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MARZO 2013
Versione italiana
ZIO
Machines for compacting waste materials or recyclable fractions del giugno 2013
Horizontal baling presses
Safety requirements
TESTO ITALIANO
UNI © UNI
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di Unificazione può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
Via Sannio, 2 il consenso scritto dell’UNI.
20137 Milano, Italia www.uni.com
ZIO
Sicurezza
TA
UL
NS
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
CO
Unificazione, che li terrà in considerazione per l’eventuale revisione della norma stessa.
Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o
di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso
dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI corrispondenti alle
norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.
ZIO
English version
Machines de compactage pour déchets ou matières Maschinen zum Verdichten von Abfällen oder recyclebaren
TA
recyclables - Presses à balles horizontales - Prescriptions
de sécurité
Materialien - Horizontal arbeitende Ballenpressen -
Sicherheitsanforderungen
CEN members are bound to comply with the CEN/CENELEC Internal Regulations which stipulate the conditions for giving
this European Standard the status of a national standard without any alteration. Up-to-date lists and bibliographical references
UL
concerning such national standards may be obtained on application to the CEN-CENELEC Management Centre or to any CEN
member.
This European Standard exists in three official versions (English, French, German). A version in any other language made by
translation under the responsibility of a CEN member into its own language and notified to the CEN-CENELEC Management
Centre has the same status as the official versions.
CEN members are the national standards bodies of Austria, Belgium, Bulgaria, Croatia, Cyprus, Czech Republic, Denmark,
Estonia, Finland, Former Yugoslav Republic of Macedonia, France, Germany, Greece, Hungary, Iceland, Ireland, Italy, Latvia,
Lithuania, Luxembourg, Malta, Netherlands, Norway, Poland, Portugal, Romania, Slovakia, Slovenia, Spain, Sweden,
Switzerland, Turkey and United Kingdom.
NS
© 2012 CEN All rights of exploitation in any form and by any means reserved worldwide Ref. No. EN 16252:2012:E
for CEN national Members.
PREMESSA 1
INTRODUZIONE 2
ZIO
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 2
3 TERMINI E DEFINIZIONI 4
figura 1a Pressa compattatrice orizzontale, vista frontale................................................................................. 5
figura 1b Pressa compattatrice orizzontale, vista laterale ................................................................................. 5
5.2 Pericoli dovuti ai guasti del sistema di comando o all'avviamento imprevisto ...... 18
5.2.1 Dispositivi di comando ............................................................................................................................. 18
5.2.2 Prevenzione di operazioni non autorizzate ....................................................................................... 19
5.2.3 Arresto d'emergenza ................................................................................................................................ 19
5.2.4 Livelli di prestazioni richiesti dal PLr secondo la EN ISO 13849-1 ............................................ 19
5.3 Pericoli di natura elettrica .................................................................................................................. 20
5.4 Pericoli dovuti all'attrezzatura idraulica ...................................................................................... 20
5.5 Scivolamenti, inciampi e cadute ................................................................................................... 20
5.6 Pericoli generati dal rumore ............................................................................................................. 20
5.6.1 Riduzione del rumore alla fonte mediante progettazione............................................................. 20
NS
ZIO
7.3 Marcatura ................................................................................................................................................... 25
7.3.1 Targhetta del fabbricante ........................................................................................................................ 25
7.3.2 Segnali di sicurezza.................................................................................................................................. 25
figura 6 Cartello di divieto di accesso ................................................................................................................. 26
figura 7 Cartello di pericolo di intrappolamento e schiacciamento .......................................................... 26
figura 8 Cartello di pericolo di seppellimento sotto i materiali ................................................................... 26
BIBLIOGRAFIA 33
CO
ZIO
entro giugno 2013.
Si richiama l'attenzione alla possibilità che alcuni degli elementi del presente documento
possano essere oggetto di brevetti. Il CEN (e/o il CENELEC) non deve(devono) essere
ritenuto(i) responsabile(i) di avere citato tali brevetti.
Il presente documento è stato elaborato nell'ambito di un mandato conferito al CEN dalla
Commissione Europea e dall'Associazione Europea di Libero Scambio ed è di supporto ai
requisiti essenziali della(e) Direttiva(e) dell'UE.
Per quanto riguarda il rapporto con la(e) Direttiva(e) UE, si rimanda all'appendice
informativa ZA che costituisce parte integrante del presente documento.
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei
seguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio,
Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia,
TA
Irlanda, Islanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi,
Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Repubblica Ex Jugoslava di
Macedonia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia e
Ungheria.
UL
NS
CO
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disposizioni della presente norma di tipo C.
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
I seguenti documenti, in tutto o in parte, sono richiamati con carattere normativo nel
presente documento e sono indispensabili per la sua applicazione. Per quanto riguarda i
riferimenti datati, si applica esclusivamente l’edizione citata. Per i riferimenti non datati
vale l’ultima edizione del documento a cui si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti).
EN 349:1993+A1:2008 Safety of machinery - Minimum gaps to avoid crushing of
CO
ZIO
circuit devices and switching elements - Electromechanical
control circuit devices (IEC 60947-5-1:2003)
EN 60947-5-3 Low-voltage switchgear and control gear - Part 5-3: Control
circuit devices and switching elements - Requirements for
proximity devices with defined behaviour under fault
conditions (PDDE) (IEC 60947-5-3)
EN 62262:2002 Degrees of protection provided by enclosures for electrical
equipment against external mechanical impacts (IK code)
(IEC 62262:2002)
EN ISO 3744:2010 Acoustics - Determination of sound power levels and sound
energy levels of noise sources using sound pressure -
Engineering methods for an essentially free field over a
TA
EN ISO 3746:2010
reflecting plane (ISO 3744:2010)
Acoustics - Determination of sound power levels and sound
energy levels of noise sources using sound pressure -
Survey method using an enveloping measurement surface
over a reflecting plane (ISO 3746:2010)
EN ISO 3747:2010 Acoustics - Determination of sound power levels and sound
energy levels of noise sources using sound pressure -
Engineering/survey methods for use in situ in a reverberant
environment (ISO 3747:2010)
EN ISO 4413:2010 Hydraulic fluid power - General rules and safety
UL
ZIO
body (ISO 13855:2010)
EN ISO 13857:2008 Safety of machinery - Safety distances to prevent hazard
zones being reached by upper and the lower limbs
(ISO 13857:2008)
EN ISO 14122-1 Safety of machinery - Permanent means of access to
machinery - Part 1: Choice of fixed means of access
between two levels (ISO 14122-1)
EN ISO 14122-2 Safety of machinery - Permanent means of access to
machinery - Part 2: Working platforms and walkways
(ISO 14122-2)
EN ISO 14122-3:2001 Safety of machinery - Permanent means of access to
machinery - Part 3: Stairs, stepladders and guard-rails
EN ISO 14122-4
TA (ISO 14122-3:2001)
Safety of machinery - Permanent means of access to
machinery - Part 4: Fixed ladders (ISO 14122-4)
3 TERMINI E DEFINIZIONI
Ai fini del presente documento si applicano i termini e le definizioni della
EN ISO 12100:2010 e i seguenti.
