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Politecnico di Milano

Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio


Insegnamento di Geotecnica 1 con Laboratorio
prof. Cristina Jommi

Raccolta di esercizi tratti dai vecchi temi d’esame e classificati per argomenti
a cura di Carlo Pretara – luglio 2006

Indice

CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI .............................................................................................3


Soluzioni degli esercizi sulla classificazione dei terreni ................................................................................................. 5

FILTRAZIONE................................................................................................................................10
Soluzioni degli esercizi sulla filtrazione ........................................................................................................................ 29

STATO DI SFORZO GEOSTATICO ...........................................................................................58


Soluzione degli esercizi sullo stato di sforzo geostatico................................................................................................ 65

PROVE PER LA DETERMINAZIONE DELLE CARATTERISTICHE MECCANICHE ...73


Prove edometriche ........................................................................................................................................................... 73

Prove di taglio .................................................................................................................................................................. 79

Soluzione degli esercizi sulle prove di taglio ............................................................................................................ 85

Prove triassiali ................................................................................................................................................................. 89

Soluzione degli esercizi sulle prove triassiali ........................................................................................................... 99

CONSOLIDAZIONE.....................................................................................................................103
Soluzione degli esercizi sulla consolidazione .............................................................................................................. 118

SPINTE SU PARETI .....................................................................................................................126


Soluzione degli esercizi sulle Spinte su pareti............................................................................................................. 129
Classificazione dei terreni

Esercizio 1

Due campioni di sabbia vengono preparati in laboratorio utilizzando le medesime procedure e


consolidati isotropicamente alla stessa pressione isotropa efficace. Il campione A ha grani
arrotondati di dimensioni uniformi. Il campione B è granulometricamente ben assortito e ha grani a
spigoli vivi.

a) quale campione avrà l’indice dei vuoti, e, più alto a fine compressione isotropa?
b) quale campione avrà maggiore resistenza al taglio?

Esercizio 2

Di un campione di limo argilloso vengono forniti i seguenti valori per le proprietà indice:
peso specifico delle particelle solide γs = 2.72 g/cm3
peso dell’unità di volume totale γtot = 1.40 g/cm3
indice dei vuoti e = 1.000
grado di saturazione Sr = 0.85
contenuto in acqua w = 31.25%
uno dei valori forniti è inconsistente con gli altri; dire quale, e darne il valore corretto.
determinare la porosità n del campione.
determinare il valore del peso dell’unità di volume dello stesso campione in condizioni secche γd e
in condizioni sature γsat .

Esercizio 3

Un campione di sabbia (a) secca di peso Ps = 750 g, contenuta in un cilindro di volume V0 = 500
cm3, viene assoggettato a un incremento di sforzo pari a 200 kPa, e subisce una variazione di
volume ΔV1 = 1%. Un identico campione di sabbia (b), sottoposto ad addensamento per vibrazione,
mostra una diminuzione di volume ΔV2 = 10%. Il peso specifico delle particelle solide è pari a γs =
2.65 g/cm3.
Si calcolino la porosità n e il peso dell’unità di volume γd dei due campioni originali (uguali fra
loro), del campione (a) dopo l’applicazione del carico, e del campione (b) dopo vibrazione.

Esercizio 4

Un campione di terreno è caratterizzato da un contenuto in acqua pari a w = 25 %, una porosità n =


0,46 ed un peso di volume dei costituenti solidi γs = 29,6 kN/m3. Si determinino il grado di
saturazione Sr ed il peso totale γtot del campione.

Esercizio 5

Un provino cilindrico di terreno completamente saturo (Sr = 1) di sezione A =100 cm2 viene
sottoposto ad una prova di compressione in condizioni edometriche. Il provino ha una altezza
iniziale di H0 =3,81 cm e un contenuto in acqua w0 = 31,40%. Al termine della prova la variazione
di altezza è pari a ΔH = - 0,762 cm e il contenuto in acqua risulta wf =17,84%. Si misura il peso del
provino in condizioni secche, che risulta pari a Ps = 561,8 g. Determinare:
a) il peso specifico dei grani γs;
b) l’indice dei vuoti, e, nelle condizioni iniziale e finale.

Esercizio 6

Uno strato superficiale di terreno, inizialmente non saturo, raggiunge, a seguito di una pioggia
intensa, le condizioni di totale saturazione (Sr = 1) con w = 22.8%. Sapendo che per il terreno in
oggetto γs = 27 kN/m3, valutare:
l’indice dei vuoti nelle condizioni sature;
il peso totale di volume nelle condizioni sature;
il peso di volume immerso.

Esercizio 7

Un terreno limo-argilloso, compattato all’ottimo, ha un peso di volume allo stato secco γd = 15.5
kN/m3.
Il suo contenuto in acqua è pari a w = 24%. Il peso specifico delle particelle solide è stato
determinato in laboratorio e risulta γs = 26.5 kN/m3. Si determini:
il grado di saturazione Sr del materiale compattato all’ottimo;
l’indice dei vuoti, e;
il peso di volume del terreno γsat saturato a indice dei vuoti costante;
se il terreno durante la fase di saturazione rigonfiasse, il peso di volume in condizioni sature sarebbe
maggiore o minore del precedente?

Esercizio 8

La costruzione di un rilevato viene effettuata compattando un limo argilloso e sabbioso con un


contenuto in acqua pari a w = 26.5% in modo da raggiungere un indice dei vuoti pari a e = 0.786.
Sapendo che il peso specifico delle particelle solide è γs = 2.71 g/cm3, determinare
il grado di saturazione Sr del terreno compattato;
il peso per unità di volume totale, γtot;
il peso dell’unità di volume del terreno in condizioni secche γd (Sr = 0).

Domanda 1

Dare la definizione di peso di volume totale, peso di volume immerso e peso specifico delle
particelle solide.
Soluzioni degli esercizi sulla classificazione dei terreni

Esercizio 2

Ricordando che

γ s 2.72 g / cm3
Gs = = = 2.72 (1)
γw 1 g / cm3

ed essendo noti dai dati del problema i valori del grado di saturazione Sr, dell’indice dei vuoti e, e
del contenuto in acqua w, è possibile facilmente verificare che risulta soddisfatta la relazione:
Sr ⋅ e = Gs ⋅ w (2)

in quanto
0,85 ⋅1 = 2.72 ⋅ 0.3125
(3)
0.85 = 0.85

Conseguentemente il valore inconsistente è quello del peso dell’unità di volume totale γtot.
Poiché:

γ tot = (1 − n ) γ s + n Sr γ w (4)

e
e
n= = 0.5 (5)
1+ e

si ricava

γ tot = (1 − 0.5 ) ⋅ 2.72 + 0.5 ⋅ 0.85 ⋅1 = 1.785 g / cm3 (6)

La valutazione del peso dell’unità di volume in condizioni secche e in condizioni sature avviene
impiegando la relazione (4), ove si sostituisce rispettivamente Sr = 0 :

γ d = (1 − 0.5 ) ⋅ 2.72 + 0.5 ⋅ 0 ⋅1 = 1.36 g / cm3 (7)

e Sr = 1 :

γ d = (1 − 0.5 ) ⋅ 2.72 + 0.5 ⋅1⋅1 = 1.86 g / cm3 (8)

Esercizio 3

La porosità n del terreno è data da:


Vv Vt − Vs
n= = (9)
Vt Vt
avendo indicato con pedice t, v, s, rispettivamente il volume totale, della parte solida e dei vuoti.
Il volume della parte solida dei due campioni risulta essere il medesimo (i due campioni sono
perfettamente identici) e può essere calcolato mediante:
Ps 750
Vs = = = 283 cm3 (10)
γs 2.65

Nelle condizioni iniziali il volume totale dei due campioni è pari a V0 e conseguentemente:
V0 − Vs 500 − 283
n0 = = = 0.434 (11)
V0 500

Il peso dell’unità di volume si può quindi calcolare attraverso la (4), ricordando che il campione è
secco ( Sr = 0 ):

γ d = (1 − 0.434 ) 2.65 = 1.5 g / cm3


0
(12)

Il primo campione di sabbia dopo l’incremento di carico avrà raggiunto un volume pari a:

Vt1 = 500 ⋅ (1 − 0.01) = 495 cm3 (13)

ovvero
Vt1 − Vs 495 − 283
n1 = = = 0.428 (14)
Vt1 495

cui corrisponde un peso di volume:

γ d = (1 − 0.428 ) 2.65 = 1.516 g / cm3


1
(15)

Il secondo campione di sabbia al termine dell’addensamento per vibrazione occuperà un volume


totale pari a

Vt1 = 500 ⋅ (1 − 0.1) = 450 cm3 (16)

da cui
Vt2 − Vs 450 − 283
n2 = = = 0.371 (17)
Vt2 450

cui corrisponde un peso di volume:

γ d = (1 − 0.371) 2.65 = 1.667 g / cm3


2
(18)
Esercizio 5

Per la determinazione del peso specifico dei grani si tiene presente che prima di eseguire la prova di
compressione il provino è saturo e pertanto il volume occupato dall’acqua, Vw, coincide con il
volume dei vuoti, Vv.
Essendo noto il contenuto in acqua w0, e il peso secco, è possibile ricavare il peso dell’acqua
presente all’interno del campione:
Pw0 = w0 ⋅ Ps = 561.8 ⋅ 0.3140 = 176.41 g (19)

cui corrisponde un volume:


Pw0 176.41 cm3
Vw0 = = = 176.41 cm3 (20)
γw 1. g / cm 3

E’ pertanto possibile risalire al volume occupato dalla parte solida:


Vs = Vt0 − Vv0 = Vt0 − Vw0 (21)

con Vt0 volume totale del provino:

Vt0 = A ⋅ H 0 = 100 ⋅ 3.81 = 381 cm3 (22)

Sostituendo i valori nella (21) si ha:


Vs = 381 − 176.41 = 204.59 (23)

da cui poter ricavare il peso specifico dei grani:


Ps 561.8
γs = = = 2.75 g / cm3 (24)
Vs 204.59

L’indice dei vuoti nelle condizioni iniziali e0 si ricava tenendo presente che:
γ s 2.75
Gs = = = 2.75 (25)
γw 1

e che
Sr ⋅ e = Gs ⋅ w (26)

da cui
Gs ⋅ w 2.75 ⋅ 0.3140
e0 = = = 0.864 (27)
Sr 1

Al termine della prova varia il volume totale,


Vt f = 100 ⋅ ( H 0 + ΔH ) = 100 ⋅ ( 3.81 − 0.762 ) = 100 ⋅ 3.048 = 304.8 cm3 (28)

mentre il volume della parte solida rimane costante. Pertanto il volume dei vuoti può essere
calcolato come differenza tra Vt f e Vs :

Vv f = Vt f − Vs = 304.8 − 204.59 = 100.21 cm3 (29)

da cui:
Vv f 100.21
e0 = = = 0.490 (30)
Vs 204.59

Esercizio 6

L’indice dei vuoti in condizioni sature si può valutare mediante la (26):


Gs ⋅ w 2.7 ⋅ 0.228
esat = = = 0.616 (31)
Sr 1

essendo:

27 kN / m3
Gs = = 2.7 (32)
10 kN / m3

Ricordando poi che la porosità n è data da:


e 0.616
n= = = 0.381 (33)
1 + e 1 + 0.616

si può ricavare il peso dell’unità di volume in condizioni sature mediante la:

γ = (1 − n ) γ s + n Sr γ w (34)

ove si ponga Sr = 1 , ovvero:

γ sat = (1 − 0.381) ⋅ 27 + 0.381⋅10 = 16.71 + 3.81 = 20.52 kN / m3 (35)

Il peso di volume immerso è pari a:

γ ' = γ sat − γ w = 20.52 − 10 = 10.52 kN / m3 (36)


Esercizio 7

Scrivendo
γd n
γ d = (1 − n ) γ s ⇒ n = 1 − = 0.415 ⇒ e = = 0.709 (37)
γs 1− n

si ha
w ⋅ Gs
w ⋅ Gs = Sr ⋅ e ⇒ Sr = = 0.896 = 89.6% (38)
e

Il peso di volume del campione saturo è pari a:

γ sat = γ d + n ⋅ γ w = 19.65 kN / m3 (39)

Se il terreno rigonfiasse il peso γsat sarebbe minore del precedente:

γ sat = (1 − n ) ⋅ Gs ⋅ γ w + n ⋅ γ w = γ w [Gs − n ⋅ ( Gs − 1)]


⇓ (40)
n2 > n1 ⇒ γ sat2 < γ sat1


rigonfiamento
Filtrazione

Esercizio 1
In figura è rappresentato il reticolo di filtrazione nel terreno di fondazione di una traversa fluviale. Il
terreno è omogeneo e isotropo e il suo coefficiente di permeabilità e’ pari a k = 10-5 m/sec.
a) calcolare la portata del moto di filtrazione
b) determinare il valore della pressione nei punti A,B,C,D.

Esercizio 2

Si calcolino il gradiente idraulico totale i, la portata del moto di filtrazione Q e l’andamento della
pressione u lungo la direzione s del sistema costituito dai due strati rappresentati in figura.

coefficienti di permeabilità: k1 = 10-5 m/sec


k2 = 2*10-5 m/sec
lunghezze: L1 = 20 cm
L2 = 10 cm
pressioni : uA = 10 kPa
uB = 5 kPa
area: A = 10 cm2
inclinazione direzione s: α = 30°

Esercizio 3

Su un provino cilindrico di limo, di altezza L = 7.60 cm e diametro D = 3.80 cm, viene eseguita una
prova di permeabilità a carico costante, imponendo un flusso idraulico dal basso verso l’alto. Il
provino è assoggettato a uno sforzo verticale totale pari a σv = 100 kPa e a uno sforzo di
confinamento radiale totale σr = 50 kPa. La differenza di carico idraulico totale, ΔhAB = 1m, viene
imposta collegando la base del provino a un attuatore di pressione che mantiene la pressione di base
uB = 30 kPa, mentre alla testa del campione viene mantenuta una pressione uA = 20 kPa. La portata
misurata in un’ora è pari a Q = 5.37 cm3/h.
a) determinare il coefficiente di permeabilità k del limo.
b) trascurando le componenti di sforzo dovute al peso proprio del provino, si tracci l’andamento
degli sforzi efficaci σ’v e σ’r lungo l’altezza del provino.

Esercizio 4

Due bacini idrici sono collegati da uno strato permeabile confinato fra due strati impermeabili. La
geometria e le proprietà idrauliche degli strati sono schematizzati in figura. Si determini, a regime:
a) il gradiente del moto di filtrazione
b) la portata del moto
Esercizio 5

Con riferimento allo schema per la prova di permeabilità a carico costante già presentato
nell’esercizio 3, si consideri la presenza alla testa e alla base del provino di due pietre porose di area
uguale a quella del provino, di spessore tP = 2.5 mm con permeabilità kP = 10-6 cm/sec. La
differenza di carico idraulico ΔhA’B’ = 1m viene imposta all’intero sistema tramite una pressione di
base uB’ = 30 kPa e una pressione in testa uA’ = 20 kPa. La portata attraverso l’intero sistema
(provino + pietre porose) misurata in un’ora è pari a Q = 5.37 cm3/h.

Determinare nuovamente la permeabilità del limo, tenendo in conto l’effetto della presenza delle
pietre porose.

Esercizio 6

Data la situazione schematizzata in figura e supposto che il moto di filtrazione sia a regime:
a) si determini la portata che transita dal serbatoio di monte verso il serbatoio di valle;
b) si determini il valore della pressione nel punto P indicato in figura.

Dati:

hm = 30 m
hv = 8 m

sA = 3 m kA = 4 ·10-5 m/s
sB = 1,5 m kB = 2 ·10-5 m/s

L = 750 m
LP = 250 m
L

A
LP B

α
hm

hv

sA

sB

Esercizio 7

Si consideri una prova di permeabilità a carico variabile eseguita su un provino di limo saturo
avente sezione A=3800 mm2. Come rappresentato in figura, inizialmente (t=0) viene posta sul
provino una buretta d’acqua avente sezione a=80 mm2 imponendo un carico h0=800mm. Trascorso
un tempo t1= 75 minuti dall’inizio della prova, si osserva che la colonna d’acqua al di sopra del
provino si è abbassata fino a raggiungere l’altezza h1= 400 mm.
Determinare il valore della permeabilità del campione di terreno sottoposto alla prova.

t=t0

t=t1

h0
provino
h1

A
Esercizio 8

Si consideri la schematizzazione del moto di filtrazione in un terreno stratificato rappresentata in


figura.
Determinare l’andamento delle pressioni e la portata del moto di filtrazione nelle seguenti
situazioni:
- ΔHA=2 m;
- ΔHB=4,5 m;

A
h1=1,5 m
h2=3 m
h3=2 m k1 h1 ΔhA
k1= 2 ⋅10 −4 m/s
k2= 2 ⋅10 −8 m/s ΔhB
k2 h2
k3= 4 ⋅10 −4 m/s

Sezione: A=1 m2
k3 h3

Esercizio 9

Con riferimento al sistema in figura, si calcolino:


a) il gradiente idraulico totale medio i;
b) la portata del moto di filtrazione Q;
c) l’andamento della pressione u lungo la direzione z del sistema costituito dai due strati
rappresentati in figura.

coefficienti di permeabilità: k1 = 10-5 m/sec


k2 = 2*10-5 m/sec
lunghezze: L1 = 60 cm
L2 = 40 cm
carico idraulico: ha = 1.5 m
hb = 0.0 m
area: A = 10 cm2
Esercizio 10
Su un provino cilindrico di sabbia limosa, di altezza L e area A, viene eseguita una prova di
permeabilità a carico variabile, secondo lo schema indicato in figura. I dati geometrici e le misure di
altezza piezometrica nel tempo sono riportati in tabella.
d) determinare il coefficiente di permeabilità k della terra esaminata;
e) dire quali condizioni devono essere verificate affinché la stima del coefficiente di
permeabilità sia accurata con l’assetto sperimentale proposto;
f) determinare il massimo e il minimo gradiente idraulico a cui è assoggetato il provino durante
il corso della prova (t = 0÷1h);
g) determinare il modulo e la direzione della massima forza di filtrazione a cui è assoggetato il
provino durante il corso della prova.

lunghezza: L = 10 cm
carico idraulico h (t1=0) = 0.5 m
h (t2=1 ora) = 0.4 m
area provino: A = 20 cm2
area capillare: ac = 1 cm2

Esercizio 11
Su un provino cilindrico di sabbia limosa, di altezza L e area A, viene eseguita una prova di
permeabilità a carico costante, secondo lo schema indicato in figura. I dati geometrici e le misure di
altezza piezometrica sono riportati in tabella.
h) determinare il coefficiente di permeabilità k della terra esaminata;
i) determinare il modulo e la direzione della massima forza di filtrazione a cui è assoggettato il
provino durante il corso della prova.
lunghezza: L = 10 cm
carico idraulico h (a’) = 2.5 m
h (b’) = 0.5 m
area provino: A = 20 cm2
portata, Q: 4 10-3 m3/sec

Esercizio 12

In figura è rappresentato il reticolo di filtrazione alle spalle di un muro di sostegno, con dreno
verticale in ghiaia. La permeabilità del terreno è pari a k = 10-7 m/sec.
a) Tracciare l’andamento qualitativo della pressione dell’acqua lungo la retta inclinata a 45°
rispetto alla direzione orizzontale;
b) determinare la portata del moto;
c) determinare la spinta dell’acqua sulla parete del muro di sostegno.

