rome.
BICR Bollettino dell’Istituto Centrale del Restauro.
BICS Bulletin of the Institute of Classical Studies of the
University of London.
BIH Bulletin de l’Institute Historique Belgique.
BIN Bollettino Italiano di Numismatica.
BLM Bollettino del Lazio Meridionale.
BMCR Bollettino del Museo della Civiltà Romana
(Supplemento a BCAR).
BMIR Bullettino del Museo dell’Impero Romano
(Supplemento a BCAR).
BMMP Bollettino dei Monumenti Musei e gallerie Pontiicie.
XIII

BNum Bollettino di Numismatica.


Boll Arch Bollettino di Archeologia.
Boll Arch Rom Bollettino dell’Associazione Archeologica Romana.
Boll Arch Vel Bollettino della Associazione Archeologica Veliterna.
Boll AS Bollettino di Archeologia Subacquea.
Boll Centumcellae Bollettino di Informazioni dell’Associazione Archeologica
Centumcellae.
Boll Farnes Bollettino del Centro di studi e ricerche sul territorio
farnesiano.
Boll Gioenia Bollettino Accademia Gioenia, Scienze Naturali.
Boll Matera Bollettino della Biblioteca Provinciale di Matera e della
Deputazione di Storia Patria per la Lucania, sezione di
Matera.
Boll SAV Bollettino Storico Archeologico Viterbese.
Boll SSI Bollettino della Società Sismologica Italiana
Boll Stud Med Bollettino dell’Associazione Internazionale di Studi
Mediterranei
Boll Verona Bollettino del Museo Civico di Storia Naturale dì
Verona.
BPI Bollettino di Paletnologia Italiana.
BrgK Bericht der römisch-germanischen Kommission des
Deutschen Archäologischen Instituts.
Brundisii Res Annali della Biblioteca Arcivescovile ‘A. De Leo’ di
Brindisi.
BS Biblioteca Sarda.
BSBasilicata Bollettino Storico della Basilicata.
BSC Bollettino Storico Catanese.
BSL Bollettino di Studi Latini.
BSP Bollettino Storico Pisano.
Bull AS Bullettino Archeologico Sardo.
Bull Gaule Bullettin Épigraphique de la Gaule.
Bull Inst Bullettino dell’Instituto di Corrispondenza Archeologica.
Bull Nap Bullettino Archeologico Napoletano.
Bull TextAnc Bulletin du Centre international d’étude des textiles
anciens.
BV Bollettin Volcanologique.
Byzz Byzantinische zeitschrift.
CA La Critica d’Arte.
Cahiers Glotz Cahiers du centre Gustave Glotz. Revue d’histoire
ancienne.
CB The Classical Bulletin.
CCAB Corsi di Cultura sull’Arte Ravennate e Bizantina.
CJ The Canadian Journal of Industry, Science and Art.
ClJ The Classical Journal
Cl Mus The Classical Museum.
CM Clio Medica.
XIV

CPh Classical Philology.


CQ Classical Quarterly.
CR Classical Review.
CraI Comptes rendus / académie des inscriptions et belles-
lettres.
Cron Arch Cronache di Archeologia e Storia dell’Arte.
CS Critica storica.
CSDIR Atti del Centro di Studi e Documentazione sull’Italia
Romana.
Daidalos Ricerche e studi del Dipartimento di Scienze del Mondo
antico.
DArch Dialoghi di Archeologia.
DHA Dialogues d’Histoire Ancienne.
Doc Alb Documenta Albana.
Doc Ant Documenti di Antichità Italiche e Romane.
DPaa Dissertazioni della Pontiicia accademia romana di
Archeologia.
Em Prerom Emilia Preromana
F&S Formazione e società.
FA Fasti Archaeologici. Annual Bulletin of Classical
Archaeology.
FArch Forum Archaeologiae. zeitschrift für klassische
Archäologie.
G&R Greece & Rome.
GA Gazette Archéologique.
GIF Giornale Italiano di Filologia.
Gior Sc Lett Arti Giornale di Scienze, Lettere e Arti per la Sicilia.
Giorn Arc Giornale Arcadico di Scienze, Lettere e Arti.
Gl Glotta. zeitschrift für griechische und lateinische Sprache.
GMusJ The J. Paul Getty Museum Journal.
Gn Gnomon. Kritische zeitschrift für die gesamte
klassische Altertumswissenschaft.
GRBS Greek, Roman and Byzantine studies.
Gymn Gymnasium.
HBA Hamburger Beiträge zur Archäologie.
H&SR Histoire & Sociétés Rurales.
Henna Henna. Bimestrale di informazione e cultura.
HSCPh Harvard Studies in Classical Philology.
IF Indogermanische Forschungen.
IJNA International Journal of Nautical Archaeology.
ILN Illustraded London News.
Informatutti Informatutti. Bollettino d’Informazione del Comune di
Viggiano.
JAChr Jahrbuch für Antike und Christentum.
JaT Journal of ancient Topography. rivista di Topograia
Antica.
XV

JDAI Jahrbuch des Deutschen Archäologischen Instituts.


