Lo scopo dell’esperienza é:
2 Richiami teorici
La legge di Hooke descrive quantitativamente le deformazioni elastiche subite
da un solido al quale sia applicata una forza meccanica. L’esperienza mostra
che, quando si applica ad un solido una forza che ne modifichi la forma in mo-
do non irreversibile, l’entitá della deformazione é direttamente proporzionale
alla forza applicata e ad una costante di proporzionalitá, detta costante elas-
tica k, ed il grafico che rappresenta la legge é una retta.
I materiali per i quali la legge di Hooke é un’utile approssimazione del reale
comportamento sono detti materiali elastico-lineari.
Il modello classico di elasticitá lineare é la molla perfetta o ideale, cioé la
molla priva di peso, di massa, ed in assenza di attrito e di altri fenomeni
dissipativi.
La legge di Hooke é espressa dalla relazione:
F = k∆x (1)
F mg
k= = (2)
∆x ∆x
Per quanto riguarda il metodo dinamico, il movimento della molla messa in
oscillazione approssima un moto armonico, la legge che ci guida é quella che
1
mette in relazione il periodo T di oscillazione della molla con la massa m ad
essa applicata e con la costante elastica k
r
m
T = 2π (3)
k
Da essa possiamo esplicitare k e trovare cosí il valore della costante elastica
mediante la relazione:
m
k = 4π 2 2 (4)
T
2
3 Esperienza musure e risultati
Per l’esperimento sono stati utilizzati i seguenti materiali:
• Piedistallo al quale é stata agganciata la molla;
• Una molla di costante elastica k ignota;
• Una riga graduata posta lateralmente al piedistallo, sensibilitá di let-
tura 1 mm, per la misura dell’allungamento ∆x subito dalla molla;
• 3 masse da 50g, 1 massa da 20g, 5 masse da 10g;
• cronometro digitale con sensibilitá di lettura 0,01 secondi;
inoltre nei calcoli abbiamo assunto g = 9, 806m/s2 tenendo conto di uno
scarto quadratico σg = 0, 001m/s2
3
Misura Massa Allungamento Costante elastica
numero kg m N/m
17 0,17 0,073 22,8
18 0,18 0,077 22,9
19 0,19 0,081 23,0
20 0,20 0,086 22,8
21 0,21 0,090 22,9
22 0,22 0,094 23,0
4
3.1.1 Metodo dinamico
La molla é stata agganciata verticalmente al piedistallo e al suo estremo
libero é stata agganciata una massa.
Per misurare il periodo é stato utilizzato un cronometro digitale con sensi-
bilitá di lettura 0,01 secondi. Data la difficoltá di misurare con precisione il
tempo di un unico periodo, la misurazione é stata fatta su 10 periodi ed é
stata successivamente divisa per 10.
Inoltre per ovviare ad errori statistici (primo fra tutti i riflessi dell’operatore),
la misura del periodo é stata ripetuta per dieci volte.
Questo procedimento é stato ripetuto con masse di 220g, 190g, 160g, 130g,
100g, 70g, 40g, considerando un allungamento di circa 3cm.
massa 220g massa 190g massa 160g
Tempo Periodo Tempo Periodo Tempo Periodo
Ti Ti Ti
1 6,38 0,638 5,87 0,587 5,47 0,547
2 6,37 0,637 5,97 0,597 5,62 0,562
3 6,37 0,637 5,94 0,594 5,60 0,560
4 6,34 0,634 5,94 0,594 5,50 0,550
5 6,35 0,635 5,90 0,590 5,62 0,562
6 6,31 0,631 6,00 0,600 5,59 0,559
7 6,33 0,633 5,94 0,594 5,50 0,550
8 6,38 0,638 5,91 0,591 5,58 0,558
9 6,35 0,635 6,00 0,600 5,54 0,554
10 6,34 0,634 6,00 0,600 5,48 0,548
¯
T1 = 0, 635 ¯
T2 = 0, 595 ¯
T3 = 0, 555
massa 130g massa 100g massa 70g
Tempo Periodo Tempo Periodo Tempo Periodo
Ti Ti Ti
1 5,06 0,506 4,53 0,453 4,03 0,403
2 5,19 0,519 4,63 0,463 4,10 0,410
3 5,10 0,510 4,66 0,466 4,00 0,400
4 5,16 0,516 4,66 0,466 4,10 0,410
5 5,16 0,516 4,60 0,460 4,06 0,406
6 5,09 0,509 4,56 0,456 4,00 0,400
7 5,06 0,506 4,66 0,466 4,07 0,407
8 5,08 0,508 4,60 0,460 4,05 0,405
9 5,12 0,512 4,58 0,458 4,08 0,408
10 5,16 0,516 4,66 0,466 4,00 0,400
T¯4 = 0, 512 T¯5 = 0, 461 T¯6 = 0, 405
5
Il valore medio del periodo é dato dalla relazione
n 10
X Ti X Ti
T̄ = =
i=1
n i=1
10
e la deviazione standard é
v v
u n u 10
u 1 X u1 X
σT = t d2i = t d2
n−1 i=1
9 i=1 i
dove di = Ti − T̄ .
Valutiamo l’errore su k: data la formula per ottenere k
m
k = 4π 2 2
T
essa risulta espressa come prodotto e quoziente di tre fattori: 4π 2 , m, T 2 . Le
varie incertezze sono indipendenti e casuali dunque l’incertezza relativa sul
risultato é espressa dalla somma quadratica delle incertezze.
Il fattore 4π 2 non ha incertezze; poiché le masse utilizzate sono masse cam-
pione misurate in modo molto preciso, supponiamo l’incertezza su m molto
piccola e quindi trascurabile; l’incertezza relativa in T 2 é il doppio di quella
in T: abbiamo allora che:
r
δk σT 2 σT
= 2 = 2
k T T
I valori cosí calcolati sono riportati nella tabella seguente:
Tabella di riepilogo
m = 220g m = 190g m = 160g m = 130g m = 100g m = 70g
T̄ 0,635 0,595 0,555 0,512 0,461 0,405
σT 0,002 0,005 0,006 0,005 0,005 0,004
k 21,5 21,2 20,5 19,6 18,5 16,9
δk
k
0,6% 1,7% 2,2% 2% 2,2% 2%
σk 0,1 0,4 0,5 0,4 0,4 0,3
Al fine di estrarre dalle varie misure un unico valore di k effettuiamo ora una
media pesata dei dati ottenuti:
P
wi ki 1 1
kp = Pi σp = pP posto wi =
i wi i wi σk2
Otteniamo cosí il valore kp = 20,8 N/m σp = 0,1