Esercizio 13

Un deposito stratificato è costituito da due strati sabbiosi separati da uno strato di argilla, così come
indicato in figura.
Le caratteristiche di ciascuno strato sono riassunte in tabella.
Strato Spessore (m) Sr n e Gs γs (kN/m3) Permeabilità (m/s)
1 3 1 0,4 ---- 2,7 ---- 10-3
2 5 1 0,8 ---- 26 2·10-9
3 ---- 1 0,35 ---- 2,7 ---- 10-3
Si determini:
j) il gradiente idraulico all'interno dello strato di argilla;
k) la portata del moto di filtrazione;
l) l'andamento delle pressioni fino ad una profondità dal piano campagna z = 6 m.
m) lo stato di sforzo verticale, totale ed efficace fino alla profondità z = 6 m;

Si ipotizzi ora un abbassamento di 3 m del livello di falda nello strato sabbioso profondo rispetto
alla situazione precedente. Determinare l'andamento delle pressioni nella nuova configurazione.

1,5 m
1 Sabbia e ghiaia 3m
3m

2 Argilla
5m

z
livello a seguito
3 Sabbia 6m abbassamento

Esercizio 14
In figura è rappresentato il reticolo di filtrazione all'interno di una diga in terra. Al piede della diga,
come indicato in figura, è posizionato un dreno in materiale ghiaioso. La diga è stata realizzata
impiegando un limo argilloso, la cui permeabilità può essere assunta pari k = 2 ⋅10-8 m / s .
n) Determinare la portata del moto di filtrazione per unità di lunghezza in direzione ortogonale al
piano del moto.
o) Determinare il valore della pressione nei punti A, A', P e P'.
Esercizio 15

Un deposito stratificato è costituito da due strati sabbiosi separati da uno strato di argilla, così come
indicato in figura. Nel primo strato, il livello di falda coincide con il piano campagna. Nel secondo
acquifero il livello piezometrico è posizionato a –4.5. m dal piano campagna. Le caratteristiche di
ciascuno strato sono riassunte in tabella.

Strato Spessore (m) Sr n e Gs γs (kN/m3) Permeabilità (m/s)


1 3 1 0,4 ---- 2,7 ---- 10-3
2 5 1 0,8 ---- 26 2·10-9
3 ---- 1 0,35 ---- 2,7 ---- 10-3

Si determini:
p) il gradiente idraulico nello strato di argilla;
q) la portata del moto di filtrazione;
r) l'andamento delle pressioni fino ad una profondità dal piano campagna z = 8 m;
s) l’andamento della componente verticale di sforzo, totale ed efficace, fino alla profondità z = 8
m.

Si ipotizzi ora un innalzamento di 3 m del livello di falda nel secondo strato sabbioso, mentre il
livello della prima falda rimane inalterato a piano campagna. Si determini:
t) l’andamento della pressione neutra a regime;
u) la variazione della componente verticale di sforzo totale ed efficace a regime;
v) il grado di sovraconsolidazione OCR dopo l’innalzamento della falda, sapendo che il deposito
era originariamente normalconsolidato.
1,5 m
1 Sabbia e ghiaia 3m
3m

2 Argilla
5m
innalzamento
della falda
z
3 Sabbia 6m

Esercizio 16
In figura è rappresentato il reticolo di filtrazione nell’intorno di una traversa. Il terreno, sede del
moto di filrazione è un limo sabbioso, con conducibilità idraulica omogenea e isotropa pari a k =
10-6 m/s.
w) determinare la portata del moto di filtrazione;
x) eseguire la verifica a sifonamento a valle della traversa, secondo il meccanismo di Terzaghi.

h = 3.5m
0.75 m

h = 1.5 m
k = 10-6 m/s
γsat = 20 kN/m3
Esercizio 17

Su un provino cilindrico di limo, di altezza L e diametro D, viene eseguita una prova di


permeabilità a carico idraulico costante, secondo lo schema indicato in figura (caso 1). I dati
geometrici e le misure di altezza piezometrica sono riportati in tabella. Determinare il coefficiente
di permeabilità k1 del limo.
(1) (2)

a a L = 7,60 cm
h (a) = 1m
h (b) = 2 m
L L D = 3,80 cm
Q = 5,37 cm3/h

b b

D D

Lo stesso tipo di prova viene eseguita in presenza, alla testa e alla base del provino, di due pietre
porose, di diametro pari a quello del provino, con permeabilità kp = 10-8 cm/s (caso 2). La
differenza di carico idraulico, ancora pari a 1 m, viene applicata all’intero sistema provino + pietre
porose. La portata misurata attraverso l’intero sistema è ancora pari a 5,37 cm3/h. Dire se la
permeabilità k2 del materiale sottoposto a prova è maggiore, minore o uguale alla precedente, e
giustificare la risposta.
Esercizio 18
In figura è riportato il reticolo di filtrazione nell’intorno di una paratia in terreno granulare
omogeneo e isotropo, con peso di volume saturo γsat = 20 kN/m3 e coefficiente di permeabilità k =
10-6 m/sec. Calcolare:
a) la portata del moto di filtrazione;
b) il coefficiente di sicurezza nei confronti del sifonamento a valle della paratia.

Esercizio 19

Il deposito schematizzato in figura, è costituito da uno strato sabbioso superficiale (1) di spessore 3
m e sede della falda F1, sovrastante due strati di argilla (2 e 3) di spessore 2m e 4m rispettivamente.
Lo strato argilloso superiore risulta caratterizzato da un coefficiente di permeabilità doppio rispetto
allo strato argilloso inferiore. Lo strato più profondo del deposito è costituito da ghiaia (4). Il carico
idraulico totale dello strato di ghiaia 4 è governato dal livello idrometrico F3.

A seguito dell’abbassamento del livello idrometrico di –1.5 m (da F3A a F3B) determinare, con
riferimento alle condizioni di lungo termine:
a) la portata del moto di filtrazione che viene a generarsi, essendo la permeabilità dello strato di
argilla (3) pari a k3 = 2ּ10-10 m/s;
b) l’andamento delle pressioni neutre lungo la direzione z;
c) la variazione della componente verticale di sforzo efficace lungo lo spessore dei due strati
argillosi.
Esercizio 20

In figura è rappresentato il reticolo di filtrazione nel terreno alle spalle di un’opera di sostegno. La

permeabilità del terreno è k = 5. 10 –6 m/s.

a) Tracciare l’andamento della pressione dell’acqua lungo la retta inclinata diagrammata in


figura.
b) Determinare la portata del moto di filtrazione.
c) Determinare la spinta dell’acqua sulla parete di sostegno.
Esercizio 21

In figura è rappresentato il reticolo di filtrazione nell’intorno di una traversa fluviale. Il terreno,


sede del moto di filrazione è un limo sabbioso, con conducibilità idraulica omogenea e isotropa pari
a k = 10-6 m/s.
y) determinare la portata del moto di filtrazione;
z) eseguire la verifica a sifonamento a valle della traversa, secondo il meccanismo di Terzaghi

h = 3.5m
0.75 m

h = 1.5 m
k = 10-6 m/s
γsat = 20 kN/m3

Esercizio 22

Con riferimento al reticolo di filtrazione tracciato in figura 1:

a) Tracciare l’andamento delle pressioni sulla paratia.


b) Determinare la portata del moto di filtrazione.
c) Effettuare la verifica a sifonamento a valle dell’opera di sostegno.
Esercizio 23

Sapendo che k1 = 0.4·10-6 m/sec e k2 = 0.6 10-6 m/sec, nei due casi schematizzati in figura,

a) determinare il gradiente idraulico totale.


b) determinare l’andamento del carico idraulico lungo le rette s indicate in figura.
c) determinare l’andamento delle pressioni lungo le stesse rette.

caso (I) caso (II)


Esercizio 24

Rispondere alle stesse domande dell’esercizio precedente, assumendo:

k1 = 0.4·10-6 m/sec
k2 = 0.6 10-10 m/sec

Esercizio 25

Su un provino cilindrico di limo, di altezza L = 7.60 cm e diametro D = 3.80 cm, viene eseguita una
prova di permeabilità a carico costante, imponendo un flusso idraulico dal basso verso l’alto. Il
provino è assoggettato a uno sforzo verticale totale pari a σv = 100 kPa e a uno sforzo di
confinamento radiale totale σr = 50 kPa. La differenza di carico idraulico totale, ΔhAB = 1m, viene
imposta collegando la base del provino a un attuatore di pressione che mantiene la pressione di base
uB = 30 kPa, mentre alla testa del campione viene mantenuta una pressione uA = 20 kPa. La portata
misurata in un’ora è pari a Q = 5.37 cm3/h.
c) determinare il coefficiente di permeabilità k del limo.
d) trascurando le componenti di sforzo dovute al peso proprio del provino, si tracci l’andamento
degli sforzi efficaci σ’v e σ’r lungo l’altezza del provino.

Esercizio 26

Con riferimento allo schema per la prova di permeabilità a carico costante già presentato
nell’esercizio 4, si consideri la presenza alla testa e alla base del provino di due pietre porose di area
uguale a quella del provino, di spessore tP = 2.5 mm con permeabilità kP = 10-6 cm/sec. La
differenza di carico idraulico ΔhA’B’ = 1m viene imposta all’intero sistema tramite una pressione di
base uB’ = 30 kPa e una pressione in testa uA’ = 20 kPa. La portata attraverso l’intero sistema
(provino + pietre porose) misurata in un’ora è pari a Q = 5.37 cm3/h.

Determinare nuovamente la permeabilità del limo, tenendo in conto l’effetto della presenza delle
pietre porose.

Esercizio 27

Determinare l’andamento delle pressioni lungo la direzione s nei quattro casi schematizzati in
figura. In tutti i casi, il valore del carico idraulico nella sezione A, hA, è pari a 10 m, mentre quello
in corrispondenza della sezione B è hB = 5 m. L’origine del sistema di riferimento è posta in
corrispondenza della sezione A (zA = 0.)
Figura 1a Figura 1b

Figura 1c Figura 1d
-------------------------------------------------------------------------------------------------------
coefficienti di permeabilità: k1 = 4*10-5 m/sec
k2 = 2*10-5 m/sec
k3 = 2*10-9 m/sec

lunghezze: a =1m
b =5m

carichi idraulici : hA = 10 m quota: zA = 0


hB = 5 m

inclinazione direzione s: α = 30°

Esercizio 28

Il deposito in figura, costituito da due strati sabbiosi, è sede di un moto di filtrazione. Il piano di
falda coincide con il piano campagna. La misura della pressione alla quota del punto P fornisce uP =
65 kPa.
Si determini:
a) la portata Q per unità di area che filtra attraverso il sistema;
b) l’andamento della componente verticale di sforzo totale ed efficace da piano campagna, fino alla
profondità di 5 metri (alla quota del punto P).

Esercizio 29
Il versante in figura è costituito da due strati di materiale colluviale, sovrastanti un substrato
roccioso impermeabile. Lo strato superficiale, 1, può essere considerato impermeabile. Lo strato
inferiore, 2, ha elevata permeabilità. In tabella 1 sono riassunte le proprietà dei due strati. Le
caratteristiche geometriche del versante e le condizioni al contorno idrauliche sono riassunte in
tabella 2. Inizialmente (caso 1) il livello idraulico nei due bacini coincide con l’interfaccia fra i due
strati. Successivamente (caso 2), entrambi i livelli risalgono fino al massimo, indicato in figura.

Tabella 1
strato γ tot k spessore
(kN/m3) (m/sec) H (m)
1 22 ---- 5
2 20 10-5 10

Tabella 2
condizione L H carico carico
(m) (m) idraulico di idraulico di
monte valle
1 b’ a’
400. 145.6
2 b a

b
b'
1
2

a H
a'
L z
h h
b' b
h h
a' a

Determinare:
a) il gradiente idraulico, la portata, e la distribuzione delle pressioni in funzione di z nella
condizione 1 (livelli idraulici: a’-b’);
b) il gradiente idraulico, la portata, e la distribuzione delle pressioni in funzione di z nella
condizione 2 (livelli idraulici: a-b).

Esercizio 30

Con riferimento al sistema in figura, si calcolino:


a) la portata del moto di filtrazione Q;
b) l’andamento del carico idraulico h della pressione u lungo la direzione z del sistema costituito
dai due strati rappresentati in figura

coefficienti di permeabilità: k1 = 10-10 m/sec


k2 = 10-5 m/sec
lunghezze: L1 = 60 cm
L2 = 40 cm
carico idraulico: ha = 1.6 m
hb = 0.0 m
area: A = 10 cm2

Domanda 1

Con riferimento a un moto di filtrazione monodimensionale in direzione s, dire sotto quali ipotesi
l’andamento delle pressioni u (s) è lineare

Domanda 2

Definire i coefficienti di permeabilità equivalenti a un sistema composto da più strati.

Domanda 3

Con riferimento a un moto di filtrazione monodimensionale in direzione s, dire sotto quali ipotesi
l’andamento delle pressioni u (s) è lineare
Soluzioni degli esercizi sulla filtrazione

Esercizio 2

Il sistema è costituito da due strati di caratteristiche differenti posti in serie

zB

Fig. 1

Assumendo come riferimento l’asse z con origine in A, è possibile valutare il carico idraulico nei
punti A e B. In particolare si ha:
zA = 0
(41)
z B = ( L1 + L2 ) sen (α ) = 15 cm = 0.15 m

da cui:
uA 10
hA = z A + = 0+ = 1m
γw 10
(42)
uB 5
hB = z B + = 0.15 + = 0.65 m
γw 10

Ricordando quindi la legge di Darcy e che la portata risulta essere la medesima nei due strati si può
scrivere:
Δh1 Δh
k1 = k2 2
L1 L2
(43)
k1 k
( hC − hA ) = 2 ( hB − hC )
L1 L2

e quindi
−5 −5
hB 10 1 + 2 ⋅10 0.65
k1 k2
hA +
L1 L2
hC = = 0.2 −5 0.1 −5 = 0.72 m (44)
k1
+
k2 10 2 ⋅10
+
L1 L2 0.2 0.1

La pressione nel punto C è pertanto:

uC = γ W ( hC − zC ) = 10 ( 0.72 − 0.1) = 6.2 kPa (45)

L’andamento delle pressioni risulta essere pertanto quello riportato nelle figure seguenti:

1.4
h(s)
1.2 z(s)
A
1

0.8
h, z (m)

C
B
0.6
u/γw
0.4

0.2 B
C
A
0
0 0.1 0.2 0.3
s (m)
Fig. 2

12
z(s)
A
10

8
C
u (kPa)

6
B

0
0 0.1 0.2 0.3
s (m)
Fig. 3

Il gradiente idraulico nei due strati è pari a:

Δh1 (1 − 0.72 )
i1 = = = 1.4
L1 0.2
(46)
Δh ( 0.72 − 0.65 )
i2 = 2 = = 0.7
L2 0.1

mentre la portata che attraversa i due strati:


Δh1 0.28
Q = A k1 = 0.001⋅10−5 ⋅ = 0.0014 ⋅10−5 m3 / s (47)
L1 0.2

Esercizio 3

Per la legge di Darcy:


Q = k Ai (48)

e risolvendo rispetto a k:
Q Q
k= = = 10−5 cm / s
A i π D Δh
2
(49)
4 L

L’andamento degli sforzi è quello rappresentato in figura:

Fig. 4
σv (kPa) σr (kPa) u (kPa) σ'v (kPa) σ'r (kPa)
0 100 50 20 80 30

z (cm)

7.6 100 50 30 70 20

Fig. 5

Esercizio 4

Il gradiente idraulico i è pari a:


ΔhAB
i= = 0,18 (50)
LAB

Per il calcolo della portata, lo strato permeabile può essere schematizzato come costituito da due
elementi in serie (fig. 6):
– lo strato 1;
– uno strato avente la permeabilità equivalente ottenuta tenendo presente che gli strati 2 e 3
sono in parallelo
(a)

k1 keq_23

(b)

A B
keq_1_23

(c)

Fig. 6

Conseguentemente occorrerà determinare il valore di keq. Per due strati posti in parallelo questo è
dato da:
&
k eq =
∑ kH
i i i
(51)
∑H i i

Sostituendo i valori per gli strati 2 e 3: (fig. 6 a):


&
10−8 ⋅ 2 + 0.5 ⋅10−8 ⋅ 3
k eq _ 23 = = 0.7 ⋅10−8 m / s (52)
2+3

Ora occorre valutare la permeabilità equivalente considerando lo strato 1 e quello equivalente agli
strati 2 e 3 (fig. 6 c) posti in serie l’uno rispetto all’altro. Ricordando che per una sequenza di strati
posti in serie:

k eq =
∑L i i

L (53)
∑ k
i
i

si ottiene:
⊥ 6+5
k eq _123 = = 1.54 ⋅10−8 m / s
6 5 (54)
−5
+
10 0.7 ⋅10−8

Pertanto, la portata del moto di filtrazione sarà pari a:


ΔhAB
Q = keq _123 ⋅ A ⋅ (55)
LAB

essendo ΔhAB la perdita di carico tra i punti A e B (2 m, pari alla differenza di quota tra i bacini idrici
di valle e di monte) e LAB la distanza (11 m).
Sostituendo:
2
Q = 1.4 ⋅10−8 ⋅ 5 ⋅ = 1.4 ⋅10−8 m3 / s (56)
11

