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in collaborazione con la casa editrice

presenta:

il campo
rotante
Descrizione
n Il campo rotante totale
n Grandezze sinusoidali funzione solo della x
n Grandezza sinusoidale che si sposta lungo l’asse delle x con
velocità costante v, mantenendo costanti ampiezza e periodo
n Grandezze sinusoidali di periodo costante, fisse rispetto
all’asse delle x ma con ordinate variabili nel tempo con legge sinusoidale
n Composizione delle armoniche in un avvolgimento trifase,
considerazioni preliminari
n La composizione delle fondamentali, avvolgimento trifase
n La composizione delle armoniche, avvolgimento trifase
n Avvolgimento con un numero qualsiasi m1 di fasi
n Le armoniche di rotore

Tratto dal volume Motori trifase a induzione


pubblicato da Editoriale Delfino Srl Milano
Maggiori informazioni su:
http://www.editorialedelfino.it/motori-trifase-a-induzione-2754.html
www.schneider-electric.com
CAPITOLO 6

IL CAMPO ROTANTE

6.1 - Il campo rotante totale


Nel capito precedente abbiamo supposto che una sola delle fasi fosse
percorsa da corrente, prendendo in considerazione esclusivamente l’i-
stante in cui tale corrente era al suo valore massimo positivo.
In questo capitolo esamineremo cosa avviene quando tutte le fasi di
un avvolgimento polifase sono percorse da correnti I1, I2, …. Im, alter-
nate sinusoidali, di ugual valore efficace I, sfasate successivamente
di 2π/m, soffermandoci principalmente sugli avvolgimenti trifasi (m=3).
La figura 6.1 si riferisce ad un avvolgimento trifase; si è supposto q=1,
cioè che ogni fase abbia una sola bobina per paio di poli, e che le
bobine siano a passo intero. Le cave delle prima fase sono indicate
con un circoletto, quelle della seconda con un quadratino, quelle della
terza con un triangolo; P1, P2 e P3 indicano le posizioni dei tre principi
di fase, spostati di 120° elettrici, cioè di 2/3 τp. Essendo q=1, in ogni
cava ci sono N/2p conduttori.
La parte a) della figura si riferisce all’istante in cui la corrente I1 è al suo
valore massimo positivo; nello stesso istante le correnti I2 e I3 sono ne-
gative, metà del massimo (vedi, sulla sinistra della figura, la posizione
della stalla dei vettori che rappresentano le tre correnti).
Corrispondentemente, alla destra di P1 troviamo una semionda rettan-
golare positiva, mentre alla destra di P2 e di P3 troviamo semionde
rettangolari negative. L’altezza della prima semionda è:
1 √2 NI
 
2 2p

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mentre l’altezza delle altre due è la metà. Nella parte inferiore della figu-
ra 6.1 a) è disegnato il diagramma risultante che viene quindi ad avere
una altezza complessiva:
1 1 √2 NI √2 NI
( + 2 ∙  ) ∙  = 
2 4 2p 2p
La parte b) della figura si riferisce a un dodicesimo di periodo più tardi:
in tale istante I2 è nulla I2 e I3, positiva la prima, negativa la seconda,
hanno lo stesso valore assoluto √3/2 I (vedi la posizione della stella dei
vettori). L’altezza del diagramma risultante, disegnato nella parte infe-
riore della figura, è perciò:
1 √3 √2 NI √3 √2 NI
2 ∙    =  ∙ 
2 2 2p 2 2p
I punti di massimo e di minimo, indicati con linee a tratto e punto, si sono
spostati verso destra di 30° elettrici. Ripetendo la costruzione dopo un
altro dodicesimo di periodo, si troverebbe un diagramma risultante uguale
nella forma q quello della parte a) della figura, ma spostato ulteriormente
verso destra di 30° elettrici. Si giunge così a due importanti conclusioni:
- il campo risultante si sposta lungo il traferro di tanti gradi elettrici
quanti sono i gradi di cui ruota la stella dei vettori che rappresentano
le correnti; esso si sposta quindi di un doppio passo polare ad ogni
periodo. E poiché un doppio passo polare corrisponde a 1/p di giro,
la sua velocità di rotazione è di f/p giri al secondo e di 60 f/p giri al
minuto: questa velocità è detta “di sincronismo”;
- la forma del campo oscilla, con frequenza 6f,fra le due schematica-
mente indicate in figura; aumentando il numero di cave ed eventual-
mente accorciando il passo, si migliora la forma del campo, avvici-
nandola a quella sinusoidale, pur lasciando inalterate le due altezze
totali.

