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BUON CONSIGLIO
Periodico del Santuario di Genazzano - Nº 1 Gennaio/Marzo 2020 - Fondato nel 1897
Padri Agostiniani
Genazzano (Roma)
S. Maria del Buon Consiglio S. Maria del Buon Consiglio
zio. Questo convento trentino aveva una scoprire da sé che può “con-formarsi”
Educare è amare larga storia e tradizione di studi. ad un altro modello di cuore. Bellesini
ha avuto più cura a riformare il cuore
Stefano Bellesini pedagogo dei giovani Già prima di essere stato soppresso
il convento, il nostro beato si era dato che a riempire la mente dei suoi alun-
da fare nell’insegnamento in una delle ni. Diceva: «L’uomo già è buono in sé,
Nelle varie tappe della vita del bea- riforme economiche, educative, e socia-
scuole pubbliche del comune, forgian- ma c’è da condurlo a quella morale per-
to Stefano Bellesini spicca la manifesta- li ispirate da nuovi principi e guidate da
do il lui gli elementi necessari – com- fettibilità di cui è capace, ecco il gran
zione in modo palese l’amore per i pic- un atteggiamento critico verso tutto ciò
plementari alle sue doti naturali – per fine di ogni studio e d’ogni maestro, in
coli. Il Bellesini lo ha mostrato in varie che non rientrava nella sfera della ragio-
essere un ottimo nessun conto aver si
circostanze, ma fu nella fase della sua ne con il motivo di liberare l’animo da
educatore. Dopo la deve la scienza se
attività come educatore che cercò mag- qualsiasi oscurantismo, sia quello reli-
soppressione del alla virtù non con-
giormente di trasmettere questo amore gioso o di altra natura. Ma il progresso
convento (1810), duce». Per fare ciò
di Dio tramite la formazione dei bambi- non arrivava a tutti, perché conviveva
vivendo nella casa il formatore non
ni e dei giovani, cercando di migliorare con grande povertà e miseria umana.
paterna con il fratel- poteva prescindere
la loro vita e riconoscendo in essi la di- Stefano Bellesini ha saputo rimboc-
lo ed un cugino fra- dalle qualità neces-
gnità di esseri umani fatti ad immagine carsi le maniche, superando la passività
te, vedendo che non sarie: «[Il formato-
del Dio-Amore. che poteva cogliere il suo animo, e si è
si poteva aspettare re] deve essere dotto
È quasi cosa certa che il nostro Bel- dato da fare. Sappiamo che sua madre, e perito, acciocché
che le istituzioni
lesini, già da piccolo, essendo un ragaz- alla quale era molto legato, era di gran- sappia conoscere e
cambiassero la si-
zo svelto e precoce, è stato segnato dalle de ispirazione; ma altrettanto ispirazio- scegliere l’ottimo;
tuazione, lui stesso
circostanze sociali e religiosi che il suo ne sicuramente ha saputo trarla dall’am- deve essere virtuoso
si mette all’opera
circoscritto mondo trentino stava attra- biente che si respirava nel convento di acciocché cercando
organizzando una
versando: piano piano iniziano grandi San Marco, dove egli entrò come novi- d’installare nell’al-
scuola elementa-
re per ragazzi. Più Beato Stefano Bellesini lievo le rette opi-
tardi andrà ad inse- nioni, non accrediti
gnare nelle strutture le false con vita di-
educative del comune, arrivando pure al scordante, con depravato costume».
grado di ispettore generale per le scuole Anche per i nostri tempi, scombus-
pubbliche di Trento. solati da tante incertezze, l’esempio del
Dalla sua visione cristiana dell’uo- Beato Stefano – per il quale educare si-
mo, il Bellesini ha saputo formarsi al- gnificava essenzialmente amare – può
cuni principi fondamentali per aiutare i essere di grande ispirazione nel conce-
giovani a tirare fuori il meglio di sé. Lui pire una educazione completa, rispetto-
ha sempre inteso l’educazione come un sa verso i nostri giovani, che propone il
“accompagnamento”, e mai una impo- vero ed alto bene per la loro vita. Il Bel-
sizione. Infatti, aiutare i giovani a sce- lesini, appassionato del Sommo Amore,
gliere il sentiero giusto, allontanandolo ha saputo offrire una speranza di vita a
da tutto quello che fosse “frivolo, vano tanti ragazzi del suo tempo, e potrebbe
e leggero”, è il primo incarico dell’e- ancora farlo oggi tramite quelli che si
ducatore. Altro punto centrale nella sua vorrebbero a lui ispirarsi.