Esercizio 5

In questo caso occorre tenere presente che la filtrazione avviene all’interno del sistema costituito da
tre strati posti in serie, e pertanto:
⊥ ΔH A ' B '
Q = k eq ⋅ A ⋅ = 1.49 ⋅10−9 m3 / s (57)
LA ' B '

da cui si ricava:
⊥ Q
k eq = = 1.06 ⋅10−7 m / s
ΔH A ' B ' (58)
A⋅
LA ' B '


Ma per gli strati posti in serie k eq è dato dalla (53) e quindi:
⊥ L + 2t p
k eq =
t L (59)
2 p +
kp k

da cui
0.081
1.06 ⋅10−7 =
0.25 ⋅10−2 7.6 ⋅10−2 (60)
2⋅ +
10−8 k

e quindi k = 2.88 ⋅10−7 m / s

Esercizio 9

Il gradiente idraulico medio è dato da:


Δhab (1.5 − 0 ) 1.5
i= = = = 1.5 (61)
Lab ( 0.6 + 0.4 ) 1

La portata del moto di filtrazione è invece data da:



Q = keq ⋅ A ⋅ i (62)

con

k eq =
∑L i i
=
0.6 + 0.4
= 1.25 ⋅10−5 m / s
L 0.6 0.4 (63)
∑ k
i
i

i
+
10−5 2 ⋅10−5

e:

A = 10 cm 2 = 10 ⋅10−4 m 2 = 10−3 m3 (64)

Quindi:

Q = 1.25 ⋅10−5 ⋅10−3 ⋅1.5 = 1.875 ⋅10−8 m3 / s (65)

Per la determinazione dell’andamento delle pressioni è possibile scrivere per un generico punto P:
uP
hP = z P + (66)
γw

Per quanto riguarda il punto b, dai dati del problema si ricava hb = 0 , e dal sistema di riferimento
adottato zb = 0 . Pertanto dalla (66) si ricava:
ub
0 = 0+ ⇒ ub = 0 (67)
γw

za

zc

Fig. 7

Per il punto b si ha invece dai dati del problema ha = 1.5 m e dal sistema di riferimento adottato
za = L1 + L2 = 1 m e pertanto:

ua
1.5 = 1 + ⇒ ua = 10 ⋅ (1.5 − 1) = 5 kPa (68)
γw

L’andamento delle pressioni sarà lineare tra a e c e tra b e c: occorre quindi determinare la pressione
nel punto c. A tal scopo, dette Q1 e Q2 le portate che passano attraverso lo strato 1 e lo strato 2 si ha
che:
Q1 = Q2 = Q (69)

e pertanto
Δhbc
Q1 = k1 ⋅ A ⋅ (70)
bc

si ha:

Q1 1.875 ⋅10−8
Δhbc = bc = −5 0.6 = 1.125 m (71)
k1 A 10 ⋅10−3

Conseguentemente
hc = hb + Δhbc = 0 + 1.125 = 1.125 m (72)
e quindi essendo zc = L1 = 0.6 m

ubc = (1.125 − 0.6 )10 = 5.25 kPa (73)

L’andamento delle pressioni in funzione della coordinata z è riportato in fig.

a
1
0.9 u(z)
0.8
0.7
c
0.6
z (m)

0.5
0.4
0.3
0.2
0.1
b
0
0 1 2 3 4 5 6
u (kPa)

Esercizio 10

La prova di permeabilità viene eseguita con un permeametro a carico variabile:

⎛h ⎞
ln ⎜ 1 ⎟
k= c L ⎝ 2⎠
a h (74)
A ( t2 − t1 )

Le misure effettuate consentono di stimare il coefficiente di permeabilità:

⎛ 0.5 ⎞
ln ⎜ ⎟
1 ⎝ 0.4 ⎠ = 3.1 ⋅10−5 cm / s = 3.1⋅10−7 m / s (75)
k= 10
20 ( 3600 − 0 )

Il massimo e il minimo gradiente idraulico in t = [ 0,1h ] sono pari a:

⎧ max h ( t ) h ( 0 ) 0.5
⎪imax = [ ] = = =5
t∈ 0, 1 h

⎪ L L 0.1
⎨ (76)
⎪ min
t∈[ 0, 1 h]
h ( t ) h (1h ) 0.4
⎪ min
i = = = =4
⎩ L L 0.1
La massima forza di filtrazione per unità di volume sarà pari pertanto a:

f max = γ w ⋅ imax = 10 ⋅ 5 = 50 kN / m3 (77)

ed è diretta come il vettore velocità (vedi fig):

L’assetto sperimentale consente una stima affidabile del coefficiente di permeabilità se:
1) la perdita di carico idraulico nelle pietre porose è trascurabile kp >> k, o può essere
quantificata (conoscendo la permeabilità kp delle pietre porose).
2) la variazione di porosità durante il corso della prova è trascurabile

Esercizio 11

La permeabilità è data da:


Q Q
k= = = 0.1 m / s
A⋅i h ( a ') − h ( b ') (78)
A⋅
L'

mentre la forza di filtrazione, costante per tutta la durata della prova, è diretta dall’alto verso il
basso e ha modulo:

h ( a ') − h ( b ')
f = γ w ⋅i = γ w ⋅ = 200 kN / m3 (79)
L'

Esercizio 12

Considerando il tubo di flusso più profondo, il carico idraulico da dissipare è pari a 6.1 m e i salti di
potenziale sono 8. Pertanto:
6.1
Δhmaglia = = 0.762 m (80)
8

Lo stessa informazione può essere ricavata anche dalla scala graduata riportata in figura alla sinistra
del muro.
Sebbene nel testo del problema venga richiesto un andamento qualitativo, a titolo di completezza
viene riportata la soluzione analitica.

A tal scopo, prendendo in esame i punti da 1 a 9, (fig. 8) si costruisce la tabella seguente,


ricordando che per il k-esimo punto:

hk = 6.1 − ( k − 1) ⋅ Δhmaglia
(81)
uk = γ w ( hk − zk )

s 5

6
7
8
9

Fig. 8

PUNTO zk (m) hk (m) uk (kPa)


1 6.10 6.10 0
2 4.23 5.34 10.89
3 3.06 4.58 14.91
4 2.25 3.82 15.40
5 1.62 3.06 14.13
6 1.08 2.30 11.97
7 0.72 1.54 8.04
8 0.32 0.76 4.32
9 0 0 0
8
7
)
m
s(

6
5
4
3
2
1
00

kP 8
a)
(
12
u

16

20

Fig. 9

La portata del singolo tubo di flusso per unità di lunghezza in direzione ortogonale al moto è pari a:

q = k ⋅ Δhmaglia = 7.6 ⋅10−8 m 2 / s (82)

mentre la portata complessiva (sempre per unità di lunghezza) è pari a:

m2
Q = q ⋅ N tubi = 4.56 ⋅10−7 (83)
s

La spinta esercitata dall’acqua sulla parete è nulla in quanto, per effetto della presenza del dreno la
pressione dell’acqua è nulla.

Esercizio 13
Data la differenza di permeabilità tra gli strati sabbiosi e quelli argillosi, si può supporre che le
perdite di carico siano tutte concentrate nello strato di argilla.
In particolare il gradiente idraulico sarà dato da:
Δh 1.5
im = = = 0.3 (84)
hargilla 5

da cui una portata per unità di area:


Q k ⋅i ⋅ A −9 −9 m
3
1
q= = = k ⋅ i = 2 ⋅10 ⋅ 0.3 = 0.6 ⋅10 (85)
A A s m2

I pesi di volume saturo per ciascuno strato possono essere ricavati dalle relazioni di fase e in
particolare si ottiene:
kN
strato 1: γ sat = Gs γ w (1 − n ) + γ w n = 20.2
m3
(86)
e kN
strato 2 : n = = 0.444 ⇒ γ sat = γ s (1 − n ) + γ w n = 18.9 3
1+ e m

La componente verticale di sforzo totale, lineare a tratti, è in equilibrio con i pesi di volume totali.
La componenente efficace può essere ricavata per differenza: σ'v = σv − u

L’andamento delle pressioni è idrostatico nello strato superiore sabbioso. E’ lineare nello strato di
argilla, con un valore all’interfaccia con lo strato inferiore pari a 65 kPa. Il carico idraulico nel
secondo acquifero è, infatti pari a 6.5 m (fig. 10)

σv (kPa) u (kPa) σ'v (kPa)


0 0 0
0
z (m)

2
60.6 30 30.6

117 51 66.3
6

155 65 90
8 Fig. 10

Dopo l’abbassamento del livello di falda, a regime:


aa) andamento della pressione neutra:
l’andamento rimane idrostatico nello strato superiore sabbioso, e lineare nello strato di argilla.
Il valore di pressione all’interfaccia con lo strato inferiore, governato dal nuovo carico
idraulico nel secondo acquifero (3.5 m), scende a 35 kPa.
bb) variazione della componente verticale di sforzo a regime, fino alla profondità z = 8m:
la componente verticale di sforzo totale rimane ovunque invariata Δσv ≡ 0.
Nello strato 1, la pressione u rimane invariata e, di conseguenza, anche la componente
verticale di sforzo efficace.
Nello strato di argilla, la pressione varia linearmente da zero a –30 kPa. La variazione della
componente verticale di sforzo efficace è uguale ed opposta alla variazione di pressione:
Δσ'v ≡ −Δu . Gli andamenti sono riportati in grafico (fig. 11)
u (kPa) Δσ'v (kPa)
0 0

30 0

33

35 30
Fig. 11

Esercizio 14

Fig. 12

Dalla fig. 12 si possono ricavare le seguenti informazioni:


– differenza di carico idraulico totale: ΔhTOT = 35 m

– numero di salti di potenziale: N salti = 14

– numero di tubi di flusso: N tubi = 4

La perdita di carico idraulico per ciascun salto di potenziale vale pertanto:

ΔhTOT 35
Δhi = = = 2.5 m (87)
N salti 14

La portata complessiva del moto di filtrazione, per unità di lunghezza di diga è pari a:
−8 −7 m2
Q = k ⋅ Δhi ⋅ N tubi = 2 ⋅10 ⋅ 2.5 ⋅ 4 = 2 ⋅10 . (88)
s

La pressione nel punto P è nulla in quanto sul pelo libero. Anche la pressione nel punto A' è nulla in
quanto il punto si trova in corrispondenza del dreno.

La pressione nel punto A è data dal valore della pressione idrostatica, ovvero:
u A = γ w ⋅ 35 = 350 kPa (89)

La pressione nel punto P, assumendo il sistema di riferimento in fig. 12 è ricavabile scrivendo che:
hP ' = hA − ΔhAP ' = hA − Δhi ⋅ n = 35 − 2.5 ⋅ 4 = 25 m (90)

da cui

u P ' = ( hP ' − z P ' ) ⋅ γ w = hP ' ⋅ γ w = 25 ⋅10 = 250 kPa (91)

Esercizio 15
Data la differenza di permeabilità tra gli strati sabbiosi e quelli argillosi, si può supporre che le
perdite di carico siano tutte concentrate nello strato di argilla.
In particolare il gradiente idraulico sarà dato da:
Δh 4.5
im = = = 0.9 (92)
hargilla 5

da cui una portata per unità di area:

Q k ⋅i ⋅ A m3 1
q= = = k ⋅ i = 2 ⋅10−9 ⋅ 0.9 = 1.8 ⋅10−9 (93)
A A s m2

I pesi di volume saturo per ciascuno strato possono essere ricavati dalle relazioni di fase e in
particolare si ottiene:
kN
strato 1: γ sat = Gs γ w (1 − n ) + γ w n = 20.2
m3
(94)
e kN
strato 2 : n = = 0.444 ⇒ γ sat = γ s (1 − n ) + γ w n = 18.9 3
1+ e m

La componente verticale di sforzo totale, lineare a tratti, è in equilibrio con i pesi di volume totali.
La componente efficace può essere ricavata per differenza: σ'v = σv − u
L’andamento delle pressioni è idrostatico nello strato superiore sabbioso. E’ lineare nello strato di
argilla, con un valore all’interfaccia con lo strato inferiore pari a 35 kPa. Il carico idraulico nel
secondo acquifero è, infatti pari a 3.5 m (fig. 10)

σv (kPa) u (kPa) σ'v (kPa)


0 0 0
0
z (m)

2
60.6 30 30.6

117.3 33 84.27
6

155 35 120
8 Fig. 13

Dopo l’innalzamento del livello di falda, a regime:


cc) andamento della pressione neutra:
l’andamento rimane idrostatico nello strato superiore sabbioso, e lineare nello strato di argilla.
Il valore di pressione all’interfaccia con lo strato inferiore, governato dal nuovo carico
idraulico nel secondo acquifero (6.5 m), sale a 65 kPa.
dd) variazione della componente verticale di sforzo a regime, fino alla profondità z = 8m:
la componente verticale di sforzo totale rimane ovunque invariata Δσv ≡ 0.
Nello strato 1, la pressione u rimane invariata e, di conseguenza, anche la componente
verticale di sforzo efficace.
Nello strato di argilla, la pressione varia linearmente da zero a +30 kPa. La variazione della
componente verticale di sforzo efficace è uguale ed opposta alla variazione di pressione:
Δσ'v ≡ −Δu . Gli andamenti sono riportati in grafico (fig. 11)

u (kPa) Δσv (kPa) Δσ'v (kPa)


0 0 0
0
z (m)

2
30 0 0

51 0 -18
6

65 0 -30
8 Fig. 14
In relazione al grado di sovraconsolidazione OCR, nello strato di sabbia non vi è variazione di
sforzo efficace e quindi, essendo il deposito inizialmente normalconsolidato OCR si mantiene pari
ad 1.
Per lo strato di argilla l'andamento con la profondità è riportato in figura Errore. L'origine
riferimento non è stata trovata..

OCR
0 0.4 0.8 1.2 1.6 2
0
z (m)

1
2
1
3
1.14
4
1.22
5
1.27
6
1.306
7
1.332
8

Esercizio 16

Dalla fig. 15 si ricava:


– differenza di carico idraulico totale: ΔhTOT = 3.5 m

– numero di salti di potenziale: N salti = 7

– numero di tubi di flusso: N tubi = 3


h = 3.5m z
0.75 m
A'
h = 1.5 m

A B

Fig. 15

La portata complessiva del moto di filtrazione, per unità di lunghezza di paratia è pari a:

N tubi 3 m3 1
Q = k ⋅ Δh ⋅ = 10−6 ⋅ 3.5 ⋅ = 1.5 ⋅10−6 ⋅ . (95)
N salti 7 s m

Per la verifica al sifonamento, ricordiamo la definizione del fattore di sicurezza secondo Terzaghi:

γ '⋅ h ⋅ h / 2
FS = B
(96)
∫u
ecc
dx
A

con υecc pressione in eccesso.


Nel caso in esame:

⎡ ⎛ Δh ⎞ ⎤
A = ⎣γ w ( hA − z A ) − γ w ⋅ h ⎦ = ⎢γ w ⎜ hA ' − n A ⋅
u Aecc = u A − u idr ⎡ ⎤ − z A ⎟ − γ w ⋅ h ⎥ = 10 kPa (97)
⎣ ⎝ nsalti ⎠ ⎦

con nA numero di salti da A ad A' e zA quota del punto a con riferimento al sistema in figura.
Con analogo ragionamento per il punto B:

uBecc = 5 kPa (98)

da cui:

γ '⋅ h ⋅ h / 2 γ '⋅ h ⋅ h / 2 10 ⋅1.5


FS = = = =2
B
(u ecc
+u ecc
) ⋅h/ 2 (10 + 5 ) (99)
∫u
ecc A B
dx
A 2 2
Esercizio 27

Indipendentemente dalla configurazione dei due strati nei differenti casi il calcolo della pressione
nei punti A e B può essere effettuato una sola volta in virtù del fatto che la distanza AB e
l’inclinazione α non varia nelle differenti situazioni analizzate.

z
zB

Fig. 16

Con riferimento alla fig. 16, e ricordando che per un generico punto P si ha:
uP
hP = z P + (100)
γw

è possibile scrivere:
uA uA
hA = z A + = (101)
γw γw

essendo z A = 0 , mentre

uB uB
hB = z B + = ( a + b ) sin (α ) + (102)
γw γw

Sostituendo il valori numerici:

⎧ uA
⎪⎪10 = 10
⎨ (103)
⎪5 = ( 5 + 1) sin ( 30° ) + uB
⎪⎩ 10

da cui si ricava:
⎧u A = 100 kPa
⎨ (104)
⎩u B = 20 kPa

Vengono ora presi in esame i differenti casi.


Le situazioni 1a) e 1c) (fig. 17) sono sostanzialmente identiche, potendo essere schematizzate come
due strati posti in parallelo tra loro (la permeabilità dei due strati anche se differente nei due casi
non influisce sull’andamento delle pressioni, ma solo sulla portata). Con questa configurazione
l’andamento della pressione sarà di tipo lineare (fig. 18).

Caso 1a) Caso 1c)

Fig. 17

120
ucaso_ac(s)
A
100

80
u (kPa)

60

40
B
20

0
0 2 4 6
s (m) Fig. 18

Viceversa per quanto riguarda i casi 1b) e 1d), il sistema è costituito da due strati posti in serie.
Pertanto per determinare l’andamento delle pressioni occorre valutare la pressione uC nel punto C,
che risulterà differente in entrambi i casi. Valutato hC in ogni situazione si avrà per la (66)

uC = ( hC − zC ) γ w (105)

con, in entrambi i casi:

zC = a sin (α ) = 0.5 m (106)


z z
zB zB

zC C zC C

Caso 1b) Caso 1d)

Fig. 19 –

Prendendo in esame il caso 1d) si può osservare che k1  k3 : conseguentemente la perdita di carico
nel tratto AC può ritenersi del tutto trascurabile e quindi:
hC = hA (107)

da cui sostituendo nella (105) si ottiene:

uC = (10 − 0.5 )10 = 95 kPa (108)

L’andamento delle pressioni è rappresentato in fig. 20.