JHS Journal of Hellenic Studies.
JMedA Journal of Mediterranean Archaeology.
JMedS Journal of Mediterranean Studies.
JNES Journal of Near Eastern Studies.
JNG Jahrbuch für Numismatik und Geldgeschichte.
JŒAI Jahreshefte des Österreichischen Archäologischen
Instituts.
JRA Journal of Roman Archaeology.
JrgZ Jahrbuch der römisch-germanischen
zentralmuseums Mainz.
JRS Journal of Roman Studies.
JS Journal des savants.
K.A.S.A. Koine, archeologica, sapiente, antichità
LEC Les Études Classiques.
Lettera Lettera. Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica.
MAAR Memoirs of the American Academy in Rome.
MAL Memorie della Classe di Scienze morali e storiche
dell’Accademia dei Lincei.
MAN Memorie della Reale Accademia di Archeologia, Lettere
e Belle Arti (della Società Reale) di Napoli.
MBaB Monats-Berichte der akademie zu Berlin.
MC Il Mondo Classico.
MDAI(A) Mitteilungen des Deutschen Archäologischen Instituts
(Athen. Abt.).
MDAI(M) Mitteilungen des Deutschen Archäologischen Instituts,
(Madrid. Abt.).
MDAI(R) Mitteilungen des Deutschen Archäologischen Instituts
(Röm. Abt.).
Med Ant Mediterraneo Antico.
MedArch Mediterranean Archaeology. Australian and
New zeland Journal for the Archaeology of the
Mediterranean World.
MEFR Mélanges d’Archéologie et d’Histoire de l’École
Française de Rome.
MEFR(A) Mélanges d’Archéologie et d’Histoire de l’École
Française de Rome (Antiquité).
MEFR(M) Mélanges d’Archéologie et d’Histoire de l’École
Française de rome (Moyen-age).
MeI Miscellanea etrusco-Italica.
Mem Archeologia Memorie della Regia Accademia Ercolanese di
Archeologia.
Mem Enc Memorie enciclopediche sulle antichità e belle arti di
Roma per il MDCCCXVII.
Mem Inst Memorie dell’Instituto di Corrispondenza
Archeologica.
XVI

Mem Verona Memorie del Museo Civico di Storia Naturale di


Verona.
MEP Minima Epigraphica et Papyrologica.
MGR Miscellanea Greca e Romana.
MH Museum Helveticum. Revue suisse pour l’étude de
l’Antiquité classique.
Mitt Heidelberg Mitteilungen der Vereinigung der Freunde der
Studentenschaft der Universität Heidelberg.
MIV Memorie dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti.
MNIR Mededelingen van het Nederlands Instituut te Rome.
MonAcireale Monumenti e Rendiconti dell’Accademia di Scienze,
Lettere e Arti di Acireale.
MonAl Monumenti Antichi pubblicati dall’Accademia
Nazionale dei Lincei.
Mon Ann & Bull Inst Monumenti, Annali e Bollettino dell’Instituto di
Corrispondenza Archeologica.
Mon Inst Monumenti dell’Instituto di Corrispondenza
Archeologica.
MPaa Memorie della Pontiicia accademia romana di
Archeologia.
MSgI Memorie della Società geograica Italiana.
MusGallIt Musei e Gallerie d’Italia.
NAC Numismatica e Antichità Classiche. Quaderni Ticinesi.
NBAC Nuovo Bullettino di Archeologia Cristiana.
NC Numismatic Chronicle.
NCirc Numismatic Circular.
New zealand New zealand Numismatic Journal.
NJPh Neue Jahrbücher für Philologie und Pädagogik.
NotAlbani Notizie da Palazzo Albani.
NotMilano Notizie del Chiostro del Monastero Maggiore. Rassegna
di Studi del Civico Museo Archeologico e del Civico
Gabinetto Numismatico di Milano.
Not Sopr Toscana Notiziario della Soprintendenza per i Beni Archeologici
della Toscana.
Not Stor Augusta Notiziario Storico di Augusta.
Not Velletri Notizie di Archeologia, Storia ed Arte pubblicate dalla
Sezione di Velletri della R. Deputazione Romana di
Storia Patria.
Noticias EEHAR Noticias Escuela Española de Historia y Arqueología
en Roma.
NROp Nuova raccolta di opuscoli di autori siciliani.
NSA Notizie degli Scavi di Antichità.
OpArch Opuscula Archaeologica.
Op Sic Opuscoli di Autori Siciliani.
Origini Origini: preistoria e protostoria delle civiltà antiche
ORom Opuscula Romana. Acta Inst. Rom. Regni Sueciae.
XVII

P&R Proposte e Ricerche.