pedagogia è la “riforma del cuore”, dan- P. Josef Sciberras, OSA
do al giovane tutte le opportunità per Postulatore generale
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S. Maria del Buon Consiglio S. Maria del Buon Consiglio
romana e quindi nell’attuale versione per noi cristiani; essa esprime alla perfe-
Sub Tuum Praesidium italiana. zione il sentimento di confidente e filia-
le abbandono unitamente all’urgenza di
Musica Liturgica Allo stesso tempo, in queste poche
parole, si comprende anche l’importanza un soccorso immediato. È interessante
storica del componimento per l’esplicito segnalare che, in Italia, prima della re-
Tra le splendide preghiere alla Ver- III secolo mentre, in versione latina, staurazione gregoriana, veniva utilizzata
riferimento ad un tempo di persecuzione
gine che la Chiesa, nella sua millenaria compare dal secolo IX nell’ufficiatura anche un’altra melodia in II modo.
(pensiamo alle frasi “siamo nella prova”
tradizione ha custodito ed utilizzato, ve con usi diversi per essere poi adottata
e “liberaci da ogni pericolo”). Nel rito ambrosiano, il testo deriva
ne sono alcune molto diffuse, recitate e dal XI secolo come antifona al cantico
Il termine praesidium deriva dal les- da quello bizantino, con una traduzione
cantate da generazioni di fedeli grazie evangelico della Compieta.
sico militare e significa “luogo difeso posteriore a sant’Ambrogio; si usa come
anche alla semplicità delle melodie gre- Recitando questa preghiera, si intu-
da presidio militare” quindi, in una ac- antifona post Evangelium in alcune
goriane. Non vi è dubbio che tra le più isce immediatamente la profondità del
cezione più ampia, indica il custodire, Messe della Madonna.
antiche vi sia l’antifona Sub tuum pra- significato teologico proprio per il ricor-
esidium, il cui primitivo testo, ritrovato tutelare, proteggere… Maria è dunque il Nella liturgia bizantina la preghiera
so alla intercessione della Vergine invo-
in un papiro datato alla fine del III secolo presidio dei cristiani è la Madre a cui ci è utilizzata come tropario in onore della
cata come la Theotókos, ossia la Madre
ad Alessandria d’Egitto, venne probabil- si rivolge per essere sostenuti e accolti Madre di Dio al termine dei Vespri fe-
di Dio. Questo ci conferma il fatto che
mente composto nel periodo delle per- la perpetua verginità di Maria era verità nei momenti difficili; sotto la sua prote- riali; il testo ha una forma più elaborata
secuzioni di Valeriano e Decio. Il testo creduta dal popolo cristiano molto pri- zione si cerca rifugio perché si è certi di rispetto a quello originario con varianti
arcaico, da cui dipendono le diverse va- ma del Concilio di Efeso avvenuto nel venire ascoltati grazie alla Sua potente dovute ad esigenze ritmiche.
rianti liturgiche (copta, greca, ambrosia- 431 nel quale si riconobbe il dogma del- intercessione presso il Figlio. Le Chiese Orientali non hanno il sub
na, romana), recita così: la divina maternità della Madonna. Con Come accennato all’inizio, dal testo tuum praesidium nella loro liturgia, ma è
“Sotto l’ala della tua misericordia l’affermazione della maternità divina di arcaico dipendono le diverse varianti li- presente in molti testi devozionali; i Ma-
noi ci rifugiamo, Theotókos; le nostre Maria, c’è una chiara allusione alla sua turgiche; dall’Egitto la composizione si roniti ad esempio, ne fanno un utilizzo
domande non respingere nella necessità, verginità perpetua e alla sua Immaco- è diffusa attraverso due riti principali: il frequente insieme alle litanie lauretane;
ma salvaci dal pericolo: solo pura, solo lata Concezione, proclamando la Santa bizantino e il romano. La liturgia copta per i cattolici d’Etiopia, tradotto in lati-
benedetta”. Vergine come la “solo pura” e la “solo è quella che ha conservato quasi inte- no, si recita insieme alla Salve Regina.
È già presente nella liturgia copta benedetta”; purtroppo questi riferimenti gralmente la formula offerta dal papiro David Coni
natalizia del si perdono nella traduzione della liturgia greco.
