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L’Endocrinologo (2022) 23:579–586

https://doi.org/10.1007/s40619-022-01177-3

R A S S E G NA

Il muscolo come organo endocrino: focus su irisina


Carla Giordano1,2 · Roberta Amodei2 · Claudia Di Stefano2

Accettato: 6 giugno 2022 / Pubblicato online: 11 novembre 2022


© The Author(s) 2022

Sommario
Il muscolo scheletrico agisce come organo endocrino che, in risposta all’esercizio, produce e secerne centinaia di miochine
che agiscono in maniera autocrina, paracrina ed endocrina con effetti sul metabolismo lipidico e glucidico, formazione ossea,
funzione endoteliale e crescita tumorale. Negli ultimi anni, numerosi studi hanno concentrato la loro attenzione su una nuova
proteina, l’irisina, adipomiochina in grado di indurre cambiamenti nel tessuto adiposo, attivare la termogenesi e fungere da
collegamento tra muscoli e altri tessuti del corpo.

Parole chiave Irisina · Termogenesi · Irisina e muscolo · Irisina e metabolismo

Introduzione miochine e alle loro interazioni con altri sistemi. Pertanto,


le miochine possono essere utili biomarcatori nel monito-
Il muscolo scheletrico è l’organo più esteso del corpo umano raggio di alcune condizioni patologiche come il cancro, il
ed è composto da fibre contrattili costituite da miociti. In ag- diabete e le malattie neurodegenerative.
giunta alle più note capacità di stabilità e movimento, in ri- Nel 2012, Boström e collaboratori riportavano la scoperta
sposta all’esercizio fisico i miociti sono in grado di secernere di una nuova molecola – secreta dai miociti di topi transge-
alcune sostanze come chemochine, citochine e miochine, in nici che sovraesprimevano il gene Ppargc1a codificante il
grado di regolare diversi processi metabolici in vari tessuti e PPARγ coattivatore-1α (PGC1α) – in grado di indurre cam-
organi, quali fegato, ossa, cervello e tessuto adiposo, attra- biamenti nel tessuto adiposo, attivare la termogenesi [1] e
verso vie di segnalazione endocrine, paracrine o autocrine. fungere da mezzo di comunicazione tra i muscoli e altri tes-
Alla luce di quanto detto, il muscolo scheletrico può essere suti. In considerazione delle sue note capacità di cross talk
classificato come un vero e proprio organo endocrino. tra muscolo e tessuto adiposo, questa molecola è stata chia-
Le miochine dagli effetti biologici più noti sono l’inter- mata irisina, in riferimento alla dea greca Iris, messaggera
leuchina 6 (IL-6), la proteina chemiotattica monocitaria 1 degli dei [2].
(MCP1), il fattore di crescita simile all’insulina-1 (IGF-1) e Dalla sua scoperta, l’irisina è stata oggetto di numerosi
la miostatina. studi che hanno consentito di approfondire le sue proprietà
Sebbene la funzione biologica sia stata descritta solo per pleiotropiche.
il 5% di tutte le miochine conosciute, la loro identificazione L’attività contrattile è l’elemento regolatore chiave per
ha portato a ipotizzare che alcuni effetti benefici dell’eserci- l’espressione e la secrezione delle miochine, compresa l’i-
risina. La contrazione della fibra muscolare durante e dopo
zio sulle malattie metaboliche possano essere correlati alle
l’esercizio fisico induce l’attivazione di PGC1-α, che rego-
la l’espressione del gene Fndc5, il cui prodotto è appunto la
Proposto da F. Ferraù.
proteina FNDC5 [3]. Dopo la scissione proteolitica, la glico-
 C. Giordano silazione e la dimerizzazione di FNDC5, viene rilasciata una
carla.giordano@unipa.it nuova proteina, l’irisina (Fig. 1), costituita da una sequenza
1 di 112 aminoacidi, identica nell’uomo e nel topo [1].
Insegnamento di Endocrinologia, Dipartimento Promozione della
Salute, Materno-Infantile, di Medicina Interna e Specialistica di Nell’uomo, Fndc5 è altamente espresso nel muscolo
Eccellenza “G. D’Alessandro”, Università degli Studi di Palermo, scheletrico. L’espressione genica di FNDC5 e, quindi, la
Palermo, Italia correlazione con la produzione di irisina, in altri tessuti ne-
2 U.O.C. Malattie Endocrine, del Ricambio e della Nutrizione, cessita tuttavia di ulteriori indagini. L’mRNA di FNDC5
A.U.O.P. “P. Giaccone”, Palermo, Italia sembra essere ampiamente espresso in varie aree cerebrali e
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Fig. 1 Sintesi dell’irisina. La contrazione della fibra muscolare induce l’attivazione di PGC1-α, che regola l’espressione del gene Fndc5, dal cui
prodotto, dopo proteolisi, glicosilazione e dimerizzazione, deriva l’irisina