PACT Revue du Groupe européen d’études pour les
techniques physiques, chimiques et mathématiques
appliquées à l’archéologie.
PBF Prähistorische Bronzefunde.
PBSR Papers of the British School at Rome.
Palaeohistoria Palaeohistoria. Acta et communicationes Instituti
archaeologici universitatis Groninganae.
Period Num Periodico di Numismatica e di Sfragistica per la Storia
d’Italia.
Ph Philologus. zeitschrift für klassische Philologie.
Polis Polis. Studi Interdisciplinari sul Mondo Antico.
PP La Parola del Passato.
Prähist z Prähistorische zeitschrift.
Puteoli Puteoli. Studi di Storia Antica.
QAEI Quaderni di Archeologia Etrusco Italica.
QC Quaderni Catanesi di studi antichi e medievali.
Quad Cagliari Quaderni della Soprintendenza Archeologica per le
province di Cagliari e Oristano.
Quad Chieti Quaderni dell’Istituto di Storia e Archeologia
dell’Università di Chieti.
Quad Messina Quaderni dell’Istituto di Archeologia della Facoltà di
Lettere e Filosoia dell’Università di Messina.
QuadMus FrOcc Quaderni del Museo Archeologico del Friuli
Occidentale.
QuadMus Messina Quaderni dell’attività didattica del Museo Regionale di
Messina.
QuadMus Salinas Quaderni del Museo Archeologico Regionale ‘A. Salinas’.
Quad Perugia Nuovi quaderni dell’Istituto di Archeologia
dell’Università di Perugia in onore di F. Magi.
Quad roma Quaderni di ricerca urbanologica e tecnica della pianiicazione,
Facoltà di Architettura dell’Università di Roma.
Quad SBN Quaderni di Studi Bizantini e Neoellenici.
Quad Top ant Quaderni dell’Istituto di Topograia antica
dell’Università di Roma.
Quad Velletri Quaderni della Biblioteca Comunale di Velletri.
Quad Villa Giulia Quaderni di Villa Giulia
Quad Veneto Quaderni di Archeologia del Veneto.
Quad Volt Quaderno del Laboratorio Universitario Volterrano.
QUCC Quaderni Urbinati di Cultura Classica.
RA Revue Archéologique.
RAAN Rendiconti dell’Accademia di Archeologia, lettere e
belle arti di Napoli.
RAC Rivista di Archeologia Cristiana.
RAL Rendiconti della Classe di Scienze morali, storiche e
ilologiche dell’accademia dei Lincei.
XVIII

RAN Revue archéologique de la Narbonnaise.


Rass A&M Rassegna di Arte Antica e Moderna.
Rass Arch Rassegna di archeologia. Associazione archeologica
piombinese.
Rass Pugl Rassegna Pugliese.
RBPh Revue Belge de Philologie et d’Histoire.
RBN Revue belge de numismatique et de sigillographie.
RCCC Rivista Critica di Cultura Calabrese.
RCRF Rei Cretariae Romanae Fautorum Acta.
RCCM Rivista di cultura classica e medievale.
REA Revue des Etudes Anciennes.
ree rivista di epigraia etrusca.
REL Revue des Etudes Latines.
REG Revue des Etudes Grecques.
Rend Nap Rendiconti dell’Accademia di Scienze Fisiche e
Matematiche. Società Reale di Napoli.
RFIC Rivista di Filologia e Istruzione Classica.
rgI rivista geograica Italiana.
RhM Rheinische Museum für Philologie.
RHR Revue de l’Histoire des Religions.
RIA Rivista dell’istituto Nazionale di Archeologia e Storia
dell’Arte.
Ricerche e Studi Ricerche e Studi. Quaderni del Museo Archeologico
Provinciale «F. Ribezzo» di Brindisi.
rIgI rivista Indo-greco-Italica di Filologia.
RIL Rendiconti dell’Istituto Lombardo. Classe di Lettere,
Scienze Morali e Storiche.
rIN rivista Italiana di Numismatica e scienze afini.
Rinasc Salen Rinascenza Salentina.
Riv Antr Rivista di Antropologia.
Riv Arch Rivista di Archeologia.
Riv Sc Preist Rivista di Scienze Preistoriche.
Riv Stor Salent Rivista Storica Salentina.
Riv Volt Rivista Volterrana.
RM Rassegna Monetaria.
RN Revue Numismatique.
Röm Jahr Hertz Römisches Jahrbuch der Bibliotheca Hertziana.
rPaa rendiconti della Pontiicia accademia romana di
Archeologia.
RPh Revue de philologie, de littérature et d’histoire
anciennes.
rSa rivista di Storia antica e Scienze afini.
RSAntichità Rivista Storica dell’Antichità.
RSBN Rivista di Studi bizantini e neollenici.
RSCalabrese Rivista Storica Calabrese.
RSCS Rassegna Siciliana di Cultura e Storia.
XIX

RSF Rivista di Studi Fenici.


