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In ogni regno, frequenza e dimensione dell’eterno presente, comprensivo del computo temporale

indicato come xx giugno 2021 sul Pianeta indicato come Terra.

Costituzione del Popolo vivente.


Preambolo
Considerato che “uomo”, parola derivante da “homo” e discendente da “humus”, indica il primario e
primigenio Archetipo insito nel Principio Creativo Universale conosciuto come “Anima”;
considerato che “Anima”, parola discendente da “Paramātmā, Ātma, Ātman”, indica l’essenza
immortale e immanente presente nel Creato percepito e non, così come operante in pienezza di ogni
Potere nei piani grossolani, sottili e trascendenti;
appurato che le Scienze della PsicoBioFisica e della Matematica Binaria palesano molteplici prove,
sempre riproducibili, quali concrete dimostrazioni dell’esistenza dell’uomo in quanto codice di
creazione della forma umana, emanazione di “Anima” e strumento dell’opera universale altresì
manifesta nella tridimensionalità attraverso e a mezzo di corpi umani vivificati in Spirito, secondo
la fenomenologia dello spettro elettromagnetico che va dai 390 ai 700 nanometri;
considerato che l’umana esistenza in vita dell’uomo è inconfutabile;
posto che l’esistenza in vita dell’uomo è qui indicata come “uomo vivente” per ogni sua propria
consapevole manifestazione in corpo umano tanto maschile quanto femminile;
considerato che l’uomo vivente sostanzia la sua propria umana esistenza operando nella pluralità
organizzata detta “Popolo”, unica fonte d’esercizio della Sovranità;
considerato che il Popolo è inconfutabilmente esistente in vita e presente sul Pianeta indicato come
Terra al di sopra di qualsivoglia sua propria raffigurazione giuridica e/o speculazione religiosa,
ideologica, et similia, tendente a celarne e/o carpirne il Potere Decisionale connaturato;
considerato che il Principio dell’Autodeterminazione del Popolo vivente è universalmente
preservato;
considerato che nell’Universo esiste e vige un’unica Legge in quanto Coscienza e Onniscienza che
crea e organizza ogni forma, struttura e funzione del Creato;
considerato che dall’unica Legge di Creazione discende la Scienza del Diritto, unicamente e
inconfutabilmente connaturata all’umana esistenza in vita dell’uomo;
considerato che alcuna Forma di Autorità e/o di giurisdizione può mai sussistere senza il consenso
informato, veritiero, esplicito, consapevole e scevro da vincoli, contratti, coercizioni, consuetudini,
imposizioni, ricatti, incantesimi, menzogne, et similia, espresso unicamente in quanto Popolo
vivente;
considerato che alcuna presunta e/o pretesa Istituzione e/o giurisdizione marittima mai può
esercitare alcun Potere e/o Autorità, Governo, et similia, sull’uomo esistente in vita in forma umana,
mai disperso nelle acque e inconfutabilmente presente sulla terraferma qual è l’elemento reale e
tangibile detto “terra” del Pianeta indicato come Terra;
considerato che qualsivoglia tipologia di “Governo”, comunque denominato e/o ideologizzato, è
riferibile unicamente alla cura delle navi e/o delle merci e/o degli allevamenti di bestiame e,
pertanto, inammissibile e inapplicabile per alcuna amministrazione dell’umana esperienza in vita
dell’uomo;
considerato che ogni e tutte le presunte e/o pretese Forme d’Autorità istituzionalizzate raffigurano
mere presunzioni di Poteri desunti unicamente rispetto alle Finzioni dette Cittadini, Persone,
Soggetti, et similia, ossia Maschere e/o Identità dette Giuridiche ovvero Fisiche attribuite “ex nihilo,
ens legis” alla reale e concreta umana esistenza in vita dell’uomo;

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considerato che i Funzionari e/o Agenti, Amministratori, Trustees, et similia, di qualsivoglia
presunta e/o pretesa Istituzione in realtà operano in modalità “motu proprio”, assumendone ogni
responsabilità individuale, essendo in obbligo di servire primariamente il Popolo vivente su tutto il
Pianeta indicato come Terra, secondo Diritto connaturato all’uomo vivente così come è
inconfutabilmente soprastante tutte le giurisdizioni e/o qualsivoglia norma, canone, codice,
condotta, ordinanza, decreto, editto, Trust, contratto, bolla papale, consuetudine, et similia;
appurato che ogni e tutte le Istituzioni e ogni sua Struttura, Organo, et similia, in realtà operano a
mezzo di sedicenti Governi e Stati di Diritto autoproclamati quali raffigurazioni di Corporazioni
Private amministranti unicamente Soggetti commerciali privi di vita e/o Negozi Giuridici e/o Trusts
fraudolenti creati “ex nihilo, ens legis” in modo da mistificare e asservire in mala fede l’umana
esistenza in vita dell’uomo che, in tal modo, ne risulta scientemente negata e/o occultata;
considerato che alcuna Istituzione, Stato, Fondazione, Ente, Corporazione, et similia, mai può
pretendere alcuna proprietà e/o brevetto, trademark, copyright, et similia, su nomi, codici, marchi, et
similia, afferenti all’umana esistenza in vita dell’uomo, ivi compreso il codice naturale detto dna/
rna, e parimenti rispetto alla terra, alle acque, ai cieli e l’intero ecosistema del Pianeta indicato come
Terra;
considerato che alcuna Entità Spirituale e/o giuridica, scientifica, religiosa, et similia, umana e non,
operante attraverso Istituzioni, Fondazioni, Enti, Corporazioni, Culti, et similia, mai può
scientemente e/o arbitrariamente indurre, causare, premeditare, impiantare, pretendere, et similia,
alcuna modificazione del codice naturale detto dna/ rna operante attraverso i corpi umani viventi, in
alcun modo e per alcun fine avverso al Diritto connaturato all’uomo vivente;
considerato che alcuna presunta mediazione e/o amministrazione, sovranità, giurisdizione, et
similia, da chiunque e/o chicchessia pretesa nei confronti dell’umana manifestazione in vita
dell’uomo è mai stata annunciata e/o palesata, sancita, concordata, et similia, direttamente e
inconfutabilmente da alcun ipotetico creatore, mai manifesto e/o percepito oltre ogni ragionevole
dubbio;
stante la scelta definitiva di progredire in fiducia nell’esercizio delle sue proprie facoltà e funzioni
intrinseche, operando in completa armonia con il Creato,
la pluralità dell’umana manifestazione in vita dell’uomo,
consapevolmente organizzata quale Assemblea del Costituente Popolo vivente,
assume la piena Responsabilità di esercitare la sua propria Volontà Sovrana
e Dispone ogni Rimedio attraverso l’esercizio del proprio Potere Decisionale.
Infatti, la pluralità manifesta e consapevole dell’uomo vivente, costituente il Corpo unificato del
Popolo vivente, l’unico Popolo esistente e presente sul Pianeta indicato come Terra,
esercita la Sovranità, incondizionatamente,
in forza del Diritto e del Potere connaturati alla forma, struttura e ragion d’essere dell’uomo, al fine
di favorire la manifestazione di ogni Conoscenza a tutta l’umanità e altresì di ristabilire il Valore a
Credito e in Fiducia per tutto quanto incommensurabilmente creato e organizzato, testimonianza di
tutte le Facoltà, Abilità e Qualità umane.
Cosicché, alfine e definitivamente, l’uomo essente sul Pianeta indicato come Terra per mezzo e
attraverso la sua propria pluralità manifesta in corpi umani viventi, in qualità di Membri Costituenti
il Popolo vivente orientati verso la naturale coesistenza quale insieme di singolarità operanti in
complementarietà al fine di maturare la piena Consapevolezza di essere pluralità unificata, Noi,
Proclama, Dispone e Celebra
la fine di ogni pratica di schiavitù e di asservimento
avverso ogni sua propria singola unità manifesta,
ristabilendo lo stato di Libertà, Fraternità, Giustizia, Concordia e Armonia.
Pertanto, in accordo con l’unica Legge di Creazione e l’unico Diritto che ne consegue,
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Enuncia, Emana, Istituisce, Decreta e Sigilla
la Costituzione del Popolo vivente,
le cui vive parole, risuonando all’unisono con i Valori e l’Etica del Creato, espandono ogni
vibrazione di Armonia, Semplicità e Amore nei Cuori umani, unificandoli in Spirito di Fraternità,
così assumendone la forza e il Sommo Potere di attuazione integrale, in perpetuum.
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Dichiarazione Solenne del Diritto connaturato all’uomo vivente.

