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LABORATORIO di Data inizio prova:
S.T.A. 21/09/2018
Oggetto dell’esperienza:
Misure di differenza di potenziale (d.d.p.) con il voltmetro.
Schema elettrico
Schema pratico
VOTO:
Richiesta strumenti e Richiesta componenti
1 voltmetro;
1 alimentatore;
2 cavetti;
Collaudo funzionale
Dall’osservazione dei datisi può notare che i valori letti sull’alimentatore sono abbastanza precisi, ma c’è
comunque un minimo di errore quindi se bisogna fare delle tarature di “fino” è consigliabile utilizzare un
voltmetro per leggere i valori emessi dall’alimentatore;
Da quanto emerge dall’ultimo valore, invece, si può notare che il valore segnato in positivo sull’ alternatore,
assume un valore negativo sul voltmetro questo avviene perché:
scambiando i due fili si ottiene una cosa simile a questa:
Per convenzione la corrente elettrica viene emessa dalla parte positiva (dal segno più) e quindi e come se il
voltmetro che in quel punto dovrebbe ricevere corrente negativa, ovvero e come se si fosse posizionato il
voltmetro a “testa in giù”, quindi la corrente è come se al posto di “scendere”, “salisse”, e di conseguenza il
valore viene letto come se la corrente stesse tornando indietro, ovvero in negativo. Un esempio più semplice
si potrebbe fare con un torrente e una turbina, ovvero l’acqua al posto di scendere verso valle sa salendo fino
alla fonte e quindi la turbina gira in verso opposto.
La spiegazione tecnica è invece che mentre nel caso “normale” abbiamo due poli uno positivo e uno
negativo (il primo “posto sopra” il secondo) e una carica positiva posta a una distanza d, essa si sposterà in
una posizione d1 di equilibrio che essendo maggiore di d, sarà posizionata verso il “basso”. Nel caso in cui
le estremità dei fili vengano invertite lo spostamento sarà verso “l’alto”.
+ -
+
d.d.p d.d.p
+
- +
Caso di d.d.p in condizioni “normali” Caso di d.d.p in condizioni di “inversione degli
estremi dei fili