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L’Opificio e la sua attività nel 2017

Marco Ciatti
Soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze

L’anno di attività del quale si cerca qui di presenta- stelli e Andrea Santacesaria, e di pulitura, compiuta
re una sintesi e un’interpretazione potrebbe apparire quest’ultima da Luisa Gusmeroli. Ognuno di questi
eccezionale ed essere descritto in termini entusiastici interventi si è caratterizzato dalla dimensione proget-
solo mettendo in evidenza che l’OPD ha avuto la pos- tuale che prevede una ricerca sull’opera, sia come in-
sibilità, pressoché unica nella propria storia e davvero sieme di materiali artistici, sia per la sua storia e per i
memorabile nella vita individuale di ognuno di noi, significati che l’opera ci trasmette.
di presentare interventi di restauro compiuti su ope- Altrettanto impegno è stato dimostrato per la disse-
re di Donatello, Leonardo, Michelangelo e Raffaello. minazione dei risultati e la valorizzazione delle opere
Tutto questo certamente corrisponde alla realtà e di- e del lavoro compiuto, tramite pubblicazioni, alcune
mostra ancora una volta la grande vitalità e la capacità già edite altre in via di realizzazione, e apposite gior-
dell’OPD di costituire un punto di riferimento per la nate di studio, come quella sui Pulpiti donatelliani
conservazione, al quale i proprietari o i responsabili di San Lorenzo, organizzata anche grazie all’ospita-
di opere di quest’importanza si rivolgono con piena lità della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze,
fiducia. I Pulpiti di Donatello della Basilica fioren- nell’Auditorium di via Portinari nei giorni del 15 e 16
tina di San Lorenzo sono stati oggetto di un lungo giugno 2017.
intervento di restauro, diretto da Maria Donata Maz- Certamente tutto questo, e il molto altro ancora che
zoni, che con quest’ultimo lavoro si è congedata per l’OPD ha realizzato, costituisce il risvolto più positivo
limiti di età dall’Istituto e la salutiamo con affetto, e e gratificante per chi ha l’onore di dirigere questo Isti-
che è stato eseguito dall’eccezionale team del settore tuto, e rappresenta un opportuno contrappeso rispet-
dei Bronzi, con le restauratrici interne Stefania Agno- to alla gravità di una serie di problemi dai quali l’Isti-
letti e Annalena Brini assistite da alcune brave colle- tuto è afflitto, primo fra tutti quello della progressiva,
ghe diplomate. L’Adorazione dei Magi di Leonardo è implacabile erosione del suo personale. Anche i quat-
ritornata agli Uffizi con una piccola mostra, voluta tro restauri eccellenti ricordati, Donatello, Leonardo,
dal Direttore Eike Schmidt, che illustra l’opera e il Michelangelo e Raffaello, hanno segnato la conclu-
suo restauro, compiuto dal settore dei Dipinti Mo- sione della presenza di importanti colleghi, oppure
bili coordinato da Cecilia Frosinini e con l’impegno sono stati compiuti con la partecipazione, a vario tito-
di Roberto Bellucci, Patrizia Riitano, Ciro Castelli e lo, di altri ormai in pensione. In un centro di ricerca e
Andrea Santacesaria. Il Dio fluviale di Michelangelo di restauro come l’OPD, inoltre, le persone non sono
del museo della Casa Buonarroti è stato presentato solo dei numeri, anche se sotto l’aspetto numerico la
al pubblico e agli studiosi dopo il restauro diretto da situazione è sempre più preoccupante, ma ciascuno di
Laura Speranza in collaborazione con Giorgio Bon- loro porta con sé una irripetibile competenza ed espe-
santi dell’Accademia delle Arti del Disegno, eseguito rienza acquisite nel corso del proprio servizio, spesso
da Rosanna Moradei prima del suo pensionamento celebre a livello internazionale. Per nostra fortuna il
e successivamente, con il sostegno dell’associazione legame di affetto e di condivisione di ideali unisce
Friends of Florence. La Madonna dell’Impannata di ancora strettamente all’OPD i nostri pensionati che
Raffaello ha visto ultimare il proprio intervento di ancora, e spesso del tutto volontaristicamente, conti-
risanamento strutturale, eseguito dall’altrettanto ce- nuano a collaborare con noi. La capacità, tuttavia, di
lebrato team dei supporti lignei composto da Ciro Ca- realizzare concretamente molti interventi di conser-

