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Ferrara nelle miniature del Rinascimento della Fondazione Giorgio Cini

Author(s): Federica Toniolo


Source: Saggi e Memorie di storia dell'arte , 2003, Vol. 27 (2003), pp. 133-157
Published by: Fondazione Giorgio Cini Onlus

Stable URL: https://www.jstor.org/stable/43140909

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Federica Toniolo

Ferrara nelle miniature del Rinascimento

della Fondazione Giorgio Cini

Tra le miniature dell'Italia settentrionale conservate alla to visto di profilo ed elegantemente vestito secondo la
Fondazione Giorgio Cini, un nucleo interessante è quel-moda del tempo, con giornea e berretto bordeaux . L'at-
lo costituito dai fogli e ritagli miniati riconducibili all'a- tribuzione a miniatore ferrarese della Bibbia di Borso,
rea ferrarese della seconda metà del Quattrocento. Giàdata da Toesca e da Mariani Canova4, appare sostanzial-
ascritti a tale ambito da Pietro Toesca, che nel 1930 de-mente corretta in quanto l'autore è oggi identificabile
con Taddeo Crivelli, il principale responsabile della de-
scrisse le miniature quando ancora si trovavano in colle-
zione Hoepli, e più tardi precisamente contestualizzati corazione e illustrazione della Bibbia di Borso d'Este
da Giordana Mariani Canova1, essi meritano di essere(Modena, Biblioteca Estense Universitaria, Lat. 422 =
riesaminati alla luce delle nuove acquisizioni raggiuntems. V. G. 12; Lat. 423 =ms. V.G. 13)5. L'ornato a sotti-
dalla critica che, soprattutto per la miniatura estense, le
è filigrana di penna con fiori e foglie multicolori e bot-
progredita notevolmente nello studio dei documenti,toni dorati e il ritratto dell'iniziale sono vicinissimi all'e-
nella conoscenza di nuove personalità, nonché nell'ap-semplare del Decameron di Boccaccio oggi a Oxford
profondimento dei rapporti tra pittura e miniatura2. A (Bodleian Library, ms. Holkham Misc. 49-H) apparte-
motivare una nuova analisi delle opere Cini di ambitonuto a Teofilo Calcagnini, favorito di Borso d'Este, e pa-
ferrarese è altresì la possibilità di istituire un confronto gato per le miniature a Taddeo Crivelli nel 14676. Per-
con i fogli riconducibili al medesimo ambiente figurati- suasivo è il confronto con i tre personaggi maschili raffi-
vo appartenenti agli eredi di Robert Lehman (1891- gurati nella vignetta del bas de page del foglio contenen-
1969), esposti in una mostra itinerante americana nelte il proemio del codice di Oxford (f. 5r), dove Crivelli
2003-2004 e pubblicati in un esemplare catalogo3. Co-dipinge la scena dell'incontro in Santa Maria Novella
me per prima notava Giordana Mariani Canova e comedei dieci giovani protagonisti del Decameron . In tali fi-
viene ribadito nel catalogo della mostra, alcuni dei fogli gurazioni, che ancora risentono dell'estro creativo di
americani e dei fogli Cini staccati da Libri Corali - e Michele Pannonio, si rivela evidente l'accostamento a
questo è valido non solo per quelli di scuola ferrarese ma Cosmè Tura. Proprio seguendo il magistero di questo
anche per quelli riconducibili ad altri centri - per anali- pittore e di opere quali il ritratto di giovane oggi al Me-
si materiale, testuale, liturgica e per gli stringenti nessi tropolitan Museum di New York, Crivelli raggiunge una
stilistici delle miniature, possono essere considerati co-salda volumetria grazie ad un uso più sapiente del chia-
me provenienti dalle stesse serie liturgiche. Anche le vi- roscuro e a un disegno teso. La stessa configurazione sti-
cende collezionistiche, sebbene ancora da approfondire, listica si trova nei ritratti dei novellieri miniati nelle ini-
permettono di istituire un legame tra i due nuclei. ziali poste ad incipit delle dieci giornate. Baldassarre
Interessante esemplare di documento miniato quattro-Fontana può infatti essere confrontato con il gaudente e
centesco è il Diploma di dottorato in diritto civile conse- spregiudicato Dioneo nell'iniziale della settima giornata
guito dal modenese Gaspare di Baldassarre Fontana(f. 105r) (fig. 2). In altre lettere, ad esempio quella raffi-
presso l'Università di Ferrara (inv. 2123 [180]) (fig. 1).gurante l'amante gelosa Lauretta (f. 1 18v), anche le scel-
L'atto, vergato in elegante scrittura umanistica, è redat- te ornamentali, quali il campo esterno della lettera in la-
to a Ferrara nel palazzo episcopale in data 21 giugno mina d'oro profilato a tacche regolari e il campo interno
1469 dal notaio Ludovico De Milanis. L'iniziale foglia-a sfondo blu filigranato a biacca, coincidono con quelle
cea I (In Xristi nomine )y posta su campo esterno in lami-adottate nell'iniziale del diploma Cini.
na d'oro profilato ad inchiostro e accompagnata da bre-I fogli Cini documentano l'attività di un altro dei prota-
ve fregio, reca, entro ghirlanda, il ritratto del neolaurea-gonisti della miniatura ferrarese degli anni di Borso d'E-

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Saggi e memorie di storia dell'arte - 27

