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Rapporti italo-ungheresi nel Medioevo


L’epoca delle incursioni

 i primi contatti: si svolsero in condizioni tutt’altro che pacifiche, nel 896: i ricchi comuni
italiani costituivano un’attrattiva troppo irresistibile. Nell’ 895 confitti i prodi guerrieri di
Berengario I, re d’Italia, le truppe (sereg) dei magiari depredarono (fosztogat) le ricche città
dell’Italia Settentrionale e Centrale (Bergamo, Brescia, Modena, Reggio Emilia) solo Venezia
riuscì a resistere
 nell’900: gli ungheresi misero piede al Lido minacciando Venezia, il doge Pietro Tribuno
armò la propria flotta, gli ungari subirono una sconfitta completa da allora rinunciarono ad
avvicinare l’Italia per via mare, preferendo la terra
 Gli ungheresi tornarono: chiamati dallo stesso Berengario, il quale divenuto loro amico se
ne servì sempre a sostegno del potere, contro gli avversari interni ed esterni.
 Nel mezzo secolo seguente: gli ungheresi ripeterono più volte le scorrerie di rapina in Italia
nell’Europa Occidentale, solo la vittoria nel 955 dall’Imperatore del Sacro Romano Impero,
Ottone I (sconfitta di Augusta), riuscì a porvi fine. (Davide Bertolotti diede ad uno dei primi
romanzi storici italiani il titolo: L’ingresso dei magiari in Italia nell’anno 900)
Il ruolo degli italiani nella „civilizzazione” dell’Ungheria

 Nella civilizzazione del popolo magiaro ebbe un ruolo decisivo l’abbandono del paganesimo
e la conversione alla fedele cristiana
 I missionari dell’ordine San Benedetto arrivarono nel 966, Il principe Géza li ricevette con
gran piacere e donò loro un possedimento sul monte Pannonia. (S. Martino nacque qui
secondo la tradizione)
 I benedetti romani cominciarono la costruzione di una chiesa che venne dedicata a S.
Martino
 Dopo la morte del padre, anche il giovane re István sostenne i lavori dei monaci
 Géza maritò le sue figlie a principi cristiani: una di quelle andò sposa al Doge Ottone
Orseolo
 Stefano, secondo le leggende era stato allevato alla fede cristiana da Deodato, conte di
Sanseverino pugliese
 Nel „battesimo” dell’Ungheria ebbe un ruolo importante il pontefice Silvestro II, dal quale
Stefano ricevette non solo la corona ma anche l’autorizzazione ad organizzare la chiesa
cattolica
 Stefano, si preoccupò di non cadere sotto la schiavitù ecclesiastica di Roma
 In aiuto di Stefano per la cristianizzazione venne il cognato Ottone Orseolo che invitò in
Ungheria molti missionari veneziani
 Fra di essi: frate Gherardo (Gellért) della famiglia veneziana dei Sagredo.
 il re lo trattenne in Ungheria e lo nominò precettore del figlio e vescovo di Csanád.
 fu l’autore della prima opera teologica scritta in Ungheria
 Gellért costituì due seminari a Pécs ed a Csanád, Due eminenti prelati veneti furono incaricati
di formare i primi preti ungheresi
 Le forze di opposizione assassinarono San Gherardo gettandolo dalle rupe di Buda (il Monte
Gellért, a Venezia all’ingresso della chiesa dell’isola di S. Giorgio si può vedere una lapide in
sua memoria)
 Nella civilizzazione d’Ungheria ebbero grande ruolo sia quei semplici agricoltori ed artigiani
d’Italia che i magiari avevano trascinato in Ungheria come forza di lavoro, sia quelli che
arrivarono in circostanze più pacifiche, diedero forte impulso alla diffusione delle culture
agricole e dei metodi dell’artigianato (Nagyolaszi, Olaszliszka, Olaszfalu)

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 Stefano fece costruire a Roma, a Ravenna due case per l’accoglienza dei pellegrini ungheresi
Legami dinastici della casa reale degli Árpád

