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Periferiche
La realtà virtuale immersiva secondo il livello tecnologico attuale e
secondo le previsioni possibili per il prossimo futuro potrà essere utilizzata
dalla massa grazie ad alcune periferiche (in parte già utilizzate):
visore - un casco o dei semplici occhiali in cui gli schermi vicini
agli occhi annullano il mondo reale dalla visuale dell'utente. Il visore può
inoltre contenere dei sistemi per la rilevazione dei movimenti, in modo che
girando la testa da un lato, ad esempio, si ottenga la stessa azione anche
nell'ambiente virtuale.
auricolari - trasferiscono i suoni all'utente.
wired gloves (guanti) - Possono essere utilizzati per i movimenti, per
impartire comandi, digitare su tastiere virtuali, ecc.
cybertuta - una tuta che avvolge il corpo. Può avere molteplici utilizzi: può
simulare il tatto flettendo su se stessa grazie al tessuto elastico, può
realizzare una scansione tridimensionale del corpo dell'utente e trasferirla
nell'ambiente virtuale.
Utilizzi
Medicina
Cuore 3D
L'azienda francese Dassault Systemes ha sviluppato un modello
tridimensionale che permette di guardare all'interno del cuore del paziente:
un software che potrebbe rivoluzionare la diagnosi e il trattamento delle
disfunzioni cardiache.
Lo ha sviluppato la francese Dassault Systemes nel contesto del Living
Heart Project, con la collaborazione di decine di aziende specializzate,
ricercatori e medici.
Partendo da scansioni TC (tomografia computerizzata), il software
costruisce al computer una precisa elaborazione tridimensionale dinamica,
ossia che pulsa e si muove come un cuore vero.
Non solo: il modello può essere modificato in tempo reale, consentendo di
sperimentare procedure complicate prima di prendere in mano il bisturi, o
mostrando per esempio come si comporta l'organo in seguito all'innesto di
una valvola artificiale, in modo da poter scegliere quella più adatta e
ridurre i rischi di esiti negativi.
Questa tecnica è utilizzata anche per altri tipi di operazione quali quelli di
rimozione di masse tumorali utilizzando i dati provenienti dalle analisi più
adatte al caso.
Gli sviluppatori hanno portato il cuore tridimensionale anche fuori dallo
schermo piatto del computer, calandolo in ambienti virtuali accessibili con
strumenti come il visore Oculus Rift. In particolare hanno elaborato due
situazioni: la simulazione di una sala operatoria e un cuore ingigantito,
grande come una stanza, "visitabile" dall'interno.
I benefici di questo organo digitale per la ricerca, la diagnosi e la terapia
sono evidenti, ma c'è anche un altro aspetto fondamentale: poter mostrare e
spiegare ai pazienti in modo chiaro qual è il loro problema e a quali
procedure saranno sottoposti.
Pubblica sicurezza
Con sempre maggior frequenza, la realtà virtuale è utilizzata per addestrare
corpi di polizia e corpi militari e far sì che gli uomini delle forze armate
sappiano come comportarsi anche nelle situazioni più delicate e pericolose.
I vantaggi della realtà virtuale, in questi casi, sono immediatamente
"visibili": è sufficiente indossare un visore VR, caricare lo scenario nel
quale "immergersi" e far partire l'addestramento.
Ad esempio, la società americana Sandia ha sviluppato, in collaborazione
con la DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency), un sistema
di realtà virtuale per addestrare i propri operatori sanitari nel
primo intervento sul campo di battaglia. In tal modo, gli operatori
avevano la possibilità di:
interagire con i pazienti e con i diversi strumenti richiesti e avere una
esperienza in real-time dei risultati delle proprie azioni: se l’intervento
non andava a buon fine, il paziente virtuale simulava il dolore o il
pianto;
calarsi nella situazione ambientale di guerra: il rumore delle bombe e
delle granate, le urla dei feriti etc…, producevano in loro una risposta
emotiva simile a quella che avrebbero provato su un vero campo di
battaglia.
In questo caso, la realtà virtuale permette non solo di imparare una
tecnica, ma anche di sperimentare emozioni e imparare a controllarle,
così che l’operatore possa intervenire con successo e gestire la tensione
esacerbata dalla situazione.
Giudizio virtuale
Un sistema di realtà virtuale ricrea le scene dei delitti. Per aiutare
giudici e giurati durante i processi.
Un'azienda canadese ha infatti sviluppato un software in grado di
ricreare un modello tridimensionale e interattivo della scena del
crimine, a partire da poche centinaia di fotogrammi catturati con
una speciale videocamera.
Il sistema iSM (Modellatore istantaneo di scene), consente di
generare stanze e ambienti che possono essere esplorati da
angolazioni e posizioni diverse con pochi click di mouse, proprio
come accade nei più avanzati videogame.
La ripresa delle immagini utilizzate per la modellazione viene
effettuata con una stereo-camera, cioè un set di due videocamere
allineate l'una all'altra a distanza definita. Grazie a questo sistema
è possibile calcolare la distanza tra ciascuno dei punti della scena
ripresa, esattamente come i nostri occhi sono in grado di percepire
e stimare la distanza tra due punti nello spazio.
I filmati così ottenuti vengono poi elaborati dagli algoritmi i
singoli fotogrammi tridimensionali vengono così trasformati in
una vera e propria realtà virtuale.
Scenografia forense
VR e spazio
La NASA, invece, vuole utilizzare la realtà virtuale per esplorare lo
spazio. L'Ente statunitense, infatti, utilizza Oculus Rift e Microsoft
Kinect per controllare robot e altri dispositivi lanciati nello spazio.
Tecnici e astronauti possono così esplorare la superficie di un
pianeta senza doversi muovere dai laboratori terrestri o senza
dover uscire dalle navicelle spaziali.
ADDESTAMENTO VIRTUALE.Anche la NASA fa ampio uso della
realtà virtuale per preparare le sue missioni.
E per prepare gli astronauti allo sbarco su Marte gli scienziati dell’Agenzia
spaziale Usa hanno accoppiato un visore per la realtà virtuale a un tapis
rulant, per simulare nel modo più realistico possibile una passeggiata sul
Pianeta Rosso. L’astronauta "cammina" - come in palestra - e nel
frattempo si trova immerso nei panorami marziani mostrati nel visore.