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CINEMA

Totò e i dischi di Atlantide


LA STORIA INEDITA ED ESCLUSIVA DEL FANTOMATICO FILM UFOLOGICO DI TOTÒ

DI ROBERTO LABANTI

S cegliere di ricordare qui Totò (o


meglio Antonio Griffo Focas Flavio
tò di provato valore come Anile e Bì-
spuri (che, ancora di recente, sembra-
no conoscere solo uno di questi docu-
Angelo Ducas Comneno Porfirogenito menti, la primissima revisione cine-
Gagliardi De Curtis di Bisanzio, 1898- matografica preventiva [8]) e di get-
1967) in occasione del cinquantesimo tare uno sguardo che potremmo dire
anniversario della sua scomparsa, av- microscopico sul lavoro degli sceneg-
venuta il 15 aprile 1967, può sembrare giatori e sulle diverse fasi che hanno
una scelta azzardata [1]. Se è vero che portato a quello che spesso è ritenu-
“Totò, nella sua vastissima produzione to uno dei più belli fra i film realizza-
cinematografica, utilizzò spesso temi del ti da quell’attore.
mondo dell’insolito (Atlantide, i fantasmi,
il patto con il diavolo, l’aldilà, il maloc-
TOTÒ SCEICCO
chio)” [2], che cosa aveva a che fare il
“Principe della risata” con gli UFO? Totò sceicco, diretto da Mario Matto-
Una risposta potrebbe essere occu- li (1898-1980), giunse nelle sale cine-
parsi di Totò nella luna, un film del matografiche italiane il 30 novembre
1958 diretto da Steno (Stefano Vanzi- 1950. “Deluso dall’amore, il marchesino
na, 1917-1988), parodia del cinema di Gastone (Aroldo Tieri) si arruola nella Le-
genere fantascientifico di provenien- gione Straniera. Il suo maggiordomo, An-
za americana, come Uomini sulla luna tonio Sapone (Totò), è costretto a seguirlo
(Destination Moon, regia di Irving Pi- per vegliare sulla sua incolumità, ma una
chel, 1950) e L’invasione degli ultracor- serie di equivoci lo porta ad essere scam-
pi (Invasion of the Body Snatchers, regia biato per il figlio dello sceicco e capo dei
di Don Siegel, 1956): una delle prime ribelli. Ad un certo punto della storia, pa-
opere cinematografiche di questo ge- mentazione inedita conservata presso drone e maggiordomo, imprigionati nelle
nere realizzate in Italia che in effetti è l’Archivio Centrale dello Stato (ACS) sabbie del deserto, sprofondano in un mi-
censito nel FilmCat, il catalogo di pel- di Roma [7]. sterioso luogo che si rivelerà essere Atlan-
licole cinematografiche contenenti ri- Tale nuovo materiale meritoriamen- tide, dove incontrano la mitica Antinea
ferimenti ufologici, gestito da Fabrizio te recuperato da Grandi ci permette (interpretata da Tamara Lees). ‘Siamo tra
Dividi per il CISU. di andare oltre a quanto finora rico- le rovine di Atlantide’, afferma Gastone,
Proveremo, invece, a parlare di un struito da studiosi della figura di To- ‘l’antico continente che univa l’Africa con
film di qualche anno prima, To- l’America’” [9]. Antinea si innamo-
tò sceicco. Una scelta che può sem- ra di Antonio, ma questo, scoperto
brare curiosa: chiunque lo abbia vi- che il bacio della regina di Atlanti-
sto, infatti, sa che non ci sono di- de trasforma il malcapitato in una
schi volanti. E per quanto il tema statua d’oro, cerca in tutti i modi di
dell’Atlantide abbia importanti re- sfuggire alla triste sorte, attirando
lazioni con la teoria degli antichi sottoterra i legionari: mentre que-
astronauti [3], sarebbe comunque sti si azzuffano con gli abitanti, i ri-
un argomento particolare per que- belli fanno esplodere la città. Salva-
sta rivista. Forse non tutti sanno pe- tisi, Totò e Gastone, accompagnati
rò che, nelle sue prime bozze, quel da Antinea, rientrano in Italia dove
film avrebbe dovuto chiamarsi To- quest’ultima, che Antonio ha fatto
tò e i dischi volanti. E la cosa assume vaccinare (!), può finalmente bacia-
allora una diversa rilevanza. re l’amato.
Ritenuto per diverso tempo un film Come ricordò in una successiva
non realizzato [4], solo da meno di intervista uno degli sceneggiatori,
una decina d’anni gli studiosi dell’at- Age (Agenore Incrocci, 1919-2005),
tore napoletano hanno compreso che Totò sceicco “rifaceva il verso a tutta la
non era così [5]: “il fatto è che Totò e grande epopea della legione straniera,
i dischi volanti sembra essere stato il strizzando l’occhio all’Atlantide e al-
primo nucleo di trama che poi, dopo nu- la tradizione della letteratura romanti-
merose modifiche, ha costituito quella di ca già saccheggiata dal cinema francese
Totò sceicco, poi effettivamente uscito” e americano” [10]. Nella prima par-
come mi scriveva l’archivista Massi- te, si percepiva l’eco de Il figlio dello
miliano Grandi [6] dopo aver potuto sceicco (The Son of the Sheik, regia di
consultare, nel luglio 2011, la docu- George Fitzmaurice, 1926) che su-