Articolo 1
L’uomo vivente è la fonte e il fondamento del Diritto.
1.1Quanto insito nella definizione e/o enunciazione del Diritto inerisce unicamente all’umana
esistenza in vita dell’uomo, in quanto connaturato alla sua propria forma, struttura e Ragion
d’Essere.
1.2 Il Diritto consta di ogni e tutti gli aspetti e/o attitudini, elementi, Principi connaturati all’umana
esperienza di ogni e ciascuna esistenza in vita dell’uomo.
1.2bis Ogni singola unità manifesta dell’uomo vivente è e integra in sé ogni aspetto gratificante e
celebrativo di sé come la Libertà, l’Indipendenza, l’Autoreferenzialità, l’Autodeterminazione, la
Sovranità, la Giustizia, l’uso esclusivo e collettivo del Valore a Credito e in Fiducia, il benessere, la
prosperità, le pari opportunità, la libera espressione del pensiero, della parola, dell’azione, di ogni
forma d’arte, di sapienza e conoscenza, di usi e di costumi, di aggregazione, di partecipazione e di
ogni facoltà di scelta, altresì di cura e di spostamento.
1.2ter Ogni singola unità manifesta dell’uomo vivente è e detiene in sé l’attitudine al reciproco
Rispetto in ogni ambito della sua propria pluralità manifesta e altresì l’intento di determinare
un’armoniosa e prosperosa coesistenza.
1.3 Il Diritto è innato, inalienabile, immutabile, inviolabile, incedibile, inconfutabile,
incomprimibile, irriducibile, inderogabile, inalterabile, incorruttibile, imprescrittibile,
incontestabile, et similia.
1.4 Il Diritto è uguale per ogni singola unità manifesta dell’uomo vivente, incondizionatamente.
1.5 Il Diritto è connaturato in ogni singola manifestazione dell’uomo vivente, sin dall’attimo del
Concepimento da cui scaturisce la genesi naturale del proprio corpo umano vivente altresì intesa
quale Struttura PsicoBioFisica.
1.6 Il Diritto connaturato all’uomo vivente è soprastante ogni e tutte le forme giuridiche tanto
quanto ogni e tutte le norme e/o codici, canoni, condotte, decreti, editti, statuti, consuetudini,
ordinanze, bolle papali, Trusts, contratti, et similia, da chiunque e/o chicchessia enunciate e/o
organizzate e/o pretese.
Ciò è fondante il Principio di Sovranità.
1.7 Ogni singola unità manifesta dell’uomo vivente è pregiuridica e prestatale, altresì in qualità di
Membro Costituente il Popolo vivente.
1.8 Alcuna Forma, alcuno Strumento, alcuna Funzione, et similia, mai può soprastare il suo proprio
creatore.
1.8bis Alcuna Forma e/o Strumento, Funzione, et similia, attribuita e/o afferente all’uomo vivente e
da chiunque e/o chicchessia supposta e/o normata, creata, et similia, mai può essere causa di
ritorsione, pregiudizio, prevaricazione, et similia, in quanto trattasi di artefatti creati per e con
l’unico fine di essere posti al suo proprio servizio, fatto salvo il Diritto connaturato all’uomo
vivente.
1.9 Chiunque e/o chicchessia mai può negare e/o abrogare, soggiogare, violare, subordinare,
frodare, usurpare, invadere, corrompere, requisire, arrestare, confiscare, et similia, alcun aspetto e/o

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attitudine, elemento, Principio, insito nella forma, struttura, natura e Ragion d’Essere dell’uomo
vivente.

Esercizio del Diritto connaturato all’uomo vivente.


