Febbraio 2015

Circolo di PsicoBioFisica - Amici di Marco Todeschini -

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TRASCRIZIONE FEDELE
DELL’INTERVENTO DI
MARCO TODESCHINI
AL SUO ULTIMO CONGRESSO
NEL 1987
DOCUMENTO FILMATO TRATTO DAL CONGRESSO DELL’ANPSI
Per gentile concessione del Presidente Luciano Muti

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TRASCRIZIONE FEDELE DELL’INTERVENTO DI MARCO
TODESCHINI AL SUO ULTIMO CONGRESSO NEL 1987
(PRIMA PARTE)
L a mia è una teoria unitaria, cioè che unisce tutte le scienze
in una sola. Era chiaro che questo non era stato mai
raggiunto dalle accanite discussioni che si facevano in tutti i rami
della scienza.
Io, che sono un ragazzo del ’99, e che ho compiuto 88 anni il 25
aprile qui scorso, che ho visto la prima, la precedente,
apparizione della cometa di Halley, ho sentito, più degli altri, la
necessità di trovare, di raggiungere, questa scienza unitaria che
l'uomo ha sempre cercato invano.
Era difficile potere scegliere tra le varie scienze all'epoca in cui io
mi sono laureato in ingegneria al Politecnico di Torino, queste
scienze erano circa una sessantina, e poi con la scoperta della
scissione dell'atomo, queste scienze aumentarono fino a quasi
180.
Il problema che mi si è affacciato è questo: perché tante
scienze? Come erano nate? Come si potevano unificare in una
sola? Dopo lunghe notti insonni, sono arrivato a capire che noi
abbiamo fatto tante scienze quanti organi di senso abbiamo.
Abbiamo l'occhio che distingue la luce e i colori e quindi
abbiamo fatto l'ottica, abbiamo il senso del peso e meno peso e
quindi abbiamo fatto una meccanica razionale, abbiamo
l'orecchio che sentiamo i suoni e perciò abbiamo fatto l'acustica,
e così via.
Allora se avessimo avuto un organo di senso solo, per esempio
quello che ci dà la sensazione della forza, avremmo fatto una
sola meccanica razionale.
Così io ho cominciato a vedere come si poteva raggiungere
questa meccanica razionale, è chiaro che io dovevo conoscere
tutto il pensiero dell'umanità, allora mi sembrava una cosa
semplice, mi sono accorto che poi i libri da leggere non finivano
più.
Consultavo due volumi di scienza, trovavo belli tutti e due e
convincenti, però, vedevo che erano in contrasto, e quindi non
smettevo mai di rileggerli fin quando ho potuto determinare in
che cosa consisteva il contrasto di quelle due idee. Passati questi
due libri, citavano altri due di scienza e allora io prendevo quei
due e facevo lo stesso lavoro, così ho letto tutti i libri di scienza
fino a prima dei greci. E il tempo passava, questi libri poi
accennavano anche a delle risoluzioni filosofiche, e così io ho
dovuto fare lo stesso, usare lo stesso sistema: leggere tutti i libri
di filosofia prima fino all'epoca dei greci. Ma siccome poi, anche
questi libri citavano molti libri di religione, ho dovuto assorbirmi
tutti i libri di religione, per vedere quale fosse la sostanza. Alla
fine, mi parve di trovare la soluzione in una in un modo molto
chiaro, un filosofo inglese del settecento in un suo libro, aveva
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scritto questa sua frase: “io non posso dire di aver capito un
fenomeno, se non ne vedo chiaramente il meccanismo”, e quella
frase mi si è messa talmente in testa, che io, per vedere, per
capire un fenomeno, volevo vederne la struttura meccanica.
Però, mi sono accorto presto, che questa condizione non era
sufficiente, perché si può conoscere il meccanismo con cui
avviene un fenomeno, ma può darsi che non si riesca a trovare
le leggi con le quali si svolge questo fenomeno. E allora a quella
prima condizione, sono arrivato al punto di mettere la seconda,
cioè: va bene conoscere la struttura meccanica di un fenomeno,
ma occorre anche trovare la legge con la quale si svolge questo
fenomeno. E non solo bisogna fare questo, ma poi, alla fine,
bisogna vedere se queste leggi che si deducono, se
corrispondono o meno a quelle trovate realmente nelle singole
scienze.
Mi parve allora che l'unico sistema, fosse quello di ammettere
quello che si ammetteva già dall'antica Grecia: che lo spazio non
è vuoto ma è pieno di materia, e anche là dove non ci appare
materia, c'è una sostanza molto diluita che era stata chiamata
etere. Questo etere di sostanza molto lieve, era stato ammesso
allora dall'80% dei più grandi scienziati: e a fianco a me stava
Marconi, che proprio con delle onde di etere aveva spiegato la
sua grande invenzione. Allora però c'erano di quelli che
ammettevano che l'etere non ci fosse, e che ci fossero
solamente i corpi immersi nel vuoto, che però bisognava
ammettere, che questi corpi, emanassero delle forze che si
propagavano ancora più misteriosamente nel vuoto, per
spiegare tutti i movimenti che questi corpi avevano l'uno presso
l'altro. Queste forze, furono denominate con nomi diversi: la
gravità, il magnetismo, elettricità ecc. Però erano forze
sconosciute, e non si poteva spiegare come si potessero
trasmettere nel vuoto. Allora il 20% di questi scienziati,
ammettevano che ci fosse questo vuoto, e che i corpi
emanassero queste forze di natura sconosciuta. Non si poteva
ammettere che le due ipotesi del pieno, e del vuoto, fossero
tutte due vere, per la contraddizione che non permette, direbbe
Dante Alighieri; non si può ammettere che l'universo sia vuoto
tra un corpo e l'altro e anche che sia pieno. È in contraddizione,
e allora io sono cresciuto e ho cominciato a vedere se col pieno,
con questo etere invisibile, ma che agiva a distanza, se si poteva
spiegare questi fenomeni.
