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Gestione ambientale

NORMA ITALIANA

Valutazione del ciclo di vita


Denizione dellobiettivo e del campo di applicazione e analisi dellinventario

UNI EN ISO 14041


DICEMBRE 1999

Environmental management

Life cycle assessment


Goal and scope denition and inventory analysis

DESCRITTORI

Ambiente, protezione ambientale, gestione, gestione ambientale, stima, ciclo di vita 13.020

CLASSIFICAZIONE ICS

SOMMARIO

La norma specica i requisiti e le procedure necessarie per compilare e preparare la denizione dellobiettivo e del campo di applicazione di una valutazione del ciclo di vita (LCA), nonch per condurre, interpretare e riportare unanalisi dinventario del ciclo di vita (LCI).

RELAZIONI NAZIONALI RELAZIONI INTERNAZIONALI

= EN ISO 14041:1998 (= ISO 14041:1998) La presente norma la versione ufciale in lingua italiana della norma europea EN ISO 14041 (edizione ottobre 1998).

ORGANO COMPETENTE RATIFICA RICONFERMA

Commissione "Ambiente" Presidente dellUNI, delibera del 22 novembre 1999

UNI Ente Nazionale Italiano di Unicazione Via Battistotti Sassi, 11B 20133 Milano, Italia Gr. 9

UNI - Milano 1999 Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento pu essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microlm o altro, senza il consenso scritto dellUNI.

N di riferimento UNI EN ISO 14041:1999

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NORMA EUROPEA

PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, della norma europea EN ISO 14041 (edizione ottobre 1998), che assume cos lo status di norma nazionale italiana. La traduzione stata curata dallUNI. La Commissione "Ambiente" dellUNI, che segue i lavori europei sullargomento, per delega della Commissione Centrale Tecnica, ha approvato il progetto europeo il 30 luglio 1998 e la versione in lingua italiana della norma il 24 novembre 1999. Per agevolare gli utenti, viene di seguito indicata la corrispondenza tra la norma citata al punto "Riferimento normativo" e la norma italiana vigente: ISO 14040:1997 = UNI EN ISO 14040:1998

Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o di aggiornamenti. importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso dellultima edizione e degli eventuali aggiornamenti. Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti interessate e di conciliare ogni aspetto conittuale, per rappresentare il reale stato dellarte della materia ed il necessario grado di consenso. Chiunque ritenesse, a seguito dellapplicazione di questa norma, di poter fornire suggerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dellarte in evoluzione pregato di inviare i propri contributi allUNI, Ente Nazionale Italiano di Unicazione, che li terr in considerazione, per leventuale revisione della norma stessa.

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INDICE
PREMESSA INTRODUZIONE 1 2 3 4
figura figura 1 2

2 3 3 4 4

SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE RIFERIMENTO NORMATIVO TERMINI E DEFINIZIONI COMPONENTI DELLLCI

5 Esempio di sistema di prodotti ai fini dell'analisi d'inventario del ciclo di vita .......................... 5 Esempio di determinate unit di processi allinterno di un sistema di prodotti ........................ 6 7 11

5 6
figura figura 3 4

DEFINIZIONE DELL'OBIETTIVO E DEL CAMPO DI APPLICAZIONE ANALISI DELL'INVENTARIO

Procedimento semplificato per un'analisi dell'inventario .............................................................. 12 Differenze fra una descrizione tecnica di un sistema di prodotti e i procedimenti di allocazione per il riciclaggio ................................................................................................................... 16

7 8 APPENDICE (informativa) APPENDICE (informativa)


figura figura

LIMITAZIONI DELL'LCI (INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI DELLLCI) RELAZIONE SULLO STUDIO A ESEMPIO DI SCHEDA PER LA RACCOLTA DEI DATI

17 17 19

B
B.1 B.2

ESEMPI DI DIFFERENTI PROCEDIMENTI DI ALLOCAZIONE

22

Produzione di farina, pula, semola e crusca .................................................................................... 22 Allargamento dei confini del sistema per l'incenerimento dei rifiuti .......................................... 23

BIBLIOGRAFIA APPENDICE (normativa) ZA RIFERIMENTI NORMATIVI ALLE PUBBLICAZIONI INTERNAZIONALI E PUBBLICAZIONI EUROPEE CORRISPONDENTI

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Gestione ambientale
NORMA EUROPEA

Valutazione del ciclo di vita


Denizione dellobiettivo e del campo di applicazione e analisi dellinventario

EN ISO 14041

OTTOBRE 1998 Environmental management


EUROPEAN STANDARD

Life cycle assessment


Goal and scope denition and inventory analysis (ISO 14041:1998) Management environnemental

NORME EUROPENNE

Analyse du cycle de vie


Dnition de lobjectif et du champ dtude et analyse de linventaire (ISO 14041:1998) Umweltmanagement

EUROPISCHE NORM

kobilanz
Festlegung des Ziels und des Untersuchungsrahmens sowie Sachbilanz (ISO 14041:1998)

DESCRITTORI

Ambiente, protezione ambientale, gestione, gestione ambientale, stima, ciclo di vita 13.020

ICS

La presente norma europea stata approvata dal CEN il 25 settembre 1998. I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELEC che deniscono le modalit secondo le quali deve essere attribuito lo status di norma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modiche. Gli elenchi aggiornati ed i riferimenti bibliograci relativi alle norme nazionali corrispondenti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centrale oppure ai membri del CEN. La presente norma europea esiste in tre versioni ufciali (inglese, francese e tedesca). Una traduzione nella lingua nazionale, fatta sotto la propria responsabilit da un membro del CEN e noticata alla Segreteria Centrale, ha il medesimo status delle versioni ufciali. I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.

CEN COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE


European Committee for Standardization Comit Europen de Normalisation Europisches Komitee fr Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles

1998 CEN Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono riservati ai Membri nazionali del CEN.
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PREMESSA
Il testo della norma internazionale ISO 14041:1998 stato elaborato dal Comitato Tecnico ISO/TC 207 "Gestione ambientale" in collaborazione con il CEN/CS. Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o mediante la pubblicazione di un testo identico o mediante notica di adozione, entro aprile 1999, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro aprile 1999. In conformit alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei seguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.

NOTIFICA DI ADOZIONE
Il testo della norma internazionale ISO 14041:1998 stato approvato dal CEN come norma europea senza alcuna modica.

NOTA
I riferimenti normativi alle norme internazionali sono elencati nell'appendice ZA (normativa).

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INTRODUZIONE
La presente norma internazionale riguarda due fasi della valutazione del ciclo di vita (LCA): la denizione dell'obiettivo e del campo di applicazione e l'analisi dell'inventario del ciclo di vita (LCI), come sono denite nella ISO 14040. La fase di denizione dell'obiettivo e del campo di applicazione importante perch determina la ragione per la quale si effettua una LCA (ivi compresa la prevista utilizzazione dei risultati), descrive il sistema oggetto dello studio ed elenca le categorie di dati da sottoporre allo studio. L'obiettivo, il campo di applicazione e lutilizzazione prevista dello studio avranno inuenza sul suo orientamento e sul suo approfondimento, indirizzando argomenti quali la sua estensione geograca e il suo orizzonte temporale e la qualit dei dati che saranno necessari allo studio. L'LCI implica la raccolta dei dati necessari per raggiungere gli obiettivi deniti dello studio. Si tratta essenzialmente dell'inventario dei dati in ingresso e in uscita relativi al sistema da studiare. Nella fase di interpretazione dell'LCI (vedere punto 7 della presente norma internazionale), i dati sono valutati alla luce dell'obiettivo e del campo di applicazione dello studio, e/o dell'opportunit di raccogliere dati supplementari. La fase d'interpretazione produce generalmente anche una migliore comprensione dei dati da comunicare. Poich lLCI una raccolta e unanalisi dei dati in ingresso e in uscita e non una valutazione degli impatti ambientali associati a questi dati, l'interpretazione dei risultati dell'LCI non pu da sola costituire la base per raggiungere delle conclusioni sugli impatti ambientali relativi. La presente norma internazionale pu essere utilizzata per: - assistere le organizzazioni ad avere una visione sistematica dei sistemi di prodotti interconnessi; - formulare l'obiettivo e il campo di applicazione dello studio, denire i sistemi da analizzare e realizzarne un modello, raccogliere i dati e riportare i risultati di un LCI; - stabilire un riferimento di base delle prestazioni ambientali di un dato sistema di prodotti1), quanticando lutilizzo di ussi di energia e materie prime e le emissioni nell'aria, nelle acque e nel suolo (dati ambientali in ingresso e in uscita) associati a quel sistema, non solo per il sistema intero, ma anche scomposto nelle sue unit di processo; - identicare quali unit di processo allinterno del sistema di prodotti utilizzano le maggiori quantit di ussi di energia, di materie prime e generano le maggiori quantit di emissioni allo scopo di raggiungere i miglioramenti deniti; - fornire dati da utilizzare per aiutare la successiva denizione dei criteri per letichettatura ecologica; - aiutare a denire le scelte politiche, per esempio relative agli appalti. Questo elenco non esaustivo, sebbene riassuma le ragioni principali per cui viene fatto lo studio di LCI. Norme internazionali complementari, ISO 14042 e ISO 14043 riguardanti ulteriori fasi dellLCA, sono in preparazione (vedere bibliograa). pure in preparazione un rapporto tecnico che fornir esempi di modalit di esecuzione di un LCI, soddisfacendo certi requisiti della ISO 14041.

SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE


La presente norma internazionale in aggiunta alla ISO 14040 specica i requisiti e le procedure necessarie per compilare e preparare la denizione dell'obiettivo e del campo di applicazione di una valutazione del ciclo di vita (LCA), nonch per condurre, interpretare e riportare un'analisi d'inventario del ciclo di vita (LCI).

1)

Nella presente norma internazionale, il termine "prodotto" utilizzato da solo sinonimo di "prodotto o servizio".

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RIFERIMENTO NORMATIVO
La norma sottoindicata contiene disposizioni valide anche per la presente norma internazionale, in quanto in essa espressamente richiamata. Al momento della pubblicazione della presente norma era in vigore ledizione sottoindicata. Tutte le norme sono soggette a revisione, pertanto gli interessati che stabiliscono accordi sulla base della presente norma internazionale sono invitati a vericare la possibilit di applicare ledizione pi recente della norma richiamata. I membri dell'ISO e dell'IEC posseggono gli elenchi delle norme internazionali in vigore. ISO 14040:1997 Environmental management - Life cycle assessment - Principles and framework [Gestione ambientale - Valutazione del ciclo di vita Principi e quadro di riferimento]

TERMINI E DEFINIZIONI
Ai ni della presente norma internazionale, si applicano i termini e le denizioni date nella ISO 14040 e le seguenti:

3.1

materiale ausiliario in ingresso: Materiale in ingresso che viene utilizzato dall'unit di


processo per realizzare il prodotto, ma che non costituisce una parte del prodotto stesso. Esempio: Un catalizzatore.

3.2 3.3 3.4


Nota

coprodotto: Uno qualsiasi di due o pi prodotti che escono dalla medesima unit di processo. qualit dei dati: Caratteristica dei dati consistente nella capacit di soddisfare i requisiti
stabiliti.

usso di energia: Quantit in ingresso o in uscita da un'unit di processo o da sistemi di


prodotti, espresse in unit di energia. Il usso di energia in ingresso pu essere chiamato energia in ingresso; il usso di energia in uscita pu essere chiamato energia in uscita.

3.5
Nota

energia di alimentazione: Calore di combustione fornito a un sistema di prodotti da materie prime in ingresso, che non sono utilizzate come sorgente di energia. Essa espressa in termini di potere calorico superiore o di potere calorico inferiore.

3.6 3.7

prodotto nale: Prodotto che non necessita di ulteriori trasformazioni prima del suo utilizzo. emissione di fuga: Emissione incontrollata in aria, in acqua o nel suolo.
Esempio: Materiale rilasciato attraverso un elemento di giunzione di una tubazione.

3.8 3.9

prodotto intermedio: Prodotto in ingresso o in uscita da un'unit di processo che richiede


unulteriore trasformazione.

energia di processo: Energia in ingresso richiesta da un'unit di processo per il funzionamento del processo stesso o di unapparecchiatura di processo, escludendo l'energia in ingresso necessaria per produrre e distribuire detta energia.

3.10 3.11

usso di riferimento: Misura di quanto richiesto in uscita dai processi, in un dato sistema
di prodotti, per soddisfare la funzione espressa dall'unit funzionale.

analisi di sensibilit: Procedura sistematica per valutare gli effetti dei dati e delle metodologie prescelte sui risultati di uno studio.

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3.12

analisi d'incertezza: Procedura sistematica per ricercare e quanticare l'incertezza, introdotta nei risultati di un'analisi d'inventario del ciclo di vita, dagli effetti cumulativi sull'incertezza e variabilit dei dati in ingresso.
Nota

Per determinare l'incertezza dei risultati sono utilizzati sia gli intervalli sia le probabilit di distribuzione.

4 4.1

COMPONENTI DELLLCI Generalit


Di seguito sono riportate la terminologia fondamentale e i componenti di un'analisi dell'inventario del ciclo di vita.

4.2

Sistema di prodotti
Un sistema di prodotti un insieme di unit di processo interconnesse da ussi di prodotti intermedi, che rappresentano una o pi funzioni denite. Un esempio di sistema di prodotti mostrato nella gura 1. La descrizione di un sistema di prodotti comprende le unit di processo, i ussi elementari e i ussi di prodotti che oltrepassano i conni del sistema (sia in ingresso che in uscita), nonch i ussi dei prodotti intermedi dentro il sistema. La propriet essenziale che caratterizza un sistema di prodotti la sua funzione, essa non pu essere denita unicamente in termini di prodotti nali.
gura 1

Esempio di sistema di prodotti ai ni dell'analisi d'inventario del ciclo di vita

Sistema ambiente

Confini del sistema

Acquisizione di materie prime Flussi elementari Trasporto

Altri sistemi

Flusso di prodotto Produzione

Fornitura di energia

Utilizzo

Flussi elementari

Riciclaggio/ Riutilizzo

Flusso di prodotto

Altri sistemi

Trattamento dei rifiuti

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4.3

Unit di processo
I sistemi di prodotti si suddividono in una serie di unit di processo (vedere gura 2). Le unit di processo sono collegate fra loro da ussi di prodotti intermedi e/o da riuti da trattare, sono collegate con altri sistemi di prodotti da ussi di prodotti e con l'ambiente da ussi elementari. Esempi di ussi elementari entranti nell'unit di processo sono l'estrazione di petrolio grezzo dal sottosuolo e la radiazione solare. Esempi di ussi elementari uscenti dall'unit di processo sono le emissioni nell'aria, le emissioni nelle acque e le radiazioni. Esempi di ussi di prodotti intermedi sono i materiali di base e i semilavorati. Dividere un sistema di prodotti nelle sue unit di processo componenti rende pi facile l'identicazione delle entit in ingresso e in uscita del sistema di prodotti stesso. In molti casi, certe entit in ingresso sono utilizzate come componenti del prodotto in uscita, mentre altre (i materiali ausiliari in ingresso) sono utilizzate allinterno dell'unit di processo ma non sono parte del prodotto in uscita. Un'unit di processo genera anche altre entit in uscita (ussi elementari e/o prodotti) come risultato delle sue attivit. Il conne di un'unit di processo determinato dal livello di dettaglio della modellizzazione che richiesto per soddisfare lobiettivo dello studio. Poich il sistema un sistema sico, ogni unit di processo deve soddisfare alle leggi di conservazione della massa e dell'energia. I bilanci di massa e di energia permettono un controllo utile sulla validit della descrizione di un'unit di processo.
gura 2

Esempio di determinate unit di processi allinterno di un sistema di prodotti

Flussi elementari in ingresso

Unit di processo

Flussi elementari in uscita

Flussi di prodotti intermedi in ingresso

Flussi elementari in ingresso

Unit di processo

Flussi elementari in uscita

Flussi di prodotti intermedi in uscita

Flussi elementari in ingresso

Unit di processo

Flussi elementari in uscita

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4.4

Categorie di dati
I dati raccolti, siano essi misurati, calcolati o stimati, sono utilizzati per quanticare i ussi in ingresso e in uscita di una unit di processo. Le macrocategorie, nelle quali i dati possono essere classicati, comprendono: - energia, materie prime, materiali ausiliari o altre entit siche in ingresso; - prodotti; - emissioni nell'aria, nelle acque, nel suolo, altri aspetti ambientali. Allinterno di queste macrocategorie, singole categorie di dati devono essere specicate per soddisfare lobiettivo dello studio. Per esempio, nell'ambito delle emissioni nell'aria, possono essere separatamente identicate categorie di dati come monossido di carbonio, biossido di carbonio, ossidi di zolfo, ossidi di azoto, ecc. Ulteriori descrizioni di tali categorie di dati sono fornite in 5.3.4.

