Sei sulla pagina 1di 2

In questo libro si parla della riproduzione animale dal punto di vista evolutivo.

La prima domanda che lo scrittore si pone è” perché la maggior parte delle specie usano il sesso per
trasmettere la vita se, in teoria, avendo dispendio d’ energia non converrebbe?”.

La risposta sta nel processo della “Regina Rossa”, gli individui sessuati hanno una velocità di adattamento
alle nuove condizioni migliori rispetto a quegli asessuati e questo perché nel sesso c’è la capacità di
presentare ai parassiti un bersaglio mobile, cioè discendenti le cui caratteristiche genetiche sono ad ogni
generazione sempre diverse.

Nel libro poi si individuano due caratteristiche fondamentali della sopravvivenza sessuale: la competizione
spermatica e la promiscuità femminile, la seconda genera la prima.

Le femmine quindi, si accoppiano con più partner durante lo stesso ciclo riproduttivo.

Il vantaggio di tale scelta si ha quando, ad esempio, il maschio non ha sperma sufficiente per fecondare
l’ovulo o, quando esso cerca di stuprare la femmina, quest’ ultima acconsentendo non si ferirebbe.

Un’ altra ipotesi, ma poco confermata, sosterrebbe che le femmine trarrebbero vantaggio dalla loro
promiscuità per avere uno screening genetico dei maschi più efficace di quello che può essere fatto durante
la copula.

Da essa deriva la competizione spermatica, cioè quando gli spermi di due o più maschi lottano tra di loro
per fecondare lo stesso gruppo di uova.

I maschi per uscirne vincitori devono cercare di fertilizzare più uova possibili di quelle prodotte dalla
femmina che accoppia.

Parker scoprì che tanto più a lungo dura la copula tanto maggiore è il successo di fecondazione.

I maschi, durante l’accoppiamento, non si limitano ad inseminare i loro spermi ma, grazie alla forma dell’
organo copulatore e ai movimenti della copula, riescono a rimuovere gli altri spermi di copule precedenti,
sostituendoli con i propri.

Questa vittoria maschile viene determinata dalla” scelta criptica femminile”, cioè la scelta delle femmine di
favorire determinati spermi piuttosto che altri.

Essa non viene compiuta sempre in modo consapevole, a volte può essere legata all’ interazione spermi-via
genitali femminili e dall’ interazione spermi-uova.

Alla fine del libro si cerca di capire se l’essere umano abbia delle caratteristiche comportamentali sessuali
simili a quelle animali analizzate fino ad ora.

Secondo alcuni studi di Baker e Bellis esistono maschi monogami, con un numero basso di partner sessuali,
e maschi che, al contrario, ne hanno molte.

Secondo la teoria della competizione spermatica i maschi che hanno più rapporti dovrebbero sviluppare
testicoli più grandi.

Tuttavia, ciò non viene confermato anzi, a volte si è visto che accade proprio il contrario.

L’ unica considerazione certa che potremmo fare sull’ uomo è che sia un difficile oggetto di studio e che sia
quasi impossibile trovare delle regole generali sul proprio comportamento sessuale.

Infine potremmo affermare anche che il sesso sia per molte specie animali sia per l’uomo stesso costituisca
una componente essenziale della loro vita e capirlo serva per comprendere anche la propria natura.

Potrebbero piacerti anche