muscolari (sia cardiache che scheletriche). Tessuto adiposo canismo di browning [1]. Esperimenti condotti nei topi e
bruno (BAT), prostata, intestino, pancreas e fegato (anche poi nell’uomo hanno dimostrato che l’esercizio fisico è cor-
nell’uomo) mostrano livelli di espressione moderati. Altri relato a un aumento dell’mRNA di PGC-1α e FNDC5 e,
tessuti, come tessuto adiposo bianco, polmone, rene, timo, conseguentemente, ai livelli di irisina circolanti [1].
milza, placenta, stomaco e fegato (nei ratti), hanno livelli di Contrastanti sono invece i dati relativi ai livelli di irisina
espressione molto bassi o non rilevabili. Ci sono sia analo- nel diabete e negli stati di obesità: molti studi hanno ripor-
gie che evidenti differenze nell’espressione genica di FN- tato livelli di irisina circolanti bassi in questi stati patologici
DC5, tra i tessuti animali e tessuti umani, per questo sono ma le evidenze più recenti suggeriscono come nell’obesità
necessari ulteriori studi in merito [4]. si osservi una condizione di resistenza all’irisina e livelli di
In considerazione di quanto detto, i dati relativi ai livelli quest’ultima conseguentemente più elevati. In ogni caso, è
di irisina nel plasma e nel siero non possono essere attual- stato dimostrato come in queste condizioni patologiche l’at-
mente utilizzati per la valutazione di una gamma indicativa tività benefica complessiva dell’esercizio fisico possa agire
di valori considerati “normali”. Inoltre, l’irisina può presen- (almeno in parte) modulando i livelli di irisina e ripristinan-
tarsi sia in forma glicosilata che non glicosilata, generan-
do i valori fisiologici [5]. Studi sull’uomo sembrano indicare
do ulteriore confusione nell’interpretazione dei suoi livelli
una diversa efficacia nella stimolazione della via di irisina, in
ematici. Non è ancora chiaro in quale forma esplichi la sua
relazione al tipo di esercizio fisico. Il maggiore aumento dei
funzione e se questo moduli il suo effetto in diverse condi-
livelli di irisina durante l’esercizio sub-massimale rispetto
zioni fisiopatologiche. Alcuni studi, infatti, hanno indicato
allo sforzo fisico massimo ha suggerito che l’esercizio di re-
che la glicosilazione dell’irisina influenzi la sua efficacia.
sistenza può essere uno stimolo più potente per la secrezione
L’irisina svolge diverse azioni su diversi organi e tessuti e
numerose sono le funzioni del nostro organismo in cui essa di irisina [5].
interviene, assumendo un ruolo importante nell’obesità, nel- Tra le altre funzioni riconosciute dell’irisina è riportata la
le malattie metaboliche e ossee, nel sistema nervoso centrale capacità di apportare benefici sulla funzione cognitiva pro-
(SNC) e nel cancro (Fig. 2). muovendo la neuroprotezione contro i danni da accumulo
Tra le sue funzioni più note c’è quella di stimolare il di β-amiloide (Aβ). È stato dimostrato, inoltre, che l’irisina
browning del tessuto adiposo bianco (WAT) e la termoge- ricombinante (R-irisina) abbia effetti benefici nell’osteopo-
nesi [5]. Dopo la scoperta dell’irisina, infatti, è stato dimo- rosi e sui cardiomiociti dopo infarto del miocardico (MI)
strato che l’iniezione di un anticorpo anti-FNDC5 nei topi [6].
10 giorni prima del test del nuoto, ha ridotto l’espressio- Sembrerebbe altresì che l’espressione di FNDC5/irisina
ne della proteina disaccoppiante 1 o termogenina (UCP1). sia regolata da peptidi come l’insulina, il glucagone e la
Questo ha suggerito, per la prima volta, che il coinvolgi- leptina e come l’irisina, a sua volta, potrebbe influenzare
mento del pathway dell’irisina sia necessario a spiegare, al- l’omeostasi del glucosio. Tuttavia, molti aspetti relativi alla
meno in parte, l’effetto dell’esercizio nell’innescare il mec- regolazione dell’espressione genica di FNDC5 e la relativa
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Fig. 2 Organi bersaglio dell’irisina. L’irisina, prodotta in risposta alla contrazione muscolare, viene rilasciata in circolo e agisce con effetto
endocrino su diversi tessuti e organi bersaglio