C'era un altro grande scienziato: Cartesio Descartes, il quale
aveva ammesso i vortici di etere per spiegare l’attrazione dei
pianeti. Cartesio, era quello che aveva trovato il sistema per
misurare le velocità e il movimento dei corpi per valutarlo, aveva
inventato di riferire il movimento dei corpi a tre assi ortogonali.
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Quindi l'inventore della relatività era Cartesio, e tutte le
relatività che sono venute poi, sono in contrasto con quella di
Cartesio. Vediamo questa di Cartesio in che cosa consisteva: ho
detto che ammetteva tre assi perpendicolari, e a quelli riferiva il
movimento. È come se noi ammettessimo che i tre spigoli:
altezza, lunghezza, larghezza di questa stanza, per riferire a quei
tre assi il nostro stato di movimento. Siccome noi siamo qui
seduti, e non ci muoviamo rispetto a nessuno di quei tre assi, la
nostra velocità rispetto a questo sistema, è nulla. Ma se noi
pensiamo, che siamo alla superficie terrestre e che la terra gira
su se stessa, allora riferendo il nostro movimento a tre assi, a
una triade di assi, fissate al centro della terra, noi abbiamo una
velocità ben nota. Se poi vogliamo fissare il nostro stato di moto
rispetto ad un triangolo fissato nel centro del sole, la nostra
velocità diventerà quella di rivoluzione della terra rispetto al
sole. Quindi cambiando il sistema di riferimento, cambia anche
lo stato di moto e di quiete dell'osservatore, mentre invece, più
tardi, si giunse al punto di abolire questa relatività classica.
Io naturalmente ho voluto andare a fondo a questa questione, e
con mia sorpresa, m’accorsi che Cartesio per quanto fosse stato
un genio, specialmente in filosofia e anche in scienza, non aveva
potuto dare le leggi dei fenomeni, perché non era ancora stata
inventata la fluidodinamica, perché Cartesio sosteneva i vortici,
quindi i movimenti di etere e quindi doveva, per trovar fuori le
leggi dell'universo, avere una scienza, la fluidodinamica, che
allora non c'era ancora, perché Cartesio era nato subito dopo
Galileo Galilei, e non aveva ancora nessuna nozione della
fluidodinamica che sarebbe poi stata inventata dopo dai
Bernouilli, la famiglia Bernouilli, che era francese e poi trasferita
in Svizzera. Questa famiglia, era padre, figli, nipoti, avevano fatto
una formula matematica che fissava, dava, tutte le leggi del
movimento di un fluido. Ma se Cartesio non aveva potuto
vedere questa equazione, perché è morto prima dei Bernouilli,
io, che sono nato un secolo circa dopo i Bernouilli, io ho trovato
già questa equazione, e l’ho potuta applicare a questi movimenti
di spazio e così ho potuto tirar fuori non solo il meccanismo in
movimento della materia, e a secondo della velocità e della
forma di questo movimento di fluido capire il meccanismo, ma
con l'equazione di Bernouilli ho potuto tirar fuori anche le leggi
dei fenomeni. E poi, queste leggi dei fenomeni, ho visto che
corrispondevano a tutte le leggi che erano state trovate nel
corso dei secoli nelle varie scienze. Non solo, ma queste leggi,
tirate fuori dalle equazioni dei Bernouilli, ho visto che erano
confermate dai fatti, per esempio, escono dalla formula di
Bernouilli, come vedrete nelle mie opere, tutte le leggi
dell'astronomia, tutte le leggi della fisica, della meccanica,
dell'ottica, eccetera, quindi, questa teoria non è un sogno è
confermata dalla spiegazione del meccanismo dei fenomeni e
dal fatto che essa dà delle leggi che poi sono ritrovate,
confermate dai singoli fenomeni delle precise diverse scienze.
Dopo poi, questo ha portato, anche al fatto, che ho cercato di
spiegare tutti i fenomeni, ma ho visto che noi abbiamo non solo
dei fenomeni che si verificano all'esterno di noi, ma anche il
nostro corpo com'è costituito, e con l’occhio dell'ingegnere, e
l’occhio del medico, io sono andato a vedere come sono fatti
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ciascuno di questi apparecchi del corpo umano, e come
funzionano. E ho visto che ciascuno di questi organo e ne
abbiamo quasi 1 milione, organi diversi l'uno dall'altro, ciascuno
dei quali raggiunge una particolare finalità, finalità di ciascuno
che poi si collega con le finalità di tutti questi organi del corpo
umano. Se quindi si riesce a capire come è fatto il corpo umano,
come sono fatti questi apparecchi del corpo umano, e come
funzionano, si può anche aggiustarli. Ma se noi non sappiamo
come sono fatti e come funzionano, non possiamo certamente
aggiustarli. Prendiamo una stazione radio, o un telefono, un
telegrafo, si guastano e dico a voi: “aggiustatelo!” E Voi mi dite,
giustamente, ma quelli che possono dir questo: “io non lo
conosco, e non so quindi come fare!” E io dico: “metti dentro la
mano e vedi che ci son dei fili, cerca di muovere qualcuno, di
intrecciare qualcuno di quei fili e potrebbe darsi che tu
indovinassi”, ora lui mette la mano dentro a quest'apparecchio
di cui non conosce la struttura, il funzionamento, e
l’apparecchio, con quell'azione, viene aggiustato. Questa non è
scienza, questo è empirismo, empirismo cosa vuol dire: vuol dire
trovare per caso quel guasto e aggiustarlo. E tutte le volte che
poi in seguito si verifica un guasto simile, si ripete l'operazione.