4.5

Modellizzazione di sistemi di prodotti


Gli studi di LCA sono condotti mediante lo sviluppo di modelli che descrivono gli elementi chiave dei sistemi sici. Spesso non pratico studiare tutte le relazioni fra tutte le unit di processo in un sistema di prodotti, o tutte le relazioni fra un sistema di prodotti e il sistema ambiente. La scelta degli elementi del sistema sico da introdurre nel modello dipende dalla denizione dell'obiettivo e del campo di applicazione dello studio. I modelli utilizzati, dovrebbero essere descritti e le ipotesi che sottintendono alle scelte effettuate dovrebbero essere identicate. Unulteriore descrizione fornita in 5.3.3 e in 5.3.5.

5 5.1

DEFINIZIONE DELL'OBIETTIVO E DEL CAMPO DI APPLICAZIONE Generalit


L'obiettivo e il campo di applicazione di uno studio di LCA devono essere deniti chiaramente ed essere consistenti con l'applicazione prevista. Si applicano i requisiti di cui in 5.1 della ISO 14040:1997.

5.2

Obiettivo dello studio


L'obiettivo di uno studio di LCA deve stabilire senza ambiguit l'applicazione prevista, le ragioni per le quali lo studio viene effettuato e il destinatario previsto, cio coloro ai quali saranno comunicati i risultati.

5.3
5.3.1

Campo di applicazione dello studio


Generalit
Il campo di applicazione dello studio deve prendere in considerazione tutti gli argomenti rilevanti, in accordo con 5.1.2 della ISO 14040:1997. Si dovrebbe riconoscere che uno studio di LCA una tecnica iterativa, per cui, man mano che si raccolgono dati e informazioni, vari aspetti del campo di applicazione possono richiedere di essere modicati allo scopo di soddisfare lobiettivo originale dello studio. In certi casi, lo stesso obiettivo dello studio potrebbe essere rivisto, a causa di limitazioni o impedimenti non previsti o a causa di informazioni aggiuntive. Tali modicazioni, insieme alla relativa giusticazione, dovrebbero essere opportunamente documentate.

5.3.2

Funzione, unit funzionale e usso di riferimento


Quando si denisce il campo di applicazione di uno studio di LCA, deve essere chiaramente indicato il requisito delle funzioni (caratteristiche prestazionali) del prodotto. L'unit funzionale denisce la quanticazione delle funzioni identicate. L'unit funzionale deve essere coerente con l'obiettivo e il campo di applicazione dello studio. Uno degli scopi principali di un'unit funzionale di fornire un riferimento al quale i dati in ingresso e in uscita sono normalizzati (in senso matematico). Pertanto l'unit funzionale deve essere chiaramente denita e misurabile.

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Avendo denito lunit funzionale, deve essere quanticato il prodotto necessario per soddisfare la funzione. Il risultato di questa quanticazione il usso di riferimento. Il usso di riferimento poi utilizzato per calcolare i ussi in ingresso e in uscita del sistema. Confronti fra sistemi, devono essere effettuati sulla base della medesima funzione, quanticati attraverso la medesima unit funzionale, nella forma dei loro ussi di riferimento. Esempio: Nella funzione "asciugare le mani", sono studiati sia il sistema con asciugamano di carta sia il sistema ad aria. L'unit funzionale scelta, identica per i due sistemi, pu essere espressa come numero di paia di mani asciugate. Per ciascun sistema possibile determinare il usso di riferimento, cio per esempio la massa media di carta o il volume medio di aria calda richiesti rispettivamente per unasciugatura di mani. Per entrambi i sistemi possibile compilare un inventario dei ussi in ingresso e in uscita, sulla base di ussi di riferimento. Al livello pi semplice, il caso dell'asciugamano di carta dovrebbe essere relativo al consumo di carta. Il caso dell'asciugatura ad aria dovrebbe essere relativo prevalentemente allenergia in ingresso allasciugatore ad aria. Se il confronto fra unit funzionali non tiene conto delle funzioni addizionali di ciascuno dei sistemi, queste omissioni devono essere documentate. Per esempio: i sistemi A e B eseguono le funzioni x e y, che sono rappresentate dall'unit funzionale scelta, ma il sistema A esegue inoltre la funzione z che non rappresentata nell'unit funzionale. Deve essere pertanto documentato che la funzione z esclusa da questa unit funzionale. In alternativa, si possono aggiungere al conne del sistema B dei sistemi associati che esercitano la funzione z, in modo da rendere i sistemi pi confrontabili. In questi casi, i processi scelti devono essere documentati e giusticati.

5.3.3

Conni iniziali del sistema


I conni del sistema deniscono le unit di processo da includere nel sistema di cui si costruisce il modello. Idealmente il sistema di prodotti dovrebbe essere modellizzato in modo che i ussi in ingresso e in uscita ai suoi conni siano dei ussi elementari. In molti casi, non vi sono sufciente tempo, dati e risorse, per condurre uno studio completo. Si deve decidere quali unit di processo comporranno il modello e il livello di dettaglio con cui queste unit di processo dovranno essere studiate. Non necessario spendere risorse per quanticare i ussi in ingresso e in uscita che non modicheranno signicativamente le conclusioni globali dello studio. Si deve anche decidere quali rilasci nell'ambiente devono essere valutati e il livello di dettaglio di tale valutazione. In molti casi, i conni del sistema deniti inizialmente dovranno essere successivamente rideniti sulla base dei risultati del lavoro preliminare (vedere 6.4.5). I criteri utilizzati nella scelta dei ussi in ingresso e in uscita dovrebbero essere chiaramente compresi e descritti. Una guida ulteriore su tale processo fornita in 5.3.5. Qualunque decisione di eliminare fasi del ciclo di vita, processi o ussi in ingresso/uscita deve essere chiaramente indicata e giusticata. I criteri utilizzati nella denizione dei conni del sistema impongono il grado di condenza per assicurare che i risultati dello studio non sono stati compromessi e l'obiettivo di un dato studio sia raggiunto. Molte fasi del ciclo di vita, delle unit di processo e dei ussi dovrebbero essere prese in considerazione, per esempio: - ussi in ingresso e in uscita nella sequenza principale di fabbricazione/processo; - distribuzione/trasporto; - produzione e utilizzazione di combustibili, di elettricit e di calore; - uso e manutenzione dei prodotti; - smaltimento di riuti e prodotti di processo; - recupero dei prodotti dopo l'uso (compresi il riutilizzo, il riciclaggio e il recupero di energia); - fabbricazione dei materiali ausiliari; - fabbricazione, manutenzione e dismissione di apparecchiature costituenti capitale; - operazioni supplementari, quali illuminazione e riscaldamento; - altre considerazioni relative alla valutazione di impatto (se pertinente).

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utile per descrivere il sistema utilizzare un diagramma del usso di processo che indichi le unit di processo e le loro interrelazioni. Ciascuna unit di processo dovrebbe essere descritta inizialmente, allo scopo di denire: - dove l'unit di processo ha inizio, in termini di ricevimento di materie prime o di prodotti intermedi; - la natura delle trasformazioni e delle operazioni che si svolgono entro l'unit di processo; - dove l'unit di processo nisce, intesa come destinazione del prodotto intermedio o nale. Dovrebbe essere deciso quali dati in ingresso e in uscita dovrebbero essere ricondotti ad altri sistemi di prodotti, comprendendo le decisioni circa la loro allocazione. Il sistema dovrebbe essere descritto con sufciente chiarezza e dettaglio, tale da permettere a un altro esecutore di riprodurre l'analisi dellinventario.

5.3.4

Descrizione delle categorie di dati


I dati richiesti per uno studio di LCA dipendono dall'obiettivo dello studio. Questi dati possono essere raccolti cominciando dai siti di produzione associati alle unit di processo entro i conni del sistema, oppure ottenendoli o calcolandoli da fonti pubblicate. In pratica, tutte le categorie di dati possono comprendere un misto di dati misurati, calcolati o stimati. Le macrocategorie di ussi in ingresso e in uscita, che sono quanticate per ciascuna unit di processo entro i conni del sistema, sono indicate nel punto 4.4. Queste categorie di dati dovrebbero essere prese in considerazione quando si decide quali di queste categorie saranno utilizzate nello studio. Per conseguire l'obiettivo dello studio, le singole categorie di dati dovrebbero essere ulteriormente dettagliate. I ussi di energia in ingresso e in uscita devono essere trattati come ogni altra entit in ingresso o in uscita da un LCA. I vari tipi di ussi di energia in ingresso e in uscita devono comprendere i ussi entranti e uscenti collegati alla produzione e alla distribuzione di combustibili, di energia di alimentazione e di energia di processo, utilizzati entro il sistema di cui si realizza il modello. Le emissioni nell'aria, nelle acque e nel suolo spesso rappresentano scarichi da sorgenti puntuali o diffuse, a valle dei dispositivi di controllo delle emissioni. Questa categoria dovrebbe inoltre includere, se signicative, le emissioni di fuga. Possono anche essere utilizzati parametri indicatori, per esempio la domanda biochimica di ossigeno (BOD). Altre categorie di dati, per le quali possono essere raccolti dati in ingresso e in uscita, comprendono per esempio, rumore e vibrazioni, uso del suolo, radiazioni, odore e dispersione di calore.

