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LA PSICOTERAPIA COGNITIVA E
COMPORTAMENTALE IN ITALIA
Nel mondo della psichiatria e della psicoterapia italiana, la strada della terapia
del comportamento è stata tutta in salita a partire dagli anni Settanta ad oggi. È
stato merito di Gian Franco Goldwurm, uno psichiatria pavloviano che ha
avuto un ruolo nella riforma psichiatrica italiana coniugando la
deistituzionalizzazione con i principi del comportamento e con le risorse
tecniche offerte da essa alla riabilitazione ed al reinserimento degli psicotici
cronici.
In Italia nel 1942, Lazzeroni affermò la tesi secondo cui l’oggetto della ricerca
psicologica è un momento dell’esperienze riducibile al comportarsi degli
organismi animali in situazioni date, riconoscendo al comportamento un sistema
regolatore che si sovrappone e interagisce con altri sistemi regolatori,
contribuendo all’omeostasi dell’organismo.
Intorno alle metà degli anni Settanta, appare il primo manifesto programmatico
del Cognitivismo in Italia, con l’affermazione dello schematismo, presentato
come paradigma scientifico emergente.