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vazione è legata alla presenza di molti diplomati che re degni della fiducia che il nostro partner ha riposto
l’OPD coinvolge, inserendoli nei gruppi di lavoro che in noi. Insieme a questo progetto il prossimo anno,
si formano per i suoi interventi. Una nota positiva in 2018, dovrebbe essere segnato dall’arrivo di nuovi re-
questo contesto è rappresentata dalla costante e gene- stauratori, e non solo, grazie al grande concorso in via
rosa collaborazione da parte della Fondazione Cassa di svolgimento che ha già portato a far parte dell’I-
di Risparmio di Firenze che ha anticipato l’esito di stituto un nuovo Funzionario amministrativo e uno
un suo ampio progetto di collaborazione strutturale Storico dell’arte, Valentina Falzea e Riccardo Genna-
assicurando per tutto quest’anno la presenza in Isti- ioli, ai quali diamo il benvenuto e che, vista la loro
tuto di ben sette unità variamente dislocate tra settori giovane età, rappresentano davvero il futuro di questo
di restauro e uffici centrali. E proprio mentre lo scri- secolare Opificio.
vente sta stendendo queste brevi note è all’esame del Tra le principali attività dell’OPD nel 2017 va sicura-
superiore Ministero la bozza di una convenzione che mente ricordata l’attività compiuta quale parte dell’U-
potrà dare continuità nel tempo a questa importante nità di Crisi e di Coordinamento Nazionale, e già
collaborazione basata su progetti comuni e condivisi. tratteggiata in ‘OPD Restauro’ dell’anno precedente,
Non si può, pertanto, che esprimere la più sincera a favore delle aree dell’Italia Centrale colpite dalla
gratitudine per la Fondazione CRF e auspicare che ben nota e tragica serie di eventi sismici. Il progetto
i risultati siano pari alle aspettative delle due parti. di istituire un laboratorio-cantiere presso il deposito
Certo, tutti dovremo dare il massimo contributo per del Santo Chiodo a Spoleto, in collaborazione con la
far funzionare questa iniziativa che è assolutamente Soprintendenza e la Regione Umbria per la messa in
innovativa nel panorama nazionale, in modo da esse- sicurezza e la schedatura conservativa delle migliaia di