ste. Si tratta del mantovano Franco dei Russi, dal 1453 al fronto con il frontespizio del Libro di Giosuè della Bibbia
1461 a Ferrara, dove risulta pagato per l'illustrazione del- di Borso (I voi. f. 88v), dove Franco, nella vignetta con
la Bibbia del duca assieme a Taddeo Crivelli7. Egli infat- profeta orante, coniuga l'insegnamento di Belbello da
ti è l'autore delle due iniziali raffiguranti Cristo osannato Pavia, ravvisabile nel paesaggio montuoso rilevato in oro
da angeli (inv. 2121 [175]) e La lapidazione di santo Ste- e nel trascolorare delle vesti, con suggestioni più moder-
fano (inv. 2120 [174]) ornate da elementi fogliacei, ar- ne e ferraresi colte dagli altri miniatori che lavoravano al-
chitettura dipinta e accompagnate da elaborati fregi mar- la Bibbia > soprattutto dal compagno Taddeo Crivelli, a
ginali8 (figg. 3 e 4). I due fogli, anche per scrittura e di- quel tempo già aggiornato su Tura. Anche i fregi sono vi-
mensioni, dovettero appartenere ad una stessa serie di cini agli ornati utilizzati nella Bibbia* ad esempio quelli
Corali e potrebbero essere stati parte di un unico Antifo- dell' incipit del Vangelo di Matteo (II vol., f. 135v), so-
nario, dato che recano uffici relativi allo stesso tempo li- prattutto nelle foglie carnose blu, verdi e rosa che spicca-
turgico. Il primo reca il testo dell'antifona ai vespri del- no sul fondo oro a volte finemente puntinato a ramage .
l'ufficio della vigilia di Natale (Rex pacificus magnificatus) Certo nei due fogli Cini e nella pagina oggi in America
mentre nell'altro è vergata l'antifona alle lodi per l'ufficio appare una maggior dilatazione spaziale e una monu-
di santo Stefano {Lapidaverunt Stephanum), festeggiato, mentalità dei personaggi, che inducono ad ipotizzarne
come è noto, il 26 dicembre9. Un'indicazione dell'appar- l'esecuzione in una fase più avanzata dell'artista, coinci-
tenenza ad un medesimo volume potrebbe essere offerta dente con l'inizio del soggiorno veneto13. Qui Franco,
dalla identica numerazione antica in cifre arabe a penna, per influenza di Girolamo da Cremona, si allontana da
posta nell'angolo inferiore destro, che nel foglio dell'an- Tura, rettifica le figure e introduce nella composizione
tifona della vigilia di Natale conteggia il numero 97, delle iniziali nuovi elementi di architettura dipinta. La
mentre nell'altro reca il numero 124. L'attribuzione a lettera T, formata da un arco sorretto da due colonne, co-
Franco fu proposta da Giordana Mariani Canova, chestruisce un ambiente architettonico che, sebbene con nu-
giustamente fece notare come, all'interno dell'orlo della merose ingenuità prospettiche e di luce, si propone di su-
dalmatica di santo Stefano inginocchiato, si leggano leperare i limiti bidimensionali dello spazio e di suggerire
lettere "FRANC" seguite da lettere più piccole e di diffi- più piani, anche attraverso l'espediente dell'apparizione
cile lettura ma probabilmente da interpretare come "H" tra le due colonne della colomba dello Spirito Santo.
e "O". Prima di suggerire alcuni confronti stilistici con L'intento illusionistico connota anche l'iniziale R del fo-
altre opere di Franco vorrei accostare ai due fogli Cini glio con l'antifona per la vigilia del Natale: la tuba suo-
un'altra pagina ritagliata da Corale. Si tratta di un foglio nata dall'angelo fuoriesce, in alto a destra, dal campo do-
oggi conservato a Kansas City (The Nelson Atkins Mu-rato; l'angelo, in basso, smargina in parte dall'iniziale
seum of Art, 45-32/5) contenente al recto un fregio fo- dando l'impressione di essere ritratto in volo. Le tre ini-
gliaceo e una iniziale T (Tecum principium ), realizzata in ziali, meglio che con gli esiti della Bibbia, possono essere
finta architettura, entro la quale è miniata la scena del- confrontate con opere di Franco, quale X Oratio Gratula-
l 'Annunciazione (fig. 5V0. La stretta affinità stilistica dellatoria di Bernardo Bembo a Cristoforo Moro (Londra,
prova con i ritagli Cini è credo indubitabile. L'ornato British
a Library, Add. Ms. 14787), eseguita tra 1462 e
foglie carnose, blu verdi e rosa carico su fondo in lamina 1463 tra Padova e Venezia (fig. 6)14. La consonanza si ri-
d'oro, profilato a raggi, l'interesse per la resa illusionisti-vela anche nei dettagli: il volto di carnefice di santo Ste-
ca dello spazio - evidente nella costruzione dell'iniziale
fano con cappello alla greca è vicinissimo al volto del put-
architettonica - la definizione dei volti e del panneggio e to di sinistra, miniato al f. 6v della Gratulatio. Nella stes-
la stesura del paesaggio e del cielo, permettono un'attri- sa carta del manoscritto londinese gli orli delle vesti degli
buzione ad una stessa mano. La provenienza da uno stes- angeli, posti a reggere il cappello cardinalizio, sono legati
so volume è sostenibile anche per le misure, l'analisi del- da sottili lacci che tornano identici nell'abito verde del
la scrittura - assai vicina anche se forse non della stessa manigoldo della Lapidazione e nelle vesti degli angeli del
mano - le iniziali rubricate e soprattutto il contenuto li- Rex Pacificus . Una riprova dell'esecuzione dei tre fogli
turgico. Il foglio contiene l'antifona ai vespri del Natale dell' Antifonario negli anni del soggiorno veneziano sem-
che doveva trovare posto nell'Antifonario, dopo la festa bra data anche dal confronto con le iniziali attribuite al
della vigilia di Natale e prima dell'ufficio dedicato a san- miniatore mantovano nell 'Antifonario Brooke (Londra,
to Stefano11. La presenza nel margine inferiore della nu- Burlington House, Society of Antiquaries, ms. 450), do-
merazione moderna che indica il numero 113 convalidave Franco collabora con Girolamo da Cremona15. In par-
l'ipotesi12. La paternità dei tre fogli è dimostrata dal con-ticolare la Madonna della Misericordia del Salve Regina (f.

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Ferrara nelle miniature del Rinascimento della Fondazione Giorgio Cini

