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La Sardegna si spopola
2 febbraio 2015
PRIMO PIANO
febbraio 2015 3
PRIMO PIANO
L e Elezioni Comunali
2015 che si terranno in
primavera, indicativamen-
metà dei comuni sardi
169 su 377 (44,8%), e
519.728 abitanti che rap-
Loceri, Talana, Urzulei, Ussassai.
Nella Provincia di Olbia-Tempio 13: con il
capoluogo Tempio Pausania, Aggius, Ber-
te nel mese di maggio, in presentano un terzo del- chidda, Bortigiadas, Buddusò, La Maddale-
Sardegna interesseranno la popolazione isolana. Si na, Luogosanto, Monti, Oschiri, Padru, San
169 comuni. Le Regioni a voterà in tre capoluoghi Teodoro, Sant’Antonio di Gallura, Santa Te-
statuto speciale hanno fa- di provincia: Nuoro, San- resa Gallura, Tempio Pausania.
coltà di decidere se accor- luri e Tempio Pausania (di Nella Provincia di Oristano 45: Abbasan-
pare le elezioni a quelle cui 2 con meno di 15.000 ta, Aidomaggiore, Allai, Arborea, Assolo,
nazionali o scegliere date abitanti). Asuni, Baressa, Bidonì, Busachi, Curcuris,
diverse. La data delle ele- Nella Provincia di Ca- Flussio, Fordongianus, Ghilarza, Gonnosnò,
zioni provinciali e comu- gliari i Comuni al voto sa- Gonnostramatza, Laconi, Masullas, Mogo-
nali è fissata con decreto ranno 28: Ballao, Burcei, ro, Montresta, Neoneli, Norbello, Nurachi,
dal Presidente della Re- Dolianova, Domus de Ma- Palmas Arborea, Pau, Paulilatino, Riola
gione che ancora non è ria, Escolca, Goni, Gua- Sardo, Samugheo, San Nicolò d’Arcidano,
stato emesso. Le Elezioni Amministrative maggiore, Mandas, Monastir, Muravera, San Vero Milis, Santa Giusta, Santu Lus-
in tutte le regioni italiane si terranno in una Nuraminis, Nurri, Orroli, Quar tu Sant’Ele- surgiu, Sedilo, Seneghe, Sennariolo, Sia-
data compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno na, Sadali, Samatzai, San Basilio, Serdia- maggiore, Siapiccia, Simaxis, Sini, Suni,
nei comuni con scadenza naturale del man- na, Sestu, Settimo San Pietro, Seulo, Si- Tadasuni, Ulà Tirso, Usellus, Villa Sant’An-
dato degli organi eletti nel 2010 ed in quelli lius, Suelli, Ussana, Uta, Villa San Pietro, tonio, Villanova Truschedu, Zeddiani.
alle elezioni anticipate perché commissa- Villanova Tulo, Villaputzu; sei nel Sulcis: Nella Provincia di Sassari 28: Anela, Bes-
riati o per motivi diversi. Giba, Piscinas, Sant’Anna Arresi, Santadi, sude, Bonnanaro, Bottidda, Bultei, Burgos,
In Sardegna si voterà in quattro comuni Tratalias, Villamassargia. Cossoine, Giave, Ittireddu, Ittiri, Laerru,
con popolazione legale superiore ai 15.000 Nel Medio Campidano14: con il capoluo- Mara, Nule, Nulvi, Osilo, Ossi, Pattada, Per-
abitanti e per i quali viene applicato il siste- go Sanluri, Arbus, Barumini, Gesturi, Gon- fugas, Ploaghe, Por to Torres, Pozzomag-
ma elettorale maggioritario a doppio turno. nosfanadiga, Guspini, Lunamatrona, Pabil- giore, Romana, Siligo, Tergu, Thiesi, Usini,
Saranno chiamati alle urne quasi la lonis, Segariu, Siddi, Tuili, Ussaramanna, Vil- Viddalba, Villanova Monteleone.
La rete dei circoli sardi strumento Podenzano (Piacenza) un incontro per la presentazio-
ne del progetto “Sarda Tellus” – di cui parliamo diffu-
per promuovere le produzioni dell’Isola samente in altra parte del giornale – che punta a
fornire informazioni sulla produzione agropastorale sarda
Promozione, confronto e svilup- dei consumatori e incrementare così di qualità (consorzi Igp e Dop) e a creare un rapporto
po commerciale sono le parole d’or- le vendite. Nel corso dell’incontro sinergico fra la rete dei circoli sardi sulla Penisola, i
dine che hanno caratterizzato l’ope- sono state inoltre illustrate le nuove produttori e gli operatori della commercializzazione e
rato dell’assessore dell’Agricoltu- iniziative che il Consorzio intrapren- distribuzione dell’agroalimentare sardo.
ra, Elisabetta Falchi, e del Consor- derà per la promozione del prodotto “È stato un incontro molto importante che ci ha
zio per la tutela dell’Igp Agnello di con una particolare valorizzazione permesso di costruire nuovi canali di relazione – ha
Sardegna (Contas), nell’ultimo week degli aspetti nutrizionali nell’obietti- dichiarato l’assessore Falchi – a dimostrazione del
end di gennaio. Una due giorni di vo di far crescere i consumi di carne fatto che i circoli dei sardi sono una grande risorsa per
incontri per la valorizzazione dei pro- d’agnello in Italia, che si attestano la Sardegna nella condivisione di rapporti e reti di
dotti agroalimentari di eccellenza su una media di 1kg all’anno pro- conoscenze oramai consolidati sulla penisola.
dell’Isola che si è tenuta in Emilia capite. Dal canto suo la Gdo ha L’assessore Elisabetta Falchi ha giudicato po-
Romagna fra rappresentati della espresso la necessità di superare i sitivamente il progetto “Sarda Tellus”. “È un’otti-
Grande distribuzione organizzata problemi legati alla mancanza di con- ma opportunità – ha detto – per la promozione dei
(Gdo), la Federazione associazioni sarde in Italia (Fasi) tinuità di produzione che vorrebbero garantita tutto prodotti sardi Dop e Igp in ambito nazionale. Un’op-
e numerosi rappresentanti delle istituzioni regionali e l’anno. Non la pensa così l’assessore Falchi: “La portunità che sarà resa possibile attraverso un
comunali del posto. Al centro delle iniziative l’Agnel- forza e la peculiarità delle nostre produzioni è proprio percorso di formazione dei soci volontari nei set-
lo Igp e il sistema delle 4mila aziende agricole sarde la stagionalità. Le nostre greggi sono allevate al tanta circoli federati Fasi che potranno relazio-
che gravitano attorno al Consorzio. pascolo seguendo il ciclo delle stagioni, così come narsi con tutti gli attori della filiera produttiva e
Prima tappa il 30 gennaio a Piacenza con un accade per esempio per il Carciofo spinoso di Sar- commerciale”. La titolare dell’Agricoltura si è poi
importante faccia a faccia con i referenti di Coop, degna Dop coltivato in campo. Tuttavia per allargare intrattenuta con la collega dell’Ambiente dell’Emi-
Conad, Carrefour, Il Gigante, Bennet, HORECA Cir- l’offerta e pertanto venire incontro alle esigenze della lia Romagna con cui si è confrontata sulla possi-
Food, Metro e Sogergross. Il Contas ha presentato i grande distribuzione, si può lavorare per una esten- bilità di promuovere nelle mense scolastiche del-
dati sulle produzioni e informato sull’iter di modifica sione della programmazione degli allevamenti ovini la regione sia le carni dell’Agnello Igp che i for-
del disciplinare di produzione, che consentirà la por- dell’agnello Igp a tutto il periodo fra novembre e maggi Dop sardi. “Si tratta di un tavolo aperto –
zionatura delle carni anche fuori dalla Sardegna. aprile e per far confluire all’interno del Consorzio ha concluso Elisabetta Falchi – su cui continuere-
Un’opportunità ritenuta dagli interlocutori particolar- l’intera produzione di agnello sardo”. mo a lavorare, promuovendo tale politica anche in
mente significativa per venire incontro alle esigenze Il 31 gennaio, organizzato dalla Fasi, si è svolto a altre regioni italiane”.