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bito dopo la guerra era stato nuova- alla fine di agosto 1950 un film comico dal
mente distribuito in una versione so- titolo provvisorio ‘Totò e i dischi volanti’
norizzata. Nella seconda, invece, quel- per l’interpretazione di Totò e per la regia
lo delle diverse trasposizioni cinema- di Mario Mattoli”. La produzione, asso-
tografiche (l’ultima delle quali dell’an- ciata, sarebbe stata effettuata da Giu-
no precedente) del romanzo L’Atlan- lio Manenti (per l’omonima casa), Ma-
tide (1919) del francese Pierre Benoit rio Conti (per la OFI - Organizzazione
(1886-1962), cui si doveva, pure, la fi- Film Internazionali) e Nino Angioletti
gura di Antinea [11]. (per la CDI - Cinematografica Distri-
Che il film fosse sostanzialmente bi- butori Indipendenti) [23]. Il progetto
partito era cosa riconosciuta dagli era comune a quello per il già citato
stessi sceneggiatori. Diceva negli An- Totò nuovo Tarzan (poi Tototarzan) [24].
ni 70 un altro di loro, Marcello Mar- Nel soggetto proposto da Metz si co-
chesi (1912-1978): “Quei film erano ric- glie un’eco delle storie di dischi come
chi di trovate e di gag che erano non sbro- armi segrete terrestri che erano circo-
dolate ma concentrate. E fare due tempi ci late in quei mesi. Un non ben iden-
obbligava a trovare qualcos’altro e di di- tificato “gruppo di agenti segreti” è in
verso per il secondo tempo. [...] Anche in possesso di un “documento con i dati
Totò sceicco si può dire che ci sono due della pista di lancio dei dischi volanti”.
film in uno. In realtà in un film comico Una serie di incontri casuali con Totò
noi sapevamo che (contrariamente al tea- li porta a pensare di trovarsi di fron-
tro in cui la comica era in un atto) se la te all’agente C.6 del controspionaggio
sequenza comica non era in un film a ser- che decidono di convertire alla loro
vizio di un tema sociale o comunque par- causa. Totò, convinto di dover svol-
ticolare, o se il film non era la parodia di gere il ruolo di commesso viaggiatore,
un qualche capolavoro, dovevamo ricorre- si presta a far inconsapevolmente da
La pubblicità di Totò sceicco apparsa
re a due grosse sequenze di questo genere, sui quotidiani del 1950. vettore recandosi in Arabia: la micro-
una per il primo e una per il secondo tem- pellicola che riproduce il documento,
po. A volte il legame era facile, a volte un serire battute con riferimenti ai miste- nascosta in un bottone, è destinata ad
esperto o uno spettatore avvertito di og- riosi ordigni in alcune produzioni di uno sceicco ribelle (pare di capire nei
gi, possono notare una discrepanza” [12]. quell’estate [16]: accadde con Vita da confronti del potere coloniale, rappre-
Quello che però Age e Marchesi non cani, diretto da Mario Monicelli e Ste- sentato dalla legione straniera).
raccontarono è che il film non era sta- no (in realtà solo dal primo), uscito Totò viene però scambiato da quest’ul-
to pensato nel modo in cui poi fu ef- nelle sale il 28 settembre [17] e con To- timo per il figlio avuto in Europa ed
fettivamente girato e che fino all’ul- totarzan, regia di Mario Mattoli, sugli atteso proprio per quei giorni. Dopo
timo, quando erano già iniziate le ri- schermi dal 31 ottobre [18]. Soprattut- diverse avventure, con l’arrivo del ve-
prese, avrebbe potuto avere una tra- to, almeno due autori scrissero sogget- ro figlio, il nostro protagonista è co-
ma diversa, con protagonisti (o alme- ti a tema: Mario Massa (1897-1973) e stretto a fuggire: nascostosi all’inter-
no comprimari) proprio quegli strani Vittorio Metz (1904-1984) [19]. Del pri- no dell’harem dello sceicco, è scoper-
ordigni che nella primavera del 1950 mo ci è rimasta una proposta con vel- to e condannato a morte. All’ultimo
erano stati sulla bocca di tutti. leità internazionali (era anche in ingle- momento, però, sprofonda nel terre-
se), già pronta alla fine di marzo: H: no: “Totò è caduto nella reggia di Atlan-
soggetto per un film sull’arrivo dei mar- tide, la misteriosa città sotterranea gover-
IL SOGGETTO
ziani [20], ma poi non se ne fece nulla. nata dalla bella Antinea dalle labbra av-
Fra marzo e maggio 1950, infatti, ci fu Diverso è il caso del secondo soggetto: velenate, la quale trasforma gli uomini in
la prima vera grande ondata di “di- si trattava appunto di quello per Totò statue d’oro”.
schi volanti” che interessò l’Italia. La e i dischi volanti. Nato probabilmente Qui Totò si ritrova fra le braccia di
gente vedeva cose in cielo (e non so- nella tarda primavera, aveva presumi- quest’ultima ma, venuto a sapere del
lo), i giornali pubblicavano quotidia- bilmente le spalle già coperte: quella rischio che corre, adotta diversi sotter-
namente notizie di avvistamenti, arti- intorno a Totò era infatti una produ- fugi per non rischiare nuovamente di
coli di costume, vignette e pezzi umo- zione di tipo industriale (in quell’anno morire: da ultimo, convince la donna
ristici [13]. furono realizzati ben sette film con lui a chiudere gli occhi e le fa baciare “un
Anche il variegato mondo del cine- protagonista) e, assillati dai produtto- cagnolino che rimane stecchito”. Antinea,
ma si fece contagiare dal fenomeno ri, gli autori dovevano spesso pensare convinta che Totò sia l’unico uomo so-
del momento. Alla fine di marzo, gli “a un tema di grande attualità in cui Totò pravvissuto al suo bacio, lo libera, do-
spettatori poterono vedere nelle sa- potesse essere immesso” [21]. Cosa pote- po averlo fatto disorientare in modo
le, all’interno del cinegiornale La Set- va esserci di meglio - in quel momento che non possa “mai sapere la strada di
timana INCOM, un servizio intitolato - di ciò che stava accadendo in cielo? Atlantide”. “[P]er una fortuita combina-
“L’enigma del giorno ‘I piatti volan- Di quel soggetto, il fascicolo dell’ACS zione”, Totò si ritrova nel deserto, “pro-
ti‘”. In aprile, a Roma, l’attrice Mimy conserva l’unica copia che è stato pos- prio nella pista di lancio dei dischi volan-
Aylmer (Eugenia Spadoni, 1896-2002) sibile rintracciare: un dattiloscritto di ti, che egli vede in azione”.
raccontò di aver visto un disco, par- undici pagine più copertina, con qual- Ormai ricercato da agenti segreti di
tecipando poi alla prima conferenza che annotazione a mano, senza indica- opposte fazioni (la “potenza A” e la
nota sull’argomento [14]. A Torino, un zione dell’autore [22]. Era allegato al- “potenza B”), è tratto in salvo dal con-
giovanissimo appassionato di cinema, la lettera con cui la casa di produzio- trospionaggio italiano, anch’esso inte-
Franco Tacconet (1933?-2003?), realiz- ne romana Manenti Film comunicava ressato al microfilm: il pover’uomo,
zò forse proprio in quell’anno il corto- all’Ufficio Centrale per Cinematogra- per errore, ingoia però il bottone. “[I]
metraggio Piatti volanti [15]. fia della Presidenza del Consiglio dei succhi gastrici hanno distrutto la cellu-
Gli sceneggiatori si affrettarono ad in- Ministri che aveva “deciso di realizzare losa della micropellicola. Totò porterà al-

