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NE

Compattatori per rifiuti o frazioni riciclabili


NORMA Presse compattatrici orizzontali UNI EN 16252
E U R OP E A Requisiti di sicurezza

MARZO 2013

Versione italiana

ZIO
Machines for compacting waste materials or recyclable fractions del giugno 2013
Horizontal baling presses
Safety requirements

La norma specifica i requisiti di sicurezza per la progettazione, la


costruzione e le informazioni per l’utilizzo in sicurezza delle presse
compattatrici di rifiuti o di frazioni riciclabili (per esempio carte,
materie plastiche, cascami tessili, lattine, cartone, rifiuti eterogenei)
qui menzionati come materiali. La norma tratta soltanto le presse
compattatrici alimentate mediante nastri trasportatori o tramogge
in cui le balle di materiale sono legate automaticamente o a mano.
Le tramogge trattate dalla norma europea sono riempite
automaticamente o a mano.
TA
La norma include tutti i sistemi di alimentazione, quali nastri
trasportatori, ribaltatori di cassonetti, che formano con la pressa un
insieme integrato. I sistemi pneumatici di alimentazione sono,
invece, esclusi.
La norma non si applica alle gru, ai carrelli elevatori e ad altre
attrezzature mobili usate per caricare i materiali nella tramoggia.
Pertanto, la norma non si applica ai pericoli derivanti dalle
operazioni di carico mediante gru, carrelli elevatori o altre
attrezzature mobili.
La norma non si applica alle attrezzature di preparazione dei
materiali che alimentano le presse compattatrici (quali
UL

selezionatori, trituratori, perforatori), né a quelle a valle delle


presse stesse.
La norma non tratta i pericoli concernenti i meccanismi di
aspirazione o di pulizia.
La norma non si applica ai pericoli dovuti ai materiali che vengono
trattati (per esempio amianto, rifiuti ospedalieri, bombolette aerosol).
La norma non tratta i rischi dovuti all’installazione di presse
compattatrici in luoghi accessibili al pubblico.
NS

TESTO ITALIANO

La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della


norma europea EN 16252 (edizione dicembre 2012).
CO

ICS 13.030.40; 25.120.10

UNI © UNI
Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
di Unificazione può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
Via Sannio, 2 il consenso scritto dell’UNI.
20137 Milano, Italia www.uni.com

UNI EN 16252:2013 Pagina I


NE
PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana,
della norma europea EN 16252 (edizione dicembre 2012), che
assume così lo status di norma nazionale italiana.

La presente norma è stata elaborata sotto la competenza della


Commissione Tecnica UNI

ZIO
Sicurezza

La presente norma è stata ratificata dal Presidente dell’UNI ed è


entrata a far parte del corpo normativo nazionale il 14 marzo 2013.

TA
UL
NS

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
CO

Unificazione, che li terrà in considerazione per l’eventuale revisione della norma stessa.

Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o
di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso
dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI corrispondenti alle
norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.

UNI EN 16252:2013 © UNI Pagina II


NE
EUROPEAN STANDARD EN 16252
NORME EUROPÉENNE
EUROPÄISCHE NORM December 2012

ICS 13.030.40; 25.120.10

ZIO
English version

Machines for compacting waste materials or recyclable fractions -


Horizontal baling presses - Safety requirements

Machines de compactage pour déchets ou matières Maschinen zum Verdichten von Abfällen oder recyclebaren
TA
recyclables - Presses à balles horizontales - Prescriptions
de sécurité
Materialien - Horizontal arbeitende Ballenpressen -
Sicherheitsanforderungen

This European Standard was approved by CEN on 3 November 2012.

CEN members are bound to comply with the CEN/CENELEC Internal Regulations which stipulate the conditions for giving
this European Standard the status of a national standard without any alteration. Up-to-date lists and bibliographical references
UL

concerning such national standards may be obtained on application to the CEN-CENELEC Management Centre or to any CEN
member.

This European Standard exists in three official versions (English, French, German). A version in any other language made by
translation under the responsibility of a CEN member into its own language and notified to the CEN-CENELEC Management
Centre has the same status as the official versions.

CEN members are the national standards bodies of Austria, Belgium, Bulgaria, Croatia, Cyprus, Czech Republic, Denmark,
Estonia, Finland, Former Yugoslav Republic of Macedonia, France, Germany, Greece, Hungary, Iceland, Ireland, Italy, Latvia,
Lithuania, Luxembourg, Malta, Netherlands, Norway, Poland, Portugal, Romania, Slovakia, Slovenia, Spain, Sweden,
Switzerland, Turkey and United Kingdom.
NS

EUROPEAN COMMITTEE FOR STANDARDIZATION


COMITÉ EUROPÉEN DE NORMALISATION
CO

EUROPÄISCHES KOMITEE FÜR NORMUNG

Management Centre: Avenue Marnix 17, B-1000 Brussels

© 2012 CEN All rights of exploitation in any form and by any means reserved worldwide Ref. No. EN 16252:2012:E
for CEN national Members.

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INDICE

PREMESSA 1

INTRODUZIONE 2

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 2

ZIO
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 2

3 TERMINI E DEFINIZIONI 4
figura 1a Pressa compattatrice orizzontale, vista frontale................................................................................. 5
figura 1b Pressa compattatrice orizzontale, vista laterale ................................................................................. 5

4 ELENCO DEI PERICOLI SIGNIFICATIVI 8


prospetto 1 Elenco dei pericoli significativi .................................................................................................................. 8

5 REQUISITI DI SICUREZZA E/O MISURE DI PROTEZIONE 11


5.1 Pericoli di natura meccanica ............................................................................................................ 11
5.1.1 Generalità ..................................................................................................................................................... 11
5.1.2
figura 2
TA
Area dell'attrezzatura di alimentazione ............................................................................................. 12
Esempio di corda con configurazione a "V" ...................................................................................... 13
figura 3 Esempio di corde con configurazione a traversa ............................................................................ 13
figura 4 Esempio di cavo di azionamento lungo le corde di configurazione laterali ............................ 13
5.1.3 Area della tramoggia di alimentazione ............................................................................................... 14
figura 5 Apertura dello scivolo per l'introduzione dei materiali ................................................................... 16
5.1.4 Area della camera compattatrice.......................................................................................................... 17
5.1.5 Zona di guida del filo ................................................................................................................................ 18
5.1.6 Canale balle e area di legatura con filo .............................................................................................. 18
UL

5.2 Pericoli dovuti ai guasti del sistema di comando o all'avviamento imprevisto ...... 18
5.2.1 Dispositivi di comando ............................................................................................................................. 18
5.2.2 Prevenzione di operazioni non autorizzate ....................................................................................... 19
5.2.3 Arresto d'emergenza ................................................................................................................................ 19
5.2.4 Livelli di prestazioni richiesti dal PLr secondo la EN ISO 13849-1 ............................................ 19
5.3 Pericoli di natura elettrica .................................................................................................................. 20
5.4 Pericoli dovuti all'attrezzatura idraulica ...................................................................................... 20
5.5 Scivolamenti, inciampi e cadute ................................................................................................... 20
5.6 Pericoli generati dal rumore ............................................................................................................. 20
5.6.1 Riduzione del rumore alla fonte mediante progettazione............................................................. 20
NS

5.6.2 Riduzione del rumore mediante misure di protezione ................................................................... 20


5.6.3 Informazioni connesse a pericoli generati dal rumore................................................................... 20
5.7 Pericoli dovuti al mancato rispetto dei principi ergonomici nella progettazione
della macchina ........................................................................................................................................ 20

6 VERIFICA DEI REQUISITI DI SICUREZZA E/O DELLE MISURE DI


PROTEZIONE 21
prospetto 2 Verifica dei requisiti di sicurezza e/o delle misure di protezione ............................................... 21

7 INFORMAZIONI PER L'USO 22


CO

7.1 Informazioni generali ............................................................................................................................ 22


7.2 Informazioni per un funzionamento in sicurezza .................................................................. 22
7.2.1 Generalità ..................................................................................................................................................... 22
7.2.2 Riepilogo delle istruzioni per il funzionamento................................................................................. 22
7.2.3 Informazioni sul rumore ........................................................................................................................... 22
7.2.4 Istruzioni per la messa in servizio e la manutenzione ................................................................... 23
7.2.5 Istruzioni per la sostituzione delle bobine .......................................................................................... 23

UNI EN 16252:2013 © UNI Pagina IV


NE
7.2.6 Elenco delle parti di ricambio ................................................................................................................ 23
7.2.7 Prevenzione dei guasti e risoluzione dei guasti .............................................................................. 23
7.2.8 Informazioni per impedire la formazione di blocchi nella tramoggia di alimentazione
e per favorirne la rimozione ................................................................................................................... 23
7.2.9 Informazioni per impedire guasti e per la ricerca guasti sull'attrezzatura di legatura
delle balle ...................................................................................................................................................... 24
7.2.10 Informazioni sugli esami periodici e sugli esami successivi a riparazioni e modifiche ...... 24

ZIO
7.3 Marcatura ................................................................................................................................................... 25
7.3.1 Targhetta del fabbricante ........................................................................................................................ 25
7.3.2 Segnali di sicurezza.................................................................................................................................. 25
figura 6 Cartello di divieto di accesso ................................................................................................................. 26
figura 7 Cartello di pericolo di intrappolamento e schiacciamento .......................................................... 26
figura 8 Cartello di pericolo di seppellimento sotto i materiali ................................................................... 26

APPENDICE A PROCEDURA PER PROVE DI RUMOROSITÀ 27


(normativa)
A.1 Scopo e campo di applicazione ................................................................................................... 27
A.2 Determinazione del livello di pressione sonora dell’emissione nella(e)
stazione(i) di lavoro ............................................................................................................................. 27
A.2.1 Norme di base ............................................................................................................................................ 27
A.2.2
A.3
TA
Incertezza nella misurazione ................................................................................................................. 28
Determinazione dei livelli di potenza sonora ......................................................................... 28
A.3.1 Norme di base ............................................................................................................................................ 28
A.3.2 Incertezza nella misurazione ................................................................................................................. 28
A.4 Condizioni di installazione e montaggio per la misurazione del rumore ................ 28
A.5 Condizioni di funzionamento .......................................................................................................... 29
A.6 Informazioni da registrare e riportare ......................................................................................... 29
A.6.1 Generalità ..................................................................................................................................................... 29
A.6.2 Dati della pressa compattatrice orizzontale...................................................................................... 29
UL

A.6.3 Norme utilizzate .......................................................................................................................................... 29


A.6.4 Dati sul rumore ............................................................................................................................................ 29
A.6.5 Condizioni di installazione e operative ............................................................................................... 29
A.7 Dichiarazione e verifica dei valori di emissione sonora ................................................... 29

APPENDICE B DIALOGO PRELIMINARE TRA FABBRICANTE E L’UTILIZZATORE 31


(informativa)

APPENDICE ZA RAPPORTO FRA LA PRESENTE NORMA EUROPEA E I REQUISITI


(informativa) ESSENZIALI DELLA DIRETTIVA UE 2006/42/CE 32
NS

BIBLIOGRAFIA 33
CO

UNI EN 16252:2013 © UNI Pagina V


NE
ZIO
TA
UL
NS
CO

UNI EN 16252:2013 © UNI Pagina VI


NE
PREMESSA
Il presente documento (EN 16252:2012) è stato elaborato dal Comitato Tecnico
CEN/TC 397 "Presse compattatrici - Requisiti di sicurezza", la cui segreteria è affidata al
DIN.
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o
mediante pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, al più tardi
entro giugno 2013, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate al più tardi

ZIO
entro giugno 2013.
Si richiama l'attenzione alla possibilità che alcuni degli elementi del presente documento
possano essere oggetto di brevetti. Il CEN (e/o il CENELEC) non deve(devono) essere
ritenuto(i) responsabile(i) di avere citato tali brevetti.
Il presente documento è stato elaborato nell'ambito di un mandato conferito al CEN dalla
Commissione Europea e dall'Associazione Europea di Libero Scambio ed è di supporto ai
requisiti essenziali della(e) Direttiva(e) dell'UE.
Per quanto riguarda il rapporto con la(e) Direttiva(e) UE, si rimanda all'appendice
informativa ZA che costituisce parte integrante del presente documento.
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei
seguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio,
Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia,
TA
Irlanda, Islanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi,
Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Repubblica Ex Jugoslava di
Macedonia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia e
Ungheria.
UL
NS
CO

UNI EN 16252:2013 © UNI Pagina 1


NE
INTRODUZIONE
La presente norma europea è una norma di tipo C, come definito nella EN ISO 12100.
La macchina trattata e l’entità dei pericoli, delle situazioni e degli eventi pericolosi sono
trattati e indicati nello scopo e campo di applicazione del presente documento.
Quando le disposizioni della presente norma di tipo C sono differenti da quelle indicate in
norme di tipo A o B, le disposizioni della presente norma di tipo C hanno la precedenza
sulle disposizioni delle altre norme, per macchine progettate e costruite in conformità alle

ZIO
disposizioni della presente norma di tipo C.

