Il fascicolo non recapitato dovrà essere reclamato entro un mese dalla ricezione
del fascicolo successivo. I manoscritti, i libri per recensione, le richieste di cam-
bio debbono essere indirizzati alla Direzione de:
Hanno collaborato a questo numero de «I Problemi della Pedagogia»:
M. CALIGIURI, C. CAPPA, G. CIVES, M. D’AGOSTINI, E. FERRACCI, S. NANNI, E. PUGLIELLI,
«I PROBLEMI DELLA PEDAGOGIA» Via Corsini n. 12 - 00165 ROMA S. SALMERI, E. ZIZIOLI, F. C. UGOLINI
SOMMARIO
M. CALIGIURI, Insegnare: metamorfosi di una responsabilità sociale p. 241 Autorizzazione del Presidente del Tribunale di Roma n. 4453 del Registro della Stampa 3-2-1955
ISSN: 0032-9347
G. CIVES, Giuseppe Lombardo Radice ottanta anni dopo (1938-2018) p. 259
“Una stanza tutta per noi”.
Letture collettive al “Femminile”
Elena Zizioli
Il mio soggiorno si trasformò per tutte noi nel regno della libertà più as-
soluta. Un vero paese delle meraviglie. Sedute intorno al tavolino […] en-
travamo e uscivamo dai nostri romanzi. Guardandomi all’indietro, mi
stupisco ancora di quanto abbiamo imparato, e senza nemmeno accor-
gercene. Nabokov lo aveva descritto, quello che ci sarebbe successo: a-
vremmo scoperto come il banale ciottolo della vita quotidiana, se guarda-
to attraverso l’occhio magico della letteratura, possa trasformarsi in pie-
tra preziosa.1
3 Per informazioni sul lavoro condotto dagli Stati Generali si veda il sito del
zione non formale degli adulti e biblioteche in carcere, Pisa, Pacini editore, 2016; in rife-
rimento al contesto di Roma cfr. la ricerca, anche se datata di L. Arcuri, F. De
Grossi, G. Scutellà, Il diritto di leggere. Le biblioteche comunali romane in carcere, Roma,
Sinnos, 2001 ed anche l’articolo di S. Murari, L. Vinci, Libri e gusti di lettura
nell’esperienza degli Istituti di pena romani, in “Bilioteche oggi”, XXXVI [2018], pp.
41-47. Va ricordato che nel dicembre 2017 è stato rinnovato per il quinquennio
2017-2022 il protocollo d’intesa per la promozione e la gestione dei servizi di
biblioteca negli istituti penitenziari italiani, sottoscritto dal Ministero della Giu-
stizia – Dipartimento Amministrazione Penitenziaria (DAP), Conferenza delle
Regioni e delle Province autonome, Associazione Nazionale Comuni d’Italia
(ANCI) e Associazione Italiana Biblioteche (AIB): «Il rinnovo del protocollo –
come si legge sul sito dell’AIB – risponde alla necessità di fornire un quadro
normativo unico a quanti si occupano a vario titolo di biblioteche penitenziarie,
così da avere un modello di riferimento applicabile alle diverse realtà territoriali.
Il primo protocollo era stato firmato nel 2013, su iniziativa dell’AIB, con
l’obiettivo di promuovere e potenziare il sistema delle biblioteche penitenziarie
attraverso la loro integrazione con i servizi bibliotecari del territorio».
(http://www.aib.it/attivita/2017/65985-protocollo-biblioteche-carcerarie-2017)
(ultima consultazione 10 ottobre 2018).
5 Tanti i testi che qui potrebbero essere richiamati; tra gli altri si segnalano i
lavori di Antonella Agnoli: Le piazze del sapere: biblioteche e libertà, Roma-Bari, La-
terza, 2009; La biblioteca che vorrei. Spazi, creatività, partecipazione. Milano, Editrice
“Una stanza tutta per noi”. Letture collettive al “Femminile” 334
Educativa.
9 Si ringraziano il Dott. Fabio De Grossi, responsabile del Servizio delle Bi-
zione, al suo svolgimento. Insieme sono stati pianificati e condotti gli incontri
nei locali della Biblioteca dell’Istituto Femminile. Agli incontri ha partecipato
anche la Dott.ssa Elisabetta Colla della Scuola Superiore di Esecuzione Penale
(Ministero della Giustizia).
10 Sul processo di «coscientizzazione» (concetto mutuato da Paulo Freire) tra
blioteche viventi; cfr. il sito in cui si dà conto delle pubblicazioni e delle iniziati-
ve delle diverse esperienze a livello nazionale: http://abcitta.org/portfo-
lio/biblioteca-vivente-narrazioni-fuori-e-dentro-il-carcere/ ed anche quello in-
ternazionale di Human Library: http://www.humanlibrary.org (ultima consulta-
zione 10 ottobre 2018) o la Biblioteca di Leda che ha visto l’allestimento di uno
spazio attrezzato nella sezione Nido. In proposito si veda il saggio: E. Fierli, G.