produzione di irisina, sia nel SNC che nei tessuti periferici, Il bersaglio principale dell’irisina è rappresentato dal tes-
non sono ancora ben compresi [4]. suto adiposo, con effetti differenti in relazione alla specie
(uomo o roditori) e al tipo di adipocita.
Nell’uomo, ad esempio, la riduzione delle concentrazio-
ni di irisina secondaria a un maggiore apporto energetico è
Irisina, obesità e termogenesi coerente con gli effetti metabolici dannosi dell’eccesso di
cibo.
Il primo ruolo riconosciuto all’irisina riguarda la regolazio- Gli effetti sul browning dell’irisina nell’uomo sono meno
ne del metabolismo lipidico. L’irisina permette, infatti, di consolidati rispetto ai roditori. Negli adipociti umani matu-
ridurre la quota di grasso corporeo inducendo il browning, ri, l’irisina stimola l’imbrunimento, indicato da un aumen-
to di UCP1 e PR/SET Domain 16 (PRDM16), a differenza
ovvero la conversione del tessuto adiposo bianco (WAT)
di quanto accade nei preadipociti maturi in cui, al contra-
(dove vengono immagazzinati i trigliceridi) in tessuto adi-
rio, diminuisce l’espressione dei geni collegati al browning.
poso bruno (BAT). Attraverso l’espressione di UCP-1, au-
Inoltre, l’irisina stimola la glicolisi [8].
menta la densità cellulare dei mitocondri [7], favorendo il Diversi sono gli studi che hanno cercato di dimostrare
dispendio energetico, il calo ponderale e riducendo, quin- sull’uomo le potenziali correlazioni tra i livelli di irisina cir-
di, l’insulino-resistenza legata all’obesità, con conseguente colanti e l’obesità. La maggior parte di questi hanno ripor-
miglioramento dell’omeostasi glucidica. tato livelli di irisina circolanti positivamente associati all’in-
Il WAT è considerato la seconda fonte più importante di dice di massa corporea (BMI), al peso, alla massa grassa,
irisina dopo il muscolo scheletrico. La FNDC5/irisina deri- alla circonferenza vita, al rapporto vita-fianchi e alla massa
vata da WAT può rappresentare fino al 30% circa dei suoi muscolare [9].
livelli circolanti e, analogamente al muscolo scheletrico, la La correlazione tra livelli di irisina aumentati e obesità
sua secrezione è aumentata dopo esercizio fisico. può essere spiegata come probabile meccanismo controre-
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golatorio volto a favorire un maggior dispendio energetico di resistenza induce l’espressione di FNDC con conseguen-
e a migliorare la sensibilità all’insulina. Potrebbe, inoltre, te incremento del fattore neurotrofico Brain-derived neuro-
essere spiegata da un verosimile meccanismo di resisten- trophic factor (BDNF) che, a sua volta, regola la differen-
za all’azione dell’irisina, simile all’insulina e alla leptina- ziazione e la sopravvivenza neuronale, promuovendo lo svi-
resistenza osservate nell’obesità e nel diabete mellito di tipo luppo di nuove cellule nervose, l’incremento del numero di
2 [10]. sinapsi e potenziando funzioni cognitive come memoria e
apprendimento [15].
In particolare, l’irisina e il suo precursore FNDC5 sono
Irisina e attività fisica espresse dalle cellule di Purkinje del cervelletto e nel nucleo
paraventricolare, dove viene espressa una proteina implicata
Oltre a questi effetti, l’irisina regola positivamente anche il nella regolazione del senso della fame, il neuropeptide Y.
metabolismo muscolare. I miociti trattati con irisina in vitro Quindi, il ruolo dell’irisina sul metabolismo potrebbe essere
esprimono livelli più elevati di PGC-1α, fattore respirato- determinato anche da questa sua azione a livello centrale.
rio nucleare 1 (NRF-1), fattore di trascrizione mitocondriale Una possibile implicazione terapeutica dell’irisina po-
A (TFAM), trasportatore del glucosio 4 (GLUT4), UCP3 e trebbe riguardare le patologie neurodegenerative caratte-
irisina, il che implica un circuito di autoregolazione positivo rizzate da declino cognitivo, prima tra tutte la malattia di
tra PGC-1α e FNDC5 [11]. In tal modo, il dispendio energe- Alzheimer, ma anche patologie correlate a riduzione della
tico e il metabolismo ossidativo nelle cellule muscolari sono neurogenesi, come schizofrenia e depressione maggiore.
positivamente regolati dall’irisina. L’irisinemia aumenta in
seguito a contrazione muscolare ma, come per altri fattori, la
regolazione dell’irisina potrebbe dipendere dal protocollo di Irisina e metabolismo
allenamento specifico, da intensità, tempo del prelievo dopo
