presenta:
il campo
rotante
Descrizione
n Il campo rotante totale
n Grandezze sinusoidali funzione solo della x
n Grandezza sinusoidale che si sposta lungo l’asse delle x con
velocità costante v, mantenendo costanti ampiezza e periodo
n Grandezze sinusoidali di periodo costante, fisse rispetto
all’asse delle x ma con ordinate variabili nel tempo con legge sinusoidale
n Composizione delle armoniche in un avvolgimento trifase,
considerazioni preliminari
n La composizione delle fondamentali, avvolgimento trifase
n La composizione delle armoniche, avvolgimento trifase
n Avvolgimento con un numero qualsiasi m1 di fasi
n Le armoniche di rotore
IL CAMPO ROTANTE
73
mentre l’altezza delle altre due è la metà. Nella parte inferiore della figu-
ra 6.1 a) è disegnato il diagramma risultante che viene quindi ad avere
una altezza complessiva:
1 1 √2 NI √2 NI
( + 2 ∙ ) ∙ =
2 4 2p 2p
La parte b) della figura si riferisce a un dodicesimo di periodo più tardi:
in tale istante I2 è nulla I2 e I3, positiva la prima, negativa la seconda,
hanno lo stesso valore assoluto √3/2 I (vedi la posizione della stella dei
vettori). L’altezza del diagramma risultante, disegnato nella parte infe-
riore della figura, è perciò:
1 √3 √2 NI √3 √2 NI
2 ∙ = ∙
2 2 2p 2 2p
I punti di massimo e di minimo, indicati con linee a tratto e punto, si sono
spostati verso destra di 30° elettrici. Ripetendo la costruzione dopo un
altro dodicesimo di periodo, si troverebbe un diagramma risultante uguale
nella forma q quello della parte a) della figura, ma spostato ulteriormente
verso destra di 30° elettrici. Si giunge così a due importanti conclusioni:
- il campo risultante si sposta lungo il traferro di tanti gradi elettrici
quanti sono i gradi di cui ruota la stella dei vettori che rappresentano
le correnti; esso si sposta quindi di un doppio passo polare ad ogni
periodo. E poiché un doppio passo polare corrisponde a 1/p di giro,
la sua velocità di rotazione è di f/p giri al secondo e di 60 f/p giri al
minuto: questa velocità è detta “di sincronismo”;
- la forma del campo oscilla, con frequenza 6f,fra le due schematica-
mente indicate in figura; aumentando il numero di cave ed eventual-
mente accorciando il passo, si migliora la forma del campo, avvici-
nandola a quella sinusoidale, pur lasciando inalterate le due altezze
totali.
74
Figura 6.1 - Formazione del campo rotante totale.
I due ultimi tipi sono funzione, oltre che della x anche del tempo t: per
esse introdurremo alcune convenzioni che ne rendono possibile la rap-
75
presentazione mediante vettori rotanti.
76
Il vettore è disegnato in due posizioni: quella in basso è la “posizione
origine” cioè quella corrispondente a x = 0; quella in alto corrisponde
invece al valore generico x della variabile indipendente.
Si tracci una retta orientata r passante per 0’, che formi con l’asse delle
x l’angolo
77
2π
ϕa = xa [6.3]
P
Questo angolo va percorso nel senso negativo delle rotazioni (cioè nel
verso orario) a partire dall’asse delle x; chiameremo r “retta origine”.
Nell’istante iniziale la sinusoide è rappresentata dal vettore 0’C: questo
giace su r, è concorde col suo verso positivo ed ha modulo YMo. Negli
istanti successivi il modulo del vettore varia con YMt, ma il suo estremo
si mantiene sulla retta r. Si veda per esempio il vettore 0’D, che rappre-
senta la sinusoide disegnata con linea spessa. Finché il verso del vetto-
re coincide col verso positivo di r, alla destra di 0 ci sarà una semionda
positiva; quando l’estremo del vettore coincide con 0’, è nullo il modulo
del vettore e la sinusoide si confonde con l’asse delle x; quando il verso
del vettore è contrario a quello positivo di r, alla destra di A ci sarà una
semionda negativa. Con origine in 0’ si designino due vettori di modulo
YMo/2 simmetrici rispetto ad r e che formino con la direzione positiva di
r l’angolo ωt.
Poiché l’angolo ωt è variabile nel tempo, i due vettori in questione sono
vettori rotanti; il loro vettore risultante giace però costantemente su r
ed ha modulo:
YMo
2 cos (ωt)
2
Figura 6.3 - Sinusoide fissa rispetto all’asse delle x ma con ordinate variabili nel tempo
con legge sinusoidale.
78
Il confronto con la [6.2] ci dice che il vettore risultante coincide col vet-
tore che rappresenta la sinusoide all’istante generico t. Si può pertanto
dire che il vettore che rappresenta la sinusoide può essere considerato
come la somma di due vettori di modulo costante YMo/2, simmetrici
rispetto alla retta r, ruotanti con velocità angolare … attorno ad 0’, uno
in senso e uno nell’altro.