1. Il deposito e cantiere del Santo Chiodo a Spoleto.

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beni culturali ivi collocati si è concretizzato. Grazie al per quarant’anni nei depositi con la sola velinatura
sostegno economico ancora una volta della Fondazio- iniziale, ha rappresentato una missione da molti con-
ne Cassa di Risparmio di Firenze, sono stati selezio- siderata impossibile: grande infatti è stato nel novem-
nati dieci restauratori diplomati che, con il coordina- bre del 2016 lo stupore e l’ammirazione del pubblico
mento di Oriana Sartiani, hanno iniziato a operare il e degli studiosi per il nostro faticosissimo risultato,
20 febbraio 2017 e proseguiranno in tale attività per ottenuto con quasi dieci anni di lavoro. Riteniamo
un anno (fig. 1). Il sostegno economico del Ministero che quanto stiamo compiendo al deposito del Santo
ha consentito l’acquisto delle necessarie attrezzature e Chiodo eviterà a chi sarà poi incaricato dei restauri di
dei materiali di restauro e ben presto è apparsa a tutti dover compiere una tale fatica. Saremo certo sempre
evidente la positività di tale organizzazione, che rical- disponibili all’aiuto e alla consulenza, ove necessario,
ca il modello a suo tempo messo a punto insieme con ma a quel punto ultimata la procedura di emergenza
gli amici dell’ISCR, della Soprintendenza di Modena spetterà alla Soprintendenza affidare i restauri secon-
e della Direzione regionale, per il terremoto dell’Emi- do le procedure di legge che, tuttavia, non sembrano
lia nel 2012 presso la Reggia di Sassuolo. La decisione prevedere una preferenza per le “ditte locali”. Sempre
delle autorità civili e religiose locali di organizzare in nell’ambito delle opere danneggiate dal sisma, l’OPD
tempi brevissimi una prima rassegna di opere d’arte ha ricevuto la richiesta dell’azienda OVS di compiere
restaurate, quale segno di rinascita e di vita, ha fatto un’elargizione liberale per il restauro di un’opera d’ar-
sì che sia i restauratori del progetto “Task Force per te significativa, individuata poi in accordo con la So-
l’Umbria” sia l’OPD stesso si impegnassero per una printendenza in una bella tela di Vincenzo Manenti
serie di interventi completi di restauro che, insieme a del 1657 con Santa Scolastica e altri santi e provenien-
quelli compiuti dai Laboratori dei Musei Vaticani e di te dalla Basilica di San Benedetto di Norcia che è in
ditte esterne, sono oggi visibili presso la Rocca albor- corso di restauro presso il Laboratorio della Fortezza
noziana di Spoleto alla mostra Tesori della Valnerina. da Basso.
In questo contesto indubbiamente positivo abbiamo L’impegno dell’OPD in questo ambito è stato ampia-
dovuto però registrare una vena polemica secondo la mente riconosciuto dallo stesso Ministro che ha con-
quale l’OPD starebbe togliendo lavoro alle ditte locali ferito al Direttore e al personale un formale encomio
di restauro. Va perciò affermato con la massima chia- nel corso di una toccante cerimonia svoltasi il 5 otto-
rezza che l’OPD non intende affatto sostituirsi alle bre scorso presso la sede del Collegio Romano nella
ditte locali e che il proprio ruolo è fissato dalla legge, quale è stato ricordato il ruolo svolto dall’Ammini-
quale Istituto del Ministero e parte dell’Unità di Crisi strazione in collaborazione con la Protezione Civile,
Nazionale che si deve occupare in collaborazione con i Vigili del Fuoco, i Carabinieri T.P.C. e l’Esercito,
gli altri Uffici ministeriali del territorio della messa in che così recita: “Encomio al Direttore e al Personale
sicurezza delle opere. La fase dei restauri sistematici dell’Opificio delle Pietre Dure per aver operato con
avverrà solo dopo questa prima attività, e anzi sarà competenza, abnegazione e onore per la salvaguardia
agevolata e resa più semplice e ben impostata grazie del patrimonio culturale danneggiato dagli eventi si-
alla schedatura delle condizioni conservative che for- smici del centro Italia 2016-2017”. Sempre sul tema
nirà alla Soprintendenza gli elementi per stabilire la dei riconoscimenti ricevuti dall’Opificio e dal suo
priorità degli interventi e il loro contenuto tecnico. Va Direttore va ricordato come, in margine alla presen-
anche ricordato che uno dei grandi insegnamenti che tazione del restauro del Dio fluviale di Michelangelo,
l’immane disastro dell’alluvione di Firenze del 1966 svoltosi presso il Museo di Santa Croce l’11 luglio,
ci ha portato è che quando si parla di migliaia di ope- Pierandrea Lo Nostro e Giorgio Bonsanti, rispetti-
re danneggiate, i tempi del loro recupero sono inevi- vamente presidente e vicepresidente della Fondazione
tabilmente lunghi e allora è fondamentale cercare di intitolata a Enzo Ferroni (già rettore dell’Università
fermare il degrado, poiché esso prosegue nel tempo e di Firenze e Presidente dell’Accademia delle Arti del
può arrivare a rendere sempre più difficile e incerto il Disegno), hanno consegnato allo scrivente la meda-
recupero delle opere. Riuscire a risanare e restituire a glia d’oro conferita all’Opificio delle Pietre Dure, in
Santa Croce l’Ultima Cena di Giorgio Vasari, rimasta quanto istituzione che si è particolarmente distinta