51v) (fig. 7) nei panneggi bombati, nel rifiuto della linea secuzione della serie commissionata dal Bessarione of-
spezzata, nei volti semplici dal naso pointu , rivela l'analo- frendo in omaggio al cardinale almeno due volumi, uno
ga temperie umana dei personaggi dei fogli Cini e del- appunto principiante con questo foglio oggi alla Cini19.
l'angelo e della Vergine della pagina di Kansas City. Si- A Borso d'Este rimanda anche la raffigurazione dell'uni-
milari anche le nitide campiture cangianti e le tipologie corno dipinto nel fregio, impresa ricorrente in dipinti e
degli ornati, soprattutto i fregi con sinuose volute foglia- miniature da lui commissionati20.
cee poste su lamina ďoro finemente puntinata e bordata Questa parentesi, intesa a dimostrare la presenza di due
ai margini da tratteggio a penna. Purtroppo manca una fogli bessarionei nella collezione Cini, si è resa necessa-
documentazione che attesti una attività di Franco in Ve- ria in quanto Maria Pia Palladino nel catalogo della mo-
neto per libri da Coro. È da escludere un'appartenenza stra sui fogli appartenenti agli eredi di Robert Lehman
dei fogli alla serie dei Corali del monastero benedettino offre una nuova importante aggiunta alla serie bessario-
di San Giorgio a Venezia, in quanto possediamo, proprio nea. Si tratta di un foglio miniato nel margine inferiore
in collezione Cini (inv. 2094 [1 55]), la pagina con la stes- con lo stemma del Bessarione e recante, all'interno del-
sa antifona alle lodi di santo Stefano, dove la miniatura è l'iniziale E ( Ecce nomine domini) - antifona al matutino
eseguita magistralmente da Belbello da Pavia16. del primo sabato d'Avvento -, la raffigurazione entro
È necessario aprire una parentesi. Nella collezione Cini paesaggio di Re David che offre l'anima a Dio Padre 21
sono conservati almeno due fogli appartenuti in origine (fig. 8). Un elegante fregio fogliaceo su lamina d'oro,
alla serie dei Corali commissionata a maestri lombardi, abitato da putti ginnasti, si estende nel margine interno
emiliani e ferraresi dal Cardinal Bessarione e da lui do- e superiore. La studiosa propone l'attribuzione a Franco
nata tra il 1458 e il 1465 al convento di Santa Maria del- dei Russi e suggerisce che la pagina possa essere il foglio
l'Annunziata dell'Osservanza di Cesena. La serie, smem- iniziale dello stesso corale - un Antifonario del Proprio
brata e dispersa in vari musei alla metà dell'Ottocento, del Tempo dal Primo sabato d'Avvento alla prima do-
oggi solo in parte conservata a Cesena, è stata ricostrui- menica di Quaresima - cui appartenevano i due fogli
ta per la prima volta da Giordana Mariani Canova in un Cini con le iniziali raffiguranti Cristo osannato dagli an-
articolo del 1978, grazie al ritrovamento di un elenco geli e La lapidazione di santo Stefano . Si tratterebbe di un
dei corali redatto da un bibliotecario della Malatestiana volume già perduto al tempo dell'elenco del 1812 e per-
nel 1812, quando parte dei volumi vennero confiscati al ciò in esso non descritto. Sebbene sia possibile dal pun-
convento in seguito alla sua soppressione17. Al numero to di vista del contenuto pensare ad una appartenenza
1 1 di tale lista, segnato n. XIV, è citato un antifonario ad uno stesso volume ed anche le misure dei fogli e del-
feriale dalla Pentecoste fino all'Avvento di pagine 124, lo specchio di scrittura non siano molto diverse, due va-
siglato dallo stemma del Bessarione che mostra di poter- lide ragioni rendono ancora dubbia tale ipotesi. La scrit-
si identificare con quello cui apparteneva il foglio Cini tura appare diversa nel modulo, più compatto e allunga-
raffigurante Re David ispirato da Dio (inv. 2096 [137]), to nel foglio Cini, e soprattutto nella grafia di singole
contraddistinto appunto dall'intestazione "incipit an- lettere, quali la g, la o e la d. Inoltre, sebbene l'autore del-
tiphonarium feriale a Pentecoste usque ad adventům ' e le miniature sia in entrambi i casi Franco dei Russi, le tre
dall'insegna del prelato greco posta nel margine inferio-prove non dimostrano la stessa maturità stilistica. Il fo-
re18. Se questa pagina è attribuibile al Maestro del Bre- glio Lehman è vicinissimo per i prestiti dalla cultura fi-
viario Francescano, l'altro foglio Cini, in origine appar-gurativa ferrarese allo stile di Franco nella Bibbia di Bor-
tenuto ai corali bessarionei, è invece chiaramente di un so, come dimostra il confronto con le vignette del Levi-
miniatore ferrarese. Si tratta di una pagina raffigurante tico con i figli di Aronne e Aronne e Mose nei bas de page
l'Eterno (inv. 2124 [178]) identificabile con un foglio di delle cc. 47v-48r (fig. 9). Il panneggio, morbido e cede-
un Innario censito nell'elenco dei corali del 1812 che vole, cerca di restituire l'anatomia del corpo e non ha
ancora quella rettificazione che caratterizza le miniature
così lo descrive " Volume primo segnato col n. IL Incomin-
cia coirinno : Primo die in quo Trinitas beata mundum con la Lapidazione di santo Stefano e con il Cristo osan-
condidit e termina col salmo Audite coeli quae loquornatodi dagli angeli . Anche i putti giocosi che si abbarbica-
pagine 238 e appiè della pagina si vede uno stemma duca-no al fogliame del fregio sono identici a quelli miniati
le con un aquila bianca inquadrata dai gigli antichi di molte volte da Franco nel manoscritto estense, ad esem-
Francia e di un'aquila austriaca '. Lo stemma è quello pio
di nel fregio del principio del libro di Giosuè (I vol., c.
88v) (fig. 10) o in quello del libro di Geremia (II vol., c.
Borso d'Este, signore di Ferrara, che, come ha suggerito
25v). Terrei quindi separati i fogli Cini e il foglio con
la critica, dovette con ogni probabilità intervenire nell'e-

