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LUDWIG VAN BEETHOVEN

[Bonn, Germania 1770 – Vienna, Austria 1827]


Nato a Bonn in Germania nel 1770 è stato un compositore, pianista e direttore
d’orchestra tedesco, considerato uno dei più grandi influenti compositori di tutti i
tempi.
È un genio nella Storia della Musica perché, nonostante la sordità che lo colpì ancora
prima di aver raggiunto i 30 anni (precisamente ne aveva 28), riuscì a continuare a
comporre, a dirigere e a suonare lasciando una produzione musicale di una
straordinaria forza espressiva proprio perché capace di suscitare emozioni negli
ascoltatori.

Fra le sue composizioni hanno grande rilievo le sue produzioni Cameristiche, la sua
produzione di Musica Sinfonica con le sue 9 sinfonie, le sue composizioni per
pianoforte e l’opera FIDELIO.
N.B.
“per Musica da Camera si intende qualsiasi tipo di musica destinato ad un
complesso ridotto di esecutori come ad esempio: un Trio, un Quartetto, un
Quintetto ecc…”

La famiglia di Beethoven, di umili origini, aveva una lunga tradizione musicale di


almeno due generazioni.
La particella “VAN”, nel suo cognome, non porta a origini nobiliari e il cognome
BEETHOVEN deriva quasi certamente dal none di un villaggio belga “Betten hoven”.
Suo nonno, che era un buon musicista, si era trasferito con la famiglia a BONN nel
1732;
anche suo padre (Johann Van Beethoven) oltre a suo nonno era un musicista
mediocre, ma allo stesso tempo era anche un uomo violento, brutale e alcolista che
crebbe i suoi figli con grande durezza e rigidità.
Sua madre Maria Magdalena ebbe altri 5 figli dei quali soltanto due (oltre a Ludwig)
raggiungeranno l’età adulta avendo un ruolo importante nella vita del fratello
compositore; parliamo di: Kaspar Anton Karl & Nikolaus Johann.

Quando suo padre (Johann Van Beethoven) capì e intuì le grandi doti musicali del
figlio tentò di coltivarle avviandolo allo studio della musica, con lo scopo di trarne un
maggior profitto possibile, soprattutto da un punto di vista economico.
Per tutto questo prese spunto dal padre di Mozart, Leopold, che qualche anno prima
introdusse nel mondo della musica il proprio figlio; il piccolo W. A. mozart.
Dopo avere iniziato lo studio di tale disciplina con insegnanti locali, nel 1792 fu
presentato al grande musicista e compositore: “Franz Joseph Haydn”, il quale si era
trasferito a BONN dopo una tournee in Inghilterra.
Haydn, rimanendo impressionato dalla bravura di questo giovane musicista, gli
propose subito di continuare gli studi a Vienna sotto la sua guida.

Ovviamente Beethoven accettò con il compromesso di allontanarsi dalla famiglia che


era sempre in condizioni più precarie: Sua mamma era già morta di tubercolosi e Suo
padre era sempre più devastato dall’ alcol che lo rendeva incapace di provvedere ai
propri figli.
Quindi in una prima fase Beethoven decise di sostenere economicamente i fratelli
lavorando come violinista nel teatro di Bonn; successivamente si trasferì a VIENNA
per fare carriera cercando di affermarsi più come pianista virtuoso che come
compositore

Nel frattempo i suoi rapporti con HAYDN, che gli stava facendo da Maestro,
procedevano con qualche difficoltà:
- Beethoven arrivò a pensare che il suo insegnante fosse geloso del suo talento
Questo atteggiamento ovviamente irritò molto Haydn, infatti molti studiosi
ritengono, che nonostante fra allievo e Maestro ci fosse una stima reciproca, non si
creò mai una vera e profonda amicizia.

Dopo una nuova partenza di Haydn per dei nuovi tour, Beethoven continuò gli studi
con diversi altri inseganti. Finito l’apprendistato si trasferì definitivamente a Vienna,
dove il suo talento di pianista lo porta ad essere apprezzato e conosciuto nell’
aristocrazia viennese.

Nel 1796 intraprese concerti a: DRESDA, LIPSIA, NORIMBERGA & PRAGA

Sempre in questo periodo circa inizia la produzione dei suoi primi capolavori musicali
come:
- il concerto per pianoforte & orchestra,
- la sonata N°8 per pianoforte “Patetica”
- la sua 1° Sinfonia “Sinfonia N°1 in do Magg.”