UL
NS
CO
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6 Piattaforma di accesso
7 Zona di guida del filo
8 Bobine di filo
9 Postazione di comando
TA
figura 1b Pressa compattatrice orizzontale, vista laterale
UL
Legenda
4 Tramoggia di alimentazione
5 Porta di accesso
6 Piattaforma di accesso
7 Zona di guida del filo
8 Bobine di filo
9 Postazione di comando
10 Attrezzatura di legatura balle
11 Canale di convogliamento balle
12 Dispositivo di contropressione
NS
CO
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3.2 pressa compattatrice orizzontale: Una pressa compattatrice come definita al punto 3.1
sulla quale la pressione di compattazione sia applicata orizzontalmente.
Nota Vedere figura 1.
3.4
TA
convogliatore di carico: Convogliatore sul quale i materiali sono depositati e trasportati al
convogliatore di alimentazione.
Nota 1 I convogliatori di carico sono solitamente incassati nel pavimento nell'area di carico.
Nota 2 Le funzioni di carico e di alimentazione possono essere svolte da un solo convogliatore.
3.6 cassonetto (talvolta chiamato benna): Contenitore, solitamente dotato di ruote, nel quale
è possibile raccogliere i materiali pronti per essere immessi nella pressa compattatrice.
3.9 alimentazione manuale: Mobilità di caricamento manuale dei materiali direttamente nella
tramoggia di alimentazione.
3.10 tramoggia di alimentazione: Uno o più scivoli attraverso i quali guidano i materiali
dall'attrezzatura di alimentazione alla camera di compattazione.
Nota Questo dispositivo può essere inserito e ritratto nella tramoggia di alimentazione.
3.12 perforatore: Dispositivo usato per perforare contenitori vuoti (per esempio bottiglie di
plastica) da compattare prima del loro ingresso nella camera di compattazione.
Nota Questo dispositivo può essere inserito e ritratto nella tramoggia di alimentazione.
3.15 alloggiamento del pistone posteriore: Area retrostante la piastra di compressione nella
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quale si trovano le parti mobili idrauliche e meccaniche della piastra di compressione.
3.17 camera compattatrice: Camera che riceve il materiale sciolto direttamente o dalla
tramoggia di alimentazione e nella quale la piastra di compressione si muove per
comprimere il materiale.
Nota La camera si estende dal punto nel quale la piastra di compressione è pienamente ritratta a quello nel quale
è pienamente estesa oppure, nel caso di presse compattatrici che compattano il materiale contro una porta
di scarico balle, dal punto nel quale la piastra di compressione è pienamente ritratta alla porta di scarico balle.
3.18 canale di convogliamento balle: Canale che si estende dal punto nel quale la piastra di
TA
compressione è pienamente estesa al punto nel quale le balle sono scaricate. Le balle
attraversano questo canale spostano dalla camera di compattazione sino alla porta di
scarico.
Nota La sezione trasversale in uscita del canale può ridursi progressivamente verso l'estremità di scarico per
generare la contropressione necessaria per formare le balle.
3.20 attrezzatura di legatura balle: Attrezzatura per la legatura delle singole balle.
3.21 zona di guida del filo: Zona all'esterno della pressa compattatrice, nel quale i fili di
legatura delle balle sono alimentati da bobine e guidati nel meccanismo di legatura delle
balle.
3.22 porta di scarico balle: Porta attraverso la quale una balla completa è scaricata dalla
camera compattatrice.
Nota In alcune presse compattatrici, la piastra di compressione compatta i materiali direttamente contro la porta di
scarico balle all'estremità della camera compattatrice. La porta, quando è chiusa, è tenuta in posizione di
NS
3.23 stazione di comando: Luogo dal quale la pressa compattatrice è avviata o, arrestata o
controllata manualmente.
3.24 ciclo della piastra di compressione: Movimento completo avanti e indietro della piastra di
compressione.
3.25 avvio automatico dei cicli: Modalità operativa nella quale i cicli successivi della piastra di
compressione sono avviati da un dispositivo di rilevamento che rileva la presenza dei
materiali da compattare o da un ritardo.
CO
3.26 piattaforma di accesso: Piattaforma permanente che consente l'accesso in quota per il
funzionamento e l'alimentazione della pressa compattatrice (compresa la visualizzazione
dell'interno della tramoggia di alimentazione e/o della camera di compattazione), la ricerca
guasti o la manutenzione.
Nota Le piattaforme di accesso possono essere fissate alla pressa compattatrice, al pavimento o alla struttura
dell'edificio.
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3.29 ciclo di lavoro: Numero di movimenti della piastra di compressione e per il completamento
del processo di legatura con filo richiesti per produrre una balla.
e i rulli di tensionamento.
Intrappolamento e schiacciamento nel punto di trasferimento tra i convogliatori di
carico e di alimentazione.
Intrappolamento e schiacciamento tra le parti di trasmissione mobili dei convogliatori.
Schiacciamento provocato da materiale che cade dal convogliatore di alimentazione.