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X Annunciazione di Kansas City dal foglio Lehman, pen- ta dall'insegna del cardinale miniata al centro del margi-
sando che i primi tre possano aver fatto parte di un'altra ne inferiore tra due tondi; l'iniziale T (Tradent enim -
serie liturgica eseguita negli anni del soggiorno veneto di ufficio degli Apostoli) rappresenta entro un ambiente
Franco. Se nuove prove arriveranno a documentare an- suddiviso da una colonna, che forma l'asta della lettera,
che per essi l'appartenenza alla serie bessarionea do- un Apostolo flagellato e tradotto a giudizio. Il Corale
vremmo comunque pensare ad un diverso volume scrit- che, come specificato nell'elenco ottocentesco, è ancora
to da altra mano e miniato da Franco in un momento costituito da centoundici fogli di cui otto recano inizia-
seriore22. Va comunque ribadita l'importanza del ritrova- li figurate con santi posti su fondi blu filigranati a biac-
mento del foglio con Re David, che attesta come Franco ca, veniva attribuito da Mariani Canova al Maestro del
nella seconda metà del sesto decennio, mentre era a Fer- Breviario francescano. Le mani attive nel volume, forse
rara attivo alla Bibbia, venisse chiamato a miniare, forse tre, lontane dalla cultura stilistica ferrarese, sono certa-
dallo stesso Borso d'Este, la serie bessarionea dove altre
mente di maestri tardogotici lombardi ancora legati al
pagine sono da intendere eseguite a Ferrara. linguaggio di Michelino da Besozzo e del Maestro delle
La possibilità di individuare un'attività di Franco dei Vitae imperatorum . Come giustamente proposto da Me-
lograni nel 1994 il miniatore responsabile degli Apostoli
Russi alla serie bessarionea spinge Pia Palladino ad attri-
buire allo stesso miniatore sia il foglio Cini con l'Eter-a giudizio potrebbe essere il cosiddetto Terzo Maestro
del Bessarione, un artista di formazione lombarda attivo
ne J23, per me di anonimo miniatore ferrarese (fig. 1 1), sia
un altro foglio della collezione Cini ipotizzando anchein altri volumi della serie27.
per esso una appartenenza ai corali del Bessarione. Si Il foglio Cini con l'ufficio degli Apostoli miniato con lo
tratta di una pagina di Antifonario con l'ufficio del co- stesso soggetto del Giudizio degli Apostoli , va dunque di-
mune degli apostoli nel cui incipit Tradent enim sono sgiunto dalla serie bessarionea e dovrà trovare la sua ori-
raffigurati gli Apostoli a giudizio (inv. 2122 [177])24 (fig. ginaria provenienza in altro Corale smembrato sempre
12). Nel fregio, ad attestare una provenienza francesca- di pertinenza francescana, data la presenza del san Fran-
na, appaiono, nel margine laterale un tondo con serafi- cesco stigmatizzato con serafino. La cultura figurativa
no e, in basso, san Francesco stigmatizzato. Pia Palladi- sottesa alla prova (fig. 14), più moderna di quella che
no ipotizza che il foglio potesse essere stato la pagina ini- informa lo stile di Franco dei Russi, è databile alla metà
ziale di un Santorale con Comune degli Apostoli e condegli anni sessanta, se non oltre, in quanto appare già
dei propri, principiante con la festa di sant'Andrea. Tale aggiornata su quella delle iniziali ritagliate da un Antifo-
volume non sembra però ravvisabile in quelli citati nel- nario eseguito presumibilmente per un convento france-
l'elenco del 1812. Il Corale n. 3 della lista ottocentesca,scano ferrarese da Tura stesso o da un suo dotato allie-
segnato col n. VI principiante con la vigilia di sant'An-
vo28. L'elegante linea arrovellata dei panneggi e il colore
drea Apostolo e terminante con la festa di san Gioacchi-saturo di luce della Natività della Vergine - uno dei fa-
no, è infatti, come si avvide già Mariani Canova e come mosi cuttings turiani, oggi conservato a Berlino (Staatli-
sostiene anche Pia Palladino, identificabile con un Gra- che Museen Preussischer Kulturbesitz, Kupferstichkabi-
duale il cui foglio iniziale è al Cleveland Art Museumnett, n. 4493) - appaiono ripresi dal più modesto mi-
(Wade Fund 43.386) e altri fogli sono oggi dispersi inniatore del foglio Cini. Anche la fantasia degli ornati di
diverse collezioni. Probabilmente la studiosa ritiene il queste iniziali, ad esempio quelli dell' Assunzione della
Corale, secondo lei principiante con il foglio Cini re-Vergine entro iniziale A o del ritaglio con Tutti i santi di
cante l'iniziale T con Gli Apostoli a giudizio^ uno di quel- New York (The Metropolitan Museum of Art, Rogers
Fund, 1911; 11.50.1, 11.50.2) (fig. 15) sembra avere un
li non elencati nella lista del 1812, dove però al n. 6, se-
gnato con il n. VIV, appare già un volume intitolato Co- riflesso nella decorazione dell'iniziale Cini che, ad imita-
mune Sanctorum che già Giordana Mariani Canova rite- zione dei fogli americani, presenta irsute teste di drago
neva identificabile con un antifonario contrassegnatodalle cui fauci si dipartono gli elementi architettonici
dallo stemma bessarione apparso nel 1928 ad una ven-delle lettere. Sebbene mi riproponga di studiare meglio
dita Hoepli e poi nel 1929 e 1935 a due vendite Men- il problema vorrei sottolineare come la scrittura e la no-
tazione delle iniziali turiane, appartenute ad un unico
sing25. Tale volume irreperibile ai tempi dell'articolo di
Mariani Canova è apparso, come indica anche Pia Palla-Antifonario e caratterizzate dal trascolorare dell'inchio-
dino, da Christie's in una vendita del 20 novembre 2002 stro nella parte più alta, appaiano sorprendentemente
dove è stato acquistato dalla Biblioteca Malatestiana26vicine a quelle del foglio Cini con gli Apostoli a giudizio.
(fig. 13). La provenienza dalla serie bessarionea è attesta- Anche per altre pagine della collezione degli eredi Robert

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Lehman, provenienti dai corali bessarionei, Pia Palladino tosina. La lezione di Giraldi viene comunque interpreta-
suggerisce un'attribuzione a Franco. Tra queste vanno ta nel ritaglio Cini, e parimenti nei Corali conservati a
menzionate quelle con Santa Chiara e San Luigi di Tolo- Modena, in sintonia con quelle ricerche di asciuttezza
sa , appartenute ad un Antifonario con il Santorale dei formale e di nerbo lineare perseguite da Ercole de' Ro-
Santi francescani e segnato al numero 12 dell'inventario berti nella predella Griffoni. La stessa cultura figurativa
del 1812, principiante con un foglio oggi di ubicazione informa le vignette che illustrano il Decretum Gratiani
sconosciuta recante l'ufficio di sant'Antonio con lo stem- del Museo Civico di Palazzo Schifanoia (OA 1350), ad
ma di Borso d'Este. La nettezza di segno, la limpidezza esempio quella della causa XV con giudizio e condanna
cristallina del colore, il gusto per il dettaglio evidenziano di un ecclesiastico colpevole di omicidio e di atti immo-
la stessa mano, tuttavia lontana dagli esiti di Franco e ca- rali (fig. 18). Come la nostra iniziale anche il Decretum
ratterizzata, anche nella tipologia dell'ornato, in senso Gratiani , attribuito a maestri vicini a Guglielmo Giraldi
lombardo - emiliano29. Allo stesso maestro spetta il rita- aggiornati sul de' Roberti, appartiene ad ambiente olive-
glio con San Francesco stimmatizzato oggi a Kansas City tano. Sebbene stampato da Jenson a Venezia nel 1474
(Nelson - Atkins Museum of Art, 31-120) identico ai proviene dal monastero olivetano di San Giorgio a Fer-
cuttings con santa Chiara e Francesco, nel disegno delle rara e fu miniato per Nicolò Roverella che, tra il 1472 e
nuvole bianchissime e disposte in linee parallele ed anche il 1476, era abate generale della famiglia olivetana, ma
nei motivi d'ornato dei fregi. I tre fogli per dimensioni, che negli anni precedenti aveva avuto la carica di priore
scrittura - vergata in inchiostro nero e blu - dovettero di San Giorgio e di San Benedetto a Padova34.
appartenere allo stesso volume bessarioneo (fig. 16)30. Un problema attributivo ancora aperto è costituito dalla
Altro ritaglio di scuola ferrarese della collezione Cini è pagina raffigurante San Giovanni Evangelista posto entro
quello che reca l'iniziale / figurata con un Santo abate iniziale I (In principium erat verbum) con l'ufficio del Na-
olivetano (inv. 2126 [181]) (fig. 17)31. È purtroppo im- tale o della sua ottava (inv. 2125 [179])35 (fig. 19). Toesca
possibile in questo caso individuare il testo cui l'iniziale e Mariani Canova avvicinavano la miniatura al Maestro
era a capo, anche se le sue dimensioni e la notazione an- del Messale (Modena, Biblioteca Estense Universitaria,
cora visibile a tergo consentono senza dubbio di affer- Lot. 293, ms. a, a), 5.2) di Borso, oggi riconosciuto, an-
mare che si tratta di un'iniziale ritagliata da libro di co- che grazie ai documenti di pagamento, in Giorgio d'Ale-
ro. Mentre Toesca parlava genericamente di artista emi- magna. Sebbene l'ornato e la verve espressiva delle mi-
liano della seconda metà del XV secolo e Calabi pro- niature del Messale risultino un ineliminabile presuppo-
spettava un'identificazione del miniatore con uno dei sto per la miniatura Cini, ritengo che essa riveli una di-
collaboratori di Argenta nei Corali di San Francesco a versa resa plastica, costruita attraverso una trama fitta e
Brescia, Mariani Canova avvicinava la miniatura alle il- con un panneggio colonnare, assente nelle prove di Gior-
lustrazioni del Graduale delle Messe Votive segnato 1011 gio. Più suggestivo l'accostamento con la pagina incipit
della Biblioteca Estense Universitaria di Modena, rite- del Santorale del Breviario Llangattock , presumibilmente
nendola della stessa mano dell'iniziale, con Monaco oli - identificabile con il Breviario di Lionello d'Este, legitti-
vetano che asperge altri monaci II confronto appare an- mato da un analogo modo di ritrarre i volti, da una resa
cora persuasivo. Oggi i Graduali modenesi vengono ri- plastica insistita e dall'identica realizzazione del fregio a
tenuti eseguiti nell'ottavo decennio da maestranze ferra- filigrana dal tratto sottile e leggero (fig. 20). Il foglio og-
resi per il monastero olivetano di San Benedetto a Pado- gi alla Houghton Library di Cambridge (Mass) (ms. Typ.
va, su commissione della famiglia padovana Lanzarotti, 301) è stato attribuito al veronese Matteo de Pasti che i
di cui recano lo stemma e che sappiamo sostenne le spe- documenti attestano aver lavorato al Breviario di Lionel-
se per i libri della comunità32. I miniatori qui attivi ap- lo nel 144636. Si può quindi ipotizzare che il foglio Cini
partengono a quella nuova generazione di artisti la cui sia stato eseguito da un miniatore ferrarese attivo attorno
partenza è radicata nel raccolto intimismo del miniatore alla metà degli anni cinquanta ma ancora suggestionato
ferrarese Guglielmo Giraldi, in particolare nelle intense dall'attività di Matteo nel Breviario di Lionello. Si spie-
raffigurazioni di monaci certosini oranti, realizzati nei gherebbe così il carattere per certi versi venetizzante del
Corali della Certosa di Ferrara allo scadere del settimo foglio Cini, che si distingue per un abbondante uso del-
decennio o all'inizio dell'ottavo33. Anche l'iniziale per ti- l'oro masinatOy cioè polverizzato e steso a pennello, tecni-
pologia, scelte cromatiche delle foglie - verdi, rosa e blu ca in cui Matteo, stando alle fonti, era espertissimo.
- finemente rilevate a biacca, e per il campo interno blu
filigranato in oro è modellata sulle lettere della serie cer- Università di Padova

