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Cinema e nuovi media.

V° lezione.

Nell’ultima lezione di questo segmento del corso ci sarà una lezione dove l’altro docente deve essere
preparato un progetto da fare nel segmento successivo in più ci verrà dato un modulo, in più sarebbe
opportuno fare questo progetto in un gruppo di 4-5 persone, infatti il videosaggio prevede un lavoro
complesso e ricco di ricerche ed elaborazioni ma se in ogni gruppo c’è una persona esperta di montaggio non
sarebbe male.


Film come Avatar o Ready Player One trattano tematiche diverse da quelli che prendono come riferimento il
Cyberpunk in più scompare il tema della falsificazione e l’urgenza è quello di interrogarsi come i due mondi
(reale e virtuale) vengono elaborati nel mondo moderno, ma troviamo anche una crisi di identità del cinema e
questi due film hanno componenti che ci ripotano al live-action. In questo senso Avatar riflette su una nuova
concezione del rapporto tra simulazione digitale e cinematografica: un orizzonte segnato dall’ibridazione, in
cui il cinema si dichiara ormai pronto ad incorporare e padroneggiare nuove estetiche e nuovi linguaggi
senza più il timore di smarrire la propria identità. Con ciò possiamo dire che questi due film hanno una
visione della realtà completamente diversa, infatti il finale del film di Spielberg ci ricorda molto il finale del
film di Cameron attraverso una caccia al tesoro e qui il protagonista riesce a guidare un esercito in modo da
andare contro la multinazionale. Questa scena finale riprende quella convergenza mediale del quale abbiamo
già parlato e in più la celebrazione del mondo globale e anche in questo caso come accade in Avatar la
multinazionale vuole conquistare il mondo digitale di Oasis e anche qui prevale il popolo della rete anche se
nel film di Cameron troviamo una chiave di conflitto completamente diversa in Spielberg invece il conflitto
c’è ma la mobilitazione dal basso si concentra tutto sui media (un po' come avviene con il fenomeno del
“File-Sharing”). Questo film ci proietta verso una nuova era infatti in tale situazione viene menzionato più e
più volte lo studioso Harry Jenkins dove quest’ultimo nel suo libro “Benvenuti nella Cultura Convergente”
afferma che: «Dove i vecchi e i nuovi media collidono, dove s’incrociano i media grassroots e quelli delle
corporation, dove il potere dei produttori e quello dei consumatori interagisce in modi imprevedibili.», e in
questa situazione il cinema deve riformulare e ricercare la propria identità, e sulla base di questo discorso
Ready Player One rispetta te mi e questioni che hanno come argomento principale i nuovi media, tant’è che
esso abbatte qualsiasi distinzione tra il cinema e gli altri media, tant’è che evoca un universo ibrido, tant’à
che quel discorso che troviamo in Strange Days viene affrontato con una “superiorità” del cinema sotto
l’aspetto estetico.

 Convergenza dei media: dove essi presentano delle caratteristiche più flessibili ma anche che
quest’ultimi presentano mondi sempre più diversi e in esso le varie forme mediali partecipano in
modo vivo a tale processo di convergenza o rimediazione ed esso subisce dei cambiamenti molto
forti che colpiscono anche il cinema e tale discorso di post-cinema lo possiamo intravedere anche nel
film di Spielberg menzionato precedentemente e tale processo agisce su vari punti di vista o piani ed
esso coinvolge anche il consumo. Il fenomeno della convergenza tende a far entrare vari aspetti o
mondi. Successivamente possiamo affermare che la rete consente di inserire piccoli contributi come
ad esempio Wikipedia esempio di intelligenza collettiva ed egli è talmente interessato
all’intelligenza collettiva che inserisce i fandom (forme di condivisione grazie ad un lavoro
individuale) infatti Jenkins disse: «la convergenza non avviene nelle attrezzature dei media ma nei
cervelli dei singoli consumatori nonché dalle loro reciproche »

