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L’equipaggio di soccorso, una volta giunto sul posto, oltre a rileva- DISPATCH
re i parametri vitali dovrà applicare il qSOFA score e qualora
dovesse confermare la positività di due parametri su tre allerterà
la centrale operativa confermando il codice di gravità “Rosso
Sepsi” così da poter permettere la pre-allerta del triage del DEA di
riferimento. Contestualmente il Team di soccorso con i mezzi a
disposizione (anamnesi ed esame clinico) cercherà il probabi-
le/possibile sito di infezione. Le azioni da intraprendere saranno:
l’inserimento di un accesso venoso di grosso calibro con l’infusi-
one di boli di cristalloidi per mantenere la pressione sistolica
superiore a 100 mmHg e la somministrazione di O2 terapia per
mantenere la SatO2 periferica almeno del 95%.
Ai pazienti con sospetta sepsi verrà assegnato un codice di priori- DOOR (TIME 1 – 180 MIN)
tà elevato per evitare che tempo prezioso venga perso durante
l’attesa prima della valutazione medica. L’infermiere di area
d’emergenza, in accordo con il Medico D’Urgenza, oltre a rilevare i
parametri vitali (compreso ECG a 12 derivazioni e pulsiossimetria)
somministrerà il qSOFA ed il NEWS ed eseguirà i prelievi per gli
esami ematochimici del “pannello sepsi” compreso l’EGA per il
monitoraggio dei lattati. Alla visita il paziente, rispetto all’evento
“sepsi”, potrà essere considerato a priorità 0(a): qSOFA negativo e
focolaio infettivo improbabile; priorità 1(b): qSOFA negativo e
focolaio infettivo sospetto; priorità 2(c): qSOFA positivo e focolaio
infettivo improbabile; priorità 3(d): qSOFA positivo e focolaio
infettivo sospetto.
DATA (TIME 1 – 180 MIN) Il Sepsi Team avrà il compito di applicare il PDTA del Paziente con
Sospetta Sepsi assicurandosi che sia effettuato il dosaggio/mo-
nitoraggio dei lattati, dosaggio della procalcitonina e che vengano
effettuati gli esami strumentali a supporto della diagnosi infettiva
(TC, Rx, ecc) che in ogni caso non devono ritardare l’inizio della
resuscitation (DECISION), se necessario. Non appena possibile
verrà somministrato il SOFA Score per porre diagnosi di Sepsi.
DECISION (TIME 1 – 180 MIN) Nel paziente con priorità > 0 verranno monitorati i lattati ogni 30
minuti e saranno somministrati boli di cristalloidi in 15 minuti
qualora la PAM sia < 65 mmHg e/o i lattati ≥ 4 mmol/L. Sarebbe
auspicabile che la somministrazione della fluidoterapia fosse
guidata da una verifica di ridotto precarico Echo-Focused. Qualo-
ra la PAM si mantenga al di sotto di 65 mmHg e/o i lattati ≥ 4
mmol/L nonostante adeguata fluidoterapia sarà necessario
iniziare infusione continua di noradrenalina.
Nei pazienti in cui verrà confermata la diagnosi di Sepsi (Delta
SOFA Score ≥ 2), prima dell’inizio della terapia antibiotica, verran-
no effettuati prelievi per emocoltura così come previsto dallo
schema del percorso microbiologico (2 sets completi per aerobi,
anaerobi e miceti a distanza di 10 – 15’ da incubare immediata-
mente).
3.
DETECTION
PDTA
AREA TERAPIA INTENSIVA
• Nei pazienti con sospetta/certa infezione ricoverati in UTI si
suggerisce la misurazione sistematica, periodica, del SOFA
score per l’identificazione della sospetta sepsi.
Non ci sono stati nuovi studi che hanno modificato queste racco-
mandazioni. l' RCT multicentrico più grande (n = 624) in pazienti
adulti non ha trovato alcun beneficio per l'utilizzo di l'immunoglo-
bulina IV (IVIg).
• Il timing dell’inizio del supporto renale extracorporeo dovrà RENAL REPLACEMENT TERAPY
essere valutato prendendo in considerazione l’equilibrio idroe-
lettrolitico, la funzione emodinamica, la funzionalità renale (pre-
gressa e residua) ed le sue modifiche nel tempo.