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Si licenzia il saggio così come era stato presentato alla consegna ( G. Freuler ; Studi recenti sulla miniatura rinascimentale italia-
degli atti, nella primavera 2004. Ritengo opportuno ricordare na. Appunti su una recente mostra americana (Parte III), in
che nel novembre-dicembre 2004 è uscita la terza parte dell'arti- "Arte Cristiana", XCII, 825, 2004, pp. 397-408). Inoltre segna-
colo di Freuler a commento della mostra americana Treasures of lo che la raccolta dei fogli degli eredi Lehman è stata acquistata
Lost Art dove lo studioso presenta alcuni fogli di secondo Quat- dall'antiquario dr. Jörn Günther (Hamburg-London) e poi ven-
trocento , anche di area ferrarese , vicini ai fogli Cini e Lehman duta smembrata.

NOTE Per le miniature stabilmente conservate nella collezione

Lehman, in parte pure esposte alla mostra del 2003-2004,


1 P. Toesca, Monumenti e studi per la storia della miniatura
si veda anche il catalogo Illuminations in the Robert Lehman
Collection
italiana. La collezione di Ulrico Hoepli , Milano 1930; G. , a cura di S. Hindman, M. Levi D'Ancona, P.
Mariani Canova, Miniature dell'Italia settentrionale Palladino,
nella M.F. Saffiotti, IV, New York 1997.
Fondazione Giorgio Cini , Vicenza 1978. 4 P. Toesca, Monumenti e studi ..., cit., p. 126, cat. 123; G.
Mariani
2 Tra gli studi generali sulla miniatura a Ferrara, usciti dopo Canova, Miniature dell'Italia settentrionale. .., cit.,
p. 31, cat. 65.
il catalogo Cini del 1978, vanno ricordati H. J. Hermann,
5 Un profilo
La miniatura estense, cura apparati e note di F. Toniolo, in- biografico e un catalogo delle opere di Taddeo
troduzione di G. Mariani Canova, traduzione di G. Valen-
Crivelli si trova in F. Toniolo, I miniatori estensi, in H. J.
zano, Modena 1994 che contiene la riedizione in tradu-
Hermann, La miniatura estense..., cit., pp. 208-253, in
particolare
zione italiana con aggiornamenti critici e bibliografici del pp. 209-219, dove per la prima volta avvicina-
vo a Taddeo Crivelli la miniatura del Diploma, proposta
saggio di H. J. Hermann, Zur Geschichte der Miniaturma-
che, poi
lerei am Hofe der Este in Ferrara. Stilkritische Studien in ho ribadito in F. Toniolo, Codici emiliani del Rina-
"Jahrbuch der Kunsthistorischen Sammlungen der al-
scimento in Veneto, in La pittura emiliana nel Veneto, a cura
lerhöchsten Kaiserhauses", XXI, 1900, pp. 117-221
di S.e Marinelli
i e A. Mazza, Modena 1999, pp. 46-58. Per
il contributo
saggi e le schede del catalogo della mostra La miniatura a di Crivelli alla Bibbia di Borso d 'Este cfr. F.
Toniolo,
Ferrara. Dal tempo di Cosmè Tura all'eredità di Ercole de' Ro- Taddeo Crivelli : il maggior miniatore della Bibbia
di Borso d'Este, in "Bollettino d'Arte", LXXX, s. VI, 1995,
berti, catalogo della mostra a cura di F. Toniolo (Ferrara,
Palazzo Schifanoia), Modena 1998. La documentazione
pp. 159-180 e Id, La Bibbia di Borso d'Este. Cortesia e ma-
gnificenza a Ferrara tra Tardogotico e Rinascimento, in Com-
sui miniatori, cartolai e sui libri eseguiti alla corte di Ferra-
ra nel periodo che ci riguarda è stata pubblicata in A. mentario
Fran- al Codice, Modena 1997, II, pp. 295-497, in par-
ceschini, Artisti a Ferrara in età umanistica e rinascimenta-
ticolare pp. 379-399.
le. Testimonianze archivistiche. Pt. I: dal 1341 al 1471,
6 G.Fer-
Mariani Canova, I codici dell'area padana orientale: tra
rara- Roma 1993; Id., Artisti a Ferrara in età umanistica e Ferrara e Mantova, in Boccaccio visualizzato. Nar-
Bologna,
rinascimentale. Testimonianze archivistiche. Pt. II, tomo I:
rare per parole e per immagini fra Medioevo e Rinascimento,
dal 1472 al 1492, Ferrara-Roma 1995. a cura di V. Branca, II, Opere d'arte di origine italiana, To-
rino 1999, pp. 273-276, e pp. 288-295, A.C. De La Mare
3 P. Palladino, Treasures of a Lost Art. Italian Manuscripts
Painting of the Middle Ages and Renaissance, catalogoe della
C. Reynolds, in Boccaccio visualizzato..., cit., pp. 288-
mostra (Cleveland, Museum of Art; San Francisco,295,
Finecat. 123. Per il documento di pagamento al miniato-
Arts Museum; New York, The Metropolitan Museum ofFranceschini, Artisti a Ferrara. .., cit., n. 1096 g.
re A.
7 Un
Art), New York 2003. Alcuni fogli esposti alla mostra profilo biografico e un catalogo delle opere di Franco
data-
dei Russi si trovano in F. Toniolo, I miniatori estensi. . . ,
bili tra XIII e XV secolo di area veneta, emiliana e toscana
sono stati oggetto di analisi con numerose aggiunte dicit.,
altripp. 221-230. Per l'intervento di Franco nella Bibbia
fogli appartenenti alle medesime serie in due articoli di
di Borso
G. d'Este cfr. Id, La Bibbia di Borso d'Este. .., cit., pp.
401-411.
Freuler, Studi recenti sulla miniatura medievale (soprattutto)
8 P. Toesca, Monumenti e studi..., cit., pp. 124-125, cat.
emiliana. Appunti intorno ad una recente mostra americana
120-121
(Parte I), in "Arte Cristiana", XCII, fase. 820, 2004, pp. 1- con attribuzione a miniatore lombardo-ferrarese;
G. Ve-
10 e Id., Studi recenti sulla miniatura medievale: Emilia, Mariani Canova, Miniature dell'Italia settentrionale...,
cit.,II),
neto e Toscana. Appunti su una mostra americana (Parte pp. 32-33, cat. 68-69, con attribuzione a Franco dei
Russi.
in "Arte Cristiana", XCII, fase. 822, 2004, pp. 157-170.

