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Università di Napoli “Parthenope”

Facoltà di Ingegneria

Corso di
Fondamenti di Telecomunicazioni
CdL Ingegneria Informatica Biomedica e delle Telecomunicazioni
a.a. 2019/2020

docente: Prof. Vito Pascazio

3a Lezione: 21/10/2019
Sommario

• I Sistemi di Telecomunicazione
• Parametri di una sinusoide
• Lunghezza d’onda

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Sistemi di Telecomunicazione

• Permettono uno scambio elettronico di informazioni


multimediali:
Voce, dati, video, musica, email, pagine web, etc.

•Tipi di sistemi di telecomunicazione


–Public Switched Telephone Network (PSTN)
telefono convenzionale (voce, fax, modem)
–Telefoni cellulari
–Radio, TV, and “broadcasting” di video
–Sistemi satellitari (“pagers” (teledrin), voce/dati)
–Reti di Computer (LANs, WANs) 3
Sistemi di Telecomunicazione

Acquisire, Memorizzare,
Acquisire Memorizzare Elaborare
Elaborare, Trasportare Informazione

Sensori Computer
(Elettronica)
Nastri, dischi Sistemi di
e memorie Telecomunicazione

As esempio, oggi in un telefono cellulare 4G c’e’ tutto:


sensori, elettronica, memorie, computer, sistema di TLC.

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Requisiti di un Sistema di Telecomunicazione
• Hardware
• di qualità e precisione
• piccole dimensioni, leggero, basso consumo di potenza
• economico
• capacità di operare ad alte frequenze
•Sistema
•convertire e trasferire informazione
•“data rates” alti
•robustezza rispetto a rumore e interferenze
•gestione di molti utenti simultaneamente
•Rete
•connettività “anywhere” & “any-time”
•velocità 5
Schema di un sistema di telecomunicazioni

Sorgente di
Informazione
+ Trasmettitore
Trasduttore di
ingresso

Canale
segnale di Trasduttore di
Ricevitore
uscita uscita

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Sorgente di

Sorgente di Informazione Informazione


+
Trasduttore
di ingresso
Trasmettitore

Un sistema di telecomunicazioni

Canale
viene progettato per trasmettere un
Trasduttore
messaggio di informazione da una
segnale
di uscita Ricevitore
di uscita

sorgente che genera il messaggio, a


una o più destinazioni.
L’informazione generata da una sorgente può essere sotto
forma di voce (sorgente di segnale vocale), sotto forma di
immagine (sorgente di immagini), sotto forma di testo in un
determinato linguaggio, etc…
L’uscita da una sorgente di informazione va descritta in
termini probabilistici.
Affinché un determinato messaggio porti con sé
informazione, deve essere in parte imprevedibile.
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Sorgente di
Informazione

Trasduttori di ingresso e di uscita +


Trasduttore
di ingresso
Trasmettitore

Canale
Un trasduttore di ingresso (o di
Trasduttore
input) converte quello che viene
segnale
di uscita Ricevitore
di uscita

generato dalla sorgente in segnale


elettrico adatto alla successiva
trasmissione elettrica a distanza.
Un trasduttore di ingresso può essere un microfono, un
CCD, la tastiera di un computer, etc…
Un trasduttore di uscita (o di output) converte il segnale
elettrico che viene ricevuto in una forma fruibile dall’utente
finale.
Un trasduttore di uscita può essere un altoparlante, uno
schermo video, una stampante, etc…
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Sorgente di
Informazione

Trasmettitore +
Trasduttore
di ingresso
Trasmettitore

Canale
segnale Trasduttore
di uscita Ricevitore
di uscita

Un trasmettitore converte un il segnale elettrico in uscita


dal trasduttore di ingresso in una forma adatta alla
trasmissione sul canale.
In genere un trasmettitore effettua questa conversione
mediante il processo di modulazione, ad esempio
attraverso la modulazione di ampiezza (AM) o la
modulazione di frequenza (FM).

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Sorgente di
Informazione
+ Trasmettitore
Trasduttore

Canale
di ingresso

Canale
segnale Trasduttore
di uscita Ricevitore
di uscita

Il canale di comunicazione è il mezzo fisico che è usato


per convogliare il segnale dal trasmettitore al ricevitore.

Il canale può essere materialmente costituito da un


doppino in rame, da un cavo coassiale, da una fibra ottica,
o , nelle trasmissioni di tipo wireless (senza filo),
dall’atmosfera, etc.

Durante la trasmissione sul canale, il segnale di


informazione può essere degradato da vari tipi di disturbo
o da interferenze, caratterizzabili in generale in termini
statistici.
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Intervalli di frequenza per canali su cavo

Ultravioletto
Visibile
Fibre ottiche
Infrarosso

Guide d’onda
fl=v

Lunghezza Frequenza
d’onda Cavi coassiali
f
l

Cavi metallici
(doppino)

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Lunghezza d’onda

La seconda ragione per demodulare, è legata alle modalità con cui un


segnale viene trasmesso da una antenna.

Introduciamo il concetto di lunghezza d’onda.

Supponiamo di far cadere un sassolino lontano da riva, e che in


conseguenza di questa azione si generi un’onda che dopo un certo
intervallo di tempo giunge a riva.

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Lunghezza d’onda

Se ci fermiamo ad osservare il
livello del mare in un punto fisso,
ad esempio a riva nel punto P,
t
vedremo che nel tempo il livello
cambia, e quindi abbiamo un
andamento nel tempo del livello
dell’acqua descritto da un
segnale sinusoidale.
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Lunghezza d’onda

In questo caso l’ampiezza della sinusoide è data dall’altezza dell’onda, il


periodo della sinusoide è dato dall’intervallo di tempo che intercorre prima
che la funzione riassuma gli stessi valori (ad esempio tra un massimo e il
successivo), e la frequenza è data dall’inverso del periodo

f=1/T
t

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Lunghezza d’onda

Se invece fissiamo l’istante di


osservazione, facciamo una
fotografia dell’onda, e osserviamo il
livello del mare in tutti i punti,
vedremo che nel tempo il livello
cambia nello spazio, e abbiamo un x
andamento nello spazio del livello
dell’acqua descritto ancora da un
segnale sinusoidale.

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Lunghezza d’onda
In questo caso l’ampiezza della sinusoide è data dall’altezza dell’onda, il
periodo della sinusoide è dato dall’intervallo spaziale che intercorre
prima che la funzione riassuma gli stessi valori (ad esempio tra un
massimo e il successivo).

Il periodo spaziale della sinusoide prende il nome di lunghezza d’onda, e


si indica con l.

l
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Fine 3a Lezione: 21/10/2019

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