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Manuale di

Acustica per
Home Studio
I 4 Elementi Essenziali per Ottenere una Qualità di Ascolto Professionale
nel Tuo Home Studio Senza Spendere una Fortuna

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Manuale di Acustica per Home Studio

MANUALE DI ACUSTICA PER HOME STUDIO


Versione 1.00 - Metric
da AUDIEUM
Copyright © 2020 - Andrea Cicero - Audieum
Tutti i diritti riservati
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Manuale di Acustica per Home Studio

Table Of Contents

Introduzione 4
1. Layout di Ascolto 6
     1.1. Sistema di Coordinate della Stanza 6
     1.2. Orientamento della Stanza 7
     1.3. Mantieni la Simmetria 8
     1.4. Il Sweet Spot 9
     1.5. Il Triangolo Equilatero  10
     1.6. Distanza dalle Super ci della Stanza 11
     1.7. E Non Dimenticare le Altezze... 12
     1.8. Riepilogo 13
2. Prime Ri essioni 14
     2.1. Ordine di Ri essione 14
     2.2. Effetti Soggettivi delle Prime Ri essioni 15
     2.3. Qual è l'obiettivo? 15
     2.4. Come Attenuare le Prime Ri essioni 17
     2.6. Riepilogo 19
3. Tempo di Riverberazione 20
     3.1. Cosa è il Tempo di Riverberazione? 20
     3.2. Qual è l'obiettivo? 21
     3.3. Cosa succede se i valori di RT sono più alti di 22
quelli suggeriti?
     3.4. Perché la Riverberazione è necessaria? 22

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Manuale di Acustica per Home Studio

     3.5. Come scegliere i Pannelli Acustici 22


     3.6. Calcolo del Tempo di Riverberazione 24
     3.7. Riepilogo 25
4. La Risposta Modale delle Stanze 26
     4.1. Cosa sono i Modi? 26
     4.2. Tipi di Modo 27
     4.3. Quanto sono utili i Modi? 28
     4.4. Come calcolare i Modi 29
     4.5. Come trattare le basse frequenze? 30
     4.6. Attenzione al Foam! 31
     4.7. Riepilogo 33
Conclusione 34
La Checklist del Trattamento Acustico 35
Il Tuo Bonus Speciale 37
Bibliogra a 38

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Manuale di Acustica per Home Studio

Introduzione
Grazie per aver scaricato questa guida su come allestire un Home
Studio dall'acustica eccellente. Ti sarà di aiuto per capire meglio
come funziona la propagazione del suono nella tuo ambiente e come
è possibile risolvere la maggior parte the problemi che in uenzano
la qualità di ascolto.

Può sembrare dif cile a prima vista, ma ti posso assicurare che ne


varrà la pena. Alla ne di questa guida avrai una visione chiara di
quali sono le caratteristiche di un ambiente di ascolto professionale.
Ricorda che stanze ordinarie possono suonare in maniera eccelsa
con i giusti accorgimenti.

Sono Andrea Cicero, ingegnere acustico e fondatore di Audieum,


con anni di esperienza nella progettazione di ambienti di ascolto
critico. Spero che questa guida possa essere di aiuto a chiunque
desideri allestire un Home Studio di qualità all'interno di un
ambiente ordinario, usufruendo di raccomandazioni semplici da
implementare e che non richiedono investimenti eccessivi.

Dunque, nei prossimi capitoli tratteremo degli argomenti seguenti:

  ayout di Ascolto
L
 Prime Ri essioni
 Tempo di Riverbero
 Modi della Stanza

Alla ne di questa guida, troverai una checklist che ti sarà utile per
condurre una valutazione preliminare della tua stanza.

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Manuale di Acustica per Home Studio

In ne, l'ultima sezione contiene un bonus speciale per te per


accedere alle risorse di progettazione e misura di Audieum.

Iniziamo!

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Manuale di Acustica per Home Studio

1. Layout di Ascolto
Il Layout di Ascolto è il primo e più fondamentale aspetto da
considerare prima di allestire un ambiente di ascolto.

Nella mia esperienza di ingegnere acustico, ho visto diversi ambienti


con gravi difetti all'ascolto (seppur trattati acusticamente) a causa
dell'errata disposizione degli altoparlanti e della posizione di ascolto
relativamente alle super ci della stanza. Se si sbaglia ciò, le
conseguenze sulla qualità di attrezzatura audio professionale e
possibile trattamento acustico saranno svantaggiose, rendendo i
tuoi investimenti vani.

