Data: 17.05.

2018
Prodotto: Midas 2018 V21

Modellazione di una struttura con dispositivi “Shock Transmitter” tramite analisi Boundary Change

Gli elementi shock transmitter sono dispositivi concepiti per avere una legge di risposta in funzione della velocità e sono
definiti attraverso una legge forza – spostamento.
Vengono utilizzati come giunto sismico; consentono alla struttura di incassare le deformazioni che si manifestano
lentamente nel tempo senza opporre resistenze (rigidezza praticamente nulla), entrando invece in funzione per velocità
elevate (carichi dinamici e terremoto).

Di seguito sono illustrati i passaggi fondamentali per la modellazione di un semplice telaio con questo tipo di dispositivi.
Per far si che gli elementi entrino in funzione solo durante l’analisi dinamica si è scelto di utilizzare in Midas GEN un’analisi
di tipo Boundary Change.

La modellazione dei dispositivi (molle lineari) deve essere fatta tramite elemento General Link (Element Spring):

1. Definire due tipologie di molle: una corrispondente ai Transmitter attivi, l’altra corrispondente alla situazione in cui gli
stessi non entrano in gioco (rigidezza prossima a zero)

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2. Creare tre gruppi di carico:

A un gruppo (in questo esempio VINCOLI_TERRA) si associano gli incastri mentre, tramite il comando Model  Boundaries
 Change General Link Property, si associano gli altri due gruppi ai General Link.

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3. Impostare Analisi Boundary Change, che permette di assegnare diverse condizioni al contorno (vincoli, svincoli, proprietà
delle molle ecc) ai vari casi di carico e alle diverse analisi.

La condizione STATICA richiamerà il gruppo vincoli a terra e TransmitterNONATTIVI, quella DINAMICA invece il gruppo
vincoli a terra e TransmitterATTIVI.

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4. I risultati sono conformi a ciò che ci si attende. Infatti per il caso di carico vento la deformazione riguarda solo il primo
telaio, essendo la rigidezza delle molle prossima a zero.

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Nel caso di carico spettrale SLV_X, invece, i dispositivi si attivano:

L’analisi rimane in campo lineare; a valle della stessa sarà quindi possibile sovrapporre gli effetti e creare le combinazioni
di carico.

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