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Luigi Carlo Farini (1812 -1866)

Introduzione
Buongiorno a tutti, vi presenterò Luigi Carlo Farini, medico, scrittore e politico, e vedremo sopprattuto il suo
ruolo nel Risorgimento.

I. Un impegno politico fin dalla giovinezza

Luigi Carlo Farini nacque a Russi, Ravenna, nello Stato Pontificio, il 22 ottobre 1812.
In gioventù, Luigi Carlo Farini fu molto attivo politicamente. Si è unito ai "carbonari". È stato anche uno dei
primi membri delle "Giovanne Italia".

Particolarmente dotato, Luigi Carlo superò l'esame di ammissione alla Facoltà di Medicina dell'Università di
Bologna all'età di 16 anni (10 novembre 1828). Tuttavia, due anni dopo fu espulso dall'università per aver parte-
cipato alle manifestazioni patriottiche del 1830 e del 1831 e aver gridato "Viva l'Italia, abbasso i tiranni". In se-
guito a una richiesta di perdono, è stato riammesso a scuola. Conseguita la laurea in medicina nel 1832, si sta-
bilì come medico a Russi e poi nel 1835 a Ravenna.

II. Un inizio turbolento della sua carriera politica


Nel 1843 Farini partecipò a diverse rivolte a Bologna (mappa) da Giuseppe Mazzini contro il potere di Papa
Gregorio XVI (foto). Fu costretto all'esilio, prima in Toscana e poi in Francia, e dal 1844 a Lucca (mappe).

Nel 1845, alla vigilia dell'avvento al soglio pontificio di Pio IX, pubblica il famoso "Manifesto di Rimini", nel
quale denuncia la mancanza di libertà nei domini della Chiesa e reclama l'avvio di una stagione di riforme. Nel-
lo stesso periodo conosce e diventa amico di Massimo D'Azeglio.

Nel primo governo liberale istituito da Pio IX, nel 1848, Luigi Carlo Farini fu nominato Segretario Generale del
Ministero degli Affari Interni e, dopo la prima guerra d'indipendenza, rappresentò il Governo Pontificio nel
campo di Carlo Alberto. Fu poi eletto deputato e Pellegrino Rossi, ministro del Papa, gli conferì la direzione ge-
nerale della sanità.

III. La fuga e la scrittura


Con la fuga a Gaeta del Papa, amareggiato, si dimette dai suoi incarichi di governo e si schiera in favore della
monarchia. Trasferitosi a Torino, nel 1850 pubblica "Lo Stato Romano dal 1815 al 1850", una dissertazione sto-
rica pesantemente critica verso i democratici.

Fondò il giornale La Frusta per sostenere il governo di Massimo d'Azeglio e, contemporaneamente, diresse il
quotidiano Il Piemonte. Nel 1850 divenne il nuovo direttore di Risorgimento, il quotidiano fondato da Camillo
Cavour nel 1847.
IV. L'ascesa di una figura importante
Nel 1851, Massimo D'Azeglio, divenuto capo del governo, chiamò Farini come ministro dell'Istruzione. Il suo
sostegno a Cavour era tale che fu soprannominato "l'ombra di Cavour".

Nel 1859, quando il Duca di Modena Francesco V andò definitivamente in esilio, Farini fu nominato Commis-
sario Reale. Al trattato di pace di Villafranca, nel luglio 1859, fu nominato governatore. Durante il suo mandato,
unì gli Stati di Parma e Piacenza, Modena e Reggio, Bologna e Ferrara in un unico Stato, che chiamò Emilia, in
ricordo della grande strada romana che andava da Piacenza a Rimini. Nel marzo 1860 organizzò il plebiscito
che unì l'Emilia al Regno di Sardegna.

Durante la Spedizione dei Mille, nella primavera del 1860, Farini, in qualità di Ministro dell'Interno, seguì il Re
di Sardegna Vittorio Emanuele II all'incontro a Teano con Giuseppe Garibaldi ed entrò a Napoli con loro. Viene
nominato dal re luogotenente generale delle province napoletane, per organizzare il plebiscito di annessione al
Regno di Sardegna. Tuttavia, in disaccordo con la politica torinese, fu sostituito dopo pochi mesi dal principe
Eugenio di Savoia-Carignano.

V. La fine della sua vita


L'8 dicembre 1862 fu eletto Presidente del Consiglio dei Ministri del Regno d'Italia. A soli cinquant'anni, dopo
poche settimane di potere ha mostrato i segni di una grave malattia mentale. Fu costretto a dimettersi il 24 mar-
zo 1863 dopo un consiglio dei ministri in cui minacciò il re con un coltello per costringerlo a schierarsi con gli
insorti polacchi contro lo zar russo e a dichiarare guerra all'Impero russo.

Morì in povertà tre anni dopo, a Quarto presso Genova, dopo essere stato ricoverato in manicomio. Fu sepolto a
Torino, ma nel 1878 le sue spoglie furono traslate nel suo paese natale.

Conclusione
Luigi Carlo Farini è stato un politico, scrittore e medico italiano del XIX secolo che ha avuto un ruolo impor-
tante nel Risorgimento, il movimento per l'unità d'Italia. Fu membro della società segreta "Giovine Italia", fon-
data da Giuseppe Garibaldi. Partecipò a diverse rivoluzioni e insurrezioni per l'indipendenza italiana, in partico-
lare nel 1831, 1848 e 1859. Fu eletto deputato al Parlamento italiano nel 1848 e successivamente fu eletto alla
Camera dei Deputati dal 1849 al 1853. Fu anche Ministro degli Interni nel governo di Carlo Alberto dal 1848 al
1849 e Presidente del Consiglio dei Ministri nel 1849.

Sostenitore dell'unità d'Italia con mezzi pacifici, fu uno dei principali protagonisti della stesura dell'Atto di unità
d'Italia. Contribuì anche alla stesura della Costituzione italiana del 1848.
È stato anche scrittore, pubblicando numerosi articoli e libri sulla politica e la storia italiana. Fu un importante e
rispettato leader del movimento per l'unità d'Italia.

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