l’esercizio, età, sesso, etnia, forma fisica e altre variabili. Da studi su animali di laboratorio, l’irisina migliora la tolle-
I dati in letteratura confermano che i diversi tipi di attività ranza al glucosio e riduce l’insulinemia a digiuno [1]. Inol-
fisica possono aumentare la produzione di irisina, sebbene il tre, la concentrazione di irisina è ridotta in diabetici di tipo
picco maggiore sia dopo esercizio di tipo aerobico [3] e in 2, se confrontati con pazienti con normale tolleranza gluci-
funzione dell’intensità [9], anche se solo a breve termine, ca- dica, e i valori sono ulteriormente ridotti in caso di compli-
lando dopo circa 30 minuti dalla fine dell’esercizio. Inoltre, canze, sia macro che microvascolari [7–16], suggerendo un
la secrezione dell’irisina sembra avere un particolare ritmo possibile ruolo dell’irisina come marker di malattia macro-
circadiano, con livelli minori al mattino e un picco intorno vascolare nel diabetico. Di contro, in altri studi i livelli sieri-
alle ore 21:00. ci di irisina sono stati descritti essere più elevati in soggetti
Da uno studio del 2018 è emerso che le concentrazioni con DM2 [17] e avere una relazione inversa con la sensibi-
di irisina aumentino gradualmente con il livello di attività lità insulinica [18], interpretabile come tentativo dell’irisi-
fisica abituale (HPA) [12]. na di contrastare l’insulino-resistenza, oppure come possibi-
le resistenza all’irisina. Un polimorfismo del gene FNDC5,
infine, sembra proteggere dal DM2 [19].
Irisina e metabolismo osseo L’irisina potrebbe proteggere dalla steatosi epatica non
alcolica (NAFLD), prevenendo l’accumulo lipidico all’in-
Sembra che l’irisina sia coinvolta nell’aumento della densità
terno degli epatociti, attraverso la regolazione della lipo-
minerale ossea (BMD). L’attività fisica permette, appunto,
un aumento della BMD e regola l’equilibrio tra formazio- genesi [20]. Tuttavia, è stata riscontrata una correlazione
ne e riassorbimento osseo, promuovendo la differenziazione positiva tra irisina sierica e NAFLD, anche direttamente
osteoblastica, prevenendo la perdita ossea, riducendo il nu- proporzionale alla gravità della NAFLD [21].
mero di osteoclasti e migliorando, dunque, struttura e resi- Molti studi hanno evidenziato una relazione inversa tra
stenza ossea [13]. Concentrazioni di irisina ridotte, appunto, irisina e indice di massa corporea (BMI) [22, 23], men-
sono state riscontrate in donne in età post-menopausale che tre altri hanno rilevato livelli di irisina correlati con peso,
avevano subito fratture osteoporotiche. BMI, circonferenza vita e massa grassa misurata median-
Queste scoperte potrebbero aprire nuove frontiere per il te bioimpedenziometria [9], evidenziando una discesa del-
trattamento dell’osteoporosi. l’irisinemia dopo calo ponderale e rialzo in caso di nuovo
aumento.
Si è visto, inoltre, che pazienti affetti da sindrome meta-
Irisina e neurogenesi bolica presentavano livelli di irisina minori rispetto a con-
trolli sani [24]. Da ciò si è dedotto un possibile ruolo protet-
È stato dimostrato che il cervello umano esprime l’irisina tivo dell’irisina nei confronti dell’insulino-resistenza e della
[14]. Aumentando i livelli di irisina circolanti, l’esercizio sindrome metabolica in generale.
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Irisina e rischio cardiovascolare DM1 è riscontrabile una riduzione della BMD. Valutando
la relazione tra DM1 e aumentato rischio di frattura, esiste
È stata rilevata un’iperirisinemia in soggetti con pressione una correlazione negativa tra irisina, HbA1c e vitamina D,
arteriosa, prevalentemente diastolica, più elevata [16–18]. e una positiva con la BMD e con l’osteocalcina, un marker
Inoltre, valutando il rischio globale secondo i criteri di Fra- di rimodellamento osseo [36]. Nei pazienti diabetici con un
mingham, livelli maggiori di irisina erano associati a un ri- migliore controllo metabolico e del turnover osseo, gli ele-
schio aumentato a 10 anni [18]. Diversi autori, invece, hanno vati livelli di irisina predicono un migliore controllo glicemi-
ipotizzato un ruolo favorevole dell’irisina sulla funzione en- co e una maggiore salute ossea, aprendo prospettive future
doteliale, un predittore indipendente di eventi cardiovasco- verso l’impiego di irisina esogena in questi pazienti o, co-
lari [23, 25, 26], collegando concentrazioni ematiche ridotte munque, verso l’incremento dell’esercizio fisico allo scopo