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE


La presente norma europea specifica i requisiti di sicurezza per la progettazione, la
fabbricazione e le informazioni d'uso sicuro delle presse compattatrici orizzontali per la
compattazione dei rifiuti o delle frazioni riciclabili (per esempio carta, plastiche, tessili,
lattine, cartone, rifiuti misti), di seguito definiti come materiali. La norma tratta soltanto le
macchine alimentate da convogliatori o da tramogge di alimentazione nelle quali le balle
sono legate manualmente o automaticamente. Le tramogge di alimentazione trattate
dalla presente norma europea sono soltanto quelle alimentate meccanicamente o
manualmente.
TA
Lo scopo e campo di applicazione della presente norma europea include tutte le
attrezzature di alimentazione meccanica, quali i caricatori a nastro e i convogliatori di
alimentazione o i sollevatori di cassonetti, che sono parte integrale della pressa
compattatrice. Tuttavia, i sistemi di trasporto pneumatico non rientrano nello scopo e
campo di applicazione della presente norma europea.
La presente norma europea non si applica a gru, carrelli sollevatori o altri impianti mobili
usati per caricare materiali nella tramoggia di alimentazione. Non si applica neppure ai
pericoli che derivano dal caricamento della tramoggia di alimentazione usando gru,
carrelli sollevatori o altri impianti mobili.
UL

La presente norma europea non si applica alle attrezzature di pre-condizionamento


collegate all’alimentazione della tramoggia (per esempio selezionatore, frantumatore,
perforatore autonomo), né alle attrezzature all’uscita della pressa compattatrice.
La presente norma europea non tratta i meccanismi di aspirazione e depolverazione.
La presente norma europea non si applica ai pericoli che insorgono a causa dei materiali
in lavorazione (per esempio amianto, rifiuti ospedalieri, bombolette di aerosol).
La presente norma europea non tratta i rischi che insorgono a causa dell'installazione di
presse compattatrici in luoghi accessibili al pubblico.
Tutti i pericoli menzionati al punto 4 sono trattati dalla presente norma europea.
NS

La presente norma europea non è applicabile alle presse compattatrici orizzontali


fabbricate prima della data della sua pubblicazione come norma europea.

2 RIFERIMENTI NORMATIVI
I seguenti documenti, in tutto o in parte, sono richiamati con carattere normativo nel
presente documento e sono indispensabili per la sua applicazione. Per quanto riguarda i
riferimenti datati, si applica esclusivamente l’edizione citata. Per i riferimenti non datati
vale l’ultima edizione del documento a cui si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti).
EN 349:1993+A1:2008 Safety of machinery - Minimum gaps to avoid crushing of
CO

parts of the human body


EN 620:2002+A1:2010 Continuous handling equipment and systems - Safety and
EMC requirements for fixed belt conveyors for bulk
materials
EN 953:1997+A1:2009 Safety of machinery - Guards - General requirements for
the design and construction of fixed and movable guards

UNI EN 16252:2013 © UNI Pagina 2


NE
EN 1088:1995+A2:2008 Safety of machinery - Interlocking devices associated with
guards - Principles for design and selection
EN 60204-1:2006 Safety of machinery - Electrical equipment of machines -
Part 1: General requirements (IEC 60204-1:2005, modified)
EN 60529:1991 Degrees of protection provided by enclosures (IP Code)
(IEC 60529:1989)
EN 60947-5-1:2004 Low-voltage switchgear and control gear - Part 5-1: Control

ZIO
circuit devices and switching elements - Electromechanical
control circuit devices (IEC 60947-5-1:2003)
EN 60947-5-3 Low-voltage switchgear and control gear - Part 5-3: Control
circuit devices and switching elements - Requirements for
proximity devices with defined behaviour under fault
conditions (PDDE) (IEC 60947-5-3)
EN 62262:2002 Degrees of protection provided by enclosures for electrical
equipment against external mechanical impacts (IK code)
(IEC 62262:2002)
EN ISO 3744:2010 Acoustics - Determination of sound power levels and sound
energy levels of noise sources using sound pressure -
Engineering methods for an essentially free field over a
TA
EN ISO 3746:2010
reflecting plane (ISO 3744:2010)
Acoustics - Determination of sound power levels and sound
energy levels of noise sources using sound pressure -
Survey method using an enveloping measurement surface
over a reflecting plane (ISO 3746:2010)
EN ISO 3747:2010 Acoustics - Determination of sound power levels and sound
energy levels of noise sources using sound pressure -
Engineering/survey methods for use in situ in a reverberant
environment (ISO 3747:2010)
EN ISO 4413:2010 Hydraulic fluid power - General rules and safety
UL

requirements for systems and their components


(ISO 4413:2010)
EN ISO 4871:2009 Acoustics - Declaration and verification of noise emission
values of machinery and equipment (ISO 4871:1996)
EN ISO 9614-2:1996 Acoustics - Determination of sound power levels of noise
sources using sound intensity - Part 2: Measurement by
scanning (ISO 9614-2:1996)
EN ISO 11200:2009 Acoustics - Noise emitted by machinery and equipment -
Guidelines for the use of basic standards for the
determination of emission sound pressure levels at a work
NS

station and at other specified positions (ISO 11200:1995,


including Cor 1:1997)
EN ISO 11201:2010 Acoustics - Noise emitted by machinery and equipment -
Determination of emission sound pressure levels at a work
station and at other specified positions in an essentially free
field over a reflecting plane with negligible environmental
corrections (ISO 11201:2010)
EN ISO 11202:2010 Acoustics - Noise emitted by machinery and equipment -
Determination of emission sound pressure levels at a work
station and at other specified positions applying approximate
environmental corrections (ISO 11202:2010)
CO

EN ISO 11204:2010 Acoustics - Noise emitted by machinery and equipment -


Determination of emission sound pressure levels at a work
station and at other specified positions applying accurate
environmental corrections (ISO 11204:2010)
EN ISO 12100:2010 Safety of machinery - General principles for design - Risk
assessment and risk reduction (ISO 12100:2010)

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NE
EN ISO 13849-1 Safety of machinery - Safety related parts of control
systems - Part 1: General principles for design
(ISO 13849-1)
EN ISO 13850:2008 Safety of machinery - Emergency stop - Principles for
design (ISO 13850:2006)
EN ISO 13855:2010 Safety of machinery - Positioning of protective equipment
with respect to the approach speeds of parts of the human

ZIO
body (ISO 13855:2010)
EN ISO 13857:2008 Safety of machinery - Safety distances to prevent hazard
zones being reached by upper and the lower limbs
(ISO 13857:2008)
EN ISO 14122-1 Safety of machinery - Permanent means of access to
machinery - Part 1: Choice of fixed means of access
between two levels (ISO 14122-1)
EN ISO 14122-2 Safety of machinery - Permanent means of access to
machinery - Part 2: Working platforms and walkways
(ISO 14122-2)
EN ISO 14122-3:2001 Safety of machinery - Permanent means of access to
machinery - Part 3: Stairs, stepladders and guard-rails

EN ISO 14122-4
TA (ISO 14122-3:2001)
Safety of machinery - Permanent means of access to
machinery - Part 4: Fixed ladders (ISO 14122-4)

3 TERMINI E DEFINIZIONI
Ai fini del presente documento si applicano i termini e le definizioni della
EN ISO 12100:2010 e i seguenti.
UL
NS
CO

UNI EN 16252:2013 © UNI Pagina 4


NE
figura 1a Pressa compattatrice orizzontale, vista frontale
Legenda
1 Convogliatore di carico
2 Convogliatore di alimentazione
3 Arresto di emergenza
4 Tramoggia di alimentazione
5 Porta di accesso

ZIO
6 Piattaforma di accesso
7 Zona di guida del filo
8 Bobine di filo
9 Postazione di comando

TA
figura 1b Pressa compattatrice orizzontale, vista laterale
UL

Legenda
4 Tramoggia di alimentazione
5 Porta di accesso
6 Piattaforma di accesso
7 Zona di guida del filo
8 Bobine di filo
9 Postazione di comando
10 Attrezzatura di legatura balle
11 Canale di convogliamento balle
12 Dispositivo di contropressione
NS
CO

UNI EN 16252:2013 © UNI Pagina 5


NE
3.1 pressa compattatrice: Impianto per la pressatura e la legatura in una balla di materiali
sciolti (i materiali possono includere carta, plastiche, tessili, lattine, cartone o rifiuti misti).
Nota Una pressa compattatrice può comprendere un sistema di comando e una postazione di comando,
un'attrezzatura di alimentazione, una tramoggia di alimentazione, un distributore, un'attrezzatura di
compattazione, un'attrezzatura di legatura balle, un'attrezzatura di sbobinamento filo e un canale di
convogliamento balle.

ZIO
3.2 pressa compattatrice orizzontale: Una pressa compattatrice come definita al punto 3.1
sulla quale la pressione di compattazione sia applicata orizzontalmente.
Nota Vedere figura 1.

3.3 attrezzatura di alimentazione: Attrezzatura utilizzata per l'alimentazione dei materiali da


ridurre in balle nella pressa compattatrice.
Nota 1 L'attrezzatura di alimentazione solitamente consiste di un convogliatore di carico e di un convogliatore di
alimentazione o di un sollevatore di cassonetti. I convogliatori di carico e di alimentazione possono essere
progettati anche come singola unità convogliatrice.
Nota 2 Altri tipi di attrezzatura di alimentazione talvolta utilizzati per alimentare le presse compattatrici orizzontali
comprendono gru, carrelli di sollevamento e altri elementi di impianti mobili che caricano il materiale
direttamente nella tramoggia di alimentazione o nella camera di compattazione ma questi elementi, e i pericoli
che insorgono dal loro utilizzo, non rientrano nello scopo e campo di applicazione della presente norma.

3.4
TA
convogliatore di carico: Convogliatore sul quale i materiali sono depositati e trasportati al
convogliatore di alimentazione.
Nota 1 I convogliatori di carico sono solitamente incassati nel pavimento nell'area di carico.
Nota 2 Le funzioni di carico e di alimentazione possono essere svolte da un solo convogliatore.

3.5 convogliatore di alimentazione: Convogliatore che trasporta i materiali nella tramoggia di


alimentazione.
Nota Le funzioni di carico e di alimentazione possono essere svolte da un solo convogliatore.
UL

3.6 cassonetto (talvolta chiamato benna): Contenitore, solitamente dotato di ruote, nel quale
è possibile raccogliere i materiali pronti per essere immessi nella pressa compattatrice.

3.7 sollevatore di cassonetti (talvolta chiamati montacarichi a benna): Dispositivo meccanico


per il sollevamento di un cassonetto contenente materiali e per il versamento del
contenuto nella tramoggia di alimentazione o nella camera di compattazione della pressa
compattatrice.

3.8 alimentazione meccanica: Mobilità di caricamento di materiali nella tramoggia di


alimentazione o nella camera di compattazione usando mezzi meccanici, per esempio
NS

convogliatori, sollevatori di cassonetti.

3.9 alimentazione manuale: Mobilità di caricamento manuale dei materiali direttamente nella
tramoggia di alimentazione.

3.10 tramoggia di alimentazione: Uno o più scivoli attraverso i quali guidano i materiali
dall'attrezzatura di alimentazione alla camera di compattazione.

3.11 distributore (detto anche increspatore): Dispositivo per la frantumazione e la


distribuzione dei materiali compattati (per esempio libri, pacchi di quotidiani) prima che
entrino nella camera di compattazione.
CO

Nota Questo dispositivo può essere inserito e ritratto nella tramoggia di alimentazione.

3.12 perforatore: Dispositivo usato per perforare contenitori vuoti (per esempio bottiglie di
plastica) da compattare prima del loro ingresso nella camera di compattazione.
Nota Questo dispositivo può essere inserito e ritratto nella tramoggia di alimentazione.