1.10 Ogni singola unità manifesta dell’uomo vivente è e detiene in sé il Potere di esercitare il Diritto
connaturato, prescindendo da qualsivoglia giurisdizione e/o norma, consuetudine, et similia, bensì
assumendo la piena Responsabilità di onorare il Diritto connaturato a ciascuna umana singolarità e
di rispettare e preservare ogni forma e/o funzione dell’ecosistema vivente indicato come Pianeta
Terra.
1.11Alcun aspetto e/o attitudine, elemento, Principio, dell’umana esistenza in vita dell’uomo mai
può costituire e/o essere oggetto ovvero presupposto di alcuna transazione e/o mediazione,
contrattazione, et similia, tanto in modalità informata e/o volontaria quanto in forma occulta e/o in
mala fede.
1.12 Ogni singola unità manifesta dell’uomo vivente è e detiene in sé il Potere di esercitare il Diritto
connaturato, ab origine, invocandolo in qualunque momento e per l’intera esistenza in vita del suo
proprio corpo umano, nei termini e secondo quanto assunto all’articolo 1.10.
1.13 Ogni singola unità manifesta in vita dell’uomo vivente invoca, afferma ed esercita il Principio
d’inviolabilità del suo proprio corpo umano vivente disponendone la Custodia, la Cura e la
Protezione esclusiva, in quanto sua propria emanazione e altresì per quanto espresso nell’Habeas
Corpus Act del 1679 secondo la formula consuetudinaria “Praecipimus tibi quod corpus, in prisona
nostra sub custodia tua detentum, habeas coram nobis... ad subjiciendum”.
1.14 Qualsivoglia diversità tra ogni e ciascuna umana manifestazione in vita dell’uomo mai può
pregiudicare e/o alterare, corrompere, diversificare, et similia, l’esercizio del Diritto connaturato.
1.15 Chiunque e/o chicchessia mai può scientemente indurre e/o causare, favorire, promuovere,
orientare, et similia, comportamenti irresponsabili, innaturali, irrazionali, privi di etica, et similia,
ossia chiaramente difformi e/o avversi ai Principi connaturati all’uomo vivente.
1.16 Chiunque e/o chicchessia mai può arbitrariamente contrastare e/o sminuire, arrestare, et
similia, l’esercizio integrale del Diritto connaturato all’uomo vivente e di ogni suo proprio Potere
Decisionale Sovrano e altresì mai può detenere e/o amministrare, pretendere, et similia, il Valore
afferente e/o insito ad ogni sua propria creazione e/o a tutto quanto in uso esclusivo e/o collettivo.
1.17 Qualsivoglia giurisdizione e/o norma, codice, canone, statuto, regolamento, bolla papale,
editto, decreto, consuetudine, et similia, comunque e da chiunque e/o chicchessia emanata e/o
pretesa, creata, et similia, è vista dall’uomo vivente unicamente qualora in accordo con il Diritto
connaturato altresì dichiarato nella presente Costituzione, ivi compreso il preambolo.
1.18 Ogni e tutte le norme e/o regolamenti, codici, canoni, et similia, attinenti al commercio e/o
all’intero comparto delle attività umane mai possono essere indicate e/o confuse, intese come
Diritto.
1.19 Qualsiasi intervento, umano e non, teso a eludere il naturale concepimento e/o la gestazione
intrauterina e/o ad alterare, manipolare, et similia, i codici umani detti “dna/ rna” ovvero a
realizzare la clonazione del corpo umano e/o qualsiasi modificazione genetica, et similia, è motivo
di indeterminatezza e/o incoerenza circa l’applicabilità del Diritto alle forme viventi così risultanti,
in quanto innaturali e/o artefatte rispetto all’umana esistenza in vita dell’uomo naturalmente
concepita nella sua integrità di forma, struttura e funzione secondo la Legge di Creazione.
Ciò detto prefigura di per sé grave violazione della Legge di Creazione e del Diritto che ne
discende.

Articolo 2 – Esercizio della Libertà, dell’Autodeterminazione e dell’Autoreferenzialità.


I Principi di Libertà, di Autodeterminazione e di Autoreferenzialità sono insiti nella forma, natura e
Ragion d’Essere dell’uomo vivente e vengono esercitati da ogni sua propria singola unità manifesta
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attraverso e a mezzo del Diritto e dei Poteri connaturati, nei termini e secondo quanto assunto
all’articolo 1.10.
2.1 Ogni singola unità manifesta dell’uomo vivente è libera, autoreferenziale, autodeterminata e
autogestita, in toto, in accordo con l’unica Legge di Creazione e l’unico Diritto che ne consegue.
2.2 L’uomo vivente è e detiene in sé il Potere di esercitare la Libertà, l’Autodeterminazione e
l’Autoreferenzialità nell’espressione di ogni pensiero, di ogni parola e di ogni azione, fatto salvo il
Diritto connaturato a ciascuna umana singolarità.
2.3 Ogni singola unità manifesta dell’uomo vivente è e detiene in sé il Potere di disporre
pienamente e liberamente del proprio corpo umano vivente quale sostanza Spirituale del campo
vitale, delle proprie facoltà e dei frutti della propria opera, fatto salvo la sua propria e totale
Responsabilità di preservare il Diritto connaturato a ciascuna umana singolarità.
2.4 Alcuna singola unità manifesta dell’uomo vivente mai può essere indotta e/o costretta, ricattata,
manipolata, et similia, da chiunque e/o chicchessia a subire qualsiasi pratica di schiavitù e/o servitù,
di sfruttamento lavorativo e/o sessuale e/o di qualsiasi altro tipo, genere e forma, in alcun caso, per
alcun motivo, in perpetuum.
Ciò implica la massima attenzione, vigilanza, tutela e protezione nel tempo dell’umana esistenza in
vita nell’età di bambino e/o fino all’età della pubertà e/o dell’indipendenza.
2.5 L’uomo vivente Dispone l’esercizio della Libertà, dell’Autodeterminazione e
dell’Autoreferenzialità per ogni sua propria facoltà di cura.
Ogni singola unità manifesta dell’uomo vivente è e detiene in sé il pieno Potere di esercitare ogni
facoltà di scelta della sua propria tipologia di cura, di esami diagnostici, di sostanze medicamentose
e di pratiche terapeutiche atte a ristabilire e/o a migliorare il proprio stato di salute ossia di
benessere nell’interezza della propria Struttura PsicoBioFisica intesa come corpo umano vivente
comprensivo di Anima, Mente e Spirito.
2.6 L’uomo vivente Dispone l’esercizio della Libertà, dell’Autodeterminazione e
dell’Autoreferenzialità per ogni sua propria facoltà di spostamento.
Ogni singola unità manifesta dell’uomo vivente è e detiene in sé il pieno Potere di esercitare ogni
facoltà di spostamento del suo proprio corpo umano vivente, incondizionatamente, ovunque, con
ogni mezzo e struttura e senza alcun tipo di limitazione, in perpetuum, fatto salvo il Diritto.
2.7 Alcuna singola unità manifesta dell’uomo vivente e parimenti la sua propria pluralità quale
Popolo vivente mai può essere ritenuta e/o classificata, marchiata, codificata, nominata, identificata,
ideologizzata, interpretata, registrata, et similia, ossia trattata come Bestia e/o come merce e
governata e amministrata come fosse Animale ovvero bestiame in allevamento e/o in coltura, et
similia.
2.8 Alcuna relazione parentale e/o sentimentale, affettiva, amicale, et similia, inerente l’umana
esistenza in vita dell’uomo può mai essere normata e/o condizionata, contrattualizzata, imposta,
circoscritta, prevaricata, et similia, in quanto tali relazioni sono unicamente sottoposte al Rispetto
dell’unica Legge di Creazione e dell’unico Diritto che ne consegue, come altresì sancito nella
presente Costituzione.