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CINEMA

la tomba il segreto dei dischi volanti, la costituiva la lavorazione del film” [29].
cui pista è stata fatta saltare in aria”. Per Metz, però “[i]l soggetto è tutto,
A lui non resta che tornare alla sua la sceneggiatura poi è una cosa di com-
vecchia vita. promessi. Spesso una collaborazione
In un appunto steso il 10 luglio do- con l’attore, per questo non mi piaceva.
po aver esaminato il soggetto, il Mi è costato il compromesso con l’atto-
funzionario incaricato della revi- re” [30]. Non sappiamo se accolse al-
sione cinematografica preventiva lora con disappunto il fatto che du-
si mostrava assai critico: “la comici- rante il passaggio alla sceneggiatu-
tà è del tutto esteriore ed artificiosa”, ra il soggetto di Totò e i dischi volan-
anche se “[p]uò darsi che la sceneg- ti fu sostanzialmente stravolto [31].
giatura riesca a vivificare questa ma- Basandoci su quanto avvenuto in
teria, che risente anche dell’errore di altre occasioni, possiamo immagi-
aver preso come base per un film comico nare che i diversi sceneggiatori si
una curiosità contingente come il pro- fossero suddivisi le parti, per poi
blema dei dischi volanti”. Pur non tro- confrontarsi, anche animatamente,
vando “elementi censurabili” il lavo- dopo qualche giorno e giungere ad
ro rivelava “ancora una volta la crisi un punto di incontro [32].
di inventiva di taluni autori, che han- Totò alle prese con Antinea, regina di Atlantide. Anche se il 16 agosto 1950 diver-
no fatto in Italia quasi un monopolio se copie furono inviate alla Presi-
del film comico”. lire per la revisione (ne era incaricato denza del Consiglio per la nuova
il Premio Strega Giovanni Battista An- revisione cinematografica preventi-
gioletti, 1896-1961) [28]. va [33], delle 281 pagine di questa pri-
SCENEGGIATORI AL LAVORO
Quello degli sceneggiatori era un la- ma versione del copione (come del re-
Disse Marcello Marchesi: “Si andava voro importantissimo, da svolgere in sto di quello definitivo) non c’è trac-
da Totò a raccontargli il soggetto e Totò tempi certi, per non bloccare la pro- cia all’ACS [34]. A grandi linee è però
diceva sì, ma non è che si entusiasmas- duzione: “[c]’era anche dell’incoscien- ricostruibile grazie al citato piano di
se mai perché dentro di sé aveva una ta- za ma in fondo quello che ci veniva chie- produzione di quella stessa data, al
le carica di trovate e di idee che il fatt[o] sto aveva dei limiti rigorosi, entro il tale parere del funzionario ministeriale del
di far ridere lo trovava come una profes- giorno doveva esserci un copione pronto, 12 settembre [35] e alla versione finale
sione per lui del tutto normale, far ridere non stiamo a sofisticare, mettetevi al la- del film. Infatti, nella sostanza, la sto-
era suo obbligo. Si parlava un po’ con lui voro e fatelo. [...]. Eravamo autori getto- ria originale si discostò da quest’ulti-
e dal soggetto si passava al trattamento, nati, s’infilava un gettone con una richie- ma solo nell’ultimo quarto del film,
quindi a una sceneggiatura che lui infio- sta ben precisa, e dopo pochi giorni veniva quando Gastone e Antonio giungo-
rettava con battute” [25]. fuori la risposta. Eravamo come giornali- no ad Atlantide. A contorno della se-
Nella lettera del 27 giugno si comuni- sti che devono fare il pezzo sul tamburo, quenza narrativa relativa ad Antinea,
cava alla Direzione che (in quest’ordi- sempre in fretta. Per quanto di modeste gli sceneggiatori scelsero di fondere il
ne) Marchesi, Metz, Age e Furio Scar- proporzioni, ogni film richiede un mini- tema dei dischi volanti con quella del
pelli (1919-2010) “già lavoravano per la mo di pianificazione, uno scenografo che continente perduto: una scelta estre-
stesura della sceneggiatura”. Erano tut- prepara le scene, gli attori da scegliere e mamente peculiare che, in Italia, al-
ti nomi che avevano all’attivo diver- da scritturare, i costumi che devono esse- meno a quanto ne sappiamo, non ave-
si film del noto attore: “[d]el resto chi re preparati, e così via. Ma prima di tutto va precedenti [36]. Lasciamo la paro-
poteva lavorare per Totò che era un attore deve esserci un copione: e con noi sapeva- la a quel funzionario: “Totò durante la
eminentemente comico? O gli autori di ri- no che entro quel giorno saremmo arrivati sua scorribanda nel sottosuolo. ha fatto
vista che lo avevano fiancheggiato [...] op- a consegnare dei fogli dattiloscritti, senza una scoperta strabiliante: gli abitanti di
pure gli autori che scrivevano sui giornali dei quali non si poteva partire verso la pic- Atlantide conoscono le armi atomiche ed
umoristici e satirici o per le rubriche ra- cola avventura di qualche settimana che essi stessi sono gli inventori dei famosi di-
diofoniche” [26]. Autori però anche “dif- schi volanti che solcano misteriosamente
ferenti” fra loro: “Quello di Marchesi e i cieli del mondo”.
Metz è in genere un Totò più fumettisti- Dal piano di produzione sappiamo
co, meno reale, di quello disegnato da al- che fra gli interni previsti ve ne era-
tri sceneggiatori [come Age]” e, ancora, no due che si possono mettere in rela-
il loro contributo “va piuttosto nella di- zione con quanto sopra descritto: una
rezione della farsa e della parodia, di una “sala elettronica” (che doveva apparire
comicità puramente meccanica e ‘disim- in dodici delle pagine del copione) e
pegnata’” [27]. una “sala lancio dischi volanti” (in 4 pa-
Dal piano di produzione presente gine). Per scappare da Atlantide, Totò
nel fascicolo apprendiamo che quali e il marchese salgono su un “piatto vo-
compensi per soggetto e sceneggia- lante” (la cui cabina - ci informa il pia-
tura erano previsti 1.250.000 lire (cir- no - sarebbe stata ricostruita in un in-
ca 23.000 euro al valore attuale) cia- terno, mentre per mostrarlo in volo sa-
scuno per Marchesi e Metz, 425.000 rebbe stato utilizzato un modellino) e,
lire (ca. 8.000 euro) per Age e Scarpel- attraverso un “cratere uscita dischi vo-
li, 300.000 lire (ca. 5.600 euro) per uno lanti” (una miniatura), tornano in su-
sceneggiatore che si era aggiunto in perficie dirigendosi verso l’Europa e
seguito, Leo Catozzo (1912-1997), un sorvolando, nell’ordine, Porto Algeri,
collaboratore storico di Mattoli che in una spiaggia affollata, Napoli, il Vesu-
Totò sceicco è però accreditato solo co- vio, Roma (tutte immagini di reperto-
me aiuto regista e, infine, altre 300.000 rio) e piazza San Pietro. Infine “[c]on