Urto, schiacciamento e taglio tra il meccanismo del sollevatore di cassonetti e le parti
fisse del sollevatore di cassonetti o della pressa compattatrice, oppure il
sollevamento da parte delle parti mobili del meccanismo del sollevatore di cassonetti.
Intrappolamento e schiacciamento tra le parti di trasmissione mobili del sollevatore di
cassonetti.
Schiacciamento provocato dal cassonetto che cade dal sollevatore di cassonetti
NS
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compressione.
Schiacciamento e taglio tra il distributore o il perforatore e le parti fisse quando il
distributore o il perforatore è inserito nella tramoggia di alimentazione o ritratto da
essa.
Schiacciamento provocato da materiale lanciato in aria dal distributore o perforatore
rotante.
Urto, taglio, intrappolamento e schiacciamento da parte del distributore o del
perforatore in rotazione, inclusa la rotazione residua durante la ritrazione.
Urto e schiacciamento da parte della pre-piastra di compressione durante il normale
movimento motorizzato della piastra.
Se la tramoggia di alimentazione è dotata di una porta di accesso:
- schiacciamento, taglio o impatto da parte di parti mobili nella camera di
compattazione;
- urto causato dalla violenta apertura incontrollata della porta di accesso;
4.1.4
TA
- seppellimento sotto il materiale durante la rimozione di un blocco di intasamento.
Area della camera di compattazione 5.1.1, 5.1.4, 5.2,
7.2.2, 7.2.8, 7.3.2
Urto e schiacciamento da parte della piastra principale e della piastra di
pre-compressione causato dal movimento imprevisto (per esempio dovuto a
pressione o contropressione del materiale o a un guasto dei componenti elettrici o
idraulici).
Schiacciamento o taglio di tipo letale o grave da parte della piastra principale e di
pre-compressione dopo l'accesso alla camera compattatrice attraverso le aperture di
manutenzione e ispezione, le aperture per la ricerca guasti o le porte di scarico balle.
Urto alla testa quando si attraversa la porta e/o si interviene nell'area della camera
UL
compattatrice.
Urto causato da porte di accesso (ovvero da ripari mobili) e/o porte di scarico balle
della camera compattatrice che si aprono violentemente in modo incontrollato a
causa di un'elevata pressione interna.
Sulle presse compattatrici le cui camere compattatrici hanno una porta di scarico
azionata elettricamente, urto causato dalla porta in movimento e schiacciamento e
taglio da parte della porta e/o dei meccanismi di chiusura e bloccaggio della porta
mentre la stessa si apre e/o si chiude.
Schiacciamento e taglio da parte delle parti mobili per esempio quando si raggiunge
la parte sottostante della pressa compattatrice.
Seppellimento sotto il materiale durante la rimozione di un blocco.
NS
ZIO
meccanismo di avvolgimento e infilatura del filo.
Impigliamento e troncamento da parte del meccanismo di torsione del filo rotante.
Lesioni da schiacciamento/taglio a parti del corpo all'interno dell'anello di filo mentre
è stretto attorno alla balla, nelle macchine dotate di un sistema di legatura con filo ad
anello.
Urto tra le parti fisse della pressa compattatrice e le parti di qualsiasi utensile
manuale fornito per la pulizia dei canali e incorsatura dei fili delle balle con
conseguenti lesioni alle mani e alle braccia nelle presse compattatrici nelle quali le
balle sono legate manualmente.
Urto agli occhi e alla faccia provocato dalle estremità dei fili delle balle durante
l’incorsatura nelle presse compattatrici nelle quali le balle sono legate manualmente.
Intrappolamento e schiacciamento dovuto al dispositivo di contropressione.
4.1.7 Alloggiamento del pistone posteriore 5.1.4
4.2
TA
Schiacciamento, taglio e intrappolamento tra parti fisse e mobili
Pericoli dovuti ai guasti del sistema di comando per l'avviamento imprevisto 5.2
4.3 Pericoli di natura elettrica 5.3
Elettrocuzione o bruciature dovute al contatto diretto o indiretto con parti sotto
tensione
4.4 Pericoli dovuti all'attrezzatura idraulica 5.1.4, 5.4
Pericoli dovuti al rilascio accidentale di liquidi sotto pressione dal sistema idraulico, in
particolare dalle tubazioni e dai loro raccordi.
Schiacciamento, taglio o intrappolamento causati da movimento di cilindri idraulici.
UL
5.1.1 Generalità
ZIO
Le presse compattatrici orizzontali devono essere conformi ai requisiti di sicurezza e/o
alle misure di protezione del presente paragrafo. Inoltre, le macchine devono essere
progettate in conformità ai principi della EN ISO 12100:2010 per quanto concerne i
pericoli pertinenti ma non significativi, che non sono trattati dalla presente norma
(per esempio spigoli vivi).
È consigliabile che fabbricante e utente dialoghino tra loro in merito a installazione e
posizionamento della macchina (vedere appendice informativa B).
Le presse compattatrici orizzontali devono essere progettate in modo tale che sia
possibile installare specchi o telecamere a circuito chiuso in grado di fornire all'operatore
una buona visuale della tramoggia di alimentazione o della camera compattatrice.
Le presse compattatrici con tramogge di alimentazione chiuse sono esentate da questo
requisito.
TA
Le presse compattatrici orizzontali devono essere progettate e costruite in modo che il
rischio di blocchi di intasamento del materiale trattato siano ridotti al minimo.
Nota Esempi di misure per la riduzione del rischio di intasamento comprendono:
- convogliatori di alimentazione che operino a una velocità maggiore della velocità dei convogliatori
di carico dal quale ricevono il materiale;
- convogliatori di alimentazione a collo di cigno;
- sensori di rilevamento del livello che eseguano il monitoraggio dei processi di alimentazione
e compattazione;
- deflettori di diversione automatica e scivoli che deviano il materiale alimentato costantemente in un
UL
maggiore del volume del cassonetto delle presse compattatrici alimentate da sollevatori di cassonetti;
- dispositivo per verificare che il sollevatore di cassonetti non possa rovesciare il contenuto di un
cassonetto nella tramoggia di alimentazione sino a che la piastra di compressione non è
completamente ritratta sulle presse compattatrici alimentate da sollevatori di cassonetti nelle quali la
tramoggia di alimentazione non accetta l'intero volume del cassonetto.