4 febbraio 2015
ATTUALITÀ
La Sardegna si spopola
173mila residenti in Sardegna in meno nell’ipotesi
più pessimista(-10,4%), vale a dire una città intera
più grande di Cagliari scomparsa dall’Isola.
Lo studio cerca di analizzare la situazione andan-
Uno studio della CNA rivela che tra il 2009 e il 2013 l’Isola ha perso 11 mila residenti -
Nei prossimi 20 anni la popolazione potrebbe ridursi di 173 mila residenti
do oltre il dato assoluto del calo totale della popola-
zione. Quello che conta maggiormente, infatti, è il
di verifica delle liste anagrafiche. differente assetto della struttura demografica che si
Dunque, secondo l’ufficio studi della Cna, al net- verrebbe a creare, con una componente anziana che
to di questi artifici contabili che non corrispondono a dal 22% della popolazione complessiva (era l’11%
un reale movimento della popolazione, l’andamento nel 1985), considerando anche solo lo scenario cen-
demografico della Sardegna conferma le tendenze trale (azzeramento dei flussi di giovani sardi in usci-
in calo emerse già a partire dal 2008. ta), potrebbe arrivare al 34% (addirittura 36% nel-
Nel periodo 2011-2013 il saldo migratorio positivo l’ipotesi bassa) contro le stime nazionali che defini-
(2.553 stranieri residenti in più) non è infatti riuscito scono valori inferiori al 29%.
a bilanciare gli effetti di un saldo naturale fortemen- Ma solo rapportando la popolazione in età non
te negativo, che dalla data dell’ultimo censimento lavorativa (oltre 64 anni e meno di 15) con la popo-
(ottobre 2011) al dicembre 2013 ha fatto registrare lazione potenzialmente attiva, sottolinea la ricerca,
6.772 morti in più delle nascite con il conseguente ci si rende realmente conto di quanto la sostenibi-
calo di 4.219 abitanti (-0,3%). Questo decremento lità del sistema socio-economico regionale potreb-
trova conferma, peraltro, nel dato provvisorio riferito be raggiungere livelli estremamente critici, ben più
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ATTUALITÀ
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ATTUALITÀ
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ATTUALITÀ
8 febbraio 2015
ATTUALITÀ
Le origini sarde
Meloni, cugino in primo grado di suo padre. Silvio
successivamente sposò Maria Teresa Spada ed
ebbe, una famiglia numerosa. I suoi figli, tuttavia,
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ATTUALITÀ
10 febbraio 2015
ATTUALITÀ
Mons. Piergiuliano Tiddia festeggia più nulla di stabile. Le persone chiedono una risposta
che magari non viene accettata immediatamente, ma
poi fa pensare e riflettere».
i 40 anni di consacrazione episcopale E monsignor Tiddia ha sempre detto quello che
pensa, anche per scuotere le coscienze. D’altra par-
Un vero pastore. Il ritratto di monsignor Piergiulia- te, e papa Francesco lo sta dimostrando, la Chiesa
no Tiddia è “semplicemente” tutto qui. Un prete, un deve annunciare il Vangelo, magari adeguandosi ai
vescovo che non dimentica mai le ragioni del suo tempi, ma sempre con coraggio. Stando sempre
sacerdozio. Dopo 40 anni di consacrazione episco- dalla parte dei poveri e dei più indifesi. A Cagliari,
pale, l’arcivescovo emerito di Oristano ricorda con monsignor Tiddia è stato ausiliare di monsignor Giu-
affetto tutte le persone con le quali ha avuto a che seppe Bonfiglioli e di monsignor Giovanni Canestri.
fare. Umile, schivo, ma sempre pronto a essere L’affetto per i due arcivescovi è palpabile: «Di monsi-
accanto alle necessità di tutti. Lo ha fatto sempre, gnor Bonfiglioli ricordo la sua paternità e la pazienza
sin da giovane sacerdote, e lo fa ancora oggi: dopo in momenti difficili per la Chiesa e la sua capacità di
aver lasciato nel 2006 l’arcidiocesi di Oristano è soffrire per la salute. Di monsignor Canestri, uomo
ritornato a Cagliari ed è facile incontrarlo a Bonaria, di spiritualità, ricordo invece lo spirito di adattamen-
dove confessa e celebra la messa. to e la capacità di dialogare».
E proprio nella chiesa più amata dai sardi ha braio del 1975, in città è stato ausiliare degli Parlando di monsignor Canestri non si può non
festeggiato i 40 anni di consacrazione episcopale. arcivescovi Bonfiglioli e Canestri per poi essere parlare della visita a Cagliari di Giovanni Paolo II e
Nel suo stile: con quella umiltà e sobrietà che da nominato il 30 novembre del 1985 arcivescovo di monsignor Tiddia snocciola ricordi personali: «A cena
sempre lo contraddistinguono. Sin da giovane prete, Oristano, dove ha fatto il suo ingresso il 1° feb- ero a fianco del Papa, il mattino dopo lo ricordo nella
quando era a Cagliari assistente diocesano della braio del 1986. Ha lasciato l’arcidiocesi arboren- cappella dell’episcopio inginocchiato per terra». Qua-
Fuci (Federazione universitaria cattolica italiana). Un se nel 2006 per raggiunti limiti di età ed è quindi rant’anni di episcopato significano anche tante as-
imprinting che gli è rimasto, perché, ancora oggi, ritornato nella sua Cagliari, dove si fa sempre semblee della Cei (Conferenza episcopale italiana) e
ogni mese celebra una messa con gli ormai ex fuci- apprezzare per la presenza discreta. Quarant’an- tanti incontri che hanno influito sulla vita del presule: i
ni. E se, purtroppo, qualcuno ha lasciato questa ni di episcopato trascorsi tra la gente: «Sono 40 cardinali Siri, Luciani (il futuro Giovanni Paolo I), Pap-
terra troppo presto, è sempre nel cuore dell’ex assi- anni di missione», commenta. palardo, Colombo, Martini e tanti altri.