La media delle due altezze è:


1 √3 NI NI
F =  (1 + ) ∙ √2  = 1,32  [6.1]
2 2 2p 2p
Questa formula può essere usata per il calcolo della f.m.m. di un avvol-
gimento a passo intero.
La composizione delle f.m.m. può essere affrontata anche esaminando
separatamente la composizione delle fondamentali e quella delle armo-
niche di f.m.m. create da ogni singolo avvolgimento.
Facciamo a tale proposito alcuni richiami sui seguenti argomenti:
- grandezze sinusoidali funzione solo della x;

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Figura 6.1 - Formazione del campo rotante totale.

- grandezze sinusoidali che si spostano lungo l’asse delle x con veloci-


tà costante v mantenendo ampiezza e periodo costanti;
- grandezze sinusoidali di periodo costante e fisse rispetto all’asse del-
le x ma con ordinate continuamente variabili nel tempo con legge
sinusoidale.

I due ultimi tipi sono funzione, oltre che della x anche del tempo t: per
esse introdurremo alcune convenzioni che ne rendono possibile la rap-

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presentazione mediante vettori rotanti.

6.2 - Grandezze sinusoidali funzione solo della x


Una grandezza di questo tipo è rappresentata nella figura 6.2. La sua
espressione analitica è la seguente:
2π (x - x )] = Y sen (ϕ-ϕ )
y = YM sen [  0 M 0
P
dove:
2π x 2π x
ϕ =  e: ϕ0 =  0
P P
YM = l’ampiezza della sinusoide;
P = il periodo;
x0 = ascissa di inizio della prima semionda positiva alla destra di 0.

Nella parte sinistra della figura è indicata la rappresentazione vetto-


riale della grandezza: attorno ad un punto qualsiasi 0’ dell’asse delle
x è stato stabilito come verso positivo delle rotazioni quello antiorario
(indicato con una freccia curva) e, con l’origine in 0’, è stato tracciato
un vettore di modulo YM, imponendo la condizione che, per ogni valore
della variabile indipendente x esso formi con lasse delle x l’angolo:
2π (x - x ) = ϕ - ϕ
α =  0 0
P

Figura 6.2 - Grandezza sinusoidale.

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Il vettore è disegnato in due posizioni: quella in basso è la “posizione
origine” cioè quella corrispondente a x = 0; quella in alto corrisponde
invece al valore generico x della variabile indipendente.

6.3 - Grandezza sinusoidale che si sposta lungo l’asse delle x con


velocità costante v, mantenendo costanti ampiezza e periodo
Poiché è variabile l’ascissa di inizio della prima semionda positiva, è
variabile la posizione origine del vettore. Introducendo la convenzione
che il vettore venga disegnato unicamente nella posizione origine, si
ottiene che un vettore rotante rappresenta compiutamente una sinu-
soide che si sposta. Ad ogni spostamento della sinusoide di un perio-
do P corrisponde un giro del vettore. La rotazione avviene nel verso
orario oppure antiorario a seconda che lo spostamento avvenga nel
verso positivo oppure negativo dell’asse delle x. Sia T il tempo che la
sinusoide impiega per spostarsi di un periodo P. La velocità angolare
del vettore è pertanto:

ω = 
T
Se due o più sinusoidi di ugual periodo P si spostano lungo l’asse delle
x nello stesso senso e con la stessa velocità, i vettori che la rappre-
sentano ruotano solidali fra loro; componendoli si ottiene il vettore che
rappresenta la sinusoide somma. In particolare, se è nullo il vettore
somma è nulla pure la sinusoide somma.

