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347/8423620
musica & terapia
numero
6
direttore editoriale
Gerardo Manarolo
comitato di redazione
Claudio Bonanomi
Massimo Borghesi
Ferruccio Demaestri
Alfredo Raglio
Andrea Ricciotti
segreteria di redazione
Ferruccio Demaestri
comitato scientifico
Rolando O. Benenzon
Universit San Salvador,
Buenos Aires, Argentina
Leslie Bunt
Universit di Bristol,
Gran Bretagna
Denis Gaita
Psichiatra, Psicoanalista, Milano
Roberta Gatti
Direttore Sanitario A.N.F.F.A.S., Sez. di Genova
Franco Giberti
Psichiatra, Psicoanalista,
Universit di Genova
Marco Iacoviello
Consulente Teatro Carlo Felice , Genova
Edith Lecourt
Universit Parigi V,
Sorbonne, Francia
Giandomenico Montinari
Psichiatra, Psicoterapeuta, Genova
Oskar Schindler
Ordinario di Foniatria,
Universit di Torino
Frauke Schwaiblmair
Istituto di Pediatria Sociale
e Medicina Infantile,
Universit di Monaco, Germania
sommario
numero pag 1
Editoriale
6 pag 2
Relazione, disagio, musica
Maurizio Spaccazocchi
pag 7
Musicoterapia a scuola
Massimo Borghesi, Enrico Strobino
pag 15
Musicoterapia e integrazione scolastica
Elisabetta Albanesi
pag 20
Un intervento Musicoterapico in ambito scolastico
Silvia Melchiorri
pag 26
Lanimazione musicale
Mauro Sarcinella
pag 29
L'educazione musicale come momento di integrazione
Stella Minella
pag 36
Limprovvisazione vocale in musicoterapia
Antonella Grusovin
Conservatorio di Pesaro
The paper focuses the byological dimension exi-
sting in every human relationship; for that, pro-
fessionals working on relationships should
aquire more awareness of sensations caused by
Maurizio Spaccazocchi, the relationship itself, in order to improve it.
Stefani G.
Competenza musicale
e cultura della pace, Clueb,
Bologna, 1985.
6
musica terapia
&
Enrico Strobino, Musicista
Musicoterapia a scuola
The authors consider application of music
therapy in schools; their attention is particularly
focused on analogy and difference existing
between musical therapy and musical animation.
It means an important critical review of concepts
Musicoterapista,
S.E. Questa alternativa non mi entusiasma: la scel- biettivo dellintervento non pi, in questo caso,
ta della seconda ipotesi non esclude la prima ma leducazione, bens la cura, la prevenzione, la ria-
la ingloba al suo interno. E quindi non , o pu bilitazione, ed pertanto indispensabile che a far-
non essere, alternativa. Messa cos invece rimanda sene carico siano figure competenti in materia.
alla vecchia idea della musica come mezzo per
che non condivido. Allinterno di una visione S.E. Mi rimane difficile capire come possibi-
pedagogica che d valore alle esperienze estetiche le curare a scuola: OK, tu prevedi la compre-
e artistiche non c pi alternativa tra con e a. senza di due figure (linsegnante e il musicote-
rapista) in classe. sufficiente questo? E il
B.M. Concordo pienamente; si potrebbe allora contesto? Basta aggiungere una figura per
precisare che la succitata contrapposizione ha mutare gli obiettivi di un contesto? Potresti
senso solo nella misura in cui si intende la prima spiegarmi questo nella pratica come avviene?
equivalenza come esclusiva, ossia se si intende
leducazione alla musica come esclusiva promo- B.M. Questo risulta difficile anche a me da com-
zione della competenza musicale. La stessa pun- prendere; anzi, per anni ho sostenuto con una
tualizzazione ha forse senso anche nel caso di un certa convinzione che fosse praticamente impos-
demagogico fraintendimento della seconda equi- sibile fare terapia nella scuola, non ultimo sul
valenza: la musica come materia non materia. testo Lineamenti di Musicoterapia scritto con
Ricciotti e Postacchini. Ma ogni qual volta si
Esiste una seconda significazione dellintervento prende una posizione chiara ci si deve preparare a
musicoterapico a scuola, che si riferisce a collabo- quel fatale momento, che prima o poi arriva, in
razioni felici in cui operatori che chiamiamo musi- cui necessario riformularla. Ora, se la semplifi-
coterapisti, in possesso di competenze tecnico- cazione necessaria ad un minimo di chiarezza,
culturali specifiche dellintervento di cura e per- man mano che si vuol procedere nella conoscen-
tanto assai distanti dallinsegnamento, affiancano za le cose inevitabilmente si complicano.
gli insegnanti articolando interventi integrativi e In termini elementari penso che la scuola abbia un
preventivi. Infatti, lhandicap sociale che grava mandato ed unorganizzazione funzionali alledu-
quasi su ogni portatore di deficit, se non opportu- cazione e non alla terapia; ma lintroduzione di
namente considerato, pu, anzich ridursi, espan- figure specialistiche nellambito della musicotera-
dersi; lisolamento affettivo si ripercuote pesante- pia allinterno della scuola corrisponde sovente
mente sulla stabilit emotiva, sul rendimento allintroduzione di domande differenti, riformula-
cognitivo, e cos via, in un circolo vizioso di han- zioni di problemi, ridistribuzione degli assetti
dicap - esperienze negative - aggravamento del- interni, riproblematizzazione delle certezze.
lhandicap, che pu diventare il dato saliente di Ed allora si assiste alla trasformazione di ore di
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tutta let evolutiva. Come si pu ben vedere, lo- compresenza in altro; si assiste alla trasformazione
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&
di stanze caotiche in altro; si assiste alla trasfor- In questo modo la scuola potr diventare sogget-
mazione di pseudo progetti integrativi in altro; e se to attivo nella promozione e sviluppo di una cul-
quell altro risente del pensiero di chi ha specifi- tura dellintegrazione pi alta e pi forte delle
che competenze terapeutico-riabilitative pu ac- difficolt e dei meriti della singola attivit musi-
cadere che somigli ad un setting, ad uno spazio ed coterapica.
ad un pensiero prossimi alle attivit riabilitative. Da molto tempo mi chiedo (forse non dovrei con-
fessartelo) se esista davvero qualche differenza
S.E. Va bene, accade anche questo. Ma deside- tra l'animazione musicale e la riabilitazione con la
rabile? Fa parte del nostro progetto culturale? Fa musica (non la terapia) e se esistano in particola-
parte dellidea di scuola che vogliamo? Personal- re differenze di alcun tipo tra l'animazione e le
mente penso di no: io vorrei lavorare per una applicazioni di riabilitazione delle funzioni socia-
scuola sempre meno centrata sui problemi e li. Leggendo i tuoi scritti (Strobino, 2001) questa
sempre di pi sulle risorse (di chiunque, inse- domanda mi si riproposta con insistenza e l'uni-
gnanti, alunni e alunne, con handicap o no). ca e poco meditata risposta al quesito che atti-
vit analoghe nella filosofia che le ha generate e
B.M. Lidea di scuola che ho in questo periodo nei comportamenti in cui si concretizzano, si
somiglia al tassello di un mosaico sociale; centra- distinguano unicamente grazie ad una definizio-
ta sulle risorse presenti (da utilizzare al meglio) e ne razzista dei destinatari: a te i sani e a me gli
assenti (nella consapevolezza del limite). handicappati.
La composizione del mosaico diviene quantome-
no possibile quando chi parla dintegrazione pro- S.E. Sia l'Educazione Musicale che la Musicotera-
muove nei fatti una cultura dellintegrazione; pia sono delle "discipline", ovvero dei campi di
allora sar possibile vedere agire in maniera inte- sapere che si propongono con contesti, obiettivi,
grata i soggetti promotori dellintegrazione, sar contenuti, tecniche e pratiche formalizzate teori-
possibile vedere interconnessioni tra soggetti camente. In questo senso sono abbastanza, credo,
sociali che, nel rispetto delle proprie specificit, si separabili, riconoscibili, mantengono quindi iden-
arricchiscono reciprocamente nello scambio, nella tit specifiche. Mi rendo conto che l'idea di Edu-
relazione istituzionale. Penso che la musica possa cazione Musicale a cui io mi rifaccio non per
costituirsi come occasione di incontro per tutte le quella disciplinare: non si fonda cio su un corpus
risorse; non credo si possa chiedere alla scuola, di contenuti da "imparare", su obiettivi standard
cos come organizzata oggi, di far tutto da sola. da raggiungere. per questo che mi ritrovo pi
La scuola una polarit importante di un proget- nelle pratiche dell'Animazione: l'animazione non
to educativo che necessita, per una completa una disciplina: non si riferisce a un sapere costi-
articolazione, di altre risorse sociali. tuito ma attraversa gli altri saperi, li contamina, li
funzionalizza.
scuole di musica
L'animazione molto legata al "come" e molto
scuole di base laboratori meno al "che cosa".
di musicoterapia
centri sociali musica
bande B.M. Ed anche per la Riabilitazione Musicale
ass. cori potremmo dire lo stesso: non pi la performan-
(trans)culturali
ce in senso assoluto ad essere al centro del pro-
media ass. socioriabilitative 13
getto, bens il processo.
musica terapia
&
bibliografia
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musica terapia
&
Elisabetta Albanesi, Insegnante, Musicista, Musicoterapista
Musicoterapia e integrazione
scolastica
The author describes a music therapy group
session oriented to integrate a child with heavy
mental disease and autistic behaviours among
his class mates.
