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Indice

Introduzione............................................................... 2

Capitolo 1: I veri “Smart Money” tradano


su Futures................................................................... 24

Capitolo 2: “Smarter Money”, Il Mercato


a Raggi X..................................................................... 37
- Depth Of Market | OrderBook ................................... 38
- La Heatmap...................................... ................................ 53
- Time & Sales.................................... ................................ 58
- Footprint........................................... ................................ 63
- Il Profilo Volume.............................. ................................ 71
- VWAP: L’unico “indicatore” usato dagli Istituzionali .... 80

Capitolo 3: Come passare da Forex CFD


a Futures...................................................................... 83
- Contratti e Tick................................. .............................. 85
- Capitalizzazione e Margine ...................................... 89
- Data-Feed ............................................................... 90
- Piattaforma analitica / esecutiva .............................. 91
- Pro e Contro ............................................................ 92

Conclusioni................................................................ 97

1
Introduzione

Informazioni.

Il mondo di oggi ci da accesso ad


una quantità di informazioni senza
precedenti.

Le informazioni sono sinonimo di potere.


Chi ha più informazioni avrà sempre un
vantaggio in più rispetto a chi non le ha.

Ce lo insegnano le guerre tra le nazioni


e lo spionaggio. Ogni nazione cerca di
estrapolare più dati possibili sull’altra.

Nel campo di battaglia, in trincea,


una sola informazione può cambiare
drasticamente le sorti delle due fazioni.

Se sei un trader o speri di diventarlo,


conosci molto bene il valore delle

2
informazioni.

Le Informazioni sono il pane quotidiano


di noi trader.

Le cerchiamo nel prezzo.

Le cerchiamo nei dati macroeconomici.

Le cerchiamo e ci servono per capire


qual è la decisione giusta: Comprare,
Vendere o Aspettare?

Il Vantaggio a mercato si costruisce


proprio sapendo quali informazioni
cercare e come organizzarle in delle
decisioni di trading.

E come noi, anche i grandi operatori del


mercato sono costantemente a caccia
di informazioni. Anzi… investono milioni
e milioni ogni singolo mese per avere

3
un Vantaggio Informativo sul resto del
mercato.

Informazioni sugli intenti di un governo


per predire la politica futura, sui piani
e le intenzioni di una banca centrale
per anticipare la politica monetaria e
l’andamento dell’economia. O magari
tutte le informazioni di un’azienda, i suoi
fondamentali, i cambi di Governance.

Non a caso l’Insider Trading (pratica


illegale) è uno dei business model più
profittevoli al mondo, esso si basa
proprio su una cosa: Informazioni
Privilegiate e con un Timing anticipatorio
rispetto alla massa.

Informazioni che non sono disponibili alla


massa, al grande pubblico. Avere queste
informazioni ti mette un passo avanti a
tutto il resto del mercato.

4
Informazioni.

Ma le informazioni fini a se stesse non


bastano, bisogna saperle utilizzare e
avere un piano e delle strategie su come
usarle.

Quello che da sempre facciamo noi


del team di Morpheus Trading Institute
è fornire informazioni. Informazioni di
qualità superiore che permettono a chi ci
segue di poter fare decisioni consapevoli
ed efficaci.

L’obiettivo di questo E-Book è quello di


darti un vantaggio informativo.

Darti informazioni che il 99% dei trader


CFD non conosce. E che anche un buon
80% di chi pensa di star facendo “analisi
volumetrica” in realtà non conosce.

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Perché oggi parleremo di Orderflow.
E attenzione, Orderflow non vuol dire
Volume Profile.

Purtroppo anche qui, come in ogni


“scuola analitica” nei mercati finanziari
c’è sempre chi va a fondo delle cose, e
chi rimane un po’ sulla superficie.

C’è chi studia la Price Action in modo


approfondito e chi si limita agli indicatori
e ai Triangoli.

E anche per la volumetrica… data


la scarsa qualità e quantità delle
informazioni presente nel panorama
italiano, quando uno pensa alla parola
“Volumi” la prima cosa che si immagina in
testa è questo:

6
7
E in una grafica abbiamo riassunto corsi
da migliaia di euro e la quasi totalità
delle informazioni di “analisi volumetrica”
presenti sul panorama italiano.

Ora… se da un lato per identificare la Bias


direzionale, l’utilizzo e l’interpretazione
della Value Area di Sessione è uno
strumento davvero utile…

… dall’altra non si può fare a meno di


notare che, proprio come i triangoli di
analisi tecnica tentano di semplificare
i re-accumuli e le re-distribuzioni di
Wyckoffiana memoria, anche tra gli
analisti volumetrici c’è chi si limita a
semplificare con delle “shapes” per
rendere il concetto a portata di babbuino.

Ecco al di là che questo non concorda


minimamente con il nostro metodo,
perché noi:

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1 - non pensiamo che la gente sia stupida

2 - siamo convinti che se uno vuole la


strada facile debba cambiare lavoro…

ma soprattutto… l’orderflow non è questa


roba qui.

E in questo e-book capiremo quanto.

Per il resto, la stragrande maggioranza


di chi si definirebbe un “day-trader retail”
utilizza uno strumento molto basilare e
pubblicamente accessibile: il grafico del
Prezzo.

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E se da un lato il grafico del prezzo
è necessario e spesso sufficiente
per costruire ed applicare strategie
profittevoli, dall’altra ha necessariamente
dei limiti.

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Tra le “correnti” di strategie di Price
Action che sui grandi numeri si sono
rivelati più profittevoli in assoluto sono
senza dubbio le strategie di stampo
“Smart Money”.

Strategie che divulghiamo già da


anni, che hanno portato centinaia di
nostri studenti a risultati concreti e
performance considerevoli.

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12
Essere profittevoli alla fine dei conti
deriva principalmente dall’avere una
strategia e un protocollo chiaro, come
il Protocollo Morpheus, al di là dello
strumento che si utilizza.

Ma c’è una cosa che tutte le strategie


di Price Action hanno in comune,
specialmente quelle Smart Money:

Derivano tutte dall’Analisi Volumetrica


dell’Orderflow. Analisi che può essere
effettuata solamente tramite un data-
feed di un mercato centralizzato come
quello dei Contratti Futures.

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Certo! Uno può intuire a grafico anche
con una buona accuratezza dove
potenzialmente sta la “liquidità” e dove
potrà avvenire una stop-run.