6.4 - Grandezze sinusoidali di periodo costante, fisse rispetto


all’asse delle x ma con ordinate variabili nel tempo con legge si-
nusoidale
Sia A il primo punto dell’asse delle x alla destra di 0 in cui la sinusoide
è costantemente nulla (Figura 6.3), xa la sua ascissa; si consideri come
iniziale un istante in cui le ordinate sono al loro valore massimo e im-
mediatamente alla destra di A c’è una semionda positiva. Chiameremo
A “punto origine”. Nella figura la sinusoide per t = 0 è indicata con
linea tratteggiata; YMo è la sua ampiezza. Con linea continua spessa è
indicata la sinusoide all’istante generico t, di ampiezza:

YMt = YM0 cos (ωt) [6.2]

Si tracci una retta orientata r passante per 0’, che formi con l’asse delle
x l’angolo

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ϕa =  xa [6.3]
P
Questo angolo va percorso nel senso negativo delle rotazioni (cioè nel
verso orario) a partire dall’asse delle x; chiameremo r “retta origine”.
Nell’istante iniziale la sinusoide è rappresentata dal vettore 0’C: questo
giace su r, è concorde col suo verso positivo ed ha modulo YMo. Negli
istanti successivi il modulo del vettore varia con YMt, ma il suo estremo
si mantiene sulla retta r. Si veda per esempio il vettore 0’D, che rappre-
senta la sinusoide disegnata con linea spessa. Finché il verso del vetto-
re coincide col verso positivo di r, alla destra di 0 ci sarà una semionda
positiva; quando l’estremo del vettore coincide con 0’, è nullo il modulo
del vettore e la sinusoide si confonde con l’asse delle x; quando il verso
del vettore è contrario a quello positivo di r, alla destra di A ci sarà una
semionda negativa. Con origine in 0’ si designino due vettori di modulo
YMo/2 simmetrici rispetto ad r e che formino con la direzione positiva di
r l’angolo ωt.
Poiché l’angolo ωt è variabile nel tempo, i due vettori in questione sono
vettori rotanti; il loro vettore risultante giace però costantemente su r
ed ha modulo:
YMo
2  cos (ωt)
2

Figura 6.3 - Sinusoide fissa rispetto all’asse delle x ma con ordinate variabili nel tempo
con legge sinusoidale.

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Il confronto con la [6.2] ci dice che il vettore risultante coincide col vet-
tore che rappresenta la sinusoide all’istante generico t. Si può pertanto
dire che il vettore che rappresenta la sinusoide può essere considerato
come la somma di due vettori di modulo costante YMo/2, simmetrici
rispetto alla retta r, ruotanti con velocità angolare … attorno ad 0’, uno
in senso e uno nell’altro.
Chiameremo “diretto” e “inverso” rispettivamente il vettore che ruota
in senso orario e quello che ruota in senso antiorario; nella figura i
due vettori sono indicati con la lettera “d” il primo e con la lettera “i”
il secondo. Interpretando d e i come due vettori in posizione origine e
ricordando quanto detto in precedenza, si giunge facilmente alla con-
clusione che la sinusoide fissa rispetto all’asse delle x ma con ordinate
variabili nel tempo con legge sinusoidale può essere risolta nella som-
ma di due sinusoidi di ampiezza costante YMo/2 che si spostano lungo
l’asse delle x con velocità costante, una in un senso e una nell’altro.
Nella figura tali sinusoidi sono contraddistinte con le lettere “d” (quella
che si muove nel verso positivo dell’asse delle x) e “i” (quella che si
muove in verso contrario).
Per una seconda sinusoide siano rl, dl e il la retta origine e i vettori di-
retto e inverso (Figura 6.4).
Nella parte a) della figura si è supposto che le rette r e rl coincidano:
ciò significa che coincidono i punti origine delle due sinusoidi; non
sono però sovrapposti i vettori diretti e inversi e perciò le due sinusoidi
non sono in fase nel tempo. Se ora si ruotando rl, dl e il attorno ad 0’,
considerandoli solidali fra loro, si ottengono la retta e i vettori relativi a
una sinusoide che, oltre a non essere in fase nel tempo con la prima,
ha anche un distinto punto origine.
Nella parte b) della figura è rappresentata la situazione che si presenta
dopo avere fatto compiere a rl, dl e il una rotazione di 90° nel senso
orario, rispetto alla posizione che essi avevano nella parte a) della figu-
ra: perciò il punto origine si è spostato in avanti, lungo l’asse delle x,
di P/4 (vedere, nella figura 6.3, il punto B). In generale, fra la distanza
∆x fra i punti origine e l’angolo fra le rette origine sussiste la relazione:

α =  ∆x [6.4]
P

6.5 - Composizione delle armoniche in un avvolgimento trifase,


considerazioni preliminari
Nel seguito supporremo che l’asse delle x rappresenti la traccia, svi-

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Figura 6.4 - Rette origini e vettori diretti e inversi di due sinusoidi sfasate nel tempo; in a)
con lo stesso punto di origine, in b) con distinti punti origine.

luppata in linea reta, della superficie interna di statore (o esterna di


rotore).
Ciascun avvolgimento di fase, percorso da corrente di valore efficace I
crea una f.m.m. che può essere considerata una grandezza periodica
di periodo 2τ, sviluppabile pertanto in serie di Fourier. Le ampiezze
della armoniche, nell’istante in cui la corrente è massima (vedere le
relazioni [5.14 e [5.16], sono:
NI k
0,9 
Av = 
v 2p av
dove:
v = l’ordine di armonica (per la fondamentale v = 1);
N = numero di conduttori in serie per fase;
p = numero di coppie polari ;
kav = fattore di avvolgimento dell’armonica di ordine v.
Si intende che kav viene introdotto nella relazione precedente in valore
assoluto.

Per la fondamentale il semiperiodo è uguale a τ; in generale, per l’armo-


nica di ordine v il semiperiodo è:
1
τv =  τ
v
perciò l’angolo elettrico corrispondente a un certo intervallo ∆x dell’as-

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se delle x è:
π ∆x

τ
per la fondamentale, e:
π ∆x
v  [6.5]
τ
per l’armonica di ordine v.
Essendo la corrente variabile nel tempo con legge sinusoidale, le ar-
moniche create singolarmente da ciascun avvolgimento vanno con-
siderate grandezze sinusoidali fisse rispetto all’asse delle x ma con
ordinate continuamente variabili nel tempo con legge sinusoidale.
A ciascuna armonica presa singolarmente possiamo applicare perciò
la scomposizione vista nel paragrafo precedente: con ciò, ogni armo-
nica viene pensata come la somma di due sinusoidi che si spostano
nel traferro con velocità costante, una in un senso e una nell’altro, di
ampiezza costante pari a 0,5 Av.
Queste possono essere rappresentate da due vettori, uno diretto e uno
inverso, di modulo 0,5 Av.
Ma le correnti nelle tre fasi sono sfasate l’una rispetto all’altra di 120°.

Figura 6.5 - Avvolgimento trifase: vettori diretti e inversi nell’instante in cui la corrente
nella prima fase è massima.

81
Figura 6.6 - Composizione delle fondamentali, avvolgimento trifase.

Possiamo visualizzare questo fatto tracciando le rette origine r1, r2, r3,
relative alle tre fasi, inizialmente parallele tra loro, come se le tre fasi
occupassero, lungo l’asse delle x, la stessa posizione (Figura 6.5).
Prendiamo in considerazione l’istante in cui la corrente nella prima fase
è al suo valore massimo positivo: perciò i vettori dl e il giacciono su rl,
i vettori d2 e i2 devono percorrere ancora 120° prima a venire a trovarsi
su r2 e i vettori d3 e i3 devono percorrere ancora 240° prima di venire a

Figura 6.7 - Composizione delle terze armoniche, avvolgimento trifase.