con disfunzione e danno endoteliale, aumento dello spessore di elevarne le concentrazioni in circolo. L’irisina potrebbe
mio-intimale carotideo e maggiore tendenza all’aterosclero- rappresentare, inoltre, in futuro un indicatore prognostico,
si [27]. Rispetto all’omocisteinemia, il cui aumento rappre- permettendo di valutare la gravità del quadro e la risposta al
senta un fattore di rischio cardiovascolare, l’irisina sembra trattamento.
pertanto mantenere un rapporto inversamente proporzionale.
In seguito a studi condotti in soggetti con infarto miocardi-
co acuto (IMA), si è prospettata la possibilità di utilizzare Irisina e malattie endocrine
l’irisina come marker precoce di IMA, in quanto sono sta-
ti riscontrati bassi livelli in circolo dopo IMA, ma ciò deve L’irisinemia è stata riportata come ridotta in pazienti con ti-
essere ulteriormente approfondito [28]. roidite di Hashimoto in fase ipotiroidea, rispetto agli eutiroi-
dei, correlata positivamente con l’fT4 e negativamente con
TSH e CPK sierica, dal momento che il sistema muscolare
Irisina e cancro scheletrico è un importante bersaglio degli ormoni tiroidei
ed è anche coinvolto nella produzione di irisina [37]. L’ab-
I risultati più interessanti riguardano il carcinoma della bassamento dei livelli di irisina potrebbe essere dovuto al
mammella, le cui cellule vengono indotte all’apoptosi da venir meno dell’azione di stimolo di fT3 e fT4 sul PGC-1α
parte dell’irisina riducendo, inoltre, la vitalità e la capacità [38]. Dopo terapia e raggiungimento dell’eutiroidismo i li-
diffusiva delle cellule neoplastiche e aumentando la risposta velli di irisina sono apparsi aumentati e quelli di CPK ridotti
alla chemioterapia [29]. Inoltre, è stato suggerito un impie- [38, 39].
go come biomarcatore, in quanto le donne affette presentano Confrontando pazienti con ipotiroidismo di lunga dura-
concentrazioni di irisina ridotte [30]. ta (AITD), di breve durata (TC) e controlli sani, i livelli di
Allo stesso modo, pazienti affetti da carcinoma del colon- irisina sono risultati minori nel gruppo AITD sia rispetto ai
retto presentano concentrazioni inferiori di irisina men- TC che ai sani, in assenza di differenze nei livelli di fT3
tre livelli ematici maggiori sembrano ridurre il rischio di e fT4 tra i due gruppi di pazienti ipotiroidei. Al contrario,
neoplasia, suggerendo un ruolo protettivo [31]. la CPK era maggiore negli ipotiroidei rispetto ai sani e in-
Di contro, studi su carcinomi epatocellulari hanno ipotiz- versamente proporzionale ai livelli di irisina. In patologie
zato come la molecola possa indurre proliferazione e inva- di nuova insorgenza, un danno muscolare libererà più alte
sività tumorale [32], suggerendo l’ipotesi che l’irisina possa quantità di irisina; a lungo termine il danno muscolare sarà
avere ruoli diversi in tumori diversi. così avanzato da ridurre le capacità di produzione di irisina
[40].
L’obesità, l’irisinemia e i valori di fT4 sembrano essere
Irisina e diabete mellito tipo 1 fattori di rischio indipendenti per l’ipotiroidismo [41], men-
tre il TSH si è mostrato essere un predittore indipendente dei
Esiste una correlazione positiva tra glicemia e irisina. L’i- livelli di irisina [42].
peririsinemia nel diabete mellito tipo 1 (DM1) sembra es- Da uno studio del 2019 effettuato su bambini con defi-
sere, infatti, una risposta compensatoria all’iperglicemia cit di GH, la terapia sostitutiva ha portato a un aumento dei
[33, 34], probabilmente poiché l’iperglicemia causa la pro- livelli di irisina, a sua volta fortemente correlato a una di-
duzione di ROS e questi, a loro volta, potrebbero stimolare minuzione di circonferenza vita e BMI e aumento dei livel-
la produzione di irisina al fine di ridurre lo stress ossidativo. li di IGF-1, confermando un effetto positivo della terapia
Inoltre, è stato dimostrato come l’irisina stimoli negli adi- sostitutiva con rGH [43].
pociti la produzione di betatrofina, un ormone in grado di Recenti evidenze dimostrano come nei pazienti con Sin-
indurre la proliferazione della β-cellula pancreatica [7, 35]. drome di Klinefelter i livelli di irisina siano più elevati ri-
Infine, è stato dimostrato come uno scarso controllo gli- spetto ai controlli sani, e questi sono direttamente correlati
cemico possa influenzare la struttura dell’osso e che nel con il grado di insulinoresistenza [44].
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Tabella 1 Funzioni dell’irisina. BMD, densità minerale ossea; BDNF, Brain-derived neurotrophic factor