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3.13 attrezzatura di pressatura: Tutti i componenti direttamente interessati nella compressione
dei materiali in balle (per esempio sistema idraulico, piastra di pre-compressione, piastra
di compressione, camera di compattazione e canale di convogliamento balle).

3.14 piastra(e) di precompressione: Piastra(e) girevole(i) che livella(no) i materiali e


chiude(ono) la parte superiore della camera di compattazione.

3.15 alloggiamento del pistone posteriore: Area retrostante la piastra di compressione nella

ZIO
quale si trovano le parti mobili idrauliche e meccaniche della piastra di compressione.

3.16 piastra di compressione: Piastra che si muove in senso orizzontale da un pistone


motorizzato che applica pressione al materiale da compattare.

3.17 camera compattatrice: Camera che riceve il materiale sciolto direttamente o dalla
tramoggia di alimentazione e nella quale la piastra di compressione si muove per
comprimere il materiale.
Nota La camera si estende dal punto nel quale la piastra di compressione è pienamente ritratta a quello nel quale
è pienamente estesa oppure, nel caso di presse compattatrici che compattano il materiale contro una porta
di scarico balle, dal punto nel quale la piastra di compressione è pienamente ritratta alla porta di scarico balle.

3.18 canale di convogliamento balle: Canale che si estende dal punto nel quale la piastra di
TA
compressione è pienamente estesa al punto nel quale le balle sono scaricate. Le balle
attraversano questo canale spostano dalla camera di compattazione sino alla porta di
scarico.
Nota La sezione trasversale in uscita del canale può ridursi progressivamente verso l'estremità di scarico per
generare la contropressione necessaria per formare le balle.

3.19 dispositivo di contropressione: Dispositivo posizionato all'estremità del canale di


convogliamento balle per regolarne la densità comprimendole, per esempio con l’utilizzo
di un pantografo o una piastra a pressione.
UL

3.20 attrezzatura di legatura balle: Attrezzatura per la legatura delle singole balle.

3.21 zona di guida del filo: Zona all'esterno della pressa compattatrice, nel quale i fili di
legatura delle balle sono alimentati da bobine e guidati nel meccanismo di legatura delle
balle.

3.22 porta di scarico balle: Porta attraverso la quale una balla completa è scaricata dalla
camera compattatrice.
Nota In alcune presse compattatrici, la piastra di compressione compatta i materiali direttamente contro la porta di
scarico balle all'estremità della camera compattatrice. La porta, quando è chiusa, è tenuta in posizione di
NS

chiusura da un meccanismo di bloccaggio/ritenzione.

3.23 stazione di comando: Luogo dal quale la pressa compattatrice è avviata o, arrestata o
controllata manualmente.

3.24 ciclo della piastra di compressione: Movimento completo avanti e indietro della piastra di
compressione.

3.25 avvio automatico dei cicli: Modalità operativa nella quale i cicli successivi della piastra di
compressione sono avviati da un dispositivo di rilevamento che rileva la presenza dei
materiali da compattare o da un ritardo.
CO

3.26 piattaforma di accesso: Piattaforma permanente che consente l'accesso in quota per il
funzionamento e l'alimentazione della pressa compattatrice (compresa la visualizzazione
dell'interno della tramoggia di alimentazione e/o della camera di compattazione), la ricerca
guasti o la manutenzione.
Nota Le piattaforme di accesso possono essere fissate alla pressa compattatrice, al pavimento o alla struttura
dell'edificio.

UNI EN 16252:2013 © UNI Pagina 7


NE
3.27 ricerca guasti: Correzione dei malfunzionamenti operativi (per esempio rimozione dei
blocchi nella tramoggia di alimentazione o sistemazione di un filo rotto).

3.28 postazione di lavoro: Posizione in prossimità della macchina destinata all’operatore.


Esempio:
La postazione di comando, la posizione di alimentazione, l'area di legatura balle, la
postazione per il comando di azionamento del sollevatore di cassonetti.

ZIO
3.29 ciclo di lavoro: Numero di movimenti della piastra di compressione e per il completamento
del processo di legatura con filo richiesti per produrre una balla.

4 ELENCO DEI PERICOLI SIGNIFICATIVI


Il prospetto 1 elenca i pericoli significativi presenti nelle presse compattatrici. Questo fa
riferimento incrociato ai punti della presente norma nei quali sono specificati i requisiti di
sicurezza e/o le misure di protezione corrispondenti richieste.
prospetto 1 Elenco dei pericoli significativi

Pericoli significativi Punti applicabili


4.1
4.1.1
TA
Pericoli di natura meccanica
Generalità 5.1.1
4.1.2 Area dell'attrezzatura di alimentazione 5.1.1, 5.1.2, 5.2, 5.5,
7.3
Schiacciamento e taglio dovuto alle parti mobili dei convogliatori quando si cammina
sui convogliatori.
Caduta nel pozzetto del convogliatore di carico.
Caduta mentre si cammina sui convogliatori.
Intrappolamento e schiacciamento nei punti di accesso tra la cinghia del
convogliatore e i tamburi di testa e di coda ma anche tra la cinghia del convogliatore
UL

e i rulli di tensionamento.
Intrappolamento e schiacciamento nel punto di trasferimento tra i convogliatori di
carico e di alimentazione.
Intrappolamento e schiacciamento tra le parti di trasmissione mobili dei convogliatori.
Schiacciamento provocato da materiale che cade dal convogliatore di alimentazione.
Urto, schiacciamento e taglio tra il meccanismo del sollevatore di cassonetti e le parti
fisse del sollevatore di cassonetti o della pressa compattatrice, oppure il
sollevamento da parte delle parti mobili del meccanismo del sollevatore di cassonetti.
Intrappolamento e schiacciamento tra le parti di trasmissione mobili del sollevatore di
cassonetti.
Schiacciamento provocato dal cassonetto che cade dal sollevatore di cassonetti
NS

mentre è in posizione sollevata.


Schiacciamento provocato da materiale in caduta dal cassonetto quando questo è in
posizione sollevata.
CO

UNI EN 16252:2013 © UNI Pagina 8


NE
prospetto 1 Elenco dei pericoli significativi (Continua)

Pericoli significativi Punti applicabili


4.1.3 Area della tramoggia di alimentazione 5.1.1, 5.1.3, 5.2, 5.5,
7.2.2, 7.2.8, 7.3.2
Possibilità di accesso o caduta nella tramoggia di alimentazione sino alla camera
compattatrice durante il caricamento oppure durante la ricerca guasti o la
manutenzione, seguita da schiacciamento o taglio da parte della piastra di

ZIO
compressione.
Schiacciamento e taglio tra il distributore o il perforatore e le parti fisse quando il
distributore o il perforatore è inserito nella tramoggia di alimentazione o ritratto da
essa.
Schiacciamento provocato da materiale lanciato in aria dal distributore o perforatore
rotante.
Urto, taglio, intrappolamento e schiacciamento da parte del distributore o del
perforatore in rotazione, inclusa la rotazione residua durante la ritrazione.
Urto e schiacciamento da parte della pre-piastra di compressione durante il normale
movimento motorizzato della piastra.
Se la tramoggia di alimentazione è dotata di una porta di accesso:
- schiacciamento, taglio o impatto da parte di parti mobili nella camera di
compattazione;
- urto causato dalla violenta apertura incontrollata della porta di accesso;

4.1.4
TA
- seppellimento sotto il materiale durante la rimozione di un blocco di intasamento.
Area della camera di compattazione 5.1.1, 5.1.4, 5.2,
7.2.2, 7.2.8, 7.3.2
Urto e schiacciamento da parte della piastra principale e della piastra di
pre-compressione causato dal movimento imprevisto (per esempio dovuto a
pressione o contropressione del materiale o a un guasto dei componenti elettrici o
idraulici).
Schiacciamento o taglio di tipo letale o grave da parte della piastra principale e di
pre-compressione dopo l'accesso alla camera compattatrice attraverso le aperture di
manutenzione e ispezione, le aperture per la ricerca guasti o le porte di scarico balle.
Urto alla testa quando si attraversa la porta e/o si interviene nell'area della camera
UL

compattatrice.
Urto causato da porte di accesso (ovvero da ripari mobili) e/o porte di scarico balle
della camera compattatrice che si aprono violentemente in modo incontrollato a
causa di un'elevata pressione interna.
Sulle presse compattatrici le cui camere compattatrici hanno una porta di scarico
azionata elettricamente, urto causato dalla porta in movimento e schiacciamento e
taglio da parte della porta e/o dei meccanismi di chiusura e bloccaggio della porta
mentre la stessa si apre e/o si chiude.
Schiacciamento e taglio da parte delle parti mobili per esempio quando si raggiunge
la parte sottostante della pressa compattatrice.
Seppellimento sotto il materiale durante la rimozione di un blocco.
NS

4.1.5 Zona di guida del filo 5.1. 5, 7.2. 5,


appendice B
Urto, caduta su un livello, inciampo e scivolamento su terreno sporco d'olio a causa
di fili di legatura balle che corrono tra le bobine installate all'esterno del telaio
macchina e della macchina.
Intrappolamento nella zona guida via filo.
Caduta dall’alto durante la sostituzione delle bobine e della guida dei fili.
CO

UNI EN 16252:2013 © UNI Pagina 9


NE
prospetto 1 Elenco dei pericoli significativi (Continua)

Pericoli significativi Punti applicabili


4.1.6 Canale balle e area di legatura con filo 5.1.1, 5.1.6, 5.2.1,
7.2.9, 7.3.2,
Urto e schiacciamento tra una balla e parti fisse dell'edificio nell'area di prelevamento
appendice B
delle balle mentre la balla è scaricata automaticamente.
Perforazione, schiacciamento o puntura da parte degli aghi o del gruppo di aghi del

ZIO
meccanismo di avvolgimento e infilatura del filo.
Impigliamento e troncamento da parte del meccanismo di torsione del filo rotante.
Lesioni da schiacciamento/taglio a parti del corpo all'interno dell'anello di filo mentre
è stretto attorno alla balla, nelle macchine dotate di un sistema di legatura con filo ad
anello.
Urto tra le parti fisse della pressa compattatrice e le parti di qualsiasi utensile
manuale fornito per la pulizia dei canali e incorsatura dei fili delle balle con
conseguenti lesioni alle mani e alle braccia nelle presse compattatrici nelle quali le
balle sono legate manualmente.
Urto agli occhi e alla faccia provocato dalle estremità dei fili delle balle durante
l’incorsatura nelle presse compattatrici nelle quali le balle sono legate manualmente.
Intrappolamento e schiacciamento dovuto al dispositivo di contropressione.
4.1.7 Alloggiamento del pistone posteriore 5.1.4

4.2
TA
Schiacciamento, taglio e intrappolamento tra parti fisse e mobili
Pericoli dovuti ai guasti del sistema di comando per l'avviamento imprevisto 5.2
4.3 Pericoli di natura elettrica 5.3
Elettrocuzione o bruciature dovute al contatto diretto o indiretto con parti sotto
tensione
4.4 Pericoli dovuti all'attrezzatura idraulica 5.1.4, 5.4
Pericoli dovuti al rilascio accidentale di liquidi sotto pressione dal sistema idraulico, in
particolare dalle tubazioni e dai loro raccordi.
Schiacciamento, taglio o intrappolamento causati da movimento di cilindri idraulici.
UL

Schiacciamento, taglio o intrappolamento dovuti a una perdita di potenza idraulica


che determina la caduta per gravità di qualsiasi pistone montato verticalmente.
4.5 Pericoli di scivolamento, di inciampo e di caduta 5.5
4.6 Pericoli generati dal rumore 5.6, 7.2.3
Perdita di udito, acufene, disturbi fisiologici, perdita di equilibrio o dello stato di Appendice A
vigilanza, stanchezza, incidenti dovuti a interferenza con i segnali acustici e le
comunicazioni verbali a causa del rumore, generato per esempio da:
- il sistema idraulico, in particolare durante il processo di compattazione;
- lo spostamento dell'attrezzatura di compattazione;
- il funzionamento del distributore o del perforatore;
- le attrezzature di alimentazione;
NS

- il meccanismo di legatura delle balle.