Ipotizziamo che la stanza da allestire sia rettangolare (come la


maggior parte degli ambienti domestici) e che la con gurazione
degli altoparlanti sia Stereo (Left e Right ).

1.1. Sistema di Coordinate della Stanza


Prima di tutto, de niamo un sistema di coordinate  per il nostro
ambiente in modo da poterci orientare facilmente al suo interno.

De niamo l'Asse di Ascolto  come la linea immaginaria tracciata


dalla parete FRONTALE (quella verso cui l'ascoltatore è rivolto),
attraverso la posizione di ascolto, alla parete POSTERIORE, come
mostrato in Figura 1.

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Figura 1 - Posizione dell'Asse di Ascolto

1.2. Orientamento della Stanza


È preferibile che l'Asse di Ascolto  sia parallelo al lato lungo  della
stanza (vedi Figura 2). Il motivo è che, in questo modo, è possibile
ottenere una distanza maggiore tra gli altoparlanti e la posizione di
ascolto, senza che quest'ultima ricada ai nodi  della stanza
(discuteremo di questo più in dettaglio al capitolo 4), dove la
risposta a bassa frequenza presenta "buchi" molto pronunciati.

Figura 2 – Come orientare il layout di ascolto

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Nota che ho messo un segno di pericolo sulla seconda


con gurazione in quanto non è del tutto sbagliato. Molte sale regia
in studi di registrazione professionali sono disposte con l'Asse di
Ascolto  parallelo al lato corto della stanza, mantenendo una certa
qualità acustica. Questo è perché molti altri fattori contribuiscono,
come ad esempio dimensioni molto generose della stanza e rapporti
ideali tra di esse.

Inoltre, altri aspetti possono in uire la scelta dell'orientamento


migliore, ad esempio la posizione di porte e nestre, o il modo
migliore in cui l'attrezzatura (desk, rack...) può essere disposta.

1.3. Mantieni la Simmetria


La Simmetria rispetto all'Asse di Ascolto è anch'essa fondamentale.
Può sembrare ovvio, ma è la causa maggiore di scompensi in
sistemi di ascolto Stereo.

Figure 3 – Simmetria rispetto all'asse di ascolto

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1.4. Il Sweet Spot


Una volta deciso l'orientamento, è il momento di trovare il  sweet
spot per la posizione di ascolto.

Come già anticipato, la risposta a bassa frequenza dipende


fortemente dalla posizione relativa di monitor e ascoltatore rispetto
alle super ci della stanza a causa del comportamento modale della
stessa. Approfondiremo questo concetto al capitolo 4, tuttavia per
adesso immagina per adesso che, al di sotto di una certa frequenza
di taglio (di solito 250 Hz per stanze piccole), la pressione sonora
varia in modo signi cativo muovendosi all'interno della stanza.

In generale, per una stanza rettangolare il miglior bilanciamento tra


picchi e nulli nella risposta a bassa frequenza può essere ottenuto
tra il 33% e il 38% della lunghezza della stanza dalla parete
FRONTALE. Ad esempio, se una stanza è lunga 4.50 m, la posizione
di ascolto dovrebbe essere posizionata tra 1.50 m e 1.70 m.
Suggerisco di sperimentare con queste grandezze e di non esitare
di andare leggermente al di fuori di questo range ideale se dovessi
trovare che può funzionare meglio.

Cerca di evitare il punto medio della stanza (2.25 m nell'esempio


precedente) in quanto è un nodo per la frequenza di risonanza sulla
lunghezza della stanza o, meglio, un punto in cui si riscontra un forte
nullo nella risposta a bassa frequenza.

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1.5. Il Triangolo Equilatero 


Adesso che il punto di ascolto è ssato, i monitor possono essere
localizzati di conseguenza.

La regola del triangolo equilatero ti sarà certamente familiare. Ma


come funziona in realtà? E quali sono le distanze ottimali? Diamo
un'occhiata alla Figura 4 per maggiore chiarezza. 

Figura 4 – La regola del triangolo per il posizionamento dei monitor

D Distanza tra monitor e ascoltatore


B Distanza tra monitor
α Angolo di apertura dei monitor

Quindi, una con gurazione ideale prevede B = D e α = 30°, formando


il triangolo equilatero.

