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Nel contributo - indagando i percorsi collezionistici e di mercato vissuti tra Otto e Novecento da un campione di opere del tardogotico ferrarese - si focalizza sulla grave dispersione cui fu soggetto il patrimonio storico-artistico prerinascimentale della città. In netta controtendenza rispetto al gusto dominante per le opere dei secoli d’oro della cosiddetta Officina ferrarese, e a monte della mostra del 1933, si distingue l’operato critico del giovane Filippo de Pisis, mentre già nel corso della seconda metà del secolo la ponderata attività collezionistica messa in atto dalla Cassa di Risparmio di Ferrara.
keywords: Filippo Tibertelli de Pisis, Tardogotico estense, Scuola ferrarese, Mercato, Tutela, Mostra ferrarese del 1933, Mostra ferrarese del Rinascimento, Cassa di Risparmio di Ferrara, Officina ferrarese, Maestro G. Z., Michele dai Carri, Antonio Orsini, Maestro del trittico di Imola.
Titolo originale
Chiara Guerzi - Il tardogotico estense tra critica e mercato dell’arte
Nel contributo - indagando i percorsi collezionistici e di mercato vissuti tra Otto e Novecento da un campione di opere del tardogotico ferrarese - si focalizza sulla grave dispersione cui f…