The experience, performed at the Archimede
Social Co-Operative Laboratory in Pesaro and
financed by the Town Hall, was performed by two
music therapists over a period of three years,
during 53 sessions.
The work aims to highlight the expressiveness of
every child and to try to activate nonverbal
communication through relationships mediated
by sound music elements.
Teachers have been entrusted to observe every
change of the group produced inside the setting
trying to hold the relation development in
classroom as well.
Il presente Premessa
lavoro riguarda Il presente lavoro riguarda un trattamento musi-
coterapico rivolto ad una ragazza di 19 anni, F.,
un trattamento
affetta da sindrome di Angelman, realizzato
musicoterapico presso listituto G. Marconi di Terni; si tratta di
una scuola media statale che di recente ha assun-
rivolto
to la qualifica di istituto comprensivo, in quanto
ad una ragazza riunisce sotto ununica presidenza anche le scuo-
le elementari e materne del quartiere.
di 19 anni,
F., per ragioni det, non pi inserita nel gruppo
F., affetta classe ma frequenta il laboratorio di attivit
manipolative dellistituto, dove impegnata in
da sindrome
semplici lavori manuali ed entra in contatto con
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di Angelman altri alunni (disabili e non).
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Lintervento stato
motivato dallesigenza
Il quadro clinico ca-
ratterizzato da un fun-
di offrire ad F. un con- denza settimanale, ba-
sate sullimprovvisazio-
zionamento cognitivo testo atto a valorizzare ne sonoro-musicale,
non elaborativo; la sen- nel periodo compreso
sorialit ben conser-
capacit espressive e tra settembre 1999 e
vata ma il linguaggio comunicativo-relazionali giugno 2000.
completamente assen- Lintervento stato
te, se si eccettuano alcune produzioni sillabiche; motivato dallesigenza di offrire ad F. un contesto
F. esegue la deambulazione con qualche diffi- atto a valorizzare capacit espressive e comuni-
colt, vi sono disturbi sia nella coordinazione mo- cativo-relazionali (altrimenti ignorate o sottova-
toria che nellequilibrio. lutate) utilizzando canali di comunicazione non
I primi contatti con F. avvengono nellambito di un verbali: si trattava di far vivere ad F. unesperien-
progetto laboratoriale (Musarte) rivolto a grup- za diversa, creando allinterno dellambiente
pi di alunni, normodotati e disabili, consistente in scolastico uno spazio al tempo stesso accogliente
attivit multidisciplinari di vario tipo (attivit gra- e stimolante, che si ponesse come alternativa alla
fico-pittoriche, motorie, ascolto, produzione ed routine costituita dalla quotidiana permanenza
improvvisazione sonoro-musicale), programmate nel laboratorio.
per finalit riabilitative ed educative da unquipe Il setting musicoterapico ci sembrato partico-
composta, oltre che dalla sottoscritta in qualit larmente idoneo allo scopo in quanto lelemento
di consulente, da insegnanti curricolari di Educa- sonoro-musicale facilita il verificarsi dei processi
zione Musicale, Educazione Artistica, Educazione di sintonizzazione affettiva e favorisce il deter-
fisica e di sostegno; lquipe coordinata dallo minarsi di uno spazio vincolare (Benenzon, 97)
psicologo della cooperativa sociale Cultura e in cui si pu sviluppare una comunicazione con-
Lavoro in servizio presso la scuola. divisa.
Questa esperienza ha offerto lo spunto per ela- Il progetto, in qualche modo atipico rispetto alle
borare, in collaborazione con lo psicologo Dott. attivit normalmente svolte in ambito scolastico,
Pioli, un intervento individualizzato specifica- ha potuto essere attuato grazie alla concomitan-
mente rivolto ad F.; lidea, nata dai primi approc- za di alcuni fattori:
ci con la paziente, si sviluppata in base ad alcu- - la disponibilit, allinterno delledificio scola-
ne considerazioni sullesperienza svolta: stico, di un ambiente idoneo e sufficientemen-
- F. ha un buon rapporto con i suoni ed ha te isolato;
mostrato di gradire lesperienza; - la presenza della figura dello psicologo, il cui
- il suono sembra assolvere una funzione atti- aiuto si rivelato fondamentale sia nella fase
vatrice, stimolandola ad assumere un atteg- di progettazione che in quella di valutazione
giamento pi propositivo e contribuendo, sia attraverso periodici incontri di verifica e con-
pur parzialmente, ad aprire degli spiragli fronto;
comunicativi; - la collaborazione delle operatrici della coope-
- F. manifesta spesso un gran desiderio di comu- rativa sociale e dellinsegnante di sostegno (che
nicare; spesso tale desiderio frustrato dalla conoscono F. ormai da anni), grazie alla quale
povert dei mezzi espressivi a sua disposizione. ho potuto raccogliere notizie anamnestiche sul
Si cos ideato un progetto di taglio stretta- caso e ricostruire, almeno in parte, lidentit
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mente terapeutico, consistente in sedute a ca- sonoro-musicale della paziente (rapporto con i
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suoni, modalit dascolto, suoni preferiti e Il setting
rifiutati); queste informazioni sono poi state Gli incontri si sono svolti nel laboratorio di musi-
integrate con i dati emersi nel corso della fase ca dellistituto, una stanza quadrata di medie
osservativa preliminare e degli incontri riser- dimensioni con il soffitto insonorizzato.
vati allindagine psico-sonora; inoltre le osser- Lo strumentario, di propriet della scuola, era
vazioni puntuali delloperatrice durante i col- composto da idiofoni, membranofoni, due piccoli
loqui hanno permesso di rilevare alcuni aspet- metallofoni, flauti dolci e un pianoforte verticale.
ti importanti ai fini valutativi: in particolare Il setting stato organizzato tenendo conto
loperatrice ha riferito che F. spesso si dirigeva degli atteggiamenti abituali dellutente, gli stru-
verso il laboratorio di musica anche al di fuori menti sono stati disposti sui banchi in vari punti
dellorario stabilito. della stanza; tale disposizione stata scelta in
funzione del deficit motorio della paziente (tro-
Linee teoriche e metodologiche dellintervento verebbe grandi difficolt a sedersi per terra) e
Lintervento stato condotto secondo il modello delle sue condotte motorie, statiche (sedersi su
psicodinamico; in tale prospettiva la musicotera- una sedia) e dinamiche (escursioni nello spazio
pia intesa come tecnica volta alla costituzione circostante).
e allo sviluppo della relazione musicoterapista/ La categoria strumentale pi rappresentata
paziente tramite lutilizzo mirato del parametro stata quella degli idiofoni, in quanto strumenti di
sonoro-musicale. facile uso e in grado di garantire ad F. la libert
Il percorso metodologico, ispirato al modello opera- di movimento.
tivo proposto da Raglio (1995) anche se adattato
alle esigenze del contesto operativo scolastico, ha Descrizione della fase operativa
previsto una fase iniziale consistente nella raccolta Fin dalle prime sedute, la paziente manifesta una
di notizie anamnestiche sul caso e di informazioni spontanea curiosit verso gli strumenti, li esplo-
sullidentit sonoro-musicale della paziente. ra attraverso il canale visivo e tattile, in alcuni
Successivamente si passati alla fase di osserva- casi sembra attratta dalla forma e dal colore
zione dellutente nellambiente scolastico di degli strumenti stessi; in particolare mostra di
appartenenza (laboratorio di attivit manipolati- prediligere gli idiofoni, soprattutto sonagli e
ve dellistituto), al fine di rilevare modalit com- sistro, che utilizza secondo la modalit operativa
portamentali ed atteggiamenti tipici di F. dello scuotimento o della percussione su varie
Losservazione poi proseguita nella fase succes- superfici vibranti. Lutilizzo da parte mia del tam-
siva dellindagine psico-sonora, durante la quale buro con sequenze puntiformi in crescendo ed
la paziente, entrando in contatto con la realt accelerando determina nella paziente uno stato
del setting, ha interagito con gli stimoli sonoro- di eccitazione misto a divertimento, espresso da
musicali proposti; la pratica osservativa ha per- segnali mimico-posturali e vocali (sorrisi, voca-
messo cos di evidenziare non solo i parametri lizzi e avvicinamento fisico); progressivamente il
sonori e gli elementi musicali ricorrenti, ma tamburo assume il ruolo di oggetto intermedia-
anche parametri extra-musicali (motricit, rio, quando F. lo utilizza attivamente inserendosi
postura, posizione nello spazio). nella mia produzione in sovrapposizione sonora.
