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Slow sunday
domenica mattina facciamo colazione insieme?
SPEZIE E MERLETTI DOLCI PROFUMATI COME USCITI DA UNA VECCHIA SCATOLA | C’È
OLIO E OLIO E NOI NE PROVIAMO UN PO’! |REPORTAGE DA SINTRA VICINO A LISBONA SI
NASCONDE UNA PICCOLA PERLA |MELE D’AUTUNNO PROTAGONISTE DELLA TAVOLA | VIENI A
GIOCARE CON LO GNOMO MESTOLO | UN GIRO A PARIGI ALLA SCOPERTA DEI CAFÈ GOURMAND
......E TANTO ALTRO ANCORA!
foto di Genny Gallo
Se fosse...
Giulia
Genny
foto di Genny Gallo
foto di Elga Cappellari
Sommario
SE FOSSE Giulia Scarpaleggia ______ 3
SILVIA LUPPI
La Fotografia, oltre ad essere il mio lavoro, è anche la mia passione più grande.
Reportage, architettura, still life..... ogni sfaccettatura mi affascina!
La mia voglia di imparare e scoprire ogni stile mi ha portato ad avvicinarmi anche al mondo del Food e ad aprire un mio blog su internet.
Inizialmente era nato tutto come un gioco, un diario di cucina e di ricordi, ma la passione cresceva ogni giorno di più, spingendomi a studiare
seriamente questa strada che mi sta regalando molte soddisfazioni e che mi da la possibilità di mettermi alla prova quotidianamente vivendo
esperienze diverse che mi fanno crescere personalmente e professionalmente.
http://basilicoepinoli.blogspot.com
EDDA ONORATO
Vivo a Parigi da qualche anno. Di padre italiano e di madre francese, sono cresciuta in mezzo ai sapori ed ai profumi di queste due magnifiche
culture gastronomiche.
Appassionata-ossessionata di cucina e di tutto cio’ che gira intorno al cibo, gli ingredienti, la loro storia...mi sono recentemente innamorata della
fotografia ed in particolare della fotografia culinaria. Sono l’autrice del blog bilingue (francese e italiano) Un déjeuner de soleil, una colazione di
sole, (espressione francese che significa qualcosa d’effimero) dove condivido le mie scoperte, i miei esperimenti e i miei piatti nell’attesa d’invitare
tutti ad una degustazione su un terrazzo pieno al sole. Collaboro con case editrici come autrice di ricette e fotografa.
http://undejeunerdesoleil.com/
TIINA RINKINEN
Sono Tiina Rinkinen , editor , fotografa e blogger, vivo in Finlandia e sono autrice di Sparklinink, food&home blog dedicato alla mia passione per
il cibo e il simple living, uno stile di vita caratterizzato dall’abbandono del superfluo.
I miei piatti sono ispirati dalla freschezza degli ingredienti di stagione e dalla semplicità della cucina scandinava.
Divertirmi sperimentando nuove ricette, cucinare con ingredienti semplici e di qualità, e ritrovarmi intorno alla tavola a gustarli con parenti e
amici è cio’ che rende speciale quello che preparo.
http://www.sparklingink.com/
ALESSANDRA GENNARO
Ho imparato a leggere su vecchi Topolino, ai tempi dell’asilo- e da allora non ho più smesso. Negli anni, i libri sono diventati una parte di me, il mio basso continuo, la
spina dorsale della mia vita, la cassa di risonanza dei miei incontri e delle mie passioni. Fra queste, quella per la cucina, nata fra le quattro mura di casa e poi cresciuta, in
un dilatarsi di spazi, prima fisici e poi virtuali, dalla biblioteca tematica al blog. Quarantaquattro anni, genovese, sempre in giro per il mondo, dedico il tempo che avanza
dagli impegni della famiglia e della professione a leggere, scrivere e parlare di cibo, ora negli ambiti più ufficiali dell’editoria, ora in quelli più domestici della mia cucina,
da sempre luogo di sperimentazioni culinarie più o meno riuscite. Da oggi, lo farò anche da qui, ripercorrendo la storia di una passione attraverso i suoi protagonisti,
dai più insigni ai meno famosi che, con la loro curiosità, il loro entusiasmo e la loro voglia di osare hanno permesso alla cucina di diventare quello che oggi è: un luogo
di incontro, di scambio, di confronto, che trae dalle radici del suo passato la linfa per rinnovarsi ogni giorno, nel presente.
http://menuturistico.blogspot.com/
SARKA BABICKA
Vivo a Londra dal 2008 , dove mi occupo di fotografia e foodstyling , Ma sono nata e cresciuta a Praga, nella Repubblica Ceca.
La mia passione per la fotografia è nata con il primo scatto fatto per il mio blog di cucina Cook Your Dream , circa un anno fa.
Amo gli impasti, la cucina, i viaggi e la fotografia.
http://www.cookyourdream.com/
ALICIA MANAS
Mi chiamo Alicia, sono spagnola però da 5 anni abito a Milano. Una laurea in lingue e l’amore mi hanno portato in Italia, un amore che si è am-
pliato verso la fotografia e la cucina italiana.
L’interesse per la cucina arriva da lontano, da quando avevo 10 anni e mia mamma mi comprò i primissimi libri di cucina che ancora oggi ho ed
utilizzo per alcune ricette leggendarie.
Con l’arrivo di internet e la blogosfera mi sono sempre appassionata di più. Due blog (uno in italiano ed uno in spagnolo), e tante foto su Flickr,
di cibo e non, sono il risultato di questa avventura.
http://erborina.blogspot.com - http://amiloquemegustaescocinar.com
CLAUDIA SCARPALEGGIA
Mi chiamo Claudia, ho vent’anni e studio Tecnologie Alimentari all’Università di Firenze.
Ho scelto questo indirizzo perché sono incuriosita da tutto quello che riguarda il cibo, dalla coltivazione biologica, allo studio delle sue proprietà
chimiche… e ovviamente mi piace mangiare cose buone e sane! Oltre a questo, amo viaggiare, fare fotografie e sono appassionata di trekking.
Vi aggiornerò ad ogni stagione su cosa potete piantare e raccogliere, se anche voi volete il vostro orticello, e su tutte le proprietà salutari delle
vostre verdure fresche!
ELGA CAPPELLARI
Mi chiamo Elga, italianissima, 37enne mamma di tre bambini e appassionata di cucina, semplicemente un’appassionata autodidatta.
Credo “nel siamo quello che mangiamo” perciò mi diverto a sperimentare e indirizzare i miei figli a una cultura gastronomica che li stimoli alla
ricerca del gusto.
Folgorata dalla fotografia, adoro immortalare quello che colpisce i miei occhi e che mi emoziona, sia in cucina che durante i nostri viaggi.