4.7 Pericoli dovuti a trascuratezza dei principi ergonomici nella progettazione 5.7, 7.2.5
della macchina
I disturbi muscolo-scheletrici derivati da piegamenti ripetuti, sollevamento ed
estensione degli arti quando si carica la tramoggia manualmente e, nel caso delle
presse compattatrici nelle quali le balle sono legate manualmente, quando si legano
le balle e quando si sostituiscono le bobine dei fili di legatura.
4.8 Pericoli dovuti a scarsa o inesistente organizzazione del lavoro, formazione o 7
istruzioni
CO

UNI EN 16252:2013 © UNI Pagina 10


NE
5 REQUISITI DI SICUREZZA E/O MISURE DI PROTEZIONE

5.1 Pericoli di natura meccanica

5.1.1 Generalità

5.1.1.1 Requisiti di base

ZIO
Le presse compattatrici orizzontali devono essere conformi ai requisiti di sicurezza e/o
alle misure di protezione del presente paragrafo. Inoltre, le macchine devono essere
progettate in conformità ai principi della EN ISO 12100:2010 per quanto concerne i
pericoli pertinenti ma non significativi, che non sono trattati dalla presente norma
(per esempio spigoli vivi).
È consigliabile che fabbricante e utente dialoghino tra loro in merito a installazione e
posizionamento della macchina (vedere appendice informativa B).
Le presse compattatrici orizzontali devono essere progettate in modo tale che sia
possibile installare specchi o telecamere a circuito chiuso in grado di fornire all'operatore
una buona visuale della tramoggia di alimentazione o della camera compattatrice.
Le presse compattatrici con tramogge di alimentazione chiuse sono esentate da questo
requisito.
TA
Le presse compattatrici orizzontali devono essere progettate e costruite in modo che il
rischio di blocchi di intasamento del materiale trattato siano ridotti al minimo.
Nota Esempi di misure per la riduzione del rischio di intasamento comprendono:
- convogliatori di alimentazione che operino a una velocità maggiore della velocità dei convogliatori
di carico dal quale ricevono il materiale;
- convogliatori di alimentazione a collo di cigno;
- sensori di rilevamento del livello che eseguano il monitoraggio dei processi di alimentazione
e compattazione;
- deflettori di diversione automatica e scivoli che deviano il materiale alimentato costantemente in un
UL

contenitore di attesa separato nell'eventualità di un accumulo di materiale in eccesso nella tramoggia di


alimentazione;
- dispositivi di livellamento del materiale che agiscano per limitare lo spessore dello strato di materiale
che si sposta nel convogliatore di alimentazione;
- tramogge di alimentazione con superfici interne lisce che non presentino sporgenze (sulle quali i
materiali possano appoggiarsi e creare ponti);
- tramogge di alimentazione che abbiano una sezione trasversale uniforme (invece di una sezione
trasversale decrescente) per la loro intera lunghezza;
- verifica che il volume interno della camera compattatrice e/o della tramoggia di alimentazione sia
NS

maggiore del volume del cassonetto delle presse compattatrici alimentate da sollevatori di cassonetti;
- dispositivo per verificare che il sollevatore di cassonetti non possa rovesciare il contenuto di un
cassonetto nella tramoggia di alimentazione sino a che la piastra di compressione non è
completamente ritratta sulle presse compattatrici alimentate da sollevatori di cassonetti nelle quali la
tramoggia di alimentazione non accetta l'intero volume del cassonetto.
Le presse compattatrici orizzontali devono essere costruite e realizzate in modo che se si
verificano blocchi di intasamento del materiale questi possano essere rimossi in modo
sicuro. Questo dovrebbe essere eseguito preferibilmente senza che sia necessario per
una persona accedere alle aree pericolose elencate nei punti 4.1.3 e 4.1.4, per esempio
per mezzo di un dispositivo motorizzato di rimozione dei blocchi o una procedura
meccanica di rimozione di blocchi per esempio uno scivolo di deviazione. Vedere anche i
CO

punti 7.2.7 e 7.2.8.

UNI EN 16252:2013 © UNI Pagina 11


NE
5.1.1.2 Protezioni
La progettazione della pressa compattatrice deve assicurare il più possibile che i punti di
schiacciamento, taglio, impatto, perforazione e intrappolamento siano eliminati. Dove
questi pericoli non siano eliminabili, si devono applicare mezzi di protezione usando uno
o una combinazione dei seguenti.
a) Ripari fissi in conformità alla EN 953:1997+A1:2009.
b) Ripari interbloccati mobili in conformità alla EN 953:1997+A1:2009 e alla

ZIO
EN 1088:1995+A2:2008. I ripari interbloccati devono essere progettati e posizionati
in modo che l'apertura di uno di essi arresti il movimento di tutte le parti pericolose
della macchina prima che una qualunque parte del corpo di una persona raggiunga
la zona di pericolo. Questo si può ottenere, per esempio come segue:
1) ripari mobili dotati di almeno un interruttore di posizione che agisce sul
dispositivo di commutazione principale del circuito di potenza (per esempio,
valvola, contattore) per mezzo del circuito di comando. Gli interruttori di
posizione devono avere contatti aperti positivi azionati meccanicamente e
devono conformarsi all'appendice K della EN 60947-5-1:2004 oppure devono
essere interruttori di prossimità in conformità alla EN 60947-5-3. Non appena il
riparo è aperto, l'interruttore di posizione deve essere azionato positivamente e
direttamente dal riparo e il segnale di comando del movimento pericoloso deve
essere interrotto positivamente;
TA
2) usando un dispositivo di interblocco a chiave prigioniera in conformità
all'appendice E della EN 1088:1995+A2:2008. Con un numero di chiavi
sufficiente a permettere la rimozione di ogni riparo del sistema. Vedere anche
appendice B.
c) Attrezzatura di protezione sensibile (SPE) in conformità alle norme pertinenti di
tipo B, per esempio la EN 1760-1:1997+A1:2009, la EN 61496-1, la CLC/TS 61496-2
e/o la CLC/TS 61496-3.
Le funzioni di sicurezza dei ripari scelti devono rispettare i livelli di prestazioni specificati
al punto 5.2.4.
UL

5.1.1.3 Distanze di sicurezza


Gli spazi minimi necessari per evitare lo schiacciamento devono essere conformi alla
EN 349:1993+A1:2008.
Il posizionamento delle attrezzature di protezione elettrosensibili deve essere conforme
alla EN ISO 13855:2010.
Qualsiasi apertura nei ripari fissi o mobili deve conformarsi ai prospetti 3, 4 e/o 7 della
EN ISO 13857:2008.

5.1.2 Area dell'attrezzatura di alimentazione


NS

5.1.2.1 Presse compattatrici orizzontali alimentate dai convogliatori


I sistemi convogliatori devono essere conformi alla EN 620:2002+A1:2010.
Per proteggere una persona che sta camminando, o è caduta, sul convogliatore, si
devono montare altri dispositivi di arresto di emergenza che agiscono in conformità al
punto 5.2.3. Questi devono essere azionati da cavi posizionati sopra e sulla lunghezza del
convogliatore di alimentazione. Questi devono essere in grado di essere azionati entro
2 m dall'inizio e dal punto di scarico del convogliatore e almeno 3 m tra questi punti.
CO

UNI EN 16252:2013 © UNI Pagina 12


NE
figura 2 Esempio di corda con configurazione a "V"

ZIO
figura 3 Esempio di corde con configurazione a traversa

TA
figura 4 Esempio di cavo di azionamento lungo le corde di configurazione laterali
UL

Se esiste un pericolo di caduta del materiale, sul convogliatore devono essere montati
ripari fissi sull'intera lunghezza ad eccezione che nel punto nel quale è prevista la
NS

fuoriuscita e la caduta del materiale sul pavimento. In questo punto si deve montare uno
scivolo verticale o una gabbia per dirigere in modo sicuro il materiale sul pavimento e per
impedire alle persone di camminare nella zona di sversamento.
Sulle presse compattatrici orizzontali che sono alimentate dai convogliatori, i bordi del
convogliatore devono essere dotati di parapetti in conformità alla EN ISO 14122-3:2001 o
di strutture protettive. Queste devono avere un'altezza minima di 1 100 mm misurata dal
piano di riferimento. Se la struttura protettiva o il parapetto è a meno di 1 100 mm dal
piano di riferimento si deve usare uno dei mezzi seguenti:
a) un dispositivo di protezione sensibile come definito al punto 3.28.5 della
EN ISO 12100:2010 (per esempio dispositivo di rilevamento personale o
trasponditore), che causa l'arresto della pressa compattatrice e dei convogliatori
CO

prima che una persona raggiunga la distanza di 2 m dal punto più alto del
convogliatore di alimentazione in conformità al PLr c (vedere punto 5.2.4);
b) un dispositivo di comando ad azione mantenuta per il sistema di convogliamento,
come definito al punto 3.28.3 della EN ISO 12100:2010, posizionato in modo tale da
offrire all'operatore una buona visibilità dell'area di pericolo in conformità al PLr c
(vedere punto 5.2.4).

UNI EN 16252:2013 © UNI Pagina 13


NE
Le posizioni dei bordi aperti e non protetti del pozzetto, che sono necessari per caricare il
materiale sul convogliatore, devono essere indicate con chiarezza, per esempio da:
c) marcatori sospesi dall’alto in linea con i bordi aperti;
d) corrimano orizzontali rigidi, ovvero parapetti senza traverse intermedie e zoccoli,
fissate a un'altezza adatta ai requisiti operativi (vedere figura 2, n. 1 della
EN ISO 14122-3:2001).

ZIO
5.1.2.2 Presse compattatrici orizzontali alimentate da sollevatori di cassonetti
Le persone devono essere protette dai pericoli che insorgono a causa del movimento dei
sollevatori di cassonetti. Tale risultato deve essere ottenuto in uno dei modi seguenti:
a) Sui sollevatori di cassonetti automatici, ovvero sui sollevatori di cassonetti che non
richiedono dispositivi di comando ad azione manutenuta per il proprio
funzionamento, l'accesso alle parti mobili deve essere impedito da una
combinazione di ripari fissi e da un riparo interbloccato mobile o da un'attrezzatura di
protezione sensibile (SPE) in conformità al PLr d (vedere punto 5.2.4) grazie ai quali
sia possibile caricare o scaricare il cassonetto dal sollevatore di cassonetti mentre
questo è fermo. Il riparo interbloccato e l'attrezzatura SPE devono essere in
conformità al punto 5.1.1.2 e il movimento del sollevatore di cassonetti deve essere
possibile soltanto se il riparo interbloccato è chiuso o se l'attrezzatura SPE è
ripristinata ed è stato dato un comando di avvio. Dove possibile, i ripari dovrebbero
TA
essere montati quanto più possibile vicini al sollevatore di cassonetti per impedire
che persone possano stazionare nell'area di spostamento del sollevatore di
cassonetti.
b) Sui sollevatori di cassonetti azionati manualmente, si dovrebbero applicare le
medesime misure protettive dei sollevatori automatici.
In alternativa alle misure di protezione di cui sopra, è accettabile azionare il sollevatore di
cassonetti se si rispettano le seguenti condizioni:
- È previsto un dispositivo di comando ad azione mantenuta o un dispositivo di
comando a due mani, in conformità al PLr c (vedere punto 5.2.4);
UL

- la postazione di comando è a distanza di sicurezza (come riferito nella norma


EN ISO 13857:2008 o EN ISO 13855:2010);
- è assicurata una buona visibilità delle zone di pericolo (ovvero meccanismo del
sollevatore di cassonetti, del contenitore sollevato e delle aree circostanti) dalla
postazione di azionamento del comando;
- la velocità periferica del dispositivo di sollevamento non è maggiore di 0,5 m/s
(misurata con il cassonetto più grande del quale è ammesso il sollevamento);
- durante l'intero spostamento il sollevatore di cassonetti emette un segnale ottico e/o
acustico.
NS

L'accesso alle zone di pericolo nelle quali l'operatore non ha una buona visibilità deve
essere impedito da ripari fissi o interbloccati come specificato al punto 5.1.1.2 e in
conformità al PLr d (vedere punto 5.2.4).
Quando si usano misure di protezione alternative queste dovrebbero essere
correttamente concordate tra l'utilizzatore e il fabbricante (vedere appendice B).