Le sedute sono state documentate da protocolli Non sempre facile stabilire unintesa con F., la
di osservazione, letti e discussi durante gli incon- sua produzione, spontanea o indotta, general-
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tri di verifica con lo psicologo. mente di breve durata, quindi le interazioni -
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basate per lo pi su schemi imitativi sono piut- intensit elevate e produzioni connotate da suoni
tosto brevi. tenuti e bassi livelli dintensit; la diversit
Nonostante il buon rapporto instaurato con la nella produzione sonora corrisponde sinestesica-
mia figura e con lambiente e la buona tolleran- mente a modulazioni del tono muscolare di F.,
za del setting nel suo complesso, a volte F. tende collegate ai diversi stati affettivi vissuti dalla
ad assumere atteggiamenti di estraniamento e di paziente:
chiusura oppure utilizza gli strumenti secondo - tensione collegata a stati emotivi corrispon-
modalit orali incorporative. denti ad euforia, eccitazione;
Spesso nei momenti di passivit la proposta di - rilassamento corporeo collegato a bisogno di
melodie in parte conosciute da F., in parte nuove, contenimento.
ha permesso di stabilire un primo contatto con la Liter terapeutico, in sintesi, ha sicuramente pro-
paziente, favorendo un coinvolgimento attentivo dotto degli esiti positivi permettendo di aprire
ed emotivo. Progressivamente tali melodie anda- delle finestre comunicative, grazie alla creazione
vano a formare una sorta di repertorio, dive- di un ambiente accogliente, atto a valorizzare
nendo per la paziente riconoscibili e prevedibili le espressioni di F., cercando di far evolvere i
ed assumendo un significato affettivo; a volte le momenti di inerzia in momenti di apertura rela-
mie proposte melodiche vocali e/o strumentali zionale, di disponibilit comunicativa.
mediamente di bassa complessit formale - Il suono, nel contesto terapeutico, ha assunto la
hanno permesso di creare uno sfondo sonoro funzione di richiamare il soggetto allesterno
contenitivo, determinando la comparsa di unit mediante condotte esplorative che portano pro-
motorie rilassate. gressivamente F. a conoscere laltro da s, favo-
Queste esperienze gratificanti vissute da F. hanno rendo un maggiore investimento sulla realt
costituito in alcuni casi la premessa al successivo esterna: penso alla curiosit della paziente verso
sviluppo dei processi interattivi, quando la gli strumenti, alla creativit dimostrata nelluti-
paziente ha realizzato un accompagnamento rit- lizzo degli stessi attraverso una ricerca di effetti
mico in sincronia con la pulsazione-base della timbrici diversi, dalla percussione della membra-
melodia attraverso lutilizzo di strumenti percus- na del tamburo alternata allo strofinio, al rotola-
sivi o dellanalizzatore motorio (battito ritmico mento delle claves o delle maracas, allutilizzo del
del piede, oscillazione del braccio, molleggia- sistro come battente con cui percuotere superfi-
mento del busto, scuotimento del capo). ci vibranti di vario tipo (banco, membrana del
Levolversi del trattamento ha determinato, tamburello, tastiera).
almeno in parte, lo svilupparsi di intese significa- Le esplorazioni sonoro-musicali, da me riprese e
tive basate sulle sintonizzazioni affettive rafforzate, hanno spesso determinato risposte
(Postacchini e al. 97), sia pure alternate al reite- speculari di F., incentivandola ad aumentare le
rarsi di momenti di chiusura e di isolamento. proprie produzioni. Tali produzioni, allinizio
Queste intese si sono sviluppate spesso grazie casuali, andavano assumendo progressivamente
allutilizzo di strumenti ritmici (sonagli, sistro, una certa intenzionalit grazie al ricalco imitati-
tamburello); a volte limpiego spontaneo del pia- vo da me proposto, che dava loro un senso ed
noforte da parte di F. ha permesso di realizzare una prevedibilit.
interazioni basate su un buon accordo sia musi- Il suono divenuto cos espressione di uno stare
cale che emotivo, attraverso lalternanza tra pro- insieme, favorendo una progressiva ma flut-
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duzioni caratterizzate da ribattuti veloci ed tuante ristrutturazione del S, oscillante fra le
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due polarit opposte del raggiungimento di ro delle interazioni (ma non della loro durata).
unintesa sul piano sonoro-musicale e relazionale Si pu affermare che la nascita dellinterazione
da una parte, del reiterarsi di stati di chiusura o di musicoterapista/paziente abbia favorito la rego-
comportamenti stereotipati dallaltra. lazione del S stimolando in particolare:
1) la regolazione dellattenzione e della curiosit.
Verifica e valutazione I tempi di attenzione della paziente si sono pro-
I periodici incontri con lo psicologo hanno per- gressivamente allungati; lo strumentario ha
messo di fare il punto della situazione e di verifi- costituito un centro dinteresse che ha calamita-
care il raggiungimento o meno degli obiettivi fis- to lattenzione di F., grazie anche alla mediazione
sati nella programmazione. della mia figura, poich i miei interventi sono ser-
Il bilancio finale dellesperienza permette di porre viti da stimolo e rinforzo alla curiosit e allatten-
in risalto due macro-aspetti: zione della paziente.
- la paziente ha sviluppato una positiva accetta- 2) La regolazione degli affetti e dellintensit
zione del setting, il cui spazio viene progressiva- degli stessi.
mente non solo esplorato ma abitato, permet- Le emozioni vissute dalla paziente nei reciproci
tendo lo scambio e la condivisione; altamente scambi sono state da me regolate attraverso la
indicativo a questo riguardo il fatto che la mediazione dellelemento sonoro-musicale. A
paziente non solo riesce a localizzare da un punto volte si verificato un intenso coinvolgimento
di vista spaziale la stanza di musicoterapia, ma vi emozionale determinato dal semplice ascolto
si reca anche al di fuori dellorario stabilito; delle mie proposte, quando riuscivo a cogliere lo
- il protrarsi dellintervento ha permesso di acce- stato affettivo di F.
dere ad una dimensione temporale dove c spa- 3) La regolazione dei sentimenti di sicurezza attra-
zio per i cambiamenti e le variazioni di stato sia verso la creazione di un contesto contenitivo.
tonico-muscolari che emotive. La variabilit Il setting - in quanto spazio sicuro ed affidabile -
tende poi ad emergere - sia pure in modo discon- diviene progressivamente un luogo che la pazien-
tinuo - anche allinterno delle produzioni sonoro- te non solo riesce ad identificare spazialmente,
musicali della paziente, attraverso piccoli e pro- ma ricerca spontaneamente in quanto spazio pro-
gressivi cambiamenti ritmici, agogici e dinamici. tetto di gioco e di comunicazione; levolversi
Gli obiettivi programmati sono stati realizzati in positivo del rapporto tra me ed F. contribuisce a
modo soddisfacente: si verificata una diminu- creare un clima di fiducia e serenit, anche nei
zione della comunicazione stereotipata e progres- momenti di passivit la paziente partecipa emoti-
sivamente si assistito alla comparsa di modalit vamente ponendosi in atteggiamento di ascolto,
comportamentali pi esplicitamente comunicati- alternato a momenti di estraniamento.
ve oltre che ad unintenzionalit allinterno delle
produzioni sonoro-musicali, espressa - sia pure in Conclusioni
modo non continuativo - attraverso un gesto In sintesi si pu affermare che lelemento sonoro-
sonoro volto a stabilire unintesa. musicale abbia assunto per la paziente le seguen-
Si verificato un miglioramento sul piano del- ti funzioni:
lattenzione soprattutto nei mesi di febbraio- - funzione attivatrice, determinando una
marzo, con un notevole coinvolgimento attenti- risposta globale espressa attraverso il canale
vo verso le mie proposte, una diminuzione degli sensoriale visivo, tattile, uditivo e, in alcuni
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atteggiamenti irrequieti e un aumento del nume- casi, espressa a livello motorio;
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&
bibliografia
- funzione contenitiva, attraverso la creazione di Anzieu D.
un contesto sonoro-musicale regressivante in LIo pelle, Borla, 1987.
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musica terapia
&
Educatore, Musicoterapista
Lanimazione musicale
Talking about animation means to select the
right approach to use in order to help another
person to express his/her personality, potentials,
and capacities, recognising that he/she, whatever
Mauro Sarcinella, the age and status, has his/her own culture,
personal and historical memory, amount of
knowledge, emotional and physical experiences.
So, talking about musical animation, it means to
assume that men and women are musical beings
that have amount of experiences to express, and
that this expression can find its way through the
use of music.
Premessa
Dai cinque ai sedici anni, bambini e ragazzi fre-
quentano la scuola; ci vanno tutti, poveri, ricchi,
stranieri, bambini fortunati e bambini meno for-
tunati, per almeno otto mesi l'anno; evidente il
Le discipline ruolo fondamentale che essa riveste nella loro
formazione di persone. Quali devono essere le
scolastiche
conoscenze basilari, i valori, i saperi da trasmette-
sono il mezzo re? Quale tipo di organizzazione pu sostenere un
progetto di cos grande ricchezza e responsabi-
attraverso
lit? E come si strutturano percorsi utili a tutti?
il quale Alla luce di una societ in dinamica trasformazio-
ne, diversificata, multietnica, fondamentale che
far maturare
i saperi da acquisire siano strumento per lo svi-
le personali luppo di capacit di adattamento e cambiamen-
to. Le discipline scolastiche, quindi, non sono pi
capacit
il fine ma il mezzo, attraverso il quale far matu-
di comprensione rare le personali capacit di comprensione della
realt circostante.
della realt
La legge Bassanini del 15/3/97, introduce delle
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circostante norme che permettono alla scuola di migliorare la
musica terapia
&
L'attivit musicale
propria qualit; viene s'inserisce nel piano mento e della relazione,
introdotta l'autonomia alterazioni della strut-
che garantisce maggio- educativo tura muscolo-scheletri-
re flessibilit nei tempi, individualizzato ca, tratti autistici.