RSI Rivista Storica Italiana.
RSL Rivista di Studi Liguri.
RSS Rassegna Storica Salernitana.
RSSiciliana Rivista Storica Siciliana.
SaI Studi archeologici Iconograici.
SAL Studi di Antichità dl Dipartimento di Scienze
dell’Università di Lecce.
Salternum Salternum: Semestrale di informazione storica, culturale e
archeologica.
S&C Scrittura e Civiltà.
SaI Studi archeologici Iconograici.
SBAW Sitzungsberichte der Bayerischen Akademie der
Wissenschaft, München. Philos.-hist. Klasse.
SCO Studi Classici e Orientali.
SDA Studi e Documenti di Archeologia.
SE Studi Etruschi.
SEIA SEIA. Quaderni dell’Istituto di Storia Antica
dell’Università degli Studi di Palermo.
SicA Sicilia Archeologica.
SicGymn Siculorum Gymnasium. Rassegna semestrale della
facoltà di Lettere dell’Università di Catania.
SIFC Studi Italiani di Filologia Classica.
SLS Studi Linguistici Salentini.
SMAN Studi e Materiali di Archeologia e Numismatica.
SMea Studi Micenei ed egeo-anatolici.
SMgS Calabria Studi e Materiali di geograia Storica della Calabria.
SMSA Toscana Studi e Materiali. Scienza dell’Antichità in Toscana.
SNR Schweizerische Numismatische Rundschau.
SS Studi Sardi.
Stud Merid Studi Meridionali.
Stud Montef Studi Montefeltrani.
Stud Num Studi di Numismatica.
Stud Oliveriana Studia Oliveriana.
Stud Pic Studia Picena.
Stud Rom Studi Romani.
Stud Romagn Studi Romagnoli.
Stud Sal Studi Salentini.
Stud Sard Studi Sardi.
Stud Stor Studi Storici. Rivista trimestrale dell’Istituto Gramsci.
Stud Tard Studi Tardoantichi.
Stud Urb (B) Studi Urbinati di Storia, Filosoia e Letteratura. Serie B.
TAPhA Transactions and Proceedings of the American
Philological Association.
Trapani Trapani. Rassegna della Provincia.
Univ L’Universo.
XX

Valisu Valisu. Rivista di Cultura Nostrana.


VDI Vestnik Drevnej Istorii (Revue d’Histoire Ancienne).
Verbum Verbum. Revue de linguistique.
Vet Chr Vetera Christianorum.
XAnt Xenia Antiqua.
WorldA World Archaeology.
WS Wiener Studien.
Wz Rostock Wissenschaftliche zeitschrift der Universität Rostock.
zfA zeitschrift für Ägyptische Sprache.
zfE zeitschrift für allgemeine Erdkunde.
zfN zeitschrift für Numismatik.
zfV zeitschrift für Vulkanologie
zON zeitschrift für Ortsnamenforschung.
zPE zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik.
UGENTO
TUSIAE ANTIQUA CIVITAS v. TUSA
TyCHE v. SIRACUSA
TyELLA v. TIELLA
TyLESSOS v. TILISSO
TyLESSUS v. TILISSO
TyLLESIOS v. TILISSO
TyLLESIUM v. TILISSO
TyNDAREON v. TINDARI
TyNDAREUM v. TINDARI
TyNDARION v. TINDARI
TyNDARIS v. TINDARI
TyNE v. TINE
TyNES v. TINE
TyRAKE v. TIRACINE
TyRAKINAI v. TIRACINE
TyRITTOS v. TIRITTO
UffUGO v. MONTALTO UffUGO

UGENTO

Ou[xenton, Uzintum, Yentos, Augentum (etn. Aujzanti'no",


Uzentini,Ulentini), comune di Ugento, provincia di Lecce,
Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia, Taranto.
IGM 1:25.000, F. 223 IV NE.

A. FONTI LETTERARIE, EPIGRAFICHE E NUMISMATICHE.

FONTI LETTERARIE

Toponomastica, topograia e monumenti: PTOL., 3, 1, 67 (toponimo:


Ou[xenton); Tab. Peut, VI, 5-VII, 2 (toponimo: Uzintum); GUIDO, 29; 71
(toponimi: Yentos, Augentum); PLIN., n.h., 3, 11, 105 (etnici: Ulentini,
Uzentini); PTOL., 3, 1, 67 (il toponimo viene inserito in un elenco di città
salentine, appartenenti al territorio interno); Tab. Peut, VI, 5-VII, 2 (da uno
degli itinerari della Tabula Peutingeriana si apprendono le distanze tra le
diverse città: Tarento XX Manduris XXIX Neretum X Baletium X Uzintum
X Veretum Port. Salentinum); GUIDO, 29; 71 (l’autore indica tutte le città
lungo la costa, iniziando da Ravenna; delle città salentine nomina Brindisi,
Otranto, Leuca e Yentos quae nunc Augentum).

Vicende storiche: Liv., 22, 61, 11-12 (dopo la battaglia di Canne, si


ribellarono ai Romani passando ai Cartaginesi: Campani, Atellani, Calatini,
Hirpini, Apulorum pars, Samnites praeter Pentros, Bruttii omnes, Lucani, praeter
hos Uzentini et Graecorum omnis ferme ora, Tarentini, Metapontini, Crotonienses
Locrique, et Cisalpini omnes Galli).
UGENTO 386

FONTI EPIGRAFICHE

a) Iscrizioni messapiche
Le iscrizioni messapiche provenienti da U. sono attualmente 12;
di queste, 4 provengono da tombe, 3 hanno una generica indicazione
di provenienza ‘da Ugento’, le restanti provengono da rinvenimenti in
contrada Ciddina, dal Fondo Chiesaredda e da località Colonne. Purtroppo
la metà delle iscrizioni è andata perduta; quelle rimaste sono conservate
in parte presso la Collezione Colosso (raccolta di materiali archeologici
iniziata dal barone Colosso alla ine del 1800) e in parte al Museo Civico
di Archeologia e Paleontologia ‘S. zecca’ di U. La tipologia del supporto
non è omogenea: 3, pur non avendo una speciica indicazione, si possono
attribuire ad ambito funerario in base alle notizie degli editori; 4 sono su
frammenti di lastre di pietra locale senza pertinenza; 2 sono le attestazioni
di iscrizioni su cippi\pilastri; 2 sono su frammenti di cornice in pietra
calcarea; unica ed eccezionale, ma purtroppo oggi dispersa, è l’iscrizione
su foglia di oro proveniente da contesto funerario.
La datazione delle epigrai copre un arco temporale che va dalla
seconda metà del V alla ine del II sec. a.C. (Parlangeli C 1960; De Simone
C 1966; De Simone - Marchesini C 2002; Pizzurro C 2002).