5.1.3 Area della tramoggia di alimentazione

5.1.3.1 Presse compattatrici orizzontali alimentate dai convogliatori


Se sulla tramoggia di alimentazione e sul punto di scarico del convogliatore di
CO

alimentazione delle presse compattatrici orizzontali si effettua la manutenzione o la


ricerca guasti, deve essere prevista una piattaforma di accesso in conformità al
punto 6.3.5.6 della EN ISO 12100:2010. Se la manutenzione o la ricerca guasti possono
essere effettuate dal livello del suolo, la piattaforma di accesso non è necessaria.

UNI EN 16252:2013 © UNI Pagina 14


NE
Le seguenti misure devono essere implementate per impedire alle persone di cadere
nella tramoggia di alimentazione e per impedire lo svolgimento di operazioni di ricerca
guasti dalla piattaforma di accesso mentre la macchina è in moto:
- I bordi dell'apertura della tramoggia di alimentazione e le parti superiori delle pareti
laterali del convogliatore devono essere ad almeno 1 100 mm sopra la piattaforma di
accesso. Se ci sono potenziali appigli che possono prevedibilmente permettere
l’accesso all'apertura della tramoggia o alla sommità del convogliatore, questa

ZIO
distanza deve essere misurata dal più alto di questi appigli.
- Le superfici esterne della tramoggia di alimentazione e le pareti laterali del
convogliatore devono essere lisce e prive di potenziali appigli che possano aiutare
una persona a raggiungere il bordo della tramoggia o a entrare nel convogliatore di
alimentazione.
- Si devono fornire mezzi di protezione in conformità al punto 5.1.1.2 e al PLr d
categoria 3 (vedere punto 5.2.4) per impedire l'accesso alla tramoggia di
alimentazione e per evitare che le persone possano essere colpite dal materiale
sollevato dal distributore o dal perforatore. I mezzi di protezione devono essere
progettati in modo che non sia possibile eseguire nessun intervento (per esempio la
rimozione dei blocchi) nella tramoggia di alimentazione quando la macchina è in
funzione.
Deve essere impedito ogni accesso al distributore o al perforatore mentre è in rotazione
TA
nella tramoggia di alimentazione, in conformità al PLr d categoria 3 (vedere punto 5.2.4).
L'inserimento e la ritrazione del distributore o del perforatore devono essere possibili solo
mentre tale dispositivo è fermo. Il pericolo di schiacciamento deve essere minimizzato
(per esempio per mezzo di un dispositivo di comando per spostamenti limitati o di un
dispositivo di comando ad azione mantenuta in conformità al PLr c). Vedere inoltre
punto 5.1.1.2 e 5.2.4.

5.1.3.2 Presse compattatrici orizzontali alimentate da gru, carrelli sollevatori, impianti mobili o sollevatori di
cassonetti
Sulle presse compattatrici orizzontali progettate per essere alimentate da gru, carrelli
UL

sollevatori, piattaforme mobili o, sollevatori di cassonetti, la tramoggia di alimentazione


deve estendersi a un'altezza di almeno 1 400 mm sopra il punto più alto nel quale una
persona possa essere presente (per esempio la parte più alta della camera compattatrice
o un appiglio fornito da una costola di rinforzo o da altri accessori sporgenti). Inoltre,
"l'accesso a distanza" attraverso l'apertura della tramoggia di alimentazione alla piastra di
compressione o ad altre parti mobili pericolose deve essere in conformità al prospetto 2
della EN ISO 13857:2008.
Per le presse compattatrici orizzontali sprovviste di tramoggia, si deve fornire un
coperchio interbloccato richiudibile. Il coperchio deve coprire l'intera apertura di
alimentazione e deve agire come un riparo interbloccato in conformità al punto 5.1.1.2 e
NS

al PLr d categoria 3 (vedere punto 5.2.4).

5.1.3.3 Prese compattatrici orizzontali alimentate manualmente


Sulle presse compattatrici orizzontali alimentate manualmente, l'accesso alla piastra
mobile di compressione o ad altre parti mobili pericolose nella camera compattatrice e la
conseguente possibilità di raggiungere o cadere attraverso l'apertura di alimentazione
deve essere impedito da ripari fissi o da ripari mobili interbloccati o da dispositivi di
protezione sensibili (SPE) in conformità al punto 5.1.1.2. Ripari interbloccati e SPE
devono essere in conformità al PLr d categoria 3 (vedere punto 5.2.4). L'apertura dei ripari
mobili o l'interruzione dell'SPE deve arrestare i movimenti pericolosi della piastra di
compressione e di altre parti pericolose sino a che il riparo sia stato nuovamente chiuso
CO

o SPE sia stata ripristinata e i movimenti siano stati riavviati mediante l’azionamento
volontario di un attuatore della postazione di comando.

UNI EN 16252:2013 © UNI Pagina 15


NE
a) Se ciascun ciclo della piastra di compressione è avviato da un'azione volontaria
dell'operatore:
1) i ripari devono essere installati in conformità ai prospetti 2, 3 e/o 4, della
EN ISO 13857:20081),
2) dalla posizione del dispositivo di comando della piastra di compressione,
l'operatore deve avere una buona visuale delle zone di pericolo.
b) Dove la pressa compattatrice è comandata mediante l'avvio automatico dei cicli.

ZIO
Dove si utilizzano ripari questi devono essere progettati in conformità ai prospetti 2, 3 e/o
4 della EN ISO 13857:20081). Tuttavia, del prospetto 2 non sono accettabili altezze delle
strutture protettive minori di 1 200 mm. Le strutture protettive con un'altezza compresa tra
1 200 mm e 1 400 mm possono essere ammesse se sono associate con misure di
protezione complementari che scoraggino le persone a scalarle. Tali misure
complementari possono includere:
1) un bordo o una barra sensibili in conformità alla EN 1760-2, la cui attuazione dei
quali deve arrestare tutti i movimenti pericolosi; oppure
2) uno scivolo per l'introduzione dei materiali nella pressa compattatrice che scoraggi le
persone dall'accedere all'area pericolosa (vedere per esempio figura 5); oppure
3) una progettazione che permetta l’accesso sicuro e facile alle diverse parti della
pressa compattatrice per mezzo di parte/parti interbloccata(e) (per esempio scala,

figura 5
porta, riparo).
TA
Apertura dello scivolo per l'introduzione dei materiali
UL
NS

Qualsiasi misura di protezione complementare si sia scelta, si applicano i seguenti


CO

requisiti aggiuntivi:
- dalla posizione dell'attuatore manuale usato per avviare o riavviare la macchina,
l'operatore deve avere una buona visibilità dell'apertura di alimentazione usando per
esempio specchi; e

1) L'altezza della struttura di protezione è calcolata dal punto più alto nel quale una persona può stare in piedi (per esempio
alla sommità della camera compattatrice o su un appiglio fornito da una costola di rinforzo o da altri accessori sporgenti).

UNI EN 16252:2013 © UNI Pagina 16


NE
- i pittogrammi devono ricordare agli operatori il tipo di pericolo dovuto a presse
compattatrici azionate automaticamente (vedere punto 7.3.2); e
- se non si ha un ciclo nell’arco di un tempo concordato dal fabbricante e
dall'utilizzatore, il circuito di comando deve arrestare la macchina e il suo
riavviamento deve essere possibile soltanto attuando il comando di avvio.
La modalità attiva deve essere indicata sulla macchina da un allarme visivo e/o
acustico (per esempio da una lampadina).

ZIO
5.1.3.4 Tramogge di alimentazione dotate di una porta di accesso
I ripari mobili che coprono le aperture di accesso della tramoggia di alimentazione devono
essere interbloccati in conformità al punto 5.1.1.2 e al PLr d categoria 3 (vedere
punto 5.2.4).
Nel caso di tramogge di alimentazione aventi una dimensione in sezione trasversale
maggiore di 600 mm, i ripari mobili che coprono le aperture di accesso, esclusa
quella di alimentazione, devono assicurare che l'accesso sia possibile soltanto con la
pressa compattatrice isolata dall'alimentazione di potenza (per esempio da un
dispositivo di interblocco a chiave prigioniera in conformità all'appendice E della
EN 1088:1995+A2:2008), impedendo che una terza persona, possa chiudere il riparo
mobile e ri-avviare la macchina.
Le lesioni da impatto causate dalle porte di accesso alla tramoggia di alimentazione
TA
(ovvero i ripari mobili) che possono aprirsi violentemente e in modo incontrollato devono
essere impedite , per esempio, da un meccanismo di apertura in due tempi.
Per i rischi di seppellimento sotto il materiale durante la rimozione di un blocco, vedere
punto 7.3.2.

5.1.4 Area della camera compattatrice


I ripari mobili che impediscono l'accesso alla camera di compattatrice devono essere
interbloccati in conformità al punto 5.1.1.2 e al PLr d categoria 3 (vedere punto 5.2.4).
I ripari mobili che impediscono l'accesso all'alloggiamento del pistone posteriore devono
UL

essere ripari interbloccati in conformità al punto 5.1.1.2 e al PLr c (vedere punto 5.2.4).
Nel caso di camere di compattazione aventi una dimensione in sezione trasversale
maggiore di 600 mm, i ripari mobili che coprono le aperture di accesso, esclusa quella di
alimentazione e la porta di scarico delle balle, devono assicurare che l'accesso sia
possibile soltanto quando la pressa compattatrice è isolata dall'alimentazione di potenza
(per esempio da un dispositivo di interblocco a chiave prigioniera in conformità
all'appendice E della EN 1088:1995+A2:2008) impedendo che una terza persona possa
chiudere il riparo mobile e riavviare la macchina.
Quando i ripari sono aperti, si deve impedire il movimento imprevisto delle piastre
principali e di precompressione.
NS

Le lesioni da impatto causate dalle porte di accesso alla camera di compattazione (ovvero
i ripari mobili) o alle porte di scarico delle balle che si possono aprirsi violentemente e in
modo incontrollato a causa dell'elevata pressione interna devono essere impedite, per
esempio, da un meccanismo di apertura in due tempi.
Sulle presse compattatrici con una porta di scarico delle balle azionata elettricamente
dove l'accesso alla porta mobile non è impedito, si devono applicare i requisiti seguenti :
- La velocità di apertura e di chiusura del limite esterno della porta deve essere ≤ di
0,15 m/s.
- L'apertura e la chiusura della porta devono essere ottenute mediante un dispositivo di
comando ad azione manutenuta. Gli attuatori di tale dispositivo si devono trovare in
CO

una posizione che impedisca a tutte le parti del corpo dell'operatore di raggiungere la
porta in movimento o il suo meccanismo di chiusura e ritenzione e dalla quale si abbia
una buona visibilità del movimento di apertura e chiusura della porta.
L'accesso alle parti mobili, per esempio agli aghi di incorsatura del filo, sotto la pressa
deve essere impedito da ripari interbloccati come specificato al punto 5.1.1.2 e in
conformità al PLr c (vedere punto 5.2.4).

UNI EN 16252:2013 © UNI Pagina 17


NE
Per i rischi di seppellimento sotto il materiale durante la rimozione di un blocco, vedere
punto 7.3.2.

5.1.5 Zona di guida del filo


I supporti delle bobine e i dispositivi di guida del filo devono essere progettati
ergonomicamente per ridurre i rischi dovuti al lavoro manuale e in quota e da
scivolamenti, inciampi e cadute quando si sostituiscono le bobine e si incorsano i fili

ZIO
(vedere anche punto 7.2.5 e appendice B).
Si deve impedire che le persone possano raggiungere anche allungandosi, i punti di
intrappolamento accessibili della zona di guida del filo utilizzando almeno un dispositivo di
impedimento come prescritto dal punto 3.29 della EN ISO 12100:2010.

