Sei sulla pagina 1di 10

- Copyright - Il Pensiero Scientifico Editore downloaded by EUGENIA CAPATI IP 82.49.70.

198 Mon, 01 May 2023, 16:11:21

cinquantenario del gic

Dalla rivoluzione delle statine alla terapia


di silenziamento genico: 50 anni di evoluzione
nella terapia dell’ipercolesterolemia
Paolo Calabrò1,2, Gaetano M. De Ferrari3, Francesco Romeo4, Ciro Indolfi5, Pasquale Perrone Filardi6,7
1
Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali, Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, Napoli
2
Divisione di Cardiologia, AORN S. Anna e S. Sebastiano, Caserta
3
Divisione di Cardiologia, A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino, Dipartimento di Scienze Mediche, Università degli Studi, Torino
4
UniCamillus, International Medical University, Roma
5
U.O. Cardiologia, Università degli Studi “Magna Graecia”, Catanzaro
6
Dipartimento di Scienze Biomediche Avanzate, Università degli Studi “Federico II”, Napoli
7
Mediterranea Cardiocentro, Napoli

The last 50 years have experienced a rapid evolution in the development of lipid-lowering agents to reduce
low-density lipoprotein cholesterol levels. This significant advance in medicine has not occurred without
debate. Whether lowering blood cholesterol levels was beneficial has remained one of the most contro-
versial issues during the past 50 years. The discovery of statins was the revolution that made it possible to
delay and stop the progression of the atherosclerotic process resulting in improved health and longevity for
millions of people. To date, statins remain the drugs of choice for the treatment of hypercholesterolemia.
Despite their use, the risk of cardiovascular events persists. Therefore, the use of non-statin drugs, such as
ezetimibe or PCSK9 inhibitors, in combination with statins has been shown to further reduce the risk of
cardiovascular events. This review aims to summarize the advances in the field of lipid-lowering therapies
over the past 50 years, focusing on advances in the development of drug therapies up to and including
gene silencing or gene editing treatments that are expected in the near future.
Key words. Bempedoic acid; Dyslipidemia; Ezetimibe; Inclisiran; LDL-cholesterol; PCSK9 inhibitors; Statins.

G Ital Cardiol 2022;23(7):481-490

INTRODUZIONE moderna del colesterolo come attore protagonista nella forma-


L’ipercolesterolemia è un fattore di rischio di malattia cardio- zione e sviluppo dell’aterosclerosi iniziò nel 1913 con la pub-
vascolare aterosclerotica ed il colesterolo legato alle lipopro- blicazione della scoperta di Anitschkow a San Pietroburgo che
teine a bassa densità (LDL) è stato riconosciuto come fattore mostrava come un’alimentazione a base di colesterolo in conigli
causale di malattia1,2. Diversi studi clinici e osservazionali han- poteva causare lo sviluppo di aterosclerosi4,5. Ma presto i pato-
no documentato gli innegabili benefici cardiovascolari della logi dubitarono di questa teoria perché non furono in grado di
riduzione del colesterolo LDL3. Tuttavia, il percorso complesso riprodurre i risultati di Anitschkow nei ratti e nei cani, gli animali
attraverso il quale il colesterolo è stato collegato alla malattia più comunemente usati nella ricerca medica. La ricerca sul ruolo
coronarica è una delle grandi storie del XX secolo. del colesterolo nell’aterosclerosi umana non ha realmente preso
Negli ultimi decenni abbiamo assistito a un impressionan- piede fino al 1940, a causa di una prevalente opinione che la
te sviluppo nella battaglia contro le malattie aterosclerotiche malattia fosse una semplice conseguenza dell’invecchiamento
con l’uso di nuovi farmaci che sembrano ritardare o arrestare e non potesse essere impedita. L’ipotesi lipidica, il concetto che
la progressione del processo aterosclerotico con un conse- il colesterolo giocasse un ruolo causale nell’aterosclerosi e nelle
guente miglioramento della salute e della longevità per mi- malattie cardiovascolari, è stata oggetto di una controversia che
lioni di persone (Figura 1). Questo notevole progresso nella è diventata incalzante negli anni ’50, ha raggiunto il picco negli
medicina non è avvenuto senza dibattiti. anni ’70 e ’80 e poi si è placata negli anni ’90. All’inizio degli
Sono passati oltre 175 anni da quando Vogel dimostrò che anni ’50, John Gofman all’Università della California a Berkeley
il colesterolo era presente nelle placche arteriose, ma la storia usò l’ultracentrifuga per separare le lipoproteine del plasma.
Gofman scoprì non solo che l’infarto miocardico era correlato a
livelli elevati di colesterolo nel sangue, ma anche che il coleste-
© 2022 Il Pensiero Scientifico Editore rolo era contenuto nelle LDL. Egli osservò anche che gli infarti
Ricevuto 24.02.2022; accettato 21.03.2022. erano meno frequenti quando il sangue conteneva livelli elevati
Gli autori dichiarano nessun conflitto di interessi. di lipoproteine ad alta densità (HDL)6-8.
Per la corrispondenza: Nel 1953, Michael Oliver pubblicò dati riguardo ai pazienti
Prof. Pasquale Perrone Filardi Dipartimento di Scienze Biomediche con coronaropatia, osservando che i livelli di colesterolo in que-
Avanzate, Università degli Studi “Federico II”,
AOU Policlinico Federico II, Via Pansini 5, 80131 Napoli sti pazienti erano più alti rispetto ai controlli. La campagna an-
e-mail: fpperron@unina.it ti-colesterolo fu iniziata da Paul Wood secondo il quale i livelli

G ITAL CARDIOL | VOL 23 | LUGLIO 2022 481


- Copyright - Il Pensiero Scientifico Editore downloaded by EUGENIA CAPATI IP 82.49.70.198 Mon, 01 May 2023, 16:11:21

P Calabrò et al

Figura 1. L’evoluzione nella terapia dell’ipercolesterolemia.


CARE, Cholesterol and Recurrent Events; FOURIER, Further Cardiovascular Outcomes Research With PCSK9 Inhibition in Subjects With Elevated
Risk; IMPROVE-IT, IMProved Reduction of Outcomes: Vytorin Efficacy International Trial; LDL, lipoproteine a bassa densità; ODYSSEY, Evaluation
of Cardiovascular Outcomes After an Acute Coronary Syndrome During Treatment With Alirocumab; PCSK9, proproteina convertasi subtilisina/
kexina di tipo 9; PROVE-IT, Pravastatin or Atorvastatin Evaluation and Infection Therapy trial; SSN, Sistema Sanitario Nazionale.

più alti di colesterolo erano il risultato della malattia coronarica, STATINE


piuttosto che la causa9. Sir John McMichael, anche anni dopo Durante gli anni ’50, la via di sintesi del colesterolo era stata
il suo ritiro, pubblicò le sue opinioni critiche riguardo al ruolo completamente chiarita, ed era stato dimostrato come la tap-
causale del colesterolo nelle principali riviste scientifiche9.
pa limitante fosse la trasformazione dell’HMG-CoA in meva-
Il collegamento epidemiologico tra il colesterolo sierico e
lonato14. L’enzima HMG-CoA reduttasi catturò l’interesse del
l’aterosclerosi coronarica fu fermamente stabilito dal fisiolo-
biochimico giapponese Endo che ipotizzò che alcuni funghi
go Ancel Keys, il cui Seven Countries Study (iniziato a metà
sopprimessero la HMG-CoA reduttasi, forse come meccani-
degli anni ’60) dimostrò che l’incidenza degli infarti in 15 000
smo di difesa contro altri microbi. Al Fermentation Research
uomini di mezza età seguiti per 10 anni era direttamente pro-
Laboratories di Sankyo a Tokyo, lavorando per 2 anni, egli tro-
porzionale al livello di colesterolo nel sangue10,11. Il Framin-
gham Heart Study ha poi fornito la prova solida e indiscutibile vò il fungo capace di bloccare l’HMG-CoA reduttasi tra 6000
che gli individui con livelli di colesterolo nel sangue più alti brodi di fermentazione15. Insieme a Masao Kuroda, scoprì che
avevano maggiori probabilità di andare incontro ad un infarto il fungo Pythium ultimum produceva citrinina che risultava
del miocardio nei successivi anni di follow-up ed ha anche inibire l’HMG-CoA reduttasi, mostrando una riduzione della
mostrato come il rischio fosse aumentato da una serie di altri sintesi del colesterolo nei ratti16,17. Il principale composto ini-
fattori come l’ipertensione e il fumo12,13. bitore era il componente ML-236B, più tardi noto come me-
L’inizio della fine della controversia sul colesterolo arrivò vastatina. ML-236B fu anche scoperto in colture di Penicillum
circa 50 anni fa, nel 1971, anno in cui Akira Endo, un micro- brevicompactum da Brown e fu noto anche col nome di com-
biologo giapponese che lavorava per la società farmaceutica pactina18. Nel 1978 fu dimostrato che ML-236B era in grado
Sankyo, iniziò a cercare composti che inibissero l’idrossime- di abbassare il colesterolo nei pazienti con ipercolesterolemia
tilglutaril coenzima A (HMG-CoA) reduttasi, l’enzima chiave familiare (FH)19. All’Università Noko di Tokyo, Endo continuò
della biosintesi del colesterolo. la sua ricerca, e in un brodo di Monascus ruber isolò la mo-