b) Iscrizioni greche
Nessun testo in lingua greca è stato rinvenuto ad U. Sono segnalati
bolli anforari su anfore greche corinzio-corciresi (IV-III sec. a.C.) rinvenute
nel porto di U. (Desy - De Paepe C 1990) localizzato presso Torre San
Giovanni (v. TORRE SAN GIOVANNI). L’etnico Aujzanti'no"/∆Azanti'no" è attestato
in due iscrizioni (III-II sec. a.C.) rinvenute a Delo e riferibili ad un oggetto
votivo offerto ad Apollo da un certo Davzo" Dazivskou Aujzanti'no" (Dazo iglio
di Dazisco di Ugento) (Pizzurro C 2002).

c) Iscrizioni latine
Le iscrizioni ugentine in lingua latina sono 8 (oggi conservate in parte
nel Museo Civico di U. e in parte presso la Collezione Colosso); a queste
si aggiungano i bolli anforari della iglina di Pullus e un sigillo bronzeo
rinvenuto a Madrid ma probabilmente proveniente da U. come indica
l’etnico Uzentini (L Iuli Rui Uzenti[ni]) (Susini C 1962; Marangio C 1978;
Pagliara C 1968).
Solamente un’iscrizione potrebbe essere relativa ad un ediicio
pubblico (oppure ad un sepolcro di grandi dimensioni), le altre 7 sono
funerarie (4 riguardano servi).
Eccetto qualche esempio di età repubblicana la maggior parte delle
iscrizioni latine ugentine si distribuisce tra l’inizio dell’età imperiale ino
a tutto il III sec. d.C. (Susini C 1962; Pizzurro C 2002). Manca uno studio
speciico che combini i dati epigraici con quelli del contesto archeologico.
387 UGENTO

FONTI NUMISMATICHE

L’importanza del ruolo svolto da U. come centro di scambi nel quadro


dei trafici del Mediterraneo è testimoniata dai numerosi rinvenimenti in
tutto il suo territorio, e in particolare dalle raccolte di monete provenienti
da città di tutto il bacino del Mediterraneo (Grecia, Magna Grecia, Africa
settentrionale e Roma), oggi conservate in collezioni di privati (purtroppo
la raccolta di monete della collezione Colosso è stata trafugata nel 1977)
e nei Musei locali e stranieri (Museo di U., Museo di Gallipoli e British
Museum); tuttavia si tratta di materiale di cui si conosce solo la località di
rinvenimento ma mancano del tutto i dati relativi ai contesti; sono ancora
inediti un ripostiglio di monete romane rinvenuto nel 1984 (Ria C 1984), la
collezione Ponzi e le monete dello scavo presso il porto di U. del 1975-1976
(Pizzurro C 2002).
Tra la ine del VI e la metà del III sec. a.C. circolano ad U. monete
di città della Magna Grecia come Sibari, Caulonia e Metaponto (V. SIBARI-
THURII, MONASTERACE MARINA e METAPONTO), ma è sicuramente Taranto (v.
TARANTO) ad avere la prevalenza numerica. Successivamente si aggiungono
le monete di altre città magnogreche, della Sicilia, di altri centri pugliesi
e della Grecia; sono poco attestate, invece, le monete delle altre zecche
messapiche e apule come Oria, Brindisi e Bari (v. ORIA, BRINDISI, BARI); nello
stesso periodo sono presenti monete provenienti dal N dell’Africa come
Cirene e Cartagine ma anche dalla Numidia e dall’Egitto.
Le monete romane sono scarsamente rappresentate nel IV e III sec. a.C.
ma aumentano con il II sec. a.C. come conseguenza della romanizzazione
del territorio che si struttura deinitivamente dopo la guerra sociale, la
concessione della cittadinanza romana e la trasformazione di U. a municipium.
Secondo alcuni studiosi (Sambon C 1870; Stazio C 1970) la coniazione della
zecca di U. è da collocare proprio in questo periodo, quando afianca la
monetazione romana in argento (denari e quinari) che copre tutto il I sec.
a.C., mentre secondo altri (Crawford C 1985; Siciliano C 1991; C 2002) le
emissioni ugentine avrebbero funzionato in momenti diversi, probabilmente
già all’inizio del III sec. a.C. Nel recente studio di Nizzo (C 2004) viene
proposta l’ipotesi di un’articolazione interna della monetazione ugentina
in due distinte serie: una prima da riferire all’ultimo quarto del II sec. a.C.
(di breve durata), e una seconda, caratterizzata dalla coniazione dell’asse
(privilegio di cui si avvalse U. solo in conseguenza della trasformazione in
municipium) da collocare non prima della guerra Sociale.
è importante ricordare, inoltre, che la leggenda delle monete della
zecca di U. ci tramanda la forma messapica del nome: AOzEN, AOzE,
AO, OzAN (sul nome si veda: Krahe C 1928; C 1929; Radke C 1967 e altra
bibliograia indicata in Pizzurro C 2002).
In età imperiale sono attestate ad U. monete di tutti gli imperatori,
andando però via via scomparendo nel corso del IV e del V sec. d.C. a
causa dei numerosi sconvolgimenti provocati dalle invasioni barbariche;
restano però vivi i contatti di tutto il Salento e di U. con il mondo orientale
UGENTO 388