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Gli standard di riferimento suggeriscono un valore minimo di D di


2.00 m. Tuttavia, questa distanza può essere dif cile da ottenere in
stanze piccole. Per esperienza, 1.30 m può essere considerata una
distanza minima adatta per iniziare ad apprezzare un'immagine
stereo soddisfacente.

In primo luogo, suggerisco di scegliere il valore di D più alto


possibile compatibilmente con le dimensioni della stanza, tenendo
conto di una tolleranza di circa 20 cm tra il retro dei monitor e la
parete FRONTALE.

Qualora la disposizione equilatera  non fosse possibile, il


suggerimento è quello di mantenere sempre  D >  B,  o meglio la
distanza tra monitors e ascoltatore sempre maggiore della distanza
tra i monitor stessi. Il limite per questo tipo di con gurazione è
rappresentato dall'angolo α, che non deve essere al di sotto di 20°.

Se invece  D < B, il rischio è quello di alterare l'immagine stereo a


causa dell'eccessiva separazione tra monitor Left e Right.

1.6. Distanza dalle Super ci della Stanza


Una cosa da tenere a mente durante la disposizione del Layout di
Ascolto è la distanza dei monitor dalle pareti. Una super cie vicina
al monitor causa una ri essione che porta a
un'interferenza costruttiva o distruttiva con il suono diretto.

In particolare, le cancellazioni a bassa frequenza in piccoli ambienti


di ascolto critico sono molto dif cili da rimuovere se non considerate
suf cientemente in anticipo.

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Considera che la parete FRONTALE è, in generale, la più critica per


questo tipo di cancellazione in quanto la più vicina (nella maggior
parte dei casi) ai monitor.

Più il monitor è vicino alla parete, più alta sarà la frequenza a cui
avverrà la cancellazione.

Indipendentemente dal trattamento acustico che andrà nella stanza


successivamente, è fondamentale sapere esattamente quanto ogni
super cie della stanza abbia in uenza sulla risposta in frequenza.

Evita di piazzare i monitor in modo che la parte frontale


dell'altoparlante sia tra 0.60 m e 1.50 m dalla parete FRONTALE, in
quanto questo ridurrà le cancellazioni tra 60 Hz e 150 Hz,

1.7. E Non Dimenticare le Altezze...


L'altezza ideale per i monitor da terra è di 1.20 m (stessa altezza da
terra dell'orecchio di una persona seduta).

Tuttavia, a volte l'altezza netta della stanza può essere un multiplo


intero di 1.20 m. Quindi, sia la sorgente sonora che l'ascoltatore
ricadono su un piano nodale, dove si riscontra un nullo molto
evidente a bassa frequenza. È consigliabile, quindi, spostare i
monitor leggermente al di fuori di questo piano in questo caso.

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1.8. Riepilogo

  apire cosa è l'Asse di Ascolto


C
 Scegli l'orientamento migliore per il Layout di Ascolto
 Individua il sweet spot per la posizione di ascolto
 Posiziona i monitor secondo la regola del triangolo equilatero
 Fai attenzione alle distanze dalle pareti e alle altezze

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2. Prime Ri essioni
Nel caso di piccole stanze adibite ad ascolto critico, un'analisi
approfondita delle prime ri essioni è necessaria in quanto causa di
anomalie su tutto il range di frequenze di ascolto.

2.1. Ordine di Ri essione


Un ordine  può essere assegnato ad ogni ri essione sonora. Esso è
rappresentato da un numero intero basato sul numero di super ci su
cui l'onda sonora è stata ri essa durante il percorso tra sorgente e
ascoltatore. La Figura 5 mostra un esempio dei primi tre ordini di
ri essione.

Figura 5 – Esempi di ordine di ri essione

Il 1° e il 2° ordine possono causare la qualità sonora percepita nella


stanza, come descritto nel paragrafo successivo.

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2.2. Effetti Soggettivi delle Prime Ri essioni


In stanze piccole, le ri essioni di 1° e 2° ordine arrivano tipicamente
alla posizione di ascolto entro 20-30 ms dopo il suono diretto.
L'orecchio umano non è in grado di percepire le singole ri essioni in
maniera distinta per lassi di tempo così brevi; di conseguenza,
l'orecchio integra  le ri essioni assieme al suono diretto,
trasmettendo l'informazione al cervello che elabora un singolo
segnale sonoro.