5.3.5

Criteri per la scelta iniziale dei ussi in ingresso e in uscita


Durante la denizione del campo di applicazione selezionato linsieme iniziale dei ussi in ingresso e in uscita per linventario. Questo processo determinato dal fatto che spesso non pratico modellizzare ogni usso in ingresso e in uscita dal sistema di prodotti. Identicare i ussi in ingresso e in uscita che dovrebbero inuenzare l'ambiente, cio identicare quali unit di processo producono i ussi in uscita e quali unit di processo riceventi i ussi in ingresso dovrebbero essere incluse nel sistema di prodotti allo studio, un procedimento iterativo. L'identicazione iniziale tipicamente realizzata utilizzando i dati disponibili. I ussi in ingresso e in uscita, dovrebbero essere maggiormente identicati dopo che durante lo studio sono stati raccolti dati aggiuntivi, e successivamente soggetti ad un'analisi di sensibilit (vedere 6.4.5). I criteri e le assunzioni, su cui ci si basati, devono essere chiaramente descritti. L'effetto potenziale sui risultati dello studio dei criteri prescelti deve essere inoltre valutato e descritto nel rapporto nale. Per i materiali in ingresso, l'analisi inizia con una scelta di quelli da studiare. Questa scelta dovrebbe essere basata su unidenticazione dei ussi di materiale in ingresso associati con ciascuna delle unit di processo da modellizzare. Ci pu essere fatto partendo da dati raccolti da siti specici o da fonti pubblicate. L'obiettivo quello di identicare i ussi in ingresso signicativi associati con ciascuna unit di processo.

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Nella pratica dellLCA, per decidere quali ussi in ingresso studiare, sono utilizzati diversi criteri, compresi: a) massa, b) energia, c) rilevanza ambientale. Effettuare l'identicazione iniziale dei ussi in ingresso basandosi sul solo contributo di massa, pu portare all'omissione dallo studio di importanti ussi in ingresso. Di conseguenza, l'energia e la rilevanza ambientale dovrebbero inoltre essere utilizzate come criteri in questo processo: a) massa: una decisione appropriata, quando si utilizza la massa come criterio, richiederebbe linclusione nello studio di tutti i ussi in ingresso, che cumulativamente contribuiscono, pi di una percentuale denita, al usso di massa in ingresso del sistema di prodotti da modellizzare; b) energia: similmente, una appropriata decisione quando si utilizza l'energia come criterio, richiederebbe linclusione nello studio di quei ussi in ingresso che, cumulativamente, contribuiscono pi di una percentuale denita del usso di energia in ingresso del sistema di prodotti; c) rilevanza ambientale: decisioni sui criteri di rilevanza ambientale dovrebbero essere prese, per includere le entit in ingresso che contribuiscono, pi di una percentuale aggiuntiva denita, alla quantit stimata di ciascuna categoria individuale di dati del sistema di prodotti; per esempio: se gli ossidi di zolfo sono stati scelti come categoria di dati, potrebbe essere adottato il criterio di includere ogni entit in ingresso che contribuisce, pi di una percentuale predenita, all'emissione totale di ossidi di zolfo per il sistema di prodotti. Questi criteri possono inoltre essere adottati per identicare quali ussi in uscita dovrebbero avere inuenza sull'ambiente, cio includendo i processi di trattamento nale dei riuti. Se lo studio ha lo scopo di supportare una dichiarazione comparativa destinata al pubblico, l'analisi di sensibilit nale dei dati in ingresso e in uscita deve comprendere i criteri di massa, energia e rilevanza ambientale, cos come indicato nel presente punto. Tutti i ussi in ingresso scelti e identicati con questo processo dovrebbero essere modellizzati come ussi elementari.

5.3.6

Requisiti di qualit dei dati


La descrizione della qualit dei dati importante per capire l'afdabilit dei risultati dello studio e per interpretare correttamente le sue risultanze. Si devono quindi specicare dei requisiti sulla qualit dei dati, al ne di rispettare lobiettivo e il campo di applicazione dello studio. La qualit dei dati dovrebbe essere caratterizzata sia attraverso aspetti qualitativi e quantitativi sia attraverso i metodi utilizzati per raccogliere e integrare tali dati. I requisiti di qualit dei dati dovrebbero includere i seguenti parametri: - fattori temporali: l'anzianit desiderata dei dati (per esempio entro gli ultimi cinque anni) e la minima estensione di tempo (per esempio un anno) rispetto ai quali i dati dovrebbero essere raccolti; - geograa: la zona geograca nella quale dovrebbero essere raccolti i dati relativi alle unit di processo, per soddisfare l'obiettivo dello studio (per esempio locale, regionale, nazionale, continentale, globale); - tecnologia: combinazione di tecnologie (per esempio media ponderale delle combinazioni di processi operanti, miglior tecnologia disponibile oppure unit operativa pi sfavorevole). Si deve anche tener conto di altri descrittori che deniscono la natura dei dati, per esempio i dati raccolti in siti specici confrontati ai dati provenienti da fonti pubblicate, e se i dati dovrebbero essere misurati, calcolati o stimati. Dati provenienti da siti specici o medie signicative dovrebbero essere utilizzati per quelle unit di processo che contribuiscono alla maggior parte dei ussi in massa e in energia nel sistema allo studio, come determinato nell'analisi di sensibilit indicata in 5.3.5. I dati provenienti da siti specici dovrebbero essere anche utilizzati per le unit di processo che si considerano avere emissioni ambientalmente rilevanti.

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In tutti gli studi, i seguenti requisiti aggiuntivi di qualit dei dati devono essere presi in considerazione, con un livello di dettaglio che dipende dalla denizione di obiettivo e campo di applicazione: - precisione: misura della variabilit dei valori dei dati per ciascuna categoria di dati espressa (per esempio la varianza); - completezza: percentuale dei siti da cui provengono i dati primari, rapportati al numero dei potenziali esistenti, per ogni categoria di dati in ununit di processo; - rappresentativit: valutazione qualitativa del grado con cui l'insieme dei dati riette la popolazione realmente interessata (per esempio la geograa, il periodo di tempo, la tecnologia); - coerenza: valutazione qualitativa di come la metodologia dello studio applicata uniformemente alle diverse componenti dell'analisi; - riproducibilit: valutazione qualitativa del grado con cui le informazioni riguardo la metodologia e i valori dei dati permettono a un esecutore indipendente di riprodurre i risultati riportati nella relazione dello studio. Quando uno studio utilizzato per supportare una dichiarazione comparativa aperta al pubblico, tutti i requisiti di qualit dei dati citati precedentemente devono essere inclusi nello studio.

5.3.7

Revisione critica
Il tipo di revisione critica (vedere ISO 14040:1997, 7.3) deve essere denito. Quando lutilizzo dello studio inteso per fare una dichiarazione comparativa aperta al pubblico, una revisione critica deve essere condotta come indicato nella ISO 14040:1997, 7.3.3.

6 6.1

ANALISI DELL'INVENTARIO Generalit


La denizione dell'obiettivo e del campo di applicazione di uno studio fornisce la pianicazione iniziale per effettuare uno studio di LCA. L'analisi dell'inventario del ciclo di vita (LCI) riguarda la raccolta dei dati e i procedimenti di calcolo. Dovrebbero essere eseguite le fasi operative illustrate nella gura 3.