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Ma utilizzare software che individuano
le stop-run grazie ai sbilanciamenti
volumetrici e individuando i livelli di
liquidità reali… beh è un altra cosa.

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Poter vedere l’assorbimento della
liquidità conoscendo il numero esatto
dei contratti assorbiti, è un altra cosa
ancora…

Certo, uno può identificare una demand


zone, o un’order-block…
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Ma come fai a sapere che li c’è stato
veramente un blocco di ordini che
farà reagire nuovamente il prezzo, se
non proprio visualizzando fisicamente
gli ordini presenti in quel blocco e la
conseguente creazione di una (vera)
imbalance?

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Liquidità = Ordini

Supply Zone = Ordini

Imbalance = Ordini

Struttura di Mercato = Risultato degli


Ordini

Ricorda sempre che la Price Action è il


RISULTATO, è la CONSEGUENZA del
Flusso di Ordini.

Una delle poche massime davvero


accurate sul trading è questa:

“La Fondamentale e il Sentiment


Comandano;
I Volumi Anticipano;
Il Prezzo Segue;
Gli indicatori arrivano tardi.”

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I Volumi ma in particolare l’OrderFlow, ti
possono dare un livello di oggettività che
la price action per forza di cose non può
dare.

L’OrderFlow ti consente di indentificare


la VERA pressione di mercato ma non
partendo dal RISULTATO (il prezzo),
bensì partendo dalla CAUSA (il flusso di
ordini).

So che probabilmente potrà sembrarti


tutto complicato visto così, ma siamo qui
apposta per farti capire come funziona
partendo dalle basi.

Leggi questo ebook fino alla fine, avrai le


idee molto più chiare.

Una volta imparato a leggere l’orderflow


scoprirai che generare profitti col trading
è un pelino più semplice di quello che

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pensavi.

Non ci credi?

Diamo allora un’occhiata alla classifica


Ufficiale Mondiale dei Campionati del
Mondo Di Trading.

Queste è la classifica impostata per


Ritorno netto. Insomma il Gain %
Realizzato.

Partendo dalla leggenda Larry Williams,


non si vede un singolo trader che abbia
registrato questo tipo di performance
solo su Forex se non al 29esimo posto.

20
I Numeri come al solito, parlano.

21
Informazioni.

Le informazioni fanno la differenza.

Le informazioni sono la causa inevitabile


tra chi è profittevole e chi non lo è.

Certo sicuramente l’aspetto psico-


emotivo gioca un ruolo fondamentale…

Ma alla fine dei conti il trading è tecnico.

E se da un lato meditare, avere una


routine e praticare il biohacking (come
consigliamo da sempre) può aiutarti
a trovare un equilibrio mentale e
performare meglio, dall’altro, se alla
base non hai le informazioni giuste,
sarà sempre come tentare di bere la
minestrina con la forchetta… lascerai sul
piatto un sacco di liquidità ;)

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Impara ad affiancare la Price Action
all’orderflow e sarai sempre un passo
avanti a chi utilizza meramente il prezzo.

E sai qual è il bello?

Che anche se sei sempre stato un trader


Priceactionista e fai trading su Forex o
CFD di Indici e Commodities su mercati
OTC, puoi proprio utilizzare l’orderflow
dei Futures per avere un vantaggio
nettamente più alto.

Un vantaggio quasi ingiusto su tutti gli


altri retail.

Ci scusiamo in anticipo con il lettore


qualora la sua mente dovesse andare
in FIBRILLAZIONE per l’eccessiva
quantita di “aha moments” consecutivi
e lo invitiamo a prepararsi per una salsa
di informazioni che (ancora una volta)

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lo sveglierà dal sonno dei turbo guru e
dell’analisi tecnica e ti mostrerà ancora
più a fondo, la realtà dietro a questa
Matrix.

Bentornato su Morpheus, ecco a te la


vera Matrice dei mercati.

Andrea e Fabio

Capitolo 1: I veri “Smart


Money”, tradano su Futures.
Abbiamo parlato spesso di “Smart
Money” in qualità di concetti analitici
funzionali a strategie di Price Action
Pura.

Ma ricordiamoci che all’origine


l’espressione “Smart Money” si
contrappone a “Dumb Money”.

24
Denar
Denaro o Int
In t elligent
elligen t e contr
con tro
o Denaro
Denar o
S tupido.
tupido .

E all’int
all’in t erno dei merc
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ricordaree che il COT
COT
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timanalmen t e ci comunica
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es empio che nel Futur
F utures
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EUR GBP il
7 3 % delle posizioni short
shor t sono
s ono de
dett enute
enut e

25
da non più di 4 Grandi Operatori.

E’ facile quindi immaginare chi domina


realmente i mercati, senza “complottismi”
strani.

Quindi se davvero vogliamo allinearci


alle Mani Forti, agli Smart Money,
dobbiamo senza esitazione tenere in
considerazione questi FATTI.

Ergo, i nostri ultimi anni di ricerca sono


stati guidati dalla seguente domanda:
26
‘’Come operano REALMENTE i
rami speculativi di queste istituzioni
finanziarie?’’

Sappiamo benissimo che questi


Giganti della speculazione finanziaria
diversificano il loro rischio con tecniche
di Arbitraggio, HFT, multi asset hedging,
gamma scalping, market making e molte
altre.

Ma noi siamo trader e per lavoro


cerchiamo di trovare in senso ampio i
“Pattern” in ogni cosa.

E il primo pattern che notavamo era che


ognuna di queste realtà alloca parte del
proprio capitale di rischio (che definire
miliardario è un eufemismo) in un reparto
speculativo dedicato ai Contratti Futures.

I futures sono contratti definiti Derivati


(proprio come i CFD) perché derivano
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il loro prezzo da un cosiddetto
“Sottostante”. Ad esempio
Sottostante: Sottostante: Sottostante:
S&P 500 Index Sterlina-Dollaro Gold

Futures: ES Futures: 6B Futures: GC

CFD: US500 CFD: GBPUSD CFD: XAUUSD

Al contrario dei CFD però i futures sono


regolamentati e hanno un vantaggio
rispetto agli strumenti finanziari OTC:

Sono scambiati in un’unica sede.

Tu giustamente dirai… Embé? Quindi?

Può non essere automatico come


ragionamento, ma proprio perché
tutte le operazioni avvengono in
un unico “Exchange”, abbiamo la
possibilità (pagando una fee) di avere
costantemente accesso a tutti i dati sugli
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scambi. A tutti gli ordini.

