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FEDERICO GARCIA LORCA

C’è una grandissima bibliografia. Egli fu un artista a tutto tondo: poeta, drammaturgo, pittore, musicista. Fu
una persona dotata di una sensibilità fuori dal comune. Sua madre era maestra elementare, il padre era un
commerciante e quindi ebbe la fortuna di ricevere una buona formazione. La madre gli insegnò a suonare il
piano. Ebbe un’infanzia molto felice e previlegiata. A Granada studiò all’università, senza continuare però
gli studi. Studia diritto a causa del padre e lettere perché era appassionato di letteratura.

A Granada conosce Manuel de Falla, con cui istaura una forte e duratura amicizia. Manuel è un esperto di
cultura e musica flamenca, e insieme a Lorca nel 1922 organizzano un festival di musica flamenca. Questa
amicizia consentì a Lorca di conoscere ancora meglio la cultura flamenca, caratterizzata da tradizioni,
poesia, musica e fa parte del folclore andaluso.

Nel 1918 pubblica il primo libro in prosa , autofinanziato( aiutato dal padre). È un libro a metà fra il diario e
il racconto di viaggio. Lo scrive raccogliendo le impressioni tratte da alcuni suoi viaggi per la spagna. È
curioso che il primo libro sia in prosa, perché poi la abbandona completamente. Egli non scrisse mai
racconti o romanzi, tuttavia esordisce come scrittore proprio con un libro in prosa che è una sorta di libro di
memorie e viaggi. In quest’opera si può già notare questa capacità di usare il linguaggio in un modo lirico,
anche quando scriveva in prosa era capace di creare delle immagini suggestive.

Nel 1919 si trasferisce a Madrid e si insedia nella Residencia de Estudiantes dove rimarrà fino al 1929.

Qui può conoscere e frequentare scrittori e artisti di grande importanza che costituiranno insieme a lui la
generazione del 27

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