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IL TRECENTO: L’Ars Nova
Il 1300 rappresenta per l’Europa un secolo molto difficile caratterizzato da alcuni avvenimenti
importanti come le lotte tra papato e impero, la guerra dei 100 anni fra Inghilterra e Francia e come
se non bastasse anche la decimazione della popolazione europea a causa della morte nera, cioè la
PESTE che verrà anche descritta da Giovanni Boccaccio nella sua opera IL DECAMERONE.
Nonostante tutto la musica e le arti migliorano e si perfezionano sempre di più, grazie ad una politica
di mecenatismo ad opera di signori illuminati che vivono nei centri principali d’ Europa dando alle
arti un’ importanza e un ruolo più determinanti.

L’ Ars Nova in FRANCIA


In Francia abbiamo un vescovo di nome PHILIPPE DE VITRY. Costui è un personaggio molto
importante perché oltre ad essere stato un vescovo fu anche un influente politico, un musicista, un
poeta e anche un letterato.
Egli sosteneva la necessità di andare oltre gli stili del Canto Gregoriano per approfondire lo studio
della polifonia, cioè la scrittura musicale a più voci, intraprendendo una vera e propria produzione
di carattere profano.
Proprio per questo motivo egli scrive un trattato chiamato ARS NOVA, in cui definisce quelle che a
suo parere dovevano essere le caratteristiche del nuovo stile musicale.
Questo periodo storico, che ricopre tutto il 1300, prenderà appunto il nome dal suo trattato; nasce
così L’ ARS NOVA francese.

Grazie a personaggi come GUILLAUME DE MACHAUT, che fu uno fra i maggiori esponenti di questa
fase storica (da un punto di vista della teoria musicale), vengono introdotte nuove figure di durata
come la MINIMA & LA SEMIMINIMA.
G. de Machaut nacque nel nord della Francia verso il 1300. Fu segretario al servizio del RE GIOVANNI
DI LUSSEMBURGO per poi passare successivamente (cioè dopo la morte di Re Giovanni) al servizio
di CARLO V°; futuro RE di Francia.
Trascorse l’ultima parte della sua vita nella cattedrale di REIMS, per la quale aveva ottenuto un
canonicato, dedicandosi alla poesia e alla composizione musicale. Morì a REIMS nel 1377.
OPERE:
La messa Di Notre Dame a 4 voci – Messa di Tournai a 3 voci – 23 MOTTETI a 3/4 voci ecc…

L’ Ars Nova in ITALIA


Nasce e si consolida a Firenze; città che si definisce “CITTà AMANTE DELLE ARTI” e importante centro
europeo in quanto attrae verso di sé ARTISTI, POETI, MUSICISTI provenienti da ogni parte dell’
Europa.
L’ ars Nova italiana è diversa da quella francese perché da una maggiore importanza al gusto vocale
con un fraseggio musicale che esprime una maggiore cantabilità.

LE FORME MUSICALI UTILIZZATE in questo periodo sono:


 MADRIGALE: è una composizione polifonica a 2 o 3 voci. Tratta spesso argomenti amorosi o
anche di carattere morale. È formato da un susseguirsi di strofe diverse e da un ritornello
costante. Anche se l’etimologia del nome MADRIGALE, su certi aspetti è incerta, si dice che
deriva da “MANDRIA” perché le atmosfere nelle quali è rappresentato richiamano paesaggi
Bucolici.
 CACCIA: è una composizione a 3 voci divise in:
2 VOCI superiori che si rincorrono fra loro con un modello a
canone
1 VOCE inferiore che sostiene la scrittura musicale.
La Caccia, Spesso si conclude con un ritornello simile a quello del madrigale. Tratta scene di
caccia, pesca ecc.

 BALLATA: è una forma più complessa ed era prediletta dai compositori italiani di questo
periodo. È una composizione polifonica a 3 voci spesso di carattere amoroso; abbiamo infatti:
2 VOCI superiori chiamate Cantus & Tenor che sono voci melodice
1 VOCE inferiore chiamata Controtenor che è una voce di sostegno,
affidata spesso agli strumenti
La sua struttura ritmica è molto agile e brillante
Quindi vediamo che non abbiamo più composizione per sole voci, ma composizioni che prevedono
anche la presenza degli strumenti musicali, che creano una sorta di innovazione.

I MUSICISTI PRINCIPALI SONO:


 Gherardello da Firenze

 Francesco Landino chiamato “Francesco degli organi” o il “Cieco degli organi” perché
nonostante fosse privo della vista era un virtuoso di tale strumento.

A proposito dell’ organo possiamo dire che in questo periodo lo strumento comincia ad imporsi
piano piano nelle cattedrali come strumento liturgico per eccellenza.
Esistevano due tipi di organo:
- ORGANO POSITIVO: Era un organo fisso, posato cioè stabile
- ORGANO PORTATIVO: Era invece un organo più piccolo e portatile

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