negli spazi e nella
didattica. Tenendo in dell'alunno L'attivit musicale nel-
considerazione il conte- l'orario scolastico
sto sociale in cui si opera, diventa possibile strut- S. frequenta la scuola tre giorni alla settimana.
turare percorsi formativi sempre pi mirati alle Durante la permanenza a scuola S. lavora in
esigenze dell'utenza. unaula appositamente allestita per lui, dove
Gi con la legge 517 del '77 si parlava di una pro- integrato in alcune attivit della classe, effettua
grammazione educativa che, "Al fine di agevola- escursioni nel quartiere e sui mezzi pubblici, pre-
re l'attuazione del diritto allo studio e la piena vio permesso accordato dei genitori.
formazione della personalit degli alunni" preve- La classe in cui S. inserito strutturata su tre
desse attivit di integrazione a carattere interdi- livelli di abilit (basso, medio, alto); alcuni ragaz-
sciplinare, organizzate per gruppi di alunni anche zi presentano problemi di carattere relazionale e
di classi diverse. Successivamente, la Legge sono considerati ragazzi a rischio, per l'ambiente
Quadro del 1992, nell'art. 14 descrive le modalit dal quale provengono (figli di disoccupati con
d'attuazione dell'integrazione di alunni portatori precedenti penali, venditori ambulanti che spes-
di handicap; parla di un'organizzazione dell'atti- so non restano nella stessa citt)
vit "secondo il criterio della flessibilit nell'arti- La cosa pi difficoltosa non interagire con que-
colazione delle sezioni e delle classi, in relazione sti ragazzi, bens interagire con loro e contempo-
alla programmazione scolastica individualizzata". raneamente con altri alunni, che hanno alle spal-
Dal documento dei saggi, steso nella prospettiva le situazioni pi favorevoli. fondamentale uti-
dell'attuale riforma scolastica, emerge la neces- lizzare contemporaneamente registri di comuni-
sit di organizzare l'insegnamento per tematiche, cazione differenti.
in cui concorrano le diverse discipline; si tratta di L'attivit musicale s'inserisce nel Piano Educativo
un approccio "multidisciplinare", metafora di una Individualizzato dell'alunno; segue obiettivi
collaborazione diversificata e integrata, pi com- generali, trasversali a tutte le discipline, e obiet-
pleta e ricca. tivi specifici. Il percorso ha come finalit prima-
ria l'integrazione sociale; individualizzato al
Un percorso di integrazione gruppo classe per facilitare la socializzazione, e
In questarticolo intendo illustrare il percorso strutturato secondo differenti livelli di capacit.
integrativo di un alunno; il lavoro si svolto in La metodologia scelta s'ispira alla didattica di
una Scuola Media di Milano, ove la sottoscritta Dalcroze poich ritengo si presti in modo parti-
stata insegnante di sostegno (da novembre a colare ad integrare differenti livelli di abilit,
maggio per 6 ore settimanali). Le persone coinvol- considerando anche il fatto che gli alunni con
te nella conduzione dell'esperienza sono stati gli una certificazione di handicap non sono gli unici
insegnanti della classe in cui era inserito un alun- a presentare delle difficolt nell'apprendimento.
no portatore di handicap. S., inserito in una Terza In questo metodo, l'educazione del ritmo si pre-
Media, presenta un grave deficit cognitivo, secon- senta come educazione al movimento, alla perce-
30
dario a cause prenatali, disturbi dell'apprendi- zione, alla coordinazione di gesto e suono.
musica terapia
&
Dalcroze parte dal presupposto che attraverso il comprensione, stimolare le capacit mnemo-
movimento sia possibile percepire il sonoro; sono niche, di attenzione e concentrazione; poten-
messi in relazione i movimenti naturali del corpo ziare le capacit linguistiche e di rappresenta-
con il ritmo della musica. Gli esercizi proposti zione, organizzare in modo pi autonomo il
forniscono all'allievo "immagini motorie" di ci comportamento motorio, sviluppare le abilit
che sta vivendo nell'ascolto ed evidenziano il grosso motorie e fini motorie, comprendere e
grado di percezione raggiunto. Nella pratica, rispondere a messaggi verbali e non verbali,
sono introdotti stimoli improvvisi (segnali sonori, maturare la conoscenza delle parti del proprio
verbali, tattili) che aiutano a mantenere viva l'at- corpo, migliorare il controllo motorio, miglio-
tenzione e a non cadere nell'automatismo. Tale rare la coordinazione delle mani, comprendere
educazione sviluppa la percezione all'ascolto; il ordini che richiedono lesecuzione di semplici
suono non pi vissuto come qualche cosa di azioni, saper rispettare semplici consegne,
esterno, sconosciuto, ma come una voce "inter- comprendere il significato dei termini prima
na", in grado di animare i propri movimenti. e dopo, saper riconoscere, negli altri e su di
Il periodo di osservazione dell'alunno si svolto s, le diverse parti del corpo.
nell'aula appositamente allestita per il ragazzo e Obiettivi didattici: sviluppare le abilit uditive,
negli spazi scolastici quali la classe, la palestra e (sentire la musica attraverso il corpo, mettere in
il campo sportivo. Il Consiglio di classe ha parte- relazione i propri movimenti con lo spazio cir-
cipato all'elaborazione della programmazione costante), potenziare la capacit di seguire un
didattica individualizzata. L'attivit di integrazio- ordine temporale, imparare a reagire a solleci-
ne e sostegno, dove la musica costituiva il para- tazioni sonore, stimolare la prontezza di riflessi
metro fondamentale, stata valutata e approva- e di concentrazione, sviluppare la conoscenza
ta dal Consiglio. Il coordinatore della classe e il del ritmo come fondamento del linguaggio
preside hanno avuto funzione di controllo sui musicale, trasmettere il concetto di ritmo libe-
dati e sulle procedure dell'osservazione e della ro, il concetto di pulsazione, le tre velocit di
formulazione di tutto il percorso. una pulsazione; potenziare la capacit di reagi-
re in modo differenziato ai diversi stimoli,
Obiettivi (camminare rispettando un ritmo preciso, mi-
L'attivit volta al raggiungimento di obiettivi gliorare la coordinazione delle mani, compren-
educativi, legati alla maturazione della propria dere ordini che richiedono il riconoscimento di
personalit, obiettivi trasversali, comuni ad altre suoni, sapere ripetere sequenze di ritmi, saper-
materie e obiettivi didattici, legati alla disciplina si orientare nellascolto di suoni e melodie).
specifica. (Strumenti utilizzati: flauto diritto, tamburelli,
Obiettivi educativi: favorire la socializzazione, legnetti, strumenti a percussione di facile approc-
lutilizzo delle capacit comunicative, maturare cio). La verifica richiede la costante osservazione dei
la propria autonomia in rapporto agli altri, rico- ragazzi. Il percorso si articola in quattro incontri.
noscere e rispettare le regole di un gruppo, coo-
perare con gli altri nella realizzazione di un pro- Contenuti
getto comune, migliorare la capacit di intera- Utilizzando i dati raccolti nella fase osservativa,
gire nel contesto sociale, interagire con compa- viene elaborata e realizzata unesperienza di
gni e adulti, saper condividere spazi e materiali. integrazione, sostegno, riabilitazione di cui la
31
Obiettivi trasversali: potenziare le capacit di musica parametro fondamentale.
musica terapia
&
Illustro ora un tema sviluppato durante gli incon- sto caso, con un tamburello). Al segnale successivo,
tri: il RITMO. i ragazzi riprendono a camminare; l'esercizio ripe-
Il percorso si articolato attraverso una serie di tuto pi volte. Si aggiungono delle varianti: trasfe-
"esercizi sonori" e di spiegazioni verbali, atti al rag- rire la propria velocit in un'altra parte del corpo;
giungimento dei concetti di: ritmo libero, pulsazio- ad esempio, camminiamo a ritmo di un tambu-
ne, ritmo nel linguaggio parlato. necessario che rello e fermiamo il movimento delle gambe al
tutti i ragazzi abbiano consapevolezza che la musi- segnale: il braccio continuer a muoversi con lo
ca un linguaggio comunicativo ed espressivo. stesso ritmo, battendo contro una gamba o il
In un lavoro con alunni che presentano difficolt battito delle mani seguir il ritmo iniziale.
di apprendimento, fondamentale custodire le Esercizio successivo: assumere una velocit
capacit che essi gi possiedono e partire proprio comune, osservando i movimenti degli altri;
da queste, al fine di infondere loro sicurezza e viene eseguito senza la guida ritmica dell'inse-
presa di coscienza delle proprie potenzialit. gnante. Questi esercizi permettono di prendere
Vygotskij parla della "Zona di sviluppo potenzia- coscienza di avere un proprio RITMO INTERNO,
le", che consiste nella distanza tra dove il bambi- riconoscere quello delle altre persone, confron-
no riesce a risolvere problemi e dove necessaria tarlo e sapere che possibile uniformarsi. Le
la guida dell'adulto; da l che il conduttore deve varianti vengono introdotte al fine di mantenere
cominciare. alto il grado di attenzione di chi gi riesce al
"Al di l dello sviluppo cognitivo, vi uno svilup- "primo colpo", e poter ripetere sotto un'altra
po potenziale che pu essere avviato attraverso forma per chi ha bisogno di capire meglio il
opportuni interventi; va promossa un'organizza- significato dell'esperienza.