Tessuto adiposo - Browning del tessuto adiposo bianco in tessuto adiposo bruno
- Aumento della termogenesi mediante modulazione dell’espressione della proteina disaccoppiante -1 (UCP)
Tessuto osseo - Promozione della differenziazione in senso osteoblastico
- Miglioramento della BMD, struttura e resistenza ossea
Tessuto nervoso Attraverso la modulazione dell’espressione di BDNF:
- differenziazione e sopravvivenza neuronale
- aumento del numero di sinapsi
- potenziamento di alcune funzioni cognitive come memoria e apprendimento
Cancerogenesi Carcinoma della mammella
- promozione dell’apoptosi
- riduzione della vitalità delle cellule tumorali
- riduzione della capacità diffusiva
- aumentata risposta alla chemioterapia
Carcinoma epatocellulare
- promozione della proliferazione cellulare
- promozione dell’invasività tumorale
Diabete mellito di tipo 1 - Attraverso la produzione di betatrofina da parte degli adipociti, promozione della proliferazione beta-cellulare
pancreatica
- Livelli maggiori di irisina correlano con miglior controllo glicemico
Funzione tiroidea Probabile fattore di rischio indipendente (insieme all’obesità e ai livelli di FT4) per lo sviluppo di ipotiroidismo
Rischio cardiovascolare Probabile effetto favorevole sulla funzione endoteliale