Cuoca a domicilio a tempo perso, gestisco il mio blog Semi di papavero, con dedizione ed entusiasmo, perchè in esso ho trovato la mia giusta
dimensione.
http://www.semidipapavero.net/
CAROLINA CENNI
Mi chiamo Carolina ed ho 27 anni. Sono nata e cresciuta a Firenze, ma adesso vivo a Londra.
Ufficialmente mi sono laureata in Sociologia e collaboro con un giornale.
Ufficiosamente, invece, mi trovate costantemente in cucina con mani e pensieri “in pasta” tra spezie, farine, bilance e il mestolo, che è la mia
bacchetta magica.
Il mio blog “Semplicemente Pepe Rosa” è nato nell’aprile del 2009 e rappresenta una buffa collezione di racconti, fotografie e ricette. Il mio blog
è il modo per condividere il cibo con tutti voi, che è una delle cose che mi rendono più felice in assoluto…
http://www.semplicementepeperosa.com/
CHIARA BIAGIONI
Sono Chiara, per molti Kia... potrei dirmi un grafico, una decoratrice, di tutto e con tutto, un’ aspirante pittrice o un’impiegata col compromesso
della testa tra la nuvole e la voglia di muovere le mani o semplicemente una mamma...o forse tutte queste cose insieme!!
Mi piace esprimermi usando ogni mezzo che la creatività mette a disposizione, che siano fascinosi pennelli o un freddo mouse, che siano pentole
e padelle o tessuti e fili!
Creatrice di grafiche per blog e siti web, mi lancio con pazienza ed entusiasmo in questa nuova avventura!
http://www.kiabia.it/
Slow
Sunday
12 - G2KITCHEN | OTTOBRE 2010
Ciambella
con gocce di cioccolato
La Slow Sunday di Genny...
“Il risveglio, la colazione. Un po’ come rinascere ogni mattina. E la domenica, quando il tempo per una volta
non è tiranno, cercare di svegliarlo con il profumo di vaniglia che esce dal forno e si mescola a quello del
caffè , mi sembra il più dolce dei modi…”
FOTO E RICETTE A PAGINA 22 DI GENNY GALLO
Slow
Sunday
G2KITCHEN | OTTOBRE 2010 - 13
Cremaalldi yogurt
e rose con fichi freschi
La Slow Sunday di Carolina...
Slow
Sunday
14 - G2KITCHEN | OTTOBRE 2010
Tostadas
La Slow Sunday di Alicia...
“Le tostadas sono il modo più tradizionale di fare colazione nel centro-sud della Spagna ed un’al-
ternativa gustosa e salutare ad altri tipi di colazione a base di brioches confezionate od altri dolci
calorici.
Si tratta semplicemente di baguettine di pane casereccio tagliate per metà, tostate ed accompagna-
te di “ripieni” dolci o salati, dipende come ci si sveglia la mattina!”
FOTO E RICETTE A PAGINA 22 DI ALICIA MANAS
Slow
Sunday
G2KITCHEN | OTTOBRE 2010 - 15
Torta alle
banane
La Slow Sunday di Silvia...
“La domenica mattina è giusto coccolarsi con un dolce risveglio! Mmmmm, ma che profumo arriva
dalla cucina?! L’ inconfondibile aroma del caffè e la dolce fragranza della torta alle banane e cereali!
Una buona giornata assicurata!”
Slow
Sunday
16 - G2KITCHEN | OTTOBRE 2010
Biscotti
da inzuppo
La Slow Sunday di Elga...
“Quando ero una bambina mi ritrovavo spesso attaccata alla gonna di mia mamma per chiederle
“Facciamo i biscotti?”, sapevo quanto lei amasse cucinare e che avrebbe ceduto alle mie lusinghe
placida e sorridente.
Trovo ancora oggi che preparare i biscotti in casa sia un piacere deliziosamente terapeutico.”
FOTO E RICETTE A PAGINA 23 DI ELGA CAPPELLARI
Slow
Sunday
G2KITCHEN | OTTOBRE 2010 - 17
Uova in camicia
con salmone affumicato
su baguette croccante
La Slow Sunday di Sarka...
“Le tranquille domeniche mattina a casa sono l’occasione ideale per fare una colazione che sia una un modo
per coccolarsi, cosa che non c’è tempo di fare durante la settimana. Prova a sgranocchiare la baguette fragrante
e croccante con il tuorlo d’uovo caldo che scorre su una fetta di salmone affumicato per dare alla tua giornata
un inizio perfetto. ”
Slow
Sunday
18 - G2KITCHEN | OTTOBRE 2010
Plum cake al limone
e ai semi di papavero
La Slow Sunday di Alessandra...
“Per il resto del mondo, è il dolce perfetto per l’ora del tè. Per me, è il comfort food per eccellenza:
perchè è facile da preparare, riesce sempre, basta un tocco di creatività per renderlo ogni volta nuo-
vo e diverso. E poi, riempie di profumo tutta la casa. Insomma, un’iniezione di ottimismo che sa di
buono. E quale miglior modo, per iniziare la giornata?”
FOTO E RICETTE A PAGINA 23 DI ALESSANDRA GENNARO
Slow
Sunday
G2KITCHEN | OTTOBRE 2010 - 19
Briochine alla
crema e cioccolato
La Slow Sunday di Edda...
“Svegliarsi con il delizioso profumo della brioche sospeso nell’aria per poi affondare nel dolce dai
sapori intramontabili. Piccoli momenti di felicità che riconciliano con il mondo. ”
Slow
Sunday
20 - G2KITCHEN | OTTOBRE 2010
Pancake
alla ricotta e mele
con sciroppo d’acero
La Slow Sunday di Tiina...
“Questi pancakes alla ricotta sono l’ideale per una rilassante prima colazione domenicale o per un brunch. Le
mele con lo sciroppo d’acero e un pizzico di cannella sono il sapore di questa stagione”
FOTO E RICETTE A PAGINA 24 DI TIINA RINKINEN
Slow
Sunday
G2KITCHEN | OTTOBRE 2010 - 21
Slow
Sunday
UNA RICETTA LENTA PER LA DOMENICA MATTINA
Granola
con yogurt
Composta di mele al cardamomo
Ingredienti: 2 Mele Golden Stark - 50 g di Zucchero - Cardamomo, circa 10 bacche - il succo di ½ limone
Procedimento:
Sbucciare le mele e tagliarle a cubetti di circa 1 cm di lato. Schiacciare le bacche di cardamomo in un pestello.
Metterle in un tegamino mele, zucchero e cardamomo e bagna con il succo di mezzo limone. Cuocere a fuoco basso
per circa 20 minuti, mescolando di tanto in tanto. Spegnere e lasciar raffreddare.