Articolo 3 – Esercizio dell’uso del Valore, in modo esclusivo e in modo collettivo.


L’uomo vivente Dispone l’esercizio dell’uso del Valore unicamente in forma di credito e in fiducia.
3.1 Il Principio di uso del Valore in forma di credito e in fiducia è insito nella Ragion d’Essere
dell’uomo vivente e viene esercitato attraverso e a mezzo del Diritto e del Potere connaturati, tanto
in modo esclusivo quanto collettivo ovvero singolarmente e/o dalla sua propria pluralità manifesta
intesa come Popolo vivente.
3.2 Ogni singola unità manifesta dell’uomo vivente è naturalmente tesa all’azione onde realizzare
per il suo proprio esclusivo beneficio ogni Bene materiale ovvero immateriale ovvero intellettuale.

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A tale scopo ogni singola unità manifesta dell’uomo vivente beneficia d’ogni Bene e Risorsa e
agisce primariamente per soddisfare il proprio benessere, assumendo, al contempo, la
Responsabilità di rispettare il medesimo altrui Diritto.
3.3 L’esercizio dell’uso del Valore in modo esclusivo relativamente ai Beni e alle Risorse primarie
e/o vitali è garantito incondizionatamente ad ogni singola unità manifesta dell’uomo vivente sin
dalla nascita del proprio corpo umano vivente.
3.3.bis Beni e Risorse primarie e/o vitali sono essenzialmente l’aria, l’acqua in tutte le forme e stadi
e ovunque contenuta, il mare, il cielo, la terra e il sottosuolo, tutte le sementi, la casa e tutte le fonti
di energia, tutti gli strumenti atti al trattamento e alla trasformazione e/o uso d’ogni risorsa, ogni e
tutte le risorse del regno animale, del regno vegetale e del regno minerale, da utilizzare eticamente,
con criteri di preservazione e nel pieno rispetto del medesimo altrui Diritto.
3.4 L’opera di ogni singola unità manifesta dell’uomo vivente, qualora protesa al fine di soddisfare
ovvero di accrescere il benessere della sua propria collettività, crea il presupposto e definisce
l’esercizio dell’uso del Valore in modo collettivo.
A tal fine ogni singola unità manifesta dell’uomo vivente beneficia in modo condiviso d’ogni Bene
e Risorsa e dell’opera della sua propria collettività in quanto è tesa alla realizzazione di Beni
materiali
ovvero immateriali ovvero intellettuali da disporre per ogni uso collettivo.
3.5 L’esercizio dell’uso del Valore in modo collettivo è funzionale alla realizzazione delle
aspirazioni e del benessere della pluralità manifesta dell’uomo vivente.
Esso consta dell’uso condiviso di ogni Bene e Risorsa primaria e/o vitale come descritto all’art.
3.3bis e altresì dei mezzi e delle strutture atte allo spostamento, alla formazione, alla Conoscenza,
alla salvaguardia della salute e dell’umana esistenza in vita, alla Crescita Armoniosa dell’uomo
nell’umana età di bambino, alle attività motorie e/o sportive, alle attività d’intrattenimento,
d’informazione e di ricerca di ogni Conoscenza, et similia, nei termini e secondo quanto assunto
sopra all’articolo 1.10.
3.6 L’esercizio dell’uso del Valore, tanto in modo esclusivo quanto collettivo, è garantito ad ogni
singola unità manifesta dell’uomo vivente, incondizionatamente, in perpetuum.
3.7 La creazione e l’uso del Valore sempre soddisfa e garantisce tutto quanto necessita per la
dignitosa, etica e prosperosa umana esistenza in vita di ogni singola unità manifesta dell’uomo,
altresì commisurata all’intero contesto della propria stessa collettività, che mai può
pregiudizievolmente escludere e/o prevaricare alcuna singola unità.
3.8 La creazione e l’uso del Valore è potenzialmente infinito, sebbene vincolato all’uso etico d’ogni
Bene, di ogni Risorsa e di ogni forma vivente e non, e altresì al Rispetto dei Principi assunti in tutti
gli articoli della presente Costituzione, preambolo incluso.
3.8.bis L’uomo vivente è e detiene in sé il Potere di creare il proprio modello econometrico e
qualsivoglia Sistema e/o Strumento economico e/o finanziario, unicamente a credito e in fiducia, al
fine di scambiare, misurare e utilizzare eticamente il Valore insito ad ogni sua propria creazione e/o
a tutto quanto in afferenza e/o in uso esclusivo e collettivo.
3.9 L’uso del Valore relativamente a Beni e Risorse primarie e/o vitali adibite tanto in modalità
esclusiva quanto collettiva è inalienabile e altresì come sancito all’articolo 1.3, in perpetuum.
3.10 È rigettata, in toto, in perpetuum, ogni e qualsivoglia forma di esproprio e/o confisca,
requisizione, sequestro, sottrazione, et similia, di qualsiasi Bene e Risorsa adibito ad uso esclusivo
e/o ad uso collettivo come qui enunciato, in quanto mai può essere preteso da chiunque e/o
chicchessia e tanto meno può essere imposto attraverso l’uso della forza e/o costrizioni di qualsiasi
genere e forma.
3.10.bis Unicamente in riferimento a Beni e Risorse differenti da quanto intese come primarie e/o
vitali è d’uopo esercitare l’unica facoltà di perseguire e/o addivenire all’eventuale congruo Rimedio