Nella liturgia
romana la melodia
gregoriana, che nel
corso dei secoli è
stata musicata da
grandi artisti, è in
modo VII e, nella
sua semplicità quasi
sillabica, esemplifi-
ca, attraverso la dol-
cezza delle sue frasi
musicali, il conforto
Manchester (UK), John Rylands Library, Papiro Rylands 470, la più antica ed il rifugio che la
testimonianza della preghiera Sub tuum praesidium (sec. III) Vergine rappresenta
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S. Maria del Buon Consiglio
“Oggi è la festa del sì”. cesso, dato che non conosceva uomo. E
l’angelo le rispose: Lo Spirito Santo
indescrivibili, perché inscrutabili; non è
in grado di spiegarlo la bocca dell’uo-
L’incarnazione di Cristo e la fede di Maria scenderà su di te, su te stenderà la sua
ombra la potenza dell’Altissimo; colui
mo, perché non è in grado di esprimerlo
il cuore dell’uomo. Maria credette e in
rubrica agostiniana dunque che nascerà da te sarà santo lei quel che credette si avverò. Credia-
e chiamato Figlio di Dio. E dopo che mo anche noi, perché quel che si avverò
“L’angelo, entrato da lei, disse: «Ti
«Non temere, Maria, perché hai trovato l’angelo ebbe detto così, essa, piena possa giovare anche a noi. Per quanto
grazia presso Dio. Ecco, tu concepirai
saluto, o favorita dalla grazia; il Signo- di fede e concependo Cristo prima nel infatti anche questa nascita sia ammi-
e partorirai un figlio, e gli porrai nome
re è con te». Ella fu turbata a queste pa- cuore che nel grembo, rispose: Eccomi, rabile, tuttavia, o uomo, tu puoi pensa-
role, e si domandava che cosa volesse Gesù»” (Luca 1, 28.31). La solennità sono la serva del Signore; avvenga di re che cosa il tuo Dio si è fatto per te,
dire un tale saluto. L’angelo le disse: dell’Annunciazione, il 25 marzo, è un me secondo la tua parola. Ossia avven- il Creatore per la creatura; il Dio che
giorno splendido ga la concezione nella vergine senza è sempre in Dio, l’Eterno che vive con
nella Chiesa e se- conoscere uomo; nasca da Spirito Santo l’Eterno, il Figlio uguale al Padre non
gna la libera accet- e da una donna integra colui per il quale ha disdegnato di rivestirsi della condi-
tazione del proget- la Chiesa possa rinascere integra dallo zione di servo per i servi empi e pecca-
to divino da parte Spirito Santo. Il santo che nascerà dal- tori. E questa non è stata ricompensa a
della Beata Vergine la parte umana della madre senza l’ap- dei meriti umani; per le nostre iniquità
Maria. È il giorno porto umano del padre si chiami Figlio semmai noi meritavamo solo le pene;
in cui “il Verbo si di Dio; colui che è nato da Dio Padre ma se egli avesse tenuto conto delle
fece carne” per noi senza alcuna madre, doveva in modo colpe, chi avrebbe potuto sussistere? …
e per la nostra sal- meraviglioso diventar figlio dell’uomo. tutto è grazia!
vezza, prendendo Sono cose meravigliose, perché divine; (S. Agostino, Discorso 215,4 passim)
dimora nel cuore
e nel grembo più
bello dell’umanità.
Ecco cosa scrive Morte del Cardinale Prosper Grech
sant’Agostino in
proposito: Il 30 dicembre 2019, nell’Ospedale S. Spirito di
Crediamo in Roma, all’età di 94 anni è morto il cardinale agosti-
Gesù Cristo no- niano Prosper Grech (nato a Malta il 24 dicembre
stro Signore nato 1925). P. Grech è stato un noto docente in varie uni-
da Spirito Santo e versità ecclesiastiche romane, ma anche a Oxford e
da Maria Vergine. Cambridge, consultore della Congregazione per la
La Vergine Maria Dottrina della Fede e della Commissione Biblica. Lo
ricordiamo con affetto sincero e filiale come lui con
partorì credendo
grande affetto ha sempre amato la Madre del Buon
quel che concepì
Consiglio che, con il suo dolce e materno sguardo,
credendo. Infatti,
ha seguito i suoi passi fin da quando sedette per la
quando le fu pro-
prima volta sui banchi di scuola alla scuola primaria Card. Prosper Grech,
messo il figlio, essa
di Sliema (Malta) dedicata alla Mater Bonii Consilii! agostiniano
domandò come
Firenze, miniatura del XV secolo, Annunciazione questo sarebbe suc-
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Didascalia
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a farla conoscere ed amare.
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MADRE DEL BUON CONSIGLIO
Periodico del Santuario–Basilica di Genazzano (Roma)
ISSN 2284-046X – Anno 121º – Periodico del Santuario di Genazzano - Nº 4 Ottobre/Dicembre 2019
Direttore responsabile: Pasquale Grossi – Aut. Trib. Tivoli (RM) N. 10/2011 del 27-04-2011
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