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1 lezione storia 3

Il romanticismo: Di Benedetto intitola così il suo libro. Di Benedetto include Schubert nel romanticismo, non
Beethoven certamente. Anche Schubert è una forzatura. Il concetto di romanticismo in musica non coincide
con quello dei letterati e anche dal punto di vista cronologico, quello musicale è in anticipo, fine 1700.
L’idea dell’indeterminatezza della musica, va in contraddizione con l’dea di musica assoluta della musica
romantica dell’ottocento. L’affermazione della musica assoluta e questa idea che sia all’apice dei modi di
comporre musica è nel 1900 e non prima. Romanticismo letterario fine 1700-inizi 1800 e quello musicale
(1830 sinfonia fantastica di Berlioz per la prima volta in scena). Rapporto con il passato, in letteratura in
opposizione al classicismo. Mentre nel romanticismo musicale non c’è questa contrapposizione, c’è ancora
in alcune opere il riferimento ad ambientazioni classiche. Non c’è una contrapposizione, ma una
trasformazione. Il passato rimane comunque modello di riferimento. C’è un’unità di linguaggio e di intenti
tra musica classico-romantica. Le ambiguità del romanticismo musicale: superiorità della musica
strumentale, anche se non è così di fatto, ad esempio Wagner che scrive drammi strumentali. Il concetto di
musica poetica, riprodurre in musica un testo poetico, oppure un quadro, la natura ecc. (contrario di
musica assoluta). Graduale ampiamento dell’uso delle tonalità di armonia, si tende ad un linguaggio
maggiormente cromatico. L’uso delle forme schematiche nei classici è più flessibile, ma nell’ottocento viene
usata ancora in maniera più rigida. Pe esempio la quadratura è molto più della musica dell’ottocento che
del 1700. Pag. 41 di benedetto introduce la forma ciclica della sonata. L’elemento caratteristico
dell’ottocento è il recupero del passato.

Chopin nasce in Polonia nel 1810 e muore nel 1849: studi, preludi, marzurke, notturi, per piano solo (molti
brani in una raccolta). Polacco, ma vive a Parigi. Gli avevano insegnato il contrappunto, non l’armonia,
pensare in orizzontale. Melodie lunghe, ammiratore di Bellini. La sua scrittura è tesa e complicata per
quanto riguarda il ritmo e l’armonia, nonché anche dal punto di vista polifonico. Non ci sono titoli nella sua
musica. Chopin come virtuoso didatta e come autore di belle melodie. Il virtuosismo attraversa tutto l’800,
un po’ un paradosso. L’idea è che non sia un virtuosismo fine a sé stesso ma che ci sia comunque un
virtuosismo poetico.

Schumann 1810-1856, nasce e muore in Germania in un manicomio: dic che er matt. Il suo ispiratore era
Jean Paul. Scrive con lo pseudonimo di Florestano (la parte dionisiaca) e Eusebio (la parte apollinea,
riflessiva), si inserisce anche un altro personaggio, maestro Raro come moderatore delle due personalità. È
semplicemente una rappresentazione letteraria, non c’è mai un rapporto tra vita e arte, solo di
consolazione, cioè compromesso, semmai il ribaltamento della vita (compromessi di Freud). Sposa la
pianista più importante: Clara Vich, nonché figlia del suo insegnante. Perde l’uso del mignolo perché si
mette a studiare un meccanismo per suonare, e dic che perciò è matto. Ma forse aveva una malattia e
perciò gli si indebolivano le mani e si inventa il marchingegno. Chopin va a periodi: a volte solo piano, a
volte solo teatro, a volte solo orchestra ecc. però questo è influenzato ovviamente all’impiego pratico che
ha. Nella musica pianistica c’è molta musica con i titoli. Fantasia, sonate e musica sinfonica anche.

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