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CINEMA

I DISCHI VOLANTI ARRIVANO DA ATLANTIDE?


Già pochi giorni dopo la loro prima comparsa, secondo quanto scriveva
il 6 luglio 1947 The Salt Lake Tribune, le spiegazioni che circolavano per le
strane e fugaci apparizioni dei dischi volanti andavano da “Atlantide” ad
“atomico”[1]. Almeno negli Stati Uniti sud-occidentali, quindi, fin dall’ini-
zio qualcuno spiegava il nuovo fenomeno tirando in ballo un tema che era
ormai un classico del discorso esoterico: il mitico continente scomparso.
In realtà, secondo lo studioso svedese Håkan Blomqvist, “quando gli UFO
iniziano ad apparire in gran numero [...] gli esoteristi erano stupiti e imprepa-
rati come il grande pubblico” [2]. Per alcuni di questi la soluzione più sem-
plice fu quella di interpretare i dischi attraverso una narrazione familiare,
dovuta al teosofo William Scott-Elliot (1849-1919) che nel suo The Story
of Atlantis (1896) aveva ipotizzato che gli Atlantidi sarebbero stati in pos-
sesso di aeronavi, i vimana della tradizione sanscrita [3]. Il 13 luglio Mea-
de Layne (1882-1961), fondatore della Borderland Sciences Research As-
sociation, informava con una cartolina i membri del gruppo occultistico
californiano circa l’opinione di un certo “F.G.H.” che differiva da quella fi-
no ad allora presentata nelle pubblicazioni del gruppo (aggiungendo che
“il tempo stabilirà i fatti reali”): i dischi sarebbero appartenuti “ad un anti-
co ordine arcano atlantideo, che li ha tenuti nascosti; la loro mobilitazione at-
tuale è per collaudarli e per la formazione degli equipaggi; saranno utilizzati
come navi di salvataggio d’emergenza e per radunare personale e materiale
chiave. Hanno sistemi di controllo della gravità ed una velocità fino a 4000
miglia all’ora al di sopra dell’atmosfera. Diventano invisibili piegando i raggi
di luce intorno a loro, e sono invulnerabili agli attacchi delle nostre forze” [4].
Oggi possiamo ipotizzare che quel collaboratore della BSRA (fra il 1946 e
1948) con lo pseudonimo iniziatico “Frater F.G.H.” fosse il tedesco-ame-
ricano Frederick G. Hehr (1890-1970), un membro della Fortean Society,
a quanto pare in contatto da qualche tempo con i venusiani [5]. Non so-
lo Atlantide, del resto: intorno agli stessi giorni, sempre in California, un
tale Larry Sweet aveva scritto al quotidiano locale, il San Francisco Chro-
nicle, proponendo che, invece, i dischi, nella parafrasi del giornale, “era-
no utilizzati da persone di Mu che vivevano in recessi segreti all’interno del-
la Terra”, a parte quelli che “avevano fatto le valigie ed erano partiti per
altre galassie” [6].
Perché l’idea dei dischi volanti provenienti da Atlantide passasse dall’oc-
culture alla popular culture si dovrà attendere qualche anno: il primo esem-
pio a noi noto in cui è accennato, a parte la sceneggiatura di Totò e i di-
schi volanti, è A-Day, una storia disegnata da Ogden Whitney (1918-197?)
per il primo numero, non datato ma apparso intorno al novembre del
1950, dell’antologia di fantascienza Amazing Adventures [7]. Racconta-
va di un Atlantide distrutta 50.000 anni fa da un conflitto atomico con
Mu e dei discendenti dei sopravvissuti di quella catastrofe che abitavano
in una bolla di vetro “miglia sotto l’Atlantico”. Nel 1945 l'esplosione del-
I dischi volanti atlantidei del fumetto del 1950 A-day.
le prime bombe atomiche aveva portato gli Atlantidi a ispezionare la su-
perficie. “Ci è voluto un po’ di tempo dalla prima bomba atomica sganciata su Hiroshima, finché non abbiamo fabbricato va-
scelli in grado di volare nell’aria e muoversi attraverso l’acqua”: i dischi volanti, appunto.
r.l.
[1] “Utahns sure sky saucers no delusion”, The Salt Lake Tribune [Salt Lake City, Utah], 6 luglio 1947, p. 8A. Dove non diversamente specificato, le traduzioni sono mie.
[2] Blomqvist, Håkan, Esotericism and UFO Research. A Selection and Compilation of Blog Entries 2013 – 2017 (Örebro, 2017), p. 63, disponibile all’url http://ufoar-
chives.blogspot.it/2017/06/esotericism-and-ufo-research.html.
[3] Sulle idee di Scott-Elliot e sulla loro successiva ripresa, si vedano i due volumi di Ciardi (2011 e 2017) citati, passim, Cielo Insolito n. 4, giugno 2017, p. 1 e Paij-
mans, Theo, “The airships from Atlantis”, Fortean Times n. 357, settembre 2017, pp. 26-27. Pare ormai accertato che, tra la fine del 1950 e l’anno successivo, pro-
prio la lettura di Scott-Elliot sia stata importante nella “conversione” del britannico Desmond Leslie (1921-2001) “in un credente nei dischi volanti”: cfr. Clarke, David
& Roberts, Andy, Flying Saucerers : A social history of ufology (Alternative Albion, Loughborough, 2007), pp. 40-41.
[4] Gross, Loren E., The Mystery of unidentified flying objects - A prelude 1896-1949 (dattiloscritto non pubblicato, 1973), p. 286, disponibile all’url http://sohp.us/
collections/ufos-a-history/doc/Mystery-of-UFOs-A-Prelude.php.
[5] Solo ora si sta iniziando a studiare la figura di Hehr. Si vedano Buhs, Joshua Blu, “Frederick G. Hehr as a Fortean”, From an Oblique Angle, 8 settembre 2014,
disponibile all’url http://tinyurl.com/y99bxwp9 e Stilo, Giuseppe, Un cielo rosso scuro. 1947-1949: l’arrivo dei dischi volanti sull’Italia e sul mondo (Upiar, Torino,
2017), pp. 136-137.
[6] San Francisco Chronicle, 8 luglio 1947, cortesia Maurizio Verga.
[7] G. Stilo, comunicazione privata, 3 giugno 2017. Manca purtroppo ancora un censimento esaustivo delle storie a fumetti che trattano questo particolare tema.
Si vedano nel mentre, di M. Ciardi: op. cit., 2011, pp. 130-132; “Nuvole su Atlantide” in idem (a cura di), A bordo della cronosfera. I fumetti tra scienza, storia e fi-
losofia (Carocci, Roma, 2014), pp. 70-74 e, infine, op. cit., 2017, pp. 126-129. Su “L’Énigme de l’Atlantide” di E. P. Jacobs (1955) si veda poi Sani, Andrea, Blake e
Mortimer : il realismo fantastico della linea chiara, scienza, fantascienza e filosofia nella saga a fumetti creata da E. P. Jacobs (Alessandro Distribuzioni, Bologna, 2015),
pp. 50-57, infra 51. Ai fumetti elencati da Ciardi si potrebbero per ora aggiungere, oltre a A-Day, anche “Commander Battle and the Atomic Sub” (seconda metà
del 1954, disegni di Sheldon Moldoff, 1920-2012) e “The secret of the space souvenirs” (nell’universo di Superman, 1958).