Come già accennato, i prezzi si muovono


IN CONSEGUENZA degli scambi, degli
ordini, della domanda e dell’offerta, gli
ordini buy e sell.

Quindi trovare strategie che riescano


ad anticipare il mercato con un reale
vantaggio statistico è molto più fattibile
proprio con la lettura degli ordini, dei
volumi.

Tornando quindi alla domanda


precedente: i veri Smart Money, com’è
che fanno trading? E cercando in lungo e
in largo, tra:
- Hedge Funds,
- Grandi Banche D’Affari,
- Prop Firms (quelle vere, le cosiddette
Arcades),
- HTF firms,

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-CTAs,
-CPOs…

In tutto l’ambiente professionale a


risposta è solo una e, purtroppo, non
include le tecniche analitiche tradizionali
di Price Action pura…

Bensi è proprio l’Orderflow.

Ogni istituzionale, ogni prop day-trader


che abbiamo avuto modo di conoscere
online e personalmente utilizzava
solamente fondamentale e orderflow
con una triade micidiale di valore statico/
dinamico, pressione volumetrica e
liquidità.

Il Vero Smart Money Trading è Proprio


questo.

L’orderflow.

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L’orderflow è informazione.

L’orderflow è conoscenza.

L’orderflow è vantaggio.

L’orderflow è avere oggettività sulle


zone di Supply e Demand vedendo se è
supportata da volumi.

L’orderflow è avere oggettività su dove


sta realmente liquidità e come viene
usata per manipolare la percezione della
pressione di mercato.

L’orderflow è poter sfruttare il Premium


Volumetrico e Il Discount Volumetrico.

Se il prezzo è premium o discount non lo


decide il fibonacci tracciato su uno swing
di riferimento.

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Lo decide il mercato. E lo decide con gli
ordini buy e sell, la domanda e l’offerta.

Il Denaro Intelligente è Denaro Informato.

i Veri player “Smart Money” tradano con


molte più informazioni di te.

Con il Primo Protocollo Morpheus ti


abbiamo spiegato come allinearti a
loro con successo già solo con la price
action, ma adesso è arrivato il momento
di fare un level-up. Approcciare un
mercato che premia la sopravvivenza
di chi usa le informazioni fornite
dall’orderflow.

Vuoi continuare a usare Price action ma


integrando delle informazioni essenziali?
O vuoi limitarti ad usare solo una parte
delle informazioni?

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Vuoi continuare ad allinearti realmente
agli Smart Money (anche tradando
Forex)?
O preferisci rimanere uno Smart Money
Trader “a metà”?

Vuoi spingerti oltre, e capire davvero


cosa succede dietro le quinte della price
action?
O vuoi rimanere tagliato fuori dal vero
gioco dei grandi operatori e continuare
ad arrivare in ritardo?

Vuoi rimanere addormentato nella Matrix


del “fai soldi con il trading dove vuoi
senza sforzo” ?
O vuoi davvero vedere quanto è profonda
la tana del Bianconiglio?

E ricorda: ti stiamo offrendo solo la


realtà.
33
In questo ebook ti daremo le basi
per cominciare a capire e ragionare,
sconsigliamo vivamente di provare a
improvvisarsi trader volumetrici in quanto
può essere LETALE per il tuo portafoglio,
come qualunque improvvisazione in
questi mercati.

Imparare a leggere, interpretare, e poi


applicare l’orderflow richiede tempo,
studio, informazioni giuste e tanta tanta
pratica.

Se questo e-book è un introduzione


alle informazioni giuste, la live che
terremo il prossimo 18 Settembre ti
darà l’opportunità di capirne ancora di
più e scoprire come puoi accelerare la
pratica facendo Trading con l’Orderflow
direttamente sui mercati assieme il Team
Morpheus. I posti saranno assolutamente
limitati quindi anche qui ti sconsigliamo

34
di rimanere
rimaner e ta
t a glia
gliatt o fuori.

Usa quest
ques t o link per iscriv
is criver
erti
ti ora .

C oncludendo… ba bass t a poco per ccapirapire e che


l’l’Or
Orderflo
derflow w fornis
f orniscece una chiav
chia v e di let
le t tura
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pr e ziosa
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tut t o perché
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opera tivitàà una pr proprie
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moss t rano il pun
puntt o precis
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immes si i vvolumi.
olumi.

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er e una pro
pr o spe
spett tiva
tiv a di quale
operat
opera t ore
or e st
s t a aggr
a ggredendo
edendo e quale sstt a
cedendo terr t erreno.
eno.

35
Una visualizzazione millimetrica, “al tick”,
di dove sono entrati i contratti a mercato.

E l’Orderflow non si ferma solamente


alle cosiddette “immissioni”, si amplia
all’analisi della reale liquidità, delle
divergenze tra prezzo e reale pressione
volumetrica.

Una quantità ed una qualità di


informazioni che ora probabilmente
neanche immagini.

Ma ricorda: quando si hanno troppe


informazioni è facile andare in overload e
sfociare nella paralisi operativa.

L’incertezza è una conseguenza tipica di


chi mette assieme tutti i concetti possibili
e immaginabili, senza capirli a fondo
e senza fare una cernita specifica di
quali confluenze utilizzare nella propria

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strategia e perché.

Quindi, ricordiamo che:

1- l’unico modo per aumentare il tuo


EDGE è lavorare sulla qualità delle
informazioni più che sulla quantità.

2- È necessario costruire una strategia


che usi le confluenze in modo intelligente
e passare per le fasi di Back-testing
e Forward-testing prima di rischiare il
proprio capitale a mercato.

Capitolo 2: “Smarter Money”:


Il Mercato a Raggi X

Andiamo ora a iniziare a conoscere


gli strumenti principali dell’analisi
volumetrica.

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2.1 Depth Of Market |
OrderBook

Il primissimo strumento che un’aspirante


analista di Orderflow non può pensare
di non conoscere è il Libro degli Ordini,
il cosiddetto Central Limit Order Book.
Il Libro Centralizzato degli Ordini
Limite, detto anche Depth Of Market
(letteralmente Profondita di mercato) o
anche Price Ladder (Scala del Prezzo).

Chiamalo come vuoi, ma in sostanza ci


comunica una cosa importantissima:
il primo tipo di liquidità, la cosidetta
liquidità Passiva.

Nella Colonna centrale ci sono i vari


scalini di prezzo, i cosiddetti “tick”
che sono le unità di misura minime del
movimento del prezzo.

