[169] L’Istituto del Verbo Incarnato assumerà gli apostolati più adatti all’inculturazione del Vangelo. Per questo motivo, diversi Direttori complementeranno le Costituzioni, valutando l’azione apostolica nei campi più urgenti e importanti. [170] In senso meramente enunciativo, di seguito vengono elencati i campi preferenziali di azione: [171] a) Nella sua dimensione spirituale, l’Istituto dovrà affrontare l’evangelizzazione della cultura attraverso la santificazione delle 196 RMs, 37. 197 Ibidem. 198 RMs, 38. 93 singole persone. Questo si realizzerà, di preferenza, con la predicazione degli Esercizi spirituali in base al metodo e allo spirito di Sant’Ignazio di Loyola e, inoltre, attraverso la direzione spirituale. [172] b) Nella sua dimensione intellettuale, l’Istituto darà priorità alla formazione sacerdotale nei Seminari, all’educazione a tutti i livelli, alla formazione dei dirigenti laici con i Corsi di Cultura Cattolica e ai mezzi di comunicazione sociale. [173] c) Nella sua dimensione di pastorale popolare si darà preferenza all’aiuto alle parrocchie tramite la predicazione (nei tridui, nelle novene, nelle feste patronali) e all’amministrazione del sacramento della Riconciliazione. Allo stesso modo, sarà data priorità alle missioni popolari nelle parrocchie e nelle zone rurali, in base al metodo e allo spirito di Sant’Alfonso Maria de Liguori, e in tutte le forme possibili, come la Missione intensiva e permanente, la missione con i giovani, i bambini, i malati, la missione realizzata nelle industrie, aperta ecc. Rispondendo alle richieste dei vescovi, si potrà accettare la direzione delle parrocchie, preferibilmente nelle zone di missione o nelle zone più bisognose. Si dovrà stare sempre molto attenti a rispettare, riscattare ed elevare le tradizioni religiose e folkloristiche del luogo, affinché il Vangelo sia meglio ricevuto e metta radici più profonde nei cuori. [174] d) Allo stesso modo, si dovrà privilegiare l’attenzione ai poveri, ai malati e bisognosi di ogni tipo: poiché l’amore del Cristo ci spinge (2 Cor 5,14), praticando concretamente la carità, come testimonianza, in primo luogo, verso tutti i membri del nostro Istituto del fatto che “è la carità, e solo la carità che salverà il mondo. Beati quelli che avranno la grazia di essere vittime della carità!”199 e che la carità è imprescindibile per evangelizzare la cultura, come fine di chi opera e come fine dell’opera stessa; in caso contrario, la “civiltà dell’amore” non si raggiungerà mai 200. 199 SAN LUIGI ORIONE, da lettera del Natale 1934. Cf. Lettere di Don Orione, Editrice Emiliana, Venezia 1937, II, 139. 200 PAOLO VI, Omelia per la celebrazione della chiusura dell’Anno Santo (25/12/1975); AAS 68 (1976) 145; passim. 94 ARTICOLO 5: SECONDO E TERZO ORDINE [175] Allo stesso modo, dovrà essere missione apostolica preferenziale l’attenzione, in base alle necessità, delle “Serve del Signore e della Vergine di Matará”. Ed anche l’aiuto “con particolare sollecitudine” agli istituti, le associazioni, i movimenti, tutti i fratelli fedeli cristiani laici associati al nostro Istituto, perché siano permeati dallo spirito della nostra famiglia religiosa 201. [176] I membri dell’Istituto dedicati all’apostolato eminentemente spirituale si impegneranno convinti dell’immenso valore che ha per la vita della Chiesa la santificazione dei laici. Questo apostolato si abbevererà come fonte alle opere e nell’esempio dei grandi maestri della pastorale cattolica. [177] Consideriamo allo stesso modo i membri della Confraternità del Verbo Incarnato, tutti quelli che in passato fecero parte del nostro Istituto, anche coloro che hanno cercato di farci del male, eccetto coloro che chiedano di essere esclusi. Anche in questo caso, continua il nostro obbligo di pregare per loro e far loro del bene. Non per il fatto di lasciare il nostro Istituto smettono di essere i nostri fratelli molto cari.