Le presse compattatrici orizzontali devono essere costruite e realizzate in modo che se si
verificano blocchi di intasamento del materiale questi possano essere rimossi in modo
sicuro. Questo dovrebbe essere eseguito preferibilmente senza che sia necessario per
una persona accedere alle aree pericolose elencate nei punti 4.1.3 e 4.1.4, per esempio
per mezzo di un dispositivo motorizzato di rimozione dei blocchi o una procedura
meccanica di rimozione di blocchi per esempio uno scivolo di deviazione. Vedere anche i
CO
ZIO
EN 1088:1995+A2:2008. I ripari interbloccati devono essere progettati e posizionati
in modo che l'apertura di uno di essi arresti il movimento di tutte le parti pericolose
della macchina prima che una qualunque parte del corpo di una persona raggiunga
la zona di pericolo. Questo si può ottenere, per esempio come segue:
1) ripari mobili dotati di almeno un interruttore di posizione che agisce sul
dispositivo di commutazione principale del circuito di potenza (per esempio,
valvola, contattore) per mezzo del circuito di comando. Gli interruttori di
posizione devono avere contatti aperti positivi azionati meccanicamente e
devono conformarsi all'appendice K della EN 60947-5-1:2004 oppure devono
essere interruttori di prossimità in conformità alla EN 60947-5-3. Non appena il
riparo è aperto, l'interruttore di posizione deve essere azionato positivamente e
direttamente dal riparo e il segnale di comando del movimento pericoloso deve
essere interrotto positivamente;
TA
2) usando un dispositivo di interblocco a chiave prigioniera in conformità
all'appendice E della EN 1088:1995+A2:2008. Con un numero di chiavi
sufficiente a permettere la rimozione di ogni riparo del sistema. Vedere anche
appendice B.
c) Attrezzatura di protezione sensibile (SPE) in conformità alle norme pertinenti di
tipo B, per esempio la EN 1760-1:1997+A1:2009, la EN 61496-1, la CLC/TS 61496-2
e/o la CLC/TS 61496-3.
Le funzioni di sicurezza dei ripari scelti devono rispettare i livelli di prestazioni specificati
al punto 5.2.4.
UL
ZIO
figura 3 Esempio di corde con configurazione a traversa
TA
figura 4 Esempio di cavo di azionamento lungo le corde di configurazione laterali
UL
Se esiste un pericolo di caduta del materiale, sul convogliatore devono essere montati
ripari fissi sull'intera lunghezza ad eccezione che nel punto nel quale è prevista la
NS
fuoriuscita e la caduta del materiale sul pavimento. In questo punto si deve montare uno
scivolo verticale o una gabbia per dirigere in modo sicuro il materiale sul pavimento e per
impedire alle persone di camminare nella zona di sversamento.
Sulle presse compattatrici orizzontali che sono alimentate dai convogliatori, i bordi del
convogliatore devono essere dotati di parapetti in conformità alla EN ISO 14122-3:2001 o
di strutture protettive. Queste devono avere un'altezza minima di 1 100 mm misurata dal
piano di riferimento. Se la struttura protettiva o il parapetto è a meno di 1 100 mm dal
piano di riferimento si deve usare uno dei mezzi seguenti:
a) un dispositivo di protezione sensibile come definito al punto 3.28.5 della
EN ISO 12100:2010 (per esempio dispositivo di rilevamento personale o
trasponditore), che causa l'arresto della pressa compattatrice e dei convogliatori
CO
prima che una persona raggiunga la distanza di 2 m dal punto più alto del
convogliatore di alimentazione in conformità al PLr c (vedere punto 5.2.4);
b) un dispositivo di comando ad azione mantenuta per il sistema di convogliamento,
come definito al punto 3.28.3 della EN ISO 12100:2010, posizionato in modo tale da
offrire all'operatore una buona visibilità dell'area di pericolo in conformità al PLr c
(vedere punto 5.2.4).
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5.1.2.2 Presse compattatrici orizzontali alimentate da sollevatori di cassonetti
Le persone devono essere protette dai pericoli che insorgono a causa del movimento dei
sollevatori di cassonetti. Tale risultato deve essere ottenuto in uno dei modi seguenti:
a) Sui sollevatori di cassonetti automatici, ovvero sui sollevatori di cassonetti che non
richiedono dispositivi di comando ad azione manutenuta per il proprio
funzionamento, l'accesso alle parti mobili deve essere impedito da una
combinazione di ripari fissi e da un riparo interbloccato mobile o da un'attrezzatura di
protezione sensibile (SPE) in conformità al PLr d (vedere punto 5.2.4) grazie ai quali
sia possibile caricare o scaricare il cassonetto dal sollevatore di cassonetti mentre
questo è fermo. Il riparo interbloccato e l'attrezzatura SPE devono essere in
conformità al punto 5.1.1.2 e il movimento del sollevatore di cassonetti deve essere
possibile soltanto se il riparo interbloccato è chiuso o se l'attrezzatura SPE è
ripristinata ed è stato dato un comando di avvio. Dove possibile, i ripari dovrebbero
TA
essere montati quanto più possibile vicini al sollevatore di cassonetti per impedire
che persone possano stazionare nell'area di spostamento del sollevatore di
cassonetti.
b) Sui sollevatori di cassonetti azionati manualmente, si dovrebbero applicare le
medesime misure protettive dei sollevatori automatici.
In alternativa alle misure di protezione di cui sopra, è accettabile azionare il sollevatore di
cassonetti se si rispettano le seguenti condizioni:
- È previsto un dispositivo di comando ad azione mantenuta o un dispositivo di
comando a due mani, in conformità al PLr c (vedere punto 5.2.4);
UL
L'accesso alle zone di pericolo nelle quali l'operatore non ha una buona visibilità deve
essere impedito da ripari fissi o interbloccati come specificato al punto 5.1.1.2 e in
conformità al PLr d (vedere punto 5.2.4).