Irisina e COVID-19 Questi promettenti risultati se potenziati da ulteriori evi-


denze, potrebbero rappresentare uno punto di partenza per
La malattia da coronavirus, dichiarata pandemia dall’OMS lo sviluppo di strategie terapeutiche utili (Tabella 1).
a marzo 2020, ha indirizzato la comunità scientifica a esa-
minare con crescente attenzione le correlazioni esistenti tra
l’infezione da COVID-19 e i diversi aspetti fisiopatologici
Conclusioni
che, a sua volta, possono influenzarne il decorso.
Come già esposto, le miochine forniscono una spiegazione
È stato ipotizzato che l’irisina abbia proprietà antinfiam-
molecolare dell’ampio cross-talk esistente tra muscolo e al-
matorie in virtù delle sue provate capacità di ridurre la pro-
tri tessuti, consacrando di fatto il muscolo a vero e proprio
duzione di specie reattive dell’ossigeno (ROS) e modulare
organo endocrino. Molteplici e talvolta discordanti sono in
l’attività macrofagica in senso antinfiammatorio [45].
atto le funzioni attribuite all’irisina; pertanto, lo studio delle
Di contro, l’obesità, condizione che rende i pazienti più miochine è meritevole di ulteriori approfondimenti negli an-
suscettibili a infezioni gravi da SARS-Cov-2, è associata a ni a venire, al fine di identificare strategie terapeutiche utili
un pattern citochinico pro-infiammatorio. in diversi ambiti clinici.
Da uno studio pubblicato da De Oliveira e collaborato-
ri nel 2020, sembrerebbe che l’irisina presenti, su coltu- Informazioni Supplementari La versione online contiene materia-
re di adipociti umani, un effetto positivo nella regolazio- le supplementare disponibile su https://doi.org/10.1007/s40619-022-
01177-3.
ne di diversi geni correlati all’esito più o meno favorevole
di COVID-19. Nello specifico, è stato evidenziato come il Funding Note Open access funding provided by Università degli Studi
trattamento con irisina causi la riduzione dell’espressione di Palermo within the CRUI-CARE Agreement.
di alcuni geni implicati nella replicazione virale (FURIN,
ADAM10, TLR3, KDM5B e SIRT1) e, di contro, aumenti Dichiarazioni etiche
l’espressione di geni che la bloccano (TRIB3) con presu-
mibile effetto di riduzione del tasso di infezione da SARS- Conflitto di interesse Le autrici Carla Giordano, Roberta Amodei e
Claudia Di Stefano dichiarano di non avere conflitti di interesse.
CoV-2 e ipotizzabili effetti positivi sull’andamento della
malattia, se valutati in aggiunta agli effetti antinfiammatori Consenso informato Lo studio presentato in questo articolo non ha
dell’irisina [46]. richiesto sperimentazione umana.
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Open Access This article is licensed under a Creative Commons Attri-
17. Garcìa-Fontana B, Reyes-Garcìa R, Morales-Santana S et al
bution 4.0 International License, which permits use, sharing, adapta-
(2016) Relationship between myostatin and irisin in type 2 dia-
tion, distribution and reproduction in any medium or format, as long
betes mellitus: a compensatory mechanism to an unfavourable
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