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Principio di funzionamento
- assiali viene definita assiale ad azione quando il fluido scorre parallelamente all’asse
ed espande (generalmente vapore allo stato saturo o surriscaldato) esclusivamente
nello statore ,lasciando la pressione statica del fluido ,a monte ed a valle del rotore,
la stessa.
Lavoro e rendimento
Il fluido fuoriesce da una serie di ugelli sagomati e inclinati rispetto al piano che contiene
l’organo mobile alla cui periferia le palette generano i condotti mobili.
Se il turboespansore in questione è ad azione il vapore effluisce dagli ugelli con la massima
velocità del salto entalpico e l’organo mobile è soggetto a una forza che è tangenziale alla
sua circonferenza media ed è dovuta alla variazione di direzione della quantità di moto
posseduta dal fluido operante, che da origine al moto rotatorio intorno al suo asse.
Se è a reazione l’organo mobile è soggetto a una spinta dovuta in parte alla variazione di
direzione della quantità di moto e in parte alla variazione di intensità della sua grandezza
conseguente all’incremento di velocità.
Quindi il lavoro è generato essenzialmente dalla velocità del fluido che impatta sulle palette,
per questo si differenziano tre velocità:
- Assoluta del fluido, rispetto alla carcassa della macchina che è fissa (v)
- Di rotazione o di trascinamento dell’organo mobile che coincide con la velocità
periferica della ruota (velocità della pala sul suo raggio medio) (u)
- Relativa del fluido rispetto
all’organo mobile (w) ( differenza vettoriale
tra v ed u )
Per la turbina ad azione Il lavoro
sviluppato dipende dalla variazione
dell’energia cinetica dovuta alla velocità
assoluta, mentre per quella a reazione Il
lavoro sviluppato dipende dalla variazione
dell’energia cinetica dovuta alla velocità
relativa .
Turbina multipla
Per quanto riguarda le turbine a reazione come detto precedentemente la conversione del
salto entalpico non avviene tutta nel distributore ma parzialmente.
Per le turbine a reazione parziale l’equazione fondamentale sarà :
li = la + lr = ((v02 − v 12 )/2) + ((w12 − w02 )/2) dove li lavoro interno la è il lavoro per
azione ed lr per reazione
A differenza delle precedenti turbine assiali le turbine a reazione presentano una grandezza
specifica il grado di reazione che può essere calcolato o con i salti entalpici scaricati
parzialmente su statore e girante R = Δh girante / (Δh girante + Δh rotore)
oppure tramite i triangoli delle velocità i quali generano il lavoro per azione e per reazione
R = lr/li .
A grado di reazione pari a 0,5 per i turboespansori a vapore si ottiene
((v02 − v 12 )/2) = ((w12 − W 02 )/2)
Considerata una turbina a reazione semplice con salto entalpico ∆h tot che dovrà essere
convertito in energia cinetica nel distributore ∆h a (trasformandolo in lavoro azione) e
nella girante ∆h r (trasformandolo in lavoro per reazione) si ha come velocità di uscita
dal distributore v 0 = √(2 ∆h a)
Poiché il fluido deve ancora essere convertito in energia cinetica dalla girante
attraversandola esso aumenterà la propria velocità relativa e all’uscita la palettatura rotorica
fungera da ugello iniziando a ruotare per il principio di azione e reazione in quanto
w1 > w0
Ma rispettando le considerazioni fatte a R=0,5 si avrà v 0 = w1 e v1 = w0 quindi i
triangoli delle velocità in uscita e in entrata dalla girante sono simmetrici rispetto all’asse
longitudinale della macchina.
Le palette del distributore e della girante hanno la stessa forma ma disposizione simmetrica.
Facendo riferimento ad uno stadio (distributore+girante) avremo che il rendimento della
palettatura sarà entre se si tratta di uno stadio intermedio di una
ηp = li/ ∆h tot m
turbina multipla bisogna tenere conto del recupero di energia cinetica nello stadio
successivo quindi il rendimento sarà ηp = li/ (∆h tot − (v12 /2))
L’inconveniente delle alte velocità periferiche già riscontrato nelle turbine ad azione
monoruota ,per quanto riguarda la possibilità di montaggio su un alternatore elettrico, si
presenta in maniera ancor più sensibile sulle turbine a reazione, infatti la velocità periferica
di una turbina a reazione è 1,41 volte superiore a quella di una turbina ad azione monoruota
di caratteristiche simili.
Potenza
La potenza interna dello stadio Pi si ottiene moltiplicando la portata massica ṁ per il lavoro
massico interno li. Il prodotto della Pi per il rendimento organico ηo e per il rendimento della
pala ηp da la potenza utile dello stadio.
P u = P i * ηo * ηp = ṁ * ∆hs * ηo * η