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nel campo della conservazione delle opere d’arte. una trionfale tournée americana (Boston, Museum
Tra i restauri va segnalato un episodio che costituisce of Fine Arts, Washington, National Gallery) è sta-
un caso veramente fondamentale dal punto di vista to poi esposto nella restaurata chiesa di San Leone
storico e cioè l’intervento su incarico della National a cura della Diocesi e della Soprintendenza, con un
Gallery di Londra, e con il finanziamento della mo- ragguardevole successo di pubblico nell’ambito delle
stra senese su Ambrogio Lorenzetti, sul frammento di iniziative su Pistoia quale capitale della cultura. Allo
affresco staccato con figure di suore, proveniente dal stesso settore va ricondotto il recupero di una serie di
Capitolo di San Francesco di Siena. Questa collabo- modelli botanici in cera, nell’ambito di un plurien-
razione avviene proprio a settant’anni dall’inizio della nale impegno in questo misconosciuto settore, che si
Cleaning Controversy (1947), che per troppo tempo ha è trasformato in una occasione di valorizzazione e di
contrapposto il restauro italiano a quello anglosasso- presentazione al pubblico con una piccola esposizio-
ne, rendendo difficile la necessaria collaborazione tra ne nella serie detta “Effetto Restauro” in collabora-
istituti che operano nello stesso ambito. In realtà sin zione con il Museo dell’Istituto dal suggestivo titolo
dalla giornata di studio organizzata nel 1992 per ri- Il giardino fiorito. Il restauro delle cere botaniche del
cordare i sessant’anni del Laboratorio di restauro fon- Museo di Storia Naturale a Firenze che ha riscosso,
dato da Ugo Procacci è iniziato un forte processo di proprio per la scarsa conoscenza di questi incredibili
riavvicinamento e di collaborazione che ha visto del- manufatti, un notevole interesse da parte dei visita-
le tappe significative nella compresenza dei due enti tori. La successiva esposizione della stessa serie – Un
nei vari progetti europei e nell’invito, da parte della fragile capolavoro. Il restauro di un reliquiario mediceo
National Gallery, a partecipare al convegno promos- in vetro a lume – è anch’essa provenuta da quel fat-
so nel 2007 per i primi trent’anni del loro ‘Technical tivo laboratorio ed è incentrata su un’opera altrettan-
Bulletin’. Dunque l’amicizia e la stima reciproca è nel to inconsueta e poco nota e cioè un reliquiario con
tempo cresciuta e ha portato a questo significativo ri- scene figurate tridimensionali in vetro, proveniente
conoscimento delle capacità operative e della quali- dal Tesoro dei Granduchi di Palazzo Pitti. Come re-
tà dei restauri compiuti presso l’Opificio delle Pietre citava il comunicato stampa “Ampia è la gamma di
Dure. In questo contesto può anche inserirsi l’interes- materiali che compongono l’opera: vetro, legno, con-
se per la storia del restauro in Italia manifestata dal- crezioni calcaree, conchiglie, gesso, carta, cristallo di
la celebre rivista ‘The Burlington Magazine’ che ha rocca, metallo e stoffa. Le scene tratte dai Misteri del
in quest’anno richiesto allo scrivente un contributo Rosario e della Crocifissione sono state realizzate con
sul tema Twentieth-Century Italian Conservators and la tecnica ‘a lume’, ovvero scaldando delle bacchette
Conservation Theory. Rimanendo sempre in tema del- di vetro colorato sulla fiamma, modellando con stru-
la bella mostra senese su Ambrogio Lorenzetti possia- menti metallici le forme e saldando tra loro le parti.”,
mo ricordare che i legami costanti di collaborazione un’occasione per esplorare una tecnica artistica poco
con la Soprintendenza di Siena e quelli costanti con le nota e studiata, coniugando così mirabilmente alcuni
Gallerie degli Uffizi hanno fatto sì che il laboratorio degli obiettivi generali dell’Istituto: operatività, ricer-
intervenisse anche sul Trittico di San Procolo, sempre ca e valorizzazione.
di Ambrogio, che ha conferito solidità e corretta leg- Il settore di Dipinti murali sta conducendo due dif-
gibilità all’opera del maestro senese. ficili cantieri, l’uno sulla Resurrezione di Piero della
Inoltrandosi nei settori di restauro per una veloce car- Francesca a Sansepolcro, testo fondamentale, ma dal-
rellata sugli interventi più significativi un posto di ri- la storia ancora non del tutto chiarita, del Rinasci-
lievo va senz’altro assegnato a quello sulla Visitazione mento e l’altro sulla leonardesca Sala delle Asse del
di Andrea della Robbia della chiesa pistoiese di San Castello Sforzesco a Milano, progetto di grande com-
Giovanni Fuorcivitas compiuto dal settore di restauro plessità per l’incompletezza della realizzazione inizia-
dei Materiali Ceramici e Plastici sotto l’attenta guida le e le pesanti e sovrapposte trasformazioni che hanno
di Laura Speranza con un team di diplomati, quali costretto a una approfondita riflessione sia teorica sia
Filippo Tattini, Shirin Afra e Mattia Mercante. Il ca- tecnica. I primi risultati delle indagini e del cantiere
polavoro della statuaria in terracotta invetriata dopo pilota condotto dall’OPD sono stati pubblicati, a cura

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tanto che basta a consentire proprio la percezione del