Quando si usano misure di protezione alternative queste dovrebbero essere
correttamente concordate tra l'utilizzatore e il fabbricante (vedere appendice B).
ZIO
distanza deve essere misurata dal più alto di questi appigli.
- Le superfici esterne della tramoggia di alimentazione e le pareti laterali del
convogliatore devono essere lisce e prive di potenziali appigli che possano aiutare
una persona a raggiungere il bordo della tramoggia o a entrare nel convogliatore di
alimentazione.
- Si devono fornire mezzi di protezione in conformità al punto 5.1.1.2 e al PLr d
categoria 3 (vedere punto 5.2.4) per impedire l'accesso alla tramoggia di
alimentazione e per evitare che le persone possano essere colpite dal materiale
sollevato dal distributore o dal perforatore. I mezzi di protezione devono essere
progettati in modo che non sia possibile eseguire nessun intervento (per esempio la
rimozione dei blocchi) nella tramoggia di alimentazione quando la macchina è in
funzione.
Deve essere impedito ogni accesso al distributore o al perforatore mentre è in rotazione
TA
nella tramoggia di alimentazione, in conformità al PLr d categoria 3 (vedere punto 5.2.4).
L'inserimento e la ritrazione del distributore o del perforatore devono essere possibili solo
mentre tale dispositivo è fermo. Il pericolo di schiacciamento deve essere minimizzato
(per esempio per mezzo di un dispositivo di comando per spostamenti limitati o di un
dispositivo di comando ad azione mantenuta in conformità al PLr c). Vedere inoltre
punto 5.1.1.2 e 5.2.4.
5.1.3.2 Presse compattatrici orizzontali alimentate da gru, carrelli sollevatori, impianti mobili o sollevatori di
cassonetti
Sulle presse compattatrici orizzontali progettate per essere alimentate da gru, carrelli
UL
o SPE sia stata ripristinata e i movimenti siano stati riavviati mediante l’azionamento
volontario di un attuatore della postazione di comando.
ZIO
Dove si utilizzano ripari questi devono essere progettati in conformità ai prospetti 2, 3 e/o
4 della EN ISO 13857:20081). Tuttavia, del prospetto 2 non sono accettabili altezze delle
strutture protettive minori di 1 200 mm. Le strutture protettive con un'altezza compresa tra
1 200 mm e 1 400 mm possono essere ammesse se sono associate con misure di
protezione complementari che scoraggino le persone a scalarle. Tali misure
complementari possono includere:
1) un bordo o una barra sensibili in conformità alla EN 1760-2, la cui attuazione dei
quali deve arrestare tutti i movimenti pericolosi; oppure
2) uno scivolo per l'introduzione dei materiali nella pressa compattatrice che scoraggi le
persone dall'accedere all'area pericolosa (vedere per esempio figura 5); oppure
3) una progettazione che permetta l’accesso sicuro e facile alle diverse parti della
pressa compattatrice per mezzo di parte/parti interbloccata(e) (per esempio scala,
figura 5
porta, riparo).
TA
Apertura dello scivolo per l'introduzione dei materiali
UL
NS
requisiti aggiuntivi:
- dalla posizione dell'attuatore manuale usato per avviare o riavviare la macchina,
l'operatore deve avere una buona visibilità dell'apertura di alimentazione usando per
esempio specchi; e
1) L'altezza della struttura di protezione è calcolata dal punto più alto nel quale una persona può stare in piedi (per esempio
alla sommità della camera compattatrice o su un appiglio fornito da una costola di rinforzo o da altri accessori sporgenti).
ZIO
5.1.3.4 Tramogge di alimentazione dotate di una porta di accesso
I ripari mobili che coprono le aperture di accesso della tramoggia di alimentazione devono
essere interbloccati in conformità al punto 5.1.1.2 e al PLr d categoria 3 (vedere
punto 5.2.4).
Nel caso di tramogge di alimentazione aventi una dimensione in sezione trasversale
maggiore di 600 mm, i ripari mobili che coprono le aperture di accesso, esclusa
quella di alimentazione, devono assicurare che l'accesso sia possibile soltanto con la
pressa compattatrice isolata dall'alimentazione di potenza (per esempio da un
dispositivo di interblocco a chiave prigioniera in conformità all'appendice E della
EN 1088:1995+A2:2008), impedendo che una terza persona, possa chiudere il riparo
mobile e ri-avviare la macchina.
Le lesioni da impatto causate dalle porte di accesso alla tramoggia di alimentazione
TA
(ovvero i ripari mobili) che possono aprirsi violentemente e in modo incontrollato devono
essere impedite , per esempio, da un meccanismo di apertura in due tempi.
Per i rischi di seppellimento sotto il materiale durante la rimozione di un blocco, vedere
punto 7.3.2.
essere ripari interbloccati in conformità al punto 5.1.1.2 e al PLr c (vedere punto 5.2.4).
Nel caso di camere di compattazione aventi una dimensione in sezione trasversale
maggiore di 600 mm, i ripari mobili che coprono le aperture di accesso, esclusa quella di
alimentazione e la porta di scarico delle balle, devono assicurare che l'accesso sia
possibile soltanto quando la pressa compattatrice è isolata dall'alimentazione di potenza
(per esempio da un dispositivo di interblocco a chiave prigioniera in conformità
all'appendice E della EN 1088:1995+A2:2008) impedendo che una terza persona possa
chiudere il riparo mobile e riavviare la macchina.
Quando i ripari sono aperti, si deve impedire il movimento imprevisto delle piastre
principali e di precompressione.
NS
Le lesioni da impatto causate dalle porte di accesso alla camera di compattazione (ovvero
i ripari mobili) o alle porte di scarico delle balle che si possono aprirsi violentemente e in
modo incontrollato a causa dell'elevata pressione interna devono essere impedite, per
esempio, da un meccanismo di apertura in due tempi.