L'obiettivo in stanze per ascolto critico è quello di assicurare la


massima fedeltà del materiale riprodotto dall'impianto sonoro. È
ovvio, dunque, il motivo per cui l'interferenza causata da forti prime
ri essioni deve essere evitata.

Gli effetti soggettivi di detta interferenza sono descritti come


colorazione  e localizzazione distorta dell'immagine sonora. In
termini più semplici, il contenuto in frequenza e il timbro sono
fortemente alterati, così come la localizzazione delle sorgenti sonore
in un mix diventa molto più dif cile da determinare.

2.3. Qual è l'obiettivo?


Per far sì che le prime ri essioni non alterino la qualità sonora
percepita, è consigliato che il livello di pressione sonora del suono
ri esso sia 10 dB al di sotto del suono diretto entro 15 ms,
nell'intervallo compreso tra 1 kHz e 8 kHz. Il tempo trascorso tra il
suono diretto e la prima forte ri essione è detto  Initial Time Delay
Gap (ITDG) [1].

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Per individuare le prime ri essioni, si utilizzano gra ci dedicati detti


ecogrammi, i quali mostrano l'energia sonora relativa al suono
diretto, espressa in dB, in funzione del tempo, espresso in ms. Per
mezzo di ltri è possibile ottenere un ecogramma per banda di terzi
d'ottava per un'analisi più dettagliata.

La Figura 6 mostra due esempi di ecogrammi.

Figura 6 – Due esempi di ecogrammi con diverso ITDG ( nero: suono diretto, verde: 1°
ordine, rosso: 2° ordine, blu: 3° ordine)

La prima forte ri essione si trova al di sopra del livello -10 dB dopo


il suono diretto. Nell'esempio mostrato al lato sinistro della Figura 6,
il pattern di ri essioni non è ottimale in quanto l'ITDG è molto corto,
circa 5 ms. Il secondo ecogramma, invece, presenta una situazione
migliore grazie all'intervallo di tempo più lungo tra suono diretto e la
prima forte ri essione.

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2.4. Come Attenuare le Prime Ri essioni


L'uso di pannelli acustici può aiutare a ridurre in modo signi cativo
l'energia ri essa alla posizione di ascolto. È importante identi care i
punti di ri essioni sulle pareti e a sof tto e piazzare lì il trattamento
acustico.

Ci sono due tipi di trattamento:

  ssorbimento: Si utilizzano materiali sof ci come lana minerale,


A
tappeti e tende. Il suono è assorbito dissipando l'energia sonora
in forma di calore, causando una ri essione parziale. Più è
spesso lo strato di materiale assorbente, maggiore sarà il range
di frequenza in cui avviene l'assorbimento.
 Diffusione: Si utilizzano materiali rigidi con super ci irregolari
per diffondere l'energia sonora uniformemente nello spazio ed
evitare ri essioni speculari.

La Figura 7 è presa dal famoso testo  “Acoustic absorbers and


diffusers” di T. Cox and P. D’Antonio [2], e mostra le differenze nelle
risposte spaziali e temporali tra ri essione speculare, assorbimento
e diffusione.

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Figura 7 – Esempi di assorbimento, ri essione e diffusione [2].

Le prime ri essioni indesiderate possono essere attenuate nei


seguenti modi:

  eindirizzare le ri essioni in modo da "mancare" la posizione di


R
ascolto.
 Utilizzare super ci assorbenti per dissipare il contenuto
energetico delle ri essioni.
 Utilizzare super ci diffondenti per distribuire l'energia in modo
uniforme nel tempo e nello spazio.

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In ambienti domestici, il suggerimento è quello di individuare i punti


di ri essioni nelle pareti FRONTALI e LATERALI e a SOFFITTO,
ovvero le super ci che comunemente causano le ri essioni più
problematiche. Successivamente, utilizzare materiale assorbente
per attenuare più possibile l'energia ri essa.