Quindi cari miei guaritori, non vi meravigliate se all'inizio
dell'umanità l'uomo seguendo l'esempio degli animali, che
quando si sentono male vanno a brucare un'erba piuttosto che
un'altra.. non vi meravigliate se, all'inizio, tutta la medicina..
erano tutti dei guaritori. Quindi non si può dire che all'inizio
l'uomo conoscesse a fondo il corpo umano, in modo tale da
poterlo aggiustare. Eravamo tutti guaritori all'inizio, man mano
l'uomo naturalmente ha cercato di vedere come sono fatti. E a
tutt'oggi la medicina, come voi sapete, pur avendo avuto dei
grandi geni, non è riuscita a spiegare come sono fatti e come
funzionano questi organi del corpo umano. Allora, la prima cosa
da fare, è quella! E’… non vi stancate perché per sapere tutto,
come son fatti questi organi del corpo umano, bisogna far quello
che ho fatto io: cioè leggere… questa scienza unitaria che io ho
potuto stringere al massimo in qualche migliaio di pagine, io l'ho
scritta il più chiaro possibile. Allora, noi vediamo questo fatto,
che la necessità di conoscere il corpo umano, ci ha spinto a delle
più chiare diagnosi, e a delle più sicure terapie. Nella mia teoria
un gruppo di americani ha tirato fuori il sistema per precisare
quali sono le sostanze chimiche che emettono le glandule
interne del corpo umano. Voi sapete che nel corpo umano
abbiamo migliaia di glandule che secernano ormoni, gli han
detto, li han battezzati questi qui, i medici: “ormoni”, ma
ormone vuol dire, un complesso… 5/6/10 sostanze chimiche
specifiche che escono da queste glandule che abbiamo
internamente a noi in ogni parte del corpo, e quindi la necessità
di sapere quali sono queste sostanze che escono da queste
glandule e in che quantità, e finora nessuno aveva pensato di far
questo, tranne uno durante la rivoluzione francese che cominciò
a capire che queste glandule erano le farmacie del corpo umano.
Quando una glandula non secerne quelle determinate sostanze
che vanno bene per permettere di aggiustare questo
apparecchio, allora la malattia, la necessità di introdurre queste
sostanze, e il guaritore, quando passa la mano vicina al corpo,
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induce delle correnti elettriche che vanno a far accellerare il
pulso di queste glandule, le quali secernano quelle sostanze
chimiche che mancano. Cosa fa poi la medicina? Fa lo stesso:
invece di mettere la mano o mettere degli aghi come fanno nella
agopuntura, ecc., mette delle medicine, delle sostanze chimiche
per bocca, o per iniezione.
Allora, si tratta di vedere, come queste glandule endocrine, le
chiamano, mettono nel sangue queste… automaticamente noi
diciamo, ma noi abbiamo un sistema meccanico che lo vedrete
nelle mie opere, che automaticamente fa entrare in funzione
queste glandule, quando c'è la necessità. E questo è il panorama
generale, adesso possiamo entrare nella questione particolare
del come i guaritori possono sollecitare queste glandule e che
cosa è che esce dalle loro mani. Io sono in dovere di dirvi, come
qualcuno di voi lo sa già, che tutte queste questioni le ho
raggiunte a forza di pensare, e come pensavo? Pensavo
attraverso la cognizione di tutti quei libri che ho letto, e allora
entravo in colloquio anche con i trapassati di cui avevo letto le
opere, cosa direbbe Cartesio di questo mio pensiero? E allora
dicevo Cartesio direbbe così. Cosa direbbe Galileo Galilei di
questo pensiero? E lui risponderebbe così. Allora li è un
colloquio continuo, che si fa, e riprende sempre più, e che vi dice
che avete interno a voi un'anima cosciente, cioè un'anima che
comprende i fenomeni, e vi porta a delle speciali abilità che voi
stessi non supponete di avere, oppure, credete di non supporre,
ma noi tutti con quest'anima, ragioniamo, e siamo, facciamo
ragionamenti diversi l'uno dall'altro, perché io ho potuto
dimostrare, come anche voi, che siamo diversi l'uno dall'altro si
vede già dalla fisionomia, noi abbiamo una fisionomia diversa,
poi siamo nati da genitori diversi, e poi i genitori hanno fatto
altri genitori, i figli, nipoti, eccetera, eccetera, da Adamo ed Eva
venire ad oggi, milioni, miliardi di creature diverse, ed ecco che
là salta fuori il fatto che ciascuno di noi ha, come diceva Gesù
Cristo nel Vangelo, speciali talenti, speciali per qualità e per
quantità, che ci danno una particolare abilità, e quindi ci creano
delle possibilità diverse l'uno dall'altro. E che questa diversità,
sono i talenti, la cosa più preziosa! Io ho tirato fuori delle idee
anche dalle persone che sembravano più lontane di averle.
Quindi voi sentirete la necessità di spiegare il mondo, o qualche
particolare struttura, o qualche particolare operazione, in un
modo tale che nessuno lo può spiegare in quel modo. Perché poi
Gesù Cristo ci ha dato, il Dio ci ha dato, talenti diversi e quantità
diverse, evidentemente è perché voleva da ciascuno di noi un
risultato… raggiungere una cosa, che nessun altro può
raggiungere, solamente quando io ho riflettuto a fondo, questo
principio dei talenti, ho cominciato a capire che ciascuno di noi è
nato per arrivare al massimo di quei talenti che c’ha. È chiaro
che se Dio ci avesse detto voi avete 10 talenti e sono questi, noi
avremmo battuto la fiacca, perché non avremmo fatto nessuno
sforzo per raggiungere la realtà.
Noi abbiamo, come vedrete poi, nella spina dorsale, nella
materia grigia della spina dorsale, abbiamo miliardi di neuroni
che funzionano come pila, quindi, tutta quella spina dorsale,
quella materia grigia, è la centrale elettrica del corpo umano,
l'energia massima che noi possiamo fare e quindi quella di
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sollevare due pesi, saranno 100, 150 chili, ma possiamo anche
fare delle invenzioni… di macchine che sollevano la leva, e
sollevano molto di più, ma non possiamo, con le nostre forze
fisiche e spirituali, tirar fuori la forza per far muovere dei sistemi
astronomici. Quindi bisogna ammettere, che ci sia quell'anima
che ha quella potenza infinita, e quella intelligenza, che è quella
che ordina tutto l'universo. E adesso io cercherò di farvi vedere
come il guaritore riesce a guarire.