38
Poi le 2 colonne più importanti. la
colonna Bid e la colonna Ask (o Offer)

La colonna Bid ci mostra l’intenzionalità


Buy

La colonna Ask ci mostra l’intenzionalità


sell

Ci mostrano rispettivamente gli Ordini


Pendenti Buy Limit e Sell Limit che il
mercato ha impostato nei diversi livelli di
prezzo.

Quei numeri quindi sono contratti Buy e


contratti Sell, ma che non sono ancora
stati eseguiti. No.

Sono li che aspettano di essere “fillati”


di essere “eseguiti”. Proprio come
un buy limit che metteresti sulla tua
MetaTrader4.

39
Quindi questo ci da un’informazione
molto importante ma non completa!
Attenzione!

Questi sono solo ordini che aspettano


di essere fillati. Non sono ordini già
eseguiti. Sono ordini che aspettano
pazientemente. Se loro stessero sempre
li ad aspettare e basta, il mercato
starebbe immobile.

Quindi serve sempre qualcuno che


decida di Comprare o Vendere da questi
Limit che aspettano.

Questa è la cosiddetta “liquidità


aggressiva” i cosiddetti “ordini market”
gli ordini di chi entra a mercato
letteralmente cliccando Buy o Sell. Chi
prende effettivamente l’iniziativa.

Devi vedere il mercato come un’Asta.


Tanti compratori e veditori che aspettano
40
(nel book) che qualuno venga a
scambiare quello che loro hanno da
comprare o da vendere.

Ecco che quando qualcuno invece


decide di acquistare o vendere “a
mercato”, dove andrà a trovare la
contoparte? Proprio nel book, dai
Compratori e Venditori che stanno
pazientemente aspettando con dei Buy
Limit e Sell limit.

Questo è come funziona l’asta. L’abbiamo


spiegato anche in modo più approfondito
nel precedente e-book.

Questo ci dice L’INTENZIONALITà del


mercato. Non quello che il mercato ha
effettivamente comprato o venduto.

Questi sono normalissimi ordini limite.


Pendenti che possono essere rimossi in
qualunque momento.
41
Non è detto che gli stessi ordini che vedo
ora ci siano li tra 5 minuti.

Qualcuno potrebbe ripensarci e dire “no


adesso le condizioni sono cambiate e
non voglio più tenere questo Buy limit a
mercato”.

Ecco che se da un lato l’orderbook


è importantissimo per identificare
la pressione di mercato a livello di
Intenzionalità, dall’altro va preso con le
pinze perché l’intenzionalità può essere
fittizia.

Perché il Book non mostra gli ordini


ESEGUITI, il book mostra gli ordini
pendenti NON ANCORA ESEGUITI.
Ordini che non hanno trovato ancora una
controparte.

Quindi non fa testo. Va preso con le pinze

42
Molto spesso infatti il book viene
utilizzato dalle mani forti per manipolare
la percezione della pressione di mercato
con dinamiche come lo Spoofing e il
Layering.

Grandi operatori gonfiano il book con


ordini limite (che non hanno la minima
intenzione di essere fillati) solo per
creare una falsa percezione negli altri
operatori che il mercato voglia andare
long o short.

Ecco un esempio di spoofing:

(fig. 1) Questo è
l’orderbook che ti ho
spiegato poco fa. Nelle
colonne di estrema
destra puoi vedere i
volumi reali, gli ordini
veramente eseguiti.

43
Se confrontiamo la “pressione di
mercato” nel Bid e quella nell’Ask, saltano
subito all’occhio quei 3280  contratti al
prezzo 2962 che danno l’idea che ci sia
molta più pressione Sell. “E quindi che si
fa? Si vende!?”

Questo è ciò che vogliono farti pensare.

Vediamo come procede la situazione.

(fig.2)

44
Il prezzo scende di un tick, ora siamo a
2960 e come vedi quell’ordine da 3000
contratti si è spostato anch’esso di un
tick assieme al prezzo.

Quindi il mercato sta vendendo, stanno


entrando sellers aggressivi a mercato,
spostando il prezzo a ribasso, e quegli
ordini seguono, rimangono lì sull’ask a
illudere gli operatori che la pressione
sia short.

(fig. 3) Il prezzo scende


nuovamente a 2959 e
anche quei 3000 ordini
seguono.

45
Quegli ordini non sono eseguiti ti ricordo,
sono solo sell limit. Non sono eseguiti.

E non vogliono essere eseguiti.

fig.4

E proprio mentre tutto il mercato è


indotto a vendere da quei 3082 contratti
sul 2960…

…giusto poco sotto disegnato in verde


46
nel 2959 c’è qualcuno che invece sta
comprando come si deve. (vedi quei 335
contratti sulla destra appena eseguiti).

Lo stesso operatore che sta facendo finta


di essere sell, in realtà sta comprando.
comprando .

Vediamo come evolve.

(fig. 5) boom
boom.. Continua
a comprare altri 1429
contratti, per un totale
di 2933 eseguiti (vedi
la casella grigia più a
destra)

47
Questo finto venditore sta sia comprando
tutta la supply del book sia assorbendo i
sellers aggressivi sia caricando ordini nel
Bid.

(fig. 6) altri 200 contratti


comprati.

totale 3033 eseguiti al prezzo 2959.

Quella pressione sell nell’Ask (3118


contratti a 2930) si chiama Spoofing
Spoofing..
48
Illudere il mercato di una falsa supply o
demand.

Con quegli Spoof Orders ha indotto il


mercato a vedere, e lui si è “Assorbito”
tutti quei sellers proprio perché
l’intenzione primaria era comprare.

Questa si chiama Absorption


Absorption..

Solitamente viene effettuata con degli


Ordini Iceberg

Gli ordini Iceberg sono ordini che


vengono messi nel book, ma un po alla
volta.

Quei 3033 contratti *non* sono stati


messi tutti nel Bid in una volta, perché
avrebbero indotto le persone a comprare,
mentre lui aveva bisogno che la
gente vendesse.
49
Quindi invece che metterne 3033 tutti in
un colpo sul book, ne ha messi magari
300 alla volta. Appena 300 venivano
eseguiti lui ne aggiungeva altri 300. E poi
altri 300. E poi altri 300. Questo è un
ordine Iceberg

Un ordine bello grande, messo nel book


un po’ alla volta

per nascondere la vera intenzione. Che è


quella (in questo caso) di comprare.