abile manovra il piatto volante viene fat- dell’harem del “figlio dello sceicco” e me scene, secondo il piano, avrebbero
to posare proprio sulla terrazza della casa per non rimanere intrappolato “Totò mostrato il “[d]isco volante in volo” e un
di Gastone”. Qui, però, l’amara sorpre- inforca nuovamente il disco volante e si interno, il “finestrino (oblò)” dello stes-
sa: giungono anche Antinea e le mogli allontana velocemente nel cielo”. Le ulti- so. “La sceneggiatura non offre particolari

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CINEMA

valori di elaborazione e di co- ALTRI PROGETTI


strutto” concludeva il fun- NON REALIZZATI
zionario ministeriale, ma il
film era destinato “al solito Per concludere, il Totò sceic-
successo di platea”. co che tutti conosciamo
avrebbe quindi potuto es-
sere il primo film italiano
CIAK, SI GIRA
sui dischi volanti. Nel cine-
Secondo la denuncia di ini- ma italiano degli anni suc-
zio lavorazione, le riprese cessivi non fu l’unico film
iniziarono il 4 settembre in argomento che si arenò,
presso gli stabilimenti del- forse perché era stato scel-
la Titanus di Roma, dove, ta come base una “curiosità
fin da luglio, era stato de- contingente come il problema
ciso di realizzare gli inter- dei dischi volanti”, per usa-
ni (gli esterni furono invece girati sul versi quotidiani [42]: re le parole del funzionario del parere
litorale di Fiumicino) [37]. Il piano di “Tunisi, 30 - Un’intera squadriglia di di- del 10 luglio. In occasione di due nuo-
produzione prevedeva 38 giorni di la- schi volanti ha sorvolato la costa tunisina ve ondate, quella del 1952 e quella del
vorazione, anche se forse la realizza- e si è diretta nel deserto. A bordo di un ae- 1954, abbiamo infatti scarne notizie di
zione fu più rapida. Secondo il regi- reo a reazione la squadriglia è stata inse- altri due progetti: un film “fantastico”,
sta, Mattoli, infatti, “[r]ealizzare un film guita dal capitano Le Maitre, che l’ha vi- Allarme: dischi volanti! nella primavera
in venticinque giorni soltanto, dal primo sta atterrare nel deserto, nella zona in cui del 1952, subito abortito, e il satirico I
ciak alla proiezione privata dopo il mon- si presume sia stata inghiottita dalle sab- marziani a Roma dell’autunno 1954, di-
taggio, sonoro compreso, non è da tutti. Io bie la città di Atlantide. retto da Clemente Fracassi (1917-1993)
ero noto per le capacità, diciamo ‘sporti- Sceso a bassa quota il capitano Le Maitre con Richard Basehart, Maj Britt, Etto-
ve’ nelle realizzazioni, ma con Totò sceic- non ha più visto i dischi volanti. Una spe- re Manni e Teresa Pellati, che dovette
co superai me stesso. E’ chiaro che la cosa dizione armata è immediatamente partita arrivare ad una fase avanzata di pro-
mi fu possibile perché il protagonista era verso quel luogo guidata da Totò. duzione [43].
Totò, cioè un attore che non aveva bisogno I risultati della spedizione saranno porta- Ma il rammarico maggiore non può
di particolari condizioni per rendere va- ti a conoscenza del pubblico nel film ‘Totò che essere per Totò e i dischi volanti: gra-
lida un’interpretazione, un attore sempre sceicco’. [...]”. zie alla documentazione qui esamina-
pieno di trovate, di talento puro, di inven- Nulla a che fare con quanto raccontato ta, possiamo almeno immaginare come
tiva [...]” [38]. nel film e neppure con il soggetto o la sarebbero state, sul grande schermo, le
Ormai, però, i dischi volanti erano sceneggiatura abortita: si trattò forse scene con i dischi volanti; ma, anche
scomparsi dalle cronache dei giorna- di una versione intermedia di cui nul- se fosse possibile recuperare una co-
li: all’epoca il fenomeno si presentava la sappiamo? O fu più probabilmente pia della prima sceneggiatura, ci man-
ancora come un argomento che aveva il risultato dell’inventiva di un qual- cheranno per sempre le gag sull’argo-
un momento di inizio ed uno di fine che pubblicitario cui erano stati forni- mento con cui il “Principe della risata”
[39] e troppo tempo era passato dalle ti solo scarsi elementi sulla trama? La avrebbe sicuramente arricchito il film,
vicende di primavera. A metà settem- domanda forse è destinata a rimanere anche extra-copione.
bre, se sulle riviste milanesi e romane senza risposta.
di cinema ancora si parlava di Totò e i
dischi volanti [40], era ormai nato Totò NOTE
sceicco: il nuovo titolo apparve per la [1] Quest’articolo non sarebbe stato possibile senza
prima volta nel contratto, datato 11 l’aiuto prestato dal personale dell’Archivio Centrale
settembre, con l’attrice Laura de Lau- dello Stato di Roma, della Biblioteca “Luigi Chiarini”
della Fondazione Centro Sperimentale di Cinemato-
ri; la decisione sarà comunicata uffi- grafia sempre di Roma, della Biblioteca “Renzo Renzi”
cialmente alla Direzione generale del- della Fondazione Cineteca di Bologna, dell’archivio
lo spettacolo il 5 ottobre [41]. I dischi del Centro Italiano Studi Ufologici (CISU) di Torino.
Oltre a loro, sono grato a Massimiliano Grandi, senza
volanti non facevano più parte del cui questa ricerca non ci sarebbe stata e, in ordine
progetto: con una scelta dell’ultimo strettamente alfabetico, a Marco Ciardi, Fabrizio Divi-
momento, non documentata, la pro- di, Alessandro Falcone, Paolo Fiorino, Gian Paolo
duzione doveva aver ritenuto che sa- Grassino, Sofia Lincos, Edoardo Russo, Andrea Sani e
Giuseppe Stilo che in momenti diversi mi hanno spin-
rebbero stati considerati dépassé. Me- to a scriverlo o ne hanno letto versioni parziali fornen-
glio allora toglierli, cambiare il titolo do materiali e suggerimenti. Grazie anche a Pierre La-
e fare riscrivere la parte finale della grange e Theo Paijmans per alcune riflessioni sulla
presenza di Atlantide nei comics. I link citati sono sta-
sceneggiatura. ti verificati l’ultima volta in data 14 settembre 2017.
[2] Così scriveva Giuseppe Stilo nel suo Scrutate i cieli!
1950: La grande ondata dei dischi volanti e la globaliz-
IL RITORNO DEI DISCHI zazione del fenomeno UFO (Upiar, Torino, 2000), p.
109; sul tema si veda ora Falcone, Alessandro, “Totò
Non sappiamo perché ma, in contra- e gli allegri fantasmi. Cinquant’anni senza il Principe”,
sto con quanto detto, i dischi rimase- Query online, 15 aprile 2017, disponibile all’url http://
ro invece proprio nella campagna pub- www.queryonline.it/2017/04/15/toto-e-gli-allegri-
fantasmi-cinquantanni-senza-il-principe/.
blicitaria che accompagnò il film nel- [3] Si veda Ciardi, Marco, Il mistero degli antichi astro-
le sale: un annuncio cinematografico nauti (Carocci, Roma, 2017), recensito in altra parte
mascherato da notizia (con un titolo di questa rivista.
[4] “Numerosi progetti piovono sulla scrivania dell’au-
che oggi diremmo clickbait: “I dischi La falsa notizia sui dischi volanti usata come tore. Come Totò e i dischi volanti, in cui Totò sarebbe
volanti provengono dall’Atlantide?”) pubblicità di Totò sceicco su alcuni quotidiani tra ‘un ardimentoso trasvolatore degli spazi interplanetari,
che apparve sulle pagine locali di di- dicembre 1950 e febbraio 1951. che arriva fin sopra Marte, e che, naturalmente passa