482 G ITAL CARDIOL | VOL 23 | LUGLIO 2022


- Copyright - Il Pensiero Scientifico Editore downloaded by EUGENIA CAPATI IP 82.49.70.198 Mon, 01 May 2023, 16:11:21

50 anni di evoluzione nella terapia dell’ipercolesterolemia

nacolina K, che si mostrò leggermente più efficace nell’inibire ta mediana di follow-up di 5 anni. La pravastatina 40 mg/die
l’HMG-CoA reduttasi rispetto a ML-236B e fu depositata per dimostrò di ridurre il colesterolo LDL in media del 32%, ri-
il brevetto nel febbraio 197920. Nel frattempo, la Merck scoprì ducendo l’incidenza dell’endpoint primario cardiovascolare
che un estratto di un fungo, l’Aspergillus terreus, era un forte del 24% (p=0.003). Lo studio Pravastatin or Atorvastatin
inibitore dell’HMG-CoA reduttasi, isolò l’inibitore chiamando- Evaluation and Infection Therapy-Thrombolysis in Myocardial
lo mevinolina e lo depositò per il brevetto nel giugno 197921. Infarction 22 (PROVE IT-TIMI 22) arruolò pazienti con recente
Si scoprì presto che la monacolina K e la mevinolina erano la sindrome coronarica acuta, randomizzati al trattamento con
stessa molecola. A causa del conflitto di brevetti con Sankyo, pravastatina 40 mg o atorvastatina 80 mg27. I livelli media-
Merck sviluppò la synvinolina, poi diventata simvastatina e la ni di colesterolo LDL raggiunti durante il trattamento era-
mevinolina cambiò nome in lovastatina. Entrambi i farmaci no di 95 mg/dl (2.46 mmol/l) nel gruppo pravastatina e di
furono approvati dalla Food and Drug Administration (FDA) 62 mg/dl (1.60 mmol/l) nel gruppo atorvastatina. Lo studio fu
ed entrarono sul mercato nel 1987. La successiva generazione progettato per dimostrare la non inferiorità di pravastatina,
di statine, pravastatina, fluvastatina (apparsa nel 1994), ator- ma il risultato fu sorprendente: una significativa superiorità
vastatina (1997), cerivastatina (1998), rosuvastatina (2003) di atorvastatina 80 mg con una riduzione dell’endpoint pri-
e pitavastatina (2003), riguarda composti sintetici (Figura 2). mario composito del 16% (p=0.005) rispetto alla pravasta-
La cerivastatina è stata ritirata dal mercato nel 2001 a causa tina27. La fase Z dello studio Aggrastat-to-Zocor Trial (A to Z)
dell’alta incidenza di rabdomiolisi, in particolare in combina- ha randomizzato pazienti con sindrome coronarica acuta a un
zione con il gemfibrozil22. regime di trattamento precoce e intensivo con simvastatina
Il primo studio clinico randomizzato che ha impiegato le 40 mg/die per 30 giorni e successivamente 80 mg/die o pla-
statine, in particolare la simvastatina, fu lo Scandinavian Simva- cebo per 4 mesi seguito da simvastatina 20 mg/die28. Dopo 2
statin Survival Study (4S) che iniziò il reclutamento dei pazienti anni di follow-up, la tendenza era simile allo studio PROVE-IT,
nel febbraio 1988. Lo studio fu svolto in tutti gli ospedali uni- il regime precoce e più intenso era superiore, ma questa dif-
versitari dei paesi nordici Danimarca, Finlandia, Islanda, Nor- ferenza non raggiungeva la significatività statistica. Una delle
vegia e Svezia (94 in totale). I partecipanti erano pazienti con ragioni ipotizzate riguarda la proporzione di pazienti che smi-
storia di infarto del miocardio o angina pectoris con livello di se di prendere il farmaco dello studio durante il follow-up:
colesterolo totale da 5.5 a 8.0 mmol/l (212-309 mg/dl)23. Nel oltre un terzo28. Lo studio Treating to New Targets (TNT) ha
1994, il Lancet pubblicò i risultati dello studio 4S, che forni- confrontato atorvastatina 10 e 80 mg/die in pazienti con pre-
rono la prova inequivocabile che il trattamento dell’ipercole- cedente coronaropatia29, mostrando una riduzione più inten-
sterolemia nei pazienti con coronaropatia riduceva la mortalità sa nel gruppo trattato con 80 mg e una riduzione relativa del
totale24. Questo era dovuto ad una riduzione del 42% della 22% nell’endpoint primario di eventi coronarici (p<0.001).
mortalità coronarica grazie alla simvastatina e non vi era alcun Lo studio Incremental Decrease in End Points Through Ag-
aumento delle cause di morte non cardiovascolari24. gressive Lipid Lowering (IDEAL) ha randomizzato pazienti con
Lo studio West of Scotland, iniziato nel 1989, ha confron- precedente infarto miocardico per la prescrizione in aperto
tato la pravastatina 40 mg/die vs placebo e, ad un follow-up di simvastatina 20 mg/die o di atorvastatina 80 mg/die mo-
di 6 anni, mostrò una riduzione media del colesterolo LDL strando una riduzione più intensa nel gruppo atorvastatina e
del 26% nel gruppo pravastatina. L’endpoint primario era un una riduzione dell’11% dell’endpoint di eventi cardiovascolari
combinato di infarto miocardico e morte per malattia corona- (p=0.07)30.
rica, fu ridotto del 31% rispetto al gruppo placebo25. Nell’ot- Solo pochi studi su larga scala hanno confrontato più sta-
tobre 1996 furono pubblicati i risultati dello studio Choleste- tine a dosi diverse. Lo studio CURVES ha confrontato atorva-
rol and Recurrent Events Trial (CARE)26. Lo studio iniziò nel statina, simvastatina, pravastatina, lovastatina e fluvastatina
dicembre 1989 e si concluse nel febbraio 1996 con una dura- nei loro differenti dosaggi in 534 pazienti31. A tutte le dosi

Figura 2. Somiglianze strutturali tra le diverse statine.

G ITAL CARDIOL | VOL 23 | LUGLIO 2022 483


- Copyright - Il Pensiero Scientifico Editore downloaded by EUGENIA CAPATI IP 82.49.70.198 Mon, 01 May 2023, 16:11:21

