Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Prefazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . v
Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . vii
1 Definizioni stradali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1
2 La segnaletica stradale. I segnali di pericolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
3 I segnali di precedenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
4 I segnali di divieto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39
5 I segnali di obbligo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53
6 I segnali di indicazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65
7 I segnali di cantiere e i segnali complementari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75
8 I pannelli integrativi dei segnali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81
9 I segnali luminosi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89
10 La segnaletica orizzontale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95
11 Regolazione della velocità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 105
12 La distanza di sicurezza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109
13 Il cambio di corsia e la svolta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 113
14 Ordine di precedenza agli incroci . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117
15 Il sorpasso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127
iv Indice
Il 2013 ha portato una piccola rivoluzione nel mondo delle patenti, determi-
nata dall’adeguamento del nostro Paese alla normativa europea. Tra gli altri
cambiamenti, è stato soppresso il Certificato di Idoneità alla Guida del Ci-
clomotore (CIGC), sostituito da una vera e propria patente, di categoria AM.
Il nuovo “patentino” è una patente europea, che consente a chi la possiede (e
ha compiuto i 16 anni) di guidare ciclomotori e microcar nei Paesi dell’Unio-
ne. In Italia può essere conseguita ancora a 14 anni, ma non più attraverso
corsi svolti nelle scuole. Come per ogni altra patente è ora necessario iscriversi
ad un’autoscuola e prepararsi a superare la prova teorica e quella pratica; si
dà anche la possibilità, prima non contemplata, di presentarsi come privatisti.
La patente AM non ha portato significative modifiche nei programmi di esa-
me. In un primo tempo, almeno, le prove continueranno a svolgersi con mo-
dalità molto simili a quelle già previste per il CIGC.
Questo libro è pensato come uno strumento, sintetico e pratico, per coloro che
intendono prepararsi alla prova di teoria per la patente AM. Sintetico, perché
non ha la pretesa di esaurire i contenuti, nemmeno quelli più rilevanti, del Co-
dice della strada, ma soltanto di presentarne gli elementi essenziali, indispen-
sabili per il superamento della prova a quiz. Pratico, in quanto non si limita a
proporre gli argomenti teorici, ma aiuta gli aspiranti guidatori a familiarizzare
con le caratteristiche specifiche della prova d’esame, mettendo in guardia da
possibili insidie, e consente di esercitarsi sui questionari ufficiali, sia in modo
tematico, sia attraverso vere e proprie simulazioni che possono essere svolte
utilizzando il software WEBpatentino AM, incluso nel CD-ROM allegato.
Libro e software intendono integrarsi vicendevolmente, anche perché hanno il
medesimo autore e, contrariamente a quanto capita di solito, il primo è nato
dal secondo. WEBpatentino, infatti (ora aggiornato alla nuova patente AM),
esiste da quando è stato istituito il CIGC (2004), e il manuale è stato svilup-
pato a partire dalla concretissima esigenza di dare un supporto all’esercizio
sui quiz.
Chi li ha concepiti, pur avendo una certa esperienza nel campo della didattica,
non può vantare una competenza specifica, ma ha goduto del prezioso sup-
porto delle conoscenze e della professionalità di un autorevole insegnante di
circolazione stradale e istruttore di guida. Questo libro non esisterebbe senza
l’incoraggiamento, la consulenza, la collaborazione e la guida di Valerio Platia.
Se contiene qualcosa di utile o di apprezzabile il merito è unicamente suo.
1 Definizioni stradali
che vale per una categoria di veicoli, occorre sapere con certezza se il proprio
mezzo rientra tra essi oppure no.
I tipi di veicolo più importanti tra quelli classificati dal Codice della strada
sono: le biciclette (il Codice tende ancora a chiamarle “velocipedi”, ma for-
tunatamente questa strana parola è stata eliminata dai quiz), i ciclomotori, i
quadricicli leggeri, i motoveicoli, gli autoveicoli, i rimorchi, le macchine agri-
cole e quelle operatrici. Ne approfondiamo solo alcuni.
I ciclomotori
Per ciclomotori si intendono i veicoli a motore a due o a tre ruote, capaci di
sviluppare una velocità fino a 45 km/h e dotati di motore di cilindrata non
superiore a 50 cm3. Quelli a tre ruote (tipo l’Ape Piaggio) possono essere de-
stinati al trasporto di merci. In Italia si possono condurre già a 14 anni, con la
patente di guida di categoria AM.
I quadricicli leggeri
Sono veicoli a motore a quattro ruote a carrozzeria chiusa (microcar) o aperta
(quad), con motore di cilindrata non superiore a 50 cm3 se termico (se diesel o
elettrico la potenza del motore non deve superare 4 kW), capaci di sviluppare
una velocità fino a 45 km/h. Ai fini della circolazione sono assimilati ai ciclo-
motori, infatti per guidarli in Italia basta aver compiuto 14 anni ed essere in
possesso della patente di categoria AM.
