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Dopo aver effettuato in extremis il mio ultimo concerto il 29 febbraio 2020, con lo spettro del
blocco delle attività che si paventava in quei giorni, anch’io come la maggior parte della
popolazione italiana ho vissuto il periodo di quarantena forzata all’interno della mia abitazione.
Ho potuto vedere ed ascoltare le numerose iniziative intraprese per riavvicinare le persone tra loro
anche se simbolicamente o virtualmente. Quindi dalle più disparate performance ai balconi (alcune
di imbarazzante fattura), alle dirette in streaming di alto livello, (ne cito una per tutte, il bellissimo
concerto del saxofonista Tony Lakatos con Peter Reiter per la Frankfurt Radio in diretta
streaming19), passando per i contenuti on-demand messi gratuitamente a disposizione come ad
esempio i concerti dei Berliner Philarmoniker.
Anch’io mi sono cimentato con la tecnica
dell’overdubbing e con il montaggio video,
creando una clip che ha riscosso un buon
riscontro tra il pubblico, e che ha fatto da idea
germinale al progetto di Conversation.
E’ stato subito chiaro che a similitudine di
quello che alcune società, come ad esempio
Netflix, propongono contenuti disponibili in
rete on-demand, anche realtà meno grandi
economicamente parlando, possono produrre e
distribuire contenuti a richiesta, sia in forma
gratuita che a pagamento.
Mi sono reso conto inoltre di come le persone
bloccate in casa, avessero un forte bisogno di relazionarsi col mondo e internet in questo caso è
divenuto il medium principale per sopperire a questa privazione delle relazioni sociali. Oltre a ciò la
popolazione nell’usufruire dell’entertainment prediligeva performance che contenevano una
connotazione live, una qualità di forte impatto per la psiche umana. Infatti mentre un contenuto
artistico preparato (quindi una registrazione, un video, ecc.), perde dell’immediatezza dell’attimo in
cui si crea, divenendo materiale audiotattile racchiuso in un medium, la performance dal vivo regala
una maggior consapevolezza e coinvolgimento da parte del fruitore, che si immedesima nelle
condizioni “casalinghe” della performance.
Nel frattempo rimanendo in contatto con altri musicisti, ho elaborato la gravità della situazione ed
ho pensato a quali fossero le possibili azioni per quantomeno ridurre il disagio che si stava vivendo
in quei momenti.
L’evento in streaming trasmesso da Lady Gaga infine, di cui abbiamo parlato nel capitolo
precedente, che ha raggiunto più di un miliardo di spettatori e 127 milioni di dollari devoluti alla
W.H.O.20 mi ha convinto delle grandi opportunità date dalle piattaforme più o meno gratuite
disponibili sul web per promuovere la propria musica e raggiungere un pubblico eterogeneo.
Nasce così l’idea di creare un format che possa far incontrare le tendenze attuali del mondo digitale
con i canali classici di promozione della musica, soprattutto quello del jazz. Il format l’ho
19 https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2711850382376370&id=136954992997513
20 https://tg24.sky.it/spettacolo/2020/04/19/one-world-together-at-home-concerto-lady-gaga-coronavirus#03
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progettato in forma di Web Serie, quindi a puntate e con una durata specifica sia della singola
puntata che dell’intera serie o meglio chiamata stagione.
La serie l’ho chiamata Conversation, Storie di Vita e di Musica.
Figura 8: Copertina
Quarta Puntata
2.1 Aspetti progettuali della Web Serie
Il primo problema che si è dovuto affrontare è stato su quali contenuti inserire all’interno di un
programma che si sviluppasse in un arco temporale di un’ora.
Vista l’impossibilità di suonare insieme ai musicisti, ne in presenza per via del distanziamento
sociale e ne a distanza per via della latenza di trasmissione 21, ho dovuto scegliere di impostare su
una gran parte discorsiva il programma. Le caratteristiche inoltre della serie, dovevano essere
improntate sull’homemade, quindi dimostrare le possibili potenzialità nell’usare oggetti di uso
comune (smartphone, pc, tablet ecc.), nel creare dei contenuti di taglio professionale ma fatti in
casa.
Da qui il titolo di Conversation (conversazione), che identifica l’impostazione del format. Per non
perdere la connotazione di programma che verte sulla musica e sui musicisti, ho pensato di inserire
poi uno spazio all’interno della puntata in cui veniva riprodotto un video in cui suonavo insieme
all’ospite o agli ospiti intervenuti nel programma; quindi bisognava produrre un video che
contenesse musiche attinenti e fosse registrato con mezzi disponibili in casa.
Completava il programma, la messa in onda di contenuti promozionali dell’artista o degli artisti
intervenuti (come dischi in uscita, progetti in fase di promozione, iniziative intraprese dall'artista,
ecc.).
Una volta individuato il format, è stato fondamentale decidere con quali mezzi produrre il
programma. Bisognava scegliere come creare ed assemblare i diversi momenti della puntata, oltre a
preparare i diversi elementi che concorrono alla stessa. Quindi una serie di strumenti per la:
• Promozione
• Registrazione
• Produzione
• Trasmissione e regia
La Promozione, consisteva nel preparare le diverse copertine delle puntate e nella diffusione delle
stesse nell'ambito dei social media di cui mi servivo e realizzare la sigla e il promo del programma
Per le immagini ho utilizzato un software open-source23 The Gimp(Gnu
Image Manipulation Program), programma di foto-ritocco. Per la
condivisione e promozione delle immagini che introducevano la puntata, ho
usato il software Gestore delle Pagine e Strumenti di pubblicazione di
Facebook, YouTube Studio, Instagram e LinkedIn, tutti software o
applicazioni dei omonimi Social Media. Per la realizzazione della sigla e del
teaser di presentazione ho utilizzato Nero Video. Figura 12: Il logo del
La dotazione hardware per questa fase è basata dall’uso di un Pc, delloprogramma The Gimp
Smartphone e di un Tablet Android.
La Registrazione, questa è stata la parte più creativa del programma, oltre ad essere quella più
originale. In pratica durante la settimana precedente, in contatto con l’ospite o gli ospiti del
programma, registravamo a distanza le tracce audio in modalità overdubbing, contemporaneamente
durante la registrazione veniva effettuata una ripresa video della performance che poi sarebbe
divenuta parte integrante del risultato finale.
Per la registrazione audio ho usato le D.A.W. (Digital Audio Workstation) Cubase e ProTools, con
cui ho lavorato sull’editing, sul mixing e sulla finalizzazione del progetto. Per la registrazione video
sono stati utilizzati i software installati sui vari modelli di smartphone Apple o Android usati. La
dotazione hardware in questa fase è formata oltre dal pc, smartphone e tablet, anche dall’uso di
22 Teaser, breve video di promozione e spiegazione dell’oggetto o idea inserita nel video stesso
23 Open-source, letteralmente sorgente aperta, sta ad indicare un software il cui codice sorgente ossia il testo di un
algoritmo di un programma scritto in un linguaggio di programmazione da parte di un programmatore , ovvero la
sua codifica software, sia aperto e utilizzabile da chiunque voglia modificarlo e migliorarlo.
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un’interfaccia audio (scheda audio Steinberg Ur22) e da microfonazione con microfono Rode NT2A
a condensatore.
La Produzione è stata effettuata per la parte audio dal programma di Mastering e editing audio
fondamentale è stata la connessione veloce ad internet per poter scambiare file audio e video tramite
servizi di cloud come Dropbox e di invio massiccio di dati come Wetransfer