Granola al cacao
Ingredienti: 300 g golden syrup - 300 g di fiocchi di cereali misti (avena, frumento, orzo, segale, riso, far-
ro, germe di grano) - 100 g di semini misti (lino, sesamo, girasole) - 100 g frutta secca (pistacchi, noci) -
2 cucchiai di olio di girasole - 2 cucchiai di cacao olandese amaro - 100 gr di cocco in scaglie
Ciambella
con gocce di cioccolato
Ingredienti:
Crema di yogurt Ingredienti:
70 g burro morbido - 170 g zucchero - 2 uova - alle rose con fichi freschi 300 g di yogurt naturale
180 g farina 00 - 70 g fecola - 250 ml panna - 1
bustina di lievito - 1 cucchiaino di estratto di 4 fichi rossi
vaniglia - 100 g gocce di cioccolato infarinate 4 cucchiaini di sciroppo di rose
Tostadas Ingredienti:
Torta alle
banane
Ingredienti:
80 g di burro - 100 g di zucchero - 2 uova - 200
Pane casereccio - Burro - Confet- g di farina - 2 manciate di cereali - 1 cucchiai-
ture varie - Pomodoro fresco - Olio no di lievito - latte quanto basta per rendere il
d’oliva EVO - Sale
composto denso - 2 banane
Accidenti dimenticavo!
Sono ancora una bambina e perciò principessina!!!
Versare la farina a fontana sul piano di lavoro. Mettere al centro lo zucchero, il burro freddo a pezzetti, un pizzico di sale, le uova e l’acqua di fiori
d’arancio. Impastare fino ad ottenere una palla di consistenza liscia e compatta. Avvolgere in carta pellicola e mettere a riposare in frigorifero per
mezz’ora.
Riprendere la pasta stenderla in un rettangolo dello spessore di ½ cm, e con uno stampino
Ricavare i biscotti.
Disporre i biscotti su una teglia ricoperta di carta oleata, bucherellare la superfice con i rebbi di una forchette e spennellare con il latte.
Infornare a 180° per 12 minuti.
Uova in camicia
con salmone affumicato
su baguette croccante Ingredienti per 2 persone :
2 uova - 1 cucchiaio di aceto - ¼ cucchiaino di sale - 2 cucchiai di panna fresca - 1 piccola baguette - 100 g di salmone
affumicato una manciata di foglie di insalata mista - 1 cucchiaino di erba cipollina fresca, tritata
Portare una pentola di acqua a ebollizione su fuoco alto, aggiungere l’aceto e il sale. Aprire l’uovo e versarlo in una
ciotola di piccole dimensioni. Quando l’acqua bolle, abbassare la fiamma e mescolare l’acqua con un cucchiaio.
Mentre l’acqua continua a girare, far scivolare l’uovo con cura in acqua. Ripetere con il secondo uovo. Cuocere le
uova per 3 minuti. Togliere con un mestolo forato e scolare su carta da cucina.
Nel frattempo, tagliare la baguette e metà e tostarla leggermente.
Stendere un cucchiaio di panna fresca su ciascuna metà della baguette e mettere il salmone affumicato e le foglie
di insalata sulla parte superiore. Quando le uova sono cotte, metterle sopra il salmone e cospargere con erba
cipollina fresca.
Briochine
cremaalla
e cioccolato
Ingredienti:
Per la brioche:
250 g di farina ricca di glutine (manitoba) + un po’ per lavorare - 5 g di sale - 25 g di zucchero - 10 g di lievito fresco -
25 ml d’acqua tiepida - 1 uovo + 1 uovo per spennellare - 100 ml di latte
Per la crema pasticciera:
250 ml di latte - la polpa di un baccello di vaniglia - 3 tuorli d’uovo - 60 g di zucchero - 25 g d’amido di maïs (Maizena)
o di farina di riso - 20 g di burro - gocce di cioccolato
La vigilia. Sciogliere il lievito nell’acqua e lasciar fermentare per una decina di minuti finché si forma una schiumetta in
superficie.
Mescolare la farina, il sale e lo zucchero. Formare una fontana, versare al centro il lievito con l’acqua e l’uovo. Cominciare
a lavorare aggiungendo a poco a poco il latte. Impastare per una decina di minuti, meglio con un robot da cucina, fin-
ché il tutto diventa liscio, elastico, omogeneo e non si attacca più alle pareti (o alle mani). Eventualmente aggiungere un
po’ di farina. Formare una palla, coprire di pellicola un po’ infarinata o con un panno umido e lasciar lievitare in un luogo
tiepido (intorno ai 25°C) senza correnti. Deve raddoppiare di volume.
Riprendere la pasta, schiacciarla con le mani in modo che si sgonfi e riacquisti il suo volume iniziale. Stendere un ret-
tangolo d’un paio di centimentri d’altezza. Coprire di pellicola e riporre in frigorifero tutta la notte (se non si ha tempo
bastano circa tre ore).
Preparare la crema pasticciera (la vigilia o il giorno stesso). Portare a bollore il latte con la polpa del baccello di vaniglia. Mescolare i tuorli con lo zucchero e la
maizena. Versare sopra la metà del latte caldo e mescolare in modo che lo zucchero si sciolga. Riversare tutto nella pentola con il latte restante e portare nuo-
vamente a bollore per 2 minuti senza mai smettere di mescolare. Spegnere e incorporare il burro. Versare la crema pasticciera in una ciotola, coprire di pellicola
a contatto (vale a dire direttamente sulla crema in modo che non stia a contatto con l’aria) e mettere in freezer per una ventina di minuti. Poi conservare in
frigorifero fino al momento dell’uso.
Riprendere l’impasto della brioche dal frigorifero. Stendere con il mattarello a forma di rettangolo di mezzo centimetro di spessore. Spalmare la crema pastic-
ciera, cospargere di gocce di cioccolato e arrotolare nel senso del lungo per ottenere un salsicciotto. Coprire di pellicola e mettere in freezer un quarto d’ora
circa. Tagliare il salsicciotto a fettine di 2 cm di larghezza.
Far lievitare nuovamente le fettine per una mezz’ora (devo quasi raddoppiare di volume).
Scaldare il forno a 180°C. Spennellare le briochine d’uovo sbattuto poi cuocere per una ventina di minuti finché diventano dorate. Servire tiepido. Si conserva-
no bene 1 giorno chiuse in una busta.
Nota: la pasta brioche si puo’ tranquillamente surgelare giorni prima, dopo la prima lievitazione. E’ necessario stenderla su una teglia e coprirla di pellicola a contatto diretto. Basterà poi
scongelarla in frigorifero per una notte e procedere come da ricetta. Volendo si puo’ surgelare anche il salsicciotto di brioche ripiena, avendo cura di scongelarlo per una notte in frigorifero. E’
preferibile comunque preparare la crema pasticciera e farcire la brioche il giorno stesso, rimane più gustosa!
