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Chiavi meccaniche

Pubblicato il 18 Novembre 2020

Chiavi per officina

Gli utensili più utilizzati dalle officine meccaniche sono, senza dubbio, le chiavi meccaniche. Vediamo in
questo articolo tutte le tipologie più importanti di questa grande categoria dell’utensileria manuale. In
passato, abbiamo affrontato quest’ultima categoria parlando di cacciavite e tipi di punte.

Ora invece vogliamo dare spazio all’utensile che in assoluto richiama il settore dell’automotive: la chiave
meccanica o meglio conosciuta come chiave inglese.

Tipi di chiave

La prima distinzione che generalmente va fatta sulle tipologie di chiavi meccaniche è data dalla destinazione
d’uso:

chiavi fisse: come deduciamo dal nome, l’ampiezza dell’apertura della bocca della chiave è fissa, e quindi si
usa per lavorare su una specifica misura di dadi;

chiavi regolabili: l’ampiezza della bocca può essere adattata, tramite opportuni meccanismi, in funzione
della misura dei dadi che si desidera avvitare o svitare.

Chiavi fisse

Le chiavi meccaniche fisse più comuni sono:

Chiavi a forchetta: queste sono le chiavi più conosciute e anche le più usate. Si caratterizzano per avere le
estremità (o anche solo una delle due) a forma di “U”.

Nel caso in cui è solo una l’estremità ad avere questa forma si chiama a “chiave a forchetta semplice“;
questa se rinforzata nello spessore, può essere utilizzata con l’appoggio di un utensile a percussione, di una
mazzetta o di un martello.chiave a forchetta semplice

Nel caso in cui sono entrambe ad assumere la forma ad “U”, si definisce a “chiave a forchetta doppia“.
Solitamente, le chiavi a forchetta doppia possono avere entrambe le estremità della stessa misura ma ad
inclinazione diversa oppure possono essere di dimensioni uguali ma con inclinazioni diverse. Chiave a
forchetta doppia

Chiave ad anello o chiuse: le estremità, in questo caso, sono chiuse ad anello anziché ad “U”. Tali chiavi si
differenziano per la forma che presentano all’interno dell’anello. Esse possono essere:
Chiavi esagonali: all’atto della torsione esercitano pressione sull’intera faccia dei dadi e bulloni
preservandone gli angoli.

Chiavi quadrate: all’atto della torsione si usano solo due facce e questo potrebbe rovinare gli spigoli della
bulloneria. Per tale motivo è consigliabile usare la quadra solo per dadi quadrati.

Chiave poligonale o detta anche a stella: all’atto della torsione la forza è esercitata sugli spigoli delle facce
dei dadi e bulloni. Questa configurazione rispetto alle chiavi esagonali consente di lavorare anche in spazi
più ristretti. Chiave poligonale usag

Chiave combinata: questa è in assoluto la chiave più comunemente trovata sul mercato. Si tratta di una
chiave che ha le due estremità uguali nella misura ma diverse nell’inclinazione e/o nella forma. Ad esempio
una può essere a “U”e una poligonale.chiave combinata usag

Chiave per raccordi: è una particolare tipologia di chiave che presenta le estremità a forma di anelli tagliati.
Questo taglio è utile per consentire la presa di dadi con tubi di raccordo, inserendo la chiave direttamente
sul tubo.

Chiave a T: è la chiave che si distingue per avere una lunga impugnatura e un’asta di manovra disposta
proprio a formate una “T” da cui prende il nome. Molte volte all’estremità vi è una bussola snodata. L’uso
più comune della chiave a T lo ritroviamo nelle attività di montaggio o smontaggio delle candele delle
automobili.chiave a t usag

Chiave a tubo: si tratta di chiavi a forma tubolare. Le estremità possono essere esagonali o poligonali e
spesso di misure sequenziali con scarto di un millimetro tra loro. Sono dotate di un occhiello utile ad
inserire la spina di manovra (barretta d’acciaio) la quale permette la rotazione della chiave se invece una
delle due estremità termina con attacco quadro maschio si utilizza il cricchetto a innesto quadro.chiave a
tubo usag

Chiave a pipa: è simile alla chiave a tubo, con la differenza che è ripiegata a 90 gradi e che le estremità sono
identiche. Anche qui può essere presente un foro per agevolare la rotazione.chiave a pipa

Chiave a settore: è una chiave a forma di settore a mezzaluna con all’estremità un nasello di presa tondo o
quadro. Queste ne esistono di fisse o snodate. Sono usate per il montaggio/smontaggio di ghiere.chiave a
settore usag

Chiave a bussola: è una chiave cilindrica che presenta ad un’estremità un attacco quadro utile ad inserire la
leva di manovra e dall’altra il profilo che andrà a lavorare sul dado.

Chiave a croce: è una chiave a forma di croce. Alle estremità presenta 3 bussole + 1 un quadro di manovra
oppure 4 bussole. L’uso più comune p quello del montaggio/smontaggio di pneumatici di automobili,
camion o autobus. Chiave a croce usag

Chiave a cricchetto: trattasi di una chiave molto versatile e comoda in quanto girata in un senso consente di
serrare, ruotata nel senso opposto gira libera rendendo più facile l’attività di serraggio. La direzione del
serraggio è selezionabile tramite una leva o capovolgendo l’attacco quadro. Esistono di diversi tipi:
combinate, poligonali ecc. chiave a cricchetto

Chiave dinamometrica: è una chiave altamente all’avanguardia e specifica per l’attività di serraggio
controllato. Questo breve video ne spiega l’uso più comune.

Chiavi regolabili
Sul mercato troviamo diversi tipi di chiavi meccaniche regolabili. Caratterizzate dalla possibilità di disporre di
un becco a dimensione variabile. Ciò che distingue queste chiavi è proprio il metodo di regolazione
dell’ampiezza.

Esempi di chiavi regolabili più comuni:

Chiavi a rullino: trattasi di chiavi con una testa che presenta una morsa regolabile detta anche forchetta utile
per afferrare i bulloni e procedere allo smontaggio. La particolarità consiste nella presenza di un morsetto
mobile regolabile da una rotella, chiamata appunto rullino, che permette di variare la misura della morsa di
questo utensile.

Chiave a cremagliera: sono chiavi robuste a grande apertura per lavori pesanti. Usati nell’edilizia, per
macchine agricole e cantieri.

Chiavi giratubi: sono considerate chiavi anche gli utensili usati per svitare i tubi, usata per forti serraggi, si
regola con una vite dell’impugnatura. Esistono diversi modelli: svedesi, americano, a catena o a nastro.

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