5.1.6 Canale balle e area di legatura con filo


L'accesso al meccanismo di legatura automatica con filo nell'area degli aghi e dei ganci di
torsione del filo deve essere impedito da mezzi di protezione come specificato al
punto 5.1.1.2 e in conformità al PLr d (vedere punto 5.2.4). Gli stessi requisiti si applicano
ad altri sistemi di legatura automatica (per esempio i sistemi di legatura senza aghi).
Quando i ripari sono aperti o L’SPE è interrotto, si deve impedire il movimento accidentale
degli aghi e del meccanismo di torsione.
TA
Per i pericoli di intrappolamento e schiacciamento provocati dai dispositivi di
contropressione vedere punto 7.3.2.
Sulle presse compattatrici nelle quali le balle sono legate manualmente, dove si
forniscono utensili manuali per la pulizia/verifica dei canali dei fili delle balle, l'incorsatura
dei fili attorno alle balle e la torsione delle estremità dei fili delle balle, gli utensili forniti
devono essere progettati ergonomicamente.
Sulle presse compattatrici nelle quali le balle sono legate manualmente, si devono fornire
una barra di ritenzione o una piastra fisse, ganci oppure occhielli per controllare estremità
libere del filo e impedire che possano raggiungere occhi o faccia dell'operatore che sta
infilando il filo attorno alla balla.
UL

5.2 Pericoli dovuti ai guasti del sistema di comando o all'avviamento imprevisto

5.2.1 Dispositivi di comando


La postazione di comando deve offrire una buona visuale all’operatore della pressa
compattatrice, specialmente del convogliatore di alimentazione o del sollevatore di
cassonetti e dell'apertura della tramoggia di alimentazione. Buona visuale può essere
ottenuta con o senza ausili per favorire tale visibilità.
Le presse compattatrici orizzontali non devono essere avviate per mezzo di dispositivi di
comando mobili/remoti, a meno che l'avvio per mezzo di tali dispositivi non sia possibile
NS

solo da una posizione sicura predefinita e non mobile. Comunque vedere punto 5.2.3.
I sistemi di comando remoti devono essere in conformità al punto 9.2.7 della
EN 60204-1:2006.
I dispositivi di comando devono essere progettati in modo tale da impedire l'azionamento
accidentale della pressa. I dispositivi di comando per la modalità manuale di
funzionamento (per esempio per il movimento limitato a impulsi o l'inversione) devono
essere del tipo ad azione mantenuta. Su tutti i dispositivi di comando la funzione, lo stato
di commutazione e il significato della commutazione devono essere chiaramente indicati,
preferibilmente mediante pittogrammi o, in alternativa, nella lingua dell'operatore.
Se per certi lavori di manutenzione (per esempio la lubrificazione dei rulli della piastra di
CO

compressione), è necessario spostare la piastra di compressione in posizioni intermedie


definite, questi spostamenti dovrebbero essere effettuati automaticamente. In alternativa,
queste posizioni devono essere chiaramente contrassegnate e il movimento della piastra
di compressione per raggiungere queste posizioni intermedie deve essere possibile solo
con i ripari chiusi. Vedere anche punto 7.2.4.
Vedere anche i punti 6.2.11.9 e 6.2.11.10 della EN ISO 12100:2010.

UNI EN 16252:2013 © UNI Pagina 18


NE
5.2.2 Prevenzione di operazioni non autorizzate
Deve essere possibile proteggere la pressa compattatrice, per esempio per mezzo di un
interruttore a chiave, da azionamenti non autorizzati. La chiave può essere meccanica o
elettronica. Questa deve essere removibile, ma solo quando l'interruttore è in posizione
OFF. L'interruttore in posizione OFF deve impedire tutti i movimenti della pressa
compattatrice, incluso quello del convogliatore di alimentazione.

5.2.3 Arresto d'emergenza

ZIO
I dispositivi di arresto di emergenza si devono conformare alla EN ISO 13850:2008,
categoria di arresto 0 o 1, a seconda di quale fornisce il tempo di arresto più breve.
L'azionamento di un attuatore di arresto d'emergenza deve arrestare l'intera pressa
compattatrice, inclusi i convogliatori di caricamento e di alimentazione e il sollevatore di
cassonetti, senza creare altri rischi. Gli attuatori di arresto di emergenza devono essere
posizionati in punti facilmente accessibili che comprendono almeno le posizioni seguenti:
- in ogni postazione di comando;
- su entrambi i lati, all'inizio del convogliatore di alimentazione;
- nel punto di scarico del convogliatore di alimentazione e su entrambi i lati del
convogliatore di alimentazione se i due lati sono accessibili;
- accanto alla camera compattatrice;
-
-
TA
su entrambi i lati dell'estremità di scarico del canale balle;
sulle presse compattatrici alimentate manualmente nella posizione di alimentazione;
- in caso di tramogge di alimentazione a cielo aperto, una corda di emergenza copre
tre lati della tramoggia.
Attuatori di arresto di emergenza devono essere posizionati lungo i convogliatori in modo
che una persona non debba spostarsi per più di 10 m da qualsiasi punto lungo il
convogliatore per raggiungere un attuatore. Vedere anche punto 5.1.2.1.
Dopo l'attivazione di un arresto di emergenza, il ripristino del sistema di arresto di
emergenza deve essere effettuato solo della postazione di comando principale.
UL

5.2.4 Livelli di prestazioni richiesti dal PLr secondo la EN ISO 13849-1


I livelli di prestazioni richiesti dal PLr per le parti correlate alla sicurezza del sistema di
comando in ciascuna area della pressa compattatrice deve essere come segue:
a) presse compattatrici orizzontali alimentate da convogliatori:
1) attrezzatura di protezione sensibile per rilevare le persone cadute sui
convogliatori: PLr c,
2) dispositivo di comando ad azione mantenuta: PLr c;
b) presse compattatrici orizzontali alimentate da sollevatori di cassonetti:
1) ripari interbloccati mobili per il sollevatore di cassonetti; PLr d,
NS

2) atrezzatura di protezione sensibile: PLr d,


3) dispositivi di comando ad azione manutenuta o a due mani: PLr c;
c) area della tramoggia di alimentazione:
1) ripari interbloccati mobili che coprono le aperture di accesso alla tramoggia di
alimentazione: PLr d categoria 3,
2) accesso al distributore o perforatore di rotazione: PLr d categoria 3,
3) inserimento e ritrazione del distributore o perforatore: PLr c;
d) area della camera compattatrice:
- coperchio interbloccato per le macchine alimentate da gru, carrelli sollevatori e
CO

impianti mobili: PLr d categoria 3,


1) accesso alla camera compattatrice: PLr d categoria 3,
2) accesso alle parti mobili sotto la pressa compattatrice: PLr c,
3) accesso al(i) pistone(i) dietro la piastra di compressione: PLr c;
e) area di legatura con filo:
1) legatura automatica nell'area degli aghi e dei ganci di torsione: PLr d.

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NE
5.3 Pericoli di natura elettrica
Le attrezzature elettriche devono essere in conformità alla EN 60204-1:2006.
I gradi minimi di protezione devono essere come segue:
- IP 54 come specificato nella EN 60529:1991;
- IK 8 come specificato nella EN 62262:2002.
Quando si montano componenti elettrici ed elettronici, il fabbricante della macchina si

ZIO
deve conformare alle informazioni per l'uso indicate dal fabbricante dei componenti.

5.4 Pericoli dovuti all'attrezzatura idraulica


Le attrezzature idrauliche devono essere conformi alla EN ISO 4413:2010.

5.5 Scivolamenti, inciampi e cadute


Le parti della pressa compattatrice nelle quali non è possibile fare manutenzione dal
livello del pavimento devono essere fornite di mezzi di accesso in conformità alle parti
da 1 a 4 della EN ISO 14122.

5.6 Pericoli generati dal rumore

5.6.1
TA
Riduzione del rumore alla fonte mediante progettazione
Le presse compattatrici orizzontali devono essere progettate e costruite in modo che i
rischi risultanti dall'emissione di rumore siano ridotti al minimo. Questo deve tenere conto
del progresso tecnico e della disponibilità di mezzi per la riduzione del rumore,
particolarmente alla fonte. Una guida utile è fornita nella EN ISO 11688-1:2009.
Nota La EN ISO 11688-2 fornisce utili informazioni sui meccanismi di generazione del rumore nel macchinario.
Esempi per ridurre il rumore alla sorgente sono:
- scelta di componenti delle macchine a bassa emissione di rumore, per esempio
motori, sistemi di trasmissione, pompe;
UL

- utilizzo di materiale di smorzamento del rumore e/o delle vibrazioni;


- sistemi idraulici progettati per impedire livelli di rumore eccessivi;
- corretto montaggio e regolazione delle parti della macchina per impedire la
vibrazione di elementi rispetto ad altre parti della macchina, con una conseguente
generazione di rumore dovuto alla struttura;
- progetto che consente un'adeguata manutenzione per esempio lubrificazione,
regolazioni e pulizia.

5.6.2 Riduzione del rumore mediante misure di protezione


NS

Le misure di protezione che possono essere prese in fase di progettazione per ridurre le
emissioni sonore comprendono:
- installazione di alloggiamenti insonorizzati attorno alle parti della macchina;
- schermatura delle parti della macchina che generano elevati livelli di rumore;
- silenziatori di sfiato per gli impianti pneumatici;
- progettazione che prevede un’adeguata manutenzione per esempio lubrificazione,
regolazioni e pulizia.

5.6.3 Informazioni connesse a pericoli generati dal rumore


CO

Vedere punto 7.2.3 e l’appendice A.

5.7 Pericoli dovuti al mancato rispetto dei principi ergonomici nella progettazione della
macchina
La macchina deve essere progettata in conformità al punto 6.2.8 della
EN ISO 12100:2010.

UNI EN 16252:2013 © UNI Pagina 20


NE
6 VERIFICA DEI REQUISITI DI SICUREZZA E/O DELLE MISURE DI PROTEZIONE
La conformità ai requisiti di sicurezza e/o alle misure di protezione deve essere verificata
come specificato nel prospetto 2.
La misura del rumore deve essere eseguita in conformità all'appendice A.
Una verifica funzionale comprende una prova di funzionamento ed efficienza dei
dispositivi di protezione usando:

ZIO
- le specifiche contenute nelle informazioni per l'uso;
- i documenti di progettazione e gli schemi elettrici pertinenti alla sicurezza;
- i requisiti indicati al punto 5 e nelle norme applicabili alle quali si fa riferimento.
prospetto 2 Verifica dei requisiti di sicurezza e/o delle misure di protezione

Punto Ispezione visiva Prova di funzionamento Misura Calcolo


5.1.1.1 x x
Requisiti di base
5.1.1.2 x x
Protezioni
5.1.1.3 x x
Distanze di sicurezza
5.1.2
TA
Area dell'attrezzatura di alimentazione
x x x

5.1.3 x x x
Area della tramoggia di alimentazione
5.1.4 x x x
Area della camera compattatrice
5.1.5 x x
Zona di guida del filo
5.1.6 x x
UL

Canale di convogliamento balle e area


di legatura con filo
5.2.1 x x
Dispositivi di comando
5.2.2 x x
Prevenzione di operazioni non
autorizzate
5.2.3 x x x
Arresto d'emergenza
5.2.4 x
NS

Livello di prestazioni richiesto dal PLr


5.3 x x x
Pericoli di natura elettrica
5.4 x x x
Pericoli dovuti all'attrezzatura idraulica
5.5 x x
Scivolamenti, inciampi e cadute
5.6 x x
Pericoli generati dal rumore
5.7 x x
CO

Pericoli generati dalla non


applicazione dei principi ergonomici

UNI EN 16252:2013 © UNI Pagina 21


NE
7 INFORMAZIONI PER L'USO

7.1 Informazioni generali


Ogni pressa compattatrice deve essere accompagnata da un manuale che fornisca
istruzioni generali per l’uso (vedere punto 6.4.5 della EN ISO 12100:2010).

7.2 Informazioni per un funzionamento in sicurezza

ZIO
7.2.1 Generalità
Il manuale di istruzioni, integrato dalla documentazione tecnica e della segnaletica affisse
sulla macchina, deve contenere tutte le informazioni necessarie al funzionamento in
sicurezza della macchina.

7.2.2 Riepilogo delle istruzioni per il funzionamento


Una segnaletica contenente le informazioni più importanti richieste per il funzionamento
in sicurezza della pressa compattatrice, come specificato nel manuale di istruzioni, deve
essere affissa alla macchina nella postazione di comando. La segnaletica deve includere
almeno le seguenti istruzioni e informazioni:
- Seguire le istruzioni operative dettagliate per questa macchina.
-
TA
Se è in dotazione un dispositivo di rilevamento della presenza di persone, solo il
personale che indossa questi dispositivi può entrare o rimanere nell'area della pressa.
- Non entrare nel convogliatore di carico o di alimentazione mentre sono in funzione.
- La rimozione delle protezioni fisse o l'apertura delle porte di accesso (ovvero dei
ripari mobili) può essere eseguita soltanto da una persona autorizzata e solo quando
la macchina è stata arrestata in modo sicuro.
- Solo le persone pienamente addestrate e autorizzate possono azionare la pressa
compattatrice.
- Il funzionamento di tutti i dispositivi di sicurezza deve essere verificato a intervalli
UL

regolari, come specificato dal fabbricante della macchina. Dove una verifica rivela il
malfunzionamento di un dispositivo di sicurezza, oppure dove ci sono ovvie carenze
che compromettono la sicurezza, la pressa compattatrice deve essere messa fuori
servizio immediatamente e non deve essere azionata sino a che le disfunzioni sono
state riparate. Anche la macchina deve essere messa fuori servizio immediatamente
se si riscontra la presenza di guasti che influiscono sulla sicurezza durante il
funzionamento. Tutti i guasti devono essere segnalati immediatamente.
- I dispositivi di protezione non devono essere disattivati o utilizzati in modo improprio.
- Si devono indossare adeguati dispositivi di protezione individuale.
- Quando non è in uso, la pressa compattatrice deve essere protetta dall'azionamento
NS

non autorizzato.