 La sorella di Santo Stefano venne data in sposa ad Ottone Orseolo doge di Venezia, il loro
figlio Pietro salì sul trono per ben 2 volte, ma nel 1046 i grandi aristocratici ungheresi lo
fecero prigioniero e lo accecarono, venne trascinato a Székesfehérvár dove morì
 Colomanno detto il Bibliofilo (Könyves Kálmán 1095-1116) prese in sposa la figlia del re di
Sicilia
 Re Andrea II (1205-1235) scelse come sua 3.moglie la giovane Beatrice d’Este
 Nella storia medievale ungherese la figura decisamente più nota in Italia: Elisabetta la figlia
del primo matrimonio di Andrea II, nel 1235 solo 4 anni dopo la sua morte venne dichiarata
santa (fu stimata per le sue doti morali e le sue nobili azioni) Le chiese di 7 città italiana
portano il suo nome (Aquila, Bologna, Firenze, Palermo, Parma, Perugia, Roma) altre 7 chiese
hanno una cappella o un altare dedicati a lei e più di 100 dipinti e libri esaltano le sue nobili
opere
 Nel Basso Medioevo numerosi studenti ungheresi furono presenti nelle università di Bologna
e Padova a loro ritorno in patria essi divennero divulgatori della sapienza e della cultura
italiana. Il primo riferimento ai contatti fra l’ateneo bolognese e l’Ungheria risale al 1221
 L’invasione tatara del 1241 impoverì l’Ungheria due preziose fonti storiche italiane si
occupano delle devastazioni tartare in Ungheria: Rogerius di Puglia e l’arcivescovo di Spalato,
Tommaso
 Il grande re Béla IV, (1235-1270) chiamò maestranze italiane per ricostruire il Paese
 Andrea III „il veneziano” (1290-1301) con la sua morte scomparve l’ultimo membro
maschile della dinastia degli Árpád (durante il suo regno molti veneziani vennero in
Ungheria per questo il secondo più grande lago fu chiamato Velencei-tó, mentre la parola
„vendég” può essere fatto risalire a „venedigo” che significa lo stesso nel dialetto veneziano)
L’epoca degli Angiò

 I discendenti di Béla IV, strinsero un duplice legame familiare con la dinastia degli Angioini
di Napoli
 Ladislao IV detto „il cumano” (Kun) nipote di Béla sposò la figlia di Carlo d’Angiò
 Nella corte di Ladislao IV visse Simone Kézai autore della prima cronica storica
dell’Ungheria (Gesta Hungarorum) le numerose parole italiane e gli accenni rilevati all’Italia
contenuti rivelano che Simone ottenne il suo grado di magistero all’università di Bologna o
Padova
 Maria, l’altra nipote di Béla si sposò con il figlio di Carlo d’Angiò II (il Zoppo) 13 figli
Il figlio maggiore Carlo Martello da giovane principe aveva fatto amicizia con Dante ->
lo immortalò nell’VIII canto del Paradiso anche come re d’Ungheria
ma non arrivò al trono ungherese
 Maria riuscì a far salire sul trono uno dei nipoti: Carlo Roberto che divenne uno dei più insigni
sovrani della storia ungherese
 La chiesa di Santa Maria di Donna Regina a Napoli –da lei fondata, e che reca il suo nome,
custodisce non solo la sua memoria ma anche quella della sua Patria d’origine, i piani della
navata affrescati da maestri senesi immortalano Maria ed i membri della sua famiglia, vi
furono dipinti anche i santi della dinastia Árpád (Elisabetta d’Ungheria).
 i legami di parentela non impedirono, che essi venissero a scontrarsi, a questi conflitti si
riferisce Dante nel XIX canto del Paradiso

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 Carlo Roberto aspirò anche al trono di Napoli, che cercò di ottenere facendo fidanzare suo
figlio Andrea di appena sette anni con Giovanna, Andrea prima della sua incoronazione venne
strangolato
 il fratello maggiore di Andrea, Luigi I, decise di promuovere una campagna militare per
punire gli uccisori del fratello, il vile assassino di Andrea era stato condannato anche dalla
maggioranza dei Comuni italiani ed il grande poeta Petrarca lo chiamò „l’ignominia „della sua
patria
 nel 1348 in Italia scoppiò una terribile peste e Luigi tornò in Ungheria, rimasero quasi tutti i
suoi soldati trasformatisi in cavalieri di ventura, fiorì così in Italia una nuova forma di milizia,
la cavalleria ungara
 nel 1350 Luigi Il Grande visitò Roma, anche il Petrarca amico del famoso tribuno romano
ebbe grande rispetto verso il re che incontrò ben 2 volte: in un suo scritto latino ne loda
 nel 1380 il pontefice designò come re di Napoli il nipote del sovrano magiaro, Carlo di
Durazzo , il quale nel 1381 occupò la capitale del regno di Sicilia
 Carlo Roberto e Luigi il Grande introdussero in Ungheria le riforme che avevano già dato
buona prova in Italia, essi fecero battere moneta d’ora seguendo l’esempio di Firenze,
aprirono strade, diedero sviluppo alla vita cittadina promuovendo le industrie ed inquadrarono
i commerci ungheresi nel traffico europeo
 per quel che riguarda le relazioni culturali, la prima università ungherese fu fondata nel 1367 a
Pécs con la bolla papale di Urbano V.
Sigismondo di Lussemburgo re d’Ungheria e imperatore del Sacro Romano Impero

