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i Indice

Prefazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . v

Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . vii

 1 Definizioni stradali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1
 2 La segnaletica stradale. I segnali di pericolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
 3 I segnali di precedenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
 4 I segnali di divieto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39
 5 I segnali di obbligo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53
 6 I segnali di indicazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65
 7 I segnali di cantiere e i segnali complementari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75
 8 I pannelli integrativi dei segnali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81
 9 I segnali luminosi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89
10 La segnaletica orizzontale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95
11 Regolazione della velocità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 105
12 La distanza di sicurezza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109
13 Il cambio di corsia e la svolta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 113
14 Ordine di precedenza agli incroci . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117
15 Il sorpasso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127
iv Indice

16 La fermata e la sosta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 131


17 I dispositivi del ciclomotore (luci, clacson, pneumatici e freni):
uso e manutenzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135

18 Il casco protettivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 141


19 Cause degli incidenti stradali. Guida del ciclomotore
in condizioni di emergenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145

20 Doveri di chi conduce un ciclomotore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 151


21 Comportamenti alla guida del ciclomotore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 156
22 Comportamento rispetto agli altri utenti della strada . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 159
23 Comportamento in caso di incidente. Assicurazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 162
24 Stato psicofisico del conducente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 167
25 Riduzione dei consumi e dell’inquinamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 171
A Quiz per argomento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 173
B Soluzioni di tutti i quiz . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 287
C CD: istruzioni per l’uso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 303
* Prefazione

Il 2013 ha portato una piccola rivoluzione nel mondo delle patenti, determi-
nata dall’adeguamento del nostro Paese alla normativa europea. Tra gli altri
cambiamenti, è stato soppresso il Certificato di Idoneità alla Guida del Ci-
clomotore (CIGC), sostituito da una vera e propria patente, di categoria AM.
Il nuovo “patentino” è una patente europea, che consente a chi la possiede (e
ha compiuto i 16 anni) di guidare ciclomotori e microcar nei Paesi dell’Unio-
ne. In Italia può essere conseguita ancora a 14 anni, ma non più attraverso
corsi svolti nelle scuole. Come per ogni altra patente è ora necessario iscriversi
ad un’autoscuola e prepararsi a superare la prova teorica e quella pratica; si
dà anche la possibilità, prima non contemplata, di presentarsi come privatisti.
La patente AM non ha portato significative modifiche nei programmi di esa-
me. In un primo tempo, almeno, le prove continueranno a svolgersi con mo-
dalità molto simili a quelle già previste per il CIGC.
Questo libro è pensato come uno strumento, sintetico e pratico, per coloro che
intendono prepararsi alla prova di teoria per la patente AM. Sintetico, perché
non ha la pretesa di esaurire i contenuti, nemmeno quelli più rilevanti, del Co-
dice della strada, ma soltanto di presentarne gli elementi essenziali, indispen-
sabili per il superamento della prova a quiz. Pratico, in quanto non si limita a
proporre gli argomenti teorici, ma aiuta gli aspiranti guidatori a familiarizzare
con le caratteristiche specifiche della prova d’esame, mettendo in guardia da
possibili insidie, e consente di esercitarsi sui questionari ufficiali, sia in modo
tematico, sia attraverso vere e proprie simulazioni che possono essere svolte
utilizzando il software WEBpatentino AM, incluso nel CD-ROM allegato.
Libro e software intendono integrarsi vicendevolmente, anche perché hanno il
medesimo autore e, contrariamente a quanto capita di solito, il primo è nato
dal secondo. WEBpatentino, infatti (ora aggiornato alla nuova patente AM),
esiste da quando è stato istituito il CIGC (2004), e il manuale è stato svilup-
pato a partire dalla concretissima esigenza di dare un supporto all’esercizio
sui quiz.
Chi li ha concepiti, pur avendo una certa esperienza nel campo della didattica,
non può vantare una competenza specifica, ma ha goduto del prezioso sup-
porto delle conoscenze e della professionalità di un autorevole insegnante di
circolazione stradale e istruttore di guida. Questo libro non esisterebbe senza
l’incoraggiamento, la consulenza, la collaborazione e la guida di Valerio ­Platia.
Se contiene qualcosa di utile o di apprezzabile il merito è unicamente suo.
1 Definizioni stradali

Capitolo di riferimento: 6. Le definizioni stradali (dall’attraversamento pe-


donale alla fine di questo capitolo) sono incluse nel sesto dei 10 argomenti
sempre presenti in ciascuna scheda di esame.