Sulle presse compattatrici con una porta di scarico delle balle azionata elettricamente
dove l'accesso alla porta mobile non è impedito, si devono applicare i requisiti seguenti :
- La velocità di apertura e di chiusura del limite esterno della porta deve essere ≤ di
0,15 m/s.
- L'apertura e la chiusura della porta devono essere ottenute mediante un dispositivo di
comando ad azione manutenuta. Gli attuatori di tale dispositivo si devono trovare in
CO
una posizione che impedisca a tutte le parti del corpo dell'operatore di raggiungere la
porta in movimento o il suo meccanismo di chiusura e ritenzione e dalla quale si abbia
una buona visibilità del movimento di apertura e chiusura della porta.
L'accesso alle parti mobili, per esempio agli aghi di incorsatura del filo, sotto la pressa
deve essere impedito da ripari interbloccati come specificato al punto 5.1.1.2 e in
conformità al PLr c (vedere punto 5.2.4).
ZIO
(vedere anche punto 7.2.5 e appendice B).
Si deve impedire che le persone possano raggiungere anche allungandosi, i punti di
intrappolamento accessibili della zona di guida del filo utilizzando almeno un dispositivo di
impedimento come prescritto dal punto 3.29 della EN ISO 12100:2010.
solo da una posizione sicura predefinita e non mobile. Comunque vedere punto 5.2.3.
I sistemi di comando remoti devono essere in conformità al punto 9.2.7 della
EN 60204-1:2006.
I dispositivi di comando devono essere progettati in modo tale da impedire l'azionamento
accidentale della pressa. I dispositivi di comando per la modalità manuale di
funzionamento (per esempio per il movimento limitato a impulsi o l'inversione) devono
essere del tipo ad azione mantenuta. Su tutti i dispositivi di comando la funzione, lo stato
di commutazione e il significato della commutazione devono essere chiaramente indicati,
preferibilmente mediante pittogrammi o, in alternativa, nella lingua dell'operatore.
Se per certi lavori di manutenzione (per esempio la lubrificazione dei rulli della piastra di
CO
ZIO
I dispositivi di arresto di emergenza si devono conformare alla EN ISO 13850:2008,
categoria di arresto 0 o 1, a seconda di quale fornisce il tempo di arresto più breve.
L'azionamento di un attuatore di arresto d'emergenza deve arrestare l'intera pressa
compattatrice, inclusi i convogliatori di caricamento e di alimentazione e il sollevatore di
cassonetti, senza creare altri rischi. Gli attuatori di arresto di emergenza devono essere
posizionati in punti facilmente accessibili che comprendono almeno le posizioni seguenti:
- in ogni postazione di comando;
- su entrambi i lati, all'inizio del convogliatore di alimentazione;
- nel punto di scarico del convogliatore di alimentazione e su entrambi i lati del
convogliatore di alimentazione se i due lati sono accessibili;
- accanto alla camera compattatrice;
-
-
TA
su entrambi i lati dell'estremità di scarico del canale balle;
sulle presse compattatrici alimentate manualmente nella posizione di alimentazione;
- in caso di tramogge di alimentazione a cielo aperto, una corda di emergenza copre
tre lati della tramoggia.
Attuatori di arresto di emergenza devono essere posizionati lungo i convogliatori in modo
che una persona non debba spostarsi per più di 10 m da qualsiasi punto lungo il
convogliatore per raggiungere un attuatore. Vedere anche punto 5.1.2.1.
Dopo l'attivazione di un arresto di emergenza, il ripristino del sistema di arresto di
emergenza deve essere effettuato solo della postazione di comando principale.
UL
ZIO
deve conformare alle informazioni per l'uso indicate dal fabbricante dei componenti.
5.6.1
TA
Riduzione del rumore alla fonte mediante progettazione
Le presse compattatrici orizzontali devono essere progettate e costruite in modo che i
rischi risultanti dall'emissione di rumore siano ridotti al minimo. Questo deve tenere conto
del progresso tecnico e della disponibilità di mezzi per la riduzione del rumore,
particolarmente alla fonte. Una guida utile è fornita nella EN ISO 11688-1:2009.
Nota La EN ISO 11688-2 fornisce utili informazioni sui meccanismi di generazione del rumore nel macchinario.
Esempi per ridurre il rumore alla sorgente sono:
- scelta di componenti delle macchine a bassa emissione di rumore, per esempio
motori, sistemi di trasmissione, pompe;
UL
Le misure di protezione che possono essere prese in fase di progettazione per ridurre le
emissioni sonore comprendono:
- installazione di alloggiamenti insonorizzati attorno alle parti della macchina;
- schermatura delle parti della macchina che generano elevati livelli di rumore;
- silenziatori di sfiato per gli impianti pneumatici;
- progettazione che prevede un’adeguata manutenzione per esempio lubrificazione,
regolazioni e pulizia.
5.7 Pericoli dovuti al mancato rispetto dei principi ergonomici nella progettazione della
macchina
La macchina deve essere progettata in conformità al punto 6.2.8 della
EN ISO 12100:2010.
ZIO
- le specifiche contenute nelle informazioni per l'uso;
- i documenti di progettazione e gli schemi elettrici pertinenti alla sicurezza;
- i requisiti indicati al punto 5 e nelle norme applicabili alle quali si fa riferimento.
prospetto 2 Verifica dei requisiti di sicurezza e/o delle misure di protezione
5.1.3 x x x
Area della tramoggia di alimentazione
5.1.4 x x x
Area della camera compattatrice
5.1.5 x x
Zona di guida del filo
5.1.6 x x
UL
ZIO
7.2.1 Generalità
Il manuale di istruzioni, integrato dalla documentazione tecnica e della segnaletica affisse
sulla macchina, deve contenere tutte le informazioni necessarie al funzionamento in
sicurezza della macchina.
regolari, come specificato dal fabbricante della macchina. Dove una verifica rivela il
malfunzionamento di un dispositivo di sicurezza, oppure dove ci sono ovvie carenze
che compromettono la sicurezza, la pressa compattatrice deve essere messa fuori
servizio immediatamente e non deve essere azionata sino a che le disfunzioni sono
state riparate. Anche la macchina deve essere messa fuori servizio immediatamente
se si riscontra la presenza di guasti che influiscono sulla sicurezza durante il
funzionamento. Tutti i guasti devono essere segnalati immediatamente.