82
trovarsi su r3.
Occorre ora disporre le rette r1, r2 ed r3 in modo che esse formino fra
loro gli angoli corrispondenti alle distanze fra i punti origine lungo l’as-
se delle x.
Nelle figure 6.6, 6.7 e 6.8 si è supposto che il punto origine della prima
fase coincida con l’origine 0 degli assi; la retta r1 giace pertanto sull’as-
se delle x (si veda in proposito la [6.3]).
I punti A e B dell’asse delle x, che distano dall’origine 2τ/3 e 4τ/3, sono
i punti di origine della seconda e della terza fase.
Gli angoli che le rette r1, r2 e r3 devono formare fra loro sono espressi
da:
2
αsv = v  π
3
(vedere la [6.4]). Questi angoli vanno percorsi in senso orario. In altre

Figura 6.8 - Composizione delle quinte armoniche, avvolgimento trifase.

83
parole, supponendo inizialmente le rette sovrapposte, r2 e r3, vanno
ruotate attorno ad 0’ nel senso orario rispettivamente di αsv e di 2 αsv. In
queste rotazioni i vettori d2 e i2 vanno considerati solidali con r3.
Poiché l’istante scelto per il tracciamento dei diagrammi riportati nelle
figure 6.6, 6.7 e 6.8 è quello in cui la corrente nella prima fase è al suo
valore massimo positivo, l’ampiezza della sinusoide della prima fase è
A, e immediatamente alla destra di 0’ c’è una semionda positiva; nello
stesso istante le correnti nelle altre due fasi sono di valore istantaneo
assoluto metà del massimo e negative; perciò le ampiezze delle sinu-
soidi di 2a e di 3a fase sono 0,5 Av, e immediatamente alla destra di A
e di B ci sono semionde negative. Richiamiamo l’attenzione sul fatto
che quanto sopra vale sia per la fondamentale che per le armoniche.
Segnaliamo infine che, per ragioni di chiarezza, nelle figure suddette, i
rapporti tra le ampiezze delle armoniche e la ampiezza della fondamen-
tale sono stati aumentati.

6.6 - La composizione delle fondamentali, avvolgimento trifase


Nella figura 6.6 le fondamentali sono contraddistinte con i numero 1,
2 e 3, con s è indicata la loro somma, ottenuta sommando le ordinate
corrispondenti dei tre diagrammi. Ricordiamo in proposito che som-
mando grandezze sinusoidali di ugual periodo si ottiene una grandezza
che, se non è costantemente nulla, è essa pure sinusoidale e di ugual
periodo: nel caso qui esaminato otterremo quindi una grandezza sinu-
soidale di periodo 2τ. Nell’istante considerato i massimi della somma e
della fondamentale di prima fase hanno la stessa ascissa. In corrispon-
denza di tale ascissa l’ordinata delle altre due fondamentali è:

0,5 A1 ∙ sen 30 = 0,25 A1

La ampiezza della sinusoide somma è pertanto:


NI k
F1 = A1 + 2 ∙ 0,25 A1 = 1,5 A1 = 1,.5  al [6.6]
2p
Nella parte sinistra della figura compaiono le rette r1, r2 e r3 disposte
in modo da formare angoli consecutivi pari a 120° Per giungere alle
posizioni di figura, r2 e r3 sono state ruotate attorno a 0’ rispettivamente
di 120° e 240°, come prima detto. Rifacendoci anche alla figura 6.5, è
facile comprendere che con queste rotazioni i vettori d2 e d3, si sovrap-
pongono a d1 mentre i vettori i1, i2 e i3, vengono a formare una stella re-
golare, così come indicato nella figura 6.6. I vettori diretti danno luogo

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a un vettore risultante 0’F di modulo