come infatti attestano la presenza di monete di Tiberio II Costantino e di


Costantino VII e zoe (Travaglini C 1982; Pizzurro C 2002).

B. STorIa DeLLa rICerCa arCheoLogICa

La città di U. rappresenta certamente, insieme ad Oria e Cavallino (v.


ORIA, CAVALLINO), uno dei maggiori centri della Messapia arcaica, tuttavia
non ha avuto una storia della ricerca archeologica caratterizzata da indagini
ampie e sistematiche, ma è stata oggetto solamente di rinvenimenti
occasionali e di scavi d’emergenza condotti dalla locale Soprintendenza la
cui attività sta comunque contribuendo all’acquisizione di nuovi materiali
archeologici e dati utili per la ricostruzione della storia del centro antico
(Lo Porto C 1969; C 1970; C 1971; C 1976; De Juliis C 19851-3; Andreassi C
1986; C 1987; C 1995; C 2000; C 2003; C 2005; C 2006; C 2008; Ciongoli C
1987; C 1988; C 1989; C 19901-2; C 1991; C 1992; C 1994; C 1995; C 1996; C
1998; C 2000; De Santis C 2010; Tansella C 2010 1-3; Vetrugno C 2010;).
Mancano al momento dati consistenti per provare una possibile
occupazione del centro di U. in epoca protostorica (ipotizzabile solo per gli
sporadici rinvenimenti ceramici; D’andria C 20021). Non mancano, invece,
in tutto il restante territorio ugentino, testimonianze di un’antichissima
frequentazione che ha inizio con i gruppi di cacciatori-raccoglitori del
Paleolitico superiore che frequentarono la Grotta Focone (Pizzurro C 2002);
industria litica epigravettiana è segnalata nelle grotticelle del Ninfeo e a
Punta del Macolone (Piccinno - Piccinno C 1974) assieme ad altri manufatti
litici raccolti sulla serra delle Fontane (Roller C 1994); rinvenimenti di
ceramica e industria litica di tradizione mesolitica e neolitica sono attestati
nella Grotta Artanisi, nelle località Mandorle, Ninfeo, Pero e Pazze; i
menhir, le specchie e i resti del villaggio di Le Pazze (Bianco C 1980)
attestano poi l’occupazione dei luoghi attorno alla città di U. anche nella
successiva epoca dell’età del Bronzo; inine, sulla serra a So di U. sono
stati individuati 14 siti dell’Età del Ferro, ma mancano a riguardo notizie
più dettagliate (Roller C 1994; Pizzurro C 2002).
Recenti ricognizioni sul territorio ugentino effettuate dall’Università
del Salento (Laboratorio di Topograia antica, Dipartimento di Beni
Culturali) - in collaborazione con il Comune di U. e con la Soprintendenza
per i Beni Archeologici della Puglia - hanno portato alla programmazione e
allo svolgimento di due campagne di scavo, nel 2008 e nel 2009 (dirette dalla
Cattedra di Protostoria Europea), nell’area di un importante complesso di
età pre- e protostorica caratterizzato dalla presenza di tumuli di pietrame,
tombe megalitiche e due grotte (grotta artanisi e grotta Don Cirillo) posto
a km 2,5 a SO di U., sul margine sudoccidentale della Serra delle Fontane
prospiciente la costa ionica. Il progetto di ricerche di ‘Specchia Artanisi’
è stato inalizzato in particolar modo allo scavo dell’area della specchia
e ha evidenziato l’esistenza di tre tumuli funerari dell’Età del Bronzo
(fortemente sconvolti da interventi di età successiva), a pianta leggermente
389 UGENTO