(fig. 7) Infatti dopo aver


assorbito un totale di
3711 contratti sul prezzo
2959 cosa fa?

Cancella i 3118 ordini


Ask, ecco che non c’è
più pressione sell e tutti
ora cominciano a
comprare

In pochi secondi il
prezzo torna a 2963

50
Altri 5 secondi e il
prezzo è salito a
2967

E lui è long con 3711


contratti da 2959

In pochi minuti
questo operatore
ha fatto circa
296.880€ senza
rischiare 1 singolo
centesimo, manipolando il mercato
creando una falsa supply.

Questo è successo in pochi minuti


minuti..

Capisci ora? Il book spesso e volentieri


non rappresenta la vera intenzionalità
del mercato, non è davvero affidabile,
ma proprio con questa cognizione può
essere utilizzato per capire le “false
intenzionalità” degli operatori molto

51
grossi.

A meno che tu non abbia già delle basi, o


una capacità di apprendimento superiore
alla media è improbabile che tu abbia
già capito bene come funziona questo
fantastico strumento.

Ma ti renderemo la vita più facile.

Perché c’è uno strumento basato


sull’orderbook che forse è ancora
più entusiasmante e che dà una
rappresentazione grafica più intuitiva
sull’orderbook.

E viene chiamata Heatmap.

52
2.2 La Heatmap
Come puoi notare, a destra abbiamo
il classico orderbook con i vari ordini
pendenti presenti su ogni livello.
Ma la differenza è che a seconda di
quanti ordini ci sono, a sinistra viene
evidenziato ogni livello che ha più
ordini.

E più ordini ci sono più


l’evidenziatore diventa “caldo”. Più
un livello tende al rosso, più ordini
pendenti Limit ci sono in quel livello.

53
Ecco che quando poi viene plottata sul
grafico del prezzo, è facile individuare
quali sono le zone che potranno fare da
Support o Resistenza volumetrica. Cioè
le Zone con più ordini. Come il livello
evidenziato dal rettangolo verde.

Il mercato prova ad avvicinarsi a quel


livello, ma quei 446 contratti presenti sul
bid “Spaventano” gli altri operatori che
ancora non si azzardano ad “Aggredire”
cotanta Demand.

O come il livello inferiore da 235 contratti


che sembra persistere già da un po’.

54
Ma il book cambia costantemente infatti
si vede come nel passato certe zone
avevano ordini che poi sono stati tolti.

55
E questo ci ricorda che non tutti questi
livelli sono affidabili, alcuni anzi vengono
usati per “manipolare” la percezione di un
livello di prezzo.

Questi livelli possono sia fungere da


Resistenza che da Calamita. Possono sia
scoraggiare l’aggressione, sia attrarre il
mercato in quel livello in quanto livello
liquido.

L’obiettivo ora non è spiegarti ogni


minima cosa nel dettaglio, ma è darti un
idea di quanto puoi approfondire la vera
natura di mercati

Cominci a comprendere?

Cominci a realizzare quante informazioni


utili ti mancano guardando solo la price
action?

Quanto sarebbe potente integrare la


56
Price Action CON questi concetti e
informazioni?

E siamo solo all’inizio.

Per ora abbiamo solo parlato del book.


Della parte “passiva” del mercato, che è
quella, per assurdo, meno affidabile.

L’unica informazione davvero affidabile e


che non mente è la parte “aggressiva”: gli
eseguiti.

Gli ordini che EFFETTIVAMENTE sono


stati eseguiti.

Ed è qui che succedono le Magie.

Partiamo dalle basi

57
2.3 Time & Sales

Questo è forse lo strumento più basilare


in assoluto per l’analisi dell’orderflow.

Pensa che fino a 10 anni fa si tradava


“orderflow” solo con Time&Sales +
OrderBook.

E questi 2 strumenti sono per eccellenza


la rappresentazione reale dell’orderflow.

Ma il time & sales ci da informazioni più


affidabili, perché ti mostra letteralmente
tutti gli ordini che vengono ESEGUITI
a mercato. Non gli ordini pendenti. Non
l’intenzionalità. I fatti.

58
59
Il time & sales come vedi è
semplicemente una lista di tutti i contratti
che sono stati eseguiti.

Tutti i contratti che hanno colpito il Bid o


che hanno colpito l’Ask.

Così fine a se stesso può risultare poco


utile, anche perché la maggior parte degli
ordini grossi vengono minuziosamente
frazionati per non dare troppo
nell’occhio e per non causare movimenti
eccessivamente repentini. Ecco che la
maggior parte degli ordini a mercato
sono singoli contratti. (tutti quegli 1 che
vedi nella colonna volume)

Ma con dei software appositi si può


andare a visualizzare i cosiddetti
“Aggregati”.

60
61
Così il time & sales degli Aggregati ci
può dare informazioni molto importanti
proprio su come si muovono gli operatori
un pochino più grossi. Solo operatori
che viaggiano dai 25 contratti in su ad
esempio.

Tuttavia questo strumento rimane


visivamente limitato in quanto raffigurato
in una tabella poco user-friendly.

Ci sono strumenti che raggruppano gli


eseguiti in modo molto più completo,
con più informazioni e allo stesso tempo
con una visualizzazione più facile da
comprendere per l’occhio.

Andiamo a conoscerli:

62
2.4 Footprint

Arriviamo ad uno degli strumenti


più potenti in assoluto dell’analisi
dell’orderflow che purtroppo viene
sorvolato da moltissimi analisti
volumetrici, ma che ci permette di vedere
effettivamente tutto ciò che avviene
dietro le candele: il cosiddetto “footprint
chart”

63
il footprint chart o “ordeflow analyzer”
ci va a mostrare tick per tick quanti
contratti sono stati scambiati sui diversi
livelli di prezzo.

Ci consente di vedere con Oggettività


quando i compratori e venditori
AGGRESSIVI entrano a mercato.

Il footprint ci fa un resoconto degli


ESEGUITI per ogni livello di prezzo.

Nella colonna di sinistra ci indica quanti


contratti sell hanno aggredito/colpito il
Bid.

Nella colonna di destra ci indica quanti


contratti buy hanno aggredito/colpito
l’ask.

La casella Gialla ci indica il punto della


candela in cui sono stati immessi più
volume a mercato. Il cosiddetto POC
della Candela.