3 · 0.5 A1 = 1,5 A1

si ritrova così la ampiezza della sinusoide somma, già determinata in


precedenza. I vettori inversi hanno risultante nulla.
È comunque importante osservare che gli angoli fra i1 e i2 e fra i2 e i3,
valutati nel verso orario, valgono 2 αs1.
Ricordiamo che sia i vettori diretti che quelli inversi ruotano solidali
fra loro: quindi il vettore risultante dei vettori diretti ha costantemente
modulo 1,5 A1, mentre il vettore risultante dai vettori inversi è costan-
temente nullo.
Ma il vettore risultante dai vettori diretti ruota in senso orario e pertanto
la sinusoide che esso rappresenta si sposta lungo l’asse delle x verso
destra, mantenendo invariata la sua ampiezza.
La sua velocità di spostamento, espressa in m/sec è:
πD ∙ ƒ
2τ = 
vs = 
T p
ed espressa in giri al secondo è:
v ƒ
ns =  = 
πD p
e quindi:
ƒ
ns = 60  giri/min
p
Questa velocità è detta “sincrona”.
Nella figura sono indicati pure i vettori che nell’istante considerato rap-
presentano le fondamentali delle tre fasi. Essi sono nell’ordine:
0’C (risultante di d1 e i1);
0’D (risultante di d2 e i2);
0’E (risultante da d2 e i3).
Non è privo di interesse il fatto che gli estremi di questo vettori appar-
tengono ad una circonferenza il cui centro coincide con l’estremo dei
vettori diretti sovrapposti e il cui raggio è 0,5 A1: essa passa perciò per
0’.
Il senso di spostamento della somma può essere ricavato anche riflet-
tendo sulle modifiche che subiranno negli istanti successivi le singole
fondamentali: negli istanti che seguono quello cui si riferisce la figura,

85
va crescendo la ampiezza della fondamentale di 3a fase mentre le am-
piezze delle fondamentali di 1a e 2a fase vanno diminuendo. E poiché
la semionda positiva di terza fase è alla destra del massimo positivo
della somma, è in questo senso che si sposterà la sinusoide somma.
Osserviamo infine che la [6.6] per avvolgimenti a passo intero da prati-
camente gli stessi risultati della [6.1].

6.7 - La composizione delle armoniche, avvolgimento trifase


La figura 6.7 mostra la composizione delle terze armoniche.
Come risulta dalla parte destra della figura, la somma delle tre sinusoi-
di (le sinusoidi di seconda a e terza fase sono sovrapposte) "è nulla":
ciò è vero non solo nell’istante considerato ma anche in qualsiasi altro
istante.
Per comprenderlo osserviamo la parte sinistra della figura: in essa le
rette r1, r2 e r3 sono disposte in maniera da formare angoli consecutivi
pari a 3 αs1 = 2π e sono perciò sovrapposte; rifacendoci anche alla figu-
ra 6.5 è facile comprendere la disposizione indicata in figura dei vettori
diretti e inversi: tanto gli uni che gli altri formano una stella regolare
ed hanno perciò risultante nulla. E poiché sia i vettori diretti che quelli
inversi ruotano solidali fra loro, la loro risultante è costantemente nulla.
Quanto sopra vale anche per tutte le armoniche di ordine multiplo di
tre.
Nella figura il vettore 0’C, risultante di d1 e i1, rappresenta nell’istante
considerato, la terza armonica della prima fase, il vettore 0’D, risultante
di d2 e i2, rappresenta la terza armonica di seconda fase, il vettore 0’E,
risultante di d3 e i3 rappresenta la terza armonica di terza fase.
Ovviamente anche la somma di questi vettori è costantemente nulla.
Veniamo ora alle quinte armoniche; vale per queste la figura 6.8.
Con considerazioni analoghe a quelle svolte per la fondamentale, si
trova che la ampiezza della somma è 1,5 A5.
Le rette r1, r2 e r3 (parte inferiore della figura) formano gli angoli 5 αs1
= 5 ∙ 2π/3 e sono pertanto disposte come una terna sinistrorsa (per la
fondamentale erano disposte come una terna destrorsa).
Rifacendoci ancora alla figura 6.8 è facile comprendere che in que-
sto caso sono i vettori inversi ad essere sovrapposti a quelli diretti a
formare una stella regolare (si ricordi quanto invece accadeva per la
fondamentale). I vettori inversi danno luogo ad un vettore risultante 0’F
di modulo 3 · 0,5 · A5 = 1,5 A5 (e si ritrova la ampiezza della somma),
i secondi hanno risultante nulla. Il vettore risultante dei vettori inversi
ruota attorno ad 0’ in senso antiorario e perciò la sinusoide che esso