zione globale delle funzioni, piuttosto che una Si passa ad esercizi sulla CONDUZIONE MELODI-
compensazione di quelle mancanti." Ci promuo- CA; ascoltando melodie scelte appositamente
ve uno sviluppo il pi possibile armonico di tutte dall'insegnante, si segue la musica con movimen-
le facolt dell'individuo. ti del corpo; prima camminando a tempo, poi
muovendo tutto il corpo, infine l'esercizio viene
Lattivit ripetuto muovendo un foulard nello spazio circo-
L'insegnante di educazione musicale della classe e stante; l'interpretazione libera.
l'insegnante di sostegno conducono il laboratorio. Esercizi sulla METRICA ACCENTUATIVA: la cammi-
Si parte con un riscaldamento, composto di eserci- nata libera interrotta da un accento, cui corri-
zi ginnici di respirazione, di scioglimento delle arti- sponde un movimento diverso del corpo (alzata
colazioni, esercizi sullo spostamento del peso, atti di mani o altro). Tutti i ragazzi si dispongono
ad accrescere la percezione corporea. Anche nel liberamente nello spazio.
riscaldamento possibile fare giochi su dinamiche Esercizi di movimento su TEMPI MISURATI: si
di gruppo, atti a favorire la socializzazione. Gli cammina al ritmo di un tamburo (suonato dal-
alunni del gruppo che meglio riescono nella prati- l'insegnante) per otto pulsazioni; alla nona, si
ca sono invitati a guidare, anche afferrando per cambia direzione di 90. Varianti: battere le mani
mano, i compagni che hanno pi difficolt. Si passa sulla prima pulsazione, camminare a coppie, divi-
ad esercizi di movimento, obiettivo la conoscenza dersi, riprendere insieme... In quest'esercizio S.
della PULSAZIONE (base dell'organizzazione ritmi- in coppia con Luca, il quale lo guida, tenendolo
ca). Primo esercizio: camminare liberamente e fer- per mano. Al momento della separazione (a met
32
marsi a un suono prodotto dall'insegnante (in que- esercizio) Luca si muove nello spazio al ritmo
musica terapia
&
delle quattro pulsazioni che completano la testo. Varianti: la classe divisa in gruppi che ese-
sequenza; S. rimane fermo sul posto e batte le guono i tre ritmi diversi; sono utilizzati semplici
mani al ritmo della pulsazione. strumenti a percussione al posto della voce. Altri
Esercizi sulle TRE VELOCIT; obiettivo primario esercizi sulla proporzionalit sono creati su sem-
quello di apprendere a contare i quarti, le met, plici canzoni, accompagnate da movimenti, e uti-
gli ottavi. Questi esercizi sviluppano il concetto di lizzando strumenti di facile approccio.
proporzionalit. Il primo l'"HIP, HOP": i ragazzi Si pu quindi passare alla produzione sonora: i
camminano al ritmo dei quarti, all'HOP cammi- ragazzi sono divisi in tre gruppi; ogni gruppo
nano a tempo raddoppiato, all'HIP camminano a ripete secondo le tre velocit apprese i versi di
tempo dimezzato. Il ritmo dato da un tambu- una filastrocca, accompagnandosi con semplici
rello, suonato dal conduttore. Nella pratica di strumenti a percussione.
quest'esercizio, i ragazzi che presentano pi dif- STRATEGIE: Nello svolgimento del percorso l'inse-
ficolt mantengono per tutto il tempo lo stesso gnante deve costantemente coinvolgere i ragaz-
ritmo (es. i quarti), nonostante le variazioni; il zi; la lezione interattiva, l'insegnante fa
gruppo pu apprendere che un tempo pu sia domande alla classe, guida gli allievi a cercare le
contenere, sia essere contenuto in un altro. risposte. Nella presentazione dei contenuti, si
L'esercizio conclusivo di questo percorso ha l'o- mettono in relazione i concetti. I ragazzi vengo-
biettivo primario di potenziare il linguaggio nelle no coinvolti nella gestione della lezione e tale
sue caratteristiche di forma e di suono. La somi- modalit fondamentale per l'autonomia.
glianza tra linguaggio parlato e linguaggio musi- Bisogna valorizzare il buon risultato, esercitare i
cale pi evidente nella lettura di versi di fila- ragazzi a trovare gli aspetti positivi nei compa-
strocche, poesie in rima, ninne nanne; le pulsa- gni; attraverso domande guidate. Fondare il pro-
zioni del parlato sono SILLABE, pronunciate con gramma sul concreto, cercando argomenti che si
regolari emissioni d voce. L'insegnante propone aggancino il pi possibile al vissuto del ragazzo.
una semplice filastrocca, gli alunni ripetono i Il percorso ha avuto come finalit primaria l'inte-
versi imitando gli accenti. Durante la ripetizione, grazione dell'alunno portatore di handicap nel
i ragazzi si accompagnano con passi in avanti e gruppo classe. stato fondamentale utilizzare la
indietro, secondo uno schema di movimento pre- particolare caratteristica della musica di poter
ciso, che l'insegnante fa, al ritmo delle sillabe. essere applicata a differenti gradi di complessit.
Varianti: i movimenti sono ripetuti senza le paro- stato fondamentale anche l'approccio concre-
le; si esegue l'esercizio a canone secondo tre to, poich le capacit di astrazione di ragazzi con
velocit (quarti, met, ottavi). I ragazzi con pi questo tipo di difficolt sono spesso limitate.
difficolt ripetono i versi sempre al tempo delle Il lavoro stato individualizzato al gruppo classe
met; questo permette loro di sentire che un per facilitare la socializzazione, e strutturato
ritmo lento pu contenerne altri pi veloci. secondo differenti livelli di capacit; tale dimen-
Sempre sulla stessa filastrocca, si fa un lavoro sulla sione stata un forte stimolo allo sviluppo per-
proporzionalit: l'insegnante lavora su tre livelli di sonale dell'alunno: spesso le difficolt cognitive
spazio, muove le braccia (in alto, alla vita, in basso) sono legate a difficolt di relazione, il ragazzo
e sulle tre durate conosciute (quarti, met, ottavi). tende a sentirsi poco capace o adeguato, in qual-
I ragazzi rispondono con la voce ai movimenti del- che modo "escluso". Lavorare all'interno di un
l'insegnante. S. ripete a ritmo ostinato la filastroc- gruppo gli ha permesso di sentirsi parte inte-
33
ca; in questo modo pi facile memorizzare il grante e unica di una realt. Per i compagni pi
musica terapia
&
"abili" la partecipazione ad un percorso di questo preventiva e l'animazione musicale: entrambe
tipo, stata occasione di crescita e maturazione considerano la diversit una risorsa e utilizzano
personale: hanno lavorato a un livello pi una musica che parte dall'idea di gioco, metten-
approfondito e nel frattempo si sono resi dispo- do al centro la curiosit e i desideri dei ragazzi.
nibili in favore di chi aveva pi bisogno. S. ha Attraverso la ricerca di suoni e composizioni, i
partecipato all'esperienza in modo particolar- ragazzi rappresentano il proprio mondo immagi-
mente attivo. Tutti i ragazzi hanno mostrato col- nario e apprendono, con i sensi e con il corpo,
laborazione e attenzione, verso gli altri e verso suscitando risonanze sia educative, sia riabilitati-
l'esperienza musicale. Il compagno di esercizi di ve. Qual dunque il confine tra le pratiche riabi-
S., Luca, lo ha guidato con attenzione e simpatia. litative orientate alle competenze sociali dell'in-
dividuo che vanno sotto il nome di musicoterapia
Obiettivi raggiunti preventiva e le attivit di animazione musicale? E
Area educativa: ancora, si pu fare musicoterapia a scuola?
- interagire con compagni e adulti; Sebbene il programma ministeriale per la scuola
- orientarsi in uno spazio delimitato; elementare faccia riferimento al valore che posso-
- orientarsi in uno spazio non delimitato; no assumere "interventi specialistici di musicote-
- conoscere le parti del proprio corpo; rapia rivolti a soggetti in situazione di handicap,
- comprendere il significato dei termini prima tutti i ragazzi si recano a scuola per fini educativi
e dopo; e non per curarsi. Quindi, fare musicoterapia nella
- sapersi orientare nellascolto di suoni e melodie; scuola si potrebbe riferire allopportunit che si
- riconoscere e ripetere canzoni semplici. presenta agli insegnanti di musica, con competen-
ze in materia, di praticare il proprio mestiere in
Area motoria: modo pi completo; o anche a collaborazioni in
- organizzare in modo pi autonomo il compor- cui operatori musicoterapisti affiancano gli inse-
tamento motorio; gnanti articolando interventi integrativi e preven-
- finalizzare i movimenti ad azioni semplici; tivi. Obiettivo dellintervento, in questo caso, la
- sviluppare le abilit grosse motorie; cura, la prevenzione, la riabilitazione.
- saper camminare rispettando un ritmo preciso; Anche attraverso interventi di questo tipo la
- saper coordinare le due mani. scuola pu essere soggetto attivo nella promo-
zione e sviluppo di una cultura dell'integrazione.
Area cognitiva: Tuttavia essa ha un mandato ed unorganizzazio-
- comprendere e rispondere a messaggi verbali e ne funzionali alleducazione e non alla terapia;
non verbali; inoltre importante che sia l'Educazione
- produrre messaggi non verbali; Musicale, sia la Musicoterapia, essendo "discipli-
- associare un suono ad una consegna; ne" separabili e riconoscibili, mantengano una
- saper comprendere espressioni del corpo altrui; propria identit specifica.