64
In più (in base a come viene impostato)
può andare ad evidenziarci: le zone di
assorbimento buy (caselle evidenziate
in un gradiente verde) e le zone di
assorbimento sell (caselle evidenziate in
gradiente viola)

E come vediamo in figura in quelle 3


candele rialziste c’è stato un grosso
assorbimento di liquidità aggressiva long
da parte di operatori che stavano nell’Ask
ad assorbire. Infatti…

65
Non sorprende vedere che in realtà era
esattamente una “presa di liquidita”
intesa nel concetto smart money
classico di “liquidty sweep”.

Vedendo solo il prezzo non avremmo


potuto avere la CERTEZZA che in
quelle candele sono stati effettivamente
assorbiti degli ordini.

Ecco la potenza del fooprint.

Quello è un vero e proprio blocco di


ordini assorbiti dai sellers.

Un VERO orderblock.

Infatti…

66
Non sorprende poi vedere che proprio
nella zona di immissione con il POC di
candela, e il blocco di ordini assorbiti,
poi segue una precisissima reazione del
prezzo.

Precisione che con la price action


purtroppo si può solo azzardare.
67
Inoltre, noterete che ci sono dei numeri
evidenziati in rosa e azzurrino.

Questi numeri invece costituiscono


le “imbalance” (quelle vere) e sono le
zone dove c’è stato uno sbilanciamento
(imbalance) tra domanda e offerta tra
aggressori su Bid e Aggressori su Ask.

Forse non servirebbe neanche informare


il lettore su quanto queste zone siano
magnetiche e reattive con precisione
millimetrica, ma in ogni caso, se vengono
impostate opportunamente i risultati
sono molto spesso questi:

68
Capisci?

No sul serio… Capisci?!

69
Possiamo immaginare la fibrillazione
che può avere la tua mente da trader
sapendo di avere tradato tutto questo
tempo senza queste informazioni, senza
questi dati.

Scoprendo che lo studio dell’orderflow


confermano le dinamiche Smart Money
ma le portano ad un livello di oggettività
obiettivamente IRRAGGIUNGIBILE dalla
price action pura.

Per questo diciamo che l’OrderFlow è il


nuovo livello di Smart Money Trading, se
non il Vero livello.

Lo step-up che può fare il tuo trading


con lo studio dell’orderflow puoi solo
cominciare a carpirlo.

Speriamo per te che sceglierai di


abbracciare in pieno queste nuove
informazioni e di unirti a noi nella
Trading Room Privata per vedere
70
giorno per giorno come questi concetti
ci permettono di fare trading con una
precisione, oggettività e win rate davvero
fuori dal comune.

2.5 Il Profilo Volume


Ora arriviamo allo strumento forse più
conosciuto dell’analisi volumetrica. Uno
strumento che riassume tutti gli eseguiti
a mercato: il Volume Profile.

71
Il Volume Profile o Profilo Volume
ci indica quanti volumi totali sono
stati scambiati in una sessione in un
determinato livello di prezzo.

La zona evidenziata in giallo è la


cosiddetta “Area Di Valore” o “Value Area”
che è la zona dove si sono sviluppati la
maggior parte dei volumi.

Può essere impostato a piacimento


ma tendenzialmente viene impostato
evidenziando il 70% dei volumi.

Infatti in statistica, secondo la


Distribuzione Normale delle Probabilità,
la maggior parte degli elementi presi
in esame ricade sempre attorno ad un
valore medio e l’area che vedi tra -1 e
+ 1 (la cosiddetta Prima Deviazione
Standard) contiene il 68,26% degli
elementi.

72
Questa curva di distribuzione delle
probabilità è conosciuta come
Gaussiana.

Proprio come nella distribuzione


delle probabilità in statistica, che
circa ricadono nella prima deviazione
standard, anche nel volume profile, la
value area evidenzia i livelli dove si sono
sviluppati circa il 70% dei volumi di una
sessione.

Queste sono le zone a più alta intensità


di trading.
73
Le zone dove ci sono stati più scambi.

Le zone dove le “mani forti” hanno


accumulato e distribuito posizioni.

Ecco un esempio di distribuzione


normale classica dei volumi che prende
una forma molto simile alla gaussiana
(ma in verticale)

Ogni volume profile ci da dati che


possono essere molto utili:

La prima l’abbiamo conosciuta, l’area in


giallo, la value area. Poi Abbiamo:
74
Il Value Area High (Il limite alto dell’Area
di Valore)

Il Value Area Low (Il limite basso


dell’Aerea di Valore)

Che se vogliamo costituiscono la


versione oggettiva dei supporti e delle
resistenze.

Il POC o “Point of Control” è il livello


di prezzo in cui si sono sviluppati più
volumi in assoluto di tutta la sessione.
Molto simile è il concetto di Picco o High
Volume Node. Livelli specifici dove si
sono sviluppati molti volumi

Tutte zone e livelli che possono tornare


molto utili per lavorare a break e test o
che possono talvolta essere sbilanciate.

Queste sono le zone di “fair value”: le


zone dove il mercato scambia la maggior
parte dei contratti, dove compratori e
75
venditori trovano un bilanciamento.

Ma se da un lato ci mostra le zone a


più alta intensità di scambi, dall’altra ci
mostra anche le zone dove di scambi ce
ne sono stati pochi.

Intere aree di prezzo dove il mercato ha


aggredito in modo unilaterale.

Quelle che in price action sono


conosciute come “imbalance” o “fair
value gap”.

76
Come in questo esempio dove l’area
di valore nella sessione si è sviluppata
sotto (accumulo) ma c’è stata tutta un
area dove i volumi scambiati sono stati
molto meno. Un’intera area “inefficiente”
se vogliamo, molto sbilanciata a livello di
volumi.
77
Un area di prezzo dove il mercato non
ha avuto tanti scambi, ma il prezzo si è
mosso molto velocemente senza badare
a trovare controparte.

Questi sono anche conosciuti come Low


Volume Node, zone dove non ci sono
stati tanti scambi e che quindi è facile
vengano ricolmate senza troppa “fatica”
dal mercato.

Statisticamente queste zone vengono


“ricolmate” dal prezzo, proprio come le
inefficienze di price action e il prezzo
poi va a trovare resistenza sulle zone
di valore, dove ci sono più ordini a
“difendere” quella zona.
78
Ecco che il volume profile può essere
uno strumento molto interessante
per stabilire la BIAS nella Struttura di
Mercato, zone da ribilanciare e zone
“contrarie” che possono far rallentare o
invertire il prezzo.