Analizzando il caso 1a) occorre invece valutare la perdita di carico nel tratto AC. A tal scopo
ricordando la legge di Darcy, si ha che:

v = k eq ⋅ i (109)

con
ΔhAB 5
i= = = 0.833 (110)
AB 6
120
ucaso_d(s)
A C
100

80

u (kPa)
60

40
B
20

0
0 2 4 6
s (m)

Fig. 20

Ricordando che per una sequenza di strati posti in serie:


k eq =
∑L i i

L (111)
∑ k i
i

si ottiene:
⊥ 1+ 5
k eq = = 2.18 ⋅10−5 m / s
1 5 (112)
−5
+
4 ⋅10 2 ⋅10−5

In questo caso occorre tenere presente che la filtrazione avviene all’interno del sistema costituito da
due strati posti in serie, e pertanto:

v = 2.18 ⋅10−5 ⋅ 0.833 = 1.817 ⋅10−5 (113)

Considerando ora le velocità v1 e v2 dell’acqua nei due strati, poiché sono posti in serie si ha:
v1 = v2 = v (114)

e poiché:
ΔhAC
v1 = k1 ⋅ (115)
AC

si ha:

v1 1.817 ⋅10−5
ΔhAC = AC = 1 = 0.454 m (116)
k1 4 ⋅10−5
Conseguentemente
hC = hA − ΔhAC = 10 − 0.454 = 9.546 (117)

e quindi

uC = ( 9.546 − 0.5 )10 = 90.5 kPa (118)

L’andamento delle pressioni è riportato in figura 21.

120
ucaso_b(s)
A
100
C

80
u (kPa)

60

40
B
20

0
0 2 4 6
s (m)

Fig. 21

Esercizio 28

P'
P''

z
ζ

Fig. 22

Per il punto P:
uP 65
hP = z P + = zP + = z P + 6.5 (119)
γw 10

mentre per il punto P':


uP '
hP ' = z P ' + = zP ' (120)
γw

poiché uP ' = 0 , essendo sul pelo libero.

Sottraendo membro a membro la (119) e la (120) si ottiene:

( hP − hP ' ) = ( zP − zP ' ) + 6.5 = −5 + 6.5 = 1.5 m (121)

La filtrazione avviene attraverso due strati posti in serie di caratteristiche geometriche note. Pertanto
è possibile valutare la permeabilità equivalente:

k eq =
∑L i i
=
3+ 2
= 1.47 ⋅10−5 m / s
L 3 2 (122)
∑ k i
i

i 10 −5
+
5 ⋅10−5

Q
da cui, ricordando che la portata per unità di area q = =v,
A
⊥ 1.5
v = k eq ⋅ i = 1.47 ⋅10−5 ⋅ = 4.41⋅10−6 m / s (123)
5

essendo:
ΔH PP '
i= (124)
LPP '

Per valutare l’andamento verticale degli sforzi efficaci, occorre determinare la distribuzione delle
pressioni, procedendo in maniera del tutto analoga all’esercizio 3 con riferimento al punto P'':
v1 = v2 = v (125)

Pertanto:
ΔH PP ''
v1 = k1 ⋅ = k1 i1 (126)
PP ''

da cui

v1 4.41 ⋅10−6
ΔH PP '' = PP '' = 3 = 1.32 m (127)
k1 10−5

Scrivendo ora
uP ''
hP '' = z P '' + (128)
γw
e sottraendo membro a membro la (119) e la (128) si ottiene:

( hP − hP '' ) = ( zP − zP '' ) + ⎛⎜ 6.5 −


uP '' ⎞
⎟ (129)
⎝ 10 ⎠

Ricordando che ( hP − hP '' ) = 1.32 m e che ( z P − z P '' ) = −3 m si ricava che:

uP ''
1.32 = −3 + 6.5 − ⇒ uP '' = 21.76 kPa (130)
10

L’andamento della componente verticale della pressione, degli sforzi verticali totali ed efficaci sono
rappresentati in fig. 23. Per il calcolo degli sforzi verticali si fa riferimento alle prime tre relazioni
delle (145).

σv (kPa) u (kPa) σ'v (kPa)


0 0 0 0

40 21.76 18.24
ζ (m)

5 103 65 38
Fig. 23

Esercizio 29

Il gradiente idraulico del moto di filtrazione, parallelo al pendio, è pari a:

i = sen (α ) = 0.342 (131)

con α = 20° , inclinazione del pendio.


La portata specifica per unità di lunghezza in direzione ortogonale al piano di filtrazione è data da:
A m [10 m ⋅1 m ]
q=k⋅ ⋅ i = 10−5 ⋅ ⋅ 0.342 = 3.42 ⋅10−5 m 2 / s (132)
1 s 1m

Per il calcolo dell’andamento della pressione, si fa riferimento solo allo strato 2 , in quanto nello
strato 1 , è nulla lungo tutto lo spessore. Si introduce a tal scopo la coordinata z.

b'
1
2

H
a'
L
z h
b'
h
a'

1 A
z P'
P' 2
zP P

B
z

Fig. 24

Con riferimento alla fig. 24 si può scrivere ( uP ' = 0 essendo P' sul pelo libero):

uP uP '
hP = hP ' ⇒ − zP + = − zP ' +
γw γ (133)
Nw
uP ' =0

quindi

uP = γ w ( zP − zP ' ) (134)

Ma da considerazioni geometriche:
PP ' = z P cos (α ) (135)

( zP − zP ' ) = PP ' cos (α ) = zP cos 2 (α ) (136)

da cui:

uP ( z ) = γ w z P cos 2 (α ) (137)

ottenendo:

Punto z (m) u (kPa)


A 0 0
B 10.6 94

L’andamento di u lungo l’asse z è riportato in figura 25.

A0
1
z

2
94
u (kPa) B

Fig. 25

Per effetto della risalita dei livelli idraulici il gradiente del moto di filtrazione e la portata che
attraversa lo strato 2 rimane la medesima (si ricorda che lo strato 1 è impermeabile e pertanto
non è interessato da fenomeni di filtrazione).

Per quanto riguarda l’andamento delle pressioni, si osservi la fig. 26.


b
b'
1
2

a H
a'
L z
h h
b' b
h h
a' a

P'''
1
⋅ cos (α )
H
1 P''
l ⋅ sen (α )
l
A 2
z P'
P'
zP P

B
z

Fig. 26

Si ha:

hP = hP ' = hP '' − l sen (α ) (138)

e allo stesso tempo,


hP '' = hP ''' (139)

Quindi si può scrivere:

hP ' = hP ''' − l sen (α ) (140)

da cui:

( hP ''' − hP ' ) = l sen (α )


(u − u ) (141)
( − zP ''' + zP ' ) − P ''' P ' = l sen (α )
γw

e dalla geometria
( − zP ''' + zP ' ) − l sen (α ) = H 1 cos (α ) (142)

e quindi, ricordando che uP ''' = 0

uP ' = γ w H 1 cos (α ) (143)

Noto ora uP ' si procede in maniera del tutto analoga al caso precedente:

hP − hP ' = ( − z P + z P ' ) −
( uP − uP ' )
γw

0 = z P cos 2 (α ) −
( uP − γ w H1 cos (α ) ) (144)
γw
uP = γ w z P cos (α ) + γ w H1 cos (α )
2

Punto z (m) u (kPa)


A 0 47
B 10.6 141

La pressione nel primo strato continuerà ad essere nulla poiché essendo impermeabile non risentirà
dell’effetto della risalita della falda.

Il nuovo andamento delle pressioni in funzione di z è rappresentato in fig. 27.

A 0 47
1
z

2
141
u (kPa) B

Fig. 27
Stato di sforzo geostatico

Esercizio 1

Il livello medio di un lago è di 5 m rispetto al fondo (fig. 3). Determinare l’andamento dello sforzo
efficace geostatico (σ'v e σ'h) al di sotto del letto del lago fino ad una profondità di 10 m (punto C),
note le caratteristiche di ogni strato sotto riportate.

Strato 1 (NC):
γsat=20 kN/m3
K0=0,5
Strato 2 (NC): 5m
γ sat= 18 kN/m3 2m
K0=0,6
α =0,5
A

1 5m

B
K 0 (OCR ) = K 0 ( NC ) ⋅ OCR α

2 5m

Un periodo di secca causa un abbassamento del livello dell’invaso di 3 m in maniera pressoché


istantanea. Qual è l’andamento degli sforzi verticali totali ed efficaci nella nuova configurazione?
Qual è ora lo sforzo orizzontale totale ed efficace nei punti A e B?

Esercizio 2

Con riferimento al deposito rappresentato in fig.1, si determini lo stato di sforzo geostatico, totale
ed efficace, in corrispondenza dei punti medi dei due strati, denominati A e B. Le caratteristiche
degli strati di terreno rappresentati sono riassunte in tabella 1.

A
2m 1 sab bia fin e

B
2 arg illa
4m

Figura 1
γtot [ kN/m3] φ’ H [m] OCR
strato 1 16 30° 2 1,6
strato 2 20 25° 4 1
Tabella 1

Esercizio 3

Con riferimento al deposito argilloso normalconsolidato di figura a, si determini lo stato di sforzo


geostatico in corrispondenza del punto A e si individui nel piano degli sforzi q - p’ il punto
corrispondente. I dati relativi al deposito sono raccolti in tabella.
In un secondo momento (t = 0), sulla superficie dello strato viene applicato, in maniera pressoché
istantanea, un carico uniformemente distribuito pari a 50 kPa (fig. 8b). Si individuino nel piano q -
p’ i punti rappresentativi degli stati tensionali efficaci del punto A, relativi agli istanti t = 0+ e t = :.

γd [kN/m3] γsat [kN/m3] h1 [m] h2 [m] hA [m] K0


Argilla 15 21 2 1,5 0,5 0,53

h1

hA A
h2

Figura a

50 kPa

h1

hA A
h2

Figura b

Esercizio 4
Il deposito stratificato, schematizzato in figura, è costituito da uno strato superficiale di sabbia di
spessore H0 = 2 m con peso di volume γsat = 20 kN/m3 e angolo di resistenza al taglio φ’ = 30°,
sovrastante un banco argilloso di spessore H0 = 10 m con peso di volume γsat = 18 kN/m3 e angolo
di resistenza al taglio φ’ = 25°, appoggiato su uno strato di ghiaia. Il deposito è inizialmente
normalconsolidato e saturo. Il piano di falda coincide con il piano campagna e il regime di
pressione è idrostatico.

K0 = (1-sin φ’) * OCR0.5

Si determini:
lo stato di sforzo, totale ed efficace, ad una profondità di 2m dal piano campagna (all’interfaccia fra
lo strato sabbioso e quello argilloso);
lo stato di sforzo, totale ed efficace, in corrispondenza del punto medio dello strato argilloso (z = -
7m dal piano campagna).

Sul deposito viene costruito un rilevato su un’area molto estesa rispetto allo spessore degli strati, il
cui peso equivale a un carico verticale uniforme per unità di area pari a q = 40 kPa.

determinare la variazione di sforzo, totale ed efficace, indotta a lungo termine dalla costruzione del
rilevato in corrispondenza del punto medio dello strato argilloso (z = -7m dal piano campagna).

Il rilevato viene successivamente rimosso.


determinare lo stato di sforzo, totale ed efficace a lungo termine, dopo la rimozione del rilevato in
corrispondenza del punto medio dello strato argilloso (z = -7m dal piano campagna).

Infine, il livello della falda presente nello strato ghiaioso si abbassa di due metri, mentre quello
della falda superiore nello strato sabbioso rimane inalterato.
determinare lo stato di sforzo, totale ed efficace finale in corrispondenza del punto medio dello
strato argilloso (z = -7m dal piano campagna), dopo la rimozione del rilevato e l’abbassamento del
livello di falda.

Esercizio 5

Stimare lo spostamento a livello di piano campagna


a seguito della costruzione del rilevato:
a seguito della rimozione del rilevato:
a) a seguito dell’abbassamento del livello di seconda falda.

Si ricorda che lo spostamento richiesto è somma delle variazioni di altezza dei due strati
deformabili. Nel calcolo si assuma il modulo edometrico Eed/carico se il terreno è in condizioni
normalconsolidate, e Eed/scarico se, invece, si trova in condizioni sovraconsolidate.

Esercizio 6

Un deposito normalconsolidato è costituito da due strati di terreno granulare separati da uno strato
di argilla, così come indicato in figura. Le caratteristiche di ciascuno strato sono riassunte in tabella.

Strato Spessore (m) φ’ γtot (kN/m3)


(°)
1 2 30 16
2 4 25 21
3 ---- 32 ----
Si determini lo stato di sforzo, totale ed efficace, ed i valori della pressione interstiziale in
corrispondenza dei punti A e B.

scavo
1 Sabbia A 2m
1 Sabbia 2m
A
2 4m
Argilla
B 2 Argilla 4m
B

3 Ghiaia
3 Ghiaia
A seguito di uno scavo, lo strato 1 di sabbia viene completamente rimosso. I livelli di falda
rimangono inalterati. Si determini lo stato di sforzo, totale ed efficace, ed i valori della pressione
interstiziale a regime, in corrispondenza dei punti A e B. Si determini, inoltre, il grado di
sovraconsolidazione OCR in corrispondenza dei punti A e B. Si ricorda che K0 = (1-sin φ’) *
OCR0.5.

Esercizio 7

Dato il deposito schematizzato in figura 1, si diagrammino gli andamenti dello stato di sforzo
geostatico, totale ed efficace, fino ad una profondità di –10 m dal piano campagna, con riferimento
alla condizione (a). Il deposito è inizialmente normalconsolidato.
Il primo strato è sede di una falda con livello piezometrico coincidente con il piano campagna. Lo
strato inferirore di sabbia è anch’esso sede di una falda con livello piezometrico indicato dal
piezometro in figura. I coefficienti di spinta a riposo, in condizione di normale consolidazione,
possono essere assunti pari a: K0 = 0.4 per lo strato superficiale di sabbia, K0 = 0.5 per il banco di
argilla e K0 = 0.3 per lo strato sabbioso più profondo. I pesi per unità di volume sono indicati in
figura.

Fig.1

Successivamente, il livello piezometrico della falda profonda si innalza fino a piano campagna

(condizione (b)). Dire quanto vale il grado di sovraconsolidazione in corrispondenza del punto P.

Esercizio 8
Il deposito stratificato, schematizzato in figura (a), è costituito da uno strato superficiale di sabbia di
spessore H0 = 2 m con peso di volume γsat = 20 kN/m3 e angolo di resistenza al taglio φ’ = 30°,
sovrastante un banco argilloso di spessore H0 = 10 m con peso di volume γsat = 18 kN/m3 e angolo
di resistenza al taglio φ’ = 25°, appoggiato su uno strato di ghiaia. Il deposito è inizialmente
normalconsolidato e saturo. Il piano di falda coincide con il piano campagna e il regime di
pressione è idrostatico.
K0 = (1-sin φ’) * OCR0.5

Sul deposito (fig. (b)) viene costruito un rilevato su un’area molto estesa rispetto allo spessore degli
strati, il cui peso equivale a un carico verticale uniforme per unità di area pari a q = 40 kPa.

Si determini:
la variazione di sforzo totale ed efficace a breve e lungo termine nel punto medio dello strato
argilloso;
il grado di sovraconsolidazione OCR ad una profondità z = 9,5 m dal piano campagna dopo la
costruzione del rilevato.

Esercizio 9

Il deposito stratificato, schematizzato in figura, è originariamente costituito da uno strato


superficiale 1 sovrastante uno strato sabbioso 2, a sua volta poggiante su uno strato argilloso 3. Il
deposito è originariamente normalconsolidato. I dati relativi ai tre strati sono riassunti in tabella (si
ricorda che K0OC = K0NC * OCR0.5 ). Originariamente il piano di falda è posto a –2 m dal piano
campagna (figura 2a).

STRATO Η0 γsat γd K0NC


3 3
[m] [kN/m ] [kN/m ] ---
1 2. --- 15. 0.6
2 2. 20. 18. 0.4
3 4. 18. --- 0.5

a) determinare l’andamento degli sforzi efficaci (σ’V0 , σ’H0 ) su tutto lo spessore del deposito nella
configurazione originaria
b) lo strato superficiale viene successivamente eroso. Determinare il grado di sovraconsolidazione
OCR e la componente orizzontale di sforzo efficace,σ’H0 alla fine del processo di erosione
(figura b) in corrispondenza della profondità A
c) nel corso del tempo, il piano di falda subisce un abbassamento di 2m rispetto alla sua posizione
originaria (figura c). Determinare OCR e σ’H0 in A
d) infine sul deposito vengono riportati 4m di terreno con peso di volume totale γtot = 18 kN/m3.
Determinare nuovamente OCR e σ’H0 in A (figura d)

Figura a Figura b

Figura c Figura d
Soluzione degli esercizi sullo stato di sforzo geostatico

Esercizio 4

Ai fini della determinazione dello stato di sforzo nelle condizioni iniziali, si fa riferimento alle
seguenti relazioni:
σv = γ ⋅ z
u =γw ⋅z
σ 'v = σ v − u (145)
σ 'h = k0 ⋅ σ 'v
σ h = σ 'h + u

con k0 dato dalla formula di Jaky:

k0 = 1 − sen (φ ') (146)

A
5m
B
z
C

Fig. 28

Individuando il punto A e il punto B rispettivamente ad una profondità di –2m e di –7m dal piano
campagna (fig. 28), è possibile scrivere la seguente tabella riassuntiva:

Punto z (m) σ v (kPa)


0
u0 (kPa) σ 'v (kPa)
0
k0NC σ 'h0 (kPa) σ h0 (kPa)
sabbia: 0.500 10 30
A 2 40 20 20
argilla: 0.577 11.5 31.5
B 7 130 70 60 0.577 34.6 104.6

Occorre osservare che essendo il punto A di interfaccia tra lo strato di sabbia e lo strato di argilla,
occorre valutare lo sforzo orizzontale con riferimento ad entrambi, essendo un punto di
discontinuità per σ 'h ( z ) .
Con riferimento alle condizioni di lungo termine, la variazione degli sforzi verticali totali ed efficaci
a seguito della costruzione del rilevato è indipendente da z e pari al carico q:
Δσ v = Δσ 'v = 40 kPa (147)
Analogamente anche la variazione degli sforzi orizzontali totali ed efficaci coincidono:
Δσ h = Δσ 'h (148)

e poiché il terreno si trova in condizioni normalconsolidate sia prima che dopo la realizzazione del
rilevato tale variazione può essere espressa nella forma:

Δσ h = Δσ 'h = k0NC ⋅ q (149)

ovvero
Δσ h = Δσ 'h = 0.577 ⋅ 40 = 23.08 (150)

La successiva rimozione del rilevato, porta, a lungo termine, ad avere sforzi verticali coincidenti
con quelli valutati nelle condizioni iniziali.