Noi sappiamo che vi sono tanti organi, come ho detto, che
bisogna spiegare dal lato meccanico: l'ingegneria del corpo
umano.
Ora qui (indicata un’immagine alle spalle) ho fatto una sezione
del cervello. Qui ci sono i due occhi, qui c'è un corpo,
supponiamo che questo corpo è materiale, quindi è costituito da
atomi che oscillano, vedremo poi come, e quindi di qui parte
questa oscillazione, va a colpire i due occhi… qui, se vediamo
lungo questo filo, …non c'è un filo, io vedo questo apparecchio,
questo…, perché questi atomi di questi corpi emettono delle
vibrazioni, queste vibrazioni sono ad onde di quella materia di
cui dicevo prima: etere... e vanno a colpire i due occhi. Qui c'è il
nervo ottico, e qui c'è un altro nervo ottico… si incrociano, e
questi nervi ottici poi, sono costituiti da 2000 fibrille piccole, che
formano il nervo ottico, arrivano qui alle due superfici, vedrete
nel mio volume c'è precisato i punti in cui arriva questa
vibrazione, e di qui si riflette al centro. In questo punto ha sede
l'anima, la quale non occupa spazio, ma trasforma questa
corrente elettrica, la trasforma in sensazione di luce e colore,
quindi che cosa succede? Questo ci dà l'idea del come e del dove
mettere le mani per fare, per aggiustare questo apparecchio che
sta nel cervello.
Qui c'è l'atomo che vibra… un attimo di un oggetto qualsiasi,
questa è l'onda, una serie di onde prodotte nell’etere, va a
colpire la pupilla dell'occhio, passa attraverso l'umore, la lente, e
va a colpire qui la retina retrostante l'occhio, qui ci sono quelle
fibrille e queste fibrille tutte assieme, formano il nervo ottico.
Qui c'è, si vede un atomo di un corpo qualsiasi, che come vi ho
detto oscilla. Forma quest'onda e va a colpire uno dei bastoncelli
della retina, questo atomo, oscillando, emana un elettrone
periferico, voi sapete che l’atomo è fatto da un nucleo attorno al
quale ruotano degli elettroni, se questo atomo lo faccio
oscillare, caccia l'elettrone periferico, che va a colpire quest'altro
atomo, e questo sotto questo urto lancia un elettrone che va a
colpire l’altro atomo, eccetera, quindi qui si propaga in questo
cilindro, che naturalmente qui è ingrandito, si propaga questa
successione di urti, attraverso poi alle fibrille abbiamo visto che
arriva al centro dove sta l'anima. L'anima trasforma questa serie
di oscillazioni, in sensazioni di luce e di colore vario a secondo
del numero delle oscillazioni e l'abbiamo visto prima.
Quindi adesso vediamo la conclusione dove va a finire. Noi
abbiamo due occhi, questo, vi dico subito, è lo schema di un
telemetro marino che usano i capitani delle navi, per individuare
dove ci sta il nemico. Questo è l'occhio del capitano, qui c'è
l'occhio di sinistra e qui c’è l’occhio di destra, cioè c'è un tubo…
che questo si chiama telemetro, con due lenti qua, …allora qui
passa una nave, fa oscillare l’etere, questo raggio entra qui… qui
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c'è un prisma, fa deviare queste due raggi qui e qui c'è un
doppio prisma che porta l'immagine all'occhio del capitano.
Perché ci sono dei telemetri? I nostri due occhi funzionano come
telemetri… il capitano cosa fa? Vediamo cosa serve questo
telemetro. Intanto ci sono due occhi, due lenti, quindi se se ne
rompe una, c'è sempre quell'altra di scorta, ma il capitano vede
questa immagine che gli arriva a lui con questo percorso e qui
vedete che c'è un triangolo rettangolo, di cui si conosce questo
lato, e questo angolo, quindi con il teorema di Pitagora
immediatamente si conosce la distanza. Il capitano dice quindi
sparate a 18.400 m è colpite la nave nemica. Chiaro, ma non
solo serve quindi per trovare questa distanza, ma se la nave si
sposta, il capitano può ruotare questo sistema, e seguire la nave
nel suo tragitto. Noi siamo qui, vediamo se questo è vero sì o no:
sto zitto io, state zitti voi, percepite i rumori con due orecchie..
Se è un apparecchio di questo, anche per l'udito, e che cosa
sentite? Sentite un ronzio, e vi dico: “da che parte viene?” e voi
dite: “viene di là”, se quello si spostasse, voi girereste la testa,
come il capitano girerebbe l'apparecchio suo. Ora, quale medico
è andato a vedere che in ogni organo, ogni paio di organi del
corpo umano… due occhi, un apparecchio di questo genere, due
orecchie, un apparecchio di questo genere, eccetera, …il calore,
l'odore, il sapore, abbiamo degli organi di senso nel palato e
nella lingua, destra e sinistra, e il relativo apparecchio. Allora,
vedete immediatamente, che non solo ci può dare la distanza,
ma ci può dare anche la direzione di spostamento di questa
nave, così noi abbiamo in ogni organo di senso, un telemetro,
che ci fa dire se quel punto, se quella sensazione, sta ferma, a
che distanza e come in che direzione si muove, se si allontana o
si avvicina. Allora, c’è anche una cosa maggiore che si riesce a
definire: quando aprite tutte e due gli occhi il dito vi appare in
risalto. Sapete quante volte l’ho spiegato e detto questo?