7.2.3 Informazioni sul rumore


Il manuale di istruzioni e la documentazione tecnica che descrivono la pressa
compattatrice orizzontale devono:
- fornire i valori dichiarati di emissione sonora della macchina in conformità al
punto A.7 e al punto A.2.2 della EN ISO 4871:2009, come valori di emissione sonora
dissociati;
- fare riferimento alla procedura per prove di rumorosità specificata nell’appendice A
sulla quale si basa la determinazione dei valori di emissione sonora della macchina
CO

e specificare quali norme di misurazione del rumore di base sono state utilizzate;
- contenere informazioni su modalità di installazione ottimali per minimizzare
l'emissione sonora;
- informare l'utente che deve valutare il pericolo dovuto al rumore che insorge dalla
compattazione di diversi materiali e seguire i regolamenti nazionali per ridurre il
rischio di subire danni a causa del rumore.

UNI EN 16252:2013 © UNI Pagina 22


NE
7.2.4 Istruzioni per la messa in servizio e la manutenzione
Il fabbricante deve fornire le istruzioni per la regolazione e la manutenzione sicure della
pressa compattatrice. Queste istruzioni devono contenere almeno le informazioni
seguenti:
- Prima di eseguire il lavoro di manutenzione, assicurarsi che l'interruttore principale
(interruttore di isolamento dell'alimentazione di rete) o altri interruttori di
alimentazione separati siano disinseriti, e rimangano in tale stato, bloccandoli in

ZIO
posizione OFF con un lucchetto personale o dispositivo equivalente.
- Svolgere la manutenzione programmata e l'assistenza periodica in conformità con le
istruzioni di manutenzione del fabbricante.
- Assicurarsi che manutenzione e servizio siano eseguiti da persone competenti che
abbiano piena familiarità con la pressa compattatrice e i dispositivi ad essa associati.
- Assicurarsi che i componenti aventi una durata operativa limitata (per esempio i
componenti con limiti di affaticamento quali le tubazioni) siano controllati per
verificarne usura e condizioni di esercizio a intervalli predeterminati.
- Assicurarsi che deficienze o danni che compromettono la sicurezza siano riparati
immediatamente o segnalati per consentirne la riparazione. Arrestare
immediatamente la pressa compattatrice se si riscontra un evidente pericolo per gli
operatori o la macchina e assicurare che non sia riavviata sino a che il difetto non sia

-
TA
stato riparato.
Eseguire il lavoro di manutenzione dalle postazioni di lavoro definite a tale scopo.
Il fabbricante deve fornire un'indicazione della modalità con cui la piastra di compressione
può raggiungere la posizione di lubrificazione.

7.2.5 Istruzioni per la sostituzione delle bobine


Il fabbricante deve fornire istruzioni su un metodo operativo per la sostituzione sicura delle
bobine compresa l'esigenza di adeguati dispositivi di sollevamento, metodi per il lavoro in
quota e misure di sicurezza per evitare pericoli di taglio con la banda metallica.
UL

7.2.6 Elenco delle parti di ricambio


Il fabbricante deve fornire un elenco di parti di ricambio che possono usurarsi e se
possibile indicare il massimo limite di usura e la durata.

7.2.7 Prevenzione dei guasti e risoluzione dei guasti


Il fabbricante deve fornire all'utente un elenco dei guasti prevedibili per la pressa
compattatrice e i dispositivi ad essa associati, assieme a informazioni in merito alle
misure da prendere per impedire e per risolvere i guasti come specificato ai punti 7.2.8 e
7.2.9.
NS

Il fabbricante deve informare l'utilizzatore che la prevenzione dei guasti e la loro


risoluzione va eseguita soltanto mentre la macchina è arrestata in sicurezza.
Il fabbricante deve informare l’utilizzatore che camminare sul convogliatore o accedere ad
esso è possibile solo quando la pressa compattatrice è arrestata e isolata dalla sua
alimentazione.

7.2.8 Informazioni per impedire la formazione di blocchi nella tramoggia di alimentazione e per
favorirne la rimozione
Il fabbricante deve fornire informazioni per impedire i blocchi da intasamento, per
esempio:
CO

- assicurarsi che il tipo e la quantità dei materiali da trattare siano adatti alla capacità
della pressa compattatrice in conformità alle specifiche del fabbricante;
- pretrattare i materiali prima di alimentare la pressa compattatrice (preordinando i
materiali per rimuovere elementi che possano causare blocchi, rompendo i materiali
mediante un frantumatore ecc.);

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NE
- selezionare per il convogliatore di alimentazione una velocità maggiore di quella del
convogliatore di caricamento per assicurare che il materiale sia distribuito sul
convogliatore di alimentazione in uno strato sottile e uniforme;
- utilizzare dispositivi di livellamento del materiale (per esempio rulli stenditori
orizzontali) che agiscono per limitare lo spessore dello strato di materiale che si
sposta sul convogliatore di alimentazione;
- rompere tutte le balle malformate o legate in modo errato prima di rimetterle nella

ZIO
macchina.
Il fabbricante deve fornire informazioni per la ricerca guasti inclusa la rimozione dei
blocchi, per esempio:
- utilizzare il dispositivo di rimozione dei blocchi se in dotazione;
- utilizzare ausili meccanici quali aste, ganci e pinze.

7.2.9 Informazioni per impedire guasti e per la ricerca guasti sull'attrezzatura di legatura delle balle
(per esempio nell'eventualità della rottura del filo)
Il fabbricante deve fornire informazioni per prevenire i guasti, per esempio:
- assicurare che la qualità e il diametro del filo siano in conformità alle specifiche del
fabbricante della pressa compattatrice;
-
-
TA
utilizzare filo per balle non corroso e preoliato;
eseguire la manutenzione in conformità alle specifiche del fabbricante;
- assicurare che le parti mobili non abbiano ostacolati i loro movimentii;
- assicurare che aghi e ganci di torsione siano mantenuti nell'allineamento corretto;
- sostituire i cuscinetti usurati e ritendere gli elementi di trasmissione se sono allentati;
- controllare il movimento regolare delle guide del filo e lubrificare i rulli di deflessione
e guida.
Il fabbricante deve fornire informazioni per la ricerca guasti, per esempio:
UL

- rimuovere gli oggetti estranei dal canale di convogliamento balle di fronte alla piastra
di compressione;
- rimuovere oggetti estranei dai ganci di torsione.

7.2.10 Informazioni sugli esami periodici e sugli esami successivi a riparazioni e modifiche
Il fabbricante deve fornire informazioni che descrivono nel dettaglio le verifiche periodiche
ed altri esami di sicurezza richiesti e specifichino le registrazioni da conservare.
a) Verifiche periodiche
Una verifica periodica deve essere eseguito da parte di una persona autorizzata e
competente in conformità ai regolamenti nazionali. Il fabbricante deve indicare quale sia la
NS

periodicità appropriata per le verifiche secondo le condizioni operative e almeno ogni


12 mesi.
La verifica periodica è un'ispezione visiva e funzionale che comprende un esame dello
stato dei componenti e dei dispositivi della pressa compattatrice per confermare che tutti
i dispositivi di sicurezza siano presenti, in buono stato e in condizioni di funzionare
efficacemente.
La verifica prevede almeno quanto segue:
- un controllo visivo e funzionale di tutti i dispositivi di sicurezza e i sistemi che
comprendono i dispositivi di comando;
CO

- un controllo visivo e funzionale di tutti gli interruttori di arresto di emergenza, le funi


di sicurezza e gli interruttori di sicurezza;
- un controllo dei rulli di guida del filo, per verificare il movimento regolare e
l'allentamento dei cuscinetti;
- un controllo dei ganci di torsione e degli aghi, per verificarne gioco e usura;

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NE
- un controllo dell'allentamento e dell'usura delle parti mobili di trasmissione quali per
esempio catene di azionamento e nastri;
- un controllo delle perdite sulle linee idrauliche, le valvole e i cilindri;
- un controllo delle tubazioni per individuare eventuali danni;
- un controllo dei giochi tra la piastra di compressione e le pareti laterali e il fondo della
camera compattatrice;

ZIO
- una verifica del gioco tra la lama mobile fissata alla sommità della piastra di
compressione e la corrispondente lama fissa all'ingresso della tramoggia di
alimentazione nella camera compattatrice;
- un controllo della buona condizione e leggibilità dei cartelli di sicurezza e di
informazione;
- un controllo dell'apparecchiatura elettrica.
b) Verifiche dopo riparazioni e modifiche
In seguito a riparazioni e modifiche che possono influire sulla sicurezza della macchina, si
devono esaminare le parti su cui si lavora e/o la pressa compattatrice. L'estensione di tale
verifica dipende dalla natura e dalla riparazione o dalla modifica eseguita.
c) Registrazioni delle verifiche
Si dovrebbero documentare le registrazioni delle verifiche come richiesto dai regolamenti
TA
nazionali. Tuttavia, si raccomanda che i risultati siano registrati in forma scritta.
Si raccomanda inoltre che queste registrazioni contengano gli esiti del primo e dei
successivi esami periodici, oltre alle verifiche eseguite in seguito a riparazioni e modifiche.
Dove applicabile, le registrazioni dovrebbero includere i certificati della prova di tipo e i
certificati per le prove eseguite durante la fabbricazione della pressa compattatrice.

7.3 Marcatura

7.3.1 Targhetta del fabbricante


Ciascuna pressa compattatrice o gruppo deve essere dotata di una targhetta del
UL

fabbricante contenente almeno le informazioni seguenti:


- definizione del macchinario;
- ragione sociale e indirizzo completo del fabbricante e, quando applicabile, del suo
rappresentante autorizzato;
- marcatura CE;
- anno di fabbricazione, vale a dire l'anno nel quale il processo di fabbricazione è stato
completato;
- designazione della serie o del tipo;
NS

- numero di matricola, se presente, o numero della macchina;


- dati relativi ai collegamenti elettrici.

7.3.2 Segnali di sicurezza


La pressa compattatrice deve essere dotata di tutti i cartelli necessari per il suo utilizzo
sicuro (vedere punto 6.4.4 della EN ISO 12100:2010).
Il cartello seguente deve essere affisso in modo sicuro sulla pressa compattatrice per
indicare che è vietato l'ingresso nel convogliatore di alimentazione o nella tramoggia di
alimentazione.
CO

UNI EN 16252:2013 © UNI Pagina 25


NE
figura 6 Cartello di divieto di accesso

ZIO
P024

Il cartello seguente deve essere fissato in modo sicuro sul dispositivo di contropressione
per indicare il pericolo di intrappolamento e schiacciamento.

figura 7 Cartello di pericolo di intrappolamento e schiacciamento


TA
W024

Il seguente cartello deve essere affisso in modo sicuro alle porte di accesso alla
tramoggia di alimentazione o alla camera compattatrice per indicare il rischio di essere
sepolti dal materiale durante la rimozione di un blocco.
UL

figura 8 Cartello di pericolo di seppellimento sotto i materiali


NS

W035

I cartelli devono essere posizionati quanto più vicini possibile al pericolo a cui si
riferiscono e in posizione visibile.
CO

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NE
APPENDICE A PROCEDURA PER PROVE DI RUMOROSITÀ
(normativa)

A.1 Scopo e campo di applicazione


La presente procedura per prove di rumorosità specifica tutte le informazioni necessarie
per eseguire la determinazione, la dichiarazione e la verifica delle caratteristiche di

ZIO
emissione sonora delle presse compattatrici orizzontali in modo efficiente e in condizioni
normalizzate. Essa specifica i metodi di misurazione del rumore e le condizioni di
esercizio e di installazione che devono essere utilizzati per la prova.
Le caratteristiche dell'emissione sonora includono sia i livelli di pressione sonora di
emissione presso le postazioni di lavoro sia i livelli di potenza sonora. È necessario
determinare questi parametri in modo che:
- I fabbricanti possano dichiarare il rumore emesso;
- gli utilizzatori possano confrontare il rumore emesso dalle diverse presse
compattatrici orizzontali immesse sul mercato; e
- i progettisti possano controllare il rumore alla sorgente in fase di progettazione.
L’utilizzo della presente procedura per prove di rumorosità garantisce la riproducibilità
TA
della determinazione delle caratteristiche di emissione sonora entro i limiti specificati,
determinati dal grado di accuratezza del metodo di misurazione del rumore per via aerea
di base utilizzato.