P Calabrò et al

(10, 20 e 40 mg), l’atorvastatina ha prodotto riduzioni mag- condaria della malattia coronarica fu stabilito sulla base dei
giori del colesterolo LDL rispetto alle dosi equivalenti delle dati degli studi 4S, CARE e LIPID, e soltanto la pravastatina e
altre statine. L’Atorvastatin Comparative Cholesterol Efficacy la simvastatina erano prescrivibili a totale carico del Sistema
and Safety Study (ACCESS) ha confrontato gli effetti di ridu- Sanitario Nazionale (SSN). Questo significava che era pos-
zione del colesterolo LDL con la più bassa dose raccomandata sibile prescrivere tutte le statine autorizzate in Italia – oltre
di statine differenti (atorvastatina, simvastatina, lovastatina, alla pravastatina e alla simvastatina, anche l’atorvastatina, la
pravastatina e fluvastatina) e la loro capacità di portare a cerivastatina e la fluvastatina –, ma per le ultime tre il tratta-
target (secondo i criteri del National Cholesterol Education mento era a totale carico del paziente, se non sussistevano le
Program) i pazienti arruolati32. La maggiore riduzione del co- condizioni previste dalla Nota limitativa n. 13 (che prevedeva
lesterolo LDL è stata raggiunta con l’atorvastatina32. Due studi la rimborsabilità per tutte le statine a totale carico del SSN
su larga scala, il Measuring Effective Reductions in Cholesterol “limitatamente” ai pazienti con ipercolesterolemia familiare).
Using Rosuvastatin Therapy (MERCURY) I33 e lo studio Statin In quegli anni, i dati di una survey mostravano che la maggior
Therapies for Elevated Lipid Levels compared Across doses to parte dei cardiologi italiani era d’accordo con la limitazione
Rosuvastatin (STELLAR), hanno mostrato la superiorità della del rimborso ai soli inibitori dell’HMG-CoA reduttasi con una
rosuvastatina rispetto alle altre statine. La rosuvastatina ha comprovata riduzione della mortalità, affermando che la sola
dimostrato di ridurre il colesterolo LDL più delle altre statine. riduzione dei livelli di colesterolo non dovrebbe essere con-
Il trattamento con rosuvastatina ha permesso a più pazienti siderata una prova di efficacia40. Dati osservazionali in aree
di raggiungere i target di colesterolo LDL; infatti questi sono del Nord e del Sud Italia hanno mostrato un trend di crescita
stati raggiunti dall’82% dei pazienti che hanno ricevuto la positivo nell’utilizzo delle statine, con una sostanziale crescita
dose iniziale di rosuvastatina di 10 mg, mentre sarebbero sta- lungo gli anni del periodo di osservazione41,42. La prevalenza
te necessarie dosi più elevate di atorvastatina (40 e 80 mg) ad 1 anno dell’uso delle statine aumentava da 44.9/1000 abi-
e simvastatina (80 mg) per raggiungere lo stesso obiettivo34. tanti a 79.8/1000, coerentemente con l’incidenza di nuove
Evidenze scientifiche degli anni ’90 e 2000 hanno poi po- prescrizioni da 16.2/1000 a 19.5/100042. Dati italiani più re-
sto l’accento sul ruolo delle LDL ossidate (ox-LDL) e del re- centi hanno mostrato un utilizzo crescente nell’utilizzo delle
cettore lectin-like oxidized low-density lipoprotein receptor-1 statine, nonostante il basso tasso di raggiungimento dell’o-
(LOX-1) nello sviluppo dell’aterosclerosi35,36, mostrando anche biettivo lipidico ESC/EAS osservato, che però è coerente con
come le statine siano in grado di modulare l’espressione di risultati di altri studi europei43,44. Le statine sono tra le classi di
LOX-1 nelle cellule endoteliali37. farmaci più comunemente prescritte in Italia e nel mondo, e la
Negli anni, l’utilizzo delle statine nel mondo, in Europa ed recente introduzione delle statine generiche ha portato a una
in Italia ha avuto un andamento disomogeneo a seconda del- diminuzione dei costi, migliorando ulteriormente il rapporto
le diverse aree geografiche. Uno studio del 2004 ha mostrato costo-beneficio.
che l’uso delle statine in Europa era diffuso ma variabile38. La gamma di dislipidemie che si incontrano nella pratica
L’impiego più solido era in Norvegia, con oltre 5 volte l’uso clinica richiede approcci multipli al trattamento e richiede ai
pro capite rispetto all’Italia, che aveva il risultato più scarso. Il medici di prendere decisioni riguardanti l’uso ottimale delle
farmaco leader del mercato variava tra i paesi, ma i più comu- risorse terapeutiche disponibili, compreso l’utilizzo della mo-
ni erano la simvastatina e l’atorvastatina. Lo studio mostrava noterapia o della terapia combinata. Per la maggior parte dei
anche come l’uso delle statine sia aumentato rapidamente in pazienti dislipidemici, la riduzione del colesterolo LDL median-
tutti i paesi studiati: la media europea, ponderata per la po- te la terapia con statine rimane la pietra miliare del trattamen-
polazione di ogni paese, è aumentata da 11.12 dosi giornalie- to per ridurre il rischio di malattia coronarica.
re/1000 nel 1997 a 41.80/1000 nel 2002, un aumento medio
del 31% all’anno38. Le variazioni nella morbilità possono spie-
gare alcune delle differenze nell’uso (come tra Italia e Gran EZETIMIBE
Bretagna) ma non tutte (come tra Norvegia e Danimarca). L’ezetimibe è un farmaco ipolipemizzante che inibisce l’as-
Altre spiegazioni possono risiedere in fattori unici per ogni sorbimento intestinale del colesterolo e dei fitosteroli. La ri-
paese: per esempio, le differenze tra Norvegia e Danimarca cerca su questo farmaco è iniziata nei primi anni ’90, dopo
possono riflettere il coinvolgimento dei medici norvegesi in che la somministrazione endovenosa di ezetimibe radiomar-
studi preliminari fondamentali, mentre in Danimarca questi cato nei ratti ha rivelato che veniva localizzato all’interno
farmaci sono stati rimborsati solo a partire dal 1998 e il loro degli enterociti dei villi intestinali – questo ha spinto gli studi
uso è rimasto in ritardo rispetto ad altri paesi. Il ridotto utilizzo a indagare l’effetto di ezetimibe sull’assorbimento intestina-
in Italia poteva riflettere una ridotta morbilità coronarica, ma le del colesterolo45. A differenza di altre classi di composti
anche una dimostrata peggiore aderenza dei pazienti italiani che riducono il colesterolo, l’ezetimibe ha un meccanismo
alle statine rispetto ad altri paesi in Europa39. d’azione distinto che coinvolge il trasportatore di steroli Nie-
Una barriera burocratica che sicuramente ha avuto, ed ha, mann-Pick C1-Like 1 (NPC1L1), ed è unico in quanto non
un impatto sulla prescrizione dei farmaci in Italia riguarda la influenza l’assorbimento di nutrienti come le vitamine lipo-
rimborsabilità. Nel 1994 sono state emanate, le “Note” che solubili, trigliceridi o acidi biliari46. Interferendo con l’assorbi-
limitavano la rimborsabilità solo per una o più indicazioni au- mento intestinale del colesterolo e dei fitosteroli, l’ezetimibe
torizzate dello stesso farmaco oppure a uno o più farmaci riduce la veicolazione del colesterolo intestinale al fegato46.
della stessa classe. Tuttora persistono “Note” che vengono Dal suo lancio sul mercato nei primi anni 2000, l’ezetimibe
periodicamente aggiornate, pur dando l’impressione di essere ha avuto una storia burrascosa di accettazione e scarso uti-
sempre un passo indietro rispetto alle linee guida internazio- lizzo da parte della comunità clinica. L’approvazione iniziale
nali e alle esigenze della pratica clinica. All’inizio degli anni dell’ezetimibe da parte degli enti normativi si basava princi-
2000, il criterio di rimborsabilità riguardo alla prevenzione se- palmente sul suo basso profilo di effetti collaterali insieme

484 G ITAL CARDIOL | VOL 23 | LUGLIO 2022


- Copyright - Il Pensiero Scientifico Editore downloaded by EUGENIA CAPATI IP 82.49.70.198 Mon, 01 May 2023, 16:11:21