Nessuno ha capito che di qui si poteva fare il cinematografo in
rilievo. Allora io gliel'ho detto… perché qualcuno, nonostante il
brevetto che ho fatto io in merito, qualcuno avrebbe potuto
farlo. E quindi anche la cinematografia e la televisione in rilievo,
ma se il medico, o un guaritore, o un terapista di qualsiasi ramo,
che voglia aggiustare l'occhio, non sa com'è fatto l'apparecchio…
non lo può aggiustare! Chiaro? Quindi, noi abbiamo la possibilità
di localizzare le sensazioni che ci vengono da fuori, di seguirle
nel loro spostamento, e questo mediante questo telemetro, che
è costituito da queste coppie di organi di senso, di cui, non
sapevamo l'esistenza. Questa spiegazione che vi ho dato, sapete
quante volte sono andato nelle sale di chirurgia, delle varie
università…! Perché arrivando a un certo punto questi medici…
c'era il medico che insegnava medicina, e il medico che
insegnava medicina ai fisici, e il medico, il professore che
insegnava al medico. Io ero uno in netto contrasto con loro, con
la spiegazione, allora alla fine cosa decidevano: prendiamo ’sto
benedetto Todeschini, lo mettiamo davanti un cadavere… mi
portavano nella sala dove si fanno le operazioni, e dicevano:
“vediamo se è vero così!” E sopra c'era tutta la schiera degli
uditori, e tagliavano il cadavere, oppure anche vivo, facevano
l'operazione e vedevano che avevo ragione. Da allora in poi che
cosa è successo? Che tutti quelli che seguivano e avevano le mie
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opere, eccetera… allora facevano dei progressi, venivano delle
volte a consultarsi, paura che… io li lasciavo completamente
liberi di applicare la mia teoria, specialmente quelli che si
proponevano, non solo di tirarsi fuori un affare finanziario, ma
per far del bene all'uomo!
In conclusione, tre grandi benefici arreca:
Primo: con la teoria, col far vedere come sono i meccanismi dei
fenomeni, rende all'uomo possibile di inventare un meccanismo,
di inventare un apparecchio industriale, che venduto frutta
danari. C'è di più: anche si possono fare degli apparecchi che
fanno gli altri apparecchi! Cioè, robotizzare la costruzione: voi
vedete che adesso siamo arrivati a questo punto che levano gli
operai, ci mettono un robot, un meccanismo… che tu non fai
altro che metter dentro i metalli che ci vanno per costruirlo
…andate in una fabbrica qualsiasi, di automobili, per esempio la
Fiat, vedete che adesso hanno levato tutti gli operai e ci hanno
messo una macchina che fa tutti i gesti che avrebbe dovuto fare
l'operaio, e qui viene un altro eco di Gesù Cristo, che diceva:
"lavorerete con gran sudore!” Ora questo gran sudore, è
diminuito, perché la robotizzazione ci consente di fare questi
apparecchi. Quindi, primo: possiamo fare, con la parte
meccanica, degli apparecchi che ci fruttano danaro; possiamo
fare degli apparecchi che ci risparmiano sudore; poi, la seconda
parte: conoscendo come sono fatti questi vari apparecchi del
corpo umano, si possono aggiustare… e la salute, vale più dei
danari! Quindi questa seconda strada (omissis) …un passo
ancora avanti e la terza parte della mia opera, spiega, dà le
dimostrazioni fisico-matematiche-sperimentali, che oltre a un
corpo fisico, noi abbiamo anche un'anima, che non occupa
spazio, ma ha il potere di cambiare tutte le energie vibratorie, o
no, in sensazioni: in modo che questi raggi che entrano
nell'occhio dall'esterno, vengano dall'anima tradotti in
sensazioni di colore, luce, …che fa vedere la forma di questo
corpo, che fa vedere come si sposta, come si urta con un altro,
ecc.… che fa comprendere come sono fatti questi meccanismi
che costituiscono questi fenomeni, che costituiscono l'universo.
Ma poi, oltre a questo, l'anima ha la facoltà di riflettere, e di
convincersi da queste prove, …che non sono prove a capocchia!
Sono prove… e non sono una, o due, sono decine e decine di
prove fisico-matematiche, che dimostrano che noi abbiamo
un'entità di natura spirituale, cioè, che non occupa spazio, che
riceve questi urti di materia dall'esterno, e li trasforma in
sensazioni, e solamente con queste sensazioni l'anima può
ragionare. La prima cosa per cui essa può ragionare, il primo
scopo è questo: di capire l'esistenza di se stessa! Di cogliere tutti
gli aspetti dell'universo, …ancora di più: può capire, è
dimostrato, che oltre alle realtà materiali, ci sono anche quelle
spirituali come l'anima, e come lo spirito del Creatore. E allora
quando si è arrivati a questo punto, con certezza si sa! …non si
ascolta un materialista che viene lì, ti butta là…, ti “spara”… e ti
dice alla fine, se lo “stringi” questo materialista, dice: “…è la
natura!” E se tu gli dici: "come fa la natura a ragionare a farmi un
robot? Come fa la natura a farmi un aeroplano, come fa? La
natura, materiale, dovrebbe essere anche intelligente per fare se
stessa, ma questo fatto, i materialisti te lo scartano in questo
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senso, …che ti dicono: "è la natura, è la natura…”, …allora voi
ammettete che la natura è Dio! E io, questo non lo faccio,
perché sono andato a vedere e ho visto che in realtà oltre alla
parte fisica dei fenomeni, la materia occupa uno spazio… è
pesante! Cioè, un corpo materiale, supponiamo un cubo, ha una
lunghezza, una larghezza, un’altezza, ed è fatto di sostanza che
mi produce delle sensazioni varie. Ma invece l'anima, non
occupa spazio… sono queste le dimostrazioni che hanno
impressionato tutto quanto! Ma io non ho nessun merito di aver
fatto questo! Perché Iddio mi ha creato, Lui mi ha dato
un'anima, Lui ha fatto l'universo, e io, con quei mezzi e con tutte
le possibilità che ho incontrato per superare le difficoltà nella
mia vita, …tutte mi vengono da Lui! Quindi, nessun merito ho io!
(SECONDA PARTE)
C ome fanno i guaritori a guarire.