42 UFO
RIVISTA DI INFORMAZIONE UFOLOGICA
CINEMA

tutti i guai di questo e di quel mondo’” (Anile, Al- [36] G. Stilo, comunicazione personale, 30 mag-
berto, I film di Totò. 1946-1967 : la maschera tra- gio 2017. Al di là del materiale riguardante questo
dita, Le mani, Recco, 1998, p. 102 [cfr. p. 434]): film, infatti, l’unico esempio degno di nota in que-
in realtà l’articolo originale attribuito a Totò, parte sti anni è l’articolo di Vero Roberti (1910-1987) sul
della campagna di lancio di Totò sceicco, da cui Corriere d’Informazione del 23-24 agosto 1951,
Anile trae la citazione, mostra chiaramente che edizione “Ultima della notte”, che oltre ad essere
l’attore non stava parlando del nostro film: “[...] successivo alla realizzazione del film, non è rile-
non è improbabile che presto qualche produttore mi vante in questo contesto. Qualche anno prima era
sottoponga il copione di un film interplanetario o stato però tradotto dal teosofo triestino Ernesto
surrealista. La cosa, del resto non è del tutto impro- Scrimali Storia dell’Atlantide (Edizioni ATMAN,
babile, perché qualcuno mi ha già sottoposto il per- Trieste, 1947) (non vidi) di William Scott-Elliot, che
sonaggio di un ardimentoso sorvolatore degli spazi altrove (vedi box) fu determinante per la fusione
interplanetari, che arriva fin sopra Marte, e che, na- dei due complessi mitici. In via del tutto ipotetica,
turalmente, passa tutti i guai di questo e di quel è possibile che direttamente o indirettamente ab-
mondo” (Totò, “Io, Totò. Il famoso comico parla bia avuto un ruolo.
del suo più recente film”, Cine illustrato, a. VI, n. [37] Giulio Manenti, comunicazione alla Presiden-
48, 26 novembre 1950, p. 7). Da Anile dipende za del Consiglio dei Ministri, Direzione [generale]
presumibilmente Esposito, Riccardo F., “La lette- dello spettacolo, Roma, 4 settembre 1950 (prot.
ratura e il cinema di fantascienza nella piccola Ita- 16970/CF1029 del 7 settembre 1950).
lia degli Anni Cinquanta”, Mystero, a. III, n. 26, [38] Cit. in Faldini & Fofi, op. cit., p. 254.
luglio 2002, p. 63-64, seguito da Luigi Cozzi nel [39] G. Stilo, comunicazione personale.
suo Space men. Il cinema italiano di fantascienza [40] Dragosei, Italo, “Nuovo processo al brigante
(Profondo Rosso, Roma, 2007), p. 168. “Sempre Musolino”, Hollywood : settimanale cinematografi-
nel 1950, vengono annunciati film che saranno in- co a. VI, n. 261, 16 settembre 1950, p. 14: “già
terpretati da Totò, quali [...] Totò e i dischi volanti, spunta il quarto film Totolitario della stagione, Totò
di cui rimangono solo i titoli” (Bìspuri, Ennio, Vita e i dischi volanti, il cui spirito, come si vede, attinge
di Totò, Gremese, Roma, 2000, p. 192). all’immediata attualità, per la gioia di un pubblico
[5] Bìspuri, Ennio, Totò attore. La più ampia e defi- che mangerebbe Totò a pranzo, a cena e a colazio-
nitiva biografia artistica (Gremese, Roma, 2010), p. ne” (l’articolo era stato censito nel 2011 da Paolo
138 e, dello stesso, Totò Kolossal (Gremese, Roma, Noto nell’appendice digitale a Dal bozzetto ai ge-
2016), p. 131 (ringrazio Alessandro Falcone per neri. Il cinema italiano dei primi anni Cinquanta, di-
avermelo segnalato); Anile, Alberto, Totalmente To- sponibile all’url http://amsacta.unibo.it/3129/1/
tò. Vita e opere di un comico assoluto (Edizioni Ci- paolo_noto_dal_bozzetto_ai_generi.pdf); “Carto-
neteca di Bologna, Bologna, 2017), pp. 158-159. ni animati”, Cine illustratrato a. VI, n. 38, 17 set-
[6] Massimiliano Grandi, comunicazione privata, 8 lu- dirigerà, con Marchesi e Martino Girolami, Noi due tembre 1950, p. 2: “si annuncia l’imminente inizio di
glio 2011. soli (1952, con soggetto e sceneggiatura dei primi Totò e i dischi volanti”.
[7] Il fascicolo identificato dalla sigla CF 1029 si trova due) e sceneggerà la perduta serie televisiva RAI I le- [41] Manenti film [firma illeggibile], comunicazione
nel fondo Ministero del turismo e dello spettacolo. Dire- gionari dello spazio (1966). alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Direzione