2.6. Riepilogo

  e prime ri essioni sono quelle che "colpiscono" no a due


L
super ci prima di arrivare alla posizione di ascolto
 La percezione della qualità acustica di una stanza può essere
compromessa signi cativamente se le prime ri essioni non
vengono controllate suf cientemente
 Le prime ri essioni devono essere almeno 10 dB al di sotto del
livello del suono diretto entro i primi 15 ms
 Le ri essioni indesiderate possono essere controllate per
mezzo di assorbimento e/o diffusione
 Il trattamento più ef cace per le prime ri essioni in ambienti
piccoli è l'assorbimento ai punti di ri essioni sulle pareti
FRONTALE e LATERALI e a SOFFITTO

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3. Tempo di Riverberazione
3.1. Cosa è il Tempo di Riverberazione?
Il Tempo di Riverberazione (RT) è inteso come il tempo che occorre
af nché l'energia sonora decada di 60 dB, ed è misurato in secondi.
È una delle grandezze più utilizzate nell'acustica delle sale in quanto
è fortemente correlata con la percezione soggettiva dello spazio. La
Figura 8 mostra un esempio di decadimento e come il RT è de nito.

Figura 8 – Tipico decadimento sonoro in una stanza.


Il tempo T necessario al decadimento di 60 dB è il tempo di riverberazione [3]

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Il RT di una stanza dipende dal suo volume e dalle niture: una


stanza più grande ha più probabilità di essere più riverberante;
tuttavia, la presenza di niture sof ci (assorbenti) renderà il
decadimento dell'energia sonora più rapido.

I valori ideali di RT variano in funzione della destinazione d'uso della


stanza: in generale, gli ambienti utilizzati per la musica bene ciano
di un RT più lungo in quanto la coda riverberante fornisce supporto
a musicisti e ascoltatori, mentre ambienti utilizzati per l'ascolto della
parola richiederanno valori di RT più bassi per una migliore
intelligibilità del parlato, che può essere compromessa dall'effetto di
mascheramento causato dal riverbero.

3.2. Qual è l'obiettivo?


Nel caso di stanze adibite ad ascolto critico, gli standard di
riferimento de niscono limiti di tolleranza per i valori di RT:
l'obiettivo è quello di avere poca riverberazione in modo da non
interferire con quella originale del materiale riprodotto attraverso i
monitor.

I valori tipici del RT medio nell'intervallo tra 200 Hz e 4 kHz variano


da 0.2 s a 0.5 s, in funzione del volume della stanza. Una maggiore
tolleranza è prevista a bassa frequenza, dove il comportamento
modale della stanza (vedi sezione 4) causa risonanze più lunghe.

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3.3. Cosa succede se i valori di RT sono più


alti di quelli suggeriti?
Valori alti di RT sono indici di mancanza di assorbimento acustico
nella stanza. La riverberazione può compromettere la qualità di
ascolto, aumentando l'effetto di mascheramento sui transienti e
distorcendo l'effetto di spazialità del materiale riprodotto.

Sono necessari, quindi, pannelli acustici per il trattamento della


stanza e portare il RT entro i valori ottimali.

3.4. Perché la Riverberazione è necessaria?


Una stanza non riverberante (detta anche anecoica) ha il vantaggio
di non interferire con il suono diretto che arriva dai monitor. Tuttavia,
si tratta di un ambiente poco confortevole in cui stare per un tempo
prolungato in quanto suona in modo molto innaturale e "asciutto".

La riverberazione, dunque, sebbene poca, è sempre necessaria in


ambienti di ascolto critico per raggiungere un buon livello di comfort
e fornire un supporto suf ciente al materiale riprodotto.

3.5. Come scegliere i Pannelli Acustici


Come accennato al paragrafo 2.4, l'assorbimento acustico è il
mezzo più ef cace per attenuare l'energia ri essa dalle super ci
della stanza.

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Manuale di Acustica per Home Studio

L'assorbimento acustico di un materiale è misurato per mezzo del


coef ciente di assorbimento, tipicamente rappresentato dalla
lettera greca α. Il coef ciente di assorbimento è tipicamente fornito
dalle aziende in bande di ottava da 125 Hz a 4000 Hz, e può
presentare valori tra 0.00 (totalmente ri ettente) a 1.00 (totalmente
assorbente).

Tuttavia, è più pratico fare riferimento ad una grandezza singola che


rappresenta le prestazioni dell'assorbitore. Una delle più utilizzate è
il NRC (Noise Reduction Coef cient ) ed è calcolato come segue:

In generale, i produttori di pannelli forniscono questa grandezza e/o


i  valori di coef cienti di assorbimento in bande d'ottava; di
conseguenza, è molto semplice caratterizzare la prestazione
acustica del pannello.