50 anni di evoluzione nella terapia dell’ipercolesterolemia

alla sua capacità di ridurre costantemente il colesterolo LDL to un trend positivo per l’utilizzo di ezetimibe: un aumento in
del ≈20% sia in monoterapia che in associazione alla terapia termini di consumo (+35.9%). Particolarmente interessante è
con statine. Infatti, l’approvazione fu concessa nonostante la riduzione del costo medio per giornata di terapia di ezetimi-
l’assenza di dati che mostrassero la riduzione di endpoint be, sia da solo che in associazione, probabilmente attribuibile
cardiovascolari “hard”, come l’infarto del miocardio o l’i- alle scadenze brevettuali avvenute negli ultimi anni44.
ctus. All’inizio degli anni 2000, i risultati negativi degli studi
Ezetimibe and Simvastatin in Hypercholesterolemia Enhan-
ces Atherosclerosis Regression (ENHANCE)47 e Simvastatin INIBITORI DI PCSK9
and Ezetimibe in Aortic Stenosis (SEAS) spostarono la discus- La ricerca dei difetti genetici nella FH ha inizialmente identi-
sione dai possibili benefici dell’ezetimibe ai suoi potenziali ficato mutazioni in due geni – il recettore LDL e l’apolipopro-
effetti nocivi48,49. Alcuni editorialisti affermarono persino che teina B – come causa della maggior parte dei casi. Tuttavia,
l’ezetimibe non era altro che un costoso placebo. studi successivi hanno associato questa patologia a mutazioni
I risultati del tanto atteso IMProved Reduction of Outco- nel gene della proproteina convertasi subtilisina/kexina di tipo
mes: Vytorin Efficacy International Trial (IMPROVE-IT) furono 9 (PCSK9), inizialmente conosciuta come neural apoptosis-re-
presentati al congresso dell’American Heart Association del gulated convertase-1 (NARC-1). Nel 2003, due mutazioni
2014. IMPROVE-IT è stato il primo studio clinico concepito per gain of function di PCSK9 sono state riportate come causati-
testare l’ipotesi che la riduzione incrementale del colesterolo ve di una forma autosomica dominante di FH in due famiglie
LDL ottenuta con ezetimibe (in aggiunta alla terapia con stati- francesi. Nel 2005, Cohen et al.53 hanno descritto due muta-
ne) rispetto al placebo riducesse anche gli eventi coronarici50. zioni loss of function di PCSK9 sequenziando la regione codi-
Lo studio ha arruolato 18 144 pazienti con infarto miocardico ficante di PCSK9 di 128 soggetti con bassi livelli plasmatici di
da ottobre 2005 a luglio 2010. L’aggiunta di ezetimibe 10 mg LDL. Questi dati hanno gettato le basi teo­riche per considera-
alla simvastatina da 40 o 80 mg è stata associata a una diffe- re PCSK9 come target per ridurre i livelli di LDL. PCSK9 è una
renza assoluta di 16 mg/dl nel colesterolo LDL medio rispetto serina proteasi secreta dal fegato, si lega al recettore LDL sulla
al placebo (54 vs 70 mg/dl). Questa differenza di colesterolo superficie degli epatociti e induce la sua degradazione indiriz-
LDL è stata associata a una riduzione significativa del 10% zando il recettore ai lisosomi54. Promuovendo la degradazione
del tasso di eventi a 7 anni per l’endpoint composito di morte del recettore LDL, PCSK9 svolge un ruolo fondamentale nella
cardiovascolare, infarto miocardico non fatale o ictus non fa- regolazione delle concentrazioni plasmatiche di colesterolo
tale (hazard ratio [HR] 0.90; intervallo di confidenza [IC] 95% LDL. Attualmente, alirocumab ed evolocumab sono gli anti-
0.84-0.97; p=0.003), nonostante il fatto che il controllo del corpi monoclonali umani anti-PCSK9 autorizzati per la pratica
colesterolo LDL con la sola simvastatina fosse già molto buo- clinica. Il trial Further Cardiovascular Outcomes Research with
no50. I dati dello studio IMPROVE-IT hanno riabilitato la repu- PCSK9 Inhibition in Subjects With Elevated Risk (FOURIER) ha
tazione di ezetimibe51. Questi hanno rafforzato l’ipotesi LDL, randomizzato pazienti con storia di malattia vascolare ate-
evidenziando come la riduzione del colesterolo LDL fosse un rosclerotica a evolocumab (140 mg ogni 2 settimane o 420
surrogato valido per la riduzione degli eventi cardiovascolari. mg ogni 4 settimane) o a placebo55. I livelli di LDL sono stati
Nonostante le prove a sostegno dell’ezetimibe, nono- ridotti del 59% da 2.2 mmol/l (92 mg/dl) a 0.8 mmol/l (30
stante le raccomandazioni delle linee guida riguardo il suo mg/dl) nel gruppo evolocumab, mentre i livelli di colesterolo
utilizzo e nonostante la presenza di terapie di combinazio- non-HDL sono diminuiti del 52% e quelli di apolipoprotei-
ne precostituite con statine, attualmente il farmaco ha una na B del 49%55. Evolocumab ha ridotto l’end­point primario
scarsa penetranza nella pratica clinica. Il registro europeo DA (composito di infarto miocardico fatale e non fatale, angina
VINCI mostra come l’uso di statine di moderata-alta intensità instabile e ictus) del 15% (9.8% vs 11.3%; HR 0.85; p<0.001)
in combinazione con ezetimibe sia basso nei pazienti a rischio a un follow-up mediano di 2.2 anni. Gli eventi cardiovascolari
molto alto, raggiungendo il 9%; ed il corrispondente conse- maggiori diminuivano progressivamente con la diminuzione
guimento degli obiettivi terapeutici raccomandati dalle linee delle concentrazioni di LDL raggiunte, con HR aggiustati nel
guida del 2016 e 2019 sia del 53% e 20%, rispettivamen- gruppo con colesterolo LDL <0.2 mmol/l (10 mg/dl) di 0.69
te52. Nel 2020, il rapporto “L’uso dei Farmaci in Italia”, rea- per l’endpoint primario rispetto a quelli con colesterolo LDL
lizzato dall’Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali >2. 6 mmol/l (100 mg/dl)56. I sottogruppi ad alto rischio, come
(OsMed) dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), ha mostra- quelli con una malattia coronarica diffusa, il diabete o l’ar-

Tabella 1. Statine a bassa, moderata e alta intensità.

Statine ad alta intensità Statine ad intensità moderata Statine a bassa intensità

Riduzione LDL >50% Riduzione LDL 30-50% Riduzione LDL <30%


Atorvastatina 40-80 mg Atorvastatina 10-20 mg Simvastatina 10 mg
Rosuvastatina 20-40 mg Rosuvastatina 5-10 mg Pravastatina 10-20 mg
Simvastatina 20-40 mg Lovastatina 20 mg
Pravastatina 40-80 mg Fluvastatina 20-40 mg
Lovastatina 40 mg Pitavastatina 1 mg
Fluvastatina 80 mg
Pitavastatina 2-4 mg
LDL, lipoproteine a bassa densità.

G ITAL CARDIOL | VOL 23 | LUGLIO 2022 485


- Copyright - Il Pensiero Scientifico Editore downloaded by EUGENIA CAPATI IP 82.49.70.198 Mon, 01 May 2023, 16:11:21

P Calabrò et al

teriopatia periferica, avevano tassi di eventi più elevati e di • in prevenzione secondaria in pazienti di età ≤80 anni con
conseguenza maggiori benefici assoluti dalla terapia con evo- FH eterozigote o ipercolesterolemia non familiare o disli-
locumab55,57-60. pidemia mista e livelli di colesterolo LDL ≥100 mg/dl in al-
Lo studio Evaluation of Cardiovascular Outcomes After an meno tre rilevazioni nonostante terapia da almeno 6 mesi
Acute Coronary Syndrome During Treatment with Alirocumab con statina ad alta potenza alla massima dose tollerata +
(ODYSSEY) OUTCOMES ha randomizzato pazienti con storia ezetimibe oppure dopo una sola rilevazione di colesterolo
di sindrome coronarica acuta nei 12 mesi precedenti ad aliro- LDL in caso di infarto recente (ultimi 12 mesi) o eventi car-
cumab 75/150 mg o placebo ogni 2 settimane61. L’endpoint diovascolari multipli oppure con dimostrata intolleranza
primario composito comprendeva la morte per malattia coro- alle statine e/o all’ezetimibe.
narica o cardiovascolare, infarto miocardico, ictus ischemico
Secondo il rapporto OsMed 2020, al 31 dicembre 2020
o angina. Il target di colesterolo LDL in trattamento era in un
sono stati avviati 19 377 trattamenti, di cui 10 933 con evolo-
range di 25-50 mg/dl61. In questo modo, alirocumab veniva
cumab e 8444 con alirocumab44. Il trend temporale mostra un
aumentato da 75 mg a 150 mg ogni 2 settimane nei pazienti
significativo e progressivo aumento del numero di nuovi trat-
con colesterolo LDL >50 mg/dl; al contrario, i pazienti che
tamenti per entrambi i farmaci, con un rapporto costante tra
avevano livelli di colesterolo LDL costantemente <15 mg/dl
essi. La maggior parte delle prescrizioni è avvenuta in sogget-
venivano switchati a placebo. Ad un follow-up mediano di
ti con diagnosi di ipercolesterolemia non familiare (51.9%),
2.8 anni, i livelli medi di colesterolo LDL erano diminuiti del
seguite da quelle per la dislipidemia mista (26.6%) e la FH
55%, a 53 mg/dl da 101 mg/dl. L’endpoint primario era ridot-
eterozigote (20.9%) e, in ultimo, per la FH omozigote (0,6%)
to del 15% nel gruppo alirocumab rispetto al gruppo placebo
(per quest’ultima indicazione è autorizzato esclusivamente
(9.5% vs 11.1%; HR 0.85; p=0.0003)61.
evolocumab). È da sottolineare una forte eterogeneità nell’u-
Entrambi i trial hanno ridotto gli endpoint compositi pri-
tilizzo di questi farmaci e la distribuzione regionale evidenzia
mari. Le curve di Kaplan-Meier divergevano già dopo 12 mesi
e gli effetti si accumulavano man mano che la durata del trat- come la Campania abbia il maggior numero di pazienti in
tamento si estendeva. L’incidenza degli endpoint primari nello trattamento (21.5%), seguita dalla Lombardia (12.6%) e dal
studio FOURIER è diminuita del 15%, analogamente al 12% Lazio (9.5%); queste tre Regioni da sole rappresentano quasi
di riduzione ottenuto durante il primo anno di trattamento la metà (43.6%) di tutti i soggetti in trattamento in Italia44.
con le statine nella metanalisi della Cholesterol Treatment
Trialists’ (CTT) Collaboration3. Risultati simili sono stati otte-
nuti dallo studio ODYSSEY OUTCOMES, indicando che la re- ACIDO BEMPEDOICO
lazione tra riduzione del colesterolo LDL ed incidenza di eventi L’acido bempedoico è un nuovo agente non statinico, som-
cardiovascolari valeva per questi farmaci come per le statine ministrato per via orale, per la riduzione del colesterolo LDL
e l’ezetimibe. che, come le statine, ha come bersaglio la via di biosintesi del
Le linee guida europee del 2019 suggeriscono la terapia colesterolo nel fegato63. Mentre le statine inibiscono l’HMG-
con inibitori di PCSK9 in prevenzione secondaria nei pazien- CoA reduttasi, l’acido bempedoico inibisce l’ATP-citrato liasi
ti con malattia aterosclerotica che non raggiungono il loro (ACL), due step a monte dell’HMG-CoA reduttasi63. A diffe-
obiettivo di colesterolo LDL con una dose massima tollerata di renza delle statine, l’acido bempedoico viene somministrato
una statina ed ezetimibe con una raccomandazione IA, e per i come profarmaco e viene convertito nella forma attiva del
pazienti con FH ad altissimo rischio con malattia ateroscleroti- coenzima A da enzimi che si trovano solo nel fegato e non
ca o un altro fattore di rischio con una raccomandazione IC1. nei muscoli. La mancanza di metaboliti attivi dell’acido bem-
In Italia, i due anticorpi anti-PCSK9, evolocumab ed aliro- pedoico nei muscoli scheletrici lo rende un’alternativa valida
cumab, sono rimborsati dal SSN dal 2017. L’utilizzo di questi per i pazienti con sintomi muscolari associati alle statine63.
farmaci è stato limitato da barriere regolatorie che ne hanno Rispetto alla monoterapia con ezetimibe, Thompson et al.64
ristretto l’uso ad alcune determinate categorie di pazienti, hanno mostrato che la monoterapia con acido bempedoico
con determinate caratteristiche. Inevitabilmente, questo ha alla dose di 180 mg/die riduceva il colesterolo LDL del 30% a
frenato l’utilizzo degli anticorpi anti-PCSK9, lasciando un gap 12 settimane rispetto al 21% di riduzione del colesterolo LDL
(che speriamo sia colmato presto) tra ciò che le linee guida per il solo ezetimibe. La combinazione di acido bempedoico
raccomandano e ciò che è possibile fare nella pratica clinica ed ezetimibe ha portato a una riduzione del 48% di coleste-
in termini di trattamenti. A testimonianza di ciò, i recenti ri- rolo LDL a 12 settimane. Studi di fase 3, parte del programma
sultati dello studio Chart Review of Repatha in Subjects With di studi CLEAR (Cholesterol Lowering via Bempedoic acid, an
Hyperlipidaemia (HEYMANS) mostrano che in tutta Europa, i ACL-inhibiting Regimen) hanno studiato l’efficacia dell’aci-
livelli di colesterolo LDL prima del trattamento con evolocu- do bempedoico65-68. Lo studio CLEAR Tranquility ha studiato
mab sono molto più elevati per l’inizio della terapia, rifletten- l’efficacia e la sicurezza dell’acido bempedoico in aggiunta
do le disparità tra le linee guida e la pratica clinica62. Gli autori ad ezetimibe in pazienti intolleranti alle statine con coleste-
concludono auspicando un abbassamento delle soglie di co- rolo LDL ≥100 mg/dl, mostrando una riduzione del 28.5%
lesterolo LDL per l’accesso al rimborso di inibitori di PCSK962. della colesterolemia LDL rispetto al placebo a 12 settimane.
In Italia, le attuali indicazioni a carico del SSN, comuni ad Lo studio CLEAR Serenity ha valutato l’efficacia e la sicurezza
entrambi i medicinali, sono: dell’acido bempedoico in pazienti intolleranti alle statine con
• in prevenzione primaria in pazienti di età ≤80 anni con FH ipercolesterolemia per un periodo di 24 settimane. In questo
eterozigote e livelli di colesterolo LDL ≥130 mg/dl, nono- studio, circa l’8.4% dei partecipanti ha continuato la terapia
stante terapia da almeno 6 mesi con statina ad alta po- tollerando statine a basso dosaggio. A 12 settimane, l’acido
tenza alla massima dose tollerata + ezetimibe oppure con bempedoico ha prodotto una riduzione del 21.4% del livello
dimostrata intolleranza alle statine e/o all’ezetimibe; di colesterolo LDL rispetto al placebo. Gli studi CLEAR Wi-