ellittica e tra loro contigui, costruiti mediante l’accumulo di pietrame di


varie dimensioni di calcare locale. Ciascun tumulo copriva una tomba
megalitica, posta al centro, costituita da una grande cista realizzata con
lastroni di calcare e contenente deposizioni multiple accompagnate da
corredi funerari (vasellame in ceramica d’impasto e rari manufatti metallici)
databili alla prima metà del II millennio a.C. (facies protoappenninica) (AA.
VV. C 2009; Bietti Sestieri - Scardozzi C 2010).
Sicure testimonianze di un insediamento in età storica si hanno solo a
partire dal VI sec. a.C., tuttavia poco si conosce dell’abitato di epoca arcaica
e classica; è dificile riconoscere le caratteristiche e valutare una possibile
estensione dell’abitato arcaico, che doveva presentarsi probabilmente con
un assetto «proto-urbano» (D’andria C 20021). Le abitazioni, di cui restano
poche tracce, e le aree sacre erano probabilmente concentrate sulla serra
(un’altura di ca. m 108 s.l.m. e a soli km 6 dal mare), nell’attuale centro storico
e immediatamente a N; in quest’area – località Colonne – doveva sorgere
l’acropoli. Particolarmente signiicativi sono i rinvenimenti archeologici
trovati in questa zona a partire già dalla ine del 1800: un frammento di
sima in terracotta (in via Messapica), due capitelli forse relativi a doni
votivi, alcune iscrizioni messapiche e la celebre statua bronzea dello zeus
rinvenuta nel 1961 all’angolo tra via F. Pittore e via G. Mazzini durante
lo scavo delle fondazioni di un’abitazione (Degrassi C 1981 e bibliograia
citata; D’andria C 1983; andreassi C 2002; aa.VV. C 2002). La statua (alta
ca. cm 75), opera di un artista tarantino, risale alla seconda metà del VI
sec. a.C.; assieme alla statua, rinvenuta in una cavità nella roccia in cui era
stata nascosta già in epoca antica, è stato trovato anche un capitello dorico
in pietra locale (decorato con rosette a rilievo simili a quelle del diadema
della divinità) che ne costituiva probabilmente l’originario sostegno. Si
pensa che lo zeus stilita doveva essere collocato all’esterno, in un recinto
sacro, accanto ad un altare, ma è dificile dire con certezza in quale precisa
zona di U. sorgesse tale area sacra; il rinvenimento in zona di altri reperti
signiicativi (la sima in terracotta, un secondo capitello simile a quello
rinvenuto con la statua e un capitello ‘a sofà’) lasciano immaginare che
il luogo del rinvenimento dello zeus non fosse molto lontano dall’area di
culto (D’andria C 20022; Pizzurro C 2002).
La maggiore evidenza archeologica dell’abitato messapico di IV-III
sec. a.C. è sicuramente la possente cinta muraria: l’intero circuito ha una
lunghezza di ca. km 4,9 e racchiude un’area di 145 ettari che comprende sia
la serra su cui sorge il centro antico sia una fascia pianeggiante posta sui lati
O, E e S della serra. Le mura, spesse m 6-7, sono realizzate con un doppio
paramento di ilari di grandi blocchi squadrati di calcarenite locale, disposti
alternativamente per lungo e per corto, che racchiudono un emplekton di
pietrame e terra. I saggi di scavo in diverse aree hanno dimostrato che
nelle mura si aprivano sicuramente varie porte (forse 11) e l’intero circuito
era rafforzato da torri quadrate, posizionate in corrispondenza di punti
sensibili, che sporgevano dalla linea delle fortiicazioni. restano inoltre
le tracce di un fossato (largo ca. m 6-8) esterno alle mura, oggi in parte
UGENTO 390

interrato e visibile in foto aerea, utilizzato oltre che come opera di difesa
anche come cava per estrarre i grandi blocchi utilizzati per la costruzione
delle stesse mura (Scardozzi C 2007).
Accanto alle tradizionali tecniche di indagine archeologica, lo studio
della cartograia storica e delle fotograie aeree, in particolare le riprese
della metà del Novecento, forniscono oggi un valido aiuto alla ricostruzione
dell’intero circuito murario che in alcuni tratti è ancora conservato e in
vista, in altri, risulta interrato o ricalcato da muretti a secco di età moderna,
oppure visibile solo in traccia (in alcuni casi è comunque possibile seguirne
l’andamento anche in zone oggi del tutto urbanizzate, ad esempio tra via
Giannuzzi e via Petrarca e tra via Acquarelli e via Marche). Lo studio
accurato delle foto aeree di U. da parte del dott. Scardozzi e della dott.ssa
Ferrari del Laboratorio di Topograia antica dell’Università del Salento ha
di recente prodotto una restituzione aerofotogrammetica inalizzata in cui
è riportato l’intero tracciato delle mura messapiche e il posizionamento
delle principali testimonianze archeologiche rinvenute all’interno del
centro urbano (Pizzurro C 2002; Scardozzi C 2005; C 2007).
Meglio conosciute rispetto all’abitato sono le necropoli: mentre le
sepolture di età romana sono state rinvenute sia all’interno che all’esterno
dell’area chiusa dalle mura e anche in aperta campagna (come nel fondo
Casale), quelle di età messapica sono tutte all’interno della cinta muraria,
sui ianchi della collina, in zone pianeggianti, e concentrate essenzialmente
in aree a ridosso delle mura; si tratta per lo più di inumazioni in sarcofagi
o in tombe a fossa, scavate nella roccia o nella terra e rivestite da grosse
lastre di calcare locale, ma non mancano anche altre tipologie come le
incinerazioni in vasi che testimoniano l’introduzione del rituale funerario
della cremazione probabilmente importato dai coloni romani.
Una delle tombe più importanti e di proporzioni monumentali è quella
rinvenuta in via Salentina nel 1970: la tomba (cd. «Tomba dei bronzi o
dell’atleta») è stata utilizzata per almeno due deposizioni, di cui la prima,
quella di un giovane trentenne – forse un atleta – è databile tra il 510 e 490
a.C., mentre l’altra, relativa ad un quindicenne, si data tra la ine del V e
gli inizi del IV sec. a.C.; il ricco corredo funerario è composto oltre che
da ceramica locale anche da vasi di bronzo e altro materiale ittile, sia di
importazione greca che di produzione italiota; a caratterizzare la tomba
è anche la decorazione pittorica delle pareti e dei lastroni di copertura:
oltre a fasce rosse e blu sul fondo bianco delle pareti, nastri ondulati e
rami con foglie compaiono anche le rafigurazioni di una trozzella, un
ariballo, un gallo e un altro uccello, forse una tortorella. Le circostanze del
rinvenimento non hanno permesso di determinare l’esatta posizione della
suppellettile funeraria, parte della quale doveva essere appesa alle pareti
come indicano i fori dove erano stati inissi i chiodi di ferro rinvenuti
corrosi sul fondo della sepoltura (Lo Porto C 1970; Pizzurro C 2002).
Altre tombe, datate tra metà VI e III sec. a.C., si rinvengono nella vasta
necropoli in località S. Antonio (tombe a fossa e a semicamera, anche
dipinte con motivi geometrici a due colori, alcune delle quali sono coperte
391 UGENTO