Ma ragionando in termini di sviluppo di


valore, allo stesso modo lo sviluppo delle
aree di valore sessione dopo sessione, ci
comunicano in modo molto più affidabile
rispetto alla price action se c’è stata una
“rottura Strutturale”.

Perchè non ci limitiamo a vedere le


chiusure delle candele (che possono
variare da TF a TF), ma guardiamo
proprio dove si sono sviluppati la
maggior parte dei volumi.
79
Ecco che, tralasciando per un momento
la teoria di Dow con Higher Higs e Lower
Lows, possiamo aiutarci con i volumi per
identificare un cambio di BIAS strutturale
proprio in base alla direzione delle aree
di valore, il cosiddetto Shift in Value.

2.6 VWAP: L’unico “indicatore”


usato dagli Istituzionali.

C’è molta confusione sugli “indicatori”


intesi come “oscillatori” quali medie
mobili esponenziali, RSI, Stocastico,
MACD, Bande di Bollinger.
80
Tutti oscillatori che si usano in
divergenza ma che guardano al passato
e non possono in alcun modo essere
predictive o avere un effettivo valore di
mercato.

Nelle nostre ricerche abbiamo


riscontrato che nessuno in ambiente
professionale fa uso di questi oscillatori.

Al contrario però, la maggior parte


utilizzano il VWAP.

81
Il VWAP o “Volume Weighted Average
Price” è l’unico “indicatore” utilizzato
davvero in ambiente istituzionale.

Si tratta del Prezzo Medio Ponderato


ai Volumi e ti risparmiamo i calcoli,
ma sappi solo che è il benchmark di
riferimento per il Premium e Discount
Intraday.

Stabilisce un Fair Price dinamico, quindi


acquistare sotto al VWAP vuol dire
comprare più discount della media di tutti
i trade entrati a mercato in una sessione.
Fantastico, no?

Ecco perchè viene molto utilizzato


in ambito istituzionale, perché è
oggettivamente un riferimento per capire
se conviene comprare o vendere rispetto
al resto del valore di giornata.

Ecco una overview degli strumenti


principali di analisi volumetrica.
82
Abbiamo solo scalfito la superficie
di quella che è la profondità analitica
raggiungibile da questo tipo di analisi.

E ovviamente da conoscere questi


strumenti a saperli utilizzare e poi
imparare a tradarci… beh è un altra storia.
Ma niente di infattibile grazie ai percorsi
che lanceremo a settembre, che saranno
(nuovamente) qualcosa di mai visto
prima.

Fatta questa clamorosa carrellata,


passiamo un po’ alla pratica.

Capitolo 3: Come passare da


Forex CFD a Futures

Probabilmente già da un po’ nella tua


testa stanno frullando domande del tipo:

83
“Ma io che sono un trader forex/CFD,
come faccio a fare trading con i futures?”

“Basta una MetaTrader4 + TradingView?


Che altre piattaforme servono?”

“Quali sono i costi per tradare futures?”

”Posso semplicemente usare i


volumi futures per migliorare il mio
trading su CFD?”

Questo capitolo infatti ti farà conoscere


finalmente tutti i i dettagli che devi tenere
in considerazione nelle diverse soluzioni
nel caso tu voglia:

1. Tradare solo contratti Futures,


2. Tradare solo contratti CFD
3. Tradare entrambi

Prima però devi sapere alcune differenze


fondamentali su come cambia il trading
tra questi due tipi di strumenti.
84
3.1 Contratti e Tick

Come abbiamo già detto i Futures sono


dei contratti regolamentati che vengono
scambiati in una sede centralizzata (al
contrario dei CFD) quindi l’ecosistema
dei programmi, delle piattaforme e delle
interfacce grafiche è sostanzialmente
diversa.

Se programmi come tradingview e


MT4 sono stati pensati con una User
Experience semplificata per facilitare
l’accesso dei retail al mercato, nel mondo
futures, le cose sono un pochino diverse.

I Futures sono strumenti da


professionisti, quindi possono risultare
un po’ più complicati all’inizio.

Non esiste stop loss o take profit a mo’ di


metatrader. Ci sono ordini market, ordini
stop e ordini limite che vanno settati
manualmente.
85
Nella maggior parte dei casi i LOTTI
(contratti) non sono frazionabili, ci sono
solo contratti interi. Nessun 0,01 lotti.

Quindi invece di avere lotti e microlotti


hai singoli contratti di valore diverso e
l’unità di misura è sempre su base 1.

Inoltre, l’unità di misura del movimento


del prezzo non sono i Pips a cui sei tanto
abituato, ma sono i Tick.

Ad esempio ,per S&P 500 ogni Punto è


diviso in 4 tick.

Esempio:

86
Sulla destra vedi il prezzo. Ogni numero
intero costituisce 1 punto.

Qui il prezzo è sceso da 4142.00 a


4141.00. Si è mosso di -1 punto.

Ma come vedi ci sono in mezzo 3 scalini:


.75 .50 e .25. Ognuno di questi scalini è
un Tick.

E a seconda del contratto che utilizzerai


il movimento di un tick avrà un valore
(Tick Value) diverso, esempio:

Il futures Mini dell’S&P500 (ES) ha un


tick value di 12.5$.

Questo vuol dire che per ogni contratto


che apri, ogni movimento di un tick
provocherà una variazione del tuo
Balance di 12,5$ (sia in positivo che in
negativo).

Però ci sono anche altri contratti derivati


dallo stesso sottostante, ad esempio 87
Il Futures Full Size dell’S&P, SP ha un tick
value di 62,50$

Il Futures Micro dell’S&P ha invece un


tick value di 1.25$

Capisci bene che quindi la gestione del


rischio parte proprio da: scegliere quale
contratto utilizzare per il trading.

Non è come nei CFD che parti dallo stop


loss e usi un calcolatore che ti fraziona i
lotti minuziosamente.

Con i contratti futures spesso devi


arrotondare per eccesso o per difetto
(sempre meglio per difetto).

Quindi è un pochino diversa la cosa, ma


in realtà non è niente di così complicato,
richiede solo un po’ di pratica per
abituarsi a questo ecosistema.

88
3.2 Capitalizzazione e Margine

Un altra differenza fondamentale con il


mercato dei CFD è che il margine minimo
necessario per tradare è nettamente più
alto.

Se nel CFD ci sono broker che ti fanno


iniziare a tradare anche con 50€, nei
futures, un broker serio non ti chiede
meno di 5000$ di deposito.

Non c’è infatti la stessa leva che c’è su


CFD. Ecco che per un novizio questa
può sicuramente essere una barriera
d’entrata importante.