Pancake
alla ricotta e mele
con sciroppo d’acero
Ingredienti Per 4 persone:
250 g ricotta - 125 ml di latte - 2 uova, separate - 100 g di farina - 1 cucchiaino di lievito in polvere - olio per la teglia
2 cucchiai di burro - 3 mele - 125 ml sciroppo d’acero - 1 / 2 cucchiaino di cannella
Separare i tuorli e albumi. Montare la ricotta con latte e tuorli d’uovo. Mescolare farina e lievito e aggiungerli
nella pastella. In un piatto a parte, sbattere i bianchi d’uovo fino a che non sono spumosi. Unire gli albumi al
composto di ricotta e uovo e mescolare fino a quando non è tutto amalgamato.
Mettere una cucchiaiata di pastella in una padella larga e oliata. Cuocere da entrambi i lati fino alla doratura.
Mentre si stanno cuocendo le frittelle, preparare le mele.
Scaldare il burro in una padella a fuoco medio. Tagliare le mele più sode a spicchi sottili e metterle nella padella.
Agiungere 1 cucchiaio di sciroppo d’acero. Saltare le mele per 5 minuti fino a che non diventano morbide e
appiccicose. Aggiungere lo sciroppo rimanente e la cannella. Versare con un cucchiaio mele e sciroppo sui pan-
cakes e servire caldo.
Foto e ricette , in ordine di comparizione, di: Giulia Scarpaleggia (Granola); Genny Gallo (Ciambella alle gocce di cioccolato); Carolina Cenni (Yogurt ai fichi
e rose); Alicia Manas (tostadas); Silvia Luppi (torta alla banana); Elga Cappellari (Biscotti da inzuppo); Sarka Babicka(Uova in camicia con salmone ); Edda
Onorato (Briochine alla crema e cioccolato); Tiina Rinkinen (Pancake alla ricotta e mele).
Muffin di carote
senza grassi, con nocciole
e cardamomo
Trancetti di cioccolato
bianco, vaniglia, pistacchi
e arancio.
Procedimento:
Far bollire la panna con l’anice stellato.Far riposare almeno 30 minuti , togliere l’anice
e lasciare raffreddare .Sciogliere la gelatina lasciata ammorbidire in acqua fredda,
passandola a microonde con un cucchiaio di crema di marroni.Unirla poi al resto della
marmellata .Montare la panna lucida, unirla con delicatezza alla crema di marroni.
Sporcare una coppa con un po’ di cioccolata, riempire con la crema e far riposare in
frigorifero.
Anice stellato
La sua forma è certamente affascinante e coreografica, e il suo sapore una scoperta
Con le cipolle fa un figurone, ho scoperto che anche con le castagne è splendido, pare che
non ci sia piatto che non possa arricchire…Attenzione solo a non confonderlo con il suo
omonimo e del tutto simile nella forma, l’anice giapponese o Shikimi, che invece è tossico
Procedimento:
Farla panna a bollire in un pentolino con la cannella. Sbattere i tuorli con lo zucchero,
unire a poco a poco la panna e versare negli stampini bassi che possano andare in forno.
.Cuocere in forno a bagnomaria a 160°C per circa 45 minuti .La bassa temperatura
eviterà che si formino le bolle,
Far almeno intiepidire e prima di servire cospargere un’angolo o una striscia della cocotte
con cioccolato fondente grattugiato finemente. ( mi raccomando, non esagerare con il
cioccolato, per evitare che copra il gusto della crema)
Cannella
Altro non è che un piccolo albero tropicale, diffuso soprattutto in Sry Lanka e in Medio
Oriente.
In Europa si usa da secoli, e se l’abbinamento più famoso è quello con la panna montata,
Ingredienti:
250 g burro
160 g cioccolato bianco alla vaniglia
250 g zucchero semolato vanigliato
3 uova
300 g farina
100 gr pistacchi tostati e macinati grossolanamente
succo di un arancia e scorza
1 cucchiaino di lievito per dolci
estratto di vaniglia un cucchiaino
Procedimento:
lavorare il burro morbido con lo zucchero e l’estratto di vaniglia . Unire a una a una le
uova, avendo cura di non unirne uno nuovo se quello precedente non è stato incorpora-
to.Aggiungere anche il succo e la scorza dell’arancia.
A questo punto setacciare la farina con il lievito e mescolarla al composto . Spezzettare il
cioccolato bianco e aggiungerlo al composto, insieme ai pistacchi .
Infornare in una teglia 20x30 cm rivestita di carta forno e cuocere in foro caldo a 180°C
per 30 minuti circa.Lasciar raffreddare , tagliare con dei coppabiscotti e scrivere spolverati
con zucchero a velo.
Vaniglia
Questa bacca di orchidea è una delle spezie più ricercate al mondo. Il suo profumo ine-
briante da’ sapore e corpo a molti dolci, ma è piacevole da speriementare anche in piatti
salati . Le bacche più prefiate sono quelle della qualità Tahiti, ma le più famose Bourbon,
Ingredienti:
8 g lievito per dolci
2 baccelli di cardamomo
60 g zucchero
1 uovo
120 g carote pulite
60 g nocciole tostate e spelate
110 g farina zero
125 g yogurt
un cucchiaio di muesli
Procedimento:
In un mixer tritate le nocciole con lo zucchero. Toglietele , tritate anche le carote aggiun-
gendo anche i semi di cardamomo schiacciati.
Mescolare la verdura con la farina setacciata con il lievito e lo zucchero tritato con le
nocciole.
Unire tra loro anche gli elementi umidi, cioè yogurt e uovo, e poi mescolare insieme i due
composti.
Versare in stampini da muffin, decorare con un po’ di muesli e cuocere a 180°C per circa
20/25 minuti, fino a che saranno ben dorati in superficie e asciutti all’interno.
Cardamomo
Ingrediente base della cucina indiana, che non puo’ mancare nel masala, ha da qualche
tempo preso piede anche da noi , sia nei dolci, dove è usato spesso per aromatizzare le
Spezia associata spesso al caffè, è usata nella medicina cinese anche per facilitare la di-
gestione.
Per la crema:
200 g acqua - 80 g zucchero
1 uovo intero - 1 limone, scorza e succo
4 cm di radice di zenzero - 1 cucchiaino da tavola raso di maizena
Procedimento:
Preparare la pasta frolla impastando il burro con lo zucchero, unendo poi l’uovo
e per ultimo la farina, il sale e gli aromi.Lasciare riposare in frigorifero per almeno
un’oretta.Rivestire degli stampi da crostatine , bucherellare per bene e mettere
inforno a 180°C ventilato per circa 15/20 minuti.