stente. Una vita spesa davvero per gli altri. Nato a «Le responsabilità sono cresciute con gli anni; re- E i vent’anni a Oristano sono un altro prezioso
Sarroch il 13 giugno del 1929 e ordinato sacerdote il sponsabilità anche di adeguarsi ai tempi e di cambia- scrigno nella vita di monsignor Tiddia: «Li ricordo con
16 dicembre del 1951, la vigilia di Natale del 1974 re: per esempio nella predicazione». Eppure monsi- affetto anche per la risposta della gente. Nella provin-
venne nominato vescovo ausiliare di Cagliari. gnor Tiddia per molti, per tanti è stato sempre un cia di Oristano certi paesi ora sono come addormen-
«Me lo aveva comunicato al telefono – ricorda punto di riferimento costante: prima come sacerdote, tati, perché si sono svuotati. Ho sentito la generosità
– il cardinale Baggio il 21 dicembre: il 24 di mat- poi come vescovo. In una società comunque cambia- di tutti nelle tre visite pastorali compiute: c’è stata
tina ci fu l’annuncio ufficiale, poi durante la mes- ta, le persone vogliono ancora sentire la voce della grande accoglienza nel dialogare e nell’ascoltare».
sa di mezzanotte monsignor Bonfiglioli diede l’an- Chiesa? «La gente è turbata – osserva – e questo Sacerdote da 63 anni, vescovo da 40, da sempre un
nuncio alla città». Consacrato vescovo il 2 feb- turbamento produce incertezza, pare che non ci sia solo obiettivo: le necessità della gente. A.A.
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CULTURA
12 febbraio 2015
CULTURA
PROTOSARDO IBERICO
fissoidi da cui sono caratterizzati: Uralái (Irgoli),
Uralla (Albagiara, fontana e rivo), Urasa (Sola-
Aritzu (villaggio; TSSO) Aritzu (Navarra) russa, rivo), Urasala (Sorradile), Urassala (Sca-
árrana «tarma, tignola» arna «tarma» catal. no M.), Urau (Cuglieri, fontana), piskina d’Urea
Asuni (villaggio) Asun (Huesca) (CV XIII 7), Uredda (Siamanna), Uréi (Laconi,
Atzara (villaggio; TSSO) Azara (Huesca) canale), Urele (Baunei), Flumini Uri (San Vito),
áurri, aúrri «càrpino» aurri basco, navarrese Úrighe (Birori), Urulu (Orgosolo, sorgente), Roja
Buggerru (villaggio) Bigerra (città antica) Urossolo (Ortueri, canale), Urotzo (Sorradile,
cáncala «zecca gonfia» cáncano «pidocchio» spagn.
sorgente), Uruspa (Sorso); Uraressi, Urei,
carba, carva «ramo d’albero» carba «sterpeto» asturiano karbasta «palo con rami» basco
cárcara «voragine» (NVLS) Carcar (Navarra) Ures(s)a, Uri, Urieke, Urule (CSPS); Urasanna,
catranza, cadranza «sudiciume» carda/ina «sudiciume» port. Uria, Urosolo, Urri, Urrolo, Urru (CSMB), Ures
chighirista «cresta di gallo» kikirista «cresta g.» basco (CSLB), Urri (Orani), Úrighe (Birori), Úrigu (Ai-
cocorosta «cresta di gallo» kukurusta «cresta g.» basco domaggiore). Infine è significativo pure il fatto
colóstri, (g)olóstri «agrifoglio» colostia, korosti basco, nav. che una città etrusca Uri esistesse anche in
cósti(ke), cóstighe «acero» gastigarr «acero» basco Campania.
cragaddu «tartaro, crosta» carrall «tartaro» catal. Un’altra importante considerazione finale: la
cúccuru «sommità del cranio» kukurr «cresta» basco, cucuruta «cima» asturiano presenza di lessemi (appellativi e toponimi) pro-
gáddara, gráddula «gall(ozz)a» gállara «gall(ozz)a» spagn. tosardi nella Penisola Iberica si inquadra alla per-
Gallura, mediev. Gallul(a) Gallur (Teruel) fezione nella situazione che si è verificata in epo-
gangorra «strolaga minore» ganga uccello palustre spagn. ca preistorica e protostorica nelle terre del baci-
ghiddostre «erica arborea» gíllar, ilhar «erica» basco no del Mediterraneo: essa costituisce un nuovo e
giágaru, jácaru «cane da guardia» ciakurr, tzakurr basco, cachorro «cane» spagn. chiaro esempio del fatto che la “civiltà” si è espan-
Goni (villaggio) Goni (Navarra) sa dall’Oriente all’Occidente, dalla zona della
Ísili (villaggio; TSSO) Isil (Lleida)
Mezzaluna fertile verso l’Asia Minore e le isole
Lácara/i/u (fonti) Lacar (Navarra)
Orbái (5 topon.) Orba (Alicante)
del Mar Egeo, verso la Penisola Ellenica, la Sici-
Oscái, Oschéi (3 topon.) Osca (ant. Huesca) lia, la Penisola Italiana, la Sardegna, le Baleari e
Othan (ant. Ottana, villaggio) Osan (Huesca) la Penisola Iberica. Ex Oriente lux!
saccaju «ovino di 1 anno» segall «ovino II anno» catal.
saccaju «ovino di 1 anno» segaila «capra 1 anno» basco La Gallia Narbonese e l’Aquitania - Oltre a tutto ciò è
silurthis «vipera d’acqua», Elurci (Ilbono) Ilurcis (Celtiberia) molto probabile che la presenza dei Sardi Nuragici
Surri (idronimo) Surri (Lleida) fosse attestata pure nella zona della Gallia Narbone-
thurru, tzurru «getto d’acqua» txurru, chorro «getto d’acqua» basco, spagn. se e di quella pirenaica o Aquitania, confinante con
troccu «dirupo, burrone» troka «canalone» basco la Cerdanya, cioè nell’odierno Midi francese.
túrgalu «canalone» Turgalium (=Trujillo) Spagna Lo fanno intravedere le significative e perfino
Úccari (topon.) Ucar (Navarra) stupefacenti corrispondenze linguistiche nella ta-
Úsini, ant. Usune (villaggio) Usun (Navarra) bella in basso.