significato d’insieme.
Un grande progetto futuro a cura del settore di restau-
ro dei Dipinti Mobili è stato annunciato con un’appo-
sita conferenza stampa insieme con le Gallerie degli
Uffizi e riguarderà il Ritratto di Leone X di Raffaello,
che è al momento oggetto di approfonditi studi dia-
gnostici. I risultati dell’intervento confluiranno, in
modo ancora da decidere, nelle celebrazioni che nel
2020 si terranno in occasione del cinquecentenario
della morte del Maestro.
Nel 2017 particolarmente rilevante è stata l’attività
rivolta agli studi, con la conclusione di importanti
progetti di ricerca, e quella connessa con la valorizza-
zione della propria attività, nonché la disseminazione
delle conoscenze così acquisite, secondo l’impostazio-
ne per cui, accanto all’operatività e alla formazione,
i principali obiettivi fissati dal Ministero a questo
Istituto, lo scrivente ritiene sia indispensabile che
l’OPD continui a essere anche un motore di ricerca
e di crescita culturale. In questo contesto si collocano
due importanti pubblicazioni frutto di progetti di ri-
2. Copertina del volume sul risanamento dei supporti lignei. cerca pluriennali a livello nazionale e internazionale.
La prima rappresenta la conclusione della collabora-
delle colleghe milanesi Michela Palazzo e Francesca zione dell’OPD con la The Getty Foundation all’in-
Tasso, nel volume La sala delle Asse del Castello Sforze- terno del progetto Panel Paintings Initiative, che tra
sco. Leonardo da Vinci. La diagnostica e il restauro del l’altro ha sostenuto nel recente passato il risanamento
monocromo con un’ampia partecipazione dell’OPD. del supporto dell’Ultima Cena di Giorgio Vasari. Per
In estrema sintesi le linee guida principali che si in- la disseminazione delle numerose esperienze com-
tendono seguire, pur nel riconoscimento dell’esisten- piute in questo ambito dall’OPD, sono stati selezio-
za di diverse fasi storiche ognuna con un proprio nati numerosi articoli già editi sul risanamento del
valore, consistono nel recupero più ampio possibile supporto ligneo: i testi, tradotti in inglese, con una
delle parti, a monocromo e a pittura, della prima fase nuova introduzione che li ricontestualizza e con il ti-
leonardesca della decorazione, per il loro intrinseco tolo Structural Conservation of Panel Paintings at the
valore artistico superiore ai documenti d’arte succes- Opificio delle Pietre Dure in Florence: Method, The-
sivi, e nel tentativo di far percepire all’osservatore l’u- ory, and Practice, sono stati ripubblicati nella collana
nitarietà del progetto decorativo oggi ridotto in con- “Dal restauro agli studi” per la casa editrice Edifir
dizioni frammentarie sia per l’incompletezza iniziale (fig. 2). La partecipazione dell’OPD a un progetto
sia per i danni arrecati nei vari momenti storici, non internazionale di ricerca sulla tecnica della pittura
ultimo quello novecentesco. In termini strettamen- medievale su tavola, promosso dalla Technische Uni-
te brandiani si potrebbe affermare che ci troviamo versität di München, dal Zentralinstitut für Kunstge-
di fronte a un ‘rudere’ da conservare tal quale come schichte, München e dal Doerner Institut ha portato
documento storico, in quanto le mancanze rendono a una corposa pubblicazione dal titolo Inkarnat und
impossibile il recupero della sua unità potenziale, Signifikanz. Das menschliche Abbild in der Tafelmale-
ma tale impostazione dovrà opportunamente essere rei von 200 bis 1250 im Mittelmeerraum, che ha visto
contemperata con un piccolo aiuto pittorico impie- contributi significativi di Cecilia Frosinini e Roberto
gando anche parte delle successive ridipinture, quel Bellucci. L’OPD, inoltre, ha fatto parte del Comita-

