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SCAPIGLIATURA

La scapigliatura è una corrente letteraria che si sviluppa a Milano, negli anni ’60 del 1800.
E’ un gruppo di artisti (musicisti, scrittori, pittori,..) che rappresentano
- La crisi letteraria che seguì Manzoni e Leopardi
- Rifiuto del Romanticismo italiano
- Opposizione al nuovo contesto socio-culturale (città moderne/industrializzate, nuove scoperte e
progresso tecnico-scientifico, tramonto degli ideali del risorgimento).
In realtà non fu un vero e proprio movimento perché non ci fu un esponente o una figura principale.
Il nome viene dall’opera “La scapigliatura e il 6 febbraio”, romanzo di C. Arrighi.

La scapigliatura è il corrispettivo italiano delle BOHEMIEN francese: artisti che conducono una vita
ai margini della società (emarginazione: l’artista è diverso dalla società), che conducono una vita
sregolata (alcol, droghe, prostituzione) e povera.

Tematiche
- Contrapposizione tra ideale puro e reale/disinganno: l’animo degli artisti è lacerato da due sente
contraddittorie, ‘le ebrezze dei bagni d’azzurro e l’ideale che annega nel fango’.
- Rifiuto delle regole e degli ordini stabiliti: ribellione, originalità, libertà in ogni aspetto della
realtà ( in poesia: ricerca di uno stile bizzarro + innovazioni linguistiche, NO accademismo.
- Polemica culturale e insoddisfazione dell’attuale letteratura italiana.
‣ Rifiuto dei valori del Romanticismo (no sentimentalismo)
‣ Opposizione a Manzoni (considerato troppo composto/cattolico)
‣ Rappresentano l’operazione di svecchiamento proposto da Madame de Stael
- Gusto per il bizzarro, il macabro, l’orrido, la morte, la malattia + satanismo come culto del male.
- Insoddisfazione del presente
‣ Rifiuto del perbenismo borghese e della società d cui con si sentono compresi
‣Sfiducia nel progresso, che è ormai inarrestabile e uccide il valore dell’arte/ideale

Gli scapigliati contribuiscono a diffondere in Italia:


‣ SIMBOLISMO FRANCESE (maledettismo, analizzano inconscio e psiche)
‣ ROMANTICISMO TEDESCO (gusto dell’orrido; idealismo tedesco)
‣ PARNASSIANESIMO (movimento artistico/letterario, 1866/76: idea di poesia esteticamente
perfetta. Es. Gautiers)
‣ NATURALISMO FRANCESE: (indaga la società, gli aspetti macabri, la povertà,…)
‣ DECADENTISMO -> ESTETISMO (dualismo arte-vita= il loro modo di essere è il loro modo di
intendere l’arte).
‣ VERISMO (Verga)

I poeti più importanti sono:


- CAMILLO BOITO, ARRIGO BOITO (“Mefistofele”), EMILIO PRAGA (“Penombre”, “Tavolozza”),
IGINIO UGO TARCHETTI (“Fosca”, “Memento”), CLETTO ARRIGHI, GIOVANNI CAMERANA

“FOSCA”, I.U.Tarchetti
Protagonista della vicenda è Giorgio, un avvenente ufficiale che ben presto fa la conoscenza di
Clara. La giovane è una donna sposata che rapisce il cuore di Giorgio grazie alla sua abbagliante
avvenenza. I due però sono costretti ben presto a separarsi per via del trasferimento dell'uomo a
Parma.
Ed è in questa città che Giorgio vive un'esperienza sconvolgente in seguito alla conoscenza di Fosca,
cugina del comandante.
Fosca - il cui nome è già in contrapposizione con quello di Clara - è una donna scheletrica, malata di
isteria, resa deforme e spettrale dal dolore, che si lega morbosamente a Giorgio che invece,
disgustato, la rifiuta duramente dichiarandole il proprio interesse per un'altra donna.
Inspiegabilmente, però, anche Giorgio comincerà a sentire una sorta di irriducibile attrazione per
Fosca, attrazione che lo porterà dapprima semplicemente a godere della compagnia della giovane,
per poi trascinarlo in una relazione amorosa morbosa e malata che si concluderà con la morte di
Fosca dopo l'unica notte d'amore che i due si concederanno.
Questa folle relazione non mancherà di avere delle conseguenze per Giorgio il quale, distrutto per
l'accaduto, scoprirà di aver contratto la stessa forma di malattia che ha ucciso Fosca, come impronta
indelebile del loro amore malato e malsano.
“MEMENTO”, I.U.Tarchetti

Quando bacio il tuo labbro profumato,


cara fanciulla non posso obbliare
che un bianco teschio vi è sotto celato.

Quando a me stringo il tuo corpo vezzoso,


obbliar non poss'io, cara fanciulla,
che vi è sotto uno scheletro nascosto.

E nell'orrenda visione assorto,


dovunque o tocchi, o baci, o la man posi,
sento sporger le fredde ossa di un morto.

Tutta la poesia è basata sull’antitesi vita/morte. Le prime due terzine ripetono la stessa costruzione
e un lessico simile: l’inizio di ogni verso segue apparentemente schemi tradizionali con il ricorso al
linguaggio aulico classico (labbro profumato, cara fanciulla, corpo vezzoso) a cui si contrappone
nella conclusione il richiamo a motivi macabri (bianco teschio, scheletro nascosto). Il tema ossessivo
e ripetuto è la morte nascosta dietro la bellezza del corpo della donna.
L’ultima terzina chiude accentuando il tono lugubre e terrificante e sentenziando la presenza
costante e ovunque della morte (ovunque o tocchi, o baci, o la man posi).
Il tema dell’amore e della sua seduzione è ribaltato in una mostruosa e repellente visione di morte,
nascosta dall'ingannevole fascino della bellezza e la figura femminile viene rappresentata con
immagini dissacranti che rompono completamente con la tradizione che vi associava invece
immagini di purezza e freschezza.

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