Iniziamo dal “vocabolario”


Quando si inizia a studiare una materia nuova, una delle difficoltà che si pos-
sono incontrare subito e che può rendere il lavoro più difficile nasce dal fatto
che non si conosce il significato di molte parole. Ciò avviene spesso, soprat-
tutto se la materia è “tecnica” e ha un suo linguaggio specifico. Non si tratta
solo della presenza di parole strane: termini di uso comune possono acquisire
un significato particolare non compatibile con quello a cui siamo abituati;
espressioni che riteniamo equivalenti risultano indicare cose diverse. Per fare
qualche esempio, nei quiz per il patentino, il “salvagente” non serve certo per
nuotare, mentre la “banchina” non ci deve far pensare a un porto o a un mar-
ciapiede; il “ciclomotore” non è affatto un “motociclo” e “autovettura” non è
sinonimo di “autoveicolo”.
In casi come questi può essere utile iniziare lo studio proprio dalla definizione
dei termini, almeno quelli più importanti. Alcuni di essi sono esplicitamente
oggetto di quiz (li esamineremo più sotto in questa lezione e, come si vedrà,
quasi tutti riguardano i pedoni), altri no, ma occorre ugualmente studiarli,
perché i quiz li utilizzano, dando per scontato che ne capiamo il significato.
Questo elenco potrà sembrare un po’ noioso, ma è meglio non saltarlo. Non
è ovviamente il caso di imparare tutte le definizioni a memoria, basterà capire
di che cosa si tratta. Poi, all’occasione, si potrà tornare a rileggere quello che
serve per chiarirsi le idee. Tenete anche presente che queste definizioni non si
possono trovare sul vocabolario (almeno non su uno comune) e che non sono
contestabili. Sono infatti stabilite per legge dal Codice della strada.

Le categorie dei veicoli


I primi termini da conoscere sono quelli che identificano le categorie dei veico-
li. Sulla strada, infatti, la legge non è uguale per tutti, nel senso che i vari tipi
di veicoli sono spesso soggetti a regole diverse. Quando si incontra un segnale
2 Lezione 1

che vale per una categoria di veicoli, occorre sapere con certezza se il proprio
mezzo rientra tra essi oppure no.
I tipi di veicolo più importanti tra quelli classificati dal Codice della strada
sono: le biciclette (il Codice tende ancora a chiamarle “velocipedi”, ma for-
tunatamente questa strana parola è stata eliminata dai quiz), i ciclomotori, i
quadricicli leggeri, i motoveicoli, gli autoveicoli, i rimorchi, le macchine agri-
cole e quelle operatrici. Ne approfondiamo solo alcuni.

I ciclomotori
Per ciclomotori si intendono i veicoli a motore a due o a tre ruote, capaci di
sviluppare una velocità fino a 45 km/h e dotati di motore di cilindrata non
superiore a 50 cm3. Quelli a tre ruote (tipo l’Ape Piaggio) possono essere de-
stinati al trasporto di merci. In Italia si possono condurre già a 14 anni, con la
patente di guida di categoria AM.

I quadricicli leggeri
Sono veicoli a motore a quattro ruote a carrozzeria chiusa (microcar) o aperta
(quad), con motore di cilindrata non superiore a 50 cm3 se termico (se diesel o
elettrico la potenza del motore non deve superare 4 kW), capaci di sviluppare
una velocità fino a 45 km/h. Ai fini della circolazione sono assimilati ai ciclo-
motori, infatti per guidarli in Italia basta aver compiuto 14 anni ed essere in
possesso della patente di categoria AM.