da un tratto della cinta muraria) e nella vicina località Croceissi, in via


Indipendenza, in via Del Balzo e nella zona Vigne Vecchie-acquarelli.
Necropoli relative al IV-II sec. a.C., per lo più successive all’impianto
delle mura, allineate lungo percorsi stradali di uscita dall’abitato, sono in
via Mandorle, via Peri e via Mare; esterne alle mura sono le tombe lungo
via Acquarelli; in via Giannuzzi è stato invece scoperto un recinto funerario
con all’interno incinerazioni in vasi e, inine, in via edison, fuori dalla cinta
delle mura, vi è una necropoli della prima epoca imperiale con tombe per la
maggior parte ad incinerazione. Fuori dall’abitato di U. sono attestate altre
necropoli: nelle vicinanze del porto e a Pompignano (Scardozzi C 2005).
Nella Carta delle necropoli ugentine esposta nel 1995 al Museo Comunale
di U., redatta dall’Ispettore Onorario Cosimo Scarcella e dalla ditta Archeo,
vengono riassunte con brevi notizie le molteplici e spesso generiche
informazioni – dovute ad un’indagine per lo più occasionale e provvisoria –
sulla presenza di tombe e necropoli nel territorio ugentino (Pizzurro C 2002).
All’abitato di età ellenistica sono pertinenti, oltre alcune delle suddette
necropoli, anche i resti rinvenuti in via Garibaldi di una fornace per laterizi
e, in via Monsignor De razza, di un ediicio a carattere pubblico; sono
invece di età più tarda le fondazioni di un ediicio (in via Cilea) rinvenuto
lungo i tratti di un antico percorso stradale, e i resti di una fornace per
ceramica in piazza Colonna. Numerose sono le tracce di ediici e altri
rinvenimenti tardorepubblicani e tardoimperiali in varie zone della serra
e nell’area urbana.
Per quanto riguarda la viabilità urbana, sia di età messapica che
romana, non si dispone di pubblicazioni speciiche; altrettanto poco
nota è la viabilità extraurbana, di cui si può solo intuire e solo in parte
individuare il percorso originario che spesso coincide con percorsi di
epoche successive. In età romana la viabilità è legata essenzialmente alla
Via Sallentina – importante asse viario passante per Alezio (v. ALETIUM),
U. e Vereto (v. VERETO) – e alla via del mare che collegava U. al suo porto
sullo Ionio (Roller C 1994). La vicinanza di U. alla costa ha infatti garantito
all’antico centro messapico un sicuro collegamento con il mare, per il
quale fu sfruttato uno dei migliori approdi naturali della costa ionica: il
porto è stato localizzato presso la vicina località di Torre San Giovanni
(v. TORRE SAN GIOVANNI); l’area presso il porto ha restituito tracce di una
frequentazione sia protostorica che di età arcaica, ma è in età ellenistica che
viene dotata di infrastrutture portuali e soprattutto di un’imponente cinta
muraria di fortiicazione (Pizzurro C 2002).
In epoca tardoantica e altomedievale, inine, sembra che l’abitato si sia
concentrato nell’estremità meridionale della serra. Con le incursioni dei
Goti, dei Longobardi e dei Saraceni per U. iniziò un periodo di decadenza
(a seguito delle distruzioni i Bizantini circondarono l’acropoli con una
cinta muraria della quale oggi non rimane più traccia), ma con il periodo
normanno la città vide una nuova ripresa (Cazzato C 2005; Scardozzi C
2005).
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[GIOVANNA MAGGIULLI]

ULKOI v. BUCCINO
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UMBRIATICO

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230 III SE, II SE.

A. FONTI LETTERARIE, EPIGRAFICHE, NUMISMATICHE

FONTI LETTERARIE

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(Brustakiva, povli" tw'n Oijnotrw'n); STEPH. Byz. s.v. Brustakiva, povli" tw'n Oijnotrw'n.
To; ejqniko;n Brustakiavth").
UGENTO (223 IV NE)

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