Preparare intanto la crema. Mettere sul fuoco l’acqua con la scorza di limone e
lo zenzero a fettine. Sbattere l’uovo con lo zucchero e la maizena e unire il succo
del limone. Versarci a filo l’acqua bollente come si fa normalmente con il latte per
la crema pasticcera(e facendo la stessa attenzione a che l’uovo non stracci), e poi
rimettere sul fuoco per fare addensare.
Zenzero
Della stessa famiglia del cardamomo, ha un gusto pungente che somiglia vagamente
al limone. Tipico anch’esso delle cucine orientali, se candito diventa uno snack goloso e
sorprendente.
Ingredienti:
(Per il lievitino)
150 g pasta madre
150 g acqua
150 g farina tipo 0
(per l’impasto )
400 g farina di segale
200 g farina Manitoba
due cucchiai di cumino
sale
400 g circa di acqua
Procedimento:
La sera prima impastare la pasta madre con la farina e l’acqua del lievitino. Lascair
lievitare per 12 ore a temperatura ambiente.
La mattina dopo impastare tutto il lievitino con gli altri ingredienti e lasciare
lievitare ancora 12/18 ore a circa 20°C.
La sera quindi, riprendete l’impasto, dategli un paio di pieghe per dargli soste-
gno, e poi sagomatelo a pagnotta. Lascair lievitare ancora un’ora, poi infornare a
Photofood
COSA: Pasta con sugo di funghi e besciamella in teglia
A cura di Silvia Luppi
Fig 1
Fig 2
Prima di tutto, dovete decidere cosa cucinare, in questo caso si tratta di pasta in teglia.
In fotografia è importante sapere che ci sono dei piccoli trucchetti che aiutano a far sem-
brare quello che cucinate più appetitoso! Come ad esempio lasciare sempre un po’ cruda
la pasta o la verdura, in modo tale che non appaia molliccia, ma al contrario, risulti consi-
stente.
Spesso i piatti cucinati solo per la fotografia non si possono mangiare, è un peccato but-
tare via del cibo, quindi, se decidete di scattare un piatto di pasta, fatelo semplicemente al
dente, in modo tale da renderlo anche commestibile!
Successivamente è importante scegliere il mood, l’atmosfera che volete dare alla vostra
fotografia. In questo caso ho scelto un fondo bianco, per avere un’immagine pulita, volevo
che si percepisse anche l’idea dell’autunno, quindi grazie a pochi elementi (un cucchiaio di
legno, stoffe marroni e dei funghi sul fondo) ho scaldato la foto. Ho posizionato il mio tavo-
lino con il piatto cucinato proprio davanti alla finestra insieme al cavalletto e alla macchina
fotografica, il set risulta in questo caso in controluce. (fig.1)
Dopo aver deciso l’inquadratura, è importante sistemare bene tutti gli elementi, per ave-
re una foto equilibrata, tenendo presente che il protagonista è sempre il piatto! (fig.2)
Un suggerimento: a volte avere la teglia un po’ sporca del suo contenuto, soprattutto se
Fig 3 l’immagine, come in questo caso è pulita e non ricca di elementi, aggiunge un tocco rustico
Potrete munirvi di un pennellino da cucina e di olio per spen-
e gustoso allo scatto (ma questo è un gusto personale!).
nellare un po’ la superficie della pietanza che a volte si asciuga
un po’ dopo la cottura in forno, ungendola tornerà lucidina e il
Un altro suggerimento è quello di munirvi di un pennellino da cucina e di olio
croccante risalterà! per spennellare un po’ la superficie della pietanza che a volte si asciuga un po’
dopo la cottura in forno, ungendola tornerà lucidina e il croccante risalterà! (fig.3)
8 G2KITCHEN | OTTOBRE 2010
42 - G2KITCHEN | OTTOBRE 2010
LA LUCE
La luce che entra dalla finestra è un bank perfetto (il bank è un acces-
sorio che si collega alla parabola della sorgente di illuminazione e serve
per diffondere e ammorbidire la luce emessa).
Fate attenzione a non scattare con la luce diretta del sole sul set, prefe-
rite una luce più tenue e velata perché sarà più semplice da gestire.
Vi consiglio di utilizzare il cavalletto, perchè avranno un ruolo fonda-
mentale i pannelli riflettenti (fig.4) e potreste ritrovarvi a tenere in mano
3 pannelli e la macchina fotografica…quindi, meglio recuperarne uno!
La luce che vedete ora nella vostra inquadratura vi sembrerà poca e
la foto troppo buia (fig.5) infatti tutto il “vero” lavoro di luce lo svolgono Fig 4
i pannelli riflettenti.
Posizionate su uno dei due lati della teglia, o del piatto, il polistirolo
(non c’è bisogno che sia gigantesco!) questo materiale riflette la luce in
modo omogeneo e delicato, potete avvicinarlo al soggetto o allontanar-
lo a seconda del vostro gusto.
Sull’altro lato potete utilizzare un cartoncino argentato, la sua super-
ficie rifletterà una luce più forte che dovrete gestire, sarà un po’ come
giocare a tennis: (fig.6)
In pratica la pallina è la luce della finestra (FONTE DI LUCE DIRETTA) che
arriva, tocca la superficie argentata e rimbalza.
Dove farla rimbalzare dovete deciderlo voi (LUCE RIFLESSA), grazie alla
vostra racchetta (pannello), sicuramente sul soggetto da fotografare…lo
so, sembra un po’ complesso, bisogna giocarci un po’!
Non sottovalutate mai i pannelli perchè basta spostarli di 1/2 cm e tut-
ta la luce si modificherà, non ci sono regole precise, la luce la decidete
voi, facendovi guidare dalla vostra creatività. Potete usare semplicemen- Fig 5
te un solo polistirolo ad esempio!
(Io preferisco questo controluce con pannelli perchè riesce a tirare
fuori tutta la materia del cibo, anche il croccantino! Ma voi siete liberi di
sbizzarrirvi!)
Ingredienti:
250 g di Lenticchie rosse decorticate bio - 1 Carota - 1 gambo di Sedano - ¼ di Cipolla bianca - 1 foglia di Alloro - ½ cucchiaino di Cumino in polvere - Brodo
vegetale - Sale e pepe nero in grani
Procedimento:
Pulire carota, sedano e cipolla. Tritarli finemente.
In un tegame con fondo spesso scaldare un filo d’olio, aggiungere il battuto di carota, sedano e cipolla e far soffriggere a fuoco basso, per circa 5
minuti. Quando la cipolla comincia ad imbiondirsi, aggiungere le lenticchie rosse, regolare di sale e lasciare insaporire per qualche minuto. Coprire di
brodo vegetale e far cuocere per circa 20 minuti, facendo ritirare il liquido e mescolando spesso. Grigliare qualche fetta di pane toscano, poi coprire
con le lenticchie – che si saranno molto ammorbidite, risultando quasi una crema rustica – e condire con un filo abbondante di olio extravergine di
oliva IGP Toscano e del pepe nero appena macinato.