486 G ITAL CARDIOL | VOL 23 | LUGLIO 2022


- Copyright - Il Pensiero Scientifico Editore downloaded by EUGENIA CAPATI IP 82.49.70.198 Mon, 01 May 2023, 16:11:21

50 anni di evoluzione nella terapia dell’ipercolesterolemia

sdom e CLEAR Harmony hanno entrambi valutato la sicurezza 501 pazienti, inclisiran ha prodotto riduzioni dose-dipendenti
e l’efficacia dell’acido bempedoico in pazienti ad alto rischio dei livelli di PCSK9 e di colesterolo LDL. La maggiore riduzio-
cardiovascolare, con pregressa malattia cardiovascolare ate- ne di colesterolo LDL è stata osservata con due dosi di 300
rosclerotica, FH eterozigote o entrambi. Nello studio CLEAR mg (prima dose al giorno 1 e seconda dose al giorno 90),
Wisdom sono stati arruolati pazienti ad alto rischio cardiova- con il risultato che il 48% dei pazienti ha raggiunto livelli di
scolare con colesterolo LDL ≥70 mg/dl in terapia con statine al colesterolo LDL <1.2 mmol/l (50 mg/dl) a 6 mesi e 1 anno.
massimo dosaggio tollerato. L’aggiunta di acido bempedoico Lo studio di outcome è attualmente in corso, infatti il trial
ha portato a una riduzione del 13.9-17.4% della colestero- ORION-4 (NCT03705234) intende randomizzare, a inclisiran o
lemia LDL a 12 settimane. Alla luce della sua mancanza di a placebo, circa 15 000 pazienti di età >55 anni con malattia
metaboliti attivi nei muscoli scheletrici, l’acido bempedoico cardiovascolare. Questi saranno seguiti per 5 anni per testare
aggiunto alla terapia con statine massimamente tollerata non la sicurezza e l’efficacia nella prevenzione dei principali eventi
è stato associato a un’aumentata incidenza di disturbi musco- cardiovascolari. Ad ogni modo, più di 1550 anni-paziente di
lari o eventi avversi gravi rispetto al placebo nel programma dati di sicurezza sono stati accumulati nel programma ORION
di studi CLEAR. di fase 3 senza riportare significativi eventi avversi.
L’effetto dell’acido bempedoico sulla morbilità e morta- A dicembre 2020, inclisiran è stato approvato in Europa
lità cardiovascolare deve ancora essere determinato. Lo stu- per il trattamento di pazienti adulti con ipercolesterolemia o
dio CLEAR Outcomes (NCT02993406) è uno studio di fase 3, dislipidemia mista. Questa approvazione si basa sui risultati
attualmente in corso, che ha l’obiettivo di valutare l’effetto del robusto programma di sviluppo clinico ORION, dove incli-
dell’acido bempedoico sui principali endpoint cardiovascolari siran ha fornito una riduzione efficace e sostenuta del coleste-
in pazienti ad alto rischio di malattie cardiovascolari e intol- rolo LDL fino al 52% nei pazienti con elevati livelli nonostante
leranza alle statine. Lo studio ha iniziato l’arruolamento nel la terapia con statine alla massima dose tollerata. Con due
dicembre 2016 e si stima che arruolerà circa 14 000 pazienti. dosi all’anno, dopo una dose iniziale e una a 3 mesi, inclisiran
Considerate le prove di efficacia e sicurezza, l’acido bem- dovrebbe sostenere l’aderenza a lungo termine71,72. A dicem-
pedoico somministrato per via orale alla dose di 180 mg/die bre 2021, inclisiran ha ricevuto l’approvazione dalla FDA. At-
è stato approvato dalla FDA nel febbraio 2020 come coadiu- tualmente, il farmaco non è ancora disponibile in Italia.
vante della dieta e della terapia con statine massimamente Un’alternativa di intervento clinico per eliminare PCSK9
tollerata per il trattamento di adulti con FH o malattia ate-
utilizzando la tecnologia di terapia genica potrebbe essere
rosclerotica che richiedono un’ulteriore riduzione del cole-
realizzabile mediante la clustered regularly interspaced short
sterolo LDL. Considerando la riduzione di colesterolo LDL di
palindromic repeat-associated protein-9 (CRISPR-Cas9) che
circa il 40% osservata negli studi sull’acido bempedoico in
potrebbe fornire un trattamento per condizioni genetiche
combinazione con ezetimibe, la FDA ha approvato anche una
come la FH73. Tuttavia, non sono stati ancora effettuati studi
combinazione a dose fissa di acido bempedoico ed ezetimibe
sull’uomo.
per le stesse indicazioni. Nello stesso periodo veniva approva-
to per la commercializzazione anche in Europa. Attualmente
è disponibile nella maggior parte dei paesi europei, tuttavia
in Italia non è ancora possibile accedere al farmaco, che resta RACCOMANDAZIONI DELLE LINEE GUIDA:
in attesa dell’autorizzazione e dei criteri di rimborsabilità da TARGET SEMPRE PIÙ AMBIZIOSI
parte dell’AIFA. La progressiva riduzione dei livelli di colesterolo LDL per il
reclutamento negli studi, come risultato delle linee guida e
delle considerazioni etiche, porta a tassi di evento più bassi e
TERAPIA DI SILENZIAMENTO GENICO quindi a popolazioni di studio potenzialmente più numerose.
È noto il coinvolgimento di PCSK9 nel metabolismo delle LDL È sempre più comune concentrarsi su sottogruppi ad alto ri-
ed è evidente che questo sia un bersaglio molto studiato. Un schio come i pazienti con malattia coronarica e la presenza di
approccio alternativo all’inibizione di PCSK9 è quello di osta- ulteriori fattori di rischio. Tutti questi cambiamenti rendono i
colare la traduzione della proteina nel citoplasma cellulare trial possibili in termini di tempi, logistica e finanziamenti, ma
interferendo con l’RNA messaggero (mRNA)69. Questo può causano difficoltà per le raccomandazioni delle linee guida
avvenire mediante l’utilizzo di short interfering RNA (siRNA)70. che devono generalizzare i risultati al di fuori della popola-
Il siRNA blocca la traduzione dell’mRNA di PCSK9 e promuove zione studiata. Le raccomandazioni delle linee guida sulle di-
la degradazione dell’RNA attraverso il RNA-induced silencing slipidemie hanno generalmente seguito come obiettivo il 50°
complex. Un’ulteriore specificità di targeting può essere ag- percentile di colesterolo LDL raggiunto dagli studi di outcome
giunta attraverso una frazione di N-acetil-glucosamina che cardiovascolare. Così, i target sono scesi rapidamente da 3
indirizza il farmaco agli epatociti. mmol/l (116 mg/dl) nella prevenzione secondaria (studio 4S)
Inclisiran è un siRNA a lunga durata d’azione che ha a 1.8-2.0 mmol/l (70 mg/dl)74. Gli studi sulle statine ad alto
come target l’mRNA di PCSK9. Uno studio di dose-finding dosaggio rispetto a quelle a basso dosaggio nella prevenzio-
di inclisiran in volontari adulti sani con colesterolo LDL >2.6 ne secondaria hanno ulteriormente rafforzato l’obiettivo di
mmol/l (100 mg/dl) ha mostrato che dosi multiple di inclisiran colesterolo LDL soprattutto dopo la pubblicazione della me-
riducevano i livelli di PCSK9 e di colesterolo LDL dell’84% e tanalisi CTT, ma i target non sono stati ulteriormente ridotti
60%, rispettivamente. Il dosaggio ≥300 mg ha ridotto i livelli nonostante l’analisi abbia mostrato una riduzione lineare del
di PCSK9 e di colesterolo LDL per almeno 6 mesi, non osser- rischio relativo fino a 1.5 mmol/l. Le linee guida delle società
vando nessun evento avverso grave. Questi dati hanno spinto americane ed europee hanno introdotto il concetto di grup-
lo sviluppo del programma ORION per indagare ulteriormente pi ad altissimo rischio basati sulle popolazioni di prevenzio-
l’efficacia e la sicurezza di inclisiran. Nello studio ORION-1 su ne secondaria reclutate nei trial1,75. I risultati di studi, come