I pannelli acustici tipicamente utlilizzati in studi di registrazione


professionali hanno valori di NRC >0.90. Di seguito sono riportati
alcuni valori tipici di NRC per materiali comunemente utilizzati:

NRC 0.90 Pannelli acustici con spessore >60 mm


NRC 0.80 Pannelli acustici con spessore >40 mm
NRC 0.60 Pannelli acustici con spessore 25 mm / Tende
NRC 0.30 Feltro / Strati sottili di materiale poroso

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3.6. Calcolo del Tempo di Riverberazione


In base a valori misurati o calcolati di RT di una stanza esistente, è
possibile determinare l'area necessaria di trattamento acustico
attraverso la formula di Sabine [1], [3]. La formula mostra la
relazione tra il RT, il volume della stanza e l'area delle niture
assorbenti:

V Volume della stanza (in m3)


S Area totale delle super ci della stanza (in m2)
α Coef ciente di assorbimento medio nella stanza

Se le niture della stanza è il RT desiderato sono noti, è possibile


modi care questa formula per ottenere l'area necessaria di
trattamento acustico.

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3.7. Riepilogo

  a Riverberazione è la misura di quanto velocemente l'energia


L
sonora decade all'interno di una stanza 
 I valori ideali di RT per stanze adibite ad ascolto critico sono
compresi tra 0.2 s e 0.5 s
 L'assorbimento acustico è il mezzo migliore per raggiungere il
RT ottimale
 Una stanza molto "asciutta" non è desiderabile in quanto poco
confortevole
 I coef cienti di assorbimento acustico e NRC possono aiutare a
capire le prestazioni acustiche di un materiale
 È possibile determinare l'area necessaria di trattamento
acustico attraverso la formula di Sabine

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4. La Risposta Modale delle Stanze


4.1. Cosa sono i Modi?
I Modi possono essere considerati delle risonanze di una stanza.
Essi dipendono dalle dimensioni dell'ambiente e generalmente
ricadono nella regione dello spettro al di sotto dei 250 Hz. Per
capire meglio come funzionano i Modi, dai un'occhiata alla Figura 9.

Figura 9 – Andamento della pressione sonora alle frequenze modali tra due pareti
parallele [1]

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Immagina una corda di chitarra ssata rigidamente alle due


estremità: se eccitata, essa vibrerà ad una certa frequenza, detta
fondamentale, che dipende dalla sua lunghezza e tensione. La corda
può vibrare anche alle frequenze armoniche, che sono multiple
intere della fondamentale (puoi provare appoggiando delicatamente
il dito sulla corda a 1/2, 1/3, 1/4 della lunghezza e lasciandola
vibrare, ottenendo delle note molto acute... da bassista, ti consiglio
di ascoltare Jaco Pastorius padroneggiare questa tecnica sul suo
basso a questo link).

Una stanza di piccole dimensioni funziona alla stessa maniera: le


molecole d'aria vibrano alle frequenze modali  (o  fondamentale  e
armoniche) in funzione della distanza tra pareti parallele. Più le
super ci della stanza sono rigide, più alta sarà la pressione sonora
al contorno della stanza, quindi più forti saranno le risonanze.

4.2. Tipi di Modi


Mentre la corda di chitarra vibra solamente lungo una dimensione, il
volume d'aria racchiuso dalla stanza può vibrare lungo le tre
dimensioni.

In una stanza rettangolare, i modi più pronunciati avvengono tra


pareti parallele (PAVIMENTO e SOFFITTO, pareti SINISTRA e
DESTRA, pareti FRONTALE e POSTERIORE), ed essi vengono
de niti modi assiali.

Tuttavia, le risonanze possono coinvolgere più di una dimensione:

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i  modi tangenziali si ri ettono su quattro super ci, con


vibrazione lungo due dimensioni della stanza, in genere 3 dB
meno forti dei modi assiali;
 i modi obliqui si ri ettono su tutte e sei le super ci, con
vibrazione lungo le tre dimensioni della stanza, tipicamente 6
dB meno forti dei modi assiali.

La Figura 10 mostra una visualizzazione dei tre tipi di modi.

Figura 10 - Tipi di modi [1]

4.3. Quanto sono utili i Modi?


Il problema è che, in ambienti di ascolto critico, le risonanze hanno
un effetto dannoso sulla risposta dei monitor, con picchi e nulli che
possono differire di più di 20 dB in ampiezza a bassa frequenza.
Inoltre, la densità di pressione sonora all'interno della stanza risulta
molto poco uniforme se i modi sono molto pronunciati, rendendo
molto più dif cile l'individuazione del sweet spot.