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gura

Procedimento semplicato per un'analisi dell'inventario (alcune fasi iterative non sono indicate)

Definizione dellobiettivo e del campo di applicazione vedere punto 5

Preparazione per la raccolta dei dati 6.2 Scheda di raccolta dei dati revisionati Raccolta dei dati 6.3 Dati raccolti Validazione dei dati 6.4.2 Dati validati Correlazione dei dati alle unit di processo 6.4.3 Allocazione e riciclaggio 6.5 Dati validati per unit di processo Correlazione dei dati alle unit funzionali 6.4.4 Dati validati per unit funzionale Aggregazione dei dati 6.4.4 Dati o unit di processo aggiuntivi richiesti Inventario calcolato Correzione dei confini del sistema 6.4.5 Inventario completato Scheda di raccolta dati

6.2

Preparazione per la raccolta dei dati


La denizione del campo di applicazione dello studio di LCA stabilisce l'insieme iniziale delle unit di processo e le categorie di dati associate. Dal momento che la raccolta dei dati potrebbe coprire diverse fonti di comunicazione e riferimenti pubblicati, per conseguire una comprensione uniforme e coerente del sistema di prodotti da modellizzare, servono numerose fasi. Queste fasi dovrebbero comprendere: - tracciatura di diagrammi di usso specici del processo, che descrivano tutte le unit di processo da inserire nel modello, con le loro interrelazioni; - descrizione in dettaglio di ciascuna unit di processo ed elencazione delle categorie di dati associate a ciascuna unit di processo; - sviluppo di una lista che specichi le unit di misura, con la loro denizione;

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descrizione delle tecniche di raccolta dei dati e delle tecniche di calcolo per ciascuna categoria di dati, al ne di assistere il personale addetto alla raccolta dei dati a comprendere quali informazioni siano necessarie per lo studio di LCA; - fornitura di istruzioni alle fonti di comunicazione per documentare chiaramente tutti i casi particolari, le irregolarit e altre questioni associate con i dati forniti. Un esempio di scheda per la raccolta dei dati fornito nell'appendice A.

6.3

Raccolta dei dati


I procedimenti da utilizzare per la raccolta dei dati variano con ciascuna unit di processo nei differenti sistemi di cui si costruisce il modello attraverso uno studio di LCA. I procedimenti possono anche variare a seconda della composizione e della qualicazione di coloro che partecipano allo studio e della necessit di soddisfare esigenze di propriet o di condenzialit. Tali procedure e ragioni dovrebbero essere documentate. La raccolta dei dati presuppone la completa conoscenza di ciascuna unit di processo. Per evitare doppi conteggi e dimenticanze, una descrizione di ogni unit di processo deve essere registrata. Ci presuppone la descrizione qualitativa e quantitativa dei ussi in ingresso e in uscita necessari per determinare dove il processo inizia e dove termina e della funzione dell'unit di processo. Quando l'unit di processo ha molti ussi in ingresso (per esempio efuenti multipli in ingresso in un impianto di trattamento delle acque), o in uscita, i dati relativi ai procedimenti di attribuzione devono essere documentati e riportati. I ussi di energia in ingresso e in uscita devono essere quanticati usando le unit di misura energetiche. Dove applicabile, dovrebbe inoltre essere registrata la massa o il volume del combustibile. Quando i dati sono raccolti da quelli pubblicati in letteratura, si deve fare riferimento alla fonte. Per quei dati raccolti dalla letteratura, che sono signicativi per le conclusioni dello studio, si deve fare riferimento alla letteratura pubblicata che fornisce dettagli circa i procedimenti di raccolta dei dati relativi, il periodo nel quale i dati sono stati raccolti e ulteriori indicatori della qualit dei dati. Se tali dati non soddisfano i requisiti iniziali di qualit dei dati, ci deve essere dichiarato.

6.4
6.4.1

Procedimenti di calcolo
Generalit
Effettuata la raccolta dei dati, necessario fare dei calcoli per produrre i risultati d'inventario del sistema denito, per ciascuna unit di processo e per l'unit funzionale denita del sistema di prodotti di cui si costruisce il modello. Quando si determinano i ussi elementari concernenti la produzione di elettricit, si deve prendere in considerazione la composizione delle fonti di produzione e lefcienza di combustione, conversione, trasmissione e distribuzione. Le ipotesi assunte devono essere chiaramente precisate e giusticate. Per quanto possibile, si dovrebbe utilizzare la composizione reale delle fonti di produzione, in modo da riettere i vari tipi di combustibile consumati. I ussi in ingresso e in uscita relativi ai materiali combustibili, per esempio petrolio, gas o carbone, possono essere trasformati in ussi di energia in ingresso e in uscita, moltiplicandoli per il relativo calore di combustione. In questo caso bisogna registrare se si usato il potere calorico superiore o inferiore. La stessa procedura di calcolo dovrebbe essere consistentemente applicata per tutto lo studio. Diverse fasi operative sono necessarie per il calcolo dei dati. Queste sono descritte in 6.4.2 a 6.4.5 e in 6.5. Tutti i procedimenti di calcolo devono essere esplicitamente documentati.

6.4.2

Validazione dei dati


Durante il processo di raccolta dei dati, deve essere effettuato un controllo di validit dei dati. La validazione pu richiedere di stabilire, per esempio, bilanci di massa, bilanci di energia e/o analisi comparative dei fattori di emissione. Lapparenza di anomalie nei dati, derivanti dalle procedure di validazione, richiede valori dei dati alternativi che siano conformi ai requisiti di qualit dei dati, come stabilito in 5.3.6.

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Per ogni categoria di dati e per ogni fonte di comunicazione dove si sono individuati dati mancanti, il trattamento dei dati mancanti o trascurati dovrebbe determinare in alternativa: - un dato con valore "non-zero" che sia giusticato; - un dato con valore "zero" se giusticato; - un valore calcolato sulla base di valori conosciuti provenienti da unit di processo che impiegano una tecnologia simile. La modalit di trattamento dei dati mancanti deve essere documentata.

6.4.3

Correlazione dei dati allunit di processo


Per ciascuna unit di processo, si deve determinare un appropriato usso di riferimento (per esempio 1 kg di materiale o 1 MJ di energia). I dati quantitativi dei ussi in ingresso e in uscita dell'unit di processo devono essere calcolati in relazione a tale usso di riferimento.

6.4.4

Correlazione dei dati all'unit funzionale e loro aggregazione


Basandosi sul diagramma di usso e sui conni del sistema, si interconnettono le unit di processo per effettuare i calcoli del sistema completo. Ci si ottiene normalizzando i ussi di tutte le unit di processo nel sistema rispetto all'unit funzionale. Il risultato dei calcoli dovrebbe condurre a riferire tutti i dati dei ussi in ingresso e in uscita dal sistema all'unit funzionale. Si dovrebbe fare attenzione all'aggregazione dei ussi in ingresso e in uscita nel sistema di prodotti. Il livello di aggregazione dovrebbe essere sufciente per soddisfare l'obiettivo dello studio. Le categorie di dati dovrebbero essere aggregate solamente se si riferiscono a sostanze equivalenti e a impatti ambientali similari. Se vengono richieste regole di aggregazione pi dettagliate, esse dovrebbero essere giusticate nella fase di denizione dell'obiettivo e del campo di applicazione dello studio, oppure dovrebbero essere lasciate ad una successiva fase di valutazione di impatto.

6.4.5

Correzione dei conni del sistema


Come conseguenza della natura iterativa dell'LCA, le decisioni concernenti i dati da includere devono essere basate sull'analisi di sensibilit, per determinare la loro signicativit, confermando cos l'analisi iniziale descritta in 5.3.5. I conni iniziali del sistema di prodotti devono essere convenientemente revisionati in accordo con i criteri oggettivi stabiliti quando si denito il campo di applicazione. L'analisi di sensibilit pu dare origine a: - esclusione di fasi del ciclo di vita o di unit di processo, quando la carenza di signicativit pu essere evidenziata dall'analisi di sensibilit; - esclusione dei ussi in ingresso e in uscita che non hanno signicativit per i risultati dello studio; - inclusione di nuove unit di processo, ussi in ingresso e in uscita che mostrano essere signicativi nellanalisi di sensibilit. I risultati di questo procedimento di correzione e l'analisi di sensibilit devono essere documentati. Quest'analisi ha il compito di limitare la successiva manipolazione dei dati per quei dati in ingresso e in uscita che sono signicativi per l'obiettivo dello studio di LCA.

6.5
6.5.1

Allocazione dei ussi e dei rilasci


Generalit
L'analisi d'inventario del ciclo di vita si basa sulla capacit di essere in grado di correlare le unit di processo allinterno del sistema di prodotti con ussi semplici di materiale e energia. Nella realt, pochi processi industriali producono un singolo usso in uscita o sono fondati su una linearit fra materie prime in ingresso ed entit in uscita. Infatti la maggioranza dei processi industriali ha pi di un prodotto e ricicla i prodotti intermedi o di scarto come fossero materie prime. Pertanto, i ussi di materiali e di energia, come pure i rilasci nell'ambiente ad essi associati, devono essere allocati ai differenti prodotti secondo procedure chiaramente denite.