Immagine 1.1  Veicoli che si possono guidare con la patente AM.

I motoveicoli
Comprendono i rimanenti veicoli a motore a due e tre ruote che non sono
classificabili come ciclomotori e quelli a quattro ruote che non rientrano né
tra i quadricicli leggeri né tra gli autoveicoli. Tra essi occorre conoscere:
3 I segnali di precedenza

Capitolo di riferimento: 2. Il secondo dei 10 argomenti sempre presenti in


ogni scheda di esame è dedicato ai segnali di prescrizione, ovvero di prece-
denza, di divieto e di obbligo.
Sull’argomento “precedenza” si può vedere anche la Lezione 14.

La precedenza come “dovere” e come “diritto”


Il problema della precedenza, cioè di chi deve passare per primo, si pone
quando le traiettorie di diversi utenti della strada si intersecano (cioè si so-
vrappongono, il che accade in tantissime situazioni: incroci, immissioni, at-
traversamenti, strettoie, ecc.). È un argomento che tornerà più volte in questo
manuale; qui ci occupiamo dei segnali di precedenza, ossia di quei segnali di
prescrizione che hanno due compiti: quello di imporre ai conducenti l’obbligo
di dare la precedenza ad altri (per esempio lo STOP, fig. 41) oppure quello di
indicare che coloro che provengono da altre strade hanno l’obbligo di dare
la precedenza e che quindi si gode del diritto di precedenza (per esempio il
segnale della fig. 52).

È bene osservare che l’espressione “diritto di precedenza” si presta a equi-


voci in un mondo in cui si parla spesso di “difendere” o “far valere” i propri
diritti. I segnali ci informano del nostro diritto a passare per primi per evitarci
incertezze agli incroci, non per alimentare sentimenti di ostilità verso chi,
inavvertitamente o meno, lo infrange. In altri termini, se abbiamo la prece-
denza, possiamo passare per primi (posto che gli altri ce lo permettano), ma
non dobbiamo farlo a tutti i costi, rischiando di provocare incidenti.

I segnali di precedenza non hanno una forma caratteristica ma assumono, per


così dire, quasi ogni forma possibile (triangolare con vertice in alto e in basso,
quadrata disposta sul lato o sul vertice – ossia romboidale –, circolare e perfi-
no ottagonale). È bene perciò non confondere i segnali di preavviso di incrocio
(figg. 44, 47, 48, ecc.), con segnali di pericolo e quello di Dare preceden-
za nei sensi unici alternati (fig. 45) con un segnale di divieto.
32 Lezione 3

Figure citate

41 44 45 47 48 52

DARE PRECEDENZA
Prescrive di dare la precedenza ai veicoli provenienti sia da
destra sia da sinistra al prossimo incrocio; obbliga perciò a
rallentare e, se necessario, a fermarsi. Non è però sempre ob-
bligatorio fermarsi prima dell’incrocio, se non sopraggiun-
gono altri veicoli, come in presenza del segnale di STOP (fig.
40 41).
Il segnale non è impiegato su strade che hanno il diritto di precedenza.

Figure citate

41

Esercitati su questo argomento: quiz n. 43.

FERMARSI E DARE PRECEDENZA (STOP)


È utilizzato, di norma, negli incroci particolarmente pericolo-
si o con scarsa visibilità e obbliga a fermarsi in corrisponden-
za della striscia trasversale di arresto (fig. 519) e a dare la pre-
cedenza, sia a destra sia a sinistra, senza occupare l’incrocio.
In presenza del segnale occorre fermarsi anche se non arriva-
41 no altri veicoli, a meno che non sia presente all’incrocio un
vigile che indica di proseguire o un semaforo con luce verde. I
segnali dei vigili e quelli semaforici (a eccezione della luce gialla lampeggiante)
hanno infatti priorità sui cartelli e sulla segnaletica orizzontale.
I segnali di precedenza 33

Figure citate

519

Esercitati su questo argomento: quiz n. 44, quiz n. 45.