Ho detto che gli apparecchi del corpo umano son fatti
diversi l’uno dall’altro. Prendiamo in considerazione il fegato, nel
fegato c’è questa glandula, che secerne degli ormoni, cioè delle
qualità chimiche, delle sostanze diverse chimiche, saranno
cinque, saranno sette, saranno otto, adesso poi vedremo come
un americano è diventato arcimiliardario su questa cosa, dunque
questa la glandula che secerne in quest'arteria, secerne nel
sangue queste sostanze, che sono quelle che vanno a far… che ci
vogliono per fare la combinazione con le altre sostanze che noi
ingeriamo per vivere, e quindi per fare avvenire la digestione
senza (omissis). Quindi, quest'arteria quì, quì c’ha …e quando
dico “qui c’ha” …io sono andato a vedere, con me son venuti
quegli… in quelle sale operatorie che vi dicevo prima, squadre di
medici. C'è qui un’arteria secondaria, che naturalmente una
parte di quel sangue con quelle sostanze chimiche, qui va
questa miscela va anche qui. Di qui viene con un tratto viene
ricollegato a un tratto, un nervo… viene collegato qui alla sede
dell'anima; cosa succede: che quindi quando questa quantità di
materie che esce da questa glandula, manca una delle qualità di
materia, allora qui abbiamo un ormone che non è più composto
di cinque o di sei sostanze, e allora che cosa si fa: bisognerebbe
citare questa glandula, allora il guaritore mette una mano qui, e
siccome le nostre linee nervose sono percorse da elettricità e
quindi intorno a un filo percorso da elettricità c'è un campo
magnetico, che chiamiamo campo magnetico ma che poi è la
circolazione di etere, tu metti la mano qui, e il tuo etere va ad
incontrare questo nervo e induce, per la Legge di Lenz, una
corrente elettrica la quale va a eccitare questa glandula; e quindi
questo è stato fatto prima con un apparecchio che c'è ancora,
ma lo potete far voi con le mani! Siccome noi abbiamo qui questi
nervi che conducono elettricità, intorno alla mano, si produce
questo campo magnetico, che poi non è un campo magnetico, è
una rivoluzione di etere. Quando io metto la mano vicino e la
devo muovere perché deve variare la quantità di flusso, si eccita
la glandula… la quale secerne quegli ormoni che prima non
secerneva. Allora che cosa succede: succede che, in conclusione,
voi, sapete bene che in tutte le parti del corpo umano abbiamo
queste glandule, sono la farmacia interna del corpo umano…
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Quindi, o io eccito queste glandule, o io metto quelle sostanze li
per bocca, come fa la medicina ufficiale o per iniezione. Quindi,
la stessa storia si può ottenere avvicinando le mani… e
muovendole come vi ho detto.
Allora, qui, questo qui io l'ho spostato in basso… l’ho spostato
per far vedere, perché in realtà… le dovete vedere, queste linee
perpendicolari!
Adesso vediamo che cosa succede, qui ci saranno di quelli che
praticano anche l'agopuntura, e allora l'agopuntura… dice: metti
dentro questo ago, lo giri …han cominciato i cinesi anche loro,
attraverso millenni, vediamo… mettiamo un ago qui, uno qui e
uno qui… non fa niente; mettiamo un altro qui, uno qui, uno
qui… non fa niente; attraverso millenni hanno trovato dove
devono infilare questi aghi per avere queste reazioni, solo che gli
agopuntori della Cina, ne sono stati molti a casa mia, e poi sono
andato io la, e questi agopuntori sostengono che ci sono delle
linee che conducono a questa energia e che loro hanno
chiamato meridiani. Questi meridiani io li ho cercati ma non ci
sono, loro dicono anche, questi cinesi, che non si prova nessun
dolore quando si mette un ago dentro; io sono stato affianco dei
più celebri agopuntori del mondo e ho visto che quando ci
mettevano l’ago dentro nella pelle, quello sente il dolore! Allora,
non è vero che questi meridiani siano senza consistenza, i
meridiani sono questi vedete... e sono le linee nervose del corpo
umano, e se tu ci metti dentro uno spillo, che cosa succede:
produci una variazione di corrente elettrica, che va a finire alla
psiche e la percepisce come puntura dolorosa! Il dolore, noi lo
chiamammo… dolore fisico, dolore psichico, ma anche quello lì
che è fisico, noi lo chiamiamo dolore.
Dolore, il dolore lo sente l'anima, perché se tu ci levi l'anima,
non senti il dolore. Io ho fatto una triste esperienza col mio
povero papà, che a un certo minuto gli è venuto uno di quegli
intoppi di glandule di vena. E quindi diceva: “ mi fa male! Mi fa
male il dito mignolo!”. Finché: “…mi fa male, mi fa male” gli
hanno tagliato il mignolo. Poi dopo gli hanno tagliato la gamba e
io quando era durante l'ultima guerra, sono andato a casa e ho
visto che gli avevano appena messo sul letto quella gamba
fasciata, dice: “Marco mi fa male il dito mignolo…” e gli avevano
levato la gamba. Come faceva sentir male nel mignolo? Quindi il
dolore era nella fasciatura stretta al ginocchio, che ancora
sembrava che il dolore venisse dal mignolo. Allora, il dolore
fisico, non è fisico! Perché lì parte una corrente elettrica, va su
alla psiche, che la trasforma, questa corrente elettrica, la psiche,
l’anima la trasforma in sensazione di dolore. È come se io al
telefono ascolto uno di Torino e sento la voce, e dico la voce
viene da Torino… però, se io rendessi sensibile con apparecchi
speciali tutta la linea da qui a Torino, di quel mio telefono,
quando gli metto il dito sopra, io sentirei che mi toccano questo
nervo, ed ecco che cosa succede, succede questo: che tutti i
nostri organi di senso essendo collegati alla psiche, sentono
queste sensazioni come se venisse da lontano. Insomma qui
bisogna mettersi in testa questo. Supponiamo un bambino,
prende il martello e si schiaccia un piede, il dito di un piede. Lui
dice… allora per consolarlo voi gli dite: “Fai il totò al martello che
ti ha fatto bibì”. Fare il totò… e lui magari è capace di fare totò,
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anche se oggi abbiamo dei ragazzi molto precoci che certo non
la bevono più questa storia… se viene il dolore, vedete il dolore
fisico, è la prova dell’anima più schiacciante, più toccabile, ma
non sono ricorso a quello, perché se quel martello mi da un
colpo sul dito, e dico che mi ha trasmesso dolore, dovevo avere
il dolore! Perché se io dico a voi: “datemi un miliardo!” Subito…
e dice: “ma io qui non ce l’ho!” E non me lo potete dare… Ora, il
martello non ce l’ha il dolore! Questo martello deve cadere su
quei determinati apparecchi che trasmettono una corrente alla
psiche e che trasforma la psiche, la trasforma in dolore fisico. E
quindi il dolore fisico è una prova dell’esistenza dell’anima!