Ma anche qui le soluzioni non


mancano, in primis anche il mondo
Futures è popolato da diverse Prop
Firm. Aziende che, dopo un periodo
di valutazione ti finanziano dandoti in

89
gestione un conto capitalizzato con
50.000/100.00/200.000$ che tu puoi
usare per tradare, ad un costo irrisorio.

Ovviamente ottenere un conto Prop


Futures richiede avere già una strategia
profittevole in mano.

Oltre al margine vero e proprio c’è da


tenere in considerazione altri costi che
necessariamente il tradare su futures
impone, ad esempio per il Data-Feed

3.3 Data-feed
Per avere accesso a tutto il “ben di dio” di
dati sopra menzionati, bisogna abbonarsi
ad un Data-Feed.

Un servizio di accesso ai dati sui volumi e


sull’orderflow.

Un costo che parte da circa 20$/mese.


90
3. 4 Piat
3.4 Pia t t af
aforma
orma analitica/
analitic a/
esecutiv
es ecutiva a
Dopo aavv er acquisit
a cquisito o un dat da t a-f
a- feed c’
c ’è
da aavv ere
ere un so s o f t w are
are che tra tr a duce tutti
tut ti
ques
questi ti dati
da ti in un gra gr a fico.
fico .

Ci sono
s ono div
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NinjaTrr a der,
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pia t t a forme possono
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v ariare e
molto
molt o in ttermini
ermini di funzionalità
funzionalit à e pre
pr ezzi,
ma faf a cendo una compar
comp arazione
azione incrocia
incrociatt a
abbiamo scelt s celto oVVolS
olSyy s e VolB
VolBook
ook che
inoltr
inoltre e ci hanno concesso
concess o di ris
riser
ervv are
are a
tutti
tut ti inos
inostri
tri sstuden
tudentiti degli sscon
conti
ti speciali.

Scopri Di Più.

Anche qui considerando tutte le


piattaforme comunque i costi oscillano
tra i 40$ al mese per le funzionalità
base a circa 150$/mese in media per
funzionalità avanzate.
91
3.5 Riassumendo: Pro e
Contro.

Come primo “contro” si può ben capire


che le barriere di accesso sono più alte
rispetto al trading CFD.

Ma è anche vero che:

1 - la maggior parte di queste piattaforme


offre una prova gratuita per cominciare a
fare pratica

2 - partire con le funzionalità basi non


costa più di 50€/mese

3 - ci sono molte piattaforme gratuite


che offrono strumenti base di analisi
volumetrica grazie ai volumi-tick, come
TradingView. Volumi che corrispondono
a quelli centralizzati per circa un 80% di
accuratezza. Non si può sperare di avere
strumenti avanzati come Footprint e
Heatmap, ma è già un ottimo inizio.
92
4 - le performance generabili con certe
informazioni ripagano nettamente questo
livello di costi.

5 - ogni prop firm futures include nelle


fee di accesso sia il datafeed che la
piattaforma (solitamente NinjaTrader).
Ad Esempio Savius:

93
Che con solo 249€ (€199 con il codice
sconto Stealthtrading100, prego ;) ) ti da:

- datafeed rithmic

- ninjatrader

- evaluation program da 50.000$


scalabile fino ai 250.000$

Oppure Earn 2 trade che per 99$/mese


ti da datafeed, piattaforma e 50.000$ di
capitalizzazione:

94
O TopStep che con 180€/mese include
esattamente le stesse cose di earn 2
trade, ma puoi addirittura operare da
Tradingview:

Insomma alla fine dei conti le barriere di


ingresso possono essere ovviabili.

Come secondo contro… non saprei


davvero. Mi sa che i contro finiscono qui.

95
Rimangono semplicemente tutti i pro di
cui abbiamo già accennato:

- profondità analitica inimmaginabile


per un analista tecnico classico o
Priceactionista

- oggettività su liquidità,
supply&demand, Imbalance, Struttura e
pressione di mercato

- zero spread sulle esecuzioni (già. non


c’è spread markup da parte del broker
ma vieni letteralmente eseguito alle
condizioni di mercato)

Quindi direi che per quanto sono ovviabili


le barriere di ingresso, la potenzialità di
cambiare per sempre il proprio trading,
potenzialmente svoltandolo per sempre…
sarai d’accordo anche tu che a mani
basse ne vale la pena, no?

96
Conclusioni

Il 40% di chi si approccia al trading


molla dopo 1 mese

Di quelli che resistono

L’80% molla dopo 2 anni

Il 13% fa trading per più di 3 anni

Il 7% fa trading per più di 5 anni

L’1% guadagna realmente

E ti dirò una cosa in più: l’1% è quello che


non smette mai di studiare.

La gente pensa che il trading sia facile e


si limiti a tracciare linee sul grafico.

97
Come da sempre spieghiamo noi di
Morpheus, le cose non stanno così,
bisogna ragionare con la propria testa, il
mondo del trading è immenso e la price
action scalfisce solo la superficie di
quello che c’è da sapere per considerarsi
un trader davvero Completo.

L’orderflow ti porta al livello successivo.


Ti porta ad un livello impensabile per un
analista tecnico classico.

E questo, ripeto: anche tradando CFD o


Forex.

Ora sta a te la scelta: rimanere dove sei,


fare le cose che hai sempre fatto e avere
gli stessi risultati.

Oppure scoprire davvero quanto è


profonda la tana del bianconiglio e unirti
ai professionisti del Team Morpheus per
fare uno step-up che ancora fatichi a
immaginare.
98
E non comprando un “corso di trading”.

I “corsi” pre-registrati non hanno mai


funzionato per nessuno.

Un corso teorico serve davvero a poco


se non c’è l’approccio pratico.

Noi di Morpheus abbiamo un approccio


100% pratico e Live sui Mercato.

Puoi vederci applicare in diretta i concetti


e le strategie sui mercati in backtesting
e in forward-testing e IMPARARE
DAVVERO come si fa NEL PRATICO.

Solo grazie a questo approccio (e alle


nostre strategie) abbiamo generato così
tanti casi studio di studenti profittevoli.

Se vuoi scoprire di più, iscriviti alla Live


di Presentazione dei nuovi percorsi
Morpheus che faremo il prossimo 18
settembre, o se è già passata la data,
scopri i nostri percorsi.

99
Ci vediamo dall’altra parte.

Un Saluto

Andrea e Fabio.

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