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I vichinghi

Più o meno tra l’800 ed il 1100, i vichinghi lasciarono le proprie terre, Scandinavia e
Danimarca, in cerca di fortuna. I vichinghi erano marinai e guerrieri agili e veloci, pirati in
grado di cogliere di sorpresa i propri nemici in modi molto efficaci, che si arricchivano
depredando insediamenti costieri, in particolare i monasteri delle isole britanniche.
Durante i successivi tre secoli, i vichinghi si trasformarono in commercianti e coloni: alcuni di
loro sarebbero entrati nel gioco delle potenze europee, e tutti avrebbero lasciato per sempre
il segno in tutta Europa, in Russia, in Islanda, in Groenlandia, spingendosi fino a Terranova,
nel continente americano.
Il nome “vichinghi” deriva dall’antica lingua norrena. Il significato ha due ipotesi; la prima
deriverebbe dalla parola vik, baia o insenatura, a testimoniare la vocazione marinara di
questa gente. Secondo un’altra ipotesi, il nome deriva dalla parola vikja, che significava
allontanarsi e muoversi.
La lingua norrena era una lingua germanica, proprio come l’inglese ed il tedesco. Anche i
popoli germanici che già abitavano l’Europa da secoli, come i Franchi, i Sassoni o i
Longobardi, erano arrivati molto probabilmente dalla scandinavia,
Le navi da guerra dei vichinghi, chiamate “Drakkar”, erano piccole, veloci e spesso avevano
la prua a forma di drago. Le navi superavano i 20 Km orari e potevano facilmente insinuarsi
Nel 793 i vichinghi attaccano Lindisfarne, un’isola sacra situata sulla costa del
Northumberland, nell’Inghilterra nordorientale, che ospitava un monastero importantissimo.
Oltre a causare costernazione in tutto l’occidente Cristiano, questa data segna anche
l’entrata a pieno diritto dei vichinghi nella storia europea.
Ad attaccare Lindisfarne erano stati probabilmente dei vichinghi navigatori originari della
Norvegia. Il monastero non venne distrutto, ma il modo di agire di questi vichinghi pagani
suscitò un’impressione fortissima, perché fino ad allora monasteri di questo tipo erano stati
sempre rispettati, motivo per cui, tra l’altro, non venivano sorvegliati in modo particolare.
Due anni dopo, ci furono nuovi attacchi dei vichinghi verso altri monasteri, ancora una volta
indifesi, nelle isole Ebridi ed in Irlanda. Nel 799 ci fu il primo attacco nell’Europa
continentale, presso il monastero di San Filiberto a Noirmoutier. Per molti anni i vichinghi
avrebbero continuato a razziare punti chiave dell’Arcipelago britannico e dell’Europa,
concentrandosi anche su importanti punti di scambio commerciale
Dopo la morte dell’imperatore carolingio Ludovico il Pio, i vichinghi iniziarono ad intervenire
anche nella guerra civile tra gli eredi al trono carolingio quando uno di loro, l’imperatore
Lotario I, chiese aiuto ai vichinghi contro i propri fratelli. Sarà solo nel IX secolo, però, che i
Vichinghi inizieranno a stabilirsi in Europa.
Verso la metà del IX secolo, i vichinghi norvegesi iniziano ad insediarsi in Irlanda, Scozia ed
Inghilterra. Fondano città come Dublino, Waterford e Limerick, sulla costa irlandese. Si
trattava di basi per le razzie verso l’Inghilterra e l’Irlanda interna, ma anche di importanti
centri di scambio. I vichinghi controllavano anche ampie porzioni della Scozia settentrionale,
e delle sue isole.
A partire dall’865, i danesi, con una vera e propria armata, tentano di conquistare e
colonizzare l’intera Inghilterra. Le cronache anglosassoni del tempo nell’865 la ricordano
come Grande armata danese, una vera e propria orda di pagani che, alla fine del IX secolo,
riusciranno a conquistare gran parte dell’Inghilterra.
Circa un secolo più tardi sorsero anche le prime città norvegesi, come ad esempio Oslo
dove le funzioni amministrative e militari, i riti sociali e religiosi venivano riuniti. Alcuni scavi a
Oslo hanno portato alla luce una struttura cittadina che risale intorno all’anno 1000
Gli esploratori portarono la loro identità culturale nell’Europa continentale, ma importarono
anche culture, lingue e conoscenze straniere. Verso il 1100 i Vichinghi si erano indeboliti a
causa di dispute interne e resistenza da parte degli altri paesi europei, che avevano
dolorosamente imparato a difendersi dagli attacchi tramite la costruzione di obiettivi
fortificati.

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