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6.5.2

Principi di allocazione
L'inventario fondato sul bilancio fra l'entrata e l'uscita dei materiali. I procedimenti di allocazione dovrebbero pertanto approssimare quanto pi possibile tali relazioni e caratteristiche fondamentali dei ussi in ingresso e in uscita. I seguenti principi sono applicabili alle coproduzioni, all'allocazione dell'energia interna, ai servizi (per esempio trasporti, trattamento dei riuti), al riciclaggio sia esso a ciclo aperto o chiuso: - lo studio deve identicare i processi condivisi con altri sistemi di prodotti e trattarli secondo le procedure di seguito indicate; - la somma dei ussi allocati in ingresso e in uscita di un'unit di processo deve essere uguale ai ussi in ingresso e in uscita non allocati dell'unit di processo; - ovunque appaiono applicabili diverse procedure di allocazione alternative, un'analisi di sensibilit deve essere effettuata per illustrare le conseguenze dello scostamento dallapproccio selezionato. Il procedimento di allocazione utilizzato per ciascuna unit di processo della quale i ussi in entrata e in uscita sono stati allocati deve essere documentato e giusticato.

6.5.3

Procedimento di allocazione
Sulla base dei principi sopra menzionati, deve essere applicato il seguente procedimento2) a fasi: a) Fase 1: Ovunque possibile, dovrebbe essere evitato di effettuare lallocazione mediante: 1) divisione dell'unit di processo da allocare in due o pi sottoprocessi e collegamento dei dati in ingresso e in uscita relativi a tali sottoprocessi; 2) espansione del sistema di prodotti per includere funzioni aggiuntive relative ai coprodotti, tenendo in considerazione i requisiti di cui in 5.3.2. b) Fase 2: Ove l'allocazione non pu essere evitata, i flussi in ingresso e in uscita dal sistema dovrebbero essere ripartiti tra i suoi differenti prodotti e funzioni in modo che riettano le relazioni siche soggiacenti a loro, cio, essi devono riettere il modo in cui i ussi in ingresso e in uscita sono modicati, con trasformazioni quantitative, nei prodotti o nelle funzioni fornite dal sistema. L'allocazione risultante non sar necessariamente proporzionale ad ogni semplice misura quale quella dei ussi massici o molari di coprodotti. c) Fase 3: Ove le relazioni fisiche da sole non possono essere stabilite o utilizzate come base per l'allocazione, i ussi in ingresso dovrebbero essere allocati tra i prodotti e le funzioni in modo che riettano le altre relazioni fra loro. Per esempio, i dati in ingresso e in uscita potrebbero essere allocati tra i coprodotti in proporzione al valore economico dei prodotti. Alcuni ussi in uscita possono essere in parte coprodotti e in parte riuti. In tali casi necessario identicare il rapporto fra coprodotti e riuti, poich i ussi in ingresso e in uscita devono essere allocati alla sola parte dei coprodotti. I procedimenti di allocazione devono essere applicati uniformemente ai ussi in ingresso ed in uscita corrispondenti del sistema considerato. Per esempio, se l'allocazione fatta per i prodotti utilizzabili (per esempio prodotti intermedi o di scarto) che lasciano il sistema, allora il procedimento di allocazione deve essere simile al procedimento utilizzato per tali prodotti che entrano nel sistema.

6.5.4

Procedimenti di allocazione per il riutilizzo e il riciclaggio


I principi e i procedimenti di allocazione di cui in 6.5.2 e in 6.5.3 si applicano anche alle situazioni di riutilizzo e di riciclaggio. Tuttavia, queste situazioni richiedono un'elaborazione aggiuntiva per le ragioni seguenti: a) il riutilizzo e il riciclaggio (come pure il compostaggio, il recupero di energia e altri processi che possono essere assimilati al riutilizzo/riciclaggio) possono implicare che i ussi in ingresso e in uscita associati alle unit di processo per l'estrazione e il trattamento delle materie prime e lo smaltimento nale dei prodotti siano condivisi da pi di un sistema di prodotti;
2) Formalmente la fase 1 non fa parte del procedimento di allocazione.

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b) il riutilizzo e il riciclaggio possono cambiare le propriet inerenti ai materiali nel loro utilizzo successivo; c) necessaria una cura particolare nella denizione dei conni del sistema riguardante i processi di recupero. Diversi procedimenti di allocazione sono applicabili al riutilizzo e al riciclaggio. I cambiamenti nelle propriet inerenti ai materiali, devono essere tenute in conto. Alcuni procedimenti sono concettualmente delineati nella gura 4 e sono commentati qui di seguito per suggerire come le restrizioni accennate possono essere superate: - ai sistemi di prodotti a ciclo chiuso si applica un procedimento di allocazione a ciclo chiuso. Esso si applica anche ai sistemi di prodotti a ciclo aperto, ove non si abbiano cambiamenti nelle propriet inerenti al materiale riciclato. In tali casi la necessit dellallocazione evitata, perch l'utilizzo del materiale secondario sostituisce l'utilizzo dei materiali vergini (primari). Tuttavia, l'utilizzo iniziale di materiali vergini nei sistemi di prodotti applicabili a ciclo aperto pu seguire un procedimento di allocazione a ciclo aperto descritto qui di seguito; - ai sistemi di prodotti a ciclo aperto, ove il materiale riciclato in altri sistemi di prodotti e il materiale subisce un cambiamento delle sue propriet, si applica un procedimento di allocazione a ciclo aperto. I procedimenti di allocazione per le unit di prodotto suddivise citate in 6.5.3, dovrebbero utilizzare come base per lallocazione: - le propriet siche; - il valore economico (per esempio il valore del riuto in rapporto al valore primario); - il numero dei successivi utilizzi del materiale riciclato (vedere ISO/TR 14049, in preparazione). Inoltre, in particolare per i processi di recupero situati fra il sistema di prodotti originale e quello successivo, i conni del sistema devono essere identicati e giusticati, assicurando che i pricipi dellallocazione siano rispettati in conformit a 6.5.2.
gura 4

Differenze fra una descrizione tecnica di un sistema di prodotti e i procedimenti di allocazione per il riciclaggio

Descrizione tecnica di un sistema di prodotti

Procedimenti di allocazione per il riciclaggio

Il materiale proveniente da un sistema di prodotti riciclato nel medesimo sistema di prodotti

Ciclo chiuso Ciclo aperto Il materiale riciclato senza cambiamenti delle propriet inerenti

Il materiale proveniente da un sistema di prodotti riciclato in un differente sistema di prodotti

Ciclo chiuso Ciclo aperto Il materiale riciclato subisce cambiamenti delle propriet inerenti

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LIMITAZIONI DELL'LCI (INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI DELLLCI)


I risultati dell'LCI devono essere interpretati in accordo allobiettivo ed al campo di applicazione dello studio. L'interpretazione deve comprendere una valutazione della qualit dei dati e analisi di sensibilit dei ussi in ingresso e in uscita signicativi e delle scelte metodologiche, al ne di valutare l'incertezza dei risultati. L'interpretazione di unanalisi d'inventario deve anche considerare in relazione all'obiettivo dello studio, gli aspetti seguenti: a) se le denizioni delle funzioni del sistema e dell'unit funzionale sono appropriate; b) se le denizioni dei conni del sistema sono appropriate; c) limitazioni identicate mediante valutazione della qualit dei dati e analisi di sensibilit. I risultati dovrebbero essere interpretati con cautela, perch si riferiscono ai dati in ingresso e in uscita e non agli impatti sull'ambiente. In particolare, uno studio di LCI da solo non deve essere usato quale base per confronti. Inoltre, un'incertezza introdotta nei risultati di un LCI, a causa degli effetti cumulati delle incertezze sui ussi in ingresso e della variabilit dei dati. L'analisi di incertezza applicata allLCI una tecnica ancora agli albori. Tuttavia potrebbe essere di aiuto il caratterizzare l'incertezza dei risultati con l'uso degli scarti e/o delle distribuzioni statistiche, al ne di determinare l'incertezza nei risultati e nelle conclusioni dell'LCI. Ovunque sia fattibile, una tale analisi dovrebbe essere condotta, per spiegare e sostenere meglio le conclusioni dell'LCI. La valutazione della qualit dei dati, l'analisi di sensibilit, le conclusioni e tutte le raccomandazioni conseguenti ai risultati dell'LCI devono essere documentate. Le conclusioni e le raccomandazioni devono essere coerenti con le constatazioni derivanti dalle considerazioni su esposte.