- comprendere ordini che richiedono lesecuzio- Personalmente sono contraria alla musicoterapia
ne di azioni; nella scuola perch ritengo che non sia il luogo
- capacit di ripetere sequenze di ritmi. adatto. Credo che un progetto di musicoterapia
preventiva o riabilitativa, tenuto in un luogo extra-
Considerazioni scolastico, possa svilupparsi in modo analogo ad un
34
Esistono importanti analogie tra la musicoterapia percorso di animazione musicale che si svolge du-
musica terapia
&
bibliografia
rante le ore di ed. Musicale a scuola e che si avvale AA.VV.
di tecniche di animazione. Le finalit primarie di Enciclopedia Garzanti, Storia
della m usica, Milano, 1983
tali percorsi spesso coincidono; per l'insegnante lo-
biettivo primario nella programmazione individua- AA.VV.
lizzata rivolta ad alunni con difficolt psicofisiche Provveditorato agli studi di
quello di facilitare il raggiungimento del massimo Milano. Materiale didattico,
grado di autonomia possibile. Ci pu coincidere settore, Corsidi
aggiornam ento alta
con il favorire un'integrazione, unarmonizzazione
qualificazione per
degli analizzatori sensoriali; anche possibile che linsegnam ento.
ci avvenga durante un percorso ludico nel quale
l'alunno apprende consegne che gli permetteran- Legge 517, 1977.
no di partecipare allo spettacolo di Natale, quindi
Legge quadro, 1992.
di integrarsi socialmente Ed vero che l'inse-
gnante, utilizzando nozioni di musicoterapia, pu Legge Bassanini, 1997.
svolgere il proprio lavoro in modo pi completo.
Sono comunque propensa e scindere i due campi Sloboda J.
(e quindi i due luoghi di intervento) perch credo La m ente m usicale, Il Mulino,
Bologna, 1985
che portare la musicoterapia nella scuola potrebbe
creare confusione: negli insegnanti, il cui compito
quello di insegnare (seppur utilizzando qualsivo-
glia metodo, tecnica, sussidio, conoscenza) e nel-
l'utenza, cio nei bambini, nei ragazzi, che vi si re-
cano per fini educativi e non terapeutici.
Penso che anche lo svolgersi di interventi specia-
listici di musicoterapia possa essere motivo di
confusione; la scuola un'istituzione che deve
avere chiare finalit. comunque luogo d'incon-
tro e conoscenza per tutti: al di fuori delle lezio-
ni, vi sono commissioni, formate da insegnanti,
genitori, operatori sociali che valutano proposte,
organizzano incontri, seminari informativi sulle
opportunit che offre la realt territoriale. Le
opportunit proposte sono diverse e ben accette:
si va dall'illustrare i servizi offerti dalle ASL, a ser-
vizi di volontariato, quindi mostre, concerti, ras-
segne, seminari Credo che in questo tipo di
situazione potrebbero essere illustrati percorsi
extra-scolastici di attivit musicoterapiche.
Inoltre gli insegnanti possono collaborare nel for-
mulare programmazioni individualizzate che ten-
gano conto delle attivit extra-scolastiche (quin-
35
di anche musicoterapiche) che svolgono i ragazzi.
musica terapia
&
Musicista, Musicoterapista
Limprovvisazione vocale
in musicoterapia
The paper is about an experience of vocal
improvvisation. If voice is a direct bodys
emanation, it can allow the emotions
transmission and stuck them too. So, in
Antonella Grusovin, musictherapy improvisation can let come up
serious problems which need to be seriously
treated.
25a improvvisazione
- macchie di colore - contrasti - (tutto il gruppo - chi prima chi dopo - si addor-
- difficolt dentrata mentato)
- voce non propria - belve
- suoni lunghi soddisfacenti - giardino - voci femminili
- entrata/uscita - colori giallo
- esperienza nuova: bambino cieco, conchiglia - - brusco risveglio - fastidio - tre voci distanti
sogno (racconto onirico) - tulipano nero contenen-
te dellacqua...
- possibilit di potersi portare appresso lesperienza
- sogno (racconto onirico)
- colori in comune: nero e giallo (gli altri: marrone -
rosso - blu)
26a improvvisazione
- coralit - pensiero lontano - tamburo - tromba - - richiesta di produzione di un CD
triangolo - lascolto diventa sempre pi partecipativo
- paesaggi - costruzione - insieme sempre pi perfetto - intesa
- sapore di tempi passati - a quanto lo vendi il nastro ai coristi?
- immagine sabbiosa e di totem al centro del gruppo - sensazione diversa dalla spinta di pancia
- entrata vocale posticipata e conseguente paura di - immagine di cucciolo di pastore tedesco che si fa
perdere una occasione accarezzare
- spinta di pancia - gruppo sentito come se avesse
ununica voce, un unico cervello
27a improvvisazione
- libert di espressione - scoperta di avere ludito
- sperimentazione di invio di sentimento allaltro - tante immagini - la mente macina tante immagini -
- immagine di Topolino sul monte Calvo forte emozione
- gatto tra lerba
- dragoncello tra lerba
- sensazione di erba umida verso sera
43
musica terapia
&
bibliografia
44
musica terapia
&
L'approccio musicoterapico
Premessa
Il presente articolo nasce da unesperienza prati-
ca condotta durante il tirocinio di musicoterapia
svolto presso il Centro extraospedaliero di riabili-
tazione Neuropsichica di Casalnoceto (Al). Il per-
corso formativo svolto ha previsto il trattamento
musicoterapico diretto di un ragazzo gravemente
compromesso sul piano comunicativo-relaziona-
le. Le riflessioni teorico-applicative che seguiran-
no costituiscono una sintesi del materiale raccol-
to in occasione della stesura della tesi di diploma
in Musicoterapia.
Il ritardo mentale
Persone con handicap mentale sono esistite in
tutti i tempi. La storia dell'handicap da sempre
rispecchia la posizione che la societ attribuiva a
queste persone, che venivano viste come strane e
La storia
vulnerabili oppure inutili e non degne di vivere. I
dell'handicap termini specifici, con i quali una scienza relativa-
mente perplessa cercava di dare una classifica-
rispecchia
zione, erano tra l'altro "Idiozia", "Imbecillit",
da sempre "Cretinismo". La storia di queste persone stata
per secoli la storia della loro persecuzione e
la posizione
disprezzo. Solo a partire del XIX secolo si inizia a
della societ parlare di istruzione ed educazione.
Binet e Simon infine, all'inizio del XX secolo,
nei confronti
introducono la psicometria, che ben presto
45
di queste persone diverr il criterio di suddivisione dei vari ritardi.
musica terapia
&
I fattori eziologici
possono essere prima-
La caratteristica fonda-
mentale secondo il
riamente biologici I fattori eziologici pos-
sono essere primaria-
DSM IV del Ritardo o primariamente mente biologici o pri-
Mentale un funzio-
namento intellettivo
psicosociali, o una com- mariamente psicosocia-
li, o una combinazione
generale significativa- binazione di entrambi di entrambi. In circa il
mente al di sotto della 30-40% dei soggetti
media che accompagnato da significative limi- giunti all'osservazione clinica non pu essere
tazioni nel funzionamento adattivo. L'esordio determinata un'eziologia. La molteplicit delle
deve avvenire prima dei 18 anni. forme e delle cause da prendere in considerazio-
Binet e Simon hanno creato delle scale di svilup- ne rende una classificazione delle rispettive con-
po intellettivo, che in un dato quadro sociale sco- dizioni eziologiche difficili.
lastico permettono, grazie ad un test complesso, I principali fattori biologici predisponenti inclu-
di identificare i ragazzi ritardati e di misurare in dono ereditariet (circa il 5%), alterazioni preco-
anni il ritardo del bambino, in rapporto alla media ci dello sviluppo embrionale (circa il 30%), pro-
dei ragazzi della stessa et. La nozione di et men- blemi durante la gravidanza e nel periodo perina-
tale fu sostituita in seguito da W. Stern con quel- tale (circa il 10%), e condizioni mediche generali
la di Quoziente di Intelligenza (QI) che si ottiene acquisite durante l'infanzia o la fanciullezza
dal rapporto et mentale / et reale. Scale impor- (circa il 15-20%). Inoltre il ritardo mentale viene
tanti come quelle di Wechsler, di Stanford-Binet e associato spesso a disturbi psicopatologici come
la Batteria di Valutazione di Kaufmann valutano a le epilessie o a forme psichiatriche come autismo,
secondo dell'et (infantile-prescolare, scolare, psicosi, ipercinesie, stereotipie (autostimolazione,
adulta) le diverse aree di abilit senso-motorie, autolesionismo), enuresi ed encopresi, disturbi
comunicative, relazionali, psico-socio-culturali. alimentari, ecc.