PREAVVISO DI FERMARSI E DARE PRECEDENZA (STOP)


Preavvisa, su strada urbana o extraurbana, la successiva pre-
senza di un segnale di STOP (fig. 41) e indica che al prossimo
incrocio dovremo fermarci e dare la precedenza a destra e a
sinistra.
Il segnale non preavvisa la presenza di un passaggio a livello
(figg. 8 e 9).

43

Figure citate

8 9 41

Esercitati su questo argomento: quiz n. 46.

INCROCIO CON PRECEDENZA A DESTRA


Preavvisa un incrocio in cui si deve dare la precedenza a de-
stra e invita a procedere a velocità particolarmente moderata
(per essere in grado di fermarsi all’incrocio, qualora si debba-
no far passare i veicoli provenienti da destra).
Non indica un passaggio a livello custodito con barriere (fig.
44 8 – Il simbolo di questo segnale non rappresenta una “croce
di S. Andrea”, che tra l’altro si usa nei passaggi a livello senza barriere, ma un
incrocio tra due strade di uguale importanza).
Non può precedere né un segnale di DARE PRECEDENZA (fig. 40), né un
segnale di STOP (fig. 41); entrambi i cartelli, infatti, sono posti negli incroci in
cui occorre dare la precedenza sia a destra sia a sinistra.
34 Lezione 3

Figure citate

8 40 41

Esercitati su questo argomento: quiz n. 47.

DIRITTO DI PRECEDENZA
Indica l’inizio di una strada in cui i veicoli hanno diritto di
precedenza rispetto a quelli provenienti dalle strade laterali
(di destra e di sinistra) e invita ad assicurarsi che i conducenti
di tali veicoli rispettino l’obbligo di concedere la precedenza.
Chi gode del diritto di precedenza, infatti, non deve cessare di
essere prudente e non deve presumere che tutti gli altri utenti
52 della strada siano pronti a farlo passare.
Il segnale non impone di dare la precedenza a destra (fig. 44), né di fermarsi
all’incrocio (fig. 41). In sua presenza, tuttavia, continua a valere la norma ge-
nerale che vieta il sorpasso agli incroci non regolati da vigile o da semaforo.

Figure citate

41 44

Esercitati su questo argomento: quiz n. 48.

FINE DEL DIRITTO DI PRECEDENZA


Indica la fine del diritto di precedenza e invita perciò ad avere
maggiore prudenza, perché dopo il segnale, si dovrà dare la
precedenza ai veicoli provenienti da destra.
Il segnale non va confuso con quello che indica l’inizio del
diritto di precedenza (fig. 52); non impone l’arresto all’in-
crocio (a meno che vi sia il segnale di FERMARSI E DARE
46 PRECEDENZA – fig. 41) e non preavvisa l’obbligo di svolta
a destra (fig. 96).
14 Ordine di precedenza agli incroci

Capitolo di riferimento: 4. L’ordine di precedenza agli incroci è il quarto dei


10 argomenti sempre presenti nella scheda di esame.

Regole di precedenza
Giunti all’incrocio, dopo aver effettuato correttamente il cambio di corsia in
rapporto alla direzione che intendiamo prendere, per effettuare la svolta dob-
biamo rispettare i diritti di precedenza. Il tema della precedente lezione ci
conduce puntualmente a quello della presente. La precedenza è un argomento
tutto sommato semplice, ma che richiede comunque un po’ di attenzione. Non
sempre ce la possiamo cavare con la regola generale, ultranota, che impone
l’obbligo di dare la precedenza a chi proviene da destra.