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attraverso Accordi bonari ovvero, quando impossibilitati, a mezzo degli Strumenti di Giustizia
definiti come Corti Popolari, Tribunali Popolari, et similia.
3.11 È aborrita e negata, in perpetuum, qualsiasi pretesa arbitraria e/o coercitiva di distribuire il
Valore afferente ad ogni singola unità manifesta dell’uomo vivente e/o alla sua propria collettività
in modo difforme da quanto qui sancito, da parte di chiunque e/o chicchessia e altresì a mezzo di
qualsivoglia Istituzione e/o Organo, Strumento, Apparato di Funzione, sia “pubblico” che “privato”.
È fatta salva la ridistribuzione e/o risarcimento del Valore relativamente a quanto sottratto
attraverso l’uso della forza e/o di contratti fraudolenti e/o ingannevoli, quale Rimedio in riferimento
a crimini e privazioni coercitive perpetrate nel corso della storia ai danni dell’Umanità.
3.12 È rigettata e aborrita, in perpetuum, la cosiddetta “Proprietà”, tanto “privata” quanto
“pubblica”, così come concettualmente e/o pregiudizievolmente è definita giuridicamente dalle
norme dette “positive” emanate da chiunque e/o chicchessia per mezzo di qualsivoglia Strumento
giuridico e/o comunque difformi dalla Volontà del Popolo vivente rispetto all’enunciazione del
mero Diritto d’uso.
3.13 Il Diritto d’uso insito nelle norme relative alla cosiddetta “Proprietà”, tanto “privata” quanto
“pubblica”, si uniforma integralmente, sempre e comunque ai criteri e alle modalità di esercizio
dell’uso del Valore come è sancito nella presente Costituzione, ivi compreso il preambolo.
3.14 Qualsiasi Valore relativo a Beni e/o Risorse primarie e/o vitali come afferenti ad ogni singola
unità manifesta dell’uomo vivente è da considerarsi e/o da ricondurre a puro Valore inalienabile,
quantunque attribuito e/o intitolato e/o registrato utilizzando qualsiasi Veste giuridica e/o Funzione
e/o Finzione, marchio, nome legale, et similia.
3.15 La presente Costituzione tratta unicamente ogni Valore riconducibile a Beni e/o Risorse
primarie e/o vitali e, quindi, inalienabili, in quanto Valore afferente ad ogni singola unità manifesta
dell’uomo vivente e/o alla sua propria collettività.
3.16 Alcun Valore inalienabile così come garantito nella presente Costituzione, in uso esclusivo e/o
collettivo e altresì relativo a Beni e Risorse primarie e/o vitali, mai può essere ricondotto a
qualsivoglia norma, codice, consuetudine di tipo commerciale, et similia, in perpetuum.
3.17 Alcun Valore mai può essere pregiudizievolmente negato e/o ridotto, precluso, prevaricato, et
similia, ad alcuna singola unità manifesta dell’uomo vivente, in alcun modo, per alcun motivo, da
chiunque e/o chicchessia.

Articolo 4 – Crescita Armoniosa dell’uomo vivente nell’umana età di bambino.


Madre naturale e/o padre naturale detengono la piena e unica Potestà naturale sul proprio bambino.
Ogni altra forma giuridica di “genitorialità” è secondaria e/o sostitutiva ove manifestamente
necessaria.
4.1 Ogni uomo vivente in corpo di sesso femminile che partorisce è madre naturale del proprio
figlio naturale quale emanazione dell’archetipo uomo, homo, altresì detenendone la conseguente
Potestà naturale, intrinseca per il mero atto di averlo generato e partorito, tanto se nubile quanto se
coniugata e con l’unico obbligo di dichiararne la Potestà paterna naturale, quando ritenuta
meritevole e/o consapevole dalla medesima madre naturale, oppure, di consentirne gli opportuni
accertamenti, quando diversamente e/o giustamente rivendicata a beneficio e tutela del bambino.
4.2 Ogni corpo umano vivente è naturalmente nella Cura e Protezione della madre naturale e/o del
padre naturale fino all’umana età adulta dei 18 anni, fatto salvo quanto sancito all’articolo 5.
4.3 La Crescita Armoniosa nell’umana età di bambino è altresì garantita a mezzo di adeguate
Funzioni e/o Organi e Strutture amministrate dalla collettività intesa come Popolo vivente e da
utilizzare in forma unicamente facoltativa.

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4.4 Alcuna singola unità dell’uomo vivente nell’umana età di bambino può mai e per alcun motivo
essere allontanata dalla Cura e Protezione materna e/o paterna, tranne che per qualsiasi circostanza
di violenza e/o coercizione conclamata, di qualsiasi forma e tipo.

Articolo 5 – Esercizio dell’Indipendenza


Il Principio di Indipendenza è insito nella forma, struttura, natura e Ragion d’Essere dell’uomo
vivente e viene esercitato tanto singolarmente quanto dalla sua propria pluralità manifesta intesa
come Popolo vivente, attraverso e a mezzo del Diritto e di ogni Potere così come connaturati.
5.1 Ogni singola unità manifesta dell’uomo vivente esercita il Principio d’Indipendenza da e per
qualsivoglia posizione di supposta supremazia e/o tentativo egemonico di chiunque e/o chicchessia,
e altresì da e per qualsivoglia credenza ideologica dell’umana esistenza in vita, di origine sociale,
economica, politica, culturale, filosofica, religiosa, scientifica, storica, consuetudinaria, et similia.
5.2 Il Popolo vivente esercita il Principio di Indipendenza da ogni e tutte le forme precostituite di
Istituzioni, Stati, Repubbliche, Repvbbliche, Culti, Enti, Corporazioni, et similia, pur essendo nella
disponibilità di accettare Atti riparatori in forma di Rimedio addivenendo ad Accordi congrui e in
linea con la presente Costituzione a mezzo di Concordati bilaterali.
5.3 Ogni singola unità manifesta dell’uomo vivente sin dal prerequisito della pubertà e/o al
raggiungimento dell’umana età di 14 anni detiene la facoltà di sostenere e onorare, in prova,
l’esercizio della propria Indipendenza e la piena assunzione di Responsabilità inerente allo status di
uomo vivente, adulto e indipendente, in seguito sintetizzato come “u.v.a.i.”.
Tale “accettazione probatoria” è sottoposta fino all’umana età di 18 anni a quanto stabilito
nell’articolo 5.4.
5.3.bis L’esercizio dell’Indipendenza in prova “u.v.a.i.” comporta di onorare pienamente il Diritto,
la presente Costituzione e il Principio di Sovranità quale Membro Costituente il Popolo vivente,
impegnandosi a farsi carico della piena Responsabilità delle proprie azioni anche nel prosieguo e in
continuità dell’umana esistenza in vita.
5.4 Il detentore di “u.v.a.i.” perde tale status probatorio qualora accertata qualsivoglia violazione
della presente Costituzione e/o del Diritto e/o disattendendo la piena assunzione di Responsabilità.
5.5 Il detentore di “u.v.a.i.” acquisisce definitivamente l’esercizio dell’Indipendenza, parimenti
all’età adulta, onorando tale status continuativamente per 24 mesi.