Belice DOP, un olio fruttato intenso con odore di erba fresca, carciofo
Ingredienti:
200 g di pomodori essiccati al sole - 50 g di capperi sotto sale - olio extravergine di oliva - qualche cucchiaio di aceto di vino bianco - 1 spicchio di aglio - 4/ 5 fette di pane toscano - sale
Procedimento:
Mettere in ammollo i pomodori in acqua e aceto per almeno 4 ore, cambiando l’acqua almeno 2 volte, per togliere un po’ il sale, altrimenti il pesto
dopo risulta immangiabile. Dissalare bene i capperi sotto sale per lo stesso motivo. Tritare finemente pomodori essiccati e capperi. In una padella scal-
dare abbondante olio extravergine di oliva Valle del Belice DOP con uno spicchio di aglio schiacciato. Quando l’aglio comincia ad imbiondirsi sbricio-
lare le fette di pane nella padella, aggiungere il pesto di pomodori e capperi e saltare tutti gli ingredienti per circa 5 minuti. Regolare di sale solo alla
fine, una volta assaggiato. Usare questo pesto per condire una pasta corta di grano duro: basterà saltarla un minuto in padella con il paté di pomodori
secchi perché si intrida del sapore caldo del sole siciliano.
Ingredienti
Sale di Guerande alle alghe - Pepe rosa in grani - Succo di limone - Olio extravergine di oliva DOP Dauno – Sottozona Gargano
Procedimento:
Lessa il pesce che preferisci in acqua bollente con una carota, un sedano, un pomodoro maturo e mezza cipolla. Una volta cotto, scolare e adagiare su
un piatto. Schiacciare in un mortaio il sale di Guerande alle alghe e il pepe rosa. Emulsionare con l’olio extravergine di oliva DOP Dauno e il succo di
limone e usare per condire il pesce.
Ingredienti:
Patate a pasta gialla, Acciughe sotto sale, buccia di arancia, Sale di Maldon, Pepe nero in grani, Olio extravergine d’oliva
Procedimento:
Lavare bene le patate, lasciandole con la buccia. Lessare le patate in acqua salata fino a che non saranno cotte: attenzione a non cuocerle troppo.
Devono risultare ancora abbastanza consistenti quando si prova a passarle con un coltello. Tagliare a metà le patate, scavarle con un cucchiaio
lasciando uno spessore di circa 5 mm. Tagliare a cubetti la polpa che se ne ricava e condirla con sale di Maldon, buccia di arancia grattata e olio
extravergine di oliva DOP Cilento. Riempire le barchette così create con i cubetti di patata condita, decorarla con un filetto di acciuga sotto sale
dissalata e con del pepe nero in grani appena macinato.
Ingredienti:
4 uova - Farina 00 - Zucchero - Olio extravergine di oliva DOP Riviera Ligure - Vinsanto, 50 ml - Buccia di un limone grattata - Lievito, 2 cucchiai - Granella di
zucchero, per decorare
Procedimento:
Pesare le uova con il guscio. Quello sarò il peso che dovrà essere usare anche per la farina, l’olio e lo zucchero. Mescolare bene uova e zucchero finché non
diventa un composto chiaro e spumoso. A questo punto aggiungere olio, farina setacciata con lievito, buccia di limone grattata e vinsanto. Continuare a
mescolare finché non è tutto ben amalgamato, poi versare in uno stampo da plum cake unto ed infarinato.
Decorare con qualche cucchiaio di granella di zucchero e cuocere in forno per circa 45 minuti, finché non risulta ben dorato all’esterno e uno stuzzicadenti
infilato nel centro non ne esce asciutto. Lasciare raffreddare e servire con un bicchierino di vinsanto.
Riescono sempre: la salsa olandese; la Parmentier; l’omelette provenzale; la Bouillabasse alla marsigliese; i filetti di soglila Otero;
la brandade di baccalà; la trippa alla genovese; il cosciotto d’agnello alla Normanna; tutti gli arrosti; le carote glassate, il purè di
sedano rapa, il cavolo rosso marinato, la pasta à foncer, l’impasto per Savarin; la base per i soufflè; il flan meringato ale ciliegie; le
mele meringate; le fragole Sarah Bernhardt; le Pesche Melba; il Marquise; la gelatina di ribes nero.
Riescono sempre: la torta al limone e cocco, la crostata di fichi; il chutney di pomodoro; le frittelle di salmone ed erba cipollina; la
salsa rossa alla barbabietola; gli scampi al cocco; il pollo arrosto al limone verde; l’agnello alla marocchina; i muffin alla banana
e frutti di bosco
V’invito nel salotto di casa, innondato dalla luce tenue e dorata di un len-
to pomeriggio d’autunno, ad assaporare insieme alcuni classici dell’ele-
gante piccola pasticceria francese. Troverete le care madeleines dei
miei primi giorni di scuola, i financiers scoperti a Parigi, les chouquettes
(piccoli choux) delle feste dei bambini (che vengono poi divorate anche
dagli adulti)... Ognuno poi è stato profumato con aromi nostalgici come
il cacao, l’anice del mediterraneo, la lavanda della Provenza o l’esotico
lime. Sono dolci facili, che si preparano in anticipo, si conservano in una
scatola di latta per ospiti improvvisi e possono diventare dei regali golosi
carinissimi.
Apriamo la scatola?
Procedimento
Far sciogliere il burro in un pentolino a
fuoco moderato finché si colora un po’ e
acquisisce l’odore della nocciola (segno
che le particelle del latte sono tostate).
Attenzione a non bruciarlo. Versare subi-
to il burro in un altro recipiente in modo
da fermare la cottura.
Mescolare lo zucchero a velo, le noccio-
le e la farina. Sbattere leggermente gli
albumi e incorporarli al miscuglio prece-
dente. Infine, aggiungere il burro « noc-
ciola » tiepido-freddo.
Far riposare in frigorifero almeno un’ora.
Scaldare il forno a 200°C. Versare l’impa-
sto in degli stampini rettangolari a 2/3
d’altezza ( di silicone o di metallo prece-
dentemente imburrati). Poggiare 2 chic-
chetti d’uva ciascuno e cuocere per un
quarto d’ora circa. L’impasto deve diven-
tare dorato e croccantino in superficie.
Lasciar intiepidire poi sformare e servire.
Si conservano un giorno in una scatola
ermetica.
Ingredienti Procedimento
(per una ventina) Scaldare il forno a 180°C. Mescolare il cocco con lo zucchero e la scorza del lime. Incor-
porare gli albumi d’uovo per ottenere un composto morbido. Con le mani leggermente
130 g di farina di cocco inumidite formare delle palline grosse come una noce. Schiacciarle un po’ sulla punta.
