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Energia che scorre: i Meridiani

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Non di rado il conscio desidera fare qualcosa contro il


subconscio, generando un'incongruenza che provoca una
notevole perdita di energia. Tale perdita si evidenzia a livello fisico
in diversi modi, quali patologie fisiche, insicurezza, bassa
autostima, incapacità di raggiungere determinati obiettivi, paure
incontrollate e così via.
In poche parole, questa
incongruenza tra conscio e subconscio
viene definita mancanza di Equilibrio Emozionale.
L'energia, attraverso percorsi specifici, circola e nutre il corpo. Questi percorsi sono
chiamati meridiani o anche, nella medicina indiana, "nadi".

I meridiani formano una rete incrociata di percorsi interconnessi che collegano gli
organi, la pelle, i muscoli e le ossa in un unico corpo. Il Qi o prana che circola al loro
interno può essere di due tipi:

- yang che serve per difendere il corpo dall'esterno;

- yin per nutrire il corpo all'interno.

Questa energia scorre in tutto il nostro corpo andando a toccare tutti e dodici gli organi,
ognuno dei quali è collegato ad un meridiano e ad un’emozione e prende il nome in base
all'organo interno a cui è collegato. I meridiani, come fiumi di energia, assicurano il
nutrimento adeguato della forza vitale o Qi all'interno del corpo.

Quando si è sani, il flusso del Qi procede senza ostacoli, come l'acqua in un fiume, e
l'energia è ben distribuita in tutte le sue ramificazioni. Quando il  meridiano, è bloccato
per qualche motivo, il Qi fatica o addirittura non riesce a raggiungere l'area specifica che
dovrebbe nutrire. Il risultato è che le cellule, gli organi o tessuti della zona interessata
entreranno in sofferenza.

I meridiani sono numerati da 1 a 12 in funzione del flusso di energia che li attraversa.


Tutti i meridiani hanno origine o terminano nella testa, nel petto nelle mani o nei piedi.

1. Polmone - inizia nel petto di fronte alla scapola e finisce nel pollice

2. Intestino Crasso/Colon - parte dal dito indice, finisce al lato della narice

3. Stomaco - inizia sotto l'occhio, finisce nel secondo dito del piede

4. Milza/Pancreas - inizia dall'alluce, finisce al lato del petto

5. Cuore - inzia sotto l'ascella, finisce nel mignolo della mano

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6. Intestino Tenue - parte dal mignolo della mano, finisce davanti all'orecchio

7. Vescica Urinaria- inizia dall'angolo interno dell'occhio, finisce nel mignolo del piede

8. Rene - parte dalla pianta del piede, finisce al petto

9. Pericardio/Maestro del Cuore - parte dal capezzolo, finisce nel dito medio

10. Triplice Riscaldatore - parte dal quarto dito della mano, finisce nell'angolo esterno
delle sopracciglia

11. Cistifellea - parte dall'angolo interno dell'occhio, finisce nel quarto dito del piede

12. Fegato - parte dall'alluce, termina sotto il capezzolo

Poiché i meridiani servono tutto il corpo dall'esterno all'interno e viceversa essi hanno un
duplice ruolo: impediscono alle energie nocive di entrare (sotto forma di batteri e virus)
nel corpo; indicano inoltre la presenza di energia dannosa presente  all'interno del corpo
sotto forma di sintomi esterni. Questi possono essere avvertiti come dolori, calore, freddo,
ecc.

Qualsiasi tipo di "malattia" è un segno che l'energia all'interno del sistema dei meridiani è
fuori equilibrio e la maggior parte di questi squilibri è dovuta a un “conflitto emozionale”.

Quando un meridiano è bloccato, in una parte del corpo arriva troppo Qi, mentre un'altra
parte ne diventa carente. Questo si tradurrà nel fatto che un organo diventa iperattivo,
mentre un altro organo poco attivo o affaticato. Se non si corregge questo problema
problema quando si manifesta può portare ad un peggioramento dei sintomi.

La ricerca di queste aree di squilibrio è uno degli obiettivi di diagnosi e trattamento di


varie discipline olistiche tra le quali l’Equilibrio Emozionale poiché la loro qualità e
ubicazione possono dirci molto circa l'origine, la posizione e la profondità dello squilibrio
nel sistema energetico, che si tradurrà in una determinata malattia.

Essere Emozionalmente Equilibrati significa essere Energeticamente Equilibrati e questo


permette di “lavorare” in prevenzione, oppure,  sulle sintomatologie, partendo dalla
“causa scatenante” e non dall’effetto prodotto da questi squilibri.

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