- I dispositivi di protezione non devono essere disattivati o utilizzati in modo improprio.
- Si devono indossare adeguati dispositivi di protezione individuale.
- Quando non è in uso, la pressa compattatrice deve essere protetta dall'azionamento
NS
non autorizzato.
e specificare quali norme di misurazione del rumore di base sono state utilizzate;
- contenere informazioni su modalità di installazione ottimali per minimizzare
l'emissione sonora;
- informare l'utente che deve valutare il pericolo dovuto al rumore che insorge dalla
compattazione di diversi materiali e seguire i regolamenti nazionali per ridurre il
rischio di subire danni a causa del rumore.
ZIO
posizione OFF con un lucchetto personale o dispositivo equivalente.
- Svolgere la manutenzione programmata e l'assistenza periodica in conformità con le
istruzioni di manutenzione del fabbricante.
- Assicurarsi che manutenzione e servizio siano eseguiti da persone competenti che
abbiano piena familiarità con la pressa compattatrice e i dispositivi ad essa associati.
- Assicurarsi che i componenti aventi una durata operativa limitata (per esempio i
componenti con limiti di affaticamento quali le tubazioni) siano controllati per
verificarne usura e condizioni di esercizio a intervalli predeterminati.
- Assicurarsi che deficienze o danni che compromettono la sicurezza siano riparati
immediatamente o segnalati per consentirne la riparazione. Arrestare
immediatamente la pressa compattatrice se si riscontra un evidente pericolo per gli
operatori o la macchina e assicurare che non sia riavviata sino a che il difetto non sia
-
TA
stato riparato.
Eseguire il lavoro di manutenzione dalle postazioni di lavoro definite a tale scopo.
Il fabbricante deve fornire un'indicazione della modalità con cui la piastra di compressione
può raggiungere la posizione di lubrificazione.
7.2.8 Informazioni per impedire la formazione di blocchi nella tramoggia di alimentazione e per
favorirne la rimozione
Il fabbricante deve fornire informazioni per impedire i blocchi da intasamento, per
esempio:
CO
- assicurarsi che il tipo e la quantità dei materiali da trattare siano adatti alla capacità
della pressa compattatrice in conformità alle specifiche del fabbricante;
- pretrattare i materiali prima di alimentare la pressa compattatrice (preordinando i
materiali per rimuovere elementi che possano causare blocchi, rompendo i materiali
mediante un frantumatore ecc.);
ZIO
macchina.
Il fabbricante deve fornire informazioni per la ricerca guasti inclusa la rimozione dei
blocchi, per esempio:
- utilizzare il dispositivo di rimozione dei blocchi se in dotazione;
- utilizzare ausili meccanici quali aste, ganci e pinze.
7.2.9 Informazioni per impedire guasti e per la ricerca guasti sull'attrezzatura di legatura delle balle
(per esempio nell'eventualità della rottura del filo)
Il fabbricante deve fornire informazioni per prevenire i guasti, per esempio:
- assicurare che la qualità e il diametro del filo siano in conformità alle specifiche del
fabbricante della pressa compattatrice;
-
-
TA
utilizzare filo per balle non corroso e preoliato;
eseguire la manutenzione in conformità alle specifiche del fabbricante;
- assicurare che le parti mobili non abbiano ostacolati i loro movimentii;
- assicurare che aghi e ganci di torsione siano mantenuti nell'allineamento corretto;
- sostituire i cuscinetti usurati e ritendere gli elementi di trasmissione se sono allentati;
- controllare il movimento regolare delle guide del filo e lubrificare i rulli di deflessione
e guida.
Il fabbricante deve fornire informazioni per la ricerca guasti, per esempio:
UL
- rimuovere gli oggetti estranei dal canale di convogliamento balle di fronte alla piastra
di compressione;
- rimuovere oggetti estranei dai ganci di torsione.
7.2.10 Informazioni sugli esami periodici e sugli esami successivi a riparazioni e modifiche
Il fabbricante deve fornire informazioni che descrivono nel dettaglio le verifiche periodiche
ed altri esami di sicurezza richiesti e specifichino le registrazioni da conservare.
a) Verifiche periodiche
Una verifica periodica deve essere eseguito da parte di una persona autorizzata e
competente in conformità ai regolamenti nazionali. Il fabbricante deve indicare quale sia la
NS
ZIO
- una verifica del gioco tra la lama mobile fissata alla sommità della piastra di
compressione e la corrispondente lama fissa all'ingresso della tramoggia di
alimentazione nella camera compattatrice;
- un controllo della buona condizione e leggibilità dei cartelli di sicurezza e di
informazione;
- un controllo dell'apparecchiatura elettrica.
b) Verifiche dopo riparazioni e modifiche
In seguito a riparazioni e modifiche che possono influire sulla sicurezza della macchina, si
devono esaminare le parti su cui si lavora e/o la pressa compattatrice. L'estensione di tale
verifica dipende dalla natura e dalla riparazione o dalla modifica eseguita.
c) Registrazioni delle verifiche
Si dovrebbero documentare le registrazioni delle verifiche come richiesto dai regolamenti
TA
nazionali. Tuttavia, si raccomanda che i risultati siano registrati in forma scritta.
Si raccomanda inoltre che queste registrazioni contengano gli esiti del primo e dei
successivi esami periodici, oltre alle verifiche eseguite in seguito a riparazioni e modifiche.
Dove applicabile, le registrazioni dovrebbero includere i certificati della prova di tipo e i
certificati per le prove eseguite durante la fabbricazione della pressa compattatrice.
7.3 Marcatura
ZIO
P024
Il cartello seguente deve essere fissato in modo sicuro sul dispositivo di contropressione
per indicare il pericolo di intrappolamento e schiacciamento.
Il seguente cartello deve essere affisso in modo sicuro alle porte di accesso alla
tramoggia di alimentazione o alla camera compattatrice per indicare il rischio di essere
sepolti dal materiale durante la rimozione di un blocco.
