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Materiali:
Carrello 2x 200g Forcella con elastico
Fotocellula di start 2x Rotaia a cuscino d’aria
Fotocellula di stop 2x Displei 4x
Compressore Supporti
Vela 10cm
Cenni teorici:
Utilizziamo una rotaia a cuscino d’aria per creare una condizione ideale cioè rendere trascurabile
l’attrito.
Un orto si definisce elastico se si conservano sia la quantità di moto che l'energia cinetica.
Durante le prove si verificano due tipi di urti: elastici, e anelastici; un urto elastico è un urto
durante il quale si conserva l’energia meccanica totale del sistema, ed in particolare l’energia
cinetica.
In un urto anelastico si conserva solo la quantità di moto del sistema, ma non l'energia cinetica:
una parte di quest'ultima è dispersa nell'impatto, in cui avviene una più o meno osservabile
deformazione dei corpi che si scontrano. Esiste anche l'urto completamente anelastico, dove i due
o più corpi che si scontrano proseguono il loro moto attaccati (ad esempio il proiettile che di
incastra da qualche parte.
La quantità di moto, viene indicata con “q”, di un corpo di massa m che si muove
con velocità v è il prodotto della massa per la velocità: VM. ( quando le masse sono
uguali le velocità si scambiano).
In un urto elastico la quantità di moto del sistema rimane costante:
m1V1i+ m2V2i = mV1f+ mV2f
m1 = m 2
Inoltre, nell’urto elastico l’energia cinetica di ciascun corpo può variare, ma l’energia
cinetica totale del sistema rimane costante.
Procedimento
All'inizio della prova abbiamo pesato la massa di un carrello è verificato che è 200g
dopo abbiamo posato entrambi i carrelli sulla rotaia cuscino d'aria e abbiamo
verificato il funzionamento del cronometro; facendo passare la vela del carrello
attraverso il fascio luminoso della fotocellula, allo schermo vengono registrati i
tempi che impiega la vela del carrello abbassare lungo la fotocellula.
Dopo aver eseguito una prova per vedere il funzionamento del cronometro iniziamo
a fare i lanci dei carrelli. accendiamo il compressore e azzeriamo il cronometro.
Lanciamo in entrambi i carrelli a mano, cercando di dargli due velocità uguali, dopo il
lancio leggiamo sui quattro schermi i tempi; T1 = 0,270s T2 = 0.247
T3 = 0.242 T4 = 0.297 si è verificato un urto elastico.
Ora eseguiamo un'altra prova mentendo fermo il secondo carrello al centro della
rotaia e applicando una forza soltanto al primo carrello. azzeriamo il cronometro
bilanciamo il primo carrello; i carrelli si scontrano e il primo carrello si ferma mentre
il secondo carrello acquista la velocità del primo velocità del primo.
T1° = 0.394 Tf1 = 0.000 T2 °= 0.442 Tf2 = 0.000.
Dopo aver eseguito questa prova la ripetiamo; azzeriamo il cronometro e posiamo il
secondo carrello al centro della rotaia fermo, lanciamo il primo carrello che si
scontra con il secondo carrello, Ehi nel primo carrello si ferma mentre il secondo
acquista la velocità del primo e si muove. T1° = 0.255 Tf1 = 0.000 T2 °= 0274 Tf2 = 0.000.
Finito all'esecuzione di questa prova abbiamo tolto il pesetto che aumenta la massa
di 100 grammi di uno dei due carrelli, e la forcella con l'elastico e sostituita con un
pezzo di metallo a forma cilindrica con un foro al suo interno 1, mentre sull'altro
carrello al posto del foro aveva una piccola asta che si inseriva perfettamente
all'interno dal foro del primo carrello questo per evitare che quando si scontrino ci
sia una qualche dispersione di energia. In questa prova cioè uno scontro anelastico
la quantità di moto si conserva ma non l'energia cinetica.
Dopo aver eseguito questa prova azzeriamo il carrello il ti seguiamo una nuova
prova. questa volta entrambi i carrelli di massa uguale le posizioniamo agli estremi
della rotaia e li lanciamo cercando di dare una velocità maggiore al carrello uno.
T1° = 0.339 Tf1 = 0.820 T2 °= 0.162 Tf2 = 0
Ehi dopo aver lanciato i carrelli si uniscono e viaggiano verso la direzione da cui è
provenuto il carrello uno questo significa che il carrello uno aveva una velocità
maggiore rispetto al carrello due.
Ora ripetiamo la stessa provo cercando di dare una forza maggiore al carrello 1.
T1° = 0. 227 Tf1 = 0. T2 °= 0.196 Tf2 = 0.
Dopo avere seguito il lancio eh tu hai carrelli si fermano esattamente al centro della
rotaia questo perché entrambi avevano la stessa velocità.
ripetiamo la prova perché la prof non sa dosare la forza, azzeriamo il cronometro e
lanciamo i carrelli ottenendo come risultato che la velocità iniziale del carrello uno è
maggiore di quella del carrello due
T1° = 0.195 Tf1 = 0. T2 °= 0.401 Tf2 = 1.474
Ripetiamo per l'ultima volta questa prova lanciando i carrelli con due forze diverse,
azzeriamo il cronometro e lanciamo i carrelli.
T1° = 0.264 Tf1 = 2.307 T2 °= 0.205 Tf2 = 0.
Dopo il lancio eseguito possiamo notare che la velocità del secondo carrello è
maggiore del primo carrello
Conclusioni
Dopo avere seguito 16 prove mie conclusioni sono anche abbiamo verificato un urto
Ehi elastico e anelastico. ci sono stati dei problemi durante l'esecuzione delle prove
causate dalla forza applicata ai carrelli perché non era costante oh sufficientemente
forte per l'esecuzione di una prova specifica, consiglierei lo utilizzo di un elastico agli
estremi della rotaia in maniera tale da tendere in tensione l'elastico e poggiarci il
carrello davanti, in tal modo avrà sempre una forza costante; (oppure bisogna avere
molta precisione nel lancio utilizzando la mano). Un'altro errore chi è avvenuto
durante l'esecuzione delle prove echi quando abbiamo cambiato sostituito la
forcella con l'elastico con il tondino di metallo per provare le prove meccaniche non
abbiamo pesato la variazione di massa e all'inizio della prova non abbiamo verificato
che entrambi i carrelli hanno la stessa massa. possibile errore che può essere
avvenuto durante le prove eh che i forellini da cui usciva l'aria alcuni forse erano
costruiti e non permetteva di avere un sistema ideale quindi prima pulire la rotaia.