A.2 Determinazione del livello di pressione sonora dell’emissione nella(e) stazione(i) di


lavoro

A.2.1 Norme di base


I livelli di pressione sonora di emissione ponderata A devono essere determinati in
UL

ciascuna stazione di lavoro definita nel manuale di istruzioni utilizzando una delle norme
seguenti:
- la EN ISO 11201:2010 (grado di accuratezza progettuale) fornisce un metodo
tecnico progettuale per la misurazione dei livelli di pressione sonora di emissione di
macchine e attrezzature installate in un campo sonoro praticamente libero sopra un
piano riflettente senza correzione ambientale; oppure
- la EN ISO 11202:2010 fornisce un metodo per la misurazione in sito dei livelli di
pressione sonora di emissione di macchine e attrezzature con una correzione
ambientale per mezzo di un metodo semplificato che consente di ottenere i risultati
di un metodo tecnico progettuale o di un metodo tecnico di controllo; oppure
NS

- la EN ISO 11204:2010 fornisce un metodo per la misurazione dei livelli di pressione


sonora di emissione di macchine e attrezzature che consente di ottenere i risultati di
un metodo tecnico progettuale o di un metodo di controllo.
Se la macchina è alimentata manualmente, una delle stazioni di lavoro definite deve
essere nel punto nel quale i materiali sono alimentati nella tramoggia di alimentazione.
Per tutte le presse compattatrici nelle quali la(e) stazione(i) di lavoro è(sono) indefinita(e)
o non può(possono) essere definita(e), i livelli di pressione sonora devono essere misurati
a una distanza di 1 m dalla superficie del macchinario e a un’altezza di 1,60 m dal
pavimento o dalla piattaforma di accesso. Si devono indicare la posizione e il valore del
livello di pressione sonora massimo.
CO

Se pratico si deve utilizzare un metodo tecnico (grado di accuratezza tecnico). Come


ulteriore guida, vedere la EN ISO 11200:2009.
Le misurazioni devono essere eseguite almeno una volta sola in corrispondenza di ogni
posizione del microfono. La durata di ciascuna misurazione deve essere di un intero ciclo
di lavoro.
Per le presse compattatrici orizzontali che emettono un livello di pressione sonora
ponderato A maggiore di 80 dB, si deve misurare anche il livello di potenza sonora.

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NE
A.2.2 Incertezza nella misurazione
Se si utilizza un metodo tecnico, lo scarto tipo della riproducibilità per i livelli ponderati A è:

σRA = 1,5 dB
Lo scarto tipo della riproducibilità può essere molto più elevato se si utilizza un metodo di
controllo.
La EN ISO 4871:2009 fornisce un metodo per ricavare l’incertezza di misurazione totale dal valore dello

ZIO
Nota
scarto tipo della riproducibilità.

A.3 Determinazione dei livelli di potenza sonora

A.3.1 Norme di base


Il livello di potenza sonora ponderato A deve essere determinato utilizzando una delle
norme seguenti:
- EN ISO 3744:2010, EN ISO 3746:2010, EN ISO 3747:2010 che forniscono metodi
per la determinazione del livello di potenza sonora dei macchinari e delle
attrezzature dalle misurazioni della pressione sonora; oppure
-
TA
La EN ISO 9614-2:1996 che fornisce un metodo per la determinazione dei livelli di
potenza sonora del macchinario e delle attrezzature che utilizzano misurazioni
dell'intensità sonora.
Se pratico si deve utilizzare un metodo tecnico (grado di accuratezza tecnico).
Le misurazioni devono essere eseguite almeno una volta sola in corrispondenza di ogni
posizione del microfono. La durata di ciascuna misurazione deve essere di un intero ciclo
di lavoro.
Quando si utilizza la EN ISO 3744:2010 o la EN ISO 3746:2010, la superficie di
misurazione deve essere un parallelepipedo e la distanza di misurazione deve essere
1 m.
UL

Per le presse compattatrici che hanno un'altezza dal suolo ≥ 3 m o che hanno una
piattaforma di accesso di altezza maggiore di 3 m, invece di determinare il livello di
potenza sonora, si devono misurare i livelli di pressione sonora. I livelli di pressione
sonora devono essere misurati a una distanza di 1 m dalla superficie del macchinario e a
un'altezza di 1,60 m dal pavimento o dalla piattaforma di accesso e a intervalli di 2 m
attorno al perimetro della pressa compattatrice. Si devono indicare la posizione e il valore
del livello di pressione sonora massimo ponderato A.

A.3.2 Incertezza nella misurazione


NS

Se si utilizza un metodo tecnico, lo scarto tipo della riproducibilità è:

σRA = 1,5 dB
Lo scarto tipo della riproducibilità può essere molto più elevato se si utilizza un metodo di
controllo.
Nota La EN ISO 4871 fornisce un metodo per ricavare l’incertezza di misurazione totale dal valore dello scarto tipo
della riproducibilità.

A.4 Condizioni di installazione e montaggio per la misurazione del rumore


CO

La pressa compattatrice orizzontale deve essere installata e montata come indicato dal
fabbricante nel manuale d’istruzioni (vedere punto 7.2).

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NE
A.5 Condizioni di funzionamento
Si devono effettuare due misurazioni: Si deve eseguire una misurazione durante un ciclo
di lavoro in condizioni di assenza di carico. La seconda misurazione deve essere
effettuata durante un ciclo di lavoro in condizioni di carico e il materiale per la prova deve
essere determinato dal fabbricante; queste informazioni devono essere incluse nella
dichiarazione del rumore.
La macchina e il fluido idraulico si devono trovare alla temperatura di esercizio di

ZIO
riferimento.
Le condizioni operative devono essere le stesse per la determinazione sia del livello di
pressione sonora di emissione presso le postazioni di lavoro sia del livello di potenza
sonora.

A.6 Informazioni da registrare e riportare

A.6.1 Generalità
Le informazioni che la persona che esegue le misurazioni deve registrare e inserire nel
rapporto di prova devono includere tutti i dati richiesti dalle norme di base, cioè precisa
identificazione della pressa compattatrice orizzontale sottoposta a prova, condizioni di
TA
montaggio e operative, ambiente acustico, strumentazione e dati acustici.
Devono essere registrati e inseriti nel resoconto almeno i dati specificati nei punti da A.6.2
ad A.6.5.

A.6.2 Dati della pressa compattatrice orizzontale


- Tipo, numero di serie, anno di fabbricazione della pressa compattatrice orizzontale.
- Tipo di attrezzatura di alimentazione.

A.6.3 Norme utilizzate


UL

- Questa procedura per prove di rumorosità.


- Le norme base selezionate per la misurazione del rumore in conformità alla
presente procedure per prove di rumorosità.

A.6.4 Dati sul rumore


I valori di emissione di rumore misurati e/o calcolati, e l'incertezza di misurazione
associata.

A.6.5 Condizioni di installazione e operative


NS

Descrizione dettagliata delle condizioni di installazione e operative della pressa


compattatrice orizzontale durante la misurazione del rumore.

A.7 Dichiarazione e verifica dei valori di emissione sonora


La dichiarazione e la verifica dei valori di emissione sonora devono essere effettuate in
conformità alla EN ISO 4871:2009.
La dichiarazione sonora deve essere una dichiarazione dissociata come definita nella
EN ISO 4871:2009, cioè il valore misurato e l'incertezza di misurazione devono essere
indicati separatamente. Essa deve includere quanto segue:
CO

- il livello di pressione sonora di emissione ponderato A al(i) posto(i) di lavoro;


- si deve indicare se questo livello non è maggiore di 70 dB,
- se questo eccede i 70 dB si deve indicare il valore misurato;
- il livello di potenza sonora ponderato A quando il livello di pressione sonora di
emissione ponderato A è maggiore di 80 dB.

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La dichiarazione sonora deve menzionare esplicitamente che i valori di emissione sonora
sono ottenuti in conformità alla presente procedura per prove di rumorosità e indicare
quali norme di base sono utilizzate. La dichiarazione sonora deve indicare chiaramente
ogni scostamento dalla presente procedura per prove di rumorosità e/o dalle norme di
base utilizzate.
Se effettuata, la verifica deve essere condotta utilizzando le stesse condizioni di
montaggio e funzionamento di quelle utilizzate per la determinazione iniziale dei valori di

ZIO
emissione sonora.
I valori di emissione del rumore generati sotto carico devono essere inclusi nella
dichiarazione del rumore. Inoltre si devono indicare i dettagli delle condizioni di carico,
ovvero il tipo di materiale trattato, lo spessore e la durezza.

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NS
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APPENDICE B DIALOGO PRELIMINARE TRA FABBRICANTE E L’UTILIZZATORE
(informativa)
Fabbricante e futuro utilizzatore dovrebbero dialogare tra loro preliminarmente, trattando
in particolare i seguenti argomenti:
- installazione della pressa compattatrice nell'edificio e nel suo ambiente circostante;
- installazione e gestione delle bobine;

ZIO
- gestione delle perdite di olii e liquidi dai materiali da compattare;
- numero di chiavi necessario per i dispositivi interbloccati a chiave prigioniera;
- mezzi di protezione appropriati per i sollevatori di cassonetti;
- definizione appropriata della pressa compattatrice in base all’uso previsto;
- utilizzo del dispositivo di protezione sensibile, se selezionato.

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CO

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APPENDICE ZA RAPPORTO FRA LA PRESENTE NORMA EUROPEA E I REQUISITI ESSENZIALI
(informativa) DELLA DIRETTIVA UE 2006/42/CE
La presente norma europea è stata elaborata nell'ambito di un mandato conferito al CEN
dalla Commissione Europea e dall'Associazione Europea di Libero Scambio ed è di
supporto ai requisiti essenziali della Direttiva del Nuovo Approccio 2006/42/CE.
Una volta che la presente norma è stata citata nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione

ZIO
Europea come rientrante in quella Direttiva e che è stata adottata come norma nazionale
in almeno uno Stato membro, la conformità ai punti normativi della presente norma
conferisce, entro i limiti dello scopo e campo di applicazione della presente norma, una
presunzione di conformità con i corrispondenti requisiti essenziali di quella Direttiva e
regolamenti EFTA associati.
AVVERTENZA - Altri requisiti e altre Direttive UE possono essere applicabili al(ai)
prodotto(i) che rientra(rientrano) nello scopo e campo di applicazione della
presente norma.

TA
UL
NS
CO

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BIBLIOGRAFIA
[1] EN ISO 11688-1 Acoustics - Recommended practice for the design of low-noise
machinery and equipment - Part 1: Planning (ISO/TR 11688-1)
[2] EN ISO 11688-2 Acoustics. Recommended practice for the design of low-noise
machinery and equipment - Part 2: Introduction to the physics of
low-noise design (ISO/TR 11688-2)
[3] EN 61496-1 Safety of machinery - Electro-sensitive protective equipment -

ZIO
Part 1: General requirements and tests (IEC 61496-1, modified)
[4] CLC/TS 61496-2 Safety of machinery - Electro-sensitive protective equipment -
Part 2: Particular requirements for equipment using active
opto-electronic protective devices (AOPDs) (IEC 61496-2)
[5] CLC/TS 61496-3 Safety of machinery - Electro-sensitive protective equipment -
Part 3: Particular requirements for active opto-electronic
protective devices responsive to diffuse reflection (AOPDDR)
(IEC 61496-3)
[6] EN 1760-1 Safety of machinery - Pressure sensitive protective devices -
Part 1: General principles for the design and testing of pressure
sensitive mats and pressure sensitive floors
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