tzingorra «ceca/olina, anguillina» txingurri «formica» basco Circa la verosimile presenza dei Sardi Nuragici
Sardasái (topon. Esterzili) Sardassa (topon. Navarra) nell’antica Gallia Narbonese, sia sufficiente ricor-
Talavá(i), Talavè, Talavòe (TSSO) Talavan, Talavus,-ia (LS 279)
dare che connessioni culturali fra questa area ge-
ografica e la Sardegna sono state già trovate e
Uri (Comune di U., SS). Questo toponimo tro- è diffusa in tutta l’Isola, per cui è abbastanza indicate sia per l’epoca prenuragica sia per quella
va riscontro in almeno altri sette Uri esistenti in probabile che effettivamente significasse «ac- propriamente nuragica, ad esempio fra le allées
Sardegna nei territori di Nulvi, Oschiri, Osilo, qua» e anche «fonte, fontana» e pure «abbeve- couvertes francesi e le tombe di gigante sarde; e
San Vito, Sarule, Sennori, Simaxis. Secondo tre ratoio». C’è infatti da considerare che in una questa presenza sarà da attribuirsi anche al gran-
linguisti, Johannes Hubschmid (Mediterrane Su- terra perennemente sitibonda, come è stata ed de interesse che i Sardi Nuragici avranno avuto per
bstrate, Bern 1960, 75-76), Giovanni Alessio è la Sardegna, il conoscere le fonti, anche col la seconda rotta dello stagno e dell’ambra, quella
(RIL, LXXIV, 732) Max Leopold Wagner, La Lin- loro nome, era una questione veramente impor- che dai paesi del Mare del Nord e del Baltico arriva-
gua Sarda², pag. 260) questo toponimo proto- tante e perfino essenziale per la vita degli uomi- va nel Mediterraneo passando attraverso i fiumi
sardo Uri potrebbe corrispondere al basco ur ni e dei loro bestiami. Presentiamo qui di segui- Senna e Rodano. D’altra parte è opportuno preci-
«acqua». A favore di questa ipotesi etimologica to l’elenco – certamente non completo – di que- sare, sul piano geografico, che la Sardegna risulta
noi aggiungiamo che la radice ur(r)- da una par- sti toponimi e idronimi, tutti di evidente matrice più vicina a Marsiglia che non a Genova.
te si trova in numerosi idronimi sardi, dall’altra protosarda come dimostrano i vari suffissi e suf- A questo punto si impone una domanda e
un’obiezione: perché non risulta segnalata la pre-
PROTOSARDO GALLICO senza di nuraghi nell’Iberia e nel Midi francese?
Noi riteniamo che è molto probabile che i nuraghi
ajucca «ononide» (arbusto) ayaugo «ononide» guascone esistessero anche in quelle terra, ma siano andati
Bortigale/i (villaggio; TSSO) Burdigala (odierna Bordeaux) distrutti per la continua e massiccia presenza di
Gábaru (rivo Sassari) Gabarus (odierno idr. Gave) insediamenti umani in un’area che è fra le più po-
Goronna (topon. Paulilatino) Garunna (odierno idr. Garonne) polate dell’Europa. Sarà dunque avvenuto quello
Látara (Alghero) Latara (Gallia Narbonese) che è successo nella parte meridionale della Sar-
narbone «debbio, terra debbiata» Narbo,-onis (odierna Narbonne) degna, quella più abitata, e in particolare nella
orga «sorgente» Orgas (fons Galliae Narbon.) pianura del Campidano, dove i nuraghi non esisto-
Óschiri (villaggio) Oscara (idronimo Gallia) no più, dato che purtroppo i privati hanno molto
Sardena (cognome, pure còrso) Sardenus (ant. Aquitania) spesso trattato i nuraghi come “cave di pietra”,
Sardónioi (=Sardiani) Sardones (Aquitania; StSN 233) adoperata per la costruzione delle case personali.
Tolosa (Tìana) Tolosa (odierna Toulouse) Massimo Pittau
tanda «papavero» ander «papavero» (Midi franc.) (2 - segue)
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CULTURA
14 febbraio 2015
CULTURA
Antonietta Chironi
creare il Seminario Nuorese di Jazz. La realizzazio-
ne del primo seminario risale 1989, con la fattiva e
continua collaborazione del trombettista di fama
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CULTURA
L’ Università di Sassari
ha tributato un meri-
tato omaggio alle ricerche
affetto e di stima da par-
te del vescovo emerito
di Nuoro Pietro Meloni e
Pietro Meloni. In ogni caso Tur tas ci tie-
ne a far sapere che a Bitti predica sem-
pre in sardo e lo stesso fa, in alcuni pe-
storiche (in massima del prof. Manlio Briga- riodi, anche a Sassari.
par te dedicate alla Sar- glia, che fin dagli inizi Padre Tur tas come teorico (e pratico)
degna) del padre gesuita degli anni Ottanta del della lingua sarda nella liturgia è presen-
Raimondo Tur tas (Bitti, Novecento ha valorizza- te sia nel suo “Pregare in sardo: scritti
1931), che dal 1980 al to gli appor ti scientifici su Chiesa e lingua in Sardegna” (a cura
2003 è stato docente di di Tur tas, per esempio di Giovanni Lupinu; prefazione di Duilio
Storia della Chiesa e del nella rivista “Quaderni Corgnali; Cuec, 2006) sia nel volume
Cristianesimo in quel- sardi di storia” e nel- scritto insieme con Bachisio Bandinu e
l’Ateneo. La “lode” al l’enciclopedia “La Sar- don Antonio Pinna, “Lingua sarda e litur-
professor Tur tas è stata degna” (proprio su que- gia” (Domus De Janas, 2008).
espressa attraverso la sti testi ho cominciato Ma prima di chiudere è impossibile
pubblicazione di una corposa miscella- personalmente a conoscere l’attività di per me, che ho voluto esprimere a Sas-
nea di studi a lui offer ti (ben 28 contri- ricerca di Tur tas). A un lavoro co-fir- sari al prof. Tur tas l’affetto del mondo
buti, firmati da 29 docenti universitari) mato da Brigaglia e Tur tas, Nuovi docu- degli emigrati sardi e in par ticolare del-
intitolata “Historica et Philologica. Stu- menti per una biografia asproniana la Fasi (Federazione delle Associazioni
di in onore di Raimondo Tur tas”, pubbli- (contenuto nel volume Atti del Conve- Sarde in Italia) e del Circolo “Logudoro”
cata per le cure di Mauro G. Sanna dalle gno nazionale di studi su Giorgio Aspro- di Pavia per i suoi studi sulla Sardegna
Edizioni AM&D di Cagliari. ni, Nuoro, 3-4 novembre 1979), sono e per la valorizzazione della lingua sar-
La presentazione del volume è avve- par ticolarmente affezionato in quanto mi da, non citare le sue ricerche su quegli
nuta nel pomeriggio di sabato 11 ottobre ha dato prima la possibilità di conosce- emigrati sardi par ticolari che sono stati
2014, presso l’Aula Umanistica del Di- re e poi la soddisfazione di pubblicare e che sono ancora oggi i missionari del-
par timento di Storia, Scienze dell’Uomo l’unica lettera scritta dal canonico plo- la fede cristiana nelle diverse regioni del
e della Formazione dell’Università di aghese Giovanni Spano al bittese Gior- mondo. Tanto per dare qualche dato con-
Sassari, davanti a un folto pubblico di gio Asproni a noi pervenuta, rimasta creto: tra il 1615 e il 1760 par tirono per
colleghi accademici, di amici e di com- inedita per ben 150 anni! le missioni dell’America (Messico, Ve-
paesani del festeggiato. Grazie all’indicazione del sardo pave- nezuela, Perù, Cile, provincia rioplaten-
Dopo il saluto del rettore dell’Univer- se Ettore Cau (è nato a Borore nel 1940), se che comprendeva le attuali Paraguay,
sità, Attilio Mastino, sono intervenuti tre il Circolo culturale sardo “Logudoro” di Argentina e Bolivia) e delle Filippine al-
relatori: Paola Ruggeri (Università di Pavia, allora presieduto da Filippo Sog- meno 110 gesuiti sardi. Su queste figure
Sassari) ha esaminato i saggi riferiti al- giu (vicepresidente era Gesuino Piga, al- sono fondamentali gli studi di Tur tas in-
l’età antica; Ettore Cau (che è stato do- lora direttore amministrativo dell’Ateneo titolati “Gesuiti sardi in terra di missio-
cente di Paleografia e poi anche Preside pavese), chiamò nella città lombarda Ra- ne tra Seicento e Settecento” (Nuoro,
per un anno della Facoltà di Magistero a imondo Tur tas nel giugno 1996 per una Istituto Superiore Regionale Etnografico,
Sassari nel periodo 1976-1980 prima di conferenza dal titolo “La religiosità in Sar- 2009) e “I gesuiti in Sardegna: 450 anni
ritornare a Pavia come docente di Pale- degna: il Medioevo” (è questa l’unica di storia, 1559-2009” (Cuec, 2010).