RELAZIONE SULLO STUDIO


I risultati di uno studio di LCI devono essere comunicati ai destinatari in modo semplice, corretto, completo e accurato, come descritto nelle relative parti del punto 6 della ISO 14040:1997. Se richiesta una relazione per una terza parte, essa deve coprire tutti gli argomenti segnalati con un asterisco. Tutti gli argomenti aggiuntivi dovrebbero essere considerati. a) Obiettivo dello studio: 1) motivazioni per effettuare lo studio*; 2) sue applicazioni previste*; 3) i destinatari dello studio*. b) Campo di applicazione dello studio: 1) modiche insieme con la loro giusticazione; 2) funzioni: i) dichiarazione delle caratteristiche prestazionali*; ii) ogni omissione di funzioni addizionali nei confronti*; 3) unit funzionale: i) coerenza con l'obiettivo e il campo di applicazione*; ii) denizione*; iii) risultato della misurazione della prestazione*; 4) conni del sistema: i) ussi in ingresso e in uscita del sistema sottoforma di ussi elementari; ii) criteri decisionali; iii) omissioni di fasi, di processi o dati necessari del ciclo di vita*; iv) descrizione iniziale delle unit di processo; v) decisioni riguardo all'allocazione;

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5) categorie di dati: i) decisioni sulle categorie di dati; ii) dettagli sulle singole categorie di dati; iii) quanticazione dei ussi di energia in ingresso e in uscita*; iv) ipotesi sulla produzione di elettricit*; v) calore di combustione*; vi) inclusione delle emissioni di fuga; 6) criteri d'inclusione iniziale dei ussi in ingresso e in uscita: i) descrizione dei criteri e ipotesi*; ii) effetto della scelta sui risultati*; iii) inclusione dei criteri di massa, di energia e di ambiente (confronti*); 7) requisiti di qualit dei dati. c) Analisi d'inventario: 1) procedimenti per la raccolta dei dati; 2) descrizione qualitativa e quantitativa delle unit di processo*; 3) fonti della letteratura pubblicata*; 4) procedimenti di calcolo*; 5) validazione dei dati: i) valutazione della qualit dei dati*; ii) trattamento dei dati mancanti*; 6) analisi di sensibilit per correggere i conni del sistema*; 7) principi e procedimenti di allocazione: i) documentazione e giusticazione del procedimento di allocazione*; ii) applicazione uniforme del procedimento di allocazione*. d) Limitazioni dell'LCI: 1) valutazione della qualit dei dati e analisi di sensibilit; 2) funzioni del sistema e unit funzionale(i); 3) conni del sistema; 4) analisi dell'incertezza; 5) limitazioni individuate mediante la valutazione di qualit dei dati e l'analisi di sensibilit; 6) conclusioni e raccomandazioni.

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APPENDICE (informativa) A.1

A ESEMPIO DI SCHEDA PER LA RACCOLTA DEI DATI

Generalit
Le schede dei dati in ingresso che si trovano nelle pagine seguenti sono esempi che possono essere utilizzati come linee guida. Lo scopo quello di illustrare la natura dell'informazione che pu essere raccolta da una data fonte di comunicazione per un'unit di processo. Si dovrebbe prestare cura e attenzione alla scelta delle categorie di dati utilizzate sulle schede. necessario che le categorie di dati e il livello di specicazione siano coerenti con l'obiettivo dello studio. In proposito, gli esempi di categorie di dati mostrati nelle pagine seguenti sono puramente illustrativi. Alcuni studi richiedono categorie di dati particolarmente specicate e, per esempio, utilizzerebbero composti specici per fare l'inventario delle emissioni sul suolo, a differenza delle categorie di dati pi generiche mostrate qui. Queste schede campione possono anche essere accompagnate da istruzioni speciche per la raccolta dei dati e per la compilazione delle schede di ingresso. Possono anche essere incluse considerazioni riguardanti i ussi in ingresso per aiutare a caratterizzare ulteriormente la loro natura cos come il modo in cui sono state dedotte le quantit riportate. Le schede campione possono essere modicate aggiungendo delle colonne per altri fattori, per esempio per la qualit dei dati (incertezza, misurata/calcolata/stimata).

A.2

Esempio di scheda per i dati di trasporto a monte


In questo esempio, i nomi e il tonnellaggio dei prodotti intermedi, per i quali sono richiesti i dati di trasporto, sono gi riportati nel modello del sistema allo studio. Si assume che il tipo di trasporto fra le due unit di processo considerate sia il trasporto su strada. Schede per dati equivalenti dovrebbero essere utilizzate per i trasporti ferroviari e marittimi. Nome del prodotto intermedio Distanza km Trasporto su strada Capacit dellautocarro t Carico reale t Ritorno a vuoto (si/no)

Il consumo di combustibile e le conseguenti emissioni nell'aria sono calcolati utilizzando un modello di trasporto.

A.3

Esempio di scheda per i dati di trasporto interno


In questo esempio, si fa l'inventario dei trasporti interni in uno stabilimento industriale. Si raccolgono i valori in uno specico periodo di tempo e si registrano le quantit reali di combustibile consumate. Saranno richieste colonne aggiuntive nella scheda dati se sono richiesti i valori minimo e massimo ricavati da differenti periodi di tempo. I trasporti interni sollevano problemi di allocazione, come per esempio il consumo totale di energia elettrica in un sito. Le emissioni nell'aria sono calcolate utilizzando un modello di consumo di combustibile.

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Quantit totale di ussi in ingresso trasportati Gasolio Benzina GPLa a Gas di petrolio liquefatto.

Consumo totale di combustibile

A.4
Compilato da:

Esempio di scheda per dati di un'unit di processo


Data di compilazione: Fonti di comunicazione: Mese nale: Descrizione delle procedure di campionamento Origine Mese iniziale: Unit di misura Quantit

Identicazione dellunit di processo: Durata: 1 anno Materiali in ingresso

Descrizione dellunit di processo: (allegare foglio supplementare, se necessario)

Consumo dacquaa

Unit di misura

Quantit

Flussi energetici in ingressob

Unit di misura

Quantit

Descrizione delle procedure di campionamento

Origine

Materiali in uscita (compresi i prodotti)

Unit di misura

Quantit

Descrizione delle procedure di campionamento

Destinazione

Nota I dati di questa scheda si riferiscono a tutti i ussi in ingresso e in uscita non allocati nel periodo di tempo specicato. a Per esempio acqua superciale, acqua potabile, ecc. b Per esempio, olio combustibile pesante, medio o leggero, kerosene, benzina, gas naturale, propano, carbone, biomassa, elettricit da rete, ecc.

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A.5

Scheda per la raccolta dei dati di analisi d'inventario del ciclo di vita
Fonti di comunicazione: Quantit Descrizione delle procedure di campionamento (allegare schede se necessario)

Identicazione dellunit di processo: Emissioni nellariaa Unit di misura

Emissioni nelle acqueb

Unit di misura

Quantit

Descrizione delle procedure di campionamento (allegare schede se necessario)

Emissioni nel suoloc

Unit di misura

Quantit

Descrizione delle procedure di campionamento (allegare schede se necessario)

Altre emissionid

Unit di misura

Quantit

Descrizione delle procedure di campionamento (allegare schede se necessario)

Descrivere ogni singolo calcolo, la raccolta dei dati, il campionamento o le differenze rispetto alla descrizione delle funzioni dell'unit di processo (allegare fogli aggiuntivi se necessario). a Per esempio: Cl2, CO, CO2, polveri/particolato, F2, H2S, H2SO4, HCl, HF, N2O, NH3, NOx, SOx; materie organiche: idrocarburi, PCB, diossine, fenoli; metalli: Hg, Pb, Cr, Fe, Zn, Ni, ecc. b Per esempio: BOD, COD; acidi come H+, Cl-, CN-, detergenti/oli, materie organiche disciolte (elencare i composti compresi in que+ + sta categoria di dati), F-, ioni Fe, Hg, idrocarburi (elencare), Na , NH 4 , NO 3 , clorurati organici (elencare), altri metalli (elencare), 2altri N (elencare), fenoli, fosfati, SO 4 , solidi in sospensione, ecc. c Per esempio: riuti minerali, riuti industriali misti, riuti solidi urbani, riuti tossici (elencare i composti compresi in questa categoria di dati). d Per esempio: rumore, radiazioni, vibrazioni, odori, calore disperso, ecc.

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APPENDICE (informativa) B.1

B ESEMPI DI DIFFERENTI PROCEDIMENTI DI ALLOCAZIONE

Generalit
Gli esempi di questa appendice illustrano i procedimenti di allocazione citati in 6.5.3. Gli esempi sono semplicati e hanno solo propositi illustrativi.

