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IL PRESTITO

OBBLIGAZIONARIO
IL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO

NOZIONE:
§ FINANZIAMENTO A MEDIO-LUNGO TERMINE
§ RAPPRESENTATO DA TITOLI (OBBLIGAZIONI)

SOGGETTI COINVOLTI:
§ LA SOCIETÀ EMITTENTE (S.P.A., S.A.P.A. e S.R.L.)
§ I RISPARMIATORI (OBBLIGAZIONISTI)

BENEFICI DELLA SOCIETÀ EMITTENTE:


§ ENTRATA MONETARIA

OBBLIGHI DELLA SOCIETÀ EMITTENTE:


§ RESTITUZIONE DEL CAPITALE VERSATO, IN UNICA SOLUZIONE
O CON RIMBORSO PERIODICO
§ PAGAMENTO DEGLI INTERESSI PASSIVI
IL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO

RILEVAZIONI CONTABILI RICHIESTE DA TALE FORMA


DI FINANZIAMENTO:
1) EMISSIONE/SOTTOSCRIZIONE DEL P.O.
2) LIBERAZIONE
3) PAGAMENTO DEGLI INTERESSI
4) RESTITUZIONE DEL CAPITALE

A FINE ESERCIZIO, OCCORRE RILEVARE LE SCRITTURE DI


ASSESTAMENTO (di regola, visto il pagamento posticipato degli
interessi, un rateo passivo)
IL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO
1) EMISSIONE/SOTTOSCRIZIONE DEL P.O.
NASCE:
§ UN CREDITO VERSO GLI OBBLIGAZIONISTI;
§ UN DEBITO DI FINANZIAMENTO

I VALORI DA CONSIDERARE SONO:


§ VALORE NOMINALE (V.N.)
§ PREZZO DI EMISSIONE (P.E.)

MODALITÀ DI EMISSIONE:
1. ALLA PARI (P.E. = V.N.)

DISAGGIO DI
2. SOTTO LA PARI (P.E. < V.N.)
EMISSIONE
AGGIO DI
3. SOPRA LA PARI (P.E. > V.N.)
EMISSIONE
IL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO

2) LIBERAZIONE
§ ENTRA DENARO
§ SI CHIUDE IL CREDITO VERSO GLI OBBLIGAZIONISTI

3) PAGAMENTO DEGLI INTERESSI


§ ESCE DENARO PER CORRISPONDERE GLI INTERESSI AGLI
OBBLIGAZIONISTI

4) RESTITUZIONE DEL CAPITALE


§ ESCE DENARO
§ SI CHIUDE IL DEBITO DI FINANZIAMENTO
§ TOTALMENTE → rimborso in un’unica soluzione
§ O PARZIALMENTE → rimborso periodico
IL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO
CRITERI DI VALUTAZIONE (segue…)

Prima del DLgs 139/2015:

• Debiti iscritti al VALORE NOMINALE à valore da rimborsare al


momento dell’estinzione

• La differenza di emissione e i costi di transazione sono contabilizzati (e


imputati a bilancio) nell’esercizio in cui il P.O. viene emesso

• Periodicamente si rilevano (e pagano) gli interessi passivi determinati


applicando il tasso di interesse nominale
IL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO
CRITERI DI VALUTAZIONE (segue…)

Dopo il DLgs 139/2015:

Debiti rilevati adottando il criterio del COSTO AMMORTIZZATO


• Al momento dell’iscrizione, il PO va contabilizzato al:
Valore nominale del PO ± differenza di emissione – costi di transazione

• Il costo complessivo del P.O. comprende:


- interessi passivi periodici determinati ad un tasso nominale
- costi di transazione
- differenza di emissione

Il costo complessivo va ripartito (ammortizzato) durante tutto il periodo di


esistenza del debito in base al TASSO DI INTERESSE EFFETTIVO
(T.I.R.). Il T.I.R. è il tasso che eguaglia il valore di iscrizione del P.O. al
valore attuale di tutti i flussi finanziari futuri generati dal debito
IL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO
CRITERI DI VALUTAZIONE
• Proprio per la presenza dei costi di transazione e delle differenze da
emissione

T.I.R. ≠ TASSO ANNUO NOMINALE DEL PRESTITO

Il criterio del costo ammortizzato prevede che la differenza tra gli interessi
calcolati applicando il T.I.R. e quelli determinati al tasso nominale sia
imputata, ogni anno, al valore del P.O.

Perciò, in ogni esercizio l’ammontare del debito/P.O. aumenta in misura


pari alla quota di costi di transazione/differenze di emissione di competenza
di quell’anno

A scadenza il valore del debito/P.O. iscritto in contabilità coinciderà con il


suo valore nominale
IL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO
Ricapitolando:
ART. 2426 DEL C.C.: P. O. VALUTATO AL «COSTO AMMORTIZZATO».

+ VALORE NOMINALE
- DISAGGIO / + AGGIO

= VALORE INIZIALE DI ISCRIZIONE DEL P.O.

NEGLI ESERCIZI SUCCESSIVI, LA DIFFERENZA TRA INTERESSI


EFFETTIVI (CALCOLATI CON IL TIR) E INTERESSI NOMINALI (=
QUOTA AMM.TO COSTI DI TRANSAZIONE) VA IMPUTATA AL VALORE
DEL DEBITO/P.O. PER DETERMINARE IL COSTO AMMORTIZZATO DEL
DEBITO:
+ VALORE INIZIALE DI ISCRIZIONE
± QUOTA DISAGGIO/AGGIO

= COSTO AMMORTIZZATO DEL P.O.


IL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO

In base a quanto disposto dal DLgs 139/2015, il criterio del costo


ammortizzato può non essere applicato nelle seguenti circostanze:

1. per i Prestiti Obbligazionari (debiti in genere) iscritti in patrimonio alla


data del 1 gennaio 2016
2. per i Prestiti Obbligazionari (debiti in genere) i cui costi di
transazione/differenze di emissione sono irrilevanti (principio
dell’irrilevanza)
3. per le società che redigono il bilancio in forma abbreviata o per le
micro-imprese

In queste circostanze, se l’amministratore si avvale della facoltà di non


applicare il criterio del costo ammortizzato, la procedura di rilevazione del
P.O. è quella prevista dalla precedente disciplina (ante DLgs 139/2015) à
P.O. iscritto in contabilità al suo valore nominale.

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