Articolo 6 – Esercizio della Sovranità del Popolo vivente. Organi e Strutture di Garanzia.
La pluralità manifesta e organizzata dell’uomo vivente detiene in sé il Potere di esercitare il
Principio di Sovranità, incondizionatamente, in perpetuum.
6.1 Il Principio di Sovranità è insito nella forma, natura e Ragion d’Essere dell’uomo vivente e
viene esercitato dalla sua propria pluralità manifesta intesa come Popolo vivente attraverso e a
mezzo del Diritto e di ogni Potere così come connaturati.
6.2 Il Popolo vivente può organizzarsi in qualsiasi forma giuridica ritenuta opportuna, fatto salvo il
Diritto insito nella presente Costituzione, ivi compreso il preambolo.
6.3 Il Popolo vivente detiene il Potere Decisionale, in quanto Unico Sovrano, incondizionatamente.
6.4 È qui istituito il primario Organismo del Popolo vivente, definito come “Assemblea del Popolo
vivente”, al fine di manifestare la Sovrana Volontà ed il Potere Decisionale.
6.5 Il Potere Decisionale è espresso a mezzo dell’Assemblea del Popolo vivente unicamente per
unanimità di votazione dei presenti.
La delega è ammessa eccezionalmente e discrezionalmente in casi di impedimento documentati e in
via transitoria, mai in modo continuativo e/o cumulativo e/o abitudinario e/o consuetudinario.

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6.6 Ogni singola unità manifesta dell’uomo vivente detiene uguale valenza e Potere Decisionale
nella realizzazione e attuazione di ogni Organo, Struttura e/o infrastruttura e altresì nella
designazione di ogni Funzione e/o Rappresentanza del Popolo vivente.
6.7 Ogni singola unità manifesta dell’uomo vivente incaricata di organizzare e/o svolgere il proprio
servizio in qualsivoglia Organo e/o Struttura, in qualsiasi Veste e/o Funzione, detiene il mero Potere
Esecutivo, al fine unico di realizzare la Sovrana Volontà.
6.8 Alcun Potere Esecutivo è mai attribuito e/o delegato, conferito, rilasciato, promulgato per
alcuna durata temporale prestabilita, a chiunque e/o chicchessia in qualsiasi Veste e/o Funzione e/o
quale Membro di qualsivoglia Organo Costituente e/o Rappresentativo del Potere Decisionale del
Popolo vivente.
6.8bis Il Potere Esecutivo è limitato al tempo necessario e sufficiente per ottemperare quanto
stabilito nell’Assemblea del Popolo vivente, che ha comunque e in qualunque momento facoltà di
revoca per giusta motivazione.
6.9 L’Assemblea del Popolo vivente conferisce ai suoi propri Membri incaricati le opportune e
adeguate concessioni e/o deleghe di “Potere” e di “Fiducia”, unicamente funzionali alla creazione e
organizzazione di ogni Organo e/o Struttura e/o Funzione e/o Incarico in accordo con la Sovrana
Volontà espressa dal Popolo vivente.
6.10 Nell’esercizio di qualsiasi Funzione di qualsivoglia Organo e/o Strumento, alcuna singola unità
manifesta dell’uomo vivente può mai offrire e/o garantire a chiunque e/o a chicchessia, alcun
privilegio altresì in qualsivoglia modalità di commercio ovvero sotto forma di affari e/o favori
ovvero attraverso l’uso arbitrario della Responsabilità assunta in termini di Potere e Fiducia, in
perpetuum.
6.11 Il Popolo vivente istruisce ogni forma di Protezione e Difesa, al fine di garantire l’adeguata
salvaguardia, preservazione e/o ripristino del Diritto connaturato all’uomo vivente.
Sono inclusi ogni e tutti gli Strumenti inerenti alla Giustizia definiti come Corti de iure e/o Corti
Popolari e/o Tribunali Popolari e/o di Legge Naturale e/o Comune, et similia, altresì preesistenti.
6.12 Qualsiasi credenza ideologica, sia essa religiosa, politica, scientifica, filosofica, et similia, di
un Umano Vivente ovvero di più Umani Viventi comunque costituiti e/o rappresentati, mai può in
alcun modo ledere e/o condizionare, annullare, invalidare, ridurre, comprimere, derogare, violare,
corrompere, modificare, negare, ignorare, estrapolare, usurpare, interpretare, et similia, l’esercizio
della Sovranità connaturata alla pluralità manifesta dell’uomo vivente intesa come Popolo vivente.
6.13 Al fine di ottenere una convivenza pacifica con tutte le manifestazioni dell’esistenza in vita e
di incentivare ogni tipo di relazione e/o scambio, il Popolo vivente esercita ogni facoltà di
interazione con qualsivoglia organizzazione giuridica creata dagli Umani Viventi, fatto salvo il
Diritto connaturato all’uomo vivente e altresì dichiarato nella presente Costituzione.
6.14 Sono aborrite, rigettate, negate e annullate, in toto, in perpetuum, ogni e tutte le norme dette
“positive” e/o canoni, bolle papali, codici, regolamenti, consuetudini, statuti, editti, condotte,
decreti, ordini amministrativi ed esecutivi, et similia, che negano, condizionano, restringono,
contraggono, limitano, et similia, il Diritto e altresì quanto sancito nella presente Costituzione,
preambolo incluso.
6.15 È altresì aborrito e rigettato, in perpetuum, quanto è definito come “diritti umani, diritti
indigeni, diritti e libertà fondamentali, diritti dei lavoratori, diritti dell’infanzia e/o del fanciullo e/o
dell’adolescenza, diritti delle donne, diritti dei cittadini, diritti degli animali”, et similia, fatto salvo
quanto in linea con il Diritto connaturato all’uomo vivente altresì dichiarato nella presente
Costituzione.
6.16 Sono aborrite e rigettate, in perpetuum, ogni e tutte le norme e/o canoni, codici, consuetudini,
condotte, et similia, così come tese a definire e/o circoscrivere, contrattualizzare, mediare, le
relazioni umane sentimentali e/o affettive e/o amicali e/o aventi tali presupposti e/o presunzioni,
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tanto di tipo eterosessuale quanto omosessuale, ivi includendo quanto consuetudinariamente
discendente da costrutti ideologici e/o religiosi.
6.17 È aborrito e rigettato, in perpetuum, quanto estraneo al Diritto come originato da costrutti
ideologici derivanti da presunti e/o pretesi orientamenti e/o comportamenti sessuali e non, così
come definiti “L.G.B.T.Q.I.A.P.P.+”, et similia, e altri eventuali analoghi a seguire.
6.18 È aborrito e rigettato, in toto, in perpetuum, qualsiasi tentativo ideologico e/o giuridico teso a
incoraggiare e/o legittimare qualsivoglia pratica sessuale e/o indottrinamento e/o rituale spirituale,
et similia, da chiunque e/o chicchessia sostenuto e/o preteso nei confronti di qualsiasi singola
manifestazione dell’uomo nell’umana età di bambino.
6.19 Sono definitivamente qui annullati, ab origine, ogni e tutti gli Atti e Documenti, in toto, così
come da chiunque e/o chicchessia consuetudinariamente creati ens legis e operanti de facto quale
frode effettiva e conclamata ai danni dell’uomo vivente.
6.20 È qui aborrita, negata e ripudiata, in perpetuum, qualsiasi forma di giurisdizione basata sul
pregiudizio e/o consuetudine ovvero basata sulla mercificazione e/o surroga dell’uomo vivente e
attuata a mezzo di costrutti giuridici enunciati come “Finzione, Funzione, Sembiante, Fantasma
giuridico, Fattispecie di persona, Artefatto giuridico, Soggetto giuridico, Persona fisica, Cittadino,
Persona umana, Persona naturale, Essere umano, Persona, Individuo”, et similia, altresì utilizzando
qualsiasi identificazione in un “marchio” e/o “codice” e/o “nome legale”, comunque e da chiunque
e/o chicchessia registrato e/o preteso.
6.21 È aborrita e rigettata, in perpetuum, in qualsiasi contesto, qualsivoglia decisione da chiunque
e/o chicchessia e/o comunque sia espressa e/o imposta prevaricando e/o condizionando il Diritto
anche di una singola unità manifesta dell’uomo vivente.
6.22 È aborrito, negato e ripudiato, in toto, in perpetuum, qualsiasi norma e/o codice, consuetudine,
et similia, e altresì ogni altro tentativo ideologico teso a incoraggiare e/o legittimare qualsiasi
pratica e/o esperimento ai danni di qualsivoglia organismo e/o forma vivente, ivi compresa la forma
umana, altresì realizzato al fine di mutarne l’esistenza e/o la struttura e/o la forma, quale mutazione
di tipo genetico e/o tecnologico e/o qualunque altro metodo indotto e/o scientemente causato, et
similia.
6.23 È aborrito, negato e ripudiato, in perpetuum, quanto concordato fra tutte le Forme di Stati,
Monarchie, Corporazioni, Repubbliche, Repvbbliche, Governi, Patti, Nazioni – Unite, Unione –
Europea, Nato, et similia, quali Convenzioni e/o Trattati e/o Patti detti internazionali, et similia, in
base al precetto “Res inter alios acta tertio neque nocet neque prodest”, fatto salvo quanto in linea
con il Diritto connaturato all’uomo vivente altresì dichiarato nella presente Costituzione.
6.24 È aborrita, negata e ripudiata, in toto, in perpetuum, qualsiasi norma e/o canone, consuetudine,
codice, et similia, tesa a legittimare qualsiasi pratica di modificazione artificiale della fase
atmosferica del ciclo naturale dell’acqua e/o qualsiasi altra modificazione artificiale dei cicli
naturali dell’intero ecosistema indicato come Pianeta Terra.
6.25 È aborrita, negata e ripudiata, in toto, in perpetuum, qualsiasi Forma, Strumento, Funzione, et
similia, di qualunque tipologia così come create, parimenti in modo occulto, per il mero fine di
sostituire la Volontà e il Potere Decisionale dell’uomo vivente tanto singolarmente quanto come
Popolo, l’unico Sovrano.

