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RELAIZONE ARTICOLO 5 DIRITTI UMANI

Luigi Pascale 3as

Articolo 5
Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizioni
crudeli, inumane o degradanti.

Benché l’articolo 5 e tutta la Dichiarazione dei Diritti Umani abbiano ormai più di
72 anni, non tutti gli articolo vengono rispettati in tutti i paesi nonostante l’articolo
2 affermi che i Diritti Umani devono essere rispettati in tutto il mondo per tutti gli
esseri umani senza distinzioni. L’articolo 5 è incentrato sulla condanna alla
tortura, reato che viene pedissequamente commesso da alcuni stati, molti di
questi casi non vengono neanche scoperti e segnalati. Un film che racconta
bene le vicende di tortura nei vari paesi del medio oriente come la Turchia, è
Fuga da Mezzanotte di Alan Parker uscito in Gran Bretagna nel 1977, nel
lungometraggio viene mostrata la storia tratta dal libro omonimo di Billy Hayes,
il protagonista del suo libro perché descrive la sua tragica e vera esperienza in
Turchia, dove viene arrestato e condannato nel 1970 prima a quattro anni e poi
successivamente all’ergastolo per possesso di hashish, nel carcere dove
“risiede” subisce varie torture e vive in una condizione disumana che lo porterà
alla pazzia fino al 1975 dove riesce ad evadere, per poi andare in Grecia e
tornare negli stati uniti. La tortura esiste da sempre, il caso più famoso credo sia
la crocifissione di Gesù Cristo; secondo Amnesty International l'80% delle
torture si pratica nei paesi del G20, l'esempio del "waterboarding" utilizzato dagli
Usa, questo perché il governo di Bush nel 2006 autorizzò l’uso del
waterboarding negli interrogatori ai detenuti afghani nella guerra contro il
terrorismo statunitense scatenata dall’attacco alle torri gemelle del 2001. La
tortura è da sempre insita nell’uomo e fa parte della sua oscura psiche che
come conferma la storia, ciclicamente agisce secondo il male; dalle prime lotte
per il potere alle guerre mondiali del secolo scorso, e questo istinto maligno che
l’uomo ha sempre avuto, fortunatamente ai nostri giorni si mostra molto più
lievemente. Le radici della tortura vengono dagli egizi, ma fu con i greci e con i
romani che la tortura prese piede, la parola infatti deriva dal latino
torquere(torcere) e fu usata prima con gli schiavi e poi estesa ai presunti
traditori, ai maghi e ai bugiardi; la tortura più usata era la fustigazione con una
frusta composta da lunghe cinghie di pelle di bue che riusciva a tagliare la pelle
e coloro che tentavano la fuga venivano marchiati a fuoco sulla fronte, ma il
periodo più “fantasioso” per le torture è stato il medio evo, un epoca buia anche
sotto questo punto di vista. Il funzionamento della tortura oggi è stato smentito
da vari scienziati e intellettuali ad esempio Roger Koppl (docente di economia alla
Feirleight Dickinson University di Madison) afferma che: «La tortura non è un sistema
efficace per la raccolta di informazioni, Il perché è presto detto: i torturatori non sanno
qual è la verità e non sono in grado di riconoscerla quando viene detta, perciò non
sono in grado di promettere che smetteranno di torturare quando l’hanno ottenuta,
perché il torturatore non sa neppure se è tutta la verità e tortura per ottenerne di più. Le
vittime lo sanno e quindi o inventano una verità per cercare di interrompere le torture, o
nascondono la verità perché rivelarla è inutile». Da queste informazioni possiamo
evincere che la tortura è inutile e non deve mai essere utilizzata e pensare che l’Italia
ha introdotto una legge contro la tortura solo nel 201, invece ci sono altri paesi che nel
2021 la praticano ed è legale: la Turchia ha abolito l’Istituzione nazionale per i diritti
umani, è legale anche in Iran, Russia, Israele e Palestina, Egitto(come testimonia il
caso Giulio Regeni); invece il paese che per primo si è mosso contro la tortura è stato il
Regno Unito che ha introdotto una legge nel Criminal Justice Act del 1988.

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