Punto z (m) σ v = σ v (kPa)


d 0
u (kPa) σ 'v = σ 'v (kPa)
d 0

B 7 130 70 60

La componente orizzontale di sforzo sarà invece differente rispetto a quella in condizioni


indisturbate in quanto il terreno, a seguito dello scarico, risulta essere sovraconsolidato.
Il grado di sovraconsolidazione OCR nel generico punto P è pari a:

σ 'v ( P )
OCR ( P ) = max
(151)
σ 'v ( P )
attuale

con σ 'vmax , massimo sforzo verticale efficace cui è stato soggetto il terreno in quel punto e σ 'vattuale
sforzo verticale efficace cui è soggetto il terreno nelle condizioni attuali.
Quindi ricordando che
k0OC = k0NC OCR 0.5 (152)

le componenti di sforzo orizzontale totale ed efficace a seguito della rimozione del rilevato sono
indicate nella tabella seguente:

σ 'v
max
= σ 'v0 + q (kPa) σ 'v
attuale
= σ 'vd (kPa) OCR k0OC σ 'hd
(kPa) σh
d
(kPa)

B 100 60 1,667 0,745 44,7 114,7

Il successivo abbassamento della falda presente nello strato ghiaioso provoca una variazione della
pressione nel punto B e conseguentemente una variazione degli sforzi efficaci.

Poiché la permeabilità dello strato argilloso risulta essere notevolmente più bassa rispetto a quella
dello strato sabbioso e dello strato ghiaioso, è possibile schematizzare la situazione nel seguente
modo (fig. 29):
– la distribuzione delle pressioni è di tipo idrostatico sia nello strato sabbioso che in quello
ghiaioso;
– all’interno dello strato di argilla si instaura un moto di filtrazione caratterizzato da un
andamento lineare delle pressioni tra A e C.

falda sup. falda inf. complessiva.


0 0
sabbia 20 0 20

argilla

100 100

ghiaia

Fig. 29
Pertanto per la determinazione dell’andamento delle pressioni si valuteranno le pressioni nei punti A
e C considerando le distribuzioni idrostatiche nei due strati indicati e successivamente il
conseguente andamento nel tratto AC.

Pertanto essendo il punto B di interesse a metà dello strato argilloso, ovvero punto medio di AC:
(100 − 20) (100 + 20)
uBe = 20 + ⋅5 = = 60 kPa (153)
10 2

Quindi il nuovo valore di sforzo verticale efficace nel punto B sarà (quelli totali sono invariati):
σ v ' = σ v − 60 = 70 kPa
e 0
(154)

Poiché il massimo sforzo efficace sopportato dal terreno nel punto B risulta essere stato pari a 100
kPa (dopo la costruzione del rilevato), ci si viene a trovare ancora in condizioni di
sovraconsolidazione:
σ 'v
max
= σ 'v0 + q (kPa) σ 'v
attuale
= σ 've (kPa) OCR k0OC σ 'h
e
(kPa) σh
e
(kPa)

B 100 70 1.43 0.690 48.3 108.3


Esercizio 5

La componente verticale di deformazione εv (z) nel punto P a seguito di una variazione dello sforzo
efficace Δσ’v (z) è data da:

Δσ v' ( z )
Δε v ( z ) = (155)
Eed ( z )

con Δσ v' ( z ) = σ v' fin ( z ) − σ viniz


'
( z) .
La variazione di altezza di ciascuno strato, ΔHi, è l’integrale della componente verticale di
deformazione sull’altezza iniziale dello strato. Se la variazione di sforzo e il modulo edometrico
sono costanti sullo spessore dello strato, quest’ultima è semplicemente data dal prodotto
ΔH i = Δε v ⋅ H i = ( Δσ v / Eed ) ⋅ H i . Se la variazione di sforzo è lineare, e il modulo edometrico è
costante, l’integrale può essere semplicemente calcolato con il valor medio delle variazioni di
sforzo e deformazione:
ΔH i = Δε puntomedio ⋅ H i (156)

Lo spostamento del p.c. sarà dato da:

ΔH = ∑ i ΔH i (157)

A seguito della costruzione del rilevato il terreno si mantiene in condizioni normalconsolidate e


pertanto andrà utilizzato Eedi / carico .
La variazione di sforzo verticale efficace nella soluzione dell’esercizio precedente è stata vista
essere indipendente dalla profondità z e pari a q. Quindi si potrà scrivere:
q 40
Δε1 = = = 0.002
E 1
ed / carico 20 ⋅103
(158)
q 40
Δε 2 = = = 0.02
Eed2 / carico 2 ⋅103

da cui un abbassamento del piano campagna:


ΔH1 = 0.002 ⋅ 2 = 0.004 m
⇒ ΔH = ΔH1 + ΔH 2 = 0.204 m = 20.4 cm (159)
ΔH 2 = 0.02 ⋅10 = 0.2 m

La rimozione del rilevato provoca una variazione di carico anch’essa costante con la profondità e
pari a –q. Pertanto, trovandosi in condizioni sovraconsolidate (vedi esercizio precedente) sarà:
−q −40
Δε1 = = = −0.0002
E 1
ed / scarico 200 ⋅103
(160)
−q −40
Δε 2 = = = −0.004
Eed2 / scarico 10 ⋅103

da cui un innalzamento del piano campagna (indicato dal segno negativo di ΔH):
ΔH1 = −0.0002 ⋅ 2 = −0.0004 m
⇒ ΔH = ΔH1 + ΔH 2 = −0.0404 m ≅ −4 cm (161)
ΔH 2 = −0.004 ⋅10 = −0.04 m

La successiva variazione del livello della falda, non provoca alcuna variazione del regime delle
pressioni, e quindi dello sforzo efficace, nei punti dello strato sabbioso (vedi esercizio precedente).
Lo spostamento a livello del piano campagna in questo caso sarà pari a:
ΔH = ΔH 2 (162)

La variazione di sforzo efficace è lineare lungo lo spessore dello strato. Nel suo punto medio è pari
a:
Δσ ' = σ 've − σ 'vd = 70 − 60 = 10 kPa (163)

Sempre dall’esercizio precedente si osserva che il terreno si mantiene in condizioni


sovraconsolidate e pertanto:
Δσ ' 10
Δε 2 = = = 0.001 (164)
E2
ed / scarico 10 ⋅103

da cui un abbassamento del piano campagna:


ΔH 2 = 0.001⋅10 = 0.01 m ⇒ ΔH = ΔH 2 = 0.01 m = 1 cm (165)

Esercizio 8

Con riferimento alle condizioni di breve termine, la variazione degli sforzi efficaci totali, a seguito
della costruzione del rilevato è indipendente da z e pari al carico q:
Δσ v = 40 kPa (166)

mentre:
Δσ h = Δu = 40 kPa (167)

Con riferimento alle condizioni di lungo termine invece, si ha:


Δσ v = Δσ 'v = 40 kPa (168)

La variazione degli sforzi orizzontali totali ed efficaci coincidono e si ha:


Δσ h = Δσ 'h (169)
e poiché il terreno si trova in condizioni normalconsolidate sia prima che dopo la realizzazione del
rilevato tale variazione può essere espressa nella forma:

Δσ h = Δσ 'h = k0NC ⋅ q (170)

ovvero
Δσ h = Δσ 'h = 0.577 ⋅ 40 = 23.08 (171)

Il terreno rimane ovunque normalconsolidato poiché σ 'v f > σ 'v0 e conseguentemente anche alla
profondità z=9,5 m OCR=1.

Esercizio 9

H2 A

Fig. 1

Il calcolo dell’andamento degli sforzi verticali totali ed efficaci, quelli orizzontali e la pressione
dell’acqua prima nella configurazione originaria (fig.1) sono rappresentati in fig. 2, tenendo
presente che:
σv = γ ⋅ z
σ 'v = σ v − u
(172)
σ 'h = k0 ⋅ σ 'v
σ h = σ 'h + u

ove γ = γ d per lo strato 1 (secco) e γ = γ sat per gli strati 2 e 3.


σv (kPa) u (kPa) σ'v (kPa) σ'h (kPa)
0 0 0
0

z (m)
1
30 0 30 15
A2 12
3
70 20 50 20
4 25
5
6
7
142 60 82 41
8

Fig. 2

Il grado di sovraconsolidazione OCR nel generico punto P è pari a:

σ 'v ( P )
OCR ( P ) = max
(173)
σ 'v ( P )
attuale

con σ 'vmax , massimo sforzo cui è stato soggetto il terreno in quel punto e σ 'vattuale sforzo cui è
soggetto il terreno nelle condizioni attuali.

Dopo il processo di erosione, poiché il terreno si trova inizialmente in condizioni


normalconsolidate, σ 'vmax coincide con lo sforzo valutato nelle condizioni precedenti all’erosione
( σ 'vmax = 50 kPa ) mentre

σ 'vattuale
= γ '2 ⋅ H 2 = ( 20 − 10 ) ⋅ 2 = 20 kPa (174)

Pertanto il grado di sovraconsolidazione e lo sforzo orizzontale efficace nella nuova configurazione


sono indicati nella tabella seguente:

σ 'v attuale
(kPa) OCR k0OC σ 'h attuale
(kPa)

σ 'v
OCR = max
k0OC = k0NC OCR 0.5 σ 'h = k0OCσ 'v
σ 'v attuale
fin fin

strato 2: 0.63 12.65


A 20 2.5
strato 3: 0.79 15.81

Occorre osservare che essendo il punto A di interfaccia tra lo strato 2 e lo strato 3, occorre valutare
lo sforzo orizzontale con riferimento ad entrambi, essendo un punto di discontinuità per σ 'h ( z ) .

Il successivo abbassamento del piano di falda, provoca una ulteriore variazione dello sforzo efficace
nel punto A. Lo strato 2 si viene a trovare in condizioni secche e la pressione dell’acqua sempre nel
punto A è nulla. Pertanto:
σ 'vattuale
= γ d2 ⋅ H 2 = 18 ⋅ 2 = 36 kPa (175)

Il massimo sforzo σ 'vmax risulta essere ancora quello valutato nella configurazione originaria
(50kPa) e pertanto il terreno è in condizioni sovraconsolidate.

Pertanto le quantità richieste nel punto C sono riassunte nella tabella seguente:

σ 'v attuale
(kPa) OCR k0OC σ 'h attuale
(kPa)

σ 'v
OCR = max
k0OC = k0NC OCR 0.5 σ 'h = k0OCσ 'v
σ 'v
attuale
fin fin

strato 2: 0.47 16.98


A 36 1.39
strato 3: 0.59 21.22

A seguito del posizionamento del riporto, nel punto A, lo sforzo attuale è dato da:
σ 'v attuale
= γ tot ⋅ H riporto + γ d2 ⋅ H 2 = 18 ⋅ 4 + 18 ⋅ 2 = 92 kPa (176)

Si osserva che in questo caso, lo sforzo verticale valutato supera il massimo sforzo mai sopportato
dal terreno fino ad ora (che si ricorda essere stato valutato in 50 kPa). Conseguentemente il terreno
ritorna ad essere in condizioni normalconsolidate e pertanto:

σ 'v attuale
(kPa) OCR k0NC σ 'h attuale
(kPa)

σ 'v
OCR = max
σ 'h = k0OCσ 'v
σ 'v
attuale
fin fin

strato 2: 0.4 36.8


A 92 1
strato 3: 0.5 46
Prove per la determinazione delle caratteristiche meccaniche

Prove edometriche

Esercizio 1

In figura 1 sono riportati gli abbassamenti misurati all’applicazione di un incremento di sforzo Δσv
= 1600 kPa in un passo di carico di una prova edometrica eseguita su un campione di limo
indisturbato.
Per l’intervallo tensionale σv = 1600 ÷ 3200 kPa si determini:
a) il modulo edometrico Eed
b) il coefficiente di consolidazione cv (si ricorda che TV50 = 0.197)
c) il coefficiente di permeabilità k

1.7
δ0
1.8 PROVA EDOMETRICA
altezza iniziale del provino: H0 = 23.0mm
1.9 lettura di zero del passo: δ0 = 1.71mm
abbassamento, δ (mm)

passo di carico: 1600-3200 kPa

2.0

2.1

2.2

2.3

2.4

2.5

2.6

0.01 0.1 1 10 100 1000 10000


t1 4t1 tempo, t (min)
Figura 1

Esercizio 2

Uno strato di limo normalconsolidato saturo, di altezza H0 = 6m viene sottoposto ad un incremento


di sforzo verticale q = 50 kPa su un’area molto estesa rispetto al suo spessore (figura a). Si
consideri il processo di carico istantaneo. Le caratteristiche dello strato sono riassunte in tabella.

STRATO k γtot e0 IC cv Η0
3 2
[m/sec] [kN/m ] [---] [---] [m /sec] [m]
LIMO 10-9 20. 0.500 0.05 0.33*10-6 6.0
ARGILLA 10-11 18. 0.900 0.40 0.55*10-9 0.2
Si determini:
a) il cedimento istantaneo dello strato di limo δBT
b) il cedimento a lungo termine δLT
c) il tempo t90 necessario per raggiungere un grado di consolidazione pari al 90% (si ricorda che
TV90 = 0.848)
d) il cedimento accumulato dopo 100 giorni (si faccia riferimento alla figura c).
e) si valuti l’influenza sul cedimento complessivo e sui tempi di consolidazione della eventuale
presenza di una intercalazione continua di argilla (figura 2b) le cui caratteristiche sono riportate
nella tabella precedente (è sufficiente una risposta qualitativa).

Figura a Figura b

Figura c

Esercizio 3

Il deposito, schematizzato in figura, è costituito da uno strato sabbioso superficiale (1) sede della
falda F1, sovrastante uno strato di argilla (2) di spessore 3m, a sua volta poggiante su uno strato di
sabbia (3). Il carico idraulico totale dello strato di sabbia 3 è governato dal livello idrometrico F3. In
tempi brevi rispetto ai tempi di risposta dello strato argilloso il livello idrometrico F3 scende di –
1.5m (da F3A a F3B). Si consideri l’abbassamento del livello idrometrico F3 istantaneo. La falda
superficiale F1 mantiene inalterato il suo livello. Si valuti:
a) la variazione della componente verticale di sforzo efficace a breve termine Δσ’vBT lungo lo
spessore dello strato argilloso
b) la variazione della componente verticale di sforzo efficace a lungo termine Δσ’vLT lungo lo
spessore dello strato argilloso
c) il valore della pressione u a 130 giorni di distanza dall’abbassamento idrometrico (è sufficiente
fornire i valori in corrispondenza delle quote corrispondenti ai punti A, B, C). Si faccia
riferimento alla soluzione analitica riportata in figura. Il coefficiente di consolidazione dello
strato argilloso è pari a cv = 1. *10-7 m2/sec.

Esercizio 4

Sul deposito stratificato schematizzato in figura 1 deve essere realizzato un rilevato di altezza
H=7m costipando della terra con peso di volume di 18 kN/m3 su un’area molto estesa rispetto allo
spessore H1=8m dello strato argilloso saturo superficiale ( γargilla=20 kN/m3) al di sotto del quale si
trova un strato impermeabile.
Per la caratterizzazione meccanica dello strato argilloso intermedio è stata eseguita una prova
edometrica su un campione indisturbato che ha fornito i dati riportati in fig. 2.
Stimare la variazione di altezza dello strato argilloso a lungo termine indotta dalla costruzione del
rilevato.

7m

4m
edo
8m argilla

Figura 1
σ' v
max

1 10 100 1000
1

0.9

0.8
Indice dei vuoti, e

0.7

0.6

0.5

0.4

0.3

0.2
1 10 100 1000
σ'v (kPa)
Figura 2

Esercizio 5

In figura sono riportati i dati di una prova edometrica eseguita su un provino indisturbato, prelevato
a una profondità di –4.0 metri dal piano campagna in un deposito saturo di argilla limosa. Il livello
di falda, in regime idrostatico, è coincidente con il piano campagna. Il peso saturo è pari a 20
kN/m3. L’indice dei vuoti iniziale, e0, è pari a 0.950.
a) Si determini il grado di sovraconsolidazione OCR del deposito alla quota di prelievo del
campione;
b) si determini graficamente la curva di compressibilità del materiale naturale.
1 10 100 1000
1

0.9

0.8
indice dei vuoti, e

0.7

0.6

0.5

0.4

0.3

0.2
1 10 100 1000
sforzo verticale efficace, σ 'v (kPa)
Soluzione degli esercizi sulle prove edometriche

Esercizio 5

La costruzione per la determinazione di σ 'vmax (pari a 110 kPa) è riportata in figura 30.
Conseguentemente:
100
OCR = = 2.5 (177)
40

σ'v ≅ 100 kPa


max

1 10 100 1000
1

0.9

0.8
Indice dei vuoti, e

0.7

0.6

0.5

0.4

0.3

0.2
1 10 100 1000
σ'v (kPa)
Fig. 30
Prove di taglio

Esercizio 1

In figura sono riportati i dati di una prova di taglio radiale. Determinare i parametri di resistenza al
taglio di picco e residua.
140

120
tensione tangenziale media, τ (kPa)

100

80

60
σ'n=200 kPa

40
σ'n=150 kPa

20
σ'n=50 kPa

0
0 1 2 3 4 5 6 7 8
spostamento relativo, x (cm)

Esercizio 2

In tabella sono riportati i dati di rottura relativi a prove di taglio diretto eseguite su provini di un
campione indisturbato aventi sezione circolare di diametro D = 60 mm.

Prova σv (kPa) T (N)


1 50 147
2 100 218
3 150 277
4 200 350

a) Determinare i parametri di resistenza al taglio che possono essere ricavati dai dati a
disposizione.
b) Considerando una prova sul medesimo campione condotta a sforzo verticale di 350 kPa,
qual è il valore dello sforzo tangenziale a rottura τmax che ci si aspetta di rilevare?