DISPATCH (Attivazione)
Il mezzo di soccorso verrà allertato di una possibile sepsi. Sul
posto il team sanitario, oltre ai classici parametri vitali standard
(compresa la temperatura corporea), valuterà il qSOFA e,
contestualmente, cercherà, con anamnesi ed esame clinico, il
possibile sito di infezione.
Trattamento dell’ipotensione con boli di cristalloidi e O2 terapia
per ottenere SatO2 > 92%
DELIVERY (Trasporto)
Il paziente verrà trasportato nell’area d’emergenza più vicina e
meglio attrezzata per la diagnosi e la terapia del paziente settico.
Sarà cura della CO allertare l’area d’emergenza del dea di
riferimento dell’arrivo di un codice “Rosso Sepsi”
a) Valutazione SOFA
i.Delta SOFA < 2
1. Monitoraggio parametri clinici ogni 30 minuti
ii.Delta SOFA > 2 non altrimenti spiegabile
1. SEPSI!
3. Applicazione BUNDLES
a) Dosare i lattati
i.Monitorare lattati ogni 30 minuti se > 2 mmol/L
b) Ottenere colture prima della somministrazione ATB
i.Emocoltura 2 set completi per aerobi, anaerobi e miceti a
distanza di 10’- 15’ min (anche 1 prelievo per 2 sets) da
incubare immediatamente (cfr “Percorso Microbiologico
ED”)
c) Somministrare boli di cristalloidi tamponati in 15 minuti su
guida Ecografica (se disponibile)
i.Se lattati > 4 mmol/L
ii.Se pressione arteriosa media (PAM) < 65 mmHg
d) Iniziare infusione di vasopressori (noradrenalina) se
nonostante bolo di fluidi
i.Lattati > 4 mmol/L (target < 4 mmol/L)
ii.PAM < 65 mmHg (target > 65 mmHg)
DRUGS (Farmaci)
e) Somministrare antibioticoterapia secondo “Antimicrobial
Stewardship” entro 1 ora dall’accesso in area d’emergenza
(cfr Antimicrobial Stewardship)
DESTINATION (Ricovero)
4. Destinazione Finale verrà stabilita dal Sepsi Team, nel cui
contesto, in questo caso, il medico d’urgenza assume la
leadership
5. INTRA OSPEDALIERO:
REPARTO OSPEDALIERO
1. Tutti i Pazienti ricoverati dovrebbero essere valutati giornal-
mente con il qSOFA (Alterato stato mentale, FR > 22/min, PAS <
100 mmHg) e NEWS Score
6. INTRA OSPEDALIERO:
TERAPIA INTENSIVA
DETECTION
1. Nei pazienti con sospetta/certa infezione ricoverati in UTI si
suggerisce la misurazione sistematica, periodica, del SOFA score
per l’identificazione della sospetta sepsi
4. Procalcitonina - MrProAdm
RESUSCITATION
5. In caso di ipotensione indotta da sepsi, la rianimazione emodi-
namica dovrà essere iniziata nel più breve tempo possibile
OPTIMIZATION
16. La fase di rianimazione fluidica iniziale deve essere seguita da
una fase di ottimizzazione nella quale l’obiettivo del trattamento
deve essere quello di assicurare un adeguato trasporto di ossige-
no agli organi periferici
IDENTIFICATION
18. Nella valutazione del potenziale focus infettivo si dovrà consi-
derare la storia ‘microbiologica’ del paziente, comprese pregresse
infezioni e/o colonizzazione e farsi guidare dai dati di disfunzione
d’organo come spia di sede potenziale d’infezione
CONTROL (SOURCE)
23. La valutazione di una eventuale fonte settica eradicabile e/o
controllabile (es. perforazione intestinale; fascite necrotizzante)
deve essere eseguita nel più breve tempo possibile dopo il ricono-
scimento della sepsi e contestualmente alla Resuscitation
ANTIBIOTIC THERAPY
28. Terapia Antimicrobica secondo “Antimicrobial Stewardship”
TRANSFUSION
31. Le trasfusioni di globuli rossi concentrati potranno esser
prese in considerazione se Hb< 7 gr/dl ed in assenza di circostan-