Obbligo di dare la precedenza a destra e a sinistra


Si deve dare la precedenza ai veicoli che provengono da destra e da sinistra:
• in presenza del segnale di STOP (fig. 41) e DARE PRECEDENZA (fig. 40);
• se si tratta di tram (o altri veicoli su rotaie), salvo diversa segnalazione;
• se si tratta di veicoli in servizio di emergenza (polizia, vigili del fuoco, am-
bulanze) con dispositivo di allarme acustico (sirena) in funzione;
• quando ci si immette nel flusso della circolazione, muovendosi dal bordo
della strada, oppure uscendo da un passo carrabile o da un parcheggio;
• quando si effettua l’inversione del senso di marcia o si procede in retro-
marcia.
Non è invece obbligatorio in casi come questi:
• in presenza del segnale DIRITTO DI PRECEDENZA (fig. 52 – In tal caso
la precedenza è di chi incontra il segnale);
• quando si incrocia una strada a senso unico (in mancanza di altri segnali si
deve dare la precedenza a destra);
• negli incroci con semaforo a luce gialla lampeggiante (si deve dare la pre-
cedenza a destra);
• quando si svolta a sinistra (si deve dare la precedenza ai veicoli che vengo-
no da destra e di fronte);
118 Lezione 14

• di notte (si applicano le medesime regole di precedenza che valgono di


giorno);
• percorrendo un viale pedonale (essendo riservato ai pedoni non si può
percorrere).

Figure citate

40 41 52

Esercitati su questo argomento: quiz n. 233, quiz n. 234.

Sull’argomento precedenza si può vedere anche la Lezione 3, dedicata ai


segnali di precedenza.

Come risolvere i “casi di precedenza”


In ogni scheda di esame per la patente AM è sempre presente un quesito con
tre risposte che chiede al candidato di risolvere un “caso di precedenza”, cioè
di saper indicare, rispetto a una figura che mostra più veicoli a un incrocio,
chi passa per primo o per ultimo, se un veicolo può passare prima di un altro
e così via. Quest’esercizio, temuto da molti, è in realtà relativamente semplice
se si affronta con metodo e con quel po’ di immaginazione che serve, rispetto
allo schema, per mettersi via via dal punto di vista dei vari veicoli.
Per poter indicare le risposte corrette, suggeriamo di stabilire anzitutto l’ordi-
ne di precedenza, ossia la sequenza secondo la quale i veicoli devono attraver-
sare l’incrocio (in questa lezione sono appunto riportati e illustrati gli ordini
di precedenza relativi a tutte le figure di incrocio oggetto dei quiz).
Per far ciò occorrerà anzitutto identificare il veicolo (o i veicoli) che può im-
pegnare l’incrocio per primo, verificando:
• se nella figura è presente un tram: esso infatti (insieme agli altri veicoli su
rotaia, ma non agli altri mezzi pubblici come filobus e autobus) gode del
diritto di precedenza sugli altri veicoli; se nello schema c’è un tram, sarà
anche il primo a passare (figg. 613, 636 e 642);
• se nella figura è presente il cartello DARE PRECEDENZA (fig. 40): i vei-
coli che si trovano nella strada con diritto di precedenza passeranno prima
di quelli che devono rispettare il segnale di DARE PRECEDENZA (figg.
633 e 647);
• se nella figura un veicolo ha la destra libera (rispetto alla sua destinazione):
ciò avviene quando un veicolo volta immediatamente alla sua destra (figg.
603, 606, 632, 644, 646 e 650), quando prosegue diritto e la strada a destra
Ordine di precedenza agli incroci 119

è libera (figg. 613, 614, 616, 631, 636 e 637), oppure non esiste (l’incrocio è
a “T”, fig. 608); chi ha la destra libera (e non ha il cartello di DARE PRE-
CEDENZA) passa per primo, o dopo il tram.
A questo punto il gioco è fatto, perché per individuare l’ordine con cui passa-
no gli altri veicoli basterà muoversi dal primo veicolo (o dal secondo dopo il
tram) in senso orario (rispetto al centro dell’incrocio).
Nei casi in cui è presente il segnale DARE PRECEDENZA occorrerà prima
stabilire l’ordine dei veicoli sulla strada con diritto di precedenza e poi quello
dei veicoli sulle strade secondarie.