ografia e poi per diversi anni come Pre- uscita di Tur tas presso i Circoli degli Padre Tur tas è stato anche lui mis-
side della Facoltà di Lettere e Filosofia) emigrati sardi nell’Italia continentale). sionario in Madagascar ma per tutta la
ha riassunto i temi trattati nei saggi re- Raimondo Tur tas è stato agli inizi del vita è stato e continua ad essere un “mis-
lativi all’età medievale, senza risparmia- suo sacerdozio parroco di Oniferi e da sionario” della storia e della cultura sar-
re qualche simpatica battuta sul carat- sempre è un sostenitore della messa da. Basta vedere la sua casa-biblioteca
tere “barbaricino” di Tur tas; Guido Me- anche in limba sarda: sia Cau che Bri- per rendersene conto.
lis (Università di Roma “La Sapienza”) gaglia hanno ricordato le sue prediche Adesso la sua determinazione, la sua
ha presentato sintetiche schede dei con- in sardo, in par ticolare quella svolta, nel “mission” è una sola: aggiornare la sua
tributi aventi per oggetto, nel volume santuario campestre dedicato alla Ma- monumentale (quasi mille pagine) “Storia
collettaneo, problemi e figure dell’età donna Annunziata (S’Annossata) a Bitti della Chiesa in Sardegna: dalle origini al
moderna e contemporanea. (25 marzo 2005), nella variante lingui- Duemila” (prima edizione: Città nuova,
Non sono mancate testimonianze di stica “bittichesa” che mantiene echi del 1999). Bonu traballu, prate Turtas! P. P.
16 febbraio 2015
CULTURA
febbraio 2015 17
a cura di Salvatore Tola PARLANDO IN POESIA
CANTOS DE AMORE
Prima di tutto la Sardegna Aite alen sos cantos de amore
si no cumprenden chie at su dolore,
sos affannos de su sentimentu
Passano gli anni, cambiano le cose, ghere sa visita pro rejones de saludu,
cambiano anche il giornale, ma il pri- ma non pro cussu non penso a sa Sal- a cale nisciunu istat attentu.
mo pensiero di chi si mette a scrivere digna». E così per molti altri: prima vie- Sos cantos sun che fozas de fiores
da lontano è sempre la Sardegna. Così ne la Sardegna poi vengono l’amore, la chena formas, profumu ne colore,
è per Filippo Mura, che si lamenta: mamma, gli altri sentimenti e i tanti pro- si siccana in su sole a fogu lentu
«Cust’annu non so potidu ’ennere a fa- blemi. e si perdene solas in su ’entu.
Si podia cuntemplare solamente
sa bellesa luntana chi apo in mente
SA ROSA SARDU LINNAZU comente sa Gioconda in su rittratu
Oh! Sardigna istimada tia morrer adorendeti in cuss’attu.
de sas isolas sa pius bella, Da nuraghes pomposos inghiriadu, Giuanne Mozzo
dae sas undas accaretzada domus de janas e ateras siendas,
tue mi pares un’istella. fatu mannu in mes’a tantas prendas, A S’EMIGRANTE
Ma fitzos tuos as ispaltu sardu, ti des ritenner fortunadu! Sardu-emigrante est unu faeddu solu:
in donzi contrada isparsu in donzi cutzu ’e su mundu
de su mundu tottu cantu. Ma su chi fin’a oe s’est salvadu frunda bella at fattu tot’in tundu
In attera terra luntana ne ti lu joghes e ne ti lu ’endas chi sos sutzessos li suni de consolu.
obbligados fin de andare ei sas fortzas tuas las ispendas
Partidu ti che ses a s’aventura
lassendeti, oh isula muntana! a difesa de su ch’as incunzadu. in chirca ’e su bramadu tribagliu
Ca tribagliu no li podias dare. cun corazu, e unu miseru bagagliu
Dae su Gennargentu Tenelu contu! Portes a manizu in su menzus de sa tua gioventura.
chi dae onzi ala cussas prendas chi t’an post’a peazu,
nemmanc’una nde lesses a cuizu! Improvvisu ti che ses tzappadu
retzit sos ventos in mesu de zente isconnotta;
chi attint dae luntanu sos lamentos impauridu incumintzas sa lotta
de sos sardos emigrados : Cultura… poesia… su limbazu…
tra sos menzus ti ses ischeriadu.
cheret ascultadu bo las passedas dae babb’in fizu,
fenas dae su guvernamentu chi non si morzat su sardu linnazu! Connottu as mundos diferentes,
chi s’est pagu interessadu; zente de ogni arratza e zenia,
Antoni Piras ierros de astraore e chilighia
e dae sa Sardigna tantos fizos
at istitadu e mandadu artos montes e friscos padentes.
in atteros istados, O FRORI’ MIUS, PRESTU TORRAI Istas bene ma non ses cuntentu
pro buscare ite tribagliare c’as lassadu parentes e amigos,
I’ fillu’ de i’ fillus attesu tengiu. ti mancant sos sabores antigos
e podere sa vida mezorare.
Arrosas e lillus, attesu tengiu is fillus. chi ti ponent su coro in turmentu.
Ispero chi custu apat ajuadu
su sardu chi est restadu. Lillus e arrosas… seu penzendi a tantis cosas.
Dogna notti e dogna di’ Cando torras a su logu nadiu
Ti mando una preghiera s’inundat su coro de allegria,
dae custa terra straniera: manc’unu arrennesciu a ndi bi’.
torradu a nascher pares ebbia
faghide calchi cosa Dogna di’ e dogna notti
cambiande subitu su coloriu.
pro pius fagher ispatriare, de si bi’ no tengiu sa sotti.
Po mei seis sobi e lia, Unu disizu appo firmu in mente,
sos chi restant occupare ispero chi Deus lu pottat esaudire:
in su sinu ’e custa rosa de si bi’ no tengiu fortia .