UL
W035
I cartelli devono essere posizionati quanto più vicini possibile al pericolo a cui si
riferiscono e in posizione visibile.
CO
ZIO
emissione sonora delle presse compattatrici orizzontali in modo efficiente e in condizioni
normalizzate. Essa specifica i metodi di misurazione del rumore e le condizioni di
esercizio e di installazione che devono essere utilizzati per la prova.
Le caratteristiche dell'emissione sonora includono sia i livelli di pressione sonora di
emissione presso le postazioni di lavoro sia i livelli di potenza sonora. È necessario
determinare questi parametri in modo che:
- I fabbricanti possano dichiarare il rumore emesso;
- gli utilizzatori possano confrontare il rumore emesso dalle diverse presse
compattatrici orizzontali immesse sul mercato; e
- i progettisti possano controllare il rumore alla sorgente in fase di progettazione.
L’utilizzo della presente procedura per prove di rumorosità garantisce la riproducibilità
TA
della determinazione delle caratteristiche di emissione sonora entro i limiti specificati,
determinati dal grado di accuratezza del metodo di misurazione del rumore per via aerea
di base utilizzato.
ciascuna stazione di lavoro definita nel manuale di istruzioni utilizzando una delle norme
seguenti:
- la EN ISO 11201:2010 (grado di accuratezza progettuale) fornisce un metodo
tecnico progettuale per la misurazione dei livelli di pressione sonora di emissione di
macchine e attrezzature installate in un campo sonoro praticamente libero sopra un
piano riflettente senza correzione ambientale; oppure
- la EN ISO 11202:2010 fornisce un metodo per la misurazione in sito dei livelli di
pressione sonora di emissione di macchine e attrezzature con una correzione
ambientale per mezzo di un metodo semplificato che consente di ottenere i risultati
di un metodo tecnico progettuale o di un metodo tecnico di controllo; oppure
NS
σRA = 1,5 dB
Lo scarto tipo della riproducibilità può essere molto più elevato se si utilizza un metodo di
controllo.
La EN ISO 4871:2009 fornisce un metodo per ricavare l’incertezza di misurazione totale dal valore dello
ZIO
Nota
scarto tipo della riproducibilità.
Per le presse compattatrici che hanno un'altezza dal suolo ≥ 3 m o che hanno una
piattaforma di accesso di altezza maggiore di 3 m, invece di determinare il livello di
potenza sonora, si devono misurare i livelli di pressione sonora. I livelli di pressione
sonora devono essere misurati a una distanza di 1 m dalla superficie del macchinario e a
un'altezza di 1,60 m dal pavimento o dalla piattaforma di accesso e a intervalli di 2 m
attorno al perimetro della pressa compattatrice. Si devono indicare la posizione e il valore
del livello di pressione sonora massimo ponderato A.
σRA = 1,5 dB
Lo scarto tipo della riproducibilità può essere molto più elevato se si utilizza un metodo di
controllo.
Nota La EN ISO 4871 fornisce un metodo per ricavare l’incertezza di misurazione totale dal valore dello scarto tipo
della riproducibilità.
La pressa compattatrice orizzontale deve essere installata e montata come indicato dal
fabbricante nel manuale d’istruzioni (vedere punto 7.2).
ZIO
riferimento.
Le condizioni operative devono essere le stesse per la determinazione sia del livello di
pressione sonora di emissione presso le postazioni di lavoro sia del livello di potenza
sonora.
A.6.1 Generalità
Le informazioni che la persona che esegue le misurazioni deve registrare e inserire nel
rapporto di prova devono includere tutti i dati richiesti dalle norme di base, cioè precisa
identificazione della pressa compattatrice orizzontale sottoposta a prova, condizioni di
TA
montaggio e operative, ambiente acustico, strumentazione e dati acustici.
Devono essere registrati e inseriti nel resoconto almeno i dati specificati nei punti da A.6.2
ad A.6.5.
ZIO
emissione sonora.
I valori di emissione del rumore generati sotto carico devono essere inclusi nella
dichiarazione del rumore. Inoltre si devono indicare i dettagli delle condizioni di carico,
ovvero il tipo di materiale trattato, lo spessore e la durezza.
TA
UL
NS
CO
ZIO
- gestione delle perdite di olii e liquidi dai materiali da compattare;
- numero di chiavi necessario per i dispositivi interbloccati a chiave prigioniera;
- mezzi di protezione appropriati per i sollevatori di cassonetti;
- definizione appropriata della pressa compattatrice in base all’uso previsto;
- utilizzo del dispositivo di protezione sensibile, se selezionato.
TA
UL
NS
CO
ZIO
Europea come rientrante in quella Direttiva e che è stata adottata come norma nazionale
in almeno uno Stato membro, la conformità ai punti normativi della presente norma
conferisce, entro i limiti dello scopo e campo di applicazione della presente norma, una
presunzione di conformità con i corrispondenti requisiti essenziali di quella Direttiva e
regolamenti EFTA associati.
AVVERTENZA - Altri requisiti e altre Direttive UE possono essere applicabili al(ai)
prodotto(i) che rientra(rientrano) nello scopo e campo di applicazione della
presente norma.
TA
UL
NS
CO
ZIO
Part 1: General requirements and tests (IEC 61496-1, modified)
[4] CLC/TS 61496-2 Safety of machinery - Electro-sensitive protective equipment -
Part 2: Particular requirements for equipment using active
opto-electronic protective devices (AOPDs) (IEC 61496-2)
[5] CLC/TS 61496-3 Safety of machinery - Electro-sensitive protective equipment -
Part 3: Particular requirements for active opto-electronic
protective devices responsive to diffuse reflection (AOPDDR)
(IEC 61496-3)
[6] EN 1760-1 Safety of machinery - Pressure sensitive protective devices -
Part 1: General principles for the design and testing of pressure
sensitive mats and pressure sensitive floors
TA
UL
NS
CO
UNI
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di Unificazione
Via Sannio, 2
20137 Milano, Italia