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contro l’umanità
Perù, ritorna in libertà l’ex Presidente condannato per crimini contro l’umanità
Fujimori torna libero: ha scontato appena 12 anni su 25 per crimini contro l’umanità
1. La pena cancellata
Fujimori rimase alla guida del Perù dal 1990 al 2000. Si contraddistinse per i modi
autoritari e i forti tagli alla spesa pubblica, in modo da far uscire il Paese dalla grave
crisi economica in cui era precipitato. Pugno duro venne usato anche contro Sendero
Luminoso, il principale gruppo guerrigliero che sin dagli anni Settanta aveva messo a
ferro e fuoco molte aree del Perù. Proprio per questo Fujimori propose misure durissime
per sconfiggere i guerriglieri, favorendo la creazione di bande paramilitari. Uno di
questi squadroni della morte era il Grupo Colina, che il 3 novembre 1991 portò a
termine un raid nel Barrios Altos di Lima con l’obiettivo di scovare i combattenti di
Sendero Luminoso. Rimasero uccise quindici persone, nessuna delle quali era membro
della guerriglia. A ordinare questo massacro fu proprio l’allora Presidente Alberto
Fujimori. Stessa dinamica accadde il 18 luglio 1992, quando un’altra squadraccia di
paramilitari assassinò nove studenti e un professore fuori dal campus dell’Universidad
‘La Cantuta’ a Lima. Oppure per il sequestro e la tortura del giornalista Gustavo Gorriti
e l’imprenditore Samuel Dyer. Fatti per i quali Fujimori è stato individuato come
mandante. Sapendo di poter essere indagato per i quattro massacri compiuti dai
paramilitari durante il suo mandato, poco prima che scadesse il suo ultimo mandato
come Presidente della Repubblica, Fujimori si rifugiò in Giappone per via della doppia
cittadinanza. Venne arrestato solo nel 2005, quando si recò in Cile per poter rientrare in
Perù, dove aveva intenzione di presentare la candidatura per l’elezioni del 2006. Il
giorno seguente il suo arrivo a Santiago del Cile venne arrestato dalla polizia locale, che
stava eseguendo il mandato di cattura emesso dall’Interpol. Nel 2010 è stato condannato
in via definitiva a venticinque anni di carcere per i fatti elencati in precedenza, che sono
stati considerati dalla Corte Suprema crimini contro l’umanità. Altri casi sono stati
aperti contro di lui tra il 2009 ed il 2015, poiché venne sospettato di avere estorto fondi
pubblici spiare avversari politici oppure per finanziare giornali favorevoli alla sua
rielezione. Però è sempre stato assolto, così come per il programma di sterilizzazione di
massa promosso dal suo governo per impedire alle fasce sociali più deboli di riprodursi.