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9 (Inv. 2121 [175]) Misure: mm 747 x 512; specchio scrit- Canova, Girolamo da Cremona in Veneto: una nuova ipote-
tura: mm 480 x 350, pentagramma: mm 5; al recto incipit si per TAntifonario dei Santi Cosma e Damiano , in Studi di
Rex Paci ficus", al verso explicit. "Sci tote quia propre est"; Storia dellArte in memoria di Mario Rotili , I, pp. 331-346.
(inv. 2120 [174]), mm 752 x 511; specchio di scrittura: Cfr. G. Mariani Canova in The Painted Page. Italian Re-
490 x 360; pentagramma: mm 5; al recto incipit "aula ute- naissance Book Illumination 1450-1550 , catalogo della
ri virginalis"; al verso explicit "iubilate. Ad (haesit)"; en- mostra a cura di J.J. G. Alexander (London, Royal Aca-
trambi i fogli recano 5 righe di testo e musica; scrittura go- demy of Arts; New York, The Pierpont Morgan Library),
tica; notazione quadrata su tetragrammi. La provenienza Munich-New York 1994, p. 232, cat. 123.
dei due fogli dalla collezione John F. Murray è indicata da 16 G. Mariani Canova, Miniature dell'Italia settentrionale. . . ,
R Palladino, in Treasures of a lost art... , cit., p. 87, nota 1. cit., pp. 48-49, cat. 83.
Nel catalogo Cini del 1978 il foglio con il Cristo osannato 17 G. Mariani Canova, Una illustre serie liturgica ricostruita: i
dagli Angeli viene interpretato come Resurrezione e l'an- Corali del Bessarione , in "Saggi e Memorie di Storia dell'Ar-
tifona in esso contenuta è identificata come ufficio alla fe- te", XI, 1978, pp. 7-20; 129-146. Sempre sui corali del
sta della Resurrezione. Tale errore è stato corretto da F. To- Bessarione: F. Lollini, Bologna, Ferrara, Cesena: i Corali del
molo in La miniatura a Ferrara.., cit., pp. 128-129, cat. Bessarione tra circuiti umanistici e percorsi di artisti, in Cora-
15. Per le due antifone cfr. R. J. Hesbert, Corpus Antipho- li miniati del Quattrocento nella Biblioteca Malatestiana, ca-
nalium Officii ', Vol. III Invitatoria et Antiphonae Editio Cri- talogo della mostra a cura di P. Lucchi (Cesena, Biblioteca
tica , Roma 1968, cat. 4657, 3576. Malatestiana), Milano 1989, pp. 19-36; 96-114, cat. 1-7.
10 Al museo il foglio è catalogato come opera di miniatore 18 P. Toesca, Monumenti e studi ..., cit., p. 108, cat. 96 con at-
fiorentino. Misure: mm 752 x 508; specchio scrittura: mm tribuzione a miniatore lombardo, metà sec. XV; G. Mariani
480 x 350; pentagramma: mm 5; 5 righe di testo e musi- Canova, Una illustre serie liturgica..., cit., pp. 13, 15 e Id.,
ca; scrittura gotica; notazione quadrata su tetragrammi. Al Miniature dell'Italia settentrionale. . ., cit., pp. 40-43, cat. 79,
recto incipit "alleluia alleluia, v. Salutare domini nostri"; al con identificazione del foglio nell'Antifonario bessarioneo e
verso explicit "Exortum est in tenebris lumen". I caratteri attribuzione al Maestro del Breviario francescano; lo stesso
grafici sono simili a quelli dei fogli Cini; diversa è però la per F. Lollini, Bobgna, Ferrara, Cesena. . ., cit, pp. 105-106 e
i, nel cutting americano sempre vergata con il puntino. P. Palladino, Treasures of a lost art. . ., cit., p. 79.
" L'antifona è "Tecum principium in die virtutis tuae, in 19 P. Toesca, Monumenti e studi ..., cit., pp. 126-127, cat.
splendoribus sanctorum, ex utero ante luciferum genui te" 124 (Ferrara, seconda metà sec. XV); G. Mariani Canova,
cfr. R. J. Hesbert, Corpus Antiphonalium Officii..., cit., Una illustre serie liturgica..., cit., pp. 13, 20 e Id., Minia-
cat. 5127. Il verso del foglio contiene la fine dell'antifona ture dell'Italia settentrionale. . ., cit., pp. 31-32, cat. 67, con
e altre antifone e salmi per l'ufficio dei vespri del Natale. identificazione del foglio nell'Innario della serie del Bessa-
12 La numerazione posta nel margine inferiore a destra è in rione e attribuzione a miniatore ferrarese vicino alla Bibbia