È dunque necessario introdurre qualcosa che possa smorzare le


risonanze alle frequenze modali.

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La soluzione migliore sarebbe quella di avere una parete


compiacente: ritornando all'esempio della chitarra, se il ponte fosse
libero di muoversi su e giù per il corpo della chitarra, l'energia di
vibrazione sarebbe trasferita dalla corda al ponte e dissipata
attraverso il suo movimento. Sarebbe però impossibile suonare una
chitarra del genere!

Invece, questo è un concetto molto importante in acustica in quanto


una parete compiacente  seguirebbe il movimento delle molecole
d'aria, riducendo la pressione sonora alle super ci della stanza e, di
conseguenza, l'ampiezza delle risonanze.

4.4. Come calcolare i Modi


Nel caso di stanze rettangolari, le frequenze modali possono essere
calcolate con la seguente formula:

c Velocità del suono, pari a 343 m/s


m, n, p Numeri interi 0, 1, 2...
w, l, h Larghezza, lunghezza e altezza della stanza

In realtà, esistono molti calcolatori online che permettono di non


perderci nei meandri della matematica. Qui il link a quello che
ritengo il migliore tra questi: amroc [4].

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È uno strumento eccezionale per capire quali sono le frequenze alle


quali è probabile che la tua stanza possa presentare dei problemi.
Tuttavia, considera che è solo un'approssimazione e che la risposta
reale dipende dalla posizione di monitor e ascoltatore.

4.5. Come trattare le basse frequenze?


Il trattamento acustico a bassa frequenze per piccoli ambienti è uno
degli argomenti più complessi in quanto è fortemente correlato alle
proprietà dei materiali, le quali variano con la frequenza e sono
molto dif cili da misurare o prevedere. Nonostante ciò, alcune
tecniche e buone pratiche sono state raccolte negli anni, molte delle
quali si rifanno alla teoria della parete compiacente.

Il concetto fondamentale è quello di individuare le zone di massima


pressione sonora e trattarle con dispositivi che forniscono
smorzamento alle frequenze modali per appiattire la risposta.
Questi dispositivi sono spesso chiamati bass-trap e possono essere
di vario tipo (una guida estremamente dettagliata sull'argomento
puoi trovarla a questo link [5]).

La posizione migliore per le bass-trap  è agli spigoli e agli angoli


della stanza, in quanto sono le zone di intersezioni tra le super ci di
contorno dove la pressione sonora è massima, come accennato al
paragrafo 4.1.

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Manuale di Acustica per Home Studio

Le  bass-trap a membrana (pannello vibrante su una cavità d'aria


riempita con materiale poroso) sono tra i prodotti più comuni e
facilmente realizzabili. La membrana  (rigida o tesa) vibra quando
eccitata a una frequenza modale, dissipando l'energia grazie al
materiale poroso all'interno della cavità.

Figura11 – Costruzione tipica di un assorbitore a membrana

Queste bass-trap possono essere progettate per funzionare ad una


determinata frequenza di risonanza alla quale l'assorbimento è
massimo. Essa dovrebbe coincidere con la frequenza più bassa alla
quale si riscontra un picco nella risposta della stanza, che sia
misurata o calcolata.

4.6. Attenzione al Foam!


Una forte raccomandazione è quella di stare alla larga dalle tipiche
(ed economiche) bass-trap  in foam (vedi Figura 12), in quanto non
possono essere de nite tali.

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Manuale di Acustica per Home Studio

Figura 12 – Le NON-bass-trap

Gli assorbitori porosi necessitano di spessori importanti per


funzionare correttamente a bassa frequenza, e questi prodotti non
potranno mai avere un'ef cienza tale da raggiungere risultati
accettabili.