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rappresenta si sposta, lungo l’asse delle x, verso sinistra (cioè in senso
contrario, a quello della fondamentale), mantenendo invariata la sua
ampiezza.
La sua velocità è tale da farle percorrere in un periodo un quinto di 2τ.
I vettori 0’C (risultante di d1 e i1) 0’D (risultante di d2 e i2), 0’E (risultante
di d3 e i3) rappresentano, nell’istante considerato, le quinte armoniche
delle tre fasi. Anche in questo caso gli estremi di tali vettori apparten-
gono ad una circonferenza passante per 0’.
Il senso di spostamento della somma delle quinte armoniche, contrario
a quello della somma delle fondamentali, può anche essere dedotto
osservando nella figura che ora la semionda positiva di terza fase è alla
sinistra del massimo positivo della somma: è poiché negli istanti suc-
cessivi sarò la semionda positiva di terza fase a crescere in ampiezza,
la sinusoide somma si sposta verso sinistra. Estendendo l’analisi alle
armoniche successive, si ritrovano ciclicamente le disposizioni delle
rette orientate r1, r2 e r3, viste in precedenza per la fondamentale, la
terza e la quinta armonica. In definitiva:
- la risultante di una armonica è nulla quando le rette orientate sono
sovrapposte; ciò avviene per:
2π = k 2π
v  e quindi per: v = 3k
3
- la risultante di una armonica si sposta nel traferro in senso inverso
alla fondamentale quando le tre rette formano una terna sinistrorsa;
ciò avviene per:
2π = k ∙ 2π - 

v  e quindi per: v = 3k - 1
3 3
- la risultante di una armonica si sposta nel traferro nello stesso senso
della fondamentale quando le tre rette formano una terna destrorsa;
e ciò avviene per:
2π = k ∙ 2π + 

v  e quindi per: v = 3k + 1
3 3
in sintesi, le uniche armoniche che vengono create sono date dalla
relazione:
v = 3k ± 1 [6.7]
dove:
v = numero intero positivo dispari;
k = numero intero positivo pari.

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Quindi: se il resto della divisione v/3 è nullo, è nulla la armonica risul-
tante; se il resto è 1, la armonica risultante si sposta nel traferro nello
stesso senso della fondamentale; se il resto è 2, la armonica risultante
si sposta nel traferro in senso contrario alla fondamentale.
Attribuendo il segno negativo alle armoniche che si spostano nel trafer-
ro in senso inverso alla fondamentale, si può anche dire che le uniche
armoniche che vengono create sono quelle ricavate dalla relazione:

v = 3k + 1 [ 6.8]

dove:
k = può assumere tutti i valori pari interi, positivi e negativi compreso
lo zero.

La velocità di spostamento è in ogni caso pari a ns/v.


Il continuo spostamento reciproco delle armoniche rende ragione del
continuo cambiamento di forma del diagramma totale (Figura 6.1). La
riduzione delle armoniche contribuisce anche a rendere mone variabile
detta forma.
Quando non è nulla la armonica risultante ha ampiezza:
NI kav
0,9 
Fv = 1,5 Av = 1,5  [6.9]
v 2p
6.8 - Avvolgimento con un numero qualsiasi m1 di fasi
Nel paragrafo precedente abbiamo esaminato la composizione delle
fondamentali e delle armoniche in un avvolgimento trifase.
Esamineremo ora la stessa questione in presenza di un numero qual-
siasi m1di fasi. I punti origine delle m1 fasi dividono il periodo 2τ. in m1
parti uguali.
L’angolo elettrico di fondamentale corrispondente alla distanza fra due
punti origine consecutivi è αs1 = 2π/m1.
Affinché si crei un campo rotante di fondamentale è necessario che sia
αt1 = αs1 (sfasamento nel tempo uguale a quello nello spazio).
Per visualizzare lo sfasamento nel tempo, tracciamo m1 rette orientate
(vedere la figura 6.9 nella quale si è supposto che m1 = 5), interpre-
tandole come rette origine delle m1 fasi e supponendole inizialmente
parallele: prendendo come al solito in considerazione l’istante in cui la
corrente nella prima fase è massima positiva, i vettori d1 e i1 relativi alla
prima fase giacciono su r1, i vettori d2 e i2 devono percorrere ancora αt1
prima di venire a trovarsi su r2 e così via.

88
Figura 6.9 - Avvolgimento con m1 fasi: vettori diretti e inversi nell’istante in cui la corren-
te nella prima fase è massima.