cifre arabe. Va notato che il numero 1 è scritto con il pun- di Borso d'Este; la miniatura è attribuita ad ambito di Tad-
tino, mentre lo stesso numero nel foglio Cini con la Lapi- deo Crivelli da F. Lollini, Bologna, Ferrara, Cesena..., cit,
dazione di santo Stefano non ha il puntino. pp. 21, 32 nota 22.
13 F. Toniolo, in La miniatura a Ferrara.., cit. pp. 128-129, 20 Lo stemma di Borso d'Este miniato nel foglio Cini è data-
cat. 15. bile anteriormente all'aprile 1471 quando, poco prima
14 Per il manoscritto si veda F. Toniolo, in La Miniatura a della morte, Borso ottenne da papa Paolo II il titolo di du-
Padova dal Medioevo al Settecento , catalogo della mostra a ca di Ferrara e poté aggiungere al suo stemma le chiavi pa-
cura di G. G. Baldissin Molli, G. Canova Mariani, F. To- pali: cfr. A. Spaggiari e G. Trenti, Gli stemmi estensi ed au-
niolo (Padova, Palazzo della Ragione - Palazzo del Monte; stro estensi. Profilo storico , Modena 1985, p. 51. Per l'im-
Rovigo, Accademia dei Concordi), Modena 1999, pp. presa dell'unicorno F. Toniolo, La Bibbia di Borso d'Este. ..,
250-251, cat. 96 con bibliografia precedente. cit. pp. 487-489.
15 II riconoscimento della mano di Franco dei Russi nell An- 21 P. Palladino, Treasures of a lost art..., cit., pp. 84-87, cat.
tifonario spetta a M. Levi d'Ancona, Postille a Girolamo da 43, con indicazione di provenienza dalla collezione John F.
Cremona, , in Studi di Bibliografia e di Storia in onore di T. de Murray. Misure: mm 711 x 515; specchio scrittura: mm
Marinis, III, 1964, pp. 45-104. Sul codice e le diverse ipo- 470 x 340; pentagramma: mm 5. La leggera differenza nel-
tesi di provenienza, Mantova o Padova, cfr. J. J. G. Alexan- le misure dei fogli potrebbe dipendere da una loro rifilatu-
der, The Provenance of the Brooke AntiphonaĻ in "The An- ra. Lo specchio di scrittura del foglio Lehman è più picco-
tiquaires Journal", XLIX, 1969, pp. 385-387 e G. Mariani lo di 10/20 mm rispetto ai fogli Cini.

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22 II problema della ricostruzione della serie bessarionea e in (Berlino, Kupferstichkabinet, ms 4493), San Francesco (già
particolare dei quattro o cinque volumi dell'Antifonario Parigi, collezione Wildenstein) e Tutti i santi (New York,
del proprio del tempo è ancora motivo di dibattito e Pia The Metropolitan Museum of Art, 1 1 .50. 1), siano da rite-
Palladino, nel catalogo della mostra americana, annuncia nere appartenuti ad un Antifonario, eseguito da Tura tra la
che riprenderà la questione in un suo prossimo intervento fine del sesto e la prima metà del settimo decennio del
nel quale includerà anche la discussione sui fogli ferraresi Quattrocento. Gli altri sei fogli, tra i quali ricordiamo la
della Cini. Presentazione al Tempio (New York, The Metropolitan Mu-
23 P. Palladino, Treasures of a lost art. .., cit., p. 79. seum of Art, 1 1.50.4) e Le stigmate di san Francesco (Wa-
24 P. Toesca, Monumenti e studi. . . , cit., pp. 1 25- 1 26, cat. 1 22 shington, National Gallery of Art, B-13, 524), erano par-
(Ferrara, seconda metà sec. XV); G. Mariani Canova, Mi- te di un Graduale , che, sempre secondo Kanter, sebbene
niature dell'Italia settentrionale... y cit. p. 33, cat. 70, con appartenuto ad una stessa serie, sarebbe stato miniato dal-
provenienza da corale francescano e attribuzione a minia- lo stesso maestro in una fase più avanzata della sua carrie-
tore ferrarese vicino a Jacopo Filippo Argenta nei Corali ra nel decennio tra il 1470 e il 1480. Una distanza crono-
del Duomo di Ferrara. P. Palladino, Treasures of a lost logica spiega la diversità di stile consentendo per entrambi
art... y cit., pp. 79, 86. i gruppi di proporre un'autografia del maestro.
25 P. Palladino, Treasures of a lost art..., cit., p. 79, n. IX. L'i- 29 P. Palladino, Treasures of a lost art..., cit., p. 79, pp. 89-
potesi di riconoscimento del volume segnato 6 della lista 93, cat. 45 a-b; G. Mariani Canova, Una illustre serie li-
ottocentesca dei corali bessarionei con l'Antifonario ap- turgica..., cit. pp. 13, 17, con attribuzione a maestro tar-
parso alla vendita Hoepli nel 1928 è proposta per la prima dogotico lombardo nell'ambito del Terzo maestro del
volta in G. Mariani Canova, Una illustre serie liturgica..., Bessarione.

cit., pp. 13, 16, dove la studiosa, basandosi solo sull'esame 30 P. Palladino, Treasures of a lost art. .., cit., p. 92, con attri-
delle riproduzioni fotografiche, proponeva un'attribuzione buzione a Franco dei Russi ma esatto riconoscimento del-
al Maestro del Breviario Francescano. La stessa identifica- l'appartenenza del ritaglio al volume bessarioneo.
zione è accettata da F. Lollini, Bologna , Ferrara , Cesena..., 31 P. Toesca, Monumenti e studi..., cit., p. 128, cat. 126; E.
cit, pp. 105-106, 107, nota 4 dove però si attribuisce al Calabi, I corali miniati del convento di S. Francesco a Bre-
Maestro del Breviario Francescano solo la prima carta non scia y in "La critica d'arte", 3, 1938, pp. 57-67; P. Toesca,
le altre carte dell'Antifonario. Miniaturedi una collezione veneziana, Venezia 1958, p. 47,
26 Catalogue of Valuable Illuminated Manuscripts, Printed cat. 181 (Emilia, seconda metà sec. XV); G. Mariani Ca-
Books and Autograph Letters , Christie's London, Wedne- nova, Miniature dell'Italia settentrionale..., cit. p. 34, cat.
sday, 20 November 2002, n. 27, pp. 48-5 1 . Si segnala che 71, miniatore emiliano nell'orbita di Giraldi e dell'Argen-
il 28 febbraio 2003 alla Biblioteca Malatestiana si è tenuta ta presumibilmente lo stesso operoso in un Graduale della
una giornata di studi dal titolo II Corale ritrovato. La serie Biblioteca Estense di Modena (ms. lat. 1011).
liturgica di Bessarione alla Malatestiana con interventi di 32 Per i sei Graduali Olivetani conservati alla Biblioteca Esten-
G. Fiaccadori, F. Lollini e G. Mariani Canova che verran- se Universitaria di Modena cfr. E. Besso, in La miniatura a
no pubblicati negli Atti del Convegno, Il Dono di Malate- Ferrara...., cit., pp. 252-254, cat. 53.
sta Novello (Cesena, Biblioteca Malatestiana, 21-23 Marzo 33 L'analisi dell'opera di Guglielmo Giraldi è affrontata da G.
2004), in corso di stampa. Mariani Canova, Guglielmo Giraldi. Miniatore estense, ca-
27 A. Melograni, Miniature inedite del Quattrocento lombardo talogo delle opere a cura di F. Toniolo, Modena 1995; per
nelle collezioni americane , in "Storia dell'Arte", 82, 1994, l'attività del miniatore alla Certosa di San Cristoforo di