zione generale spettacolo. Archivio cinema. Lungome- [20] Tipografia Buona Stampa, Genova, 1950 (segna- [generale] dello spettacolo, Roma, 5 ottobre 1950
traggi. Fascicoli per opera (Concessione certificato di na- lazione di G. Stilo sulla lista telematica UfoStoria, 23 (prot. 19113/CF1029 del 9 ottobre 1950). L’ultimo
zionalità. CF 16-5000): “[a]ll’origine della formazione febbraio 2015; ringrazio il personale della Biblioteca contratto che riportava il vecchio titolo era quello con
dei fascicoli era l’istanza delle case di produzione per ot- Nazionale Centrale di Firenze per avermene procura- Laura Gore, di giovedì 7 settembre. La lettera con cui
tenere il riconoscimento della nazionalità italiana, requi- to una riproduzione). si trasmettevano questi due contratti (con altri tre) al-
sito per l’iscrizione nel Pubblico Registro Cinematografico [21] Marchesi, cit. in Faldini & Fofi, op. cit., pp. 270. la Direzione generale dello spettacolo, datata 18 set-
e per l’accesso ai contributi e ai premi previsti dalle norme [22] Manenti film, Totò e i dischi volanti. Soggetto ci- tembre, riportava ancora il vecchio titolo. Ormai co-
di settore. Al termine della lavorazione dei film era infine nematografico per Totò, s.d. me Totò sceicco, era inserito fra i film in lavorazione su
richiesto il nulla osta per la proiezione nelle sale cinema- [23] Giulio Manenti, comunicazione alla Presidenza Cinema 49 del 1 novembre 1950, p. 226, mentre Ci-
tografiche” (ACS, Inventario digitale, disponibile all’url del Consiglio dei Ministri, Direzione generale dello nema n. 51 del 1 dicembre 1950, p. 290 ne annun-
http://tinyurl.com/y7eypouq). M. Grandi ha consulta- spettacolo, Ufficio Centrale per la Cinematografia, Ro- ciava il termine delle riprese (ma a quella data nomi-
to il fascicolo l’8 luglio 2011 su segnalazione dell’au- ma, 27 giugno 1950 (prot. 12367/CF1029 del 28 giu- nale aveva già fatto la sua apparizione sugli schermi).
tore del presente articolo. Dove non diversamente in- gno 1950). Il nulla osta della censura è del 21 novembre ed è di-
dicato, provengono da questo i documenti citati. [24] [Manenti Film], comunicazione alla Presidenza sponibile nella banca dati del progetto Italia Taglia
[8] Presidenza del Consiglio dei Ministri, Direzione ge- del Consiglio dei Ministri, Direzione generale dello dellla Direzione generale per il cinema del Ministero
nerale dello spettacolo, Div. produzione Cinematogra- spettacolo, Roma, 4 luglio 1950 (prot. 12851/CF1029 per i Beni e le Attività Culturali e della Fondazione Ci-
fica, Revisione cinematografica preventiva, Roma, 10 del 5 luglio 1950). neteca di Bologna all’url http://www.italiataglia.it/fi-
luglio 1950. [25] Faldini & Fofi, op. cit., pp. 270. les/visti21000_wm_pdf/8922.pdf.
[9] Ciardi, Marco, Le metamorfosi di Atlantide. Storie [26] Age, citato in Faldini & Fofi, op. cit., p. 262. [42] Ne troviamo traccia su Corriere di Sicilia del 1 di-
scientifiche e immaginarie da Platone a Walt Disney (Ca- [27] Vignati, Rinaldo, “Marcello Marchesi, autore di cembre (è quello qui trascritto), Giornale dell’Emilia del
rocci, Roma, 2011), p. 126. sceneggiature”, L’Avventura, n. 2/2016, luglio-dicem- 2 dicembre, La Nuova Stampa e Stampa sera del 28
[10] Cit. in Faldini, Franca & Fofi, Goffredo, Totò (Pi- bre 2016, pp. 231-254, infra p. 234. febbraio 1951 (sono grato a G. Stilo per la prima e la
ronti, Napoli, 1987), pp. 261-262. [28] [Manenti Film], Produzione film “Totò e i dischi vo- terza attestazione). Da notare il fatto che durante l’on-
[11] Sul romanzo di Benoit e sulle trasposizioni cine- lanti”, Roma, 16 agosto 1950. data primaverile sul quotidiano catanese La Sicilia del
matografiche di Feyder (1921) e Pabst (1932) si veda [29] Age, citato in Faldini & Fofi, op. cit., p. 263. 13 aprile, i dischi volanti erano stati utilizzati per pub-
Ciardi, 2011, op. cit., pp. 105-107. [30] Cit. in Muscio, Giuliana, Scrivere il film (Dino Au- blicizzare un altro film di Mattoli, Adamo ed Eva. Su