In base a queste valutazioni un funzionamento Contrariamente ai fattori organici, i fattori psi-
intellettivo significativamente al di sotto della cosociali sono tanto pi importanti quanto pi ci
media definito da un QI di circa 70 o inferiore si colloca nell'ambito del ritardo lieve. La povert
(circa due deviazioni standard al di sotto della culturale, la povert degli scambi interindividua-
media). li, la mediocre stimolazione da parte dei genito-
I soggetti con Ritardo Mentale giungono alla ri, la loro indifferenza e passivit di fronte agli
osservazione pi per le compromissioni del fun- successi dei loro bambini aggravano in modo
zionamento adattivo che per il QI basso. Il fun- decisivo l'incidenza della diagnosi. Oltre ai fatto-
zionamento adattivo fa riferimento all'efficacia ri socioeconomici, anche il clima affettivo riveste
con cui i soggetti fanno fronte alle esigenze un ruolo fondamentale (si rimanda alle osserva-
comuni della vita e al grado di adeguamento agli zioni di Spitz sull'ospedalizzazione).
standard di autonomia personale previsti per la Il tasso di prevalenza del Ritardo Mentale stato
loro particolare fascia d'et, retroterra sociocul- stimato intorno all'1% ed pi comune tra i
turale e contesto ambientale. I problemi di adat- maschi, con un rapporto maschi-femmine di
tamento sono pi suscettibili di miglioramento 1,5:1. Possono essere specificati 4 gradi di gra-
con tentativi di riabilitazione di quanto non sia il vit, che riflettono il livello della compromissio-
QI cognitivo, che tende a rimanere un attributo ne intellettiva:
46
pi stabile. - Ritardo Mentale Lieve (livello del QI da 50-55 a
musica terapia
&
circa 70; corrisponde alle acquisizioni di un bam- La nascita non l'inizio delle percezioni e delle
bino di 11 anni circa) esperienze musicali e verbali. L'esperienza sono-
- Ritardo Mentale Moderato (livello del QI da 35- ro-musicale accompagna l'essere umano dal
40 a 50-55; corrisponde alle acquisizioni di un momento del concepimento per tutta la durata
bambino di 6-7 anni) del periodo gestazionale.
- Ritardo Mentale Grave (livello del QI da 20-25 Subito dopo la nascita il neonato dimostra una
a 35-40; corrisponde alle acquisizioni di un bam- particolare preferenza per la voce ed il battito
bino di 5 anni) cardiaco materno, sonorit che si rivelano fami-
- Ritardo Mentale Gravissimo (livello del QI sotto liari e appartengono allambiente acustico
20-25; corrisponde alle acquisizioni di un bambi- intrauterino. Il lattante sempre attratto da un
no di 2-3 anni) ambiente sonoro, proviene da esso, musica e
- Ritardo Mentale di Gravit Non Specificata, suoni attirano sempre la sua attenzione. in
quando vi forte motivo di presupporre un Ritar- grado di localizzare rumori e di girare la testa o
do Mentale, ma l'intelligenza del soggetto non lo sguardo in direzione della fonte sonora
pu essere verificata con i test standardizzati. (Chamberlain, 1994). Pu ascoltare con una "par-
tecipazione interna straordinaria", per es. quan-
Lo sviluppo delle abilit musicali del bambino do gli si legge una storia in modo giusto cio dal-
Le competenze musicali si trasformano e si svi- l'inizio alla fine. Se la storia viene letta dalla fine
luppano durante tutto il percorso della vita di all'inizio si volta altrove, dimostrando una parti-
una persona. Ma la vita pu essere compresa, colare competenza nellindividuazione dei profili
almeno in gran parte, solo se si tiene in conside- intonativi del parlato e nelle inflessioni emotive
razione anche e soprattutto l'inizio dello svilup- della prosodia (Chamberlain, 1994).
po globale dellessere umano. Cos anche per La pedagogista danese Henny Hammershj
quanto riguarda lo sviluppo musicale, la prima (1989) considera la musica in riferimento alla
infanzia rimane di importanza fondamentale. teoria di Erikson sul primo conflitto psicosociale
Lo sviluppo pi di un solo dispiegarsi di predi- relativo al rapporto fiducia-sfiducia di base:
sposizioni date, pi di un solo prodotto di fat- "Fiducia e sicurezza sono esigenze e presupposti
tori ambientali ed pi anche di un interscam- del bambino per entrare in dialogo con la madre.
bio di questi fattori. Lo sviluppo "un rendimen- Il contatto emozionale tra madre e figlio si sta-
to, una potenza attiva del bambino che punta al bilisce tra altro con l'aiuto di suoni. Un buon
divenire del S" (Bittner, 1981). L'immagine pas- contatto stimola lo sviluppo dei suoni, attraverso
siva del neonato ha lasciato il posto ad un'imma- il quale il bambino ne acquisisce sempre di
gine di un "neonato competente". "Il neonato si nuovi".
presenta come un essere attivo, differenziato e Questa fiducia quindi la base indispensabile per
capace di rapportarsi con competenze ed emo- lo sviluppo della capacit musicale. Hammershj
zioni: sin dalla nascita ricerca in modo attivo e descrive un parlare e cantare molto vario della
propenso stimoli ed impulsi. Il S del neonato madre che si presenta come un accompagnamen-
sin dall'inizio un S sensibile e percettivo. to "musicale" (canti e discorsi) delle cure quoti-
Naturalmente il neonato non riesce ancora a diane con il peso sull'attenzione e la benevolen-
rapportare queste sensazioni ad una coscienza za. Non importante una bella voce bens l'inte-
del proprio Io, solo pi tardi diviene in grado di razione che si instaura tra madre e bambino.
47
autopercezione e autoriflessione." (Dornes,1993). Il suono della voce ben presto assume un valore
musica terapia
&
comunicativo per l'ambiente circostante e in par- camminata) come archetipi costitutivi delle
ticolare per la figura materna. I parametri into- modalit di percezione del ritmo.
nativi e di intensit si rilevano essere quelli mag- Il ritmo non fattore musicale specifico, ma un
giormente significativi per un'iniziale attribuzio- principio fondamentale di "organizzazione umana
ne di senso (Manarolo/Demaestri, 2001)che indu- di contenuti ed azioni percettive" (Poppensieker,
cono la madre ad agire per nutrire, soddisfare, 1985). Il presupposto per la capacit della perce-
confortare il suo piccolo. zione ritmica la valutazione differenziata di
relazioni temporali di valori musicali.
La percezione musicale Helga de la Motte (1987) spiega che nei canti
Per Lucchetti/Bertolino (1992): "la percezione infantili fino al terzo anno di vita praticamente
musicale si fonda sulla capacit di mettere in non si riscontra un'organizzazione ritmica e dai 3
relazione tra loro eventi temporalmente successi- ai 6 anni i bambini si orientano soprattutto al
vi ed quindi strettamente connessa all'analisi ritmo del linguaggio: sillabe corte diventano note
dei processi di memoria di breve e lungo termine corte, sillabe lunghe note lunghe. Le pause come
adottati dall'ascoltatore. L'atto percettivo si momento musicale non vengono usate, sono irre-
caratterizza essenzialmente come un processo di golari e nascono per esigenza di prendere fiato.
strutturazione dell'input sensoriale che poggia Come nella riproduzione della melodia anche in
sulla capacit di segmentare il flusso di informa- quella del ritmo si riscontrano le tendenze al
zioni veicolate dall'evento musicale in quantit livellamento: figure ritmiche complesse vengono
discrete." semplificate o abbreviate. La capacit della ripro-
I criteri addottati dall'ascoltatore per la forma- duzione corretta della forma ritmica viene acqui-
zione dei suddetti raggruppamenti elementari sita relativamente tardi e solo dopo la capacit di
sembrano essere interpretabili attraverso alcune riprodurre l'altezza esatta del suono, bench la
leggi percettive della Gestalttheorie in riferimen- pratica e lo stato dello sviluppo senso-motorio
to alla percezione visiva, che sono state applica- influenzino questa capacit di riproduzione in
te anche alla percezione uditiva (Deutsch 1982): misura notevole (Poppensieker, 1985).
legge di prossimit (elementi tra loro vicini Fraisse (1974) nelle sue ricerche ha rilevato come
raggruppati insieme); l'uomo anche in presenza di sequenze melodi-
legge di pregnanza (o della buona forma: ten- che isocrone, composte da note di uguale altezza
denza a completare figure incomplete in confi- e intensit mostri la tendenza a formare dei
gurazioni simmetriche o regolari); raggruppamenti ritmici soggettivi a base binaria
legge della buona continuit (assimilazione a o ternaria inserendo qualche variabile come un
livello percettivo di elementi che si susseguono aumento di intensit. Ricerche (Demany, Mc
nella stessa direzione); Kenzie, Vurpillot, Chang, Trehub) confermano la
legge di somiglianza (mettere in relazione ele- precocit di tali meccanismi di strutturazione
menti con le stesse affinit). percettiva, e cio la capacit dimostrata dai lat-
tanti nel discriminare tra sequenze ritmiche sem-
La percezione del ritmo plici caratterizzate da diversi raggruppamenti
Questo parametro immediatamente esperibile temporali che sembra essere interpretabile in
da ogni individuo a livello primordiale. Infatti base alla legge di prossimit.
possiamo considerare i ritmi biologici (battito Le capacit ritmiche del bambino, ovvero la capa-
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cardiaco, suzione, respirazione, masticazione, cit di percezione, discriminazione ed esecuzione
musica terapia
&
di ritmi si sviluppano nelle caratteristiche fonda- pria ed individuale voce parlata e cantata che si
mentali, fino al settimo anno di vita (Bruhn in aggira 4-5 toni sopra la voce femminile.