pp. 283-302, in particolare p. 295 e A. Melograni, Un An- Ferrara cfr. pp. 79-1 10.
tifonario ricomparso. Nuove proposte per il Catalogo del Ter- 34 G. Mariani Canova , in La miniatura a Ferrara. .., cit., pp.
zo Maestro del Bessarione , in "Bollettino d'Arte", 124, 248-252, cat. 52 con bibliografia precedente.
2003, pp. 9-26. 3S P. Toesca, Monumenti e studi..., cit., p. 127, cat. 125 (mi-
28 Per le iniziali attribuite a Tura si veda L. Kanter, in La mi- niatore del Messale di Borso, seconda metà sec. XV); G.
niatura a Ferrara..., cit., pp. 148-156, cat. 20 a-e, con bi- Mariani Canova, Miniature dell'Italia settentrionale. . cit.
bliografia precedente. Lo studioso evidenzia giustamente pp. 30-3 1 , cat. 64 con analoga attribuzione. F. Lollini, in
come dei dieci cuttings attribuiti dalla critica a Cosmè Tu- La miniatura a Ferrara..., cit., pp. 96-97, cat. 10. Lo stu-
ra o a suoi seguaci, quattro fogli e precisamente X Assunzio- dioso data il foglio nella seconda metà del sesto decennio e
ne della Vergine entro iniziale A (New York, The Metropo- ne evidenzia le diversità da Giorgio d'Alemagna. Paragona
litan Museum of Art, 1 1.50.1), la Natività della Vergine , invece il volto del san Giovanni ai ritratti del Plutarco del-

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la Biblioteca Malatestiana di Cesena da lui ricondotti a 1996, Paris 1998, II, pp. 499-532, dove viene anche ri-
Matteo de' Pasti. portato il brano della lettera di Matteo de' Pasti da Vene-
36 R. S. Wieck, Late Medieval and Renaissance illuminated zia a Piero di Cosimo de' Medici datata 1441 in cui Mat-
Manuscripts 1350-1525 in the Houghton Library , Cam- teo dice di aver utilizzato la tecnica dell'oro masinato . Sul-

bridge (Mass) 1983, p. 130. L'attribuzione del foglio a l'artista si veda anche il contributo di G. Castiglioni, Sul-
Matteo de' Pasti è proposta per la prima volta da M. Me- le labili orme di Matteo de Pasti, in "Verona illustrata", 1 5,
dica in Le Muse e il Principe. Arte di corte nel Rinascimen- 2002, pp. 5-58. Un recente ed aggiornato elenco dei fogli
to padano , catalogo della mostra a cura di A. Mottola fino ad ora apparsi sul mercato o in collezioni pubbliche e
Molfino e M. Natale (Milano, Museo Poldi Pezzoli), Mo- private del Breviario Llanghattock venduto già mutilo da
dena 1991, pp. 190-194, cat. 49. Una convincente rico- Christies nel 1958 è offerto nella scheda di catalogo dei
struzione dell'attività di Matteo de' Pasti miniatore si tro- cinque fogli attualmente conservati alla Saint Louis Uni-
va in M . Medica, Matteo de* Pasti et V enluminure dans le versity: E. Staley Evans, Medieval Manuscripts at Saint
cours d'Italie du Nord ' entre le gothique finissant et la Re- Louis University: a Catalogne , in "Manuscripta. A Journal
naissance , Pisanello, Actes du colloque organisé au Musée for Manuscript Research", 47/48, 2003/2004, pp. 47-103
du Louvre par le Service culturel les 26, 27 et 28 juin in particolare pp. 56-54.

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1. Taddeo Crivelli, Ritratto di Gaspare Fontana, Diploma di dottorato (particolare). Venezia, Fondazione Giorgio Cini

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2. Taddeo Crivelli, Dioneo , Boccaccio, Decameron (particolare). Oxford, Bodleian Library

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3. Franco dei Russi, Cristo osannato e adorato dagli angeli , foglio staccato da Antifonario. Venezia, Fondazione Giorgio Cini

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4. Franco dei Russi, La lapidazione di santo Stefano , foglio staccato da Antifonario (particolare). Venezia, Fondazione Giorgio Cini

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5. Franco dei Russi, Annunciazione , foglio staccato da Antifonario. Kansas City, The Nelson-Atkins Museum of Art

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6. Franco dei Russi, Frontespizio architettonico con putti, animali, angeli e stemmi, Bernardo Bembo,
Oratio Gratulatoria. Londra, British Library

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7. Franco dei Russi, Madonna della Misericordia, (particolare). Londra, Burlington House,
Society of Antiquaries, Antifonario Brooke

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8. Franco dei Russi, Re David eleva l anima a Dio , foglio staccato da Antifonario
della serie dei Corali di Bessarione. Collezione privata

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9. Franco dei Russi, fregio con vignette del Libro del Levi tico, Bibbia di Borso ďEste. Modena,
Biblioteca Estense Universitaria

10. Franco dei Russi, bas de page del principio del Libro di Giosuè, Bibbia di Borso d'Este. Modena,
Biblioteca Estense Universitaria

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Ferrara nelle miniature del Rinascimento della Fondazione Giorgio Cini

1 1 . Miniatore ferrarese, L'Eterno , foglio da Innario della serie dei Corali di Bessarione.
Venezia, Fondazione Giorgio Cini

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Saggi e memorie di storia dell'arte - 27

12. Miniatore ferrarese, Gli Apostoli a giudizio, foglio da Antifonario.


Venezia, Fondazione Giorgio Cini

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13. Terzo Maestro del Bessarione, Apostolo a Giudizio , carta iniziale di Antifonario.
Cesena, Biblioteca Malatestiana

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Saggi e memorie di storia dell'arte - 27

14. Miniatore ferrarese, Gli Apostoli a giudizio, particolare ini-


ziale. Venezia, Fondazione Giorgio Cini
15. Cosmè Tura, Tutti i santi , iniziale staccata da Corale . New
York, The Metropolitan Museum of Art, Rogers Fund
16. Miniatore ferrarese con influenze lombardo-emiliane,
Stigmatizzazione di san Francesco , iniziale staccata da Corale.
Kansas City, Nelson-Atkins Museum of Art

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Ferrara nelle miniature del Rinascimento della Fondazione Giorgio Cini

18. Miniatore giraldiano, Giudizio e condanna di un ecclesia-


stico colpevole di omicidio , (Causa XV), Decretum Gratiani.
Ferrara, Museo Civico di Arte Antica - Palazzo Schifanoia

17. Miniatore giraldiano, Un santo abate olivetanoy iniziale ri-


tagliata da Corale. Venezia, Fondazione Giorgio Cini

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19. Miniatore Ferrarese, San Giovanni Evangelista , foglio da Antifonario. Venezia, Fondazione Giorgio Cini

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20. Matteo de' Pasti, incipit del Santoral foglio staccato dal Breviario di Lionello ďEste. Cambridge (Mass.), Houghton Library

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