Chiameremo “diretto” e “inverso” rispettivamente il vettore che ruota
in senso orario e quello che ruota in senso antiorario; nella figura i
due vettori sono indicati con la lettera “d” il primo e con la lettera “i”
il secondo. Interpretando d e i come due vettori in posizione origine e
ricordando quanto detto in precedenza, si giunge facilmente alla con-
clusione che la sinusoide fissa rispetto all’asse delle x ma con ordinate
variabili nel tempo con legge sinusoidale può essere risolta nella som-
ma di due sinusoidi di ampiezza costante YMo/2 che si spostano lungo
l’asse delle x con velocità costante, una in un senso e una nell’altro.
Nella figura tali sinusoidi sono contraddistinte con le lettere “d” (quella
che si muove nel verso positivo dell’asse delle x) e “i” (quella che si
muove in verso contrario).
Per una seconda sinusoide siano rl, dl e il la retta origine e i vettori di-
retto e inverso (Figura 6.4).
Nella parte a) della figura si è supposto che le rette r e rl coincidano:
ciò significa che coincidono i punti origine delle due sinusoidi; non
sono però sovrapposti i vettori diretti e inversi e perciò le due sinusoidi
non sono in fase nel tempo. Se ora si ruotando rl, dl e il attorno ad 0’,
considerandoli solidali fra loro, si ottengono la retta e i vettori relativi a
una sinusoide che, oltre a non essere in fase nel tempo con la prima,
ha anche un distinto punto origine.
Nella parte b) della figura è rappresentata la situazione che si presenta
dopo avere fatto compiere a rl, dl e il una rotazione di 90° nel senso
orario, rispetto alla posizione che essi avevano nella parte a) della figu-
ra: perciò il punto origine si è spostato in avanti, lungo l’asse delle x,
di P/4 (vedere, nella figura 6.3, il punto B). In generale, fra la distanza
∆x fra i punti origine e l’angolo fra le rette origine sussiste la relazione:
2π
α = ∆x [6.4]
P
79
Figura 6.4 - Rette origini e vettori diretti e inversi di due sinusoidi sfasate nel tempo; in a)
con lo stesso punto di origine, in b) con distinti punti origine.
80
se delle x è:
π ∆x
τ
per la fondamentale, e:
π ∆x
v [6.5]
τ
per l’armonica di ordine v.
Essendo la corrente variabile nel tempo con legge sinusoidale, le ar-
moniche create singolarmente da ciascun avvolgimento vanno con-
siderate grandezze sinusoidali fisse rispetto all’asse delle x ma con
ordinate continuamente variabili nel tempo con legge sinusoidale.
A ciascuna armonica presa singolarmente possiamo applicare perciò
la scomposizione vista nel paragrafo precedente: con ciò, ogni armo-
nica viene pensata come la somma di due sinusoidi che si spostano
nel traferro con velocità costante, una in un senso e una nell’altro, di
ampiezza costante pari a 0,5 Av.
Queste possono essere rappresentate da due vettori, uno diretto e uno
inverso, di modulo 0,5 Av.
Ma le correnti nelle tre fasi sono sfasate l’una rispetto all’altra di 120°.
Figura 6.5 - Avvolgimento trifase: vettori diretti e inversi nell’instante in cui la corrente
nella prima fase è massima.
81
Figura 6.6 - Composizione delle fondamentali, avvolgimento trifase.
Possiamo visualizzare questo fatto tracciando le rette origine r1, r2, r3,
relative alle tre fasi, inizialmente parallele tra loro, come se le tre fasi
occupassero, lungo l’asse delle x, la stessa posizione (Figura 6.5).
Prendiamo in considerazione l’istante in cui la corrente nella prima fase
è al suo valore massimo positivo: perciò i vettori dl e il giacciono su rl,
i vettori d2 e i2 devono percorrere ancora 120° prima a venire a trovarsi
su r2 e i vettori d3 e i3 devono percorrere ancora 240° prima di venire a
82
trovarsi su r3.
Occorre ora disporre le rette r1, r2 ed r3 in modo che esse formino fra
loro gli angoli corrispondenti alle distanze fra i punti origine lungo l’as-
se delle x.
Nelle figure 6.6, 6.7 e 6.8 si è supposto che il punto origine della prima
fase coincida con l’origine 0 degli assi; la retta r1 giace pertanto sull’as-
se delle x (si veda in proposito la [6.3]).
I punti A e B dell’asse delle x, che distano dall’origine 2τ/3 e 4τ/3, sono
i punti di origine della seconda e della terza fase.
Gli angoli che le rette r1, r2 e r3 devono formare fra loro sono espressi
da:
2
αsv = v π
3
(vedere la [6.4]). Questi angoli vanno percorsi in senso orario. In altre
83
parole, supponendo inizialmente le rette sovrapposte, r2 e r3, vanno
ruotate attorno ad 0’ nel senso orario rispettivamente di αsv e di 2 αsv. In
queste rotazioni i vettori d2 e i2 vanno considerati solidali con r3.