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to Promotore, e con lo scrivente anche del Comitato cient Mediterranean. Quarries, Workshops, Uses, and
Scientifico, della eccezionale esposizione Dentro Ca- Meanings in collaborazione con la Scuola Normale
ravaggio, curata da Rossella Vodret, nella quale si è Superiore di Pisa e il J. Paul Getty Museum di Los
cercato di approfondire la conoscenza di questo arti- Angeles, ospitando il 1° dicembre l’ultima sessione
sta anche grazie ai risultati delle indagini diagnosti- “Colored Stone after Antiquity”, con interventi di
che applicate sistematicamente. Un saggio di Marco Sandra Rossi, Anna Patera e Francesca Toso.
Ciatti, Cecilia Frosinini e Roberto Bellucci dal titolo In rapporto alla collaborazione prestata alla Galleria
Caravaggio: restauri e indagini all’Opificio delle Pietre dell’Accademia di Firenze per l’iniziativa espositiva
Dure ricorda i principali risultati ottenuti in passato incentrata sulla pittura tardo-gotica a Firenze dal
sia con le indagini sia tramite veri e propri interventi titolo Giovanni dal Ponte. Protagonista dell’umane-
di restauro, come quello compiuto tra il 1997 ed il simo tardogotico, curata da Angelo Tartuferi e Lo-
1999 sulla grande Decollazione del Battista di Malta. renzo Sbaraglio, l’OPD ha realizzato una campagna
È proseguito nel 2017 il ciclo di conferenze 50 anni di indagini diagnostiche e di ricerche sul Trittico di
dopo: 1966-2016. Alluvione opere d’arte e restauri che Gherardo Starnina del Museo di Würzburg che sono
ha visto la partecipazione di Francesca Romana Liser- state presentate prima nel corso di una giornata di
re dell’ISCR, la quale ha parlato sul tema “L’I.C.R. e studi svoltasi presso la Galleria e poi in un successi-
l’alluvione di Firenze del 1966”, un contributo poco vo seminario tenutosi presso la sede di via Alfani ed
noto ai più, ma di fondamentale importanza grazie il Dipartimento SAGAS dell’Università con il tito-
alla generosa collaborazione di Pasquale Rotondi lo “Un polittico, una mostra: cantiere aperto sulla
e di Giovanni Urbani che lavorò in prima persona pittura tardogotica toscana”. I risultati della ricerca
all’allestimento del deposito climatizzato della Li- e le competenze così dimostrate hanno fatto sì che
monaia. In questo stesso ambito è stato presentato il il museo tedesco chiedesse formalmente l’interven-
volume Da Cimabue a Vasari. Repertorio delle opere to dell’OPD per il restauro dell’opera sulla base di
d’arte alluvionate dagli Archivi dell’Opificio delle Pie- un preventivo e i lavori, che stanno conseguendo i
tre Dure, curato da Anna Mieli, Irene Foraboschi ed risultati desiderati, sono ora in via di conclusione,
Elena Nazzari, frutto della partecipazione dell’Isti- dimostrando ancora una volta la considerazione di
tuto al progetto Firenze 2016 e divenuto ormai un cui gode l’OPD a livello internazionale. Rimanen-
indispensabile strumento di lavoro. A conclusione do nell’ambito delle iniziative espositive, l’Opificio è
di questa serie, ottimamente organizzata dall’Ufficio stato partner tecnico del Comune di Prato per l’or-
di Promozione Culturale con la collaborazione degli ganizzazione, la comunicazione e l’allestimento della
Amici dell’Opificio, Cecilia Frosinini ha tenuto una mostra Legati da una cintola. L’Assunta di Bernardo
conferenza dal titolo “‘Il custode di Firenze’. La fi- Daddi e l’ identità di una città ha contribuito inoltre
gura e l’eredità di Ugo Procacci da un documentario con un saggio dello scrivente al catalogo. Attraverso
RAI del 1972 rivisto con gli occhi di oggi”, partico- la realizzazione di indagini diagnostiche, l’Istituto
larmente suggestiva per tutti coloro che avevano col- è altresì impegnato nella verifica dell’appartenenza
laborato con lui o che ne erano stati allievi. Ulteriori della predella pratese e della tavola del Metropolitan
interessanti conferenze sono state tenute da Antonio Museum di New York a un’unica pala.
Paolucci e Vittoria Cimino, sul tema delle “Provvi- Come in tutte le sue edizioni a partire dal lontano
denze conservative e di manutenzione programmata 1993 l’OPD, con il coordinamento dell’Ufficio di
nei Musei Vaticani. Il caso della Cappella Sistina”, Promozione Culturale diretto da Sandra Rossi, ha
che costituisce un’esperienza di primaria importanza partecipato al Salone del Restauro di Ferrara con due
per la conservazione preventiva, e dall’esperto scien- iniziative principali. La prima, organizzata insieme
tifico Christian Degigny, dell’Haute Ecole de Con- ai colleghi dell’ISCR, verteva sul tema “Metodolo-
servation de Neuchatel, dal titolo “New Imprints in gia e ricerca nella tesi delle Scuole di alta formazione
the use of electrochemistry in metal conservation”. dell’ISCR e dell’OPD”, con lo scopo di far conosce-
L’Opificio è stato poi tra gli organizzatori del conve- re l’impostazione e la qualità dell’insegnamento e
gno internazionale Colored Stone Statuary in the An- dei risultati degli allievi presso le due SAFS del Mi-