Articolo 7 – Esercizio della Protezione, della Difesa e della Giustizia.


L’uomo vivente detiene in sé il Diritto e il Potere di esercizio della Protezione, Difesa e Giustizia.
7.1 I Principi di Protezione, di Difesa e di Giustizia sono insiti nella forma, struttura, natura e
Ragion d’Essere dell’uomo vivente e vengono esercitati attraverso e a mezzo del Diritto e di ogni
Potere così come connaturati, tanto singolarmente quanto dalla sua propria pluralità manifesta intesa
come Popolo vivente.

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7.1bis Ogni aspetto e/o elemento dell’applicazione del Diritto connaturato all’uomo vivente, altresì
sancito nella presente Costituzione, è garantito integralmente in virtù della piena assunzione di
Responsabilità individuale a maggior ragione nell’esercizio di ogni Funzione degli Organi e
Strumenti di Giustizia.
7.2 È qui istituito il primario Organismo di Giustizia definito come “Commissione di Giustizia”,
Forma di esercizio della Giustizia dei Membri Costituenti il Popolo vivente, operante a mezzo di
Organi, Funzioni e Strumenti.
7.3 L’esercizio della Giustizia è teso ad accordare ogni espressione e attuazione del Diritto
connaturato all’uomo vivente con l’etica insita nell’unica Legge di Creazione e avendo come unico
mezzo di persuasione il Rimedio al fine di ripristinare la Concordia e l’Armonia.
7.4 Ogni singola unità manifesta dell’uomo vivente, nelle Vesti e Funzioni di Membro di Giustizia,
opera garantendo, sostenendo e contenendo la corretta formulazione e applicazione del Diritto,
altresì onorando le concessioni e gli incarichi assunti in termini di Poteri, Responsabilità e Fiducia,
come accordate da parte dell’Assemblea del Popolo vivente e di cui agli articoli 6.9 e 6.10 della
presente Costituzione.
7.5 La pluralità manifesta dell’uomo vivente, in qualità di Membri della “Commissione di
Giustizia”, detiene facoltà di istituire Sedi e Funzioni dislocate e altresì delocalizzate, denominate
“Commissioni Locali di Giustizia”.
7.6 Ogni singola unità manifesta dell’uomo vivente si avvale della “Commissione di Giustizia”
allorché intenda tutelare il Diritto in ogni suo aspetto e/o elemento e/o Principio come sancito nella
presente Costituzione.
7.7 La “Commissione di Giustizia” si avvale di opportune sub-strutture quali “Commissioni
Attuative e/o Operative” onde potersi interfacciare con analoghe Strutture di differenti Istituzioni.
7.8 Ogni tentativo di alterazione cognitiva del Diritto e/o ogni uso improprio di parole e significati
contenuti nella presente Costituzione è recepito e inteso unicamente come sua violazione e, come
tale,
è definitivamente privo di Realtà e di alcun Valore.
7.9 L’azione in opposizione e/o rivalsa a qualsivoglia atto ostile è eticamente ammessa ed esercitata
da ogni singola unità manifesta dell’uomo vivente ovvero dalla sua propria collettività.
Ciò detto è altresì garantito tramite Organi, Strumenti e mezzi appropriati e adeguati alle singole
circostanze, al fine di esercitare il Diritto di Protezione e Difesa.
7.10 La forza di ritorsione quale azione limitante l’esercizio del Diritto alla Libertà è ammessa per
quanto è strettamente necessario e/o a salvaguardia dell’umana esistenza in vita e/o fino alla difesa
estrema, allo scopo di arrestare l’azione di qualsivoglia forza ostile e/o belligerante scatenata da
chiunque e/o chicchessia avverso l’uomo vivente e/o ogni sua creazione, afferenza e/o pertinenza.
7.11 Alcuna forza di ritorsione può mai essere esercitata in forma di vendetta, et similia, con
l’intento di violare, negare, sopprimere l’umana l’esistenza in vita, da chiunque e/o chicchessia, in
perpetuum.
7.12 Qualsiasi regola, norma, condotta, editto, consuetudine, et similia, è da considerarsi e/o da
ricondurre unicamente a Strumento di Giustizia, funzionale e conveniente all’uomo vivente, che
mai può essere usato come ritorsione arbitraria avverso alcuna sua propria singola unità manifesta.
7.13 Ogni Organo e Strumento di Giustizia è funzionale a definire, valutare, misurare, educare, et
similia, la complessità dei comportamenti dell’umana esistenza in vita dell’uomo, in riferimento
all’etica Universale e ad ogni umana attitudine all’Equanimità e alla Rettitudine.