G ITAL CARDIOL | VOL 23 | LUGLIO 2022 487


- Copyright - Il Pensiero Scientifico Editore downloaded by EUGENIA CAPATI IP 82.49.70.198 Mon, 01 May 2023, 16:11:21

P Calabrò et al

IMPROVE-IT o gli studi sugli inibitori di PCSK9, hanno avuto ne. Poche, se non nessuna, delle malattie croniche sono state
un impatto notevole sulle raccomandazioni attuali delle linee sottoposte a uno studio così intenso. La domanda chiave per
guida. I dati sulla sicurezza di livelli più bassi di colesterolo LDL il XXI secolo non riguarda più se trattare i pazienti con dislipi-
si sono tradotti in raccomandazioni per abbassare ulterior- demia o come trattarli, ma riguarda chi trattare e quando. La
mente i livelli di colesterolo LDL per tre delle quattro categorie terapia di riduzione delle LDL dovrebbe essere iniziata prima
di rischio nelle linee guida ESC/EAS del 2019 sulla gestione dello sviluppo dell’aterosclerosi e lo sviluppo dei farmaci avan-
delle dislipidemie1. Per i pazienti ad altissimo rischio, i target za oggi molto più velocemente di quanto la storia avrebbe
di colesterolo LDL sono stati abbassati da 1.8 mmol/l (70 mg/ mai potuto prevedere e si traduce rapidamente in nuove linee
dl) a 1.4 mmol/l (55 mg/dl) oltre all’obiettivo di dover raggiun- guida. L’approccio del silenziamento genico e del gene editing
gere una riduzione del 50% rispetto al valore basale1. promette ulteriori miglioramenti nel prossimo futuro. Questo
Le ragioni alla base del mancato raggiungimento dei target potrebbe consentire di ridurre ulteriormente in modo sicuro ed
raccomandati sono molteplici. Queste includono per esempio efficace i livelli di colesterolemia anche nei pazienti con difetti
gli effetti collaterali percepiti, la mancanza di educazione del genetici che si traducono in fenotipi clinici più gravi oltre a
paziente, la prescrizione di regimi complessi, la disponibilità di ridurre il numero di somministrazioni e rendere la risposta al
farmaci e la mancanza di rimborsabilità, tutti fattori che posso- trattamento meno dipendente dall’aderenza dei pazienti.
no portare a una minore aderenza del paziente. La monotera-
pia con statine, anche quella ad alta intensità, non è sufficien-
te nella maggior parte dei pazienti per raggiungere gli obiettivi
RIASSUNTO
raccomandati. Considerato che il beneficio cardiovascolare
Gli ultimi 50 anni hanno visto una rapida evoluzione nello sviluppo
ottenuto è indipendente dal meccanismo con cui il coleste-
di agenti ipolipemizzanti in grado di ridurre i livelli di colesterolo
rolo LDL viene ridotto, questo offre l’opportunità di colmare
trasportato da lipoproteine a bassa densità. Questo notevole pro-
il divario tra gli obiettivi di colesterolo LDL raccomandati dalle gresso nella medicina non è avvenuto senza dibattiti. La questione
linee guida e quelli raggiunti nella pratica quotidiana. Questo, se la riduzione dei livelli di colesterolo nel sangue fosse utile è ri-
tuttavia, richiede un cambiamento radicale nella pratica clini- masta una delle questioni più controverse durante gran parte degli
ca. Gli stessi autori delle linee guida propongono un cambio di ultimi 50 anni. La scoperta delle statine è stata la rivoluzione che
paradigma per i pazienti ad altissimo rischio da un approccio ha consentito di ritardare e arrestare la progressione del processo
“an intensive statin therapy first” a un approccio “intensive aterosclerotico con conseguente miglioramento della salute e del-
lipid-lowering therapy”76. Questo implica che il colesterolo LDL la longevità per milioni di persone. Ad oggi, le statine rimangono
dovrebbe essere abbassato nei pazienti ad altissimo rischio, in gli agenti di scelta per il trattamento dell’ipercolesterolemia. No-
modo efficiente, pragmatico e senza ritardi76. nostante il loro utilizzo, il rischio di eventi cardiovascolari persiste.
Pertanto, l’uso di farmaci non statinici, come ezetimibe o inibitori
di PCSK9, in combinazione con le statine ha dimostrato di ridurre
ulteriormente il rischio di eventi cardiovascolari. Questa rassegna
CONCLUSIONI ha l’obiettivo di riassume i progressi nell’ambito delle terapie ipoli-
Gli ultimi 50 anni sono stati testimoni della crescita dell’epi- pemizzanti negli ultimi 50 anni, focalizzando l’attenzione sui pro-
demia di malattia coronarica nei paesi occidentali e dell’inizio gressi nello sviluppo delle terapie farmacologiche fino ad arrivare
della sua recessione. La ricerca ha consentito progressi impres- ai trattamenti di silenziamento genico o di “gene editing” che si
sionanti nella comprensione del ruolo del colesterolo, delle prospettano nel prossimo futuro.
lipoproteine che lo trasportano nel plasma e del modo in cui Parole chiave. Acido bempedoico; Colesterolo LDL; Dislipidemia;
la genetica e la dieta alterino i livelli delle lipoproteine ateroge- Ezetimibe; Inclisiran; Inibitori di PCSK9; Statine.