 Sigismondo lo sposo di Maria, figlia di Luigi il Grande riuscì ad appropriarsi del trono nel
1387
 I rapporti di S. con Roma e Venezia non furono cordali, le due città appoggiarono Ladislao,
figlio di Carlo di Durazzo
 Nel consolidamento del potere di S. ebbe un ruolo di prim’ordine un fiorentino Filippo
Scolari, l’umanista italiano passo rapidamente dall’ufficio modesto di segretario agli incarichi
riservati alle più importanti personalità della corte
 Scolari per le nuove costruzioni fece chiamare i più noti artisti italiani del tempo, Scolari ebbe
un grande ruolo nella costruzione delle fortezze di frontiera
 Sigismondo nel 1410 venne eletto re del Sacro Impero Romano
 i fiorentini facevano gara per conquistare la bontà del grande signore ungherese, poiché
mantenere l’indipendenza, anche per forti interessi economici
 nel 1431 si fece proclamare re d’Italia
 Giovanni Hunyadi accompagnò il re in Italia e questa permanenza avrà un’influenza decisiva
sul suo sviluppo intellettuale
Le relazioni italiane di Giovanni e Mattia Hunyadi

 Hunyadi nella lotta contro i turchi ebbe 2 importanti collaboratori italiani: pontificio Giuliano
Cesari, San Giovanni di Capostrano
 Tutta l’Italia festeggiò la grande vittoria delle truppe di Hunyadi
 Mattia (1458-1490) si nutrì fin dalla giovinezza dello spirito rinascimentale attraverso gli
insegnamenti del suo precettore Giovanni Vitéz, il primo umanista magiaro
 l’altro intermediario della cultura italiana fu sua moglie: Beatrice d’Aragona
 Fece costruire numerosi castelli che poi ornò con oggetti di lusso e tesori d’arte
provenienti dall’Italia
 Invitò alla sua corte molti architetti italiani, gli storici (Antonio Bonfini) il poeta Naldo
Naldigli umanisti Galeotto Marzio e Sebastiano Salvini e parecchi artigiani italiani

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 Bonfini raccolse tutto quello che poteva sapere sulla storia degli ungheresi, questo libro é una
delle fonti piú importanti di storia europea dell’epoca: Rerum ungaricarum Decades
 Anche la cultura musicale fu tenuta in gran conto alla corte
 Il tesoro piú grande era la biblioteca la Biblioteca Corviniana, i cui oltre 2000 libri scritti a
mano e meravigliosamente ornati erano stati composti o copiati da miniaturisti
prevalentemnete italiani
 Re Mattia curó con generositá i suoi legami dinastici: portó aiuto al suocero Ferdinando re di
Napoli, e al cognato Ercole duca di Ferrara
 Dietro richiesta di Beatrice, ottenne che il pontefice nominasse arcivescovo di Esztergom
Ipploito d’Este (nipote di lei)
 Il grande poeta Ludovico Ariosto nel Canto Quarentesimosesto et ultimo, del suo Orlando
furioso, immortaló Mattia ed Ippolito
 Ariosto non volle seguire Ippolito a Strigonia (Esztergom)
 Alla corte rinascimentale era tenuto in gran conto il culto dell’antichitá romana, nella
riscoperta di Aquincum ebbe un ruolo decisivo Andrea Mantegna
 Il re ungherese ebbe contatti fecondi e multiformi soprattutto con Firenze, Mattia era in ottimi
rapporti con Lorenzo il Magnifico
 Lo splendore della corte di M. fu accresciuto anche da numerosi umanisti magiari che avevano
studiato in Italia, il piú famoso: Janus Pannonius che scriveva in latino e che aveva frequentato
le scuole di Padova
 Janus Pannonius ormai poeta conosciuto tornó in Ungh nel 1258 proprio nell’anno in cui
Mattia salí sul trono, il giovane umanista divenne vescovo di Pécs
 Negli utlimi anni della sua vita i suoi rapporti con il re peggiorarono e insimeme con lo zio
Giovanni Vitéz egli divenne uno dei capi di una cospirazione contro M.
 Tamás Bakocz stúdió a Bologna, ascese al rango di arcivescovo di Esztergom
 La prima grande fase delle nostre relazioni culturali é riassunta Da Péter Sárközy: nell’epoca
dei re Angioini comició in primo esodo degli artisti e degli umanisti italiani, i quali trovarono
nella corte di Luigi il Grande e poi in quella di Sigismondo di Lussemburgo e nel corso del
400 in quella di M. Corvino una vera seconda patria (Letteratura ungherese-letteratura
italiana)

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