Tant'è vero che quando dice… “vai in coma”.. Vai in coma
perché? Perché l’anima non trasforma più quelle correnti che le
arrivano in sensazioni, e quindi il sistema di coma è un affare in
cui centra prima di tutto l’anima… e poi anche il corpo. Quindi li
poi ci sono quelle malattie… psicosomatiche, le chiamano i
medici, cioè: guasti alla psiche e anche al corpo. Quindi che cosa
succede? Che per andare ad analizzare bene, ne capitano a voi e
le sapete meglio di me: che quali, quali malati immaginari delle
volte! Che poi non sono tanto immaginari, perché essi
combinano quel che è la sanità dell’anima, con la sanità del
corpo… tutti questi due apparecchi, devono funzionare tutti e
due.. e allora noi siamo in piena coscienza e quando sentiamo un
dolore fisico, lì ci dev’essere qualche cosa di guasto.
Né si può dire, perdonate qualcuno di voi che sarà qui, che dice:
“io questo lo guarisco solamente da una parte perché poi tutto il
resto vien da se” No! Noi non possiamo far questo, perché
dobbiamo aver presente com’è fatto e come funziona un organo
e poi dopo c’è la parte fisica, questa, è la parte spirituale
dell’anima che bisogna considerare. Se uno non ha un’anima,
non ha la salute dell’anima, non può avere nemmeno la salute
del corpo! E’ tutto un intreccio così ragionato, che non si può
pensare ad altro che a Dio, che abbia strutturato tutto questo.
Non so come facessero i greci antichi, i primi che ammettevano
solamente le realtà materiali. Poi dopo, han cambiato anche
loro, eh… ma noi andiamo avanti, e Dio non è che prima ci ha
creato e poi ci ha lasciato lì… ci ha dato un corpo, un’anima, che
sono capaci di fare delle cose che sono miracolose! E allora non
possiamo restare sempre sull’antico. Io ho sempre davanti Gesù
Cristo quando entrò nella sala dei dottori, che stette via come
sapete alcuni giorni, e i genitori lo cercavano disperati… e non lo
trovavano! Ora Lui, era là dentro e aveva immobilizzato
dall’attenzione quel centinaio e passa di scienziati, che erano le
massime cime di allora. E non credete che allora ci fossero dei
fessi eh? Però il fatto è questo: che non avevano ancora
sviluppato tutte le scienze, e il fatto si è che applaudirono
questo uomo, il quale essendo di Gesù Cristo, certamente la
sapeva molto più lunga di me e di tutti gli uomini messi assieme.
Ora, il fatto è questo qui: che adesso siamo arrivati non dico a
quel punto di spiegazione di Gesù Cristo, ma siamo arrivati a un
punto avanzato in cui si possono capire le dimostrazioni fisico-
matematiche-sperimentali dell’esistenza di entità spirituali come
l’animo e il Padreterno. Quindi, se siamo arrivati qui, mi
domando come fa uno a rinnegare questo! Quando tutto
l’universo parla in un sol modo. Quindi voi quando fate del bene,
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la prima roba che dovete pensare, è questa: io qui ho un uomo
che soffre, e questo son sicuro che lo fate tutti, sento che posso
guarire, …ho, questo di “sentire” è un altro punto capitale!
Perché, un noto professore, di Firenze, dell’università che è in
contatto da quarant’anni con me, è venuto lì e m’ha detto:
bisogna ammettere che quando, Gesù Cristo salvava una
persona, questo si buttava nella sabbia per ringraziarlo, e Lui gli
diceva: “alzati e cammina, è stata la tua fede a guarirti”, e quello
se ne andava tutto guarito. Quindi prima regola: per colui che
deve guarire, sia medico, sia non medico, sia guaritore, sia
agopuntore, bisogna che: sia questo guaritore, sia l’ammalato,
abbiano fede! Perché se fede non hanno, non guariscono!
Bisogna che sia così.
Ecco, qui adesso avete, ….(omissis)…, che ancora qui c’è della
gente che si dicono scienziati, ma che scienziati non sono
evidomissisentemente; perché io questo l’ho toccato con mano,
come lo potete toccare voi. Qui (indicata un’immagine alle
spalle) nella spina dorsale, al centro, c’è una colonna di materia
grigia, …la chiamano, questa materia grigia, son miliardi di
neuroni, ciascuno dei quali funziona come pila elettrica. Allora,
se voi prendete, il cuore per esempio... è qui, c'è questo salto
qui, …questo salto qui, da qui a qui, c’è una differenza di
potenziale; e c’è la corrente elettrica che s’incammina di qui
vedete e ritorna indietro a questo punto qui. Un tratto della
spina dorsale, vuol dire una differenza di potenziale. Si capisce
che se voi allontanate questo filo da quest’altro, la differenza di
potenziale cresce, quindi circola… e questo vi dimostra che li c’è
una serie di miliardi pile. Siamo andati alla sala operatoria, che
non lo sapevano, ancora c’è qualcuno che dice “l’energia”…
l’energia è li la spina centrale, la centrale elettrica suprema del
corpo umano; che serve a pigliare, a dare corrente, correnti
centrifughe, cioè che l’anima poi distribuisce… fa andare li… ecco
io faccio così: adesso muovo un dito, tre volte (segue gesto)
…uno, …due, …tre, che è il dito che muove stesso? O è il
cervello? Li, è l’anima! La quale attraverso quei meccanismi che
vedete li, che sono spiegati nella mia teoria, fa percorrere la
corrente e muove quei corpuscoli. Su questo fatto, 50/45 anni
fa, hanno fatto le protesi mosse dal cervello. E dove le han fatte?