Mesis e mesis chi no si biu. pius niunu siat custrintu a partire
chi apo devidu lassare. po chircare tribagliu in continente.
Tilippu Mura Manc’unu frori tengiu in giard)u.
Esti sa vida sentz’e sabori, Tottus tzappent inoghe lavoru
SARDEGNA in giard)u no tengiu unu frori. e bivant cun dignidade e decoru.
Custa è propiu sa sotti mia. Salvatore Deligia
Isola misteriosa
di mirto, odorosa Deu in giard)u frori’ tenia.
In giard)u castiu a mengiãu, PO SA FESTA DE SA MAMA
di sabbia dorata,
ornata di giunchi, mancu unu frori m’at abarrau. Su die de oe est unu programa
di canne, di cisto. I’ lillu’ mius funt isparìus. festegiadu cun nessi una rosa,
Terra incantata Torrai prestu, o froris mius. ca est oe sa festa de sa mama
Sèu senz’e froris e giard)u modestu. ch’issas dan sa vida ch’es’ sa menzus cosa.
cullata dal mare
spazzata dal vento. O frori’ mius torraìndi prestu. Ogni femina chi diventat isposa
Talvolta ignorata, Ainci su tempus m’hat a passai. de tenner unu fizu a sempre brama,
bruciata, ferita. O frori’ mius prestu torrai. li cantat sa dultze ninna nanna
Suolo adorato Mègu ’e passai tempu’ de noia. cun boghe suave e armoniosa.
orgoglio della mia vita. Candu torrais mi potais sa gioia. Su fizu naschet dae sa carre sua,
Luogo d’infanzia, di gioia, Custa vida e’ casis arroscia. lu allatat, lu guidat a totu prou
terra del mio primo amore, I’ froris pittius ’ia bòlli connosci. e sempre attenta chi in dannu non ruat.
di grande dolore. ’Ia bòlli connosci custus frori’ mius... Po noe meses in su sinu l’acaretzat
Sardegna, terra mia, Prestu, torrai cu’ is frori’ pittius. daghi naschede cun amore l’allatat,
ti porto dentro il cuore. Maurizio Troncia daghi su fizu es’ mannu trancuilla imbetzat.
Marisa Fenu (inviata da Claudia Troncia) Piero Fais
18 febbraio 2015
DAI CIRCOLI IN ITALIA
FIRENZE un vero e proprio evento sociale, ha il suo
culmine nel 1975, quando prevale il tema
Successo del comico Angelo Pintus Angelo Pintus si è recato in Sardegna per
omaggiare la sua terra di origine con spet-
Lo spettacolo al Teatro Odeon - Sardo di seconda generazione la famiglia è originaria di Osilo
tacoli gratuiti a Ghilarza, La Caletta, Car-
geghe e Golfo Aranci.
Gran pienone giove- La tappa di Biella rientra nel suo viag-
dì 5 febbraio a Biella, gio in giro per l’Italia, con sconfinamenti
tutti occupati i posti del nella vicina Svizzera, a Zurigo (domenica
Teatro Odeon per lo 1° marzo). Su e giù per la Penisola, risa-
spettacolo del comico lendo da Palermo (venerdì 27 febbraio),
Angelo Pintus, sardo di Napoli (venerdì 6 marzo), Ragusa (sabato
seconda generazione, 7 marzo), Udine (giovedì 12 marzo), Me-
padre originario di Osi- stre (venerdì 13 marzo), Padova (venerdì
lo (Sassari), con parenti 20 marzo), Como (Sabato 21 marzo), Asti
a Biella, in Valle Cervo. (domenica 22 marzo), Pisa (sabato 28
Nelle prime file, i com- marzo), Brescia (venerdì 10 aprile), Vare-
paesani originari di Osi- se (sabato 11 aprile), Ravenna (venerdì
lo e i parenti sardo-biellesi che vivono in gramma televisivo “Colorado”, sulla cre- 17 aprile), concludendo a Bergamo (sa-
Valle Cervo. sta dell’onda da tre lustri, da quando ha bato 18 aprile).
Dal palco, Angelo ha salutato i biellesi esordito a Milano nel 2000 con Marco Bal- Intanto, i circoli sardi presenti in Italia
e la comunità sarda, ben rappresentata da dini, divenendo ospite fisso della trasmis- e in Svizzera si stanno attivando per ac-
molti giovani originari dell’Isola; numero- sione tv, dopo diversi passaggi in radio cogliere il loro conterraneo, beniamino di
si estimatori sardi e continentali apprez- (Radio Capital, Radio2 e Radio 105) e tv tanti giovani e giovanissimi.
zano il comico più rappresentativo del pro- (Buona Domenica, Stasera mi butto, alcu- Salvatorica Oppes
febbraio 2015 19
DAI CIRCOLI IN ITALIA
CARNATE Nel 2014 il Circolo aveva promosso il
S i è conclusa positiva-
mente la spedizione
in Sardegna della delega-
1° taglio. Già lo scorso
anno il circolo di Car-
nate ha distribuito sul
de richiesta di ulteriori carciofi e i compli-
menti ricevuti per la genuinità e la bontà
del prodotto distribuito a breve organizzerà
zione del Circolo Cultura- territorio centinaia di un’altra distribuzione.
le Sardo “R. Piras” di casse del carciofo Se anche questa 2ª edizione si è conclu-
Carnate composta da DOP di Sardegna. sa positivamente il merito oltre al circolo
Gianni Casu, Gianni Sini I carciofi sono stati “R. Piras di Carnate” va anche all’Azienda
e Antonio Sabiu che con distribuiti ai ristoranti Terzitta la collaborazione operativa e per
un proprio furgone hanno della Brianza, ai soci aver provveduto a far trovare a Milano un
por tato e distribuito in sardi e agli amici del- bancale di 85 casse di carciofi che nel fur-
Brianza 150 casse da 25 la Sardegna ad un gone del circolo non ci stavano. Un grazie
pezzi cadauna (3.750) di prezzo inferiore ai 50 inoltre alla Tirrenia per aver accordato una
carciofi spinosi sardi di centesimi al pezzo. tariffa promozionale. G.C.
BIELLA
PARABIAGO
20 febbraio 2015
DAL MONDO
MESSICO dopo che a una riunione del circolo sardo
febbraio 2015 21
SPORT
CALCIO che il colombiano non giocava da più di
un mese, e che Zola non l’aveva mia potu-
Con Zola il gioco del Cagliari migliora to schierare, ma una volta guarito un at-
taccante dalle sue caratteristiche avreb-
be fatto comodo, eccome, ai rossoblù.
22 febbraio 2015
SPORT
PENTATHLON Nel 2012, 2013 e 2014 è sempre arrivato primo
negli assoluti. Una impresa non da poco consideran-
Fabio Poddighe domina do che gli atleti si devono misurare sulla distanza di
cinque discipline.
“Mi manca solo il titolo nel Triathlon – raccon-
il pentathlon moderno
ta il pluricampione – dove l’anno scorso sono
arrivato secondo, pur vincendo il Tetrathlon. Cer-
cherò di rifarmi nella prossima edizione di mag-
Dopo i tre titoli assoluti ha conquistato anche quello open a Roma - Ora torna in azzurro gio, ad Asti”.