BIBLIOGRAFIA 4. Vogel J. The Pathological Anatomy ticularly cholesterol and lipoproteins. Clin
of the Human Body. London: H. Bailliere; Chem 1955;1:34-52.
1. Mach F, Baigent C, Catapano AL, et
1847. 11. Keys A, Aravanis C, Blackburn HW,
al. 2019 ESC/EAS Guidelines for the man-
5. Anitschkow N. ber die ver nderun- et al. Epidemiological studies related to
agement of dyslipidaemias: lipid modifi-
gen der kaninchenaorta bei experimentel- coronary heart disease: characteristics of
cation to reduce cardiovascular risk. Eur
ler Cholesterinsteatose. Beitr Pathol Anat men aged 40-59 in seven countries. Acta
Heart J 2020;41:111-88.
Allgem Pathol 1913;56:379-404. Med Scand Suppl 1966;460:1-392.
2. Ference BA, Ginsberg HN, Graham
6. Gofman JW, Lindgren FT, Elliott H. 12. Kannel WB. Factors of risk in the
I, et al. Low-density lipoproteins cause Ultracentrifugal studies of lipoproteins of development of coronary heart disease –
atherosclerotic cardiovascular disease. 1. human serum. J Biol Chem 1949;179:973- six-year follow-up experience. Ann Intern
Evidence from genetic, epidemiologic, 9. Med 1961;55:33-50.
and clinical studies. A consensus state- 7. Gofman JW, Lindgren F, Elliott H, et 13. Wilson PW, Garrison RJ, Castelli WP,
ment from the European Atherosclero- al. The role of lipids and lipoproteins in et al. Prevalence of coronary heart disease
sis Society Consensus Panel. Eur Heart J atherosclerosis. Science 1950;111:166-86. in the Framingham Offspring Study: role
2017;38:2459-72. 8. Gofman JW. Serum lipoproteins and of lipoprotein cholesterols. Am J Cardiol
3. Cholesterol Treatment Trialists’ (CTT) the evaluation of atherosclerosis. Ann N Y 1980;46:649-54.
Collaborators; Mihaylova B, Emberson J, Acad Sci 1956;64:590-5. 14. Siperstein MD, Guest MJ. Studies on
Blackwell L, et al. The effects of lower- 9. Thompson GR. History of the cho- the site of the feedback control of choles-
ing LDL cholesterol with statin therapy in lesterol controversy in Britain. QJM terol synthesis. J Clin Invest 1960;39:642-
people at low risk of vascular disease: me- 2008;102:81-86. 52.
ta-analysis of individual data from 27 ran- 10. Keys A, Anderson Jt, Fidanza F, et al. 15. Endo A. The origin of the statins.
domised trials. Lancet 2012;380:581-90. Effects of diet on blood lipids in man, par- Atheroscler Suppl. 2004;5:125-130.

488 G ITAL CARDIOL | VOL 23 | LUGLIO 2022


- Copyright - Il Pensiero Scientifico Editore downloaded by EUGENIA CAPATI IP 82.49.70.198 Mon, 01 May 2023, 16:11:21

50 anni di evoluzione nella terapia dell’ipercolesterolemia

16. Endo A, Kuroda M. Citrinin, an in- vastatin in patients with stable coronary iana. PharmacoEconomics Ital Res Artic
hibitor of cholesterol synthesis. J Antibiot disease. N Engl J Med 2005;352:1425-35. 2006;8:3-17.
(Tokyo) 1976;29:841-3. 30. Pedersen TR, Faergeman O, Kaste- 42. Ferrajolo C, Arcoraci V, Sullo MG, et
17. Endo A, Kuroda M, Tanzawa K. Com- lein JJP, et al.; Incremental Decrease in End al. Pattern of statin use in southern ital-
petitive inhibition of 3-hydroxy-3-meth- Points Through Aggressive Lipid Lowering ian primary care: can prescription data-
ylglutaryl coenzyme a reductase by ML- (IDEAL) Study Group. High-dose atorvasta- bases be used for monitoring long-term
236A and ML-236B fungal metabolites, tin vs usual-dose simvastatin for secondary adherence to the treatment? PLoS One
having hypocholesterolemic activity. FEBS prevention after myocardial infarction: the 2014;9:e102146.
Lett 1976;72:323-6. IDEAL study: a randomized controlled trial. 43. Arca M, Ansell D, Averna M, et al.
18. Brown AG, Smale TC, King TJ, et al. JAMA 2005;294:2437-45. Statin utilization and lipid goal attainment
Crystal and molecular structure of com- 31. Jones P, Kafonek S, Laurora I, Hun- in high or very-high cardiovascular risk pa-
pactin, a new antifungal metabolite from ninghake D. Comparative dose efficacy tients: Insights from Italian general prac-
Penicillium brevicompactum. J Chem Soc study of atorvastatin versus simvastatin, tice. Atherosclerosis 2018;271:120-7.
Perkin 1 1976;11:1165-70. pravastatin, lovastatin, and fluvastatin in 44. Agenzia Italiana del Farmaco. Rap-
19. Yamamoto A, Sudo H, Endo A. patients with hypercholesterolemia (the porto nazionale OsMed 2020 sull’uso dei
Therapeutic effects of ML-236B in prima- CURVES study). Am J Cardiol 1998;81:582- farmaci in Italia. Roma; 2020. https://www.
ry hypercholesterolemia. Atherosclerosis 7. aifa.gov.it/-/rapporto-nazionale-osmed-
1980;35:259-66. 32. Andrews TC, Ballantyne CM, Hsia JA, 2020-sull-uso-dei-farmaci-in-italia [ultimo
20. Endo A. Monacolin K, a new hy- et al. Achieving and maintaining national accesso 25 marzo 2022].
pocholesterolemic agent produced by cholesterol education program low-den- 45. Kosoglou T, Statkevich P, John-
a Monascus species. J Antibiot (Tokyo) sity lipoprotein cholesterol goals with five son-Levonas AO, et al. Ezetimibe: a review
1979;32:852-4. statins. Am J Med 2001;111:185-91. of its metabolism, pharmacokinetics and
21. Alberts AW, Chen J, Kuron G, et al. 33. Schuster H, Barter PJ, Stender S, et drug interactions. Clin Pharmacokinet
Mevinolin: a highly potent competitive al. Effects of switching statins on achieve- 2005;44:467-94.
inhibitor of hydroxymethylglutaryl-coen- ment of lipid goals: measuring effective 46. Nutescu EA, Shapiro NL. Ezetimibe:
zyme A reductase and a cholesterol-low- reductions in cholesterol using rosuvasta- a selective cholesterol absorption inhibitor.
ering agent. Proc Natl Acad Sci U  S 
A tin therapy (MERCURY I) study. Am Heart J Pharmacotherapy 2003;23:1463-74.
1980;77:3957-61. 2004;147:705-12. 47. Kastelein JJP, Akdim F, Stroes ESG,
22. Staffa JA, Chang J, Green L. Cerivas- 34. McKenney JM, Jones PH, Adamczyk et al.; ENHANCE Investigators. Simvas-
tatin and reports of fatal rhabdomyolysis. MA, et al. Comparison of the efficacy of tatin with or without ezetimibe in famil-
N Engl J Med 2002;346:539-40. rosuvastatin versus atorvastatin, simvas- ial hypercholesterolemia. N Engl J Med
23. Design and baseline results of the tatin, and pravastatin in achieving lipid 2008;358:1431-43.
Scandinavian Simvastatin Survival Study goals: results from the STELLAR trial. Curr 48. Rossebø AB, Pedersen TR, Boman
of patients with stable angina and/or pre- Med Res Opin 2003;19:689-698. K, et al.; SEAS Investigators. Intensive
vious myocardial infarction. Am J Cardiol 35. Mehta JL, Chen J, Hermonat PL, lipid lowering with simvastatin and eze-
1993;71:393-400. et al. Lectin-like, oxidized low-density li- timibe in aortic stenosis. N Engl J Med
24. Randomised trial of cholesterol low- poprotein receptor-1 (LOX-1): a critical 2008;359:1343-56.
ering in 4444 patients with coronary heart player in the development of atheroscle- 49. Peto R, Emberson J, Landray M, et al.
disease: the Scandinavian Simvastatin Sur- rosis and related disorders. Cardiovasc Res Analyses of cancer data from three ezeti-
vival Study (4S). Lancet. 1994;344:1383-9. 2006;69:36-45. mibe trials. N Engl J Med 2008;359:1357-
25. Shepherd J, Cobbe SM, Ford I, et 36. Li D, Saldeen T, Romeo F, et al. Oxi- 66.
al. Prevention of coronary heart disease dized LDL upregulates angiotensin II type 1 50. Cannon CP, Blazing MA, Giuglia-
with pravastatin in men with hypercho- receptor expression in cultured human cor- no RP, et al.; IMPROVE-IT Investigators.
lesterolemia. West of Scotland Coronary onary artery endothelial cells: the potential Ezetimibe added to statin therapy after
Prevention Study Group. N Engl J Med role of transcription factor NF-kappaB. Cir- acute coronary syndromes. N Engl J Med
1995;333:1301-8. culation 2000;102:1970-6. 2015;372:2387-97.
26. Sacks FM, Pfeffer MA, Moye LA, et 37. Li D, Chen H, Romeo F, et al. Statins 51. Borghi C, Perrone Filardi P. L’imp-
al. the effect of pravastatin on coronary modulate oxidized low-density lipopro- iego di ezetimibe nella pratica clinica: dal
events after myocardial infarction in pa- tein-mediated adhesion molecule expres- laboratorio all’IMPROVE-IT. G Ital Cardiol
tients with average cholesterol levels. Cho- sion in human coronary artery endothelial 2015;16(7 Suppl 1):3S-14S.
lesterol and Recurrent Events Trial Investi- cells: role of LOX-1. J Pharmacol Exp Ther 52. Ray KK, Molemans B, Schoonen WM,
gators. N Engl J Med 1996;335:1001-9. 2002;302:601-5. et al. EU-wide cross-sectional observation-
27. Cannon CP, Braunwald E, McCabe 38. Walley T, Folino-Gallo P, Schwabe al study of lipid-modifying therapy use in
CH, et al.; Pravastatin or Atorvastatin U, et al. Variations and increase in use of secondary and primary care: the DA VINCI
Evaluation and Infection Therapy-Throm- statins across Europe: data from adminis- study. Eur J Prev Cardiol 2021;28:1279-89.
bolysis in Myocardial Infarction 22 Inves- trative databases. BMJ 2004;328:385-6. 53. Cohen J, Pertsemlidis A, Kotows-
tigators. Intensive versus moderate lipid 39. Larsen J, Vaccheri A, Andersen M, ki IK, Graham R, Garcia CK, Hobbs HH.
lowering with statins after acute coronary et al. Lack of adherence to lipid-lowering Low LDL cholesterol in individuals of Af-
syndromes. N Engl J Med 2004;350:1495- drug treatment. A comparison of utiliza- rican descent resulting from frequent
504. tion patterns in defined populations in Fu- nonsense mutations in PCSK9. Nat Genet
28. de Lemos JA, Blazing MA, Wiviott nen, Denmark and Bologna, Italy. Br J Clin 2005;37:161-5.
SD, et al. Early intensive vs a delayed con- Pharmacol 2000;49:463-71. 54. Cesaro A, Bianconi V, Gragnano
servative simvastatin strategy in patients 40. Bobbio M, Lucci D. I cardiologi e la F, et al. Beyond cholesterol metabolism:
with acute coronary syndromes: phase Z of limitazione della rimborsabilità delle sta- the pleiotropic effects of proprotein con-
the A to Z trial. JAMA 2004;292:1307-16. tine. Ital Heart J Suppl 2000;1:1344-50. vertase subtilisin/kexin type 9 (PCSK9).
29. LaRosa JC, Grundy SM, Waters DD, 41. Lucioni C, Mazzi S, Cerra C, et al. Genetics, mutations, expression, and per-
et al.; Treating to New Targets (TNT) Inves- Uno studio di drug utilisation delle sta- spective for long-term inhibition. BioFac-
tigators. Intensive lipid lowering with ator- tine nella recente prassi terapeutica ital- tors 2020;46:367-80.