Per la fondamentale le rette devono essere disposte in modo da for-


mare angoli consecutivi pari a αs1. È chiaro allora che i vettori diretti si
sovrappongono, mentre i vettori inversi vengono a formare una stella
regolare con angoli consecutivi 2 αs1 (parte a) della figura 6.10.
I vettori diretti danno luogo a un vettore risultane di modulo m1 · 0,5 ·
A1; la fondamentale risultante ha quindi ampiezza:
0,9 NI kal
Fv = 0,5 m1  [6.10]
2p
I vettori inversi hanno risultante nulla.
Per l’armonica di ordine v le rette devono fornire angoli v αs1.; per pas-
sare dalla disposizione corrispondente ad una armonica di ordine v a
quella corrispondente ad una armonica di ordine (v + 1) è necessario
quindi aumentare gli angoli di αs1 Lo stesso aumento lo subiscono gli
angoli tra i vettori.
Questa operazione è mostrata nella figura 6.10; partendo dalla dispo-
sizione corrispondente alla fondamentale (v = 1) e mantenendo fissi i
vettori n° 1, sono stati spostati via via gli altri per armoniche fino alla
undicesima (si è supposto che siano presenti solo armoniche dispari).
Poiché qui interessa solo l’ordine delle armoniche e non la loro am-
piezza, il modulo dei vettori è stato mantenuto costante e quindi non
è in scala.

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Per una migliore comprensione della figura è sufficiente porre atten-
zione alle successive posizioni dei vettori diretti e inversi che portano
l’indice 2. Due vettori consecutivi diretti formano l’angolo (v – 1) αs1,
mentre due vettori consecutivi inversi formano l’angolo (v + 1) αs1.
Perciò i vettori diretti sono sovrapposti per:

(v – 1) αs1 k1 ∙ 2π e cioè per: v = m1 k1 + 1

mentre i vettori inversi sono sovrapposti per:

(v + 1) αs1 k1 ∙ 2π e cioè per: v = m1 k1 - 1

In sintesi, le uniche armoniche che vengono create sono date dalla


relazione:
v = m1 k1 ± 1 [6.11]
dove:
v = numero positivo; vale in segno + per le armoniche che si spostano
nello stesso senso della fondamentale, il segno - per quelle che si spo-
stano in senso contrario;
k1 = numero intero positivo oppure eventualmente nullo. Se sono pre-
senti solo armoniche dispari, il prodotto m1 k1 deve essere pari (oppure
nullo).

Attribuendo il segno negativo alle armoniche che si spostano nel tra-


ferro in senso inverso alla fondamentale, la [6.11] può essere scritta:

Figura 6.10 - Per lo studio delle armoniche create da un avvolgimento con m1 fasi.

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v = m 1 k1 + 1 [6.12]
dove:
k1 può assumere tutti i valori interi, positivi o negativi, compreso lo
zero; se sono presenti solo armoniche dispari vale ancora la condizio-
ne che il prodotto m1 k1 deve essere pari (oppure nullo).

Le armoniche risultanti che non sono nulle hanno ampiezza:


NI kav
0,9 
Fv = 0,5 m1  [6.13]
v 2p
Le relazioni [6.6 – 6.7 e 6.8 – 6.9] sono casi particolari delle relazioni
[6.10 – 6.11 – 6.12 – 6.13] che si verificano per m = 3.
Sulla falsariga della [6.12], l’ordine delle armoniche di dentatura, (vede-
re la [6.17]) può essere scritto come segue:
Q1 +1
vd = 2 k1 m1 q + 1 = k1  [6.14]
p
6.9 - Le armoniche di rotore
Con m2 indichiamo il numero delle fasi del rotore. Per il rotore a gabbia
di scoiattolo assumiamo:
Q1
m2 =  [6.15]
p
Ogni armonica di statore induce nel rotore un’armonica dello stesso
ordine che gira in sincronismo con quella di statore. Ma assieme a
ciascuna armonica di ordine v, il rotore crea una serie di armoniche di
Figura 6.11 - Per lo studio delle armoniche di rotore.

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