Poddighe si ritiene più che soddisfatto di quello
Ha sbaragliato il campo degli avversari, chiuden- che ha “combinato”. “Ho fatto il “triplete” come la
do complessivamente le cinque prove (tiro con la mia Inter – dice ridendo, lui che è uno sfegatato
pistola, scherma, equitazione, nuoto e corsa cam- tifoso nerazzurro – ma nei campionati open passati
pestre) con il punteggio di 1472 punti, davanti a Pier forse non ci sono mai arrivato al meglio della prepa-
Paolo Petroni che ne ha ottenuto 1439. razione. Stavolta ho fatto centro”.
Buona la prestazione nella scherma, dove Ora il grande ritorno in maglia azzurra per un atle-
Poddighe generalmente ha sempre sofferto, che ta che ha raggiunto la piena maturità e dal quale ci si
lo ha visto protagonista di 34 vittorie e sole dieci aspettano nuove imprese.
sconfitte. “Durante l’estate ci saranno i mondiali e gli euro-
“Credo di aver fatto la miglior prestazione di sem- pei e ci voglio essere – afferma il sassarese – poi
pre – ha detto trionfante il campione italiano – mi ha cammin facendo, vedremo. Per il momento mi godo
permesso di recuperare lo svantaggio iniziale che questo trionfo”.
del mondiale di cross country re” ad altre nazioni questa tappa, così che la Sarde-
gna sia l’unica in Europa a poterla accogliere.
Il “Rally Race” 2015 si svolgerà dal 6 all’11 giugno - Presenti i migliori centauri provenienti da diverse nazioni Ed è indubbiamente motivo di soddisfazione, non
solo per Bazzu e Chiara che sono gli ideatori della
Stavolta il numero da ricor- Complessivamente il rally rassegna, ma per tutti i sardi, sapere che questa
dare è 8. Perché per l’ottavo race si snoderà attraverso 92 terra, tanto malandata economicamente, riesce a
anno consecutivo tornano in comuni di 7 province per oltre farsi conoscere oltre i confini del Mediterraneo.
Sardegna i migliori piloti inter- 1500 chilometri. I centauri “La Sardegna è un luogo in cui si può fare di
nazionali per disputare il “Ral- avranno la possibilità di immer- tutto – racconta compiaciuto il neo vincitore, per la
ly Race” 2015. Un evento nel- gersi nella natura dell’isola, tra quinta volta della Dakar, Marc Coma –. Ma allo
l’evento, perché la federazio- paesaggi e angoli di mare mol- stesso tempo, per chi va in cerca di avventura,
ne motociclistica ha scelto an- to suggestivi. questo è un posto ideale.
cora l’isola per ospitare l’uni- “Quello che si svolge in Sar- Credo che una vetrina internazionale del mon-
ca tappa europea di questa degna è un rally umano – di- diale di cross country, come questa, sia uno stru-
manifestazione. chiara il Presidente della fede- mento fondamentale per mostrare e far conoscere
Altri numeri per ricordare le razione motociclistica interna- luoghi meravigliosi a noi piloti e a chi ci segue: la
date nelle quali si svolgerà la zionale Paolo Sesti – che rispet- Sardegna è ritenuta un luogo magico”. Il pilota spa-
rassegna motoristica. Il via sa- to agli altri nel mondo, si espri- gnolo sogna di mettere la freccia e vincere. Ma non
bato 6 giugno, conclusione me anche per il calore delle bel- sarà facile per la agguerrita concorrenza.
giovedì 11. lezze del territorio, che fanno E a proposito di sardi, ecco una grande novità e
Una corsa pazzesca, per ritmo e intensità, da scenario all’altissimo livello organizzativo”. speranza del rally 2015.
che vedrà ai nastri di partenza tutti i migliori Detto da chi guida la federazione mondiale Il ritorno sulle scene di Luca Manca, che ripren-
piloti del mondo, in questa specialità, compresi non è solo un complimento, ma una cer tezza de proprio dal Sardegna Race le competizioni, dopo
quelli che hanno disputato la Dakar. Due tappe, sul come e perché viene promosso e realizzato il grave incidente subito nella sesta tappa della
la prima e l’ultima, saranno ad “ anello” con il Sardegna rally Race. Dakar nel 2010. Il centauro quattro mori, si riaffac-
partenza e arrivo rispettivamente a Pula e San Dietro la macchina che muove le fila della mani- cia sulla ribalta internazionale, e già scalda i motori
Teodoro. Diverse località dell’isola saranno toc- festazione ci sono due persone, davvero speciali. per annunciare una gradita sorpresa. Ajo’ Luca,
cate nelle altre tre tappe. Si chiamano Gian Renzo Bazzu e Antonello Chiara. facci sognare! A.P.
febbraio 2015 23
CULTURA
Città e chiese
nel periodo spagnolo
S i è parlato delle eredità del periodo aragonese e
spagnolo. Alghero, innanzitutto, la città spagno-
ladella Sardegna, la “barcellonetta” che fu ripopola-
rinascimentale da maestranze genovesi con agli angoli
quattro statue che rappresentano le stagioni. È uno
dei monumenti più caratteristici di Sassari.
ta con genti catalane e spagnole e che ha tramanda- Nel ’500 fu costruito in piazza Tola il palazzetto
to ad oggi le antiche tradizioni, soprattutto per gli del barone Manca d’Usini, uno dei grandi feudatari
aspetti religiosi. spagnoli, ora Biblioteca comunale con una ricchis-
Naturalmente la lunga dominazione lasciò molte sima dotazione di volumi d’epoca e con un impor-
tracce un po’ dappertutto: a Sassari i conquistatori tante fondo moderno.Nello stesso periodo venne
non legarono molto con la popolazione, insofferente istituita l’Università e costruito il relativo palazzo
alle loro angherie, venne costruito subito, nel XIV sec., dove ora si trovano il Rettorato, gli Uffici Ammini-
innanzituttoun castello sede del governatore e della strativi e la Biblioteca, che ha un’ampia dotazione
guarnigione ed in seguito sede dell’Inquisizione e pri- e svolge servizio di prestito internazionale.
gione. Con lo stato piemontese divenne caserma poi Dell’epoca vi sono varie case d’abitazione, so-
smantellata per la costruzione dell’attuale caserma prattutto nel vecchio centro storico: ve ne sono di un
La Marmora, sede della Brigata Sassari. Però la de- certo pregio nella via La Marmora, la casa nobiliare
molizione non fu completa, sono riapparse alcune parti Cugia di Sant’Orsola e la Frumentaria (l’antico Mon-
che sono state restaurate e rese visitabili. te granatico) dove si vedono gli stemmi di Sassari e
In città vi sono diverse chiese dell’epoca – Sas- nico, poi ripresa dai francescani conventuali che nel d’Aragona e nel corso Vittorio Emanuele: da notare
sari era una città regia, quindi si autogovernava, tempo effettuarono molti interventi: dell’originaria i bei balconcini in ferro battuto e i particolari costrut-
perciòanche i riferimenti all’arte spagnola sono limi- costruzione rimane solo parte della facciata mischiati tivi spesso di impronta gotico-catalana.