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Ogni e tutte le attività dell’uomo vivente sono regolamentate a mezzo e attraverso specifiche norme
emanate da Commissioni competenti come incaricate dall’Assemblea del Popolo vivente.

Articolo 9 - Universalità della Costituzione del Popolo vivente.


La Costituzione del Popolo vivente è Universale, così come l’uomo, tanto quanto il Diritto.
9.1 La presente Costituzione è a disposizione di ogni pluralità manifesta dell’uomo vivente che la
intende adottare in autodeterminazione, al fine di ripristinare il Diritto, la Concordia e l’Armonia.
9.2 Tutti gli Umani Viventi detengono la facoltà di accettare di conformarsi integralmente al Diritto
sottoscrivendo e onorando la presente Costituzione.
Ciò è altresì inteso per gli Umani Viventi nelle Vesti e Funzioni di Amministratori Istituzionali,
sebbene operanti con poteri mai sanciti e/o delegati per manifesta Volontà del Popolo vivente.
9.3 Ogni singola unità manifesta dell’uomo vivente è sempre unicamente ciò che è di natura e per
natura altresì nella sua propria Ragion d’Essere insita nell’unica Legge di Creazione.
9.4 Questa Costituzione è a disposizione di tutta l’Umanità, in perpetuum, quale enunciazione del
Diritto in quanto tale, unico Diritto connaturato all’umana esistenza in vita dell’uomo, a
testimonianza del fermo ripudio di ogni forma di tirannia, di schiavitù e servitù, parimenti ove resa
occulta.
9.5 Il Rispetto dell’unica Legge di Creazione e del Diritto che ne consegue e altresì l’accettazione
incondizionata della presente Costituzione unifica i Popoli Umani con il Popolo vivente.
9.6 L’uomo vivente opera nel pieno Rispetto dei Valori Universali insiti nell’umana esistenza in
vita e manifesta il Principio di Fraternità in ogni ambito della sua propria pluralità.
9.7 L’uomo vivente protegge, tutela e celebra l’esistenza in vita di tutte le Forme Universali così
come create, organizzate e percepite, altresì assumendone ogni Responsabilità, Onere e Onore, in
forza della Consapevolezza di essere la massima espressione della Coscienza Universale.

Articolo 10 – Eccezioni e Emendamenti alla presente Costituzione del Popolo vivente.


La Costituzione del Popolo vivente è sigillata, in perpetuum.
10.1 Alcun articolo e/o sezione della presente Costituzione, ivi compreso il preambolo, può mai
essere abrogato totalmente ovvero in parte, da chiunque e/o chicchessia, nunc pro tunc, praeterea
preterea.
10.2 Alcuna eccezione e/o emendamento, revisione, et similia, può mai essere autorizzata da
chiunque e/o chicchessia in qualsivoglia Veste e/o Funzione, per tutti i punti della presente
Costituzione, ivi compreso il preambolo, nunc pro tunc, praeterea preterea.
10.3 Mai e in alcun modo è ammessa alcuna restaurazione di forme di giurisdizione qui negate e
rigettate altresì includendo atti tesi a dar forza a qualsiasi presunta e/o pretesa legge e/o norma,
canone, regolamento, editto, condotta, statuto, direttiva, ordine esecutivo, consuetudine, et similia,
da chiunque e/o chicchessia avanzata e/o pretesa, nunc pro tunc, praeterea preterea.

Articolo 11 – Attuazione della presente Costituzione del Popolo vivente.


Il Diritto connaturato all’uomo vivente è valido e efficace sempre, comunque, ovunque,
incondizionatamente.
Quanto sancito nella presente Costituzione, in ogni suo punto, ivi compreso il preambolo, è inteso
valido e nel pieno potere d’esercizio, ab origine, ovunque, in ogni circostanza,
incondizionatamente, fatto salvo il Diritto connaturato all’uomo vivente, nunc pro tunc, praeterea
preterea.
Esplicitazioni e/o aggiunte inerenti ad alcuni termini qui assunti:

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a) “Umano Vivente” indica l’umana esistenza in Spirito quando è parificata agli animali senzienti e/o
identificata come Entità Giuridiche e/o Fisiche, Corporative e/o a mezzo di credenze ideologiche e/o
politiche, religiose, sociali, filosofiche.
b) “Spirito” indica la pulsazione del campo vitale della Creazione.
c) “Entità Spirituale” indica la manifestazione in corpo e non del campo vitale e/o mentale.
d) “Popoli Umani” indica differenti insiemi di Umani Viventi.

Alcuna Notifica è dovuta ad alcun Ente e/o Stato, Corporazione, Istituzione, Persona, et similia,
pur esplicitando che per norma concernente il mero commercio
la Notifica al Principale è Notifica all'Agente
e parimenti che la Notifica all'Agente è Notifica al Principale;
pertanto, è definitivamente assolta in qualunque forma e modalità resa disponibile per la collettività
umana e per chiunque e/o chicchessia ritenuta necessaria per i suoi propri Uffici, Ruoli, Cariche,
Funzioni e/o per ogni presunzione d’Autorità, a maggior ragione ove priva di alcun Accordo e/o
Concordato con i Rappresentanti del Popolo vivente, altresì avvalendosi di qualsiasi strumento
audio, video, in carta, in formato digitale, in foto, et similia, e di qualsiasi mezzo tecnologico.
La presente Costituzione del Popolo vivente consta di n° 14 pagine, ivi comprese i sigilli umani dei padri
fondatori.

Sigilli umani dei padri fondatori in qualità di Membri Costituenti il Popolo vivente.

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