[12] Cit. in Faldini & Fofi, op. cit., p. 281. dino Editore, Roma, 2009 [1981]), p. 103. tutto, cfr. Stilo, 2000, op. cit., p. 109.
[13] Per una ricostruzione dell’ondata si rimanda a [31] Forse è possibile cogliere qualche eco del sogget- [43] Di questi due esempi di “cinema mancato” (è
Stilo, 2000, op. cit.; per qualche aggiornamento, Stilo, to originario in: a) “una storia di spionaggio, potenze una definizione di G. Stilo) ha dato notizia P. Noto,
Giuseppe, “L’ondata del 1950: emergono nuovi casi”, straniere, viaggi in Medio Oriente” che apparve a pun- op. cit., grazie allo spoglio di riviste cinematografiche
Cielo insolito n. 1, giugno 2016, pp. 18-25. tate nei primi sei albi di Totò a fumetti delle romane dell’epoca; il secondo era già stato segnalato da Stilo,
[14] Cfr. Stilo, 2000, op. cit., pp. 156-157, 171. Ediz. Diana, a partire da “Totò e il segreto atomico” (25 Giuseppe, Il quinto cavaliere dell’Apocalisse. La grande
[15] Segnalazione di Paolo Toselli sulla lista telematica sett. 1953): la pista di lancio dei dischi volanti è qui so- ondata UFO del 1954 - Tomo primo: dal 1° gennaio al
SocioUfo, 4 giugno 2016. stituita da una “bomba atomica a ceci freschi” “inventa- 31 ottobre (UPIAR, Torino, 2006), pp. 565-566. Anche
[16] Lo stesso accadde con gli sceneggiatori teatrali: ta dal povero zio Beniamino” (Alessandro Falcone, co- in occasione delle ondate del 1952 e del 1954 furono
è il caso della commedia di Eduardo De Filippo dal ti- municazione personale, 28 aprile 2017; gli sono grato inseriti minimi riferimenti ai dischi in alcuni film in
tolo La paura numero uno, prima assoluta 29 luglio anche per avermi procurato copia degli albi); b) in un produzione: sommariamente è il caso di Cinque pove-
1950 al Teatro La Fenice di Venezia. successivo soggetto di Metz, per 00-2 agenti segretissi- ri in automobile, sempre diretto da Mattoli, uscito in
[17] Il soggetto è di Steno e Monicelli. Alla sceneggia- mi (1964, regia di Lucio Fulci), dove compariva l’idea sala il 15 ottobre 1952, di Ci troviamo in galleria
tura, oltre a questi due, partecipano Sergio Amidei, dell’agente segreto “per caso” e del “microfilm”. (1953), regia di Mauro Bolognini, di Hanno rubato un
Aldo Fabrizi, Fulvio Palmieri, Ruggero Maccari e Vitto- [32] Age, cit. in Muscio, op. cit., pp. 94-95. Sul “siste- tram, uscito il 30 dicembre 1954, diretto da Aldo Fa-
rio Nino Novarese. La presenza del riferimento ufolo- ma di lavoro basato sulle ‘revisioni’” si veda invece Vi- brizi e di Il Segno di Venere, di Dino Risi, uscito il 12
gico era stato segnalata (in una data compresa fra il gnati, op. cit., p. 234. marzo 1955 (segnalazioni sulla lista telematica Socio-
2010 e il 2013) dal critico cinematografico Giuseppe [33] Giulio Manenti, comunicazione alla Presidenza Ufo rispettivamente di Umberto Cordier, 25 maggio
Rausa nella sua Storia del cinema italiano 1950-1980 del Consiglio dei Ministri, Direzione generale dello 2009; Goffredo Pierpaoli, 24 agosto 2000; Stefano
all’url http://www.giusepperausa.it/_vita_da_ spettacolo, Roma, 16 agosto 1950 (prot. 17167/ Innocenti, 11 febbraio e 9 giugno 2008). Diverso è il
cani__e__arrivato_il_.html. CF1029 del 12 settembre 1950). caso del cortometraggio Futuromania (1954), un do-
[18] Il soggetto è di Vittorio Metz, la sceneggiatura [34] Francesca Albani (sala studio dell’ACS), comuni- cumentario scritto e diretto da Sergio Ricci e Carlo
ancora di Metz, Age & Scarpelli, Marcello Marchesi e cazione personale, 5 maggio 2017. Romano, per il quale si veda Stilo, Giuseppe, Il quinto
dello stesso Mattoli (segnalazione di Giancarlo d’Ales- [35] Presidenza del Consiglio dei Ministri, Direzione cavaliere dell’Apocalisse. La grande ondata UFO del
sandro sulla lista telematica SocioUfo, 25 marzo 2015). generale dello spettacolo, Revisione cinematografica 1954 - Tomo secondo: dal 1° novembre al 31 dicembre
[19] In ambito fantascientifico, Metz successivamente preventiva, Roma, 12 settembre 1950. (UPIAR, Torino, 2016), p. 331.

N. 43 · SETTEMBRE 2017
UFO 43

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