tati – a cominciare dal Duomo dedicato a San Nicola con motivi gotico-francesi e arabi. I vari interventi e Tra gli edifici importanti il palazzo ducale, costru-
di Bari. La prima costruzione romanica, risale al sec. rifacimenti furono eseguiti in stile del periodo. All’in- ito dal barone d’Usini diventato duca dell’Asinara,
XII, ma nel 1440, quando divenne sede dell’Arcive- terno altari e pulpito in legno, barocco, insieme a vari sempre un membro della famiglia Manca di Mores,
scovado, fu rifatta in forme gotico-catalane. Fino ad dipinti e statue, alcune del ’400. Vi sono conservati ricca di feudi e titoli nobiliari. Questo palazzo, dive-
allora la sede si trovava a Torres, l’antica Turris Libi- i “Candelieri”, grandi ceri di legno dei gremi che nuto poi sede del Comune di Sassari, fu costruito
sonis, che era in decadenza e venne abbandonata. vengono portati in processione nella tradizionale pro- poiché quello di piazza Tola era insufficiente per le
Della primitiva chiesa romanica sono rimaste solo la cessione sa farada de li candelieri del 14 agosto. Nel sue esigenze.
parte inferiore del campanile ed alcune murature. La chiostro vi sono diverse lapidi con iscrizioni e la Il palazzo ducale, il Duomo e molti altri palazzi di
costruzione presenta particolarità singolari, come la fontana del Brillador. Sassari, anche più recenti, sono costruiti con la
cupola, mentre il prospetto venne rifatto agli inizi del San Pietro di Silki – che quando sorse era in pietra “cantone”, una pietra calcarea miocenica, ab-
’700 in stile barocco e presenta varie decorazioni, piena campagna – si trova nella zona delle cliniche bondante nella zona, che ha la particolarità di esse-
fregi, intagli e alcune nicchie con le statue dei tre universitarie ed è raggiungibile con la metropolitana re morbida e facilmente lavorabile all’inizio per di-
martiri turritani (Santi Gavino, Proto e Gianuario) e di in partenza da piazza Castello, dall’Emiciclo Garibal- ventare col tempo molto dura e resistente.
San Nicola. di, dalla stazione ferroviaria. Era la chiesa di un con- Attorno a Sassari in varie località vi sono edifici,
All’interno vi sono diverse cappelle con altari, di- vento di benedettine, poi passò ai minori francesca- soprattutto chiese, di un certo interesse. Lungo la
pinti (la Madonna del Bosco, di scuola senese del ni che fecero diversi interventi di modifica e restau- strada per Sorso si trova la chiesa in stile gotico-
’300) , statue di marmo e di legno (San Nicola, ro. All’interno vi sono belle opere d’arte sacra tra cui italiano di San Giacomo di Taniga del sec. XIV, che
estofado de oro, dorata e damaschinata), in argento la statuadella Madonna del fico (notare che in epoca forse apparteneva ad un convento benedettino. A
(San Gavino, Santu Bainzu di la Prata, eseguita da medievale i fichi rappresentavano uno dei cibi princi- Osilo vi sono 36 chiese tra cui la parrocchiale del-
argentieri messicani nel sec. XVII). Notevoli varie pali dei monaci che potevano mangiare solo rara- l’Immacolata Concezione e la chiesa di Bonaria in
parti in legno o in marmo come il coro, un pulpito, la mente carne). una straordinaria posizione panoramica, su un vicino
balaustra, le bussole di legno, la cattedra episcopa- In centro, vicino alla via Brigata Sassari, si trova la colle. Anche altrove vi sono chiese del periodo: a
le in ebano. chiesa della Madonna del Rosario, costruita dai do- Sennori la parrocchiale di San Basilio del ’500 con
Dal transetto sinistro si entra nel Museo Diocesa- menicani attorno al 1650. All’interno si trova uno splen- una bella pala d’altare; a Sorso la parrocchiale della
no in tre locali: nella sagrestia aragonese, o dei bene- dido altare barocco di legno, forse uno dei più spetta- prima metà dell’800 mentre seicentesco è il Santua-
ficiati, l’aula capitolare e l’archivio nuovo dove sono colari della Sardegna.Vi sono diverse chiese del peri- rio “Noli metollere”dedicato alla Vergine Maria.
conservati vari oggetti d’arte sacra tra cui lo stendar- odo: San Donato, la Trinità (la facciata ha motivi spa- A Codrongianos c’è la chiesa parrocchiale di San
do processionale del ‘500, in legno dorato, dove sono gnoli), Sant’Apollinare, Sant’Antonio abate, Sant’An- Paolo, originariamente del ’500 poi rifatta in seguito:
dipinti da una parte la Madonna col bambino e dall’al- drea, che hanno tutte particolari interessanti e con- all’interno vari dipinti tra cui una “Conversione” di
tra la Veronica. La vicina chiesa di San Michele ospita servano statue o dipinti di pregio. Notevoli il retablo di San Paolo di Baccio Gorini, pittore fiorentino che
la quadreria e la sezione archeologica: tra vari dipinti e legno intagliato con pannelli dipinti della chiesa di San- esiliato visse qui. Sue opere si trovano anche a Flo-
sculture si trova il “letto della Vergine Assunta”, in 30 t’Antonio abate ed il Crocifisso di legno intagliato, rinas nella parrocchiale della Beata Vergine Assunta
pezzi di legno scolpito e dipinto, con la rappresentazio- dorato e policromato di scuola napoletana del sec. del ’500 e a Cargeghe nella parrocchiale dei Santi
ne della Vergine dormiente.Vi si trovano reperti ar- XVII della chiesa di Sant’Andrea. Santa Caterina fu Quirico e Giuditta. Pure a Muros c’è una bella chiesa
cheologici rinvenuti negli scavi e pannelli illustrativi costruita dai gesuiti nel 1580, realizzata in forme clas- del ’600 dei Santi Gavino, Proto e Gianuario. A Ossi
della storia del Duomo. siche, dove all’interno sono conservati vari dipinti e c’è la chiesa di Santa Vittoria, del ’500 mentre nella
La più antiche chiese di Sassari,di cui si già ac- statue di legno estofado de oro. Vicino alla chiesa c’è parrocchiale di San Bartolomeo si trova una notevo-
cennato tra le chiese romaniche, sono Santa Maria il convento poi diventato collegio Canapoleno ed ora le statua estofado de oro. Infine a Ittiri vi sono vari
di Betlem e San Pietro di Silki. Santa Maria di Bet- Pinacoteca Nazionale, di cui si è già detto. edifici civili di una certa qualità e la parrocchiale di
lem, un tempo fuori mura ora non lontana dal centro, Altra opera notevole del periodo è la Fontana del San Pietro in Vincoli con parti del primo impianto
fu costruita dai benedettini nel sec. XII in stile roma- Rosello, costruita all’inizio del ’600 in stile tardo gotico del sec. XV. Gianfranco Leccis
24 febbraio 2015