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Manuale di Acustica per Home Studio

4.7. Riepilogo

I  modi sono le risonanze di una stanza allo stesso modo di una


corda di chitarra
 I modi possono essere assiali (lungo una dimensione),
tangenziali (lungo due dimensioni, 3 dB meno forti dei modi
assiali) e obliqui (lungo tre dimensioni, 6 dB meno forti dei
modi assiali)
 I modi alterano signi cativamente la risposta a bassa
frequenza
 Il concetto di parete compiacente è utile per capire il
trattamento acustico a bassa frequenza
 Gli angoli e gli spigoli della stanza sono le zone più ef caci per
il trattamento dei modi
 Gli assorbitori a membrana sono i prodotti più comuni e facili
da realizzare per il trattamento modale
 La risposta a bassa frequenza alla posizione di ascolto
dovrebbe essere misurata o calcolata prima di procedere con
l'istallazione delle bass-trap

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Manuale di Acustica per Home Studio

Conclusione
Spero che questa guida ti abbia aiutato a risparmiare tempo nella
ricerca di soluzioni per il trattamento acustico per ambienti di
ascolto critico e che abbia riassunto l'informazione necessaria per
iniziare ad allestire il tuo home studio.

Se segui correttamente i punti descritti in questa guida, sono certo


che sarai in grado di realizzare un ambiente di ascolto professionale,
raggiungendo livelli alti di fedeltà ed essendo certo che il tuo lavoro
suoni eccezionalmente bene su altri sistemi audio.

Non esitare a contattarmi all'indirizzo  info@audieum.com  qualora


avessi domande o dubbi riguardo alla progettazione del tuo studio.

Il prossimo capitolo contiene una checklist per il riepilogo di ciò che


è stato trattato in questa guida, aiutandoti ad individuare gli step
necessari per l'allestimento del tuo studio.

E non dimenticare l'ultimo capitolo, dove troverai un bonus per


ringraziarti del tuo interesse verso Audieum!

Andrea Cicero
Audieum

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Manuale di Acustica per Home Studio

La Checklist del Trattamento Acustico


Layout di Ascolto
▢    De nisci l'orientamento della stanza
▢    Individua l'asse di ascolto
▢    Simmetria Sinistra / Destra
▢    Individua il sweet spot (dal 33% al 38% della lunghezza della   
          stanza)
▢    Determina la posizione dei monitor
▢    Distanza tra posizione di ascolto e monitor D
▢    Distanza tra i monitor B ≤ D
▢    Angolo di apertura dei monitor α (da 20° a 30°)
▢    Distanza dalla parete FRONTALE (evita da 0.60 m a 1.50
m)
▢    Altezza dei monitor da terra (suggerita 1.20 m)

Prime Riflessioni
▢    Individua i punti di ri essione a SOFFITTO e alle pareti                 
        FRONTALE e LATERALI
▢    Usa pannelli acustici assorbenti per attenuare le Prime                 
        Ri essioni

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Manuale di Acustica per Home Studio

Tempo di Riverberazione
▢    Determina il valore ideale di RT
▢    Misura o calcola il RT corrente nella tua stanza
▢    Aggiungi assorbimento acustico per ottenere il valore ideale di 
          RT

Modi della Stanza


▢    Calcola le frequenze modali per la tua stanza in base alle             
        dimensioni
▢    Misura o calcola la risposta a bassa frequenza in base layout di 
          ascolto nale
▢    Individua le frequenze che mostrano picchi nella risposta e         
          scegli il trattamento acustico adatto

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Il Tuo Bonus Speciale


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Tuo Home Studio in Meno di 10 Minuti

Room Designer è lo strumento perfetto per iniziare a progettare il


trattamento acustico della tua stanza. Ecco cosa farà per te
automaticamente:
 Determina le distanze ottimali per il layout di ascolto in base
alle dimensioni della stanza.
 Trova la posizione dei punti di Prima Ri essione sulle pareti
FRONTALE e LATERALI e a SOFFITTO
 Calcola il valore di RT ottimale e l'area necessaria di
trattamento acustico per ottenerlo.
 Calcola la risposta a bassa frequenza in base al layout di
ascolto scelto per la scelta del miglior trattamento modale.

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Manuale di Acustica per Home Studio

Bibliogra a
[1] F. A. Everest, The Master Handbook of Acoustics, vol. 4th ed.
New York: McGraw-Hill Professional, 2001.

[2] T. J. Cox and P. D’Antonio, Acoustic absorbers and diffusers:


theory, design and application. Routledge Taylor & Francis, 2009.

[3] H. Kuttruff, Room acoustics, 5th ed. London, 2009.

[4] A. Melcher, “amcoustics.com” [Online]. Available:


http://www.amcoustics.com/.

[5] J. Lohan, “Acoustics Insider.” [Online]. Available:


http://www.acousticsinsider.com/.

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Il Manuale di Acustica 
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