Grazie al 1° concerto e alla 1° sinfonia ebbe un notevole successo che gli aprì le porte
di un percorso artistico glorioso e felice contrastato però dalla presa di coscienza della
sua sordità. Malgrado tentasse in gran segreto di arginare il peggioramento con delle
cure, nulla fu possibile per farlo stare meglio.

Tutto ciò ovviamente influì negativamente sul suo carattere che divenne ancora più
scorbutico, portandolo ad una sorta di isolamento per nascondere la sua drammatica
realtà, accarezzando anche l’idea del suicidio;
idea che per fortuna svanì dalla sua mente quando riiniziò a dedicarsi con anima e
corpo alla composizione.
“gli venne attribuito il nome di Misantropo”

Nonostante il suo pessimismo, i suoi lavori furono accolti favorevolmente, infatti con
la sua Sinfonia N°3 “EROICA”, egli inizia la produzione di una serie di opere
caratterizzate da:
- Una maggiore durata rispetto a quelle precedenti
- Una scrittura che ricercava effetti di grandiosità [caratteristica dello stile del
2°Periodo di Beethoven, detto appunto stile eroico]

Il compositore all’inizio voleva dedicare quest’opera (Eroica) a Napoleone Bonaparte,


che ammirava positivamente.
Quando però apprese la notizia che il generale si autoproclamò imperatore, cancellò
subito la dedica perché non approvava quel suo gesto, considerandolo una delusione
inaspettata.
Per comporre questa Sinfonia BEETHOVEN impiegò 2 anni e la rappresentazione in
pubblico non diede i risultati sperati perché risultò troppo lunga.

La stessa sorte toccò anche al “FIDELIO”, opera composta da lui a 35 anni. Anch’essa
fu accolta male dal pubblico infatti vennero fatte solo 3 rappresentazioni.

Nonostante questo fallimento però, negli anni tra il 1806 e 1808, il compositore
mantenne viva la sua creatività, infatti nel solo anno 1806 egli compose:
- Un concerto per pianoforte
- Quartetti per archi
- La 4° Sinfonia
- Un concerto per violino

Dopo un litigio con il suo “mecenate”(il mecenate è colui che finanziava gli artisti) decise di
continuare ad affermarsi come artista indipendente, infatti in quel periodo compose
la sua 5° Sinfonia. Qui il musicista, tramite il suo celebre motivo di quattro note
esposto fin dal 1° Movimento che radia tutta l’opera, intendeva esprimere la lotta
dell’uomo contro il destino e il trionfo finale su di esso.

La 6° Sinfonia detta “Pastorale”, sembra quella più contrastata;


descritta come la più serena, la più melodica delle 9 Sinfonie.
Con questa composizione Beethoven ha voluto rendere omaggio alla natura, che lui
amava, nella quale ritrovava sempre la calma e la serenità adatte per la sua ispirazione

Anche se da un punto di vista sentimentale non è mai riuscito a legarsi con una
persona per lunghi periodi è importante ricordare il rapporto con Therese Malfatti,
ispiratrice del famoso brano per pianoforte “PER ELISA”. (inizialmente il brano si
chiamava “Per Therese”; cambiò il nome in “Per Elisa” a causa di un errore di scrittura di un
copista)

Notevole successo lo ebbe anche la sua 7° Sinfonia che esalta Beethoven come un
musicista nazionale, infatti in questo periodo lui raggiunse l’apice della sua popolarità.
Nel 1823, anno in cui oramai la sua sordità era diventata totale, compose la sua 9°
Sinfonia. Beethoven a causa di questo infatti comunicava con gli altri tramite i
“quaderni di conversazione”.
La 9° Sinfonia ebbe una genesi complessa che si può far risalire alla gioventù di
Beethoven e all’intenzione di mettere in musica “L’Ode alla gioia” o “l’inno alla gioia”
di Schiller che parla di fratellanza universale.
La sinfonia venne eseguita per la 1° volta il 7 Maggio 1824 riscuotendo un grande
successo specialmente in PRUSSIA & INGHILTERRA

Il 26 MARZO del 1827, a causa di una polmonite doppia che lo consumò fisicamente
negli ultimi 4 mesi di vita, BEETHOVEN muore all’età di 56 anni.
I suoi funerali svolti il 29 Marzo 1827 ebbero la capacità di riunire circa 20000 persone

L’EREDITà DI BEETHOVEN:
- 138 Composizioni

- L’opera “FIDELIO”
- 9 Sinfonie
- 32 sonate per pianoforte
- Musica da Camera
- Concerti
- Un Oratorio
- La “Missa Solennis”

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