Esercizio 3

In tabella sono riportati i dati di rottura relativi a prove di taglio diretto eseguite su provini di un
campione indisturbato aventi sezione circolare di diametro d = 60 mm. Determinare i parametri di
resistenza al taglio che possono essere ricavati dai dati a disposizione.
Prova Ν (kg) Tp (kg) Tres (kg)
1 14.13 8.54 4.60
2 28.27 14.18 9.10
3 56.54 26.10 18.55

Se sul medesimo terreno si eseguisse una prova triassiale standard consolidata drenata (CD) in cui
si misura qf = 180 kPa, determinare i valori degli sforzi efficaci assiale e radiale a rottura σ’af e σ’rf.

Esercizio 4
In figura sono riportati i risultati di una prova di taglio anulare. Determinare i parametri di
resistenza al taglio di picco e residua.

σn=200 kPa

σn=150 kPa

σn=100 kPa

I dati relativi a un’ulteriore prova, eseguita a sforzo normale pari a 50 kPa sono riportati in fig. 9.2.
Sono consistenti con i precedenti? Perché?
Esercizio 5
In figura sono riportati i dati della fase di taglio di prove triassiali standard su sabbia di media
densità relativa. Determinare i parametri di resistenza al taglio.

1.6

σ'r = 0.5 MPa


deviatore, q (MPa)

1.2

σ'r = 0.3 MPa


0.8

0.4
σ'r = 0.1 MPa

0
0 0.02 0.04 0.06 0.08
deformazione assiale, εa

Esercizio 6
In tabella sono riportati i dati a rottura di una serie di prove di taglio diretto effettuate su campioni
del medesimo terreno.

Provino σn (kPa) τp (kPa)


1 100 87
2 200 123
3 400 195

Determinare i parametri di resistenza al taglio. Dire inoltre, motivando la risposta, di che tipo di
terreno si tratta.
Esercizio 7
Considerati i seguenti risultati ottenuti da prove di taglio diretto:

Prova σn (kPa) τf (kPa)


1 100 56
2 200 105
3 400 215

a) valutare i parametri di resistenza al taglio del terreno;


b) Ipotizzando di eseguire su un campione del medesimo materiale una prova TXCU che a rottura
fornisce i valori q=180 kPa, e σr= 210 kPa dire se il valore u=110 kPa indicato dal trasduttore di
pressione risulta essere consistente sulla base dell'inviluppo di rottura ricavato precedentemente.

Esercizio 8

La resistenza al taglio di un terreno è stata caratterizzata mediante l’esecuzione di tre prove di taglio
diretto eseguite su tre provini cilindrici aventi sezione circolare di diametro 60 mm. Le tre prove
eseguite a tre differenti livelli di carico verticale, pari rispettivamente a 300 N, 560 N e 700 N,
hanno fornito i risultati riportati in figura, ove si riporta l’andamento della forza T in funzione dello
spostamento orizzontale x.
Si determinino i parametri di resistenza al taglio del terreno in esame.

Esercizio 9

In figura sono riportati i dati di prove di taglio diretto eseguite su campioni indisturbati saturi di
argilla. Si ricavino i parametri di resistenza a taglio del materiale.

140

120

σ'v = 275 kPa


100
sforzo di taglio, τ (kPa)

80

σ'v = 151 kPa


60

40
σ'v = 69 kPa

20

0
0 2 4 6 8 10
spostamento orizzontale, x (mm)
Domanda 1

Descrivere brevemente una prova di taglio diretto. Dire a che scopo può essere eseguita e quali parametri
possono essere deteminati.
Soluzione degli esercizi sulle prove di taglio

Esercizio 2

Dividendo i valori di T per l’area del provino (28.27 cm2) si ottiene:

Prova σv (kPa) τp (kPa)


1 50 52
2 100 77
3 150 98
4 200 124

Diagrammando tutte le prove nel medesimo piano τ, σ'n:

600

400
τ (kPa)

200

20
0
0 200 400 600
σ' (kPa)
Fig. 31

da cui graficamente φ ' ≅ 27° e c ' ≅ 20 kPa . Pertanto l’inviluppo di rottura è dato da:

τ max = 20 + σ '⋅ tan (φ ') (178)

ovvero, eseguendo una prova a sforzo verticale di 350 kPa, τ max ≅ 198 kPa .

Esercizio 4

Dai dati sperimentali riportati per ciascuna prova si ricavano i valori di resistenza a taglio di picco e
residui:

Provino σn (kPa) τp (kPa) τr (kPa)


1 100 45 26
2 150 63 42
3 200 82 50

Diagrammando i valori di picco e residui nel medesimo piano τ, σ'n:


Punti sper picco
Inv. picco
Punti sper residuo
Inv. residuo

120

80
τ (kPa)

40

10

0
0 100 200 300
σ'n (kPa)
Fig. 32

da cui, interpolando i dati sperimentali mediante due opportune rette:


– picco: φ ' picco ≅ 20° , c ' ≅ 10 kPa

– residuo: φ 'res ≅ 15°

Ricordando poi l’inviluppo di rottura:

τ picco = σ ' tan (φ ' picco ) + c '


(179)
τ res = σ ' tan (φ 'res )

si ricava, per che per la quarta prova τ picco è consistente con gli inviluppi trovati mentre non lo è
τ res .
Inv. picco
Inv. residuo
Punti sper picco 50 kPa
Punti sper residuo 50 kPa

120

80
τ (kPa)

40

10

0
0 100 200 300
σ'n (kPa)
Fig. 33

Esercizio 5
Dai grafici riportati nel testo del problema si ricava al picco:

σ' r (MPa) q (MPa)


0.1 0.39
0.3 1.08
0.5 1.63

Quindi per ogni prova si ricava


σ'r σ 'a = σ 'r + q
0.1 0.49
0.3 1.38
0.5 2.13

Disegnando i cerchi di Mohr rappresentativi dello stato di sforzo limite nel medesimo piano τ, σ':
1.6

τ (MPa) 1.2

0.8

0.4

0 0.1 0.3 0.49


0.495 1.38 2.135
0 1 2 3
σ' (MPa)
Fig. 34

si ricava graficamente: φ ' ≅ 40° e c ' = 0 .

Esercizio 6
Diagrammando tutte le prove nel medesimo piano τ, σ'n:

600

400
τ (kPa)

200

50

0
0 200 400 600
σ'n (kPa)
Fig. 35

si ricava graficamente: φ ' ≅ 20° e c ' = 50 kPa .


Dai dati sperimentali ottenuti si può ipotizzare che il terreno sia un'argilla sovraconsolidata (c'>0).
Prove triassiali

Esercizio 1

In tabella sono riportati i dati a rottura relativi a prove triassiali eseguite su provini di un campione
indisturbato:
a) determinare i parametri di resistenza al taglio che possono essere ricavati dai dati (c’, φ’, cu)
b) dire che tipo di terreno è stato presumibilmente sottoposto a prova
c) determinare il valore della pressione uf che si sarebbe misurata a rottura nella prova TXUU

provino tipo prova σ rf σaf uf


2 2
[kN/m ] [kN/m ] [kN/m2]
1 TXCD 300 477 200
2 TXCU 300 390 250
3 TXCD 500 1030 200
4 TXUU 200 280 ???

Esercizio 2

Su un provino di terreno con resistenza caratterizzata da coesione nulla c’= 0, e angolo di resistenza
al taglio φ’ = 30°, viene eseguita una prova triassiale non standard nei seguenti passi:
- consolidazione isotropa fino a una pressione di cella σr = 500 kPa con contropressione B.P =
300 kPa
- incremento di sforzo deviatorico con Δσr = - Δσa/ 2 in condizioni drenate a B.P costante
a) diagrammare i percorsi degli sforzi totali TSP ed efficaci ESP seguiti nel corso della prova
b) determinare il valore del deviatore a rottura qf

Esercizio 3

In figura sono riportati i dati della fase di taglio di una prova triassiale consolidata non drenata
standard eseguita su un terreno morenico.
Un elemento di volume saturo dello stesso materiale viene assoggettato a un incremento di sforzo
totale caratterizzato da Δσa = 50 kPa e Δσr = 20 kPa, in condizioni non drenate.
Determinare l’incremento di sforzo efficace Δσ’a , Δσ’r indotto dalla variazione di sforzo totale.
40 50

35

40
30

25
30

Δ u (kPa)
q (kPa)

20

20
15

10
GRUBEN MORAINE 10
TXCU - p' 0 = 50 kPa
5

0
0 0.000 0.004 0.008 0.012 0.016 0.020
0.000 0.004 0.008 0.012 0.016 0.020
εa
εa

Esercizio 4

Su provini indisturbati di limo argilloso vengono eseguite tre prove triassiali non drenate di
compressione standard i cui dati sono riportati in figura. Determinare i parametri di resistenza al
taglio del terreno.
500 350

450
σc = 600 kPa 300 σc = 600 kPa
400

250
350

300
200
u [kPa]
q [kPa]

σc = 400 kPa σc = 400 kPa


250

150
200

150 100
σc = 200 kPa σc = 200 kPa
100
50
50

0 0

0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18
εa [%] εa [%]

Esercizio 5

Su un provino di terreno, caratterizzato da un angolo di resistenza al taglio φ’=30° e coesione c’


nulla, viene eseguita una prova triassiale drenata non standard nei seguenti passi:
ƒ consolidazione isotropa fino a una pressione radiale σr = 450 kPa con contropressione B.P. =
300 kPa;
ƒ decremento di sforzo deviatorico con Δσr<0 e sforzo assiale totale costante.
a) Si diagrammino i percorsi degli sforzi totali TSP ed efficaci ESP seguiti nel corso della prova.
b) Si determinino i valori del deviatore a rottura qf e della pressione media efficace p’f a rottura.
Esercizio 6

L’esecuzione di una serie di prove triassiali standard consolidate non drenate hanno fornito su
campioni di un medesimo terreno hanno fornito i seguenti risultati:

Prova σr (kPa) q (kPa)


1 100 210
2 200 438
3 300 644

Determinare i parametri di resistenza al taglio del terreno.


Si ipotizzi ora, di eseguire le una prova non standard lungo un percorso di carico costituito da una
consolidazione isotropa fino alla pressione di 250 kPa. e seguito da una fase di rottura drenata a
pressione media costante. Determinare il valore atteso del deviatore a rottura.

Un’interruzione di corrente ha poi reso inaffidabile il sistema di misura della pressione di cella
durante l’esecuzione di una prova standard consolidata non drenata con BP=50 kPa. A partire dalla
conoscenza del valore del deviatore a rottura qf= 90 kPa e del valore della pressione dei pori a
rottura uf = 73 kPa sapreste dare una indicazione del valore della pressione di cella all’inizio della
fase di taglio?

Esercizio 7

Su un campione omogeneo di terreno vengono eseguite alcune prove triassiali. In tabella 1 sono
riportati i dati a rottura di provini sottoposti a prove standard consolidate non drenate (TXCU).

provino pressione di cella, sforzo deviatorico pressione interstiziale


σr (kPa) a rottura, qf (kPa) a rottura, uf (kPa)
1 200 117 110
2 400 242 210
3 800 465 440
Tabella 1

a) Determinare i parametri di resistenza al taglio del terreno.


b) In base al dato ottenuto, dire di che tipo di terreno si tratta.
c) Determinare il valore atteso per lo sforzo deviatorico a rottura per un provino omogeneo ai
precedenti, sottoposto a una prova standard consolidata drenata, a partire da una pressione
efficace di confinamento, p’0 = 200 kPa.
d) Determinare il valore atteso per lo sforzo deviatorico a rottura per un provino omogeneo ai
precedenti, sottoposto a una prova non standard in condizioni drenate, che prevede una fase
di consolidazione isotropa fino a una pressione efficace di confinamento, p’0 = 200 kPa,
seguita da una diminuzione dello sforzo radiale, a sforzo assiale costante.
e) Diagrammare i percorsi tensionali efficaci seguiti dai provini c) e d) nel piano (p’, q).
Esercizio 8

In figura 1 sono riportati i dati di prove triassiali drenate standard su due provini di sabbia
ricostituiti a differenti densità relative.
a) Determinare l’angolo di resistenza al taglio della sabbia alle due diverse densità relative.
b) Determinare i parametri di rigidezza E’ e ν’ per le due densità relative, e se ne difinisca
l’intervallo di applicabilità.

350

300

250
sforzo deviatorico, q (kPa)

200

150

100

σ 'r = 100 kPa


Dr = 20 %
50
Dr = 80 %

0.00 0.04 0.08 0.12 0.16 0.20


deformazione assiale, εa (-)
0.06

deformazione volumetrica, εvol (-) 0.04

0.02

0.00

-0.02

-0.04

σ ' r = 100 kPa


Dr = 20%
-0.06
Dr = 80%

-0.08

0.00 0.04 0.08 0.12 0.16 0.20


deformazione assiale, εa (-)

Figura 1

Esercizio 9

In figura 1 e 2 sono riportati i dati di prove triassiali standard, rispettivamente consolidata


drenata (TxCD) e consolidata non drenata (TxCU), eseguite su due provini dello stesso terreno.
300

1400 250

sforzo deviatorico, q (kPa)


1200 200
sforzo deviatorico, q (kPa)

1000
150

800
100

600
TxCU
50
σc = 300 kPa
400
BP = 200 kPa
TxCD 0
200 σc = 750 kPa 0 5 10 15 20 25
BP = 200 kPa deformazione assiale, εa (%)
0
0 10 20 30
deformazione assiale, εa (%)

2 20
deformazione volumetrica, εvol (%)

sovrapressione neutra, Δu (kPa)

10
0

-2

-10

-4
-20

-6 -30

-40
-8
0 5 10 15 20 25
0 10 20 30 deformazione assiale, εa (%)
deformazione assiale, εa (%)

Figura 1 Figura 2

a) Tracciare i percorsi tensionali totale ed efficace nei piani (p – q) e (p’ – q).


b) Determinare i parametri di resistenza al taglio del terreno.
c) Dire su che tipo di terreno sono state eseguite le prove.
Esercizio 10

Prove triassiali standard consolidate drenate (TxCD) hanno fornito su campioni di un medesimo
terreno i seguenti risultati:

σ’r (kPa) qf (kPa)


Provino
1 100 210
2 200 438
3 300 644

d) Determinare i parametri di resistenza al taglio del terreno.


e) Si ipotizzi ora, di eseguire una prova non standard lungo un percorso tensionale costituito da
una consolidazione isotropa fino alla pressione di 250 kPa, seguita da una fase di rottura
drenata a pressione media, p’, costante. Determinare il valore atteso del deviatore a
rottura.
f) In una prova standard consolidata non drenata (TxCU) la rottura viene raggiunta per un valore
del deviatore qf = 90 kPa, e misurando una pressione uf = 123 kPa. Determinare il valore della
pressione isotropa efficace all’inizio della fase di taglio.

Esercizio 11

Un campione di argilla sovraconsolidata ha un inviluppo di resistenza al taglio di picco descritto da


un angolo di resistenza al taglio φ’ = 25° e coesione intercetta c’ = 10 kPa.
Determinare il valore atteso per il deviatore a rottura qf in prove drenate eseguite secondo i
seguenti percorsi tensionali:

a) Rottura triassiale standard a partire da una pressione isotropa efficace p’ = 200 kPa.
b) Rottura a p’ costante, dopo consolidazione isotropa a p’ = 200 kPa
c) Rottura a q = cost, dopo consolidazione anisotropa a p’ = 200 kPa, q = 50 kPa.

Esercizio 12

Nelle figure 1 e 2 sono riportati i dati di prove triassiali standard, rispettivamente consolidata

drenata (TxCD) e consolidata non drenata (TxCU), eseguite su due provini dello stesso terreno.

d) Determinare i parametri di rigidezza che possono essere ricavati dalle prove eseguite.
e) Determinare i parametri di resistenza al taglio del terreno.
f) Determinare la dilatanza a rottura per la prova eseguita in condizioni drenate e il valore del
parametro di pressione interstiziale A di Skempton, a rottura per la prova eseguita in
condizioni non drenate.
g)
1400 300

1200
250

sforzo deviatorico, q (kPa)


sforzo deviatorico, q (kPa)

1000
200

800
150

600

100
400

TxCD TxCU
50
200 σc = 750 kPa σc = 300 kPa
BP = 200 kPa BP = 200 kPa
0 0

0 10 20 30 0 5 10 15 20 25
deformazione assiale, εa (%) deformazione assiale, εa (%)

2 20
deformazione volumetrica, εvol (%)

sovrapressione neutra, Δu (kPa)

10
0

-2

-10

-4
-20

-6 -30

-40
-8
0 5 10 15 20 25
0 10 20 30 deformazione assiale, εa (%)
deformazione assiale, εa (%)

Figura 1 Figura 2

Esercizio 13

Una sabbia con angolo di resistenza al taglio pari a 30° viene portata a rottura per compressione
triassiale drenata non standard, secondo il seguente percorso:
1) compressione isotropa fino a p’ = σ’a = σ’r = 100 kPa.
2) incremento della componente assiale di sforzo Δσ’a = 50 kPa, a σ’r costante.
3) diminuzione della pressione isotropa efficace p’, a deviatore q costante, fino a rottura.

a) tracciare il percorso degli sforzi efficaci nel piano p’ – q.


b) determinare il valore del deviatore a rottura q f.
c) determinare il valore della pressione isotropa efficace a rottura p’ f.

Esercizio 14

Un limo argilloso normalconsolidato ha un angolo di resistenza al taglio pari a 30° e coesione


intercetta c’ = 0.
d) determinare il valore del deviatore qf a rottura in una prova di compressione drenata standard,
eseguita a partire da una pressione di confinamento totale p = 400 kPa con contropressione
B.P. = 300 kPa.
e) determinare il valore della pressione neutra uf attesa a rottura in una prova di compressione non
drenata standard, eseguita a partire da una pressione di confinamento totale p = 400 kPa con
contropressione iniziale B.P. = 300 kPa, se il valore del deviatore a rottura è pari a qf = 50 kPa.
f) tracciare il percorso degli sforzi efficaci delle due prove nel piano p’ – q.

