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DI
Note di grammatica (valore specificativo, limitativo, modale o
strumentale, temporale, locativo, causale, partitivo, nelle locuzioni, nelle costruzioni verbali)
Illustrazioni a cura di Giulia Grassi
Vedi anche La preposizione IN e La preposizione DA
Livello intermedio 2
Significato generale
La preposizione DI indica normalmente una proprietà, sia nel senso
di possesso e appartenenza (la macchina di Anna) sia nel senso di
una caratteristica specifica, propria di qualcuno o qualcosa (Francesca è una
persona di venticinque anni).
a) Specificazione di materia
Un maglione di lana Un tavolo di legno
Una moneta d'oro Un uovo di cioccolato
b) Specificazione di misura
Una montagna di 2000 metri Un pacco di 5 chili
Una persona di alta statura Un signore di mezza età
c) Specificazione di origine e di appartenenza
Una persona di Berlino Essere dell'Acquario
Un tifoso della Iuventus Un vino del 1992
d) Specificazione di qualità
Una città di mare Una persona di talento
Una donna di carattere Un uomo di cultura
e) Specificazione di nome
Il titolo di Barone L’isola di Capri
La carica di Presidente La città di Roma
e, con valore enfatico, nella
costruzione QUELLO+AGGETTIVO+DI+NOME oppure TANTO+DI+QUELLO+NO
ME)
Quello stupido del tuo amico! Ho tante di quelle cose da fare!
Quell’ingenuo di Mario! Ho tanti di quei nervi che mi metterei a gridare!
Valore limitativo
DI può anche specificare un campo di
riferimento o un argomento, delimitandolo
rispetto ad altri: questo valore limitativo (che
comprende anche il senso
di abbondanza, privazione e colpa) può
riguardare non solo un argomento, ma
anche estendersi al senso partitivo (una parte
limitatamente a qualcosa) o al paragone (più o
meno rispetto, limitatamente a qualcosa)
a) Limitazione (anche con riferimento a abbondanza, privazione, colpa)
Privo di qualità Svelto di mano
Pieno di fascino Duro d’orecchi
Colpevole di omicidio Conoscere una persona di nome
b) Limitazione con riferimento a argomento
Chiedere di qualcuno Parlare del più e del meno
Discutere di un argomento Un libro di cucina
Molte espressioni di questo tipo hanno ormai valore di sostantivo autonomo:
Borsa di studio Colpo di stato Piano di lavoro
Capo di abbigliamento Dato di fatto Punto di vista
Carta d’identità Disegno di legge Ricevuta di ritorno
Casa d’appuntamenti Gruppo di lavoro Titolo di studio
Certificato di garanzia Parola d’ordine Unità di misura
c) Limitazione in senso partitivo
Cento di questi giorni Niente di tutto questo
C’è poco di concreto Non c’è molto di suo in quello che dice
Il primo della classe "Uno di voi mi tradirà"
d) Limitazione nella comparazione
Meno simpatico della sorella Più forte di prima
Migliore di quanto pensi Più grande di te
Valore modale e strumentale
DI può esprimere un valore strumentale o modale (risponde cioè alla
domanda come?, in che modo?) e può essere usato in un gran numero di formule
che talvolta sostituiscono un avverbio in -mente.
d’accordo di gusto di punto in bianco
di bene in meglio di moda di quando in quando
di brutto d' improvviso di questo passo
di botto di nascosto di sana pianta
di corsa di netto di spalle
di cuore di norma di spirito
di diritto di per sé di mia (tua sua, ecc.) volontà
di fatto di persona di vista
di forza di preferenza di qualità
di fretta di mio (tuo suo ecc.) pugno del tutto
Il valore modale è proprio anche di alcune formule costruite con VERBO
ESSERE+DI+NOME:
Essere di casa Essere di scena Essere di guardia
Valore temporale
DI, in alcune formule, ha valore temporale: in particolare può essere collegato a
nomi di mesi, o di stagioni, di giorni o parti del giorno ed è presente in numerose
locuzioni avverbiali con valore temporale:
D’estate, d’inverno Di mattina, di pomeriggio, di sera, di notte
(più raro) Di primavera e d’autunno Di novembre, d’aprile
Con i nomi dei giorni della settimana significa ogni:
Di domenica non si lavora Di lunedì i barbieri sono chiusi
Fra le espressioni di tipo avverbiale più usate:
D'improvviso Di rado Di solito
Di nuovo Di recente Di tanto in tanto
Valore locativo
DI può avere un valore locativo: per lo più indica un moto da luogo, ma, nelle
formule di qua e di là può anche essere stato in luogo, moto per luogo o moto a
luogo. Nelle costruzione DI... IN il senso è di moto da luogo figurato o ha un
carattere genericamente distributivo:
Ansiamo di là Uscire di casa Andare di male in peggio
Di giorno in giorno, di anno in
Fuori di qui! Passate di là
anno
Valore causale
In alcune espressioni DI ha un valore causale (o di agente), spesso usato
indifferentemente in alternanza alla preposizione DA)
Bruciare di passione Rosso di vergogna (dalla vergogna)
Essere sorpreso di qualcosa (da qualcosa) Tremare di paura (dalla paura)
Morire di noia (dalla noia Unto di olio
Il partitivo "oggetto" e il plurale dell’articolo indeterminativo