80 g di zucchero Poggiarle su una placca coperta da carta forno e cuocere per un quarto d’ora circa, il
40 g d’albumi tempo che i dolcetti si colorino e s’induriscano un po’. Lasciar raffreddare su una griglia.
la scorza di un lime appena grattuggiata Si conservano diversi giorni in una scatola ermetica.
Ingredienti Procedimento
(per una quarantina) Scaldare il forno a 210°C.Versare l’acqua e il latte in un pentolino. Aggiungere il burro a pezzi, il sale e lo zuc-
chero. Portare a bollore in modo che tutti gli ingredienti si mischino. Togliere dal fuoco, versare in una volta
125 ml d’acqua sola la farina e il cacao. Rimettere sul fuoco. Mescolare il tutto e farlo asciugare girando con un cucchiaio
di legno. Si deve formare una polentina che si staccherà dalle pareti e dal cucchiaio.Versare l’impasto in un
125 ml di latte
altro recipiente e far leggermente intiepidire. Incorporare un uovo alla volta avendo cura d’aggiungere il
100 g di burro
seguente solo quando il primo sarà assorbito. Si deve ottenere un impasto morbido, liscio ma consistente.
3 g di sale (un cucchiaino da caffè)
Versare il tutto in un sac à poche con bocchetta liscia (idealmente di 10 mm). Formare delle palline della
10 g di zucchero (1 cucchiaino da tè)
grandezza di una noce su un placca coperta da carta forno. Spennellare con l’uovo battuto e cospargere
130 g di farina
di granella di zucchero.Cuocere per una ventina di minuti circa. Le chouquettes si gonfieranno formando
20 g di cacao amaro in polvere una crosticina. Sono cotti quando diventano leggeri e asciutti all’interno. Lasciar raffreddare su una gratella.
4 uova intere (200 g circa) Servire.Note: per riuscire gli choux e in questo caso le chouquettes, l’importante è seguire il procedimento
+ 1 uovo per spennellare e cuocere subito l’impasto. Questa versione al cacao non è particolarmente dolce e si presta ad essere far-
Granella di zucchero (per decorare) cita con panna o crema. Sono anche molto carine come decoro d’un dolce cremoso.
Ingredienti
(per 6-8 persone )
125 g di farina
5 g di lievito chimico (un cucchiaino da
caffè colmo)
2 tuorli d’uovo
80 g di zucchero
100 g di burro salato morbido (demi-sel,
in mancanza, aggiungere 2 pizzichi di
fior di sale)
1-2 cucchiaini da caffè rasi di timo
Procedimento
Setacciare la farina con il lievito, aggiun-
gere il timo. Montare con la frusta i tuorli
d’uovo e lo zucchero poi incorporare il
burro morbido. Aggiungere la farina e
il lievito. Lavorare rapidamente per ot-
tenere un impasto liscio ed omogeneo.
Formare una palla, coprire di pellicola
e far riposare in frigorifero per almeno
due ore o tutta la notte (per guadagnare
tempo si puo’ mettere una mezz’ora in
freezer).Scaldare il forno a 160°C.Sten-
dere l’impasto a mezzo centimetro di
spessore circa e tagliare dei cerchi con
un copapasta. Far cuocere i biscotti per
una ventina di minuti nel loro cerchio o
in degli stampini, da muffin in silicone
ad esempio (altrimenti non manteranno
la forma). Devono diventare dorati. Farli
raffreddare nel loro cerchio su una gri-
glia poi sformarli. Servire.Nota: l’impasto
crudo si puo’ tranquillamente surgelare
o preparare con un giorno d’anticipo. E’
importante far cuocere i biscotti in uno
stampo (meglio se in un cerchio senza
fondo) non imburrato, per l’aspetto ruvi-
do. Sono ottimi come base per una cro-
stata o anche sbriciolati come un crum-
ble su uno yogurt o della frutta.
Ingredienti
125 g di farina
30 g di zucchero a velo
1 cucchiaio d’acqua
Procedimento
Mescolare la farina, gli zuccheri, il cacao
e l’anice. Aggiungere il burro e lavorare
rapidamente l’impasto aggiungendo
l’acqua, finché diventa liscio ed omoge-
neo. Formare un salsicciotto regolare di
4 cm di diametro circa. Rotolarlo nello
zucchero, coprire di pellicola e mettere
in frigorifero almeno due ore (anche tut-
ta la notte).
Ingredienti Procedimento
(per una ventina) Far sciogliere il burro con il miele a fuoco moderato. Lasciare che si raffreddi.
Mescolare le uova con lo zucchero e il sale. Aggiungere la farina setacciata con il lievito.
2 uova Mescolare bene finché il composto diventa omogeneo. Incorporare il burro fuso con il
30 g di zucchero miele, la lavanda e mescolare di nuovo. Coprire di pellicola e lasciar raffreddare in frigo-
40 g di miele alla lavanda rifero almeno un’ora (si puo’ preparare anche con un giorno d’anticipo).
90 g di farina Scaldare il forno a 220°C. Con l’aiuto di un cucchiaino o di un sac à poche, versare l’im-
3 g di lievito chimico in polvere pasto negli stampini da madeleines imburrati (non è necessario se gli stampi sono di
1 pizzico di sale silicone), a ¾ della capienza. Cuocere per un quarto d’ora circa finché i dolcetti si gon-
90 g di burro fiano e diventano dorati sui bordi. Sformare e lasciar intiepidire su una griglia. Sono
2 cucchiai da caffè di fiori di lavanda delizios tiepide ma si conservano anche un paio di giorni chiuse in una scatola di latta.
(commestibili) Per accentuarne il profumo, si puo’ aggiungere qualche fiore di lavanda nella scatola.
Palácio da Regaleira
Testi e foto di Alicia Manas
http://erborina.blogspot.com - http://amiloquemegustaescocinar.com
Primo salto in città: Sintra-Vila, centro storico dove troverete il
Palácio Nacional insieme a tanti negozi di souvenir e ristorantini. A
mio parere la zona meno interessante tenendo conto delle bellezze
con cui dobbiamo paragonare questa piccola cittadina.
Residencial Sintra
Residencial Sintra
Azenhas do Mar
Alicia
Palácio da Regaleira
PERCHÈ I BAMBINI
E LA CUCINA
POSSONO ANDARE D’AMORE E
D’ACCORDO!
Mestolo e la
zuppa di nocciole
Mestolo, era uno gnomo paffuto e pacioso che adorava una fra le sue mille cose preferite...Lui amava
mangiare le foglie!