Successivamente Clay Shirki disse: «Ogni volta che un nuovo consumatore entra nel panorama »

Successivamente parlando di YouTube possiamo dire che i contenuti vengono trasferiti via streaming che per
il fruitore significava un’interazione più semplice e intuitiva rispetto ai processi utilizzati all’interno dei
“File-Sharing”, infatti come possiamo notare dal video girato da uno dei fondatori di tale media possiamo
paragonarlo all’arrivo della stazione dei fratelli Lumiere e un anno dopo YouTube venne comprato da
Google per un miliardo e mezzo di dollari ed esso racchiude varie peculiarità perché infatti quest’ultimo
avviene in modo casuale ma è soprattutto uno dei primi social media perché infatti quest’ultimo consente ai
fruitori sia di creare e caricare contenuti ma anche di scrivere commenti ed esso è un media gratuito fruibile
da chiunque, e tale aspetto può far aumentare l’audience anche perché questo nuovo circuito di diffusione dei
media tant’è che da tale media non sono usciti solo blogger o influencer ma anche registi o attori ma in
questa situazione il mondo dell’audiovisivo diventa un mondo fruibile da chiunque ma questo nuovo mondo
creò anche delle antipatie, infatti i contenuti mediali che provenivano dai media tradizionali venivano visti
con diffidenza, infatti come dice Fausto Colombo «La creazione di una reputazione on line non dipende
dall’appartenenza a grandi marchi di comunicazione », ma successivamente Burgess e Green affermano:
«Per comprendere la cultura popolare di YouTube, non è d’aiuto operare distinzioni nette tra produzioni
amatoriali e professionali, o tra patiche commerciali e di community. Queste distinzioni sono basate su
logiche»

Fanfiction: Creazione di contenuti mediali già esistenti rielaborati da fan ed esso nacque negli anni 70, infatti
la prima fan fiction fu su Star Trek, e in quel periodo la serie ebbe 3 stagioni ma che improvvisamente venne
chiuso e alla fine della produzione vennero effettuate varie repliche e grazie a quest’ultime Star Trek diventa
un fenomeno mediale tant’è che i fan iniziarono a scrivere storie con protagonisti i personaggi di tale serie,
tant’è che grazie a tale fenomeno su Star Trek qualche anno dopo vennero realizzati dei film e con la
Fanfiction vennero alla luce nuove forme audiovisive tra cui l’elaborazione di nuovi effetti speciali ma
quest’ultimi ebbero dei problemi legati al Copyright.
In questo video possiamo intravedere come le sceneggiature i costumi i tagli vengono ripresi alla perfezione
come succede in Ready Player One nella scena in cui Spielberg rievoca Shining di Stanley Kubrick e qui
come suggerisce Jenkins ci sono aspetti che sono difficili da collocare, infatti a volte è difficile distinguere
un elemento amatoriale da quello originale.
Come si può ben vedere nel trailer di Star Trek Renegades possiamo intravedere protagonisti ufficiali della
serie che riprendono il proprio ruolo.
Le fan-fiction sono di produzione anche italiana tra cui una dedicata al personaggio di Dylan Dog intitolato
“Vittima degli eventi” realizzato dai The Jackal (gruppo molto famoso su YouTube) proiettato al “Lucca
Film Festival” nel 2014. Quest’ultimo venne accolto con molto successo dai fan di questo personaggio e tra i
vari volti troviamo Alessandro Aber ecc.… ma anche molti volti nati da YouTube. Esso è interessante anche
sotto l’aspetto produttivo, ma i diritti non provenivano da un produttore italiano ma dalla Miramax tant’è che
questo film venne accolto con molte ostilità e tale idea di tornare allo spirito originale determina un
paradosso, tant’è che la versione cinematografica viene intravisto dai fan come falso e quello vero come
veritiero alle vicende di Dylan Dog.

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