G ITAL CARDIOL | VOL 23 | LUGLIO 2022 489


- Copyright - Il Pensiero Scientifico Editore downloaded by EUGENIA CAPATI IP 82.49.70.198 Mon, 01 May 2023, 16:11:21

P Calabrò et al

55. Sabatine MS, Giugliano RP, Keech 61. Schwartz GG, Steg PG, Szarek M, erant patients with hypercholesterolemia:
AC, et al.; FOURIER Steering Committee et al.; ODYSSEY OUTCOMES Committees a randomized, placebo-controlled study.
and Investigators. Evolocumab and clinical and Investigators. Alirocumab and cardio- Atherosclerosis 2018;277:195-203.
outcomes in patients with cardiovascular vascular outcomes after acute coronary 69. Macchi C, Sirtori CR, Corsini A, et al.
disease. N Engl J Med 2017;376:1713-22. syndrome. N Engl J Med 2018;379:2097- A new dawn for managing dyslipidemias:
56. Giugliano RP, Pedersen TR, Park JG, 107. the era of rna-based therapies. Pharmacol
et al.; FOURIER Investigators. Clinical ef- 62. Ray KK, Dhalwani N, Sibartie M, et Res 2019;150:104413.
ficacy and safety of achieving very low al. Low density lipoprotein cholesterol lev- 70. Wierzbicki AS, Viljoen A. Anti-sense
LDL-cholesterol concentrations with the els exceed the recommended European oligonucleotide therapies for the treat-
PCSK9 inhibitor evolocumab: a prespec- threshold for PCSK9i initiation: lessons ment of hyperlipidaemia. Expert Opin Biol
ified secondary analysis of the FOURIER from the HEYMANS study. Eur Heart J Ther 2016;16:1125-34.
trial. Lancet 2017;390:1962-71. Qual Care Clin Outcomes 2022;8:447-60. 71. Raal FJ, Kallend D, Ray KK, et al.;
57. Sabatine MS, De Ferrari GM, Giuglia- 63. Agarwala A, Goldberg AC. Be- ORION-9 Investigators. Inclisiran for
no RP, et al. Clinical benefit of evolocumab mpedoic acid: a promising novel agent the treatment of heterozygous famil-
by severity and extent of coronary artery for LDL-C lowering. Future Cardiol ial hypercholesterolemia. N Engl J Med
disease: analysis from FOURIER. Circula- 2020;16:361-71. 2020;382:1520-30.
tion 2018;138:756-66. 64. Thompson PD, MacDougall DE, 72. Stoekenbroek RM, Kallend D, Wijn-
58. Sabatine MS, Leiter LA, Wiviott SD, Newton RS, et al. Treatment with ETC- gaard PL, et al. Inclisiran for the treatment
et al. Cardiovascular safety and efficacy 1002 alone and in combination with eze- of cardiovascular disease: the ORION clin-
of the PCSK9 inhibitor evolocumab in pa- timibe lowers LDL cholesterol in hypercho- ical development program. Future Cardiol
tients with and without diabetes and the lesterolemic patients with or without statin 2018;14:433-42.
effect of evolocumab on glycaemia and intolerance. J Clin Lipidol 2016;10:556-67. 73. Cesaro A, Fimiani F, Gragnano F, et
risk of new-onset diabetes: a prespecified 65. Goldberg AC, Leiter LA, Stroes ESG, al. New frontiers in the treatment of ho-
analysis of the FOURIER randomised con- et al. Effect of bempedoic acid vs place- mozygous familial hypercholesterolemia.
trolled trial. Lancet Diabetes Endocrinol bo added to maximally tolerated statins Heart Fail Clin 2022;18:177-88.
2017;5:941-50. on low-density lipoprotein cholesterol in 74. Kim EJ, Wierzbicki AS. Cardiovascu-
59. Bonaca MP, Nault P, Giugliano RP, patients at high risk for cardiovascular dis- lar prevention: frontiers in lipid guidelines.
et al. Low-density lipoprotein cholesterol ease: the CLEAR Wisdom randomized clin- Clin Med 2020;20:36-42.
lowering with evolocumab and outcomes ical trial. JAMA 2019;322:1780-8. 75. Grundy SM, Stone NJ, Bailey AL, et
in patients with peripheral artery disease: 66. Ray KK, Bays HE, Catapano AL, et al.; al. 2018 AHA/ACC/AACVPR/AAPA/ABC/
insights from the FOURIER trial. Circulation CLEAR Harmony Trial. Safety and efficacy ACPM/ADA/AGS/APhA/ASPC/NLA/PCNA
2018;137:338-50. of bempedoic acid to reduce LDL choles- Guideline on the management of blood
60. Calabrò P, Gragnano F, Cesaro A. terol. N Engl J Med 2019;380:1022-32. cholesterol: executive summary: a report
Letter by Calabrò et al regarding article, 67. Laufs U, Banach M, Mancini GBJ, et of the American College of Cardiology/
“Low-density lipoprotein cholesterol low- al. Efficacy and safety of bempedoic acid American Heart Association Task Force
ering with evolocumab and outcomes in in patients with hypercholesterolemia on Clinical Practice Guidelines. Circulation
patients with peripheral artery disease: and statin intolerance. J Am Heart Assoc 2019;139:e1046-81.
insights from the FOURIER trial (further 2019;8:e011662. 76. Ray KK, Reeskamp LF, Laufs U, et
cardiovascular outcomes research with 68. Ballantyne CM, Banach M, Mancini al. Combination lipid-lowering therapy as
PCSK9 inhibition in subjects with elevated GBJ, et al. Efficacy and safety of bempedo- first-line strategy in very high-risk patients.
risk)”. Circulation 2018;138:218-9. ic acid added to ezetimibe in statin-intol- Eur Heart J 2022;43:830-3.

490 G ITAL CARDIOL | VOL 23 | LUGLIO 2022

Potrebbero piacerti anche