Si, si avete capito bene, era disposto a tutto pur di godere della sensazione vellutata che gli procurava
appoggiarsi una foglia sulla lingua. La appoggiava dapprima delicatamente sul tappeto umido della
sua bocca e quando questa aderiva per bene, la faceva violentemente scrocchiare sotto i denti, masti-
candola voracemente a bocca aperta.
Siccome mestolo abitava in un grande bosco, poteva sbizzarrirsi per le infinità varietà di alberi, ed era
solito riempirsi la pancia di colorate e profumate foglie, arrivando a casa sul far della sera con un fasti-
dioso male alla pancia.
La sua mamma, la gnoma grattugia, lo rimproverava di continuo, spiegandogli che il bosco era ricco
di frutti saporiti, di radici ricche di vitamine e di bacche succose che avrebbero conquistato il suo pala-
to, ma lui si ostinava a mangiare solo le foglie!
Fu un pomeriggio di ottobre che capitò qualcosa di magico nel bosco. Appollaiato su una foglia di
acero, scorse una famiglia di scoiattoli salire e scendere rapidamente dal grande albero. Nelle loro zam-
pine custodivano gelosamente delle piccole palline marroni, a lui sconosciute, e quando si fermarono
sul ramo vicino e iniziarono ad aprirle con i loro dentini, mestolo morì di curiosità!
“Ma cosa sono, chiese?” Mentre lo scoiattolo più piccolo mordicchiava con gusto e goduria la pallina.
“Scronch! Scronch!! Mmmmm…ma sono nocciole! Sono buonissime, ne vuoi una?”
A mestolo sembrava impossibile che quella piccola sfera legnosa potesse essere più appetitosa delle
sue foglie, ma l’espressione soddisfatta dello scoiattolino fece si che incuriosito allungò la manina per
prenderne una!
Mestolo fece girare la nocciola sulla lingua e sotto i denti assaporandone la consi-
stenza dura e liscia, poi finalmente la ruppe e un sapore caldo, oleoso e aroma-
tico lo avvolse strabiliandolo!
Fu talmente felice della sua scoperta che abbracciò lo scoiattolo entusia-
sta, e insieme andarono a raccogliere altre nocciole che mestolo ripose nel
risvolto della sua casacca. Corse a casa con il batticuore, felice per la sorpre-
sa che stava per fare alla sua mamma, che lo stava aspettando sull’uscio.
Sorrise alla sua mamma compiaciuto e le chiese “ mamma, stasera mi pre-
pari una zuppa di nocciole?” E lei abbracciandolo forte gli rispose “ certo teso-
ro, prepariamola insieme!”
G2KITCHEN | OTTOBRE 2010 - 79
ZUPPA DI NOCCIOLE
Una ricetta che
sembra uscire da una
fiaba, che accosta sapori
nuovi e
sorprendenti per cele-
brare al meglio il
piatto principe delle
serate autunnali.
Ingredienti
100 gr di nocciole sgusciate e tostate - 1 pera Wil-
liams- 3 cucchiai di olio extra vergine di oliva - 2
patate gialle - 2 carote - Sale - Pepe bianco - 500 ml
di brodo vegetale
Procedimento
Sciacquare sotto l’acqua corrente le patate e le ca-
rote. Pelarle e tagliarle a tocchetti.
In una pentola a fondo spesso scaldare l’olio extra
vergine. Farvi rosolare la pera sbucciata, privata del
torsolo e tagliata a cubetti piccoli. Aggiungere le
nocciole tritate finemente al mixer. (E’ possibile te-
nere da parte qualche nocciola intera per la guarni-
zione finale).
Rosolare le nocciole per alcuni minuti; aggiungere
le patate e le carote e allungare con il brodo vege-
tale. Insaporire di sale e pepe. Mescolare e coprire.
Proseguire la cottura per un’ora su fiamma dolce.
Con un frullatore ad immersione, ridurre la zuppa
in purea. Guarnire con le nocciole rimaste e un filo
d’olio extra vergine.
Basta poco.
Anche noi passiamoparola.
http://www.nastrorosa.it/
MELA
Qual è la prima cosa
UNA
che mi viene in mente
quando si dice frutto
al autunnale? Per me è
saranno problemi ad utilizzare questa splendida bevanda per preparare dei piatti
golosi e gustosi.
spingiamo in Germania e focalizziamo i boccali che ballano da 200 anni verso boc-
che assetate all’Octoberfest, capiamo che in verità non c’è stagione per gustarla.
Di birre ne esistono un’infinita’ e non sono certo io l’esperta che potrebbe condur-
vi per mano ad esplorare questo mondo ambrato e maltato. Una cosa che però
so per certo è che mai come negli ultimi anni sta prendendo piede la nascita di
particolare, che noi possiamo trasferire ai piatti per i nostri ospiti , regalando loro
un gusto speciale.
benvenuti al
BOROUGH
MARKET
Il Borough Market è in assoluto il
mercato alimentare più conosciuto
di Londra. E lo è a ragione, dato che
si tratta di un’incredibile fonte di pro-
dotti inglesi e internazionali. Passeg-
giando per le sue stradine strette e
serpeggianti e ammirando le bancarelle, troverete di tutto: frut-
ta, verdura, pesce, carne, formaggi, pane, bibite e cibo interna-
zionale. Insomma, una vera festa per gli occhi! Io gli facevo la
corte da un bel po’, più o meno da un anno. Era dal luglio scorso
che sognavo di immergermi nei profumi e nei colori di questa
realtà che mi era sempre stata descritta con passione da chi ci
era stato prima di me. L’attesa non ha sicuramente deluso le mie
alte aspettative… I prodotti sono realmente freschissimi e di altà
qualità come ho potuto approvare io stessa durante i numerosi
assaggi. Ma la mia anima di foodblogger bramava più che altro
tutti quei prodotti che in Italia non sono facilmente reperibili.
E, in effetti, c’erano proprio tutti… Qualche esempio? I lamponi
gialli, il rabarbaro, l’uva spina, le zucchine gialle panciute,… Ho
solo un rimpianto. Io, purtroppo, Jamie Oliver non l’ho proprio
trovato!
www.g2kitchen.com
scrivici:
info@g2kitchen.com
Genny - http://www.alcibocommestibile.com
Giulia - http://www.julskitchen.com
Alicia - http://erborina.blogspot.com
Alicia - http://amiloquemegustaescocinar.com
Silvia http://basilicoepinoli.blogspot.com/
Edda - http://www.undejeunerdesoleil.com/
Sarka - http://www.cookyourdream.com/
Tina - http://www.sparklingink.com/
Chiara - http://www.kiabia.it/
Elga - http://www.semidipapavero.net/
Alessandra - http://menuturistico.blogspot.com/
Carolina - http://www.semplicementepeperosa.com/
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con qualcosa di ...
Speciale per il vostro Natale