B.2

Evitare l'allocazione
Ovunque sia possibile, l'allocazione dovrebbe essere evitata o minimizzata. Due metodi per farlo sono illustrati in 6.5.3. a) Suddividere il processo in sottoprocessi. Distinguere fra quelli che sono processi prettamente congiunti e quelli che sono generati da uno solo dei prodotti. Dovrebbero essere allocati soltanto i processi prettamente congiunti. Esempio 1: Produzione di idrossido di sodio. L'idrossido di sodio ottenuto mediante elettrolisi di una soluzione di cloruro di sodio, dando inevitabilmente la coproduzione di cloro e di idrogeno. Il processo un processo pienamente congiunto e l'allocazione necessaria, ma non tutti i sottoprocessi in fabbrica dovrebbero essere allocati tra i coprodotti. Suddividendo i processi in fabbrica in sottoprocessi, possibile identicare i processi che sono correlati ad uno soltanto dei coprodotti, per esempio, il gruppo di compressione per pompare il cloro nei serbatoi di stoccaggio in pressione. Il gruppo di compressione utilizzato solo per il cloro. Non dunque possibile allocare il processo in fabbrica come un processo globale. Sono necessarie la suddivisione e lidenticazione dei processi prettamente congiunti. I processi di trasporto interno dei coprodotti in fabbrica e i processi di manipolazione dei materiali saranno spesso attribuiti a uno solo dei coprodotti. Esempio 2: Coproduzione di farina, pula, semola e crusca. La produzione di farina illustrata nella gura B.1. In un mulino, il grano macinato per ottenere farina e i coprodotti sono pula, semola e crusca. Pula, semola e crusca sono principalmente utilizzati come mangime per animali. Il processo di macinazione necessario solamente per la produzione di farina. Quindi il processo di molitura dovrebbe essere incluso unicamente sotto la produzione di farina. I processi precedenti (semina, concimazione e produzione di fertilizzanti, mietitura, essicazione del grano, ecc.) sono necessari per tutti i prodotti e devono essere allocati fra tutti questi.
gura B.1

Produzione di farina, pula, semola e crusca

Farina Industria dei fertilizzanti Pula Agricoltura (semina, concimazione, irrigazione, mietitura, ecc.) Industria agrochimica Crusca Processi di molitura (macinazione)

Semola

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b) Includere ulteriori processi e coerentemente allargare i conni del sistema, evitando cos l'allocazione. L'allargamento dei conni del sistema richiede che: - l'oggetto dello studio sia un cambiamento, cio un paragone fra due scenari alternativi per un medesimo prodotto; - la natura e l'entit del cambiamento che avverr realmente, come conseguenza della decisione che lLCA supporta, possano essere previste con un congruo grado di certezza; - siano disponibili i dati per i sistemi congiunti coinvolti. Dovrebbero essere poste le domande: Come potrebbe essere effettuato il servizio se non fosse effettuato dal sistema? Se il servizio non fosse effettuato, quali sarebbero gli effetti marginali a lungo termine? Esempio 3: Utilizzo dell'energia prodotta dall'incenerimento dei riuti. Uno degli esempi largamente utilizzati per evitare l'allocazione allargando i conni del sistema, quando si utilizza lenergia in uscita dall'inceneritore di riuti come usso in ingresso in un altro sistema di prodotti. Il problema dellallocazione sorge, perch il sistema di prodotti in esame ha due ussi in uscita: il prodotto o servizio in esame (A) e lenergia in uscita dall'inceneritore (B). Questo problema di allocazione viene spesso risolto allargando i conni del sistema come illustrato nella gura B.2.
gura B.2

Allargamento dei conni del sistema per l'incenerimento dei riuti

Sistema in esame

Sistema alternativo

Sistema risultante

Prodotto A

Prodotto B Energia in uscita x MJ

Prodotto B Energia in uscita x MJ

Prodotto A

Il metodo di evitare l'allocazione allargando i conni del sistema applicabile solamente quando noto il metodo alternativo. Le ipotesi su ci che realmente sostituito dal usso in uscita dal sistema alternativo devono essere ben documentate. Se le condizioni non possono essere soddisfatte, il procedimento di allargamento del sistema non applicabile e sar richiesta lallocazione.

B.3

Allocazione mediante relazioni siche


Esempio 1: Cadmio nell'incenerimento di riuti. Nell'incenerimento di riuti, sono molti i prodotti trattati contemporaneamente. I ussi in uscita (per esempio le emissioni in aria) devono essere allocati tra questi prodotti, ma non tutti i ussi in uscita. ovvio che i prodotti eliminati che contengono cadmio sono i riuti che causano le emissioni di cadmio. Pertanto, le emissioni di cadmio dovrebbero essere incluse soltanto sotto i prodotti contenenti cadmio.

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Esempio 2: Trasporto. Quando si carica un autocarro, il limite massimo di carico pu essere raggiunto per due motivi: o perch lautocarro autorizzato a viaggiare solo con x t di carico, o perch non vi pi spazio. Il trasporto di merce ad alta densit (per esempio i metalli) raggiunger facilmente il limite di peso, mentre il trasporto di merce a bassa densit (per esempio bottiglie di plastica nuove e vuote) raggiunger il limite di volume. Quando si trasportano due prodotti sul medesimo autocarro, necessaria l'allocazione dei ussi in ingresso e in uscita (per esempio il consumo di energia e le emissioni) tra i due prodotti. Lidenticazione della causa del limite necessaria: Per quale ragione non si carica pi merce sull'autocarro? Nel caso di trasporto congiunto di acciaio e rame, la ragione sta probabilmente nel peso e allora l'allocazione dovrebbe essere basata sulla massa. Nel trasporto di differenti imballaggi vuoti, la ragione sta probabilmente nel volume e allora l'allocazione dovrebbe essere basata sulla densit degli imballaggi. In entrambi i casi viene utilizzata un'allocazione sica. Esempio 3: Verniciatura di due parti metalliche differenti A e B. Due differenti parti metalliche, A e B, vengono verniciati sulla medesima linea di verniciatura. Il consumo di vernice, il usso energetico in ingresso e le emissioni di composti organici volatili (VOC), ecc., sono noti solo per la verniciatura combinata. Lo studio di LCA richiede i dati relativi solo al prodotto A. In questo caso l'allocazione pu essere evitata realizzando un esperimento in cui verniciato unicamente il prodotto A. Se ci sono ragioni tecniche o economiche afnch tale prova non abbia luogo, allora lallocazione necessaria. possibile l'allocazione sica, se il rapporto fra A e B pu essere modicato senza variazioni nei ussi in ingresso e in uscita. Se il rapporto fra A e B cambiato senza cambiare la somma delle masse di A e B, ci pu dare luogo a un differente consumo di vernice, quindi l'allocazione in base alla massa non corretta. Se il rapporto fra A e B pu essere cambiato senza cambiare la somma delle superci da verniciare, allora anche i ussi in ingresso e in uscita rimarranno costanti. Allora la supercie da verniciare pu essere presa come il parametro sico corretto. Il fattore di allocazione pu essere calcolato come la supercie da verniciare di tutte le parti di A, divisa per la supercie da verniciare di tutte le parti (A + B) che vengono verniciate nello stesso periodo di tempo. Di fatto, questa identicazione delle relazioni causali non una vera e propria allocazione, ma piuttosto un'analisi del sistema e delle cause dei ussi in ingresso e in uscita.

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BIBLIOGRAFIA
[1] ISO 14042 Environmental management - Life cycle assessment - Life cycle impact assessment [Gestione ambientale - Valutazione del ciclo di vita - Valutazione dellimpatto del ciclo di vita] Environmental management - Life cycle assessment - Life cycle interpretation [Gestione ambientale - Valutazione del ciclo di vita - Interpretazione del ciclo di vita] Environmental management - Life cycle assessment Examples for the application of ISO 14041 [Gestione ambientale - Valutazione del ciclo di vita - Esempi di applicazione della ISO 14041]

[2]

ISO 14043

[3]

ISO/TR 14049

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APPENDICE (normativa)

ZA RIFERIMENTI NORMATIVI ALLE PUBBLICAZIONI INTERNAZIONALI E PUBBLICAZIONI EUROPEE CORRISPONDENTI


La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale lultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento.
Pubblicazione ISO 14040 Anno 1997 Titolo Environmental management - Life cycle assessment Principles and framework [Gestione ambientale - Valutazione del ciclo di vita - Principi e quadro di riferimento] EN EN ISO 14040 Anno 1997

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