I motoveicoli
Comprendono i rimanenti veicoli a motore a due e tre ruote che non sono
classificabili come ciclomotori e quelli a quattro ruote che non rientrano né
tra i quadricicli leggeri né tra gli autoveicoli. Tra essi occorre conoscere:
3 I segnali di precedenza
Figure citate
41 44 45 47 48 52
DARE PRECEDENZA
Prescrive di dare la precedenza ai veicoli provenienti sia da
destra sia da sinistra al prossimo incrocio; obbliga perciò a
rallentare e, se necessario, a fermarsi. Non è però sempre ob-
bligatorio fermarsi prima dell’incrocio, se non sopraggiun-
gono altri veicoli, come in presenza del segnale di STOP (fig.
40 41).
Il segnale non è impiegato su strade che hanno il diritto di precedenza.
Figure citate
41
Figure citate
519
43
Figure citate
8 9 41
Figure citate
8 40 41
DIRITTO DI PRECEDENZA
Indica l’inizio di una strada in cui i veicoli hanno diritto di
precedenza rispetto a quelli provenienti dalle strade laterali
(di destra e di sinistra) e invita ad assicurarsi che i conducenti
di tali veicoli rispettino l’obbligo di concedere la precedenza.
Chi gode del diritto di precedenza, infatti, non deve cessare di
essere prudente e non deve presumere che tutti gli altri utenti
52 della strada siano pronti a farlo passare.
Il segnale non impone di dare la precedenza a destra (fig. 44), né di fermarsi
all’incrocio (fig. 41). In sua presenza, tuttavia, continua a valere la norma ge-
nerale che vieta il sorpasso agli incroci non regolati da vigile o da semaforo.
Figure citate
41 44
Regole di precedenza
Giunti all’incrocio, dopo aver effettuato correttamente il cambio di corsia in
rapporto alla direzione che intendiamo prendere, per effettuare la svolta dob-
biamo rispettare i diritti di precedenza. Il tema della precedente lezione ci
conduce puntualmente a quello della presente. La precedenza è un argomento
tutto sommato semplice, ma che richiede comunque un po’ di attenzione. Non
sempre ce la possiamo cavare con la regola generale, ultranota, che impone
l’obbligo di dare la precedenza a chi proviene da destra.
Figure citate
40 41 52
è libera (figg. 613, 614, 616, 631, 636 e 637), oppure non esiste (l’incrocio è
a “T”, fig. 608); chi ha la destra libera (e non ha il cartello di DARE PRE-
CEDENZA) passa per primo, o dopo il tram.
A questo punto il gioco è fatto, perché per individuare l’ordine con cui passa-
no gli altri veicoli basterà muoversi dal primo veicolo (o dal secondo dopo il
tram) in senso orario (rispetto al centro dell’incrocio).
Nei casi in cui è presente il segnale DARE PRECEDENZA occorrerà prima
stabilire l’ordine dei veicoli sulla strada con diritto di precedenza e poi quello
dei veicoli sulle strade secondarie.
Per l’incrocio della fig. 642, dove nessun veicolo ha la destra libera, occorrerà
un discorso a parte. Lo faremo sotto, mentre esaminiamo, figura per figura,
tutti i “casi” previsti nei quiz.
Figure citate
Quiz n. 1
Il segnale n. 1
1) preavvisa una serie di curve V
F
2) preavvisa una doppia curva V
F
3) è un segnale di pericolo V
F
4) preavvisa un tratto di strada con pavimentazione irregolare V
F
5) preavvisa una discesa pericolosa V
F
6) preavvisa un tratto di strada in cattivo stato V
F
Quiz n. 2
In presenza del segnale n. 1, è necessario
1) prevedere eventuali sbandamenti dei veicoli provenienti dal senso
opposto V
F
2) fermarsi se provengono veicoli dal senso opposto V
F
3) rallentare a causa delle condizioni del fondo stradale V
F
4) diminuire la distanza di sicurezza V
F
5) aumentare la velocità V
F
6) tenere il manubrio con una presa più sicura V
F
Quiz n. 3
Il segnale n. 2
1) preavvisa un tratto di strada in cattivo stato V
F
2) preavvisa lavori in corso V
F
3) preavvisa un tratto di strada deformata V
F
4) è posto, di norma, 150 m prima del dosso V
F
5) preavvisa un tratto di strada con visibilità limitata V
F
6) preavvisa una salita, seguita da una discesa, che limita la visibilità V
F