I BALLETTI
Destinati ovviamente alla danza, erano un’azione Mimo-danzante (cioè che
intermezzava una rappresentazione teatrale), con una ritmica molto forte ed incisiva,
e un ritornello caratteristico basato sulle sillabe: ”FA – LA – LA”. [ “le Ballet de La
Reine” 1581 ]
Anch’ essi in stile omofono, erano solitamente a 5 voci.
Nel 1591 e il 1594 circa GIOVANNI GIACOMO GASTOLDI, [compositore anche di Madrigali,
Messe & Mottetti ] pubblicò la sua prima raccolta di balletti a 5 e anche a 3 voci.
IL MADRIGALE (del 500)
E’ totalmente diverso rispetto al madrigale in uso nel 300, che era in forma aperta a
4 - 5 - 6 voci e che utilizzava varie forme poetiche come: stanze di canzoni, sonetti,
ottave, sestine ecc…
Nel 500 invece il Madrigale, oltre ad essere la forma musicale più raffinata ed
apprezzata nell’ alta società e quindi nelle corti, diventa a 2 o a 3 voci con una forma
strofica e una struttura metrica ben pensate e prestabilite (FATTORE MOLTO IMPORTANTE CHE
NE DETERMINò IL SUCCESSO NELLE CORTI )
I madrigalisti del 500 infatti puntavano a rafforzare sempre di più l’unione fra la
poesia (utilizzata come testo) e la scrittura musicale a più voci. infatti, nel 500 i
madrigali erano eseguiti da voci soliste che spesso venivano raddoppiate o sostituite
da strumenti.
Fra il 1530 e l’ inizio del 1600 furono pubblicate circa duemila raccolte; ogni raccolta
conteneva una media di 20-25 madrigali. Anche se i primi Madrigali conservarono lo
stile delle frottole, erano costruiti in forma aperta, (cioè senza ripetizioni ne ritornelli).
Dal mottetto permutarono la struttura a episodi concatenati, nella quale i brani con
uno stile contrappuntistico si alternavano ad altri che procedevano omoritmicamente.
In questa fase si affermarono le composizioni a 5 VOCI dando ai Madrigali una
sonorità più piena (con episodi a 3 - 2 - 4 voci) creando una maggiore efficacia di
effetti. Anche la struttura armonica diventò più varia e più ricca.
I massimi Madrigalisti furono: LUCA MARENZIO, CARLO GESUALDO principe di venosa
e il famoso CLAUDIO MONTEVERDI.
IL MADRIGALE DRAMMATICO
Nacque verso la fine del 1600, per opera di alcuni compositori che andando
controcorrente scrissero raccolte di madrigali di stile diverso e opposto a
quelli già esistenti. I Madrigali Drammatici erano di genere comico,
burlesco e realistico infatti raccontavano le vicende giornaliere di donne
che si incontravano al bucato, o serate di giochi di società, gite in barca
ecc…