Poiché l’istante scelto per il tracciamento dei diagrammi riportati nelle
figure 6.6, 6.7 e 6.8 è quello in cui la corrente nella prima fase è al suo
valore massimo positivo, l’ampiezza della sinusoide della prima fase è
A, e immediatamente alla destra di 0’ c’è una semionda positiva; nello
stesso istante le correnti nelle altre due fasi sono di valore istantaneo
assoluto metà del massimo e negative; perciò le ampiezze delle sinu-
soidi di 2a e di 3a fase sono 0,5 Av, e immediatamente alla destra di A
e di B ci sono semionde negative. Richiamiamo l’attenzione sul fatto
che quanto sopra vale sia per la fondamentale che per le armoniche.
Segnaliamo infine che, per ragioni di chiarezza, nelle figure suddette, i
rapporti tra le ampiezze delle armoniche e la ampiezza della fondamen-
tale sono stati aumentati.
84
a un vettore risultante 0’F di modulo
3 · 0.5 A1 = 1,5 A1
85
va crescendo la ampiezza della fondamentale di 3a fase mentre le am-
piezze delle fondamentali di 1a e 2a fase vanno diminuendo. E poiché
la semionda positiva di terza fase è alla destra del massimo positivo
della somma, è in questo senso che si sposterà la sinusoide somma.
Osserviamo infine che la [6.6] per avvolgimenti a passo intero da prati-
camente gli stessi risultati della [6.1].
86
rappresenta si sposta, lungo l’asse delle x, verso sinistra (cioè in senso
contrario, a quello della fondamentale), mantenendo invariata la sua
ampiezza.
La sua velocità è tale da farle percorrere in un periodo un quinto di 2τ.
I vettori 0’C (risultante di d1 e i1) 0’D (risultante di d2 e i2), 0’E (risultante
di d3 e i3) rappresentano, nell’istante considerato, le quinte armoniche
delle tre fasi. Anche in questo caso gli estremi di tali vettori apparten-
gono ad una circonferenza passante per 0’.
Il senso di spostamento della somma delle quinte armoniche, contrario
a quello della somma delle fondamentali, può anche essere dedotto
osservando nella figura che ora la semionda positiva di terza fase è alla
sinistra del massimo positivo della somma: è poiché negli istanti suc-
cessivi sarò la semionda positiva di terza fase a crescere in ampiezza,
la sinusoide somma si sposta verso sinistra. Estendendo l’analisi alle
armoniche successive, si ritrovano ciclicamente le disposizioni delle
rette orientate r1, r2 e r3, viste in precedenza per la fondamentale, la
terza e la quinta armonica. In definitiva:
- la risultante di una armonica è nulla quando le rette orientate sono
sovrapposte; ciò avviene per:
2π = k 2π
v e quindi per: v = 3k
3
- la risultante di una armonica si sposta nel traferro in senso inverso
alla fondamentale quando le tre rette formano una terna sinistrorsa;
ciò avviene per:
2π = k ∙ 2π -
2π
v e quindi per: v = 3k - 1
3 3
- la risultante di una armonica si sposta nel traferro nello stesso senso
della fondamentale quando le tre rette formano una terna destrorsa;
e ciò avviene per:
2π = k ∙ 2π +
2π
v e quindi per: v = 3k + 1
3 3
in sintesi, le uniche armoniche che vengono create sono date dalla
relazione:
v = 3k ± 1 [6.7]
dove:
v = numero intero positivo dispari;
k = numero intero positivo pari.
87
Quindi: se il resto della divisione v/3 è nullo, è nulla la armonica risul-
tante; se il resto è 1, la armonica risultante si sposta nel traferro nello
stesso senso della fondamentale; se il resto è 2, la armonica risultante
si sposta nel traferro in senso contrario alla fondamentale.
Attribuendo il segno negativo alle armoniche che si spostano nel trafer-
ro in senso inverso alla fondamentale, si può anche dire che le uniche
armoniche che vengono create sono quelle ricavate dalla relazione:
v = 3k + 1 [ 6.8]
dove:
k = può assumere tutti i valori pari interi, positivi e negativi compreso
lo zero.
88
Figura 6.9 - Avvolgimento con m1 fasi: vettori diretti e inversi nell’istante in cui la corren-
te nella prima fase è massima.
89
Per una migliore comprensione della figura è sufficiente porre atten-
zione alle successive posizioni dei vettori diretti e inversi che portano
l’indice 2. Due vettori consecutivi diretti formano l’angolo (v – 1) αs1,
mentre due vettori consecutivi inversi formano l’angolo (v + 1) αs1.
Perciò i vettori diretti sono sovrapposti per:
Figura 6.10 - Per lo studio delle armoniche create da un avvolgimento con m1 fasi.
90
v = m 1 k1 + 1 [6.12]
dove:
k1 può assumere tutti i valori interi, positivi o negativi, compreso lo
zero; se sono presenti solo armoniche dispari vale ancora la condizio-
ne che il prodotto m1 k1 deve essere pari (oppure nullo).
91