Esercizio 15

Un limo argilloso normalconsolidato ha un angolo di resistenza al taglio pari a 30° e coesione


intercetta c’ = 0.
g) determinare il valore del deviatore qf a rottura in una prova di compressione drenata standard,
eseguita a partire da una pressione di confinamento totale p = 400 kPa con contropressione
B.P. = 300 kPa.
h) determinare il valore della pressione neutra uf attesa a rottura in una prova di compressione non
drenata standard, eseguita a partire da una pressione di confinamento totale p = 400 kPa con
contropressione iniziale B.P. = 300 kPa, se il valore del deviatore a rottura è pari a qf = 50 kPa.
i) tracciare il percorso degli sforzi efficaci delle due prove nel piano p’ – q.

Esercizio 16

Una serie di prove di laboratorio ha fornito per un certo tipo di terreno i seguenti parametri di
resistenza al taglio:
c’ = 20 kPa φ’ = 28° cu = 35 kPa

Se sul medesimo terreno si eseguissero:


- una prova triassiale non consolidata non drenata (UU) in cui si misura σrf = 170 kPa,
determinare il valore dello sforzo assiale totale a rottura σaf ;
- una prova triassiale consolidata drenata (CD) in cui si misurano qf = 215 kPa e uf = 200 kPa,
determinare i valori degli sforzi totali assiale e radiale a rottura σaf e σrf.
Esercizio 17
Una serie di prove triassiali standard drenate eseguite su provini omogenei di terreno ha fornito i
seguenti valori a rottura:

Test σr kPa BP σ’a kPa


A 392 200 710
B 248 100 545
C 392 100 1078

a) determinare i parametri di resistenza al taglio;


b) si ipotizzi di eseguire una prova triassiale non standard che prevede una fase di consolidazione
anisotropa, fino a σr = 470 kPa, σa = 620 kPa, con B.P. = 300 kPa, e una successiva fase di
rottura a p’ = costante. Determinare il valore del deviatore atteso a rottura.
Soluzione degli esercizi sulle prove triassiali

Esercizio 5

Ricordando che:
σ a + 2σ r
p= (180)
3

che:
σ 'a + 2σ 'r
p' = = p−u (181)
3

e che
q = σ a − σ r = σ 'a − σ 'r (182)

Alla fine del processo di consolidazione


p ' = σ 'r = 150 kPa e q = 0 (183)

Poiché la prova è drenata, u = cost, cioè Δu=0 pertanto


Δσ a + 2Δσ r
Δp ' = Δp = (184)
3

e
Δq = Δσ a − Δσ r (185)

Sostituendo nella (184) e (185) gli incrementi di sforzo indicati ( Δσ a = 0 ) si ottiene:

Δq Δq −Δσ r 3
= = =−
Δp Δp ' 2 Δσ 2 (186)
r
3

Diagrammando il percorso nel piano (p', p) - q:


TSP
ESP
500

400
η=M

300
q (kPa)

200

100

0
0 100 200 300 400 500
p, p'(kPa)

Fig. 36
Il provino raggiunge le condizioni limite per η=M:

⎧q = Mp ' ⎧ p ' = 83.3


⎨ ⇒⎨ (187)
⎩q = −1.5 p '+ 225 ⎩q = 100

con

6sen (φ ')
M= = 1.2 (188)
3 − sen (φ ')

Esercizio 16

Il valore dello sforzo assiale a rottura nella prova triassiale non drenata è pari a:

σ af = 240 kPa (189)

calcolato ricordando che:

qf
cu = (190)
2
Il cerchio di Mohr a rottura in termini di sforzi totali nella prova non drenata è rappresentato in fig.
37.

160

τ (kPa) 120

80

40

0 170 240
0 uf 100 200 300
σ' (kPa)
Fig. 37

Per la prova drenata, con riferimento alla fig. 38 l’inviluppo di rottura può essere scritto nella
forma:

σ 'af − σ 'rf ⎡ σ 'af + σ 'rf ⎤


= ⎢c ' cotg (φ ') + ⎥ sen (φ ' ) (191)
2 ⎣ 2 ⎦

da cui ricordando che

q f = σ 'af − σ 'rf (192)

si ottiene:

σ 'af = 299 kPa e σ 'rf = 84 kPa (193)

σ af = 499 kPa e σ rf = 284 kPa (194)


600
Sfrozi totali
Sforzi efficaci

400

τ (kPa)
φ'

200

c' 284 499


0 84 299

uf
0 400 800
σ' (kPa)
Fig. 38
Consolidazione

Esercizio 1
Un deposito è costituito da uno strato di sabbia ghiaiosa, sovrastante due strati di argilla, a loro
volta poggianti su un substrato rigido. Il piano di falda è originariamente coincidente con il piano
campagna (a). Valutare il cedimento a breve termine e il cedimento a lungo termine conseguenti ad
un abbassamento della falda, su tutto lo spessore del deposito stratificato, pari a 4m (b).

strato spessore γd γsat k Eed


[m] [kN/m3] [kN/m3] [m/sec] [kN/m2]
1 4. 16. 19. 5. * 10-5 50* 103
2 2. -- 20.5 6. * 10-9 5* 103
3 4. -- 19.5 5. * 10-9 3* 103

Esercizio 2
Su un banco argilloso omogeneo saturo, di spessore pari a 8m sovrastante uno strato di ghiaia
sabbiosa permeabile, viene costruito un rilevato di dimensioni 80m x 80m, di altezza pari 2.m. Il
peso di volume della terra messa in opera, γr , può essere assunto pari a 16 kN/m3 .
Prove di laboratorio eseguite su campioni indisturbati prelevati in sito hanno fornito i seguenti
valori per i parametri meccanici e idraulici del banco argilloso:
• grado di sovraconsolidazione iniziale: OCR = 1
• indice dei vuoti iniziale: e0 = 0.800
• peso dell’unità di volume saturo: γsat = 19.5 kN/m3
• indice di compressione: IC = 0.10
• indice di ricarico: IR = 0.02
• coefficiente di consolidazione: cv = 2*10-7 m2/sec
• modulo di elasticità in condizioni non drenate: Eu = 4 MPa (da una prova triassiale standard
consolidata non drenata eseguita a partire da p’o = 50 kPa)
• modulo di elasticità in condizione drenate E’ = 2 MPa (da una prova triassiale standard
consolidata drenata eseguita a partire da p’o = 50 kPa)
• coefficiente di contrazione trasversale ν’ = 0.4 (dalla medesima prova TXCD).

a) stimare il massimo cedimento a breve termine δ ΒΤ del banco argilloso indotto dalla costruzione
del rilevato.
b) stimare il massimo cedimento a lungo termine δ LΤ.
c) stimare il tempo necessario per maturare un cedimento pari al 90% del cedimento di
consolidazione (Tv90 = 0.848).
Esercizio 3
Rispondere alle domande a) e b) dell’esercizio precedente, assumendo che l’area di costruzione del
rilevato sia di 4m x 4m.

Per un carico verticale uniformemente distribuito di intensità q su un’area quadrata di lato B


poggiante su semispazio elastico, il cedimento massimo δ , al centro dell’area caricata, è dato
dall’espressione:

δ = q B (1-ν 2) Iδ / Ε

con Iδ = 1.15

Esercizio 4
Un deposito è costituito da un banco argilloso saturo di spessore pari a 8m sovrastante uno strato di
sabbia ghiaiosa. Sul deposito viene costruito un rilevato di altezza Hr = 5m, compattando il terreno
in modo che il suo peso di volume totale risulti pari a γr= 18 kN/m3. Il piano di falda può essere
assunto coincidente con il piano campagna. Il peso totale del banco argilloso è stato stimato
mediamente pari a γsat = 20 kN/m3. Per la sua caratterizzazione meccanica, è stato prelevato un
campione indisturbato a una profondità di –4m dal piano campagna. Una prova edometrica,
eseguita su un provino del campione prelevato, ha fornito le seguenti informazioni:
• il terreno è sovraconsolidato (OCR = 2)
• l’indice dei vuoti iniziale è pari a e0 = 0.685
• l’indice di compressione è pari a IC = 0.30
• l’indice di scarico-ricarico è pari a IR = 0.05
Calcolare il cedimento δ del banco argilloso indotto dalla costruzione del rilevato. Nel calcolo si
faccia riferimento ai valori medi delle grandezze di interesse sull’intero spessore del banco.
Esercizio 5
Con riferimento all’esercizio precedente, determinare il tempo necessario per raggiungere un grado
di consolidazione pari al 90% (Tv = 0.848), sapendo che il coefficiente di consolidazione e’
mediamente pari a cv = 10-3 cm2/sec.
Se il banco argilloso è interrotto da uno strato di sabbia di piccolo spessore, continuo, posizionato a
circa 1/4 del suo spessore complessivo, quanto cambia il cedimentoa lungo termine? Quanto cambia
il tempo necessario per raggiungere un grado di consolidazione pari al 90% ?

Esercizio 6

Su un deposito inizialmente normalconsolidato viene costruito un rilevato di altezza 1,5 m (fig.1)


su un’area molto estesa rispetto allo spessore complessivo degli strati che costituiscono il deposito.
Le caratteristiche degli strati di terreno rappresentati e del rilevato sono riassunte in tabella 1.

1,5m

3m 1 sabbia fine

5m 2 argilla

ghiaia

Figura 1

γtot [ kN/m3] φ’ H [m] e0 IC cv [m2/s]


rilevato 18 32° 1,5
strato 1 15 30° 3 0,5 0,03
strato 2 20 25° 5 0,8 ??? 0,55*10-6
Tabella 1

Si determinino:
- gli andamenti dello sforzo verticale efficace σ’v con la profondità, prima e dopo la
costruzione del rilevato;
- il grado di sovraconsolidazione OCR in corrispondenza dei punti A e B;
- gli andamenti dello sforzo orizzontale efficace σ’h con la profondità, prima e dopo la
costruzione del rilevato.
Sapendo, inoltre, che il cedimento complessivo δ del deposito è pari a 10 cm, si stimi l’indice di
compressione IC2 dello strato di argilla.
Infine, si calcoli il tempo necessario affinché lo strato di argilla raggiunga un grado di
consolidazione Um = 40 % (si faccia riferimento alla fig. sottostante).

Esercizio 7

Sopra un deposito argilloso saturo superficiale, al di sotto del quale si trova un substrato
impermeabile, viene realizzato un rilevato su un’area molto estesa rispetto allo spessore, H = 8 m,
del deposito (fig. 1). Sapendo che lo strato argilloso è caratterizzato da un coefficiente di
consolidazione cv = 0,5*10-6 m2/s, determinare:
- il tempo t90 necessario per raggiungere un grado di consolidazione pari al 90% (si ricordi che
TV90 = 0,848);
- il grado di consolidazione raggiunto dopo 150 giorni (si faccia riferimento alla figura 2)

7m rilevato

8m argilla

Figura 1
Figura 2

Esercizio 8

Dopo un anno dalla fine della costruzione del rilevato in figura, equivalente a un carico
uniformemente distribuito pari a q = 40 kPa, l’assestimetro misura uno spostamento verticale della
superficie superiore dello strato argilloso, δ, pari a 10 cm, mentre il piezometro, misura una
pressione pari a 74 kPa a metà dello strato. Lo strato argilloso ha uno spessore originario H0 pari a
10m, e il livello di falda coincide con il piano campagna. Lo strato di sabbia superficiale ha
spessore pari a 2 m. Dire se le misure sono compatibili una con l’altra e giustificare la risposta.

Esercizio 9
Dopo un anno dalla fine della costruzione del rilevato in figura, equivalente a un carico
uniformemente distribuito pari a q = 40 kPa, un assestimetro posizionato all'interfaccia tra lo strato
sabbioso e argilloso (fig. (c)) misura uno spostamento verticale della superficie dello strato argilloso
pari a 8,6 cm. Determinare quanto tempo occorre ancora attendere perché si possa ritenere conclusa
la fase di consolidazione ovvero si registri un cedimento pari al 90% di quello finale.
Lo strato di argilla ha un'altezza iniziale H0=10 m.

(c)

Esercizio 10
Si consideri la stratigrafia del bacino fluviale rappresentata in figura. Il banco di limo argilloso è
normalconsolidato. Il suo modulo edometrico è pari a Eed = 4 MPa. Si valuti il cedimento indotto da
un abbassamento del livello idrometrico del fiume pari a –2m rispetto al livello originario:
ee) a breve termine, ammettendo che l’abbassamento avvenga in tempi rapidi rispetto ai tempi di
consolidazione dello strato di limo argilloso.
ff) a lungo termine, all’esaurimento del processo di consolidazione.

Esercizio 11
Si consideri il deposito in figura. Il livello piano di falda nel primo strato sabbioso coincide con il
piano campagna, mentre la falda nel secondo strato sabbioso soggiace originariamente di 2m
rispetto al piano campagna (a).
A seguito della modifica del regime idrologico, la seconda falda si abbassa, in tempi rapidi rispetto
ai tempi di consolidazione del banco argilloso intermedio, di –2.m rispetto al livello originario,
mentre il livello della prima falda rimane inalterato (b). Sapendo che il coefficiente di
consolidazione dello strato argilloso è pari a cv = 8. 10-3 m2/giorno, determinare:
a) il tempo necessario perché il grado di consolidazione medio Um raggiunga un valore pari al
90%.
b) la pressione che si misurerebbe in corrispondenza della superficie superiore dello srato argilloso
dopo un anno;
c) la pressione che si misurerebbe all’interfaccia con lo strato sabbioso inferiore dopo 90 giorni;
d) la pressione che si misurerebbe al centro dello strato argilloso dopo 6 mesi.
Esercizio 12

Il deposito stratificato, schematizzato in figura, è costituito da uno strato superficiale di sabbia di


spessore H0 = 2 m con peso di volume γsat = 20 kN/m3 e angolo di resistenza al taglio φ’ = 30°,
sovrastante un banco argilloso di spessore H0 = 10 m con peso di volume γsat = 18 kN/m3 e angolo
di resistenza al taglio φ’ = 25°, appoggiato su uno strato di ghiaia. Il deposito è inizialmente
normalconsolidato e saturo. Il piano di falda coincide con il piano campagna e il regime di
pressione è idrostatico.

e0=0.95

Sul deposito viene realizzata una fondazione superficiale di larghezza L su un'area molto estesa
rispetto allo spessore degli strati sottoposta ad un carico uniforme q=75 kPa.
75 kPa

2.5 m
argilla A 5m
10 m
2.5 m
B 5m

Sono inoltre noti i risultati di una prova edometrica eseguita su un provino di argilla prelevato dallo
strato in esame ha fornito i seguenti risultati:

IC IR
0.30 0.025

Determinare:
c) il cedimento a breve termine nello strato argilloso;
e con riferimento alle condizioni di lungo termine:
d) la deformazione nei punti A e B;
e) il cedimento complessivo dello strato di argilla, valutato come somma dei cedimenti dei due
strati in cui è stato suddiviso.

Esercizio 13
Un deposito normalconsolidato è costituito da due strati di terreno granulare separati da uno strato
di argilla, così come indicato in figura. Le caratteristiche di ciascuno strato sono riassunte in tabella.

Strato Spessore (m) φ’ γtot (kN/m3) Ιc Ιr cv


(°) (m2/giorno)
1 2 30 16 0.02 0.004 ----
2 4 25 21 0.2 0.05 4. 10-3
3 ---- 32 ---- ---- ---- ----

scavo
1 Sabbia 2m
1 Sabbia 2m
A
2 4m
Argilla
2 Argilla C 4m

3 Ghiaia B
3 Ghiaia

Si ipotizzi ora che, a seguito di uno scavo, lo strato 1 di sabbia venga completamente rimosso.
Assumendo che lo strato ghiaioso possa essere considerato un substrato rigido per gli strati
soprastanti, si determini:
a) l’entità del rigonfiamento a breve termine del sistema a seguito dello scavo;
b) l’entità del rigonfiamento a lungo termine;
c) il valore della pressione in eccesso, in corrispondenza del punto C, a metà dello strato
argilloso, dopo un anno dalla fine dello scavo;
d) il valore della pressione neutra che si misurerebbe dopo 6 mesi e dopo 2 anni dalla fine dello
scavo in corrispondenza dei punti A e B.

Esercizio 14

Sul deposito saturo normalconsolidato rappresentato in figura, viene realizzato un rilevato su


un’area molto estesa rispetto allo spessore complessivo del deposito, il cui peso equivale ad un
carico uniforme verticale per unità di area pari a 50 kPa. Le caratteristiche del deposito sono
riassunte in tabella1.

strato spessore γsat cv (m2/s)


(m) (kN/m3)
1 3 21 8 · 10-3
2 8 19 5 · 10-7
3 ---- 22 1 · 10-2
Tabella 1

Assumendo che la costruzione sia portata a termine in tempi molto brevi rispetto ai tempi di
consolidazione dello strato di argilla, si determinino:
f) il tempo necessario perché lo strato di argilla raggiunga un grado di consolidazione medio pari
al 90%;
g) il grado di consolidazione medio raggiunto dallo strato di argilla 200 giorni dopo la fine della
costruzione;
h) la pressione totale dell’acqua uw, nel punto medio P dello strato di argilla 200 giorni dopo la fine
della costruzione.
i) il valore della pressione all’interfaccia fra lo strato argilloso e quello ghiaioso a 170 giorni dalla
fine della costruzione.
Grado di consolidazione Uz – caso A

Grado di consolidazione Um
Esercizio 15

Su un deposito inizialmente normalconsolidato viene costruito un rilevato di altezza 1.5 m (fig.1) su


un’area molto estesa rispetto allo spessore complessivo degli strati che costituiscono il deposito. Le
caratteristiche degli strati di terreno rappresentati e del rilevato sono riassunte in tabella 1.

Figura 1

γtot [ kN/m3] φ’ H [m] e0 IC cv [m2/s]


rilevato 18 32° 1,5
strato 1 15 30° 3 0,5 0,03
strato 2 20 25° 5 0,8 ??? 0,55*10-6
Tabella 1

Si determinino, con riferimento a condizioni di lungo termine:


- gli andamenti dello sforzo verticale efficace σ’v con la profondità, prima e dopo la
costruzione del rilevato;
- gli andamenti dello sforzo orizzontale efficace σ’h con la profondità, prima e dopo la
costruzione del rilevato.

Sapendo, inoltre, che il cedimento complessivo δ del deposito è pari a 10 cm, si stimi l’indice di
compressione IC2 dello strato di argilla.

Si calcoli il tempo necessario affinché lo strato di argilla raggiunga un grado di consolidazione Um


= 40 % (si faccia riferimento alla fig.2).