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è il precedente volume che raccoglie sostanzialmen-


te i risultati scientifici della collaborazione avuta per
molti anni con Pietro Capone dell’Università degli
Sudi di Firenze, ingegnere esperto dei problemi della
sicurezza, ma intesa non come oggi sembra prevale-
re, e cioè mero adempimento di carte e timbri basati
su di un consistente esborso di denari pubblici, ma
come studio e ricerca sulle reali modalità operative,
in grado di fornire risposte all’attività quotidiana del
laboratorio, collaborando nella fase stessa di proget-
tazione di un intervento e di un posto di lavoro, an-
ziché come controllo successivo.
Sempre nell’ambito delle iniziative in grado di svi-
luppare la ricerca e produrre cultura vorrei ricordare
anche la Giornata di studio per i 150 anni dalla morte
di Ulisse Forni (1814-1867) tenuta presso l’OPD l’11
ottobre scorso con la partecipazione con innovativi
contributi di studiosi quali Giorgio Bonsanti, Giu-
seppina Perusini, Cristina Giannini, Maria Vittoria
Thau, Simona Rinaldi, Claudio Seccaroni e con la
straordinaria novità della scoperta di un ritratto di
Ulisse Forni, dipinto da Luigi Mussini, che rappre-
3. Luigi Mussini, Ritratto di Ulisse Forni, Firenze, collezione privata. senta la prima immagine nota del celebre restaura-
tore senese (fig. 3). A distanza di alcuni anni dalla
BACT, in un momento in cui molti nuovi corsi, di ripubblicazione del suo celebre Manuale del pittore
livello nettamente disomogeneo, sono oggi presenti restauratore, avvenuta nel 2004 e curata da chi scrive
nel panorama nazionale, tutti in grado di rilasciare insieme a Giorgio Bonsanti, ancora molti appaiono
un titolo di studio di pari peso dal punto di vista le- essere gli aspetti da approfondire sia sul versante sto-
gale. Il secondo, dal titolo “Operatività, ricerca e for- rico, sia di quello in gran parte ancora inesplorato
mazione. Recenti interventi dell’Opificio delle Pietre dei contenuti tecnici, tecnologici e scientifici del suo
Dure”, costituiva la ormai consueta rassegna annuale ricco testo. La giornata di studi ha iniziato il percorso
di interessanti highlights della attività dell’Istituto nei in questa direzione e non si può non auspicare che
tre ambiti dell’operatività, della ricerca e della forma- anche altri si dedichino a questo tema.
zione. Oltre a questo, in collaborazione con la casa Di grande rilievo e intensa è stata nel 2017 l’attività
editrice Edifir-Edizioni Firenze sono stati presentati i della Scuola di Alta Formazione e di Studio dell’OPD,
volumi Restaurare in sicurezza. Nuovi progetti per i La- diretta da Letizia Montalbano con la collaborazione
boratori dell’OPD – curato da Pietro Capone e Mar- dei vice-direttori Anna Patera e Andrea Cagnini. In-
co Ciatti, con l’intervento degli Autori e il commen- fatti alla consueta attività, già di per sé assai impe-
to di Flavio Cervini – e Dall’alluvione alla rinascita: gnativa – con i cinque anni di corso, la discussione
il restauro dell’Ultima cena di Giorgio Vasari, a cura delle tesi finali di laurea e il concorso di ammissione
di Roberto Bellucci, Marco Ciatti, Cecilia Frosinini al primo anno – si è sommata quella conseguente alla
con l’intervento di Giorgio Bonsanti. Quest’ultimo bella iniziativa degli International Training Projects
rappresentava il contributo dell’OPD per il salvatag- promossi dal Ministero. Si tratta di un impegno
gio delle opere danneggiate dall’alluvione del 1966, molto rilevante, che raramente conquista i riflettori e
oggetto nel novembre del 2016 di numerose comme- l’attenzione del pubblico, ma che costituisce in realtà
morazioni e dall’inaugurazione dell’opera del Vasari sia uno dei principali obiettivi fissati per l’OPD dal
dopo il lungo e difficile restauro. Diverso dal solito Ministero, sia una delle attività più utili in prospetti-

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4. Visita del principe Carlo d’Inghilterra e della duchessa


di Cornovaglia Camilla all’Opificio delle Pietre Dure.