Per l’incrocio della fig. 642, dove nessun veicolo ha la destra libera, occorrerà
un discorso a parte. Lo faremo sotto, mentre esaminiamo, figura per figura,
tutti i “casi” previsti nei quiz.

Figure citate

40 603 606 608 613 614

616 631 632 633 636 637

642 644 646 647 650


20 Doveri di chi conduce un ciclomotore

Capitoli di riferimento: 9 e 10. I doveri del conducente trattati in questa le-


zione sono compresi principalmente nel nono e nel decimo dei 10 argomenti
sempre presenti nelle schede di esame.

I doveri sono facili (in teoria)


In questa lezione abbiamo riunito la trattazione dei principali doveri che gra-
vano sui conducenti dei ciclomotori. Si tratta di un cospicuo elenco di obblighi
e divieti che potrebbe essere anche piuttosto noioso per i nostri lettori. Per
rincuorarli, vorremo però far notare che i quesiti relativi a questi argomenti (i
più fortunati potranno trovarne anche un paio sulla scheda di esame) saranno
i più facili da risolvere. Tutti sanno, per esempio, che se si circola impennando
è più facile farsi male o che non è molto prudente inviare un SMS mentre si
guida. E anche per quanto non si sa, nella maggior parte dei casi, per rispon-
dere correttamente può bastare un po’ di buon senso.
Altra cosa è come poi ci si comporta effettivamente quando si è sulla strada.
Ma questo, come si usa dire, è un altro paio di maniche: per indurre al rispetto
di obblighi è divieti non bastano i quiz.
Iniziamo da una panoramica generale.

Doveri di chi guida un ciclomotore


Chi conduce un ciclomotore deve:
• guidare con prudenza, evitando di creare pericolo o intralcio per gli altri
utenti della strada. Si sforzerà perciò di prevedere i comportamenti altrui
e di essere tollerante di fronte a quelli errati. Si asterrà dal gareggiare in
velocità; terrà in funzione gli anabbaglianti anche di giorno; guarderà nello
specchietto retrovisore prima di segnalare l’intenzione di cambiare corsia o
di svoltare (anche se non transitano altri veicoli), azionando l’indicatore di
direzione con sufficiente anticipo; darà di norma la precedenza negli incro-
ci ai veicoli che provengono da destra (anche se lenti). Eviterà di trainare
o farsi trainare; di procedere sollevando la ruota anteriore; di muoversi a
zig zag per superare i veicoli incolonnati; di viaggiare affiancato con altri
ciclomotori sulla stessa corsia; di circolare a velocità troppo bassa senza
Quiz per argomento 175

CAPITOLO 1 – Segnali di pericolo

Quiz n. 1
Il segnale n. 1
1) preavvisa una serie di curve V 
F
2) preavvisa una doppia curva V 
F
3) è un segnale di pericolo V 
F
4) preavvisa un tratto di strada con pavimentazione irregolare V 
F
5) preavvisa una discesa pericolosa V 
F
6) preavvisa un tratto di strada in cattivo stato V 
F

Quiz n. 2
In presenza del segnale n. 1, è necessario
1) prevedere eventuali sbandamenti dei veicoli provenienti dal senso
opposto V 
F
2) fermarsi se provengono veicoli dal senso opposto V 
F
3) rallentare a causa delle condizioni del fondo stradale V 
F
4) diminuire la distanza di sicurezza V 
F
5) aumentare la velocità V 
F
6) tenere il manubrio con una presa più sicura V 
F

Quiz n. 3
Il segnale n. 2
1) preavvisa un tratto di strada in cattivo stato V 
F
2) preavvisa lavori in corso V 
F
3) preavvisa un tratto di strada deformata V 
F
4) è posto, di norma, 150 m prima del dosso V 
F
5) preavvisa un tratto di strada con visibilità limitata V 
F
6) preavvisa una salita, seguita da una discesa, che limita la visibilità V 
F

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