te concomitanti quali ischemia miocardica, emorragia in atto o
grave ipossiemia
ADJUVANT
32. In caso di shock settico non responsivo alla rianimazione
fluidica e all’infusione di vasopressore, può essere considerata la
somministrazione di idrocortisone (200 mg die)
MECHANICAL VENTILATION
35. Nel caso di ARDS associato a sepsi/shock settico, bisognerà
utilizzare un tidal volume ≤ 6ml/kg di peso corporeo predetto e
mantenere pressioni di plateau ≤ 30 cmH2O
37. Nel caso di ARDS con P/F <150 mmHg, si dovrà valutare la
posizione prona, le manovre di reclutamento, e la curarizzazione
continua
38. Valori di P/F <100 mmHg e/o ipossiemia pericolosa per la vita,
non controllabile tramite le metodiche suddette, si dovrà valutare
l’utilizzo di metodiche di circolazione extracorporea di concerto
con il centro di riferimento ad elevata expertise
GLICEMIC CONTROL
39. Nel paziente settico si dovrà iniziare un’infusione protocollata
di insulina qualora almeno due misurazioni ematiche (non pin
test) risulti > 180 mg/dl
NUTRITION
43. L’inizio del supporto nutrizionale del paziente settico dovrà
avvenire preferibilmente per via enterale, prendendo in conside-
razione le eventuali controindicazioni ad essa (es. instabilità emo-
dinamica grave, condizioni addominali chirurgiche sfavorevoli
etc.). L’inizio dell’introito calorico dovrà valutare la tolleranza
intestinale (es. ristagno gastrico) e dovrà aumentare ove possibile
fino al full rate calorico in 3-7 giorni
PERCORSO MICROBIOLOGICO
(in base all’organizzazione della Rete ospedaliera Regione Sicilia
elenco degli ospedali classificati considerando il livello di complessi-
tà)
(Dea di II livello)
(Dea di I livello)
OSPEDALE DI:
REPARTO
COMUNITARIE SENZA FATTORI DI RISCHIO
• Ceftriaxone 2g ev /die + (Claritromicina 500 mg/12h o Azitromicina
500 mg /die)
• Levofloxacina 750 mg ev/die (nei pz con allergia a betalattamine o
macrolidi)
Aggiungere Oseltamivir nel periodo epidemico influenzale.
NOSOCOMIALI
• Piperacillina/tazobactam 4,5 gr ev/6h + Linezolid 600 mg ev/12h
• Ceftobiprole 500 mg ev/8h
• Meropenem 1 gr ev in 2h poi 1 gr ev/6h + Linezolid 600 mg/12h
• Ceftolozane/tazobactam 3 gr ev in 1 h ogni 8h + Linezolid 600 mg
ev/12h
• Ceftazidime/avibactam 2,5 gr ev/8h + Fosfomicina 4 gr /6h +
Linezolid 600 mg ev/12h (se colonizzazione da KPC o già in terapia
con carbapenemico)
UTI
ASSOCIATE A VENTILAZIONE (VAP)
• Meropenem 1 gr ev/8h + Linezolid 600 mg ev/12h
• Ceftolozane/tazobactam 3 gr ev in 1 h ogni 8h + Linezolid 600 mg
ev/12h
• Ceftazidime/avibactam 2,5 gr/8h + Fosfomicina 4 gr ev/6h +
Linezolid 600 mg ev/12h (se colonizzazione da KPC o già in terapia
con carbapenemico)
COMUNITARIE
• Ampicillina/Sulbactam 3 gr ev/6h ic + Amikacina 15mg
ev/kg/24h
• Piperacillina/tazobactam 4,5 gr ev/6h + Amikacina 15mg
ev/kg/24h
COMUNITARIE
• Ceftriaxone 2gr ev/12 h + Linezolid 600 mg ev/12h + (Ampicilli-
na/Sulbactam 3 gr ev/6h o Ampicillina 4 gr ev/6 h) + gentamicina
5 mg ev/Kg/die
POSTCHIRURGICHE/NOSOCOMIALI/IATROGENE O COMUNITA-
RIE CON FATTORI DI RISCHIO
• Meropenem 2 gr ev/8h + Linezolid 600 mg ev/12h
• Ceftazidime/Avibactam 2,5 gr ev/8h + (Amikacina 1,5 gr ev/24h
il 1° giorno, poi 15 mg/Kg/die o Fosfomicina 8 gr ev/8h) + Linezo-
lid 600 mg ev/12h (se Colonizzazione da KPC nota o se già in
terapia con Meropemen)
COMUNITARIE
• Daptomicina 8-10 mg ev/kg /24h + Piperacillina/tazobactam
4,5 gr ev/6h
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