Seubert, 1997). R. Jakobson (1944) mette in evidenza come nella
fase prelinguistica il bambino sia in grado di pro-
La percezione del profilo melodico durre vocalmente una quantit enorme di artico-
Il riconoscimento di melodie (Bartlett/Dowling, lazioni che sembrano appartenere a tutte le
1980) si basa sulla conservazione di aspetti di diverse lingue. Nel passaggio dallo stadio prelin-
relazione tra i suoni, come la direzione del profi- guistico all'acquisizione delle prime parole, cio
lo melodico e degli intervalli. La capacit di al primo stadio propriamente linguistico attorno
distinguere per deve essere appresa. Il bambino ai 12 mesi di vita, il bambino perde quasi intera-
scopre solo progressivamente, ascoltando la mente la capacit di discriminare i suoni che dif-
musica, i principi di organizzazione. Riconosce feriscono da quelli della madrelingua. Questo,
dapprima in modo grossolano, poi sempre pi secondo Jakobson, per l'avvento e la crescita di
differenziato le variazioni nell'altezza, intensit un desiderio di comunicare.
e timbro dei suoni, e non necessario compren- Attorno ai 5-6 mesi di vita si osservano due
dere in modo intellettivo questi principi di orga- forme diverse di "canti" infantili. Moog (1968)
nizzazione. L'esperienza concreta e paragoni chiama i primi lallazioni "musicali" e spiega che
sempre pi dettagliati di acuto-basso, chiaro- vengono prodotte "esclusivamente come reazio-
scuro, forte-piano, dolce-duro, permettono lo ne ad un'esperienza di ascolto musicale; non evi-
sviluppo, grazie ad un processo di associazione denziano alcun rapporto con il profilo delle altez-
sinestesica, di categorie musicali, della capacit ze e il ritmo della melodia ascoltata, ma sembra-
di differenziazione sensoriale. Per quanto riguar- no un riflesso della sensazione di piacere indotto
da la percezione dell'organizzazione melodica dall'ascolto". Consistono prevalentemente in glis-
sembra che il bambino dapprima riesca a ricono- sati discendenti su una sola vocale e possono
scere solo i contorni, il profilo, dell'organizzazio- estendersi per pi di una ottava.
ne melodica dell'altezza dei suoni riferito al Le lallazioni "parlate", comunemente denominate
colore delle linee sonore. Solo successivamente solo lallazioni, preludono all'acquisizione del lin-
distinguer in maniera pi dettagliata le caratte- guaggio attraverso la ripetizione reiterata di
ristiche particolari di una melodia, il rapporto tra vocali e consonati in una sorta di gioco con i
i suoni che poi interpreter riferito ad una toni- suoni, dove sembra che il bambino esperisca le
ca. (Poppensieker, 1985). varie possibilit e l'estensione della voce.
Un tratto caratteristico della percezione musica- L'impulso per lo sviluppo delle capacit musicali
le rappresentato come accennato gi prima (compreso l'acquisizione del linguaggio) deriva
dalla tendenza di omogeneizzare e semplificare i anche da un certo tipo di comportamento da
profili melodici percepiti, instaurando simmetrie parte della figura materna e del nucleo familiare,
l dove non sono presenti (in conformit alla che si presenta sotto forma di un linguaggio par-
legge della pregnanza). ticolare, calibrato sulle espressioni, i timbri, le
dinamiche d'intensit e di intonazione proprie
Le espressioni sonoro/vocali dei bambini. Tale linguaggio, in un modo sor-
Tutti i bambini hanno una voce acuta, spiegabile prendente universale, cio riscontrabile nelle cul-
anatomicamente dalle corde vocali piccole che ture pi diverse, che porta a un sistema di intera-
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vibrano velocemente. Ogni bambino ha una pro- zione unica, individuale e inconfondibile nel rap-
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&
porto madre-figlio, definito con i termini ingle- favore dell'autonomia dell'intelligenza musicale.
si di "baby talk" o "motherese" (traducibili con la La conservazione selettiva o la comparsa precoce
perifrasi "linguaggio che si parla ai bambini"). dell'abilit musicale in individui che non presen-
Questo linguaggio appare finalizzato a facilitare tano altrimenti nessuna dote degna di nota un
la comunicazione e a favorire l'accesso all'acqui- altro argomento persuasivo."
sizione del linguaggio vero e proprio.
La comunicazione non-verbale
La percezione armonica Quando si parla di interazione fra gli individui, di
Gli schemi di strutturazione propri del nostro lin- relazione, di emozioni vi direttamente collega-
guaggio musicale tonale (scale, gerarchie delle ta la comunicazione non-verbale (CNV). Si tratta
funzioni armoniche, conclusioni cadenzali) assi- di tutti quegli aspetti comunicativi di comporta-
milate attraverso le abitudini dascolto indotte menti non verbali che fanno parte dell'interazio-
dallambiente evidenziano, come gi detto, una ne umana, quali "la direzione dello sguardo, il
propensione ad omogeneizzare e semplificare i contatto oculare, la postura, la distanza interper-
profili melodici percepiti creando simmetrie l sonale, il toccarsi, le espressioni facciali, i movi-
dove non sono presenti. Tale propensione risulta menti delle mani e del corpo, le intonazioni della
presente sia negli adulti che nei bambini. Diverse voce," ecc. Tutta la nostra produzione linguistica
ricerche hanno evidenziato che la percezione accompagnata e sottolineata da questi gesti,
armonica che si sviluppa attraverso il processo espressioni e posture legati fra loro e con il lin-
di "acculturazione tonale" si completa attorno i guaggio in un rapporto molto stretto.
dodici anni. La CNV sembra essere pi diretta e quindi pi
efficace del linguaggio verbale (nonostante que-
L'intelligenza musicale secondo H. Gardner sti sia molto pi elaborato e complesso) al fine di
H. Gardner nel 1983 stato tra i primi studiosi ad creare un coinvolgimento reciproco, tant' che
allontanarsi dal concetto di QI presentando la sua essa rappresenta il canale privilegiato dell'espres-
teoria delle intelligenze multiple. Secondo sione delle emozioni.
l'Autore nella natura stessa delle intelligenze Nello studio della relazione madre-figlio Stern
lui ne individua sette diverse che ciascuna di (1977) ci dice che il bambino acquisisce gi
esse operi a seconda procedimenti suoi propri e durante i primi 6 mesi la competenza alla "lettu-
che abbia basi biologiche sue proprie. Ogni intel- ra" dei segnali e delle espressioni del comporta-
ligenza dovrebbe essere concepita come un siste- mento degli altri. Alla fine di questo breve perio-
ma a s, con regole sue proprie, ognuna autono- do sapr discriminare la maggior parte delle
ma ed equi-importante. Un'intelligenza specifica espressioni umane e avr inoltre conosciuto i pi
diventa pi plausibile quando possibile localiz- importanti segni e le pi significative convenzio-
zarne gli antecedenti evolutivi, fra cui capacit ni che regolano lo svolgersi di un'interazione
che sono condivise da varie specie. vocale. Il bambino sin dalla nascita in grado di
Fra tutte le capacit che gli individui possono partecipare alla formazione delle sue prime e pi
possedere nessuna appare prima del talento significative relazioni partendo dallo sguardo. Fin
musicale. dalla nascita il bambino capace di controllare il
Per ribadire l'autonomia dell'intelligenza musica- flusso degli "input" visivi, il modo di entrare in
le Gardner spiega: "I tipi di perdita della sola abi- contatto e trattare con il mondo dipender dalle
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lit musicale forniscono prove convincenti a scelte che il bambino stesso far. Egli diventa-
musica terapia
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bibliografia
to un vero partner in un sistema diadico in cui Ajuriaguerra, J. De:
madre e bambino hanno quasi un uguale con- Manuale di Psichiatria
del Bambino, Masson,
trollo (Stern, 1977).
Milano, 1984.
Per quanto riguarda le espressioni facciali gi il
neonato ne dispone di un'ampia variet ed esse Attili G., & Ricci/Bitti, P. E.
appaiono identiche a quelle riscontrabili negli (a cura di): Com unicare senza
adulti. Il sorriso, una manifestazione importante parole,La com unicazione
non-verbale nelbam bino e
delle espressioni facciali, "trae origine da una
nell'interazione sociale tra
attivit riflessa (provocata da fattori interni), adulti, Bulzoni, Roma, 1983.
diventa una risposta sociale (indotta dalla stimo-
lazione umana e non), si trasforma in comporta- Deest, Hinrich van
mento strumentale (espresso in modo da stimo- Heilen m it M usik,
M usiktherapie in derPraxis,
lare negli altri delle risposte sociali) e si comple-
Deutscher Taschenbuch
ta infine sotto forma di comportamento suffi- Verlag, Mnchen, 1997.
cientemente coordinato ad altre espressioni fac-
ciali." (Stern, 1977). Un percorso evolutivo simile Di Giacomo L., Rocco S.
compie il pianto, la pi drammatica espressione La terapia psicomotoria con il
bambino grave, in A e R
di dolore. Mentre il riso si manifesta per la prima
Abilitazione e Riabilitazione,
volta solo attorno i 4-5 mesi di vita in risposta a anno X N. 1, 2001.
stimoli esterni.
Come abbiamo visto sopra la CNV il canale pri- Dogana F.
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musica terapia
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Musicoterapisti
Musicoterapista e/o
Musicoterapeuta?
The paperis trying to focus the differentprofes-
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musica terapia
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