va futura, dal momento che la buona preparazione di ro storica che segna la, provvisoria, conclusione di
chi sarà chiamato a intervenire sui nostri beni cultu- una lunga battaglia condotta da trent’anni per la
rali rappresenta il migliore investimento per il futuro promozione della figura del restauratore. Vale quin-
e la concreta possibilità di attuare lo scopo generale di la pena di ricordare alcune delle tappe compiute
della corretta trasmissione al futuro. Accanto ai no- in questi anni: nel 1992 la nuova istituzione della
stri allievi quest’anno i Laboratori dell’OPD hanno Scuola dell’OPD che nel 1997 ricevette un nuovo
ospitato giovani restauratori ed esperti mid-career regolamento in parallelo con quella dell’ISCR, ini-
proveniente da molti diversi Paesi del mondo, disse- ziando così un cammino comune che è stato assai
minando così a livello internazionale le metodologie fruttuoso, e qui va ricordato il merito dell’allora So-
dell’OPD e stabilendo dei contatti che potranno cer- printendente Giorgio Bonsanti. La riforma iniziata
to rivelarsi utili nel tempo. Nel campo connesso con con il nuovo dettato contenuto nel Codice dei Beni
la formazione, però, l’evento davvero eccezionale che Culturali e nei successivi decreti del 2009 ha portato
merita di essere ricordato è il conferimento a una il diploma della Scuola dell’OPD ad avere il valore di
nostra diplomata, Maria Baruffetti, di un dottorato laurea magistrale a ciclo unico. Così nel 2010, otte-
di ricerca triennale con borsa Pegaso della Regione nuto l’accreditamento ed esauriti i corsi precedenti,
Toscana, da parte dell’Università di Firenze. Per chi è partito il nuovo modello formativo quinquennale
scrive si tratta di una conquista di portata davve- frutto dell’accordo con il MIUR e i requisiti da esso

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richiesti. Oggi questo dottorato, il primo in Italia, sione della Festa dei Musei tenutasi il 12 maggio.
apre la strada ai nostri allievi anche alla formazione Altrettanto inconsuete presenze musicali, ma invero
post laurea e alla ricerca di alto livello, raggiungendo assai gradevoli, si sono verificate per la partecipazio-
così, e direi finalmente, una equiparazione con le al- ne dell’OPD alla giornata della Festa della Musica e
tre figure professionali coinvolte nella conservazione lo Strings City, in entrambi i casi grazie alla collabo-
dei beni culturali. E proprio mentre sto rileggendo razione dell’adiacente Conservatorio Cherubini. Un
queste note prima di affidarle alla stampa giunge la consistente incremento dei visitatori si è registrato
notizia dell’accordo interministeriale tra MiBACT e nel 2017 a seguito di queste e di molte altre iniziati-
MIUR che ha portato a un provvedimento di to- ve che hanno puntato ad aperture straordinarie del
tale equiparazione dei diplomi rilasciati prima della poco noto Museo dell’OPD, indirizzandosi anche
citata riforma con i successivi, completando così il sulla diversità di orari rispetto agli altri musei statali,
riordino della materia della formazione, almeno per come per l’iniziativa “Di pomeriggio e di sera al mu-
quanto concerne le Scuole di Alta Formazione. Si seo”, aperture straordinarie del Museo dell’Opificio
auspica che possa presto giungere in porto la proce- delle Pietre Dure, il lunedì pomeriggio sino alle 18
dura di riconoscimento dell’attività pregressa grazie e il mercoledì sera dalle 20 alle 23. Molto successo
al celebre art. 183 del Codice che porterà finalmen- hanno riscosso anche nel 2017 le visite guidate ai
te alla costituzione di un elenco dei veri restauratori Laboratori di restauro organizzate e gestite in col-
esistenti in questo Paese, rendendo più sicure e certe laborazione con l’Associazione Amici dell’Opificio
le procedure di affidamento dei lavori in tale ambito. che sostiene l’Istituto in tutta la sua attività promo-
Anche il Museo dell’Opificio delle Pietre Dure ha zionale.
vissuto un 2017 molto intenso, grazie all’attività A proposito di visitatori, per chiudere con una nota
promossa dalla sua direttrice, Sandra Rossi, coadiu- di mondanità, l’OPD ha avuto l’onore di una visi-
vata dalla segreteria e dal personale di vigilanza, e ta di Sua Altezza Reale Carlo, principe del Galles,
ha visto, tra l’altro, la presenza di giovani studenti e della consorte Camilla, duchessa di Cornovaglia,
dell’iniziativa “Ambasciatori dell’arte” all’interno il giorno 3 aprile. Il principe e la duchessa hanno
di progetti di alternanza scuola lavoro, che certo ha visitato i Laboratori di restauro di via degli Alfani,
contribuito ad avvicinare al nostro piccolo e spe- dimostrando grande interesse e ponendo molte do-
cializzato museo un pubblico nuovo. Lo stesso può mande sulle operazioni in corso, posando, infine, in-
dirsi per la brillante e inedita “Caccia al tesoro tra sieme al personale per un’affollata e memorabile foto
le pietre dure” organizzata per i bambini in occa- ricordo conclusiva (fig. 4).

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