Franchi, Piccoli e grandi lib(e)ri. La biblioteca di Leda nella sezione nido di Rebibbia, in
“Cooperazione educativa”, Vol. 64 (2015), n.4 Dicembre, pp. 27-31.
15 Per la situazione delle donne e la progettazione dei percorsi rieducativi, si
veda sempre quanto prodotto dagli Stati Generali dell’esecuzione penale (Tavolo
3: Donne e carcere) disponibile all’indirizzo: https://www.giustizia.it/giusti-
zia/it/mg_2_19.page.
337 ELENA ZIZIOLI
zo e L. Azara (a cura di), Learning city e diversità culturale, Roma, Rubettino, 2018,
p. 204.
“Una stanza tutta per noi”. Letture collettive al “Femminile” 338
17 In questo senso molti sono i testi che raccolgono le esperienze dei vari la-
tera (a cura di), Gli alfabeti dell’intercultura, Pisa, Edizioni ETS, pp. 155-161.
19 A proposito dei silent books e della loro circolazione e conoscenza (con re-
lativo utilizzo) a livello internazionale non si può non richiamare il progetto: Si-
lent Books, from the world to Lampedusa and back promosso dalla sezione italiana di
339 ELENA ZIZIOLI
IBBY (International Board on Books for Young People), in partenariato con il Laborato-
rio d’arte - Palazzo delle Esposizioni di Roma e dalle sezioni nazionali dell’organiz-
zazione presenti in tutte e cinque i continenti. Chi scrive ne ha sistematizzato gli
esiti nel testo: E. Zizioli, con la collaborazione di G. Franchi, I tesori della lettura
sull’isola. Una pratica di cittadinanza possibile, Roma, Sinnos, 2017. Ad oggi sono state
realizzate tre raccolte di silent books: quella del 2013 (110 libri); quella del 2015 con
51 libri; ed infine quella del 2017 (79 libri). All’interno di ogni collezione c’è una se-
lezione di testi d’onore e sono state allestite mostre itineranti in varie sedi in Italia e
in tutto il mondo. Per notizie sulle varie iniziative legate al progetto e al suo svilup-
po, si veda: http://www.ibby.org/awards-activities/activities/silent-books/?L=0
20 L’espressione è di Jella Lepman, fondatrice di IBBY di cui si è detto sopra.
21 S. Lee, La trilogia del limite, Mantova, Corraini, 2012, p. 140. Il testo è
un’ottima guida per orientarsi nei testi senza parole, visti dalla prospettiva
dell’Autrice.
22 Uno degli studi italiani più esaustivi, di recente pubblicazione, è quello di
Marcella Terrusi: Meraviglie mute. Silent book e letteratura per l’infanzia, Roma, Ca-
rocci, 2017. Ricco di spunti anche il saggio di Hamelin (a cura di), Ad occhi aperti.
Leggere l’albo illustrato, Roma, Donzelli, 2012. Nel dibattito internazionale è possi-
bile vedere, invece, i testi citati in bibliografia. Sugli approcci di lettura, oltre ai
materiali disponibili in Rete, cfr. anche: E. Zizioli, G. Franchi G. “Silent” educators
for group readings in emergencies, in A. Vaccarelli, S. Mariantoni (a cura di), Children
after a natural disaster. Materials for educators and teachers, Milano, FrancoAngeli
Open Access, 2018, pp. 68-81.
“Una stanza tutta per noi”. Letture collettive al “Femminile” 340
29 Per la creazione del setting e le dinamiche dei gruppi, cfr. L. Dozza, Setting e
dinamiche anti-gruppo nei gruppi di formazione, in M. Contini (a cura di), Il gruppo edu-
cativo. Luogo di scontri e di apprendimenti, Carocci, Roma, 2000, pp. 47-90.
30 La lingua utilizzata è stata l’italiano perché nonostante le diverse prove-
BIBLIOGRAFIA
Storie citate
M. Chiesa Mateos, Migrando, Roma, Orecchio Acerbo, 2010.
M.-L. Fitzpatrick, Testa in su, testa in giù, Roma, Lapis Edizioni, 2016.
S. Lee, L’onda, Mantova, Corraini, 2008.
S. Lee, Linee, Mantova, Corraini, 2017.
A. Nielander, La gara delle coccinelle, Milano, Terre di mezzo, 2016.
M. Rainjonneau, Le refus, Paris, Éditions Voce Verso, 2016.