A Bologna; han detto, han ragionato così… è stato il ministro
della sanità di allora che mi ha avvertito, poi di tutto il seguito…
han detto: “se Todeschini dice che per muovere un arto, per
esempio un dito, c’è una corrente che parte dalla spina dorsale e
va al cervello, poi il cervello la manda lungo quel dito, …questa
corrente… allora se li è stato tagliato il braccio…. la corrente li
non ci può più andare! Cosa bisogna che faccia? Che collega quel
nervo che porta la corrente, con un filo metallico, che conduce
questa corrente, in quel braccio che è stato tagliato. E che arriva
a un certo punto dove trova un corpuscolo che fa muovere il
dito. Allora han fatto milioni di apparecchi di protesi, subito
dopo la prima guerra a Vigorso, vicino a Bologna. Poi “questa”
naturalmente l’han venduta a migliaia, migliaia di copie. Là mi
han chiamato a fare tante conferenze naturalmente. L’altro
giorno, dalla Svezia, arriva un giornale, che dice che la Svezia è
stata la prima che ha fatto questo apparecchio! E naturalmente,
lì ci son stati centinaia di scienziati di tutto il mondo che gli han
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detto, ma guardi che lei sbaglia… perché non siete voi che avete
fatto questi apparecchi! Son stati 40/45 anni fa, vengono fuori
dalla Teoria delle Apparenze di Todeschini. Alloro loro han
detto… ma noi non volevamo dire che l’abbiamo inventato noi,
leggete bene l’articolo, dice quello la della Svezia. Leggete bene
l’articolo e vedrete che io dico che questo apparecchio lo
abbiamo applicato noi adesso, per la prima volta ed è diffuso in
tutto il mondo. Vedete che poi dopo di lì (…adesso bisogna che
stringa perché…) è venuto poi quello che ha capito che si poteva
fare anche… tirar fuori… andare a vedere… non come fanno
adesso fare delle medicine… ma andare dentro a quelle
glandule, che vi ho detto prima per il fegato, prevedere quelle
precise medicine che esce da questa glandula; e poi farle e poi
meccanismo collegato a un cannone, il quale si muove da solo e
spara esattamente nella direzione dove c’è l’apparecchio. Da
allora, per un anno e mezzo, fino alla fine della guerra, non son
più venuti a bombardare! Se volete la descrizione esatta, la
figura, la fotografia di questo apparecchio. c’è nella Teoria della
Apparenze.
Fine.
o (Nota: il filmato dal quale è tratta questa trascrizione risulta presente al
seguente indirizzo web: https://www.youtube.com/watch?v=Jynu-Y16Vr8).

metter dentro quelle medicine li …che siamo sicuri… e l’ha fatto

o Particolare ringraziamento a Luciano Muti Presidente dell’ANPSI.
un americano! Che l’anno scorso si è beccato quasi 5 miliardi di
dollari… non che sia tutto guadagno! A me è dispiaciuto perché
non l’ha fatto un italiano! Perché, perché io penso quelli lì, con
quella scoperta lì, l’Italia era da vivere senza andare a fare
l’elemosina, come siamo costretti a fare! Perché se non viene
questo, non viene quello… Quelli adesso, ..lasciando da parte, in
questo periodo di tempo, ha lasciato morire migliaia di persone
che avrebbero potuto essere guarite; che giacciono in fondo ai
letti! Appena, appena quest’anno sono venuti questi prodotti
anche in Italia. L’autore è venuto da me due volte e ha detto che
verrà anche quest’anno. Ecco qui (indica la cartina alle spalle)
…ogni organo è collegato con due punti diversi.
Ecco qui (indica altra cartina) c’è come qui arrivati al cervelletto,
vengono divise, quelli di sinistra vanno a destra, quelli di destra
vanno a sinistra, Queste carte qui vanno bene specialmente per
voi, perché se uno ha male il cervelletto, o confonde, non sa più
distinguere… non sa più… perché il cervelletto è una doppia
superficie… è una superficie che contiene degli apparecchi per,
come gli organi di senso, con i telemetri che ti dicono che questa
sensazione viene da quel punto. Ma poi bisogna anche che…
abbiamo un altro apparecchio… un’altra superficie nel
cervelletto… son due superfici… per esempio: sento un
aeroplano, mi dicono spara là, arriva prima il suono, e poi dopo
il suono passa la seconda superficie che è nel cervelletto, che fa
muovere la testa verso quella direzione. Anzi, qui ci ho fatto un
apparecchio, che lo troverete descritto sulla Teoria delle
Apparenze, che poi mi ha fruttato un sacco di promozioni. Cioè
un apparecchio …perché prima “venivano” qui… bombardavano
e credevano che noi avevamo un “proiettore”… cercavamo nel
cielo e… “loro” arrivavano qui, vedevano una fotoelettrica, e
buttavano le bombe sulla fotoelettrica. E qui (i nostri) morivano!
Allora lì a un certo punto, stavo allora a Roma con (…omissis…) e
vengono da me, come si può fare, come non si può fare….: allora
io ho una colonna.. questo lo troverete descritto …questo
apparecchio nella Teoria delle Apparenze, io ho fatto una
colonna; questa colonna se voi ci mettete uno specchio
concavo… questo aeroplano può girar dovunque, ma lassù
l’immagine si sposta su questo specchio concavo, allora io ho
detto, se invece dello specchio concavo ci metto delle cellule
fotoelettriche, quell’immagine diventa un’immagine elettrica e
sotto con i conduttori, la faccio andare a un altro tipo del genere