Figura 2
Esercizio 16

Un deposito normalconsolidato è costituito da uno strato superficiale di sabbia sovrastante due strati
di argilla limosa (fig.1) e da uno strato inferiore di sabbia ghiaiosa. I parametri significativi degli
strati sono riassunti in tabella 1.
Inizialmente i livelli della falda superficiale e profonda coincidono. Successivamente, a seguito di
un intenso sfruttamento, il livello piezometrico della falda più profonda diminuisce di 4m, mentre
quello superficiale rimane inalterato.

Determinare il cedimento indotto dall’abbassamento di falda.

γtot [ kN/m3] H [m] e0 IC k [m/s]


sabbia 18 2 1.00 0.01 7. 10-4
argilla 1 20 4 0.80 0.10 4. 10-8
argilla 2 20 4 1.00 0.20 1. 10-8
Tabella 1

Figura 1

Esercizio 17

Su un deposito inizialmente normalconsolidato viene costruito un rilevato di altezza 1.5 m (fig.1) su


un’area molto estesa rispetto allo spessore complessivo degli strati che costituiscono il deposito. Le
caratteristiche degli strati di terreno rappresentati e del rilevato sono riassunte in tabella 1.
Figura 1

γtot [ kN/m3] φ’ H [m] e0 IC cv [m2/s]


rilevato 18 32° 1.5
strato 1 18 30° 3. 0.500 0.02 1.00*10-3
strato 2 20 25° 5. 1.000 0.10 0.50*10-6
Tabella 1

a) Determinare l’andamento dello stato tensionale efficace (σ’v e σ’h) con la profondità, sia a
breve termine, sia a lungo termine.
b) Stimare il cedimento del deposito in tempi brevi rispetto ai tempi di costruzione, δBT, e il
cedimento complessivo a lungo termine, δLT .
c) Stimare il tempo necessario perché lo strato di argilla raggiunga un grado di consolidazione
medio pari a Um = 35 % (si faccia riferimento alla fig.2). Con riferimento al medesimo
istante temporale, si stimi il valore della pressione che verrebbe misurata da un piezometro
posto all’interfaccia fra lo strato di argilla e lo strato di ghiaia sottostante.

Figura 2

Esercizio 18

Un deposito è costituito da uno strato di ghiaia sabbiosa, sovrastante due strati di argilla, a loro
volta poggianti su un substrato rigido e permeabile. Il piano di falda è originariamente coincidente
con il piano campagna (a).
strato spessore γd γsat k Eed

(m) (kN/m3) (kN/m3) (m/sec) (kN/m2)

1 4. 15. 20. 5. ∗ 10-5 100. ∗ 103


2 2. ------ 18. 5. ∗ 10-9 5. ∗ 103
3 4. ------ 20. 2. ∗ 10-9 10. ∗ 103

Nel tempo la falda si abbassa uniformemente su tutto lo spessore del deposito di 4m (b). Dopo
l’abbassamento della falda, il peso di volume dello strato superiore può essere considerato pari a
quello in condizioni secche γd. Assumendo che l’abbassamento della falda avvenga
istantaneamente, si determini:
a) il cedimento indotto dall’abbassamento di falda a breve termine δBT;
b) il cedimento a lungo termine δLT.
Soluzione degli esercizi sulla consolidazione

Esercizio 6

Prendendo il sistema di riferimento in fig. 39, l’andamento dello sforzo verticale efficace prima e
dopo la costruzione del rilevato sono riportati in fig. 40.
Viceversa quelli dopo la costruzione del rilevato, con riferimento alle condizioni di lungo termine
sono rappresentati in fig. 41.

1,5m

3m 1 z sabbia fine

5m 2 argilla

ghiaia

Fig. 39

σv (kPa) u (kPa) σ'v (kPa) σ'h (kPa)


0 0 0 0
0
z (m)

1 22.5 0 22.5
2
45 0 45 22.5
A3 26.1
4
B5 95 25 70 40.6
6
7
145 50 95 55.1
8
Fig. 40
σv (kPa) u (kPa) σ'v (kPa) σ'h (kPa)
27 0 27 13.5
0
z (m)

1 49.5 0 49.5
2
72 0 72 36
A3
41.6
4

B5 122 25 97 56.26
6
7
172 50 122 70.76
8
Fig. 41

Il cedimento dello strato di sabbia è dato da:

H1 ⎡ 1 ⎛ σ ' 1 + Δσ v' ⎞⎤ 3 ⎡ ⎛ 22,5 + 27 ⎞ ⎤ (19


ΔH 1 = ⎢ − I C log ⎜ v0 0
⎟⎥ = ⎢ −0.03log ⎜ ⎟ ⎥ = 0.021 m = 2.1 cm 5)
⎜ ⎟ ⎥ 1 + 0,5 ⎣
1 + e0 ⎣⎢ ⎝ σ 'v0 ⎝ 22,5 ⎠ ⎦
1 1
⎠⎦

da cui un cedimento dello strato di argilla:


ΔH 2 = δ − ΔH 1 = 7,9 cm (196)

Invertendo la relazione utilizzata nella (195) si può determinare:

ΔH 2 ⋅ (1 + e0 2 )
H2
I C2 = − = 0.200 (197)
⎛ σ 'v2 + Δσ v' ⎞
log ⎜ 0 2 0 ⎟
⎜ σ 'v0 ⎟
⎝ ⎠

Il tempo necessario al raggiungimento di U m = 40% è (dal grafico: Tv (U m = 40% ) = 0.14 ):

Tv ⋅ H 2 0.14v ⋅ 2.52
t= = = 18.41 giorni (198)
cv 0.55 ⋅10−6
Esercizio 8

Il cedimento a lungo termine è dato da:


δ LT = mV ⋅ Δσ 'v ⋅ H 0 = 20 cm (199)

L’assestimetro, misura un cedimento di 10 cm, corrispondente ad un grado di consolidazione medio


sullo strato pari a:
δ
Um = = 0.50 (200)
δ LT

Fig. 42

Entrando con tale valore nel grafico in fig. 42 si legge il corrispondente Tv=0.2.
Nel punto medio dello strato (Z=1), dove viene misurata la pressione nel medesimo istante, il grado
di consolidazione UZ vale (leggendo dal grafico in fig. 43 sulla curva corrispondente a Tv=0.2):

U Z (Tv = 0.2, Z = 1) = 0.24 (201)

Il valore teorico della pressione alla quota di misura è:

uteo = u idr + u ecc = 70 + (1 − U z ) Δσ = 70 + 30.4 = 100.4 kPa (202)

che differisce sensibilmente dalla pressione misurata dal piezometro. Le due misure appaiono
quindi incompatibili.
Fig. 43

OSSERVAZIONE:
Il controllo della compatibilità delle misure può essere fatto anche, alternativamente, partendo dalla
misura della pressione.
Il piezometro misura una pressione di 74 kPa in corrispondenza del punto medio dello strato. A
quella stessa quota, la pressione idrostatica vale

u idr = γ w . z = 70 kPa (203)

pertanto il processo di consolidazione è ancora in atto e la sovrapressione che deve essere ancora
dissipata è

u ecc = 74 − 70 = 4 kPa (204)

Poiché la sovrapressione iniziale (a t=0) è uguale al carico q = 40 kPa, il grado di consolidazione


locale Uz nel punto medio dello strato vale

u ecc
Uz = 1− = 0.9 (205)
q

Entrando in fig. 43 con questo valore in corrispondenza di Z = 1, si legge il corrispondente Tv ≈


0.97. Per questo valore di Tv, il grado di consolidazione medio (fig. 42) è Um ≈ 0.95.
Ricordando la definizione di
δ (t )
Um = (206)
δ L.T .

ed essendo
δ LT = mV ⋅ Δσ 'v ⋅ H 0 = 20 cm (207)

Si ricava dalla (205) che

δ (1 anno ) = U m . δ L.T . = 19 cm (208)

che differisce dallo spostamento verticale misurato dall’assestimetro.

Esercizio 9

A partire dalla conoscenza del valore del coefficiente di compressibilità volumetrica mv dello strato
argilloso, è possibile ricavare il valore del cedimento a lungo termine dello strato argilloso:
δ LT = mV ⋅ Δσ 'v ⋅ H 0 = 20 cm (209)

L’assestimetro, misura un cedimento di 8,6 cm, corrispondente ad un grado di consolidazione


medio sullo strato pari a:
δ
Um = = 0.43 = 43% (210)
δ LT

Entrando con tale valore nel grafico in fig. 42 si legge il corrispondente Tv=0.15.

Fig. 44

Conseguentemente ricordando che:


cv ⋅ tU m
TvU m = (211)
D2
si ricava che, essendo t43 = 1 anno , per U m = 43%

Tv43 ⋅ D 2 0,15 ⋅ 52 m2
cv = = = 3, 75 (212)
t43 1 anno

Conseguentemente per U m = 90% si ha:

Tv90 ⋅ D 2 0,848 ⋅ 52
t90 = = = 5, 65 anni (213)
cv 3, 75

ovvero occorre attendere ancora un tempo pari a:


Δt = t90 − t43 = 4, 65 anni (214)

Alternativamente è anche possibile scrivere che:

Tv90 Tv43 Tv90


= ⇒ t90 = ⋅ t43 (215)
t90 t43 Tv43

Esercizio 10

A breve termine:

δ B.T . = δ sabbia (216)

trascurabile rispetto ad un successivo cedimento dello strato argilloso.

A lungo termine:

δ L.T . ≅ δ argilla (217)

La variazione di sforzo efficace nello strato di argilla è pari a:

Δσ 'v = (γ d − γ ') ⋅ 2m = (15 − 10 ) ⋅ 2 = 10 kPa (218)

in quanto i 2 metri di sabbia inizialmente saturi divengono secchi per effetto dell'abbassamento del
livello di falda. Pertanto:

Δσ 'v 10
δ= ⋅ H0 = ⋅ 4 = 0.01 m = 1 cm (219)
Eed 4 ⋅103
Esercizio 11

La componente verticale di sforzo totale rimane inalterata mentre varia la pressione u sullo strato
argilloso.
Si ha con riferimento alla fig. 45

u0(kPa) uregime (kPa) uecc (kPa)


20 20 0

40 20 20

Fig. 45

Perché il grado di consolidazione medio raggiunga il 90%, ricordando che Tv90 = 0.848 , si ha:

0.848 ⋅ 4m 2
t90 = = 424 giorni (220)
8 ⋅10−8 m 2 / giorno

In corrispondenza della superficie superiore si ha la dissipazione istantanea delle sovrapressioni e


pertanto si leggerà u = 20 kPa indipendentemente dal tempo trascorso dall'inizio del processo di
consolidazione.
Analogo discorso all'interfaccia con lo strato sabbioso e pertanto sarà u = 20 kPa
indipendentemente dal tempo.

Nel punto medio dello strato argilloso occorre invece valutare Tv6 mesi ovvero:

182 giorni ⋅ 8 ⋅10−8 m 2 / giorno


Tv6 mesi = = 0.364 (221)
4m 2

Leggendo dal grafico sulla curva corrispondente a Tv6 mesi per Z = 1.0 (fig. 46) si ottiene U z ≅ 0.75 ,
da cui la pressione che si registrerà dopo 6 mesi nel punto medio dello strato:

u = uregime + u ecc = 20 + (1 − 0.75 ) ⋅ 20 = 25 kPa (222)


0.364

Fig. 46
Spinte su pareti

Esercizio 1

Determinare il valore della spinta agente sull’opera di sostegno schematizzata in figura. Si consideri
che il paramento sia liscio e che il terreno alle spalle del muro di sostegno sia saturo, con drenaggio
perfettamente efficiente. Successivamente, si determini il valore della spinta esercitata sull’opera
nel caso in cui il drenaggio perda completamente la propria efficacia.

Esercizio 2
Si consideri il muro di sostegno rappresentato in figura. L’opera, di altezza pari a 3m, sostiene un
terrapieno di argilla satura avente peso di volume γsat = 20 kN/m3, angolo di resistenza al taglio φ’ =
30°, coesione non drenata cu = 50 kPa e coesione efficace c’ = 10 kPa. Trascurando l’eventuale
presenza di fessure di trazione nella parte superficiale del terreno di rinfianco, si determini lo stato
di sforzo in corrispondenza del punto A, posto a quota –1m da piano campagna, nelle seguenti
condizioni:
a) a breve termine, alla fine della costruzione dell’opera;
b) a lungo termine, con terrapieno saturo e dreno perfettamente funzionante;
c) a lungo termine, con terrapieno saturo e dreno completamente inefficiente.
Immaginando successivamente che sul terrapieno venga applicato un carico verticale uniforme per
unità di area pari a 40 kPa, si determini l’incremento di sforzo, a breve e a lungo termine, agente sul
muro in corrispondenza del punto A.

Esercizio 3

Considerato il muro di sostegno rappresentato in figura:

e note le caratteristiche di ciascuno strato:


strato γd γsat Cu c’ φ’
(kN/m3) (kN/m3) (kPa) (kPa) (°)
sabbia 15 18 --- 0 30
argilla --- 21 50 10 25

determinare la spinta complessiva sull’opera di sostegno, e la sua retta di applicazione dopo aver
posizionato il sovraccarico q=20 kPa sia a breve che a lungo termine.

Esercizio 4

In figura è schematizzata una paratia a sbalzo che sostiene uno scavo in argilla.

a) Diagrammare le spinte agenti sulla parete a breve termine e a lungo termine, con riferimento
al possibile meccanismo di collasso rotazionale attorno al punto P.
b) Dire fino a che altezza lo scavo sarebbe in grado di autosostenersi, in assenza della paratia di
sostegno sia a breve termine che a lungo termine.
Soluzione degli esercizi sulle Spinte su pareti

Esercizio 1

La spinta sull’opera di sostegno viene calcolata con riferimento alla condizione limite attiva.
Pertanto per il calcolo degli sforzi orizzontali occorre fare riferimento alla relazione:
σ 'h = ka ⋅ σ 'v (223)

con

1 − sen (φ ') 1
ka = = 0.333 = (224)
1 + sen (φ ') 3

Le due situazioni da analizzare sono:


gg) con dreno efficiente: la pressione dell’acqua è nulla in tutto il terreno alle spalle del muro (e
conseguentemente la spinta Sw sul muro) mentre si instaura un moto di filtrazione 1D dal p.c.
verso il dreno con gradiente idraulico unitario di cui si dovrà tenere conto. Lo sforzo efficace
è somma dei contributi del peso del terreno e delle forze di filtrazione:

σ 'v = γ '⋅ z + i ⋅ γ w ⋅ z (225)

da cui:

H
S = S ' = ∫ ka ⋅ σ 'v ⋅ z dz =
0
3
(226)
1 20 z 2
= ∫ (10 + 10 ) ⋅ z dz = = 30 kN / m
0
3 3 2

hh) con dreno inefficiente: il moto di filtrazione si arresta e la distribuzione delle pressioni lungo
lo spessore dello strato diviene idrostatica: occorre valutare oltre alla spinta esercitata dallo
scheletro solido
H
σ 'v = γ '⋅ z ⇒ S ' = ∫ ka ⋅ σ 'v ⋅ z dz = 15 kN / m (227)
0

anche quella esercitata dall’acqua:

H
S w = ∫ γ w ⋅ z dz = 45 kN / m (228)
0

e quindi:
S = S '+ S w = 60 kN / m (229)

Esercizio 2

A breve termine, alla fine della costruzione dell'opera, il terreno non risente dell'influenza del dreno
e pertanto si avrà:
σ v = γ sat ⋅1 = 20 kPa (230)

ed essendo in condizioni non drenate si opererà in termini di sforzi totali:


σ h = σ v − 2Cu = 20 − 60 < 0 ⇒ σh = 0 (231)

Le due situazioni da analizzare a lungo termine sono:


ii) con dreno efficiente: la pressione dell’acqua è nulla in tutto il terreno alle spalle del muro (e
conseguentemente la spinta Sw sul muro) mentre si instaura un moto di filtrazione 1D dal p.c.
verso il dreno con gradiente idraulico unitario di cui si dovrà tenere conto. Lo sforzo efficace
è somma dei contributi del peso del terreno e delle forze di filtrazione:

σ 'v = γ '⋅ z + i ⋅ γ w ⋅ z (232)

Lo sforzo orizzontale in condizioni di spinta attiva sarà pari a:

1 − sen (φ ') 1
σ 'h = ka ⋅ σ 'v − 2 ⋅ c '⋅ ka , ka = = (233)
1 + sen (φ ') 3

Di conseguenza alla profondità di 1m:

σ 'v = 20 kPa e σ 'h < 0 kPa ⇒ σ 'h = 0 (234)

jj) con dreno inefficiente: il moto di filtrazione si arresta e la distribuzione delle pressioni lungo
lo spessore dello strato diviene idrostatica: occorre valutare oltre alla spinta esercitata dallo
scheletro solido

σ 'v = γ '⋅1 = 10 kPa ⇒ σ 'h = ka ⋅ σ 'v − 2 ⋅ c '⋅ ka < 0 ⇒ σ 'h = 0 (235)

anche quella esercitata dall’acqua:

uw = γ w ⋅1 = 10 kPa (236)

e quindi:

σ h = σ 'h + uw = 10 kPa (237)


A seguito dell'applicazione del carico verticale, l'incremento di sforzo agente sul muro a breve
termine è pari a
Δσ = 40 kPa (238)

e pertanto:
σ v = γ sat ⋅1 + 40 = 60 (239)

da cui:
σ h = σ v − 2Cu = 20 − 60 < 0 ⇒ σh = 0 (240)

e pertanto a breve termine:


Δσ h = 0 (241)

A lungo termine con dreno funzionante:

σ 'v = (γ '+ i ⋅ γ w ) ⋅1 = 60 kPa (242)

e quindi:

σ 'h = ka ⋅ σ 'v − 2 ⋅ c '⋅ ka = 8.45 kPa (243)

ovvero:
Δσ h = 8.45 kPa (244)

A titolo di completezza si riporta anche lo sforzo nel caso in cui il dreno sia occluso:

σ 'h = ka ⋅ σ 'v − 2 ⋅ c '⋅ ka = ka ⋅ (γ '⋅1 + q ) − 2 ⋅ c '⋅ ka = 5.1 kPa (